#ceramiche greche
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Epifania a Marengo: Arte, Solidarietà e Speranza dal Mediterraneo. Spinetta Marengo. (Alessandria)
Un evento che unisce tradizione, inclusione e messaggi di pace, celebrando l’arte e la solidarietà.
Un evento che unisce tradizione, inclusione e messaggi di pace, celebrando l’arte e la solidarietà. La celebrazione. L’Epifania a Marengo ha ospitato un evento straordinario che ha visto protagonisti giovani, associazioni locali e la musica della band The Blues Bears, che ha accompagnato momenti di riflessione sul Mediterraneo, culla della cultura e della storia comune. L’iniziativa,…
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La Casa di Anfitrite a Bulla Regia
Bulla Regia è un importante sito archeologico nella parte nord-occidentale della Tunisia. In origine era una città di origine berbera, situata nord di Dougga, nel nord della Tunisia, vicino all'attuale città di Jendouba. Bulla Regia aveva una prestigiosa posizione, sorgendo nella ricca vallata di Bagradas ed era collocata sulla via che da Cartagine portava a Hippo Regius. Nel suo suolo sono state ritrovate ceramiche greche di importazione della fine del V secolo a.c., successivamente si registrano manufatti della dominazione punica.
Gli studi e i reperti archeologici e soprattutto le iscrizioni latine portate alla luce dai ripetuti scavi, permettono di tracciare la storia della città dal IV secolo a.c. fino alla conquista musulmana del VII secolo d.c.
Il sito di Bulla Regia è ancora per tre quarti sotterraneo; solo una parte della città è stata cancellata e molto c'è ancora da scavare. Lo stato di conservazione di alcuni dei suoi monumenti come l'anfiteatro ad esempio e l'originalità che caratterizza le case sotto terra spiegano l'interesse di questo sito. Ciò è tanto più giustificato in quanto non è possibile oggi vedere altrove questa particolare architettura delle domus romane.
Le sue rovine sopravvissute e il sito archeologico sono note per le loro abitazioni semi-sotterranee di epoca Adrianica, una protezione dal forte calore e dagli effetti del sole.
In alcune abitazioni, come la Casa di Anphitrite, si conservano ancora gli splendidi mosaici con colori raffinati e accurata resa delle ombre e delle forme a tutto tondo. Il mosaico di Anfitrite con aureola è un esempio di tale maestria.
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Un altra isoletta molto affascinante del Marocco ė l' Isola di Mogador, l'isola della porpora L’isola di Mogador, situata non lontano dalla citta’ di Essaouira in Marocco, nell’oceano Atlantico, cela le tracce di un sito risalente all’epoca fenicia. I primi scavi archeologici, effettuati nel 1950, hanno permesso di rinvenire monete, frammenti in ceramica e anfore dell’epoca romana. Len195 1 hanno permesso la scoperta, a piu’ di due metri di profondita’, di materiale piu’ antico (lampade puniche,epigrafi semitiche). Gli scavi eseguiti tra il 1956 e il 1959 hanno rilevato, nei livelli inferiori’ ceramiche fenice, acoompagnate da frammenti di anfore greche e di vasi ciprioti del VI secolo a.C.Sc operta che permise di risalire alla prima occupazione della località alla seconda metà del VII* - inizio del VI* secolo A.C Nel V secolo, il sito di Mogador sembra abbandonato nel momento stesso in cui la penetrazione punica si verifica nel nord del Marocco; solo qualche anfora prova che l’isola e’ ancora occasionalmente frequentata, prima dell’installazione mauritaniana. A Mogador sono situate le isole della porpora del re Juba II. Nel corso delle ricerche del 1957,fu rinvenuta una grande abitazione mauritaniana, che sara’ trasformata e ingrandita nell’epoca romana. L'isole della porpora prendono questo nome perchè i romani utilizzavano un mollusco (murex), apprezzato per la polpa e utilizzato come colorante per i tessuti. https://www.instagram.com/p/COXeQCWg3Ow/?igshid=fvute3g2eprl
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Una piccola guida su cose da fare ad Atene e a cosa dare la priorità se si vuole passare una vacanza nella capitale greca.
Acropoli
E’ la pima cosa che va visitata quando si va ad Atene, anche di passaggio. E’ infatti il più grande e più suggestivo complesso architettonico dell’antica Grecia arrivato ai giorni nostri. Al tramonto offre uno spettacolo meraviglioso: infatti si infuoca tutto dei colori del sole del tramonto ed è uno spettacolo unico. A 5 minuti c’è il Museo dell’Acropoli che va assolutamente visitato e subito dopo la visita, fermarsi al ristorante: la cucina è ottima ed il panorama pazzesco ed è considerato uno dei migliori ristoranti.
L’Acropoli è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 18.30. Il museo chiude 30 minuti prima. Il biglietto costa 30€ e comprende: Acropoli, Agora antica, Agora romana, Teatro di Dioniso, Kerameikos, Tempio di Zeus Olimpico e Biblioteca di Adriano. Metro: Monastiraki, linee 1 e 3; Akropoli, linea 2.
Agorà
Dal greco ἀγορά, da ἀγείρω vuol dire “raccogliere”.
Era il centro ed il cuore pulsante della città, dove ci si ritrovava per prendere decisioni importanti politiche e commerciali. Come si entra, si ha la sensazione di essere catapultati nell’antica Grecia e di rivivere in quell’epoca.
Il sito è aperto tutto l’anno. Estate: dal Lunedì alla Domenica dalle 8:00 alle 20:00 D’inverno dalle 8.00 alle 19.00
Museo Archeologico Nazionale di Atene
E’ fra i 10 musei più importanti al mondo per la vastità e la ricchezza delle sue collezioni. La Grecia è orgogliosa di questo museo che ripercorre le origini di questo affascinante Paese e traccia il percorso di tutte le culture che sono passate da qui. E’ un museo davvero importante che merita di essere visto per il patrimonio culturale che offre.
E’ diviso in tre parti: la sezione delle sculture e preistorica al piano terra, al primo piano la storia della Grecia mentre al secondo si trovano le splendide ceramiche.
Godersi il cibo greco
Quando si fa un viaggio, il cibo è parte integrante di esso. Non si può andare in Grecia e non provare le innumerevoli specialità greche come il Balklava, un dolce tipico che spesso si mangia a colazione, a base di miele e frutta secca, lo Tzatziki, l’antipasto greco più famoso del mondo: una crema di yogurt, cetriolo fresco e menta. A pranzo è bene assaggiare l’insalata Horiatiki a base di pomodori, cetrioli, cipolle e la immancabile feta, il formaggio tipico greco più conosciuto. Da condire ovviamente con l’olio d’oliva greco.
Da assaggiare assolutamente gli spiedini di Souvlaki, carne di maiale cotti alla brace: li potete trovare un po’ ovunque anche negli street food. Ovviamente da assaggiare assolutamente la vasta offerta di pesce, tra cui il Chtapodi, ovvero il polpo. Consigliatissimo anche il Gyros Pita, una specie di piadina con carne (di pollo, maiale o agnello) condite con pomodori, tzatziki e cipolla, ma da gustare anche semplice.
Piazza Syntagma
Qui ci sono il Palazzo del Parlamento e la tomba del Milite Ignoto, costantemente vigilata dagli Evzones, le guardie greche che ogni giorno danno luogo allo spettacolare cambio della guardia. Il monumento è fiancheggiato dal testo della famosa orazione funebre di Pericle dedicata ai caduti della guerra del Peloponneso. Oggi è il centro di scontri politici e proteste che negli ultimi anni hanno caratterizzato la regione.
Monastiraki
E’ il quartiere famoso per il mercatino delle pulci. Numerose bancarelle con oggetti più disparati e soprattutto nel fine settimana sia i cittadini che i turisti invadono in cerca di affari o qualche souvenir, in particolare la domenica quando i negozi sono chiusi.
Licabetto
Alta 272 metri è la vetta più alta di Atene. Si raggiunge a piedi o con la funicolare che parte da Kolonaki. La vista è da togliere il fiato, soprattutto al tramonto. Assolutamente da visitare e godersela appieno.
Ed ovviamente …. il Mare …. ma per questo, ne parlerò in un prossimo post!
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Cose da fare ad Atene consigli sulla città Una piccola guida su cose da fare ad Atene e a cosa dare la priorità se si vuole passare una vacanza nella capitale greca.
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Pompei e i Greci nella Palestra Grande Pompei e i Greci Scavi di Pompei, Palestra Grande 12 aprile – 27 novembre 2017 Fino al 27 novembre 2017, nella Palestra Grande degli Scavi di Pompei sarà possibile ammirare la mostra "Pompei e i Greci", in cui si mettono i risalto i frequenti contatti della città di Pompei con il Mediterraneo greco, attraverso più di 600 reperti esposti tra ceramiche, ornamenti, armi, elementi architettonici, sculture provenienti da Pompei, Stabiae, Sorrento, Cuma, Capua, Poseidonia, Metaponto, Torre di Satriano e ancora iscrizioni nelle diverse lingue parlate -greco, etrusco, paleoitalico -, argenti e sculture greche riprodotte in età romana.
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Le cementine: capacità scenografica
Di origini molto antiche, le cementine furono create per la decorazione dei pavimenti di grandi palazzi d’epoca. Oggi sono tornate di moda e grazie a nuovi disegni e fantasie sempre più interessanti, complice naturalmente la tecnologia di produzione che ha fatto grandi passi in avanti, sono considerate tra i materiali più ricercati per pavimentare gli ambienti della casa.
Il pavimento in cementine, siano esse in gres, artigianali o industriali, diventa un vero e proprio elemento d’arredo. Gli effetti che possono realizzarsi sono infiniti e gli accostamenti con altri materiali ne esaltano la geometria: quadrati o esagonali, arricchiti di decori che possono essere anche personalizzati,
Le cementine, simili nell’aspetto a ceramiche e maioliche, sono realizzate, fin dai primi del ‘900, con un impasto a base di cemento, i colori dominanti erano grigio e mattone.
All’inizio del ventesimo secolo, le cementine, insieme alla graniglia, conobbero molto successo perché pavimento simbolo per le architetture contemporanee ma, in misura ancor maggiore, sono state le protagoniste delle ristrutturazioni dei pavimenti negli edifici costruiti nei secoli precedenti grazie alle loro straordinarie caratteristiche tecniche ed estetiche, erano considerate infatti robuste ed economiche, sovente andavano a rivestire locali di servizio, o anche spazi di lavoro.
Le combinazioni spaziavano da: semplice alternanza di colori, a soluzioni decorative molto più sofisticate con fiori, greche, fregi, che interpretavano stili liberty e decò, oppure rappresentavano una fresca alternativa al tappeto, pur garantendo la stessa funzione di delimitazione degli spazi e forza estetica.
Oggi le pavimentazioni in cementina, sono riconosciute come il pavimento degli edifici Italiani di ogni epoca.
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