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Torino: Arriva la "Vitiligine Week" in Campania e in tutta Italia, incontri gratuiti con i dermatologi per i pazienti
Dal 25 al 30 novembre, un’iniziativa nazionale promossa da SIDeMaST per sensibilizzare sulla vitiligine e offrire supporto specialistico gratuito.
Dal 25 al 30 novembre, un’iniziativa nazionale promossa da SIDeMaST per sensibilizzare sulla vitiligine e offrire supporto specialistico gratuito. Articolo Completo: Dal 25 al 30 novembre, l’Italia ospiterà la Vitiligine Week, una settimana dedicata a chi convive con la vitiligine, una malattia autoimmune che colpisce la pigmentazione della pelle. La campagna, organizzata dalla Società Italiana…
#Accettazione di sé#Alessandria today#alopecia areata#AOU Maggiore della Carità Novara#Apiafco#appuntamenti specialisti#benessere psicosociale#campagna sensibilizzazione#centro specialistico#consapevolezza vitiligine#cure innovative#dermatologi#dermatologia#dermatologia clinica#Diabete Mellito#Elma Research#empowerment pazienti#Fake news#gestione malattie autoimmuni#gestione vitiligine#Giuseppe Argenziano#Google News#Impatto Sociale#incontri gratuiti#Incyte#iniziative sanitarie#italianewsmedia.com#malattia autoimmune#Numero Verde 800226466#Ospedale Dermatologico San Lazzaro
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La moria di cozze si è verificata nel corso delle ultime settimane ha colpito in particolare gli esemplari arrivati a maturità. Numeri alla mano, alcuni allevamenti sono arrivati a lamentare la perdita di addirittura un terzo della produzione. Sono tre, come accennato in apertura, le cause individuate. “Il caldo di fine estate, la scarsità di fitoplancton e un parassita che ha approfittato del mitile stressato dai primi due fattori” ha spiegato il dottore Giuseppe Arcangeli, direttore del Centro Specialistico ittico che comprende il Centro di referenza nazionale per lo studio e la diagnosi delle malattie dei pesci, dei molluschi e dei crostacei. ” Se il caldo di fine estate anche in altri anni ha causato una diminuzione del prodotto, non era mai successo che ci fosse la combinazione di questi tre fattori”.
Dall'articolo "A Venezia c’è una moria di cozze, e il granchio blu non c’entra nulla" di Luca Venturino
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Umorismo di Pasqua
Dudù, il cane di Berlusconi, per solidarietà col suo padrone si è fatto ricoverare al centro specialistico veterinario di Baurletta.
P.s. l'unica parte umoristica è Baurletta
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Sinner positivo al doping, le colpe dello staff: spariti l'uomo dei muscoli e il fisioterapistaPositivo e subito prosciolto (salvo ricorsi) Da qualche settimana, il box di Jannik Sinner era un po’ più vuoto. Anche a Cincinnati, dove il numero 1 del mondo ha vinto il suo quinto titolo del 2024, c’erano oltre all���amico-manager Alex Vittur soltanto Simone Vagnozzi e Darren Cahill, i due allenatori di Jannik: quelli che gli danno consigli tecnici o, nel caso di Cahill durante l’estenuante maratona contro Zverev, gli dicono di «giocare con il cuore». Mancava la parte fisica: sia il preparatore atletico Umberto Ferrara che il fisioterapista Giacomo Naldi. Ce li ricordiamo tutti abbracciati a Melbourne, come fossero un’unica entità, dopo il trionfo di Jannik all’Australian Open: ingranaggi di una macchina perfetta. Vagnozzi e Cahill, Ferrara e Naldi, rispettivamente «l’uomo dei muscoli» e il ragazzo bolognese che per seguire Sinner aveva lasciato il suo lavoro alla Virtus Bologna per iniziare a girare il mondo con Jannik, con poche eccezioni: una di queste era stato il torneo di Wimbledon del 2023, per il suo matrimonio già fissato da tempo. Uno ha tirato l’altro, nel team di Sinner: dopo la separazione da Riccardo Piatti, Jannik si era affidato ad altri specialisti prima di scegliere Ferrara, bolognese, laureato in chimica e tecnologie farmaceutiche, di Sinner ha curato anche l’alimentazione e, quando fu il momento di cercare un centro specialistico per curare un infortunio alla caviglia destra rimediato a Sofia contro Rune, Ferrara consigliò proprio Naldi. Nel file da 33 pagine con il procedimento dell’Itia, Naldi viene nominato 78 volte, Ferrara «solo» 51: sono attori protagonisti, molto più di Sinner, in questa vicenda, fatta di enorme leggerezza visto che si ha a che fare con un atleta professionista ma anche di ricostruzioni dettagliate che, per quanto in una minima parte discordanti, hanno consentito a Jannik di uscirne senza conseguenze dal punto di vista sanzionatorio. Di conseguenze psicologiche, invece, Sinner ne deve aver avute parecchie, riavvolgendo il nastro. Perché dalle uniche parole di ieri del numero 1 del mondo («Ora posso buttarmi alle spalle un periodo davvero molto difficile e profondamente triste») emerge un quadro inimmaginabile se si torna indietro anche solo di qualche ora: a quando, cioè, Jannik ha superato in due set Frances Tiafoe nella finale di Cincinnati. Doveva essere la giornata della celebrazione, per una prima posizione in classifica ancor più consolidata in vista dello US Open al via lunedì: è diventata quella degli interrogativi. Al ritorno in campo riuscirà davvero Sinner a mettersi alle spalle questo periodo? E tutte le reazioni dei colleghi che si stanno moltiplicando con il passare delle ore incideranno? Se sì, quanto? Di sicuro Sinner, che il 4 aprile ha ricevuto la notifica della prima sospensione provvisoria (poi revocata) e il 17 dello stesso mese quella della seconda (revocata anche questa), con la consapevolezza delle indagini in corso ha vinto a Cincinnati dopo aver fatto lo stesso anche a giugno ad Halle, ma ha nell’ordine: accusato problemi all’anca che lo hanno fatto ritirare da Madrid e poi saltare Roma, avuto un malessere nei quarti di finale a Wimbledon contro Medvedev e infine una tonsillite che lo ha costretto al forfait all’Olimpiade, debilitandolo anche nei primi due tornei nordamericani. Clinicamente non c’è collegamento ma la testa, anche quella che lo ha trascinato al trionfo in Ohio, comanda sempre.
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Ecco una versione corretta del tuo testo:
In questa pagina, potrete trovare la dimostrazione provata dell'efficacia della nostra tecnica chirurgica, il Galileus Cerclage Sinus®. Molti potrebbero non conoscerla bene, ma sarebbe assolutamente da approfondire, soprattutto se un paziente ha problemi di mancanza di osso. Nella pagina potrete vedere alcuni pazienti atrofici, tutti con assenza di osso nelle zone posteriori dell'arcata mascellare superiore. Presto avrebbero dovuto sottoporsi a innesti d'osso autologhi, grandi rialzi dei seni mascellari o impianti zigomatici, tutto perché non hanno osso alveolare nelle zone posteriori dell'arcata mascellare superiore. Questi pazienti hanno trovato informazioni su internet, hanno effettuato una visita e oggi sono qui, salvati da innesti, rialzi e impianti zigomatici grazie alla nostra tecnica chirurgica proprietaria. Questa tecnica è disponibile solo presso il nostro centro specialistico a Padova, in Italia, ed è eseguita personalmente dal Dr. Prof. Roberto Conte, il maggior esperto in questa tecnica. Guardate i primi video e, a distanza di 6 mesi, la conclusione con le protesi dentali fisse che montiamo grazie a questa tecnica. Vi accorgerete che nonostante i pazienti siano tutti atrofici posteriormente, il risultato è strabiliante e straordinario, con protesi in ceramica zirconio senza falsa gengiva, fatte a mano e su misura dal maestro protesista italiano. Con 14 denti per la masticazione, sia frontale che con tutti i molari dietro, solo questa tecnica e protesi comprendono la totalità dei denti molari posteriori. Nessun'altra tecnica o protesi può ottenere lo stesso risultato. Pertanto, vedete quanto avreste perso se non conosceste questa tecnica. Perché il vostro medico non vi ha informato? Chiedetelo a lui. Nel frattempo, se desiderate ulteriori informazioni su una tecnica chirurgica che in 2 ore vi ripristina la vita, potete contattarci su WhatsApp al +39 388 7527525.
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Emilia Romagna: la Regione stanzia 650 mila euro per l'inclusione socio-lavorativa
Emilia Romagna: la Regione stanzia 650 mila euro per l'inclusione socio-lavorativa. Una opportunità, attraverso corsi di orientamento e formazione, per favorire l'inclusione socio-lavorativa di minori e di giovani-adulti, dai 14 ai 25 anni, sottoposti a procedimento penale dall'Autorità giudiziaria minorile e quelli in carico al Centro per la giustizia minorile dell'Emilia-Romagna. Per questi interventi formativi la Regione ha stanziato 650mila euro di risorse europee del fondo Fse Plus, tramite un bando per raccogliere proposte di interventi che permettano di rispondere alle esigenze dei giovani e prevedano l'inclusione sociale e lavorativa, accompagnandoli anche in percorsi educativi e formativi. In particolare, dovranno essere resi disponibili ai giovani interventi mirati e personalizzati per dare risposte in funzione delle caratteristiche individuali. "Prosegue l'impegno della Regione a concretizzare misure concrete per dare ai ragazzi sottoposti a procedimento penale un'occasione di crescita attraverso la formazione e una prospettiva di futuro- hanno commentato l'assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla e l'assessore al Welfare e Politiche giovanili, Igor Taruffi-. Questo rendendo disponibili opportunità per operare attivamente nella società. Percorsi fondamentali per l'acquisizione e il recupero delle abilità e competenze individuali, così da favorire l'inserimento nel mondo del lavoro". Il Bando: In funzione delle caratteristiche dei destinatari, potranno essere proposte misure di orientamento specialistico e percorsi di formazione laboratoriali per i giovani ristretti nell'Istituto Penale Minorenni di Bologna, oltre a misure di orientamento specialistico e di accompagnamento individuale, percorsi formativi brevi, tirocini per ragazzi in area penale esterna. Potranno candidare interventi gli enti e soggetti emiliano-romagnoli accreditati alla "formazione per l'accesso all'occupazione, continua e permanente" e in possesso dei "requisiti aggiuntivi per la realizzazione di attività rivolte specificamente a persone in condizione di svantaggio, fragili e vulnerabili o con disabilità". Le domande dovranno essere compilate esclusivamente attraverso l'apposita procedura applicativa web, disponibile all'indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e dovranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 12 del 9 maggio 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Romics, tutto pronto per la 32esima edizione Dal 4 al 7 aprile nei 5 padiglioni dell... #romics https://agrpress.it/romics-tutto-pronto-per-la-32esima-edizione/?feed_id=4017&_unique_id=65faef8a55105
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L'orsa F56 è stata uccisa da un altro plantigrado
L’orsa F56, trovata morta nel comune di Cavedago il 16 giugno 2023, è stata uccisa da un altro plantigrado. Nei giorni scorsi l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha prodotto gli esiti relativi alla morte dell’orsa, che è una degli esemplari trovati senza vita in Trentino nel 2023. Le analisi tossicologiche e l’autopsia eseguita dagli specialisti del Centro specialistico di…
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L’eccellenza nella ricerca e nella cura pluridecennale di Auxologico arriva a Como
Aprirà lunedì la prima sede di Auxologico a Como. Si tratta di un centro polispecialistico all’avanguardia situato in via Pasquale Paoli 6, all’interno dell’Esselunga Ca’ Merlata. Si amplia così la rete di Auxologico sul territorio lombardo, raggiungendo per la prima volta il Comasco. L’apertura di Auxologico Como, questa la denominazione della nuova sede, sarà preceduta dall’Open Day del prossimo sabato 6 maggio (qui le info). “Con l’apertura di Auxologico Como – spiega l’Ingegnere Stefano Rusconi, Operations Manager Area Lombardia di Auxologico – prosegue il programma di sviluppo della rete ambulatoriale di Auxologico in Lombardia: è la terza nuova struttura inaugurata negli ultimi otto mesi, portando a 21 il numero complessivo delle sedi del gruppo Auxologico. L’espansione territoriale risponde all’esigenza di essere sempre più vicini al domicilio dei nostri pazienti, e l’apertura all’interno di un centro commerciale vuole favorire la facilità di accesso (con orari di apertura estesi e l’ampio parcheggio gratuito) in un ambiente sereno, moderno ed accogliente”. “La presenza di Auxologico a Como si propone di stringere un forte legame con il territorio, collaborando con i medici di medicina generale ed i medici specialisti, con le associazioni ed istituzioni locali per accrescere nella cittadinanza l’importanza della prevenzione e dello sviluppo di corretti stili di vita – prosegue Rusconi – L’offerta specialistica sarà molto ampia con la presenza di visite ed esami strumentali di oltre 30 specialità mediche e chirurgiche – con aree dedicate anche alla radiologia, alla riabilitazione e alla chirurgia ambulatoriale – per garantire una completa e reale presa in carico multidisciplinare dei “bisogni di salute” dei pazienti. L’esperienza e la qualità di medici, ricercatori e professionisti provenienti dalle altre sedi ambulatoriali e ospedaliere di Auxologico vuole contribuire a soddisfare al meglio, in collaborazione con la comunità medica locale, la crescente domanda di salute del territorio”. Auxologico sarà presente anche a Como con il proprio tradizionale impegno di collaborare con la comunità medica locale nel soddisfare al meglio la domanda di salute dei cittadini. Dalla prevenzione alla diagnostica, dalla riabilitazione alla chirurgia ambulatoriale, l’équipe di Auxologico Como garantisce una presa in carico completa e qualificata e il collegamento alle strutture specialistiche di Auxologico per eventuali esami e cure di secondo livello. Sale dunque a 21 il numero delle sedi di Auxologico tra ospedali, poliambulatori, centri di ricerca e punti prelievo, dislocati tra Lombardia, Piemonte, la città di Roma e la Romania. SABATO 6 MAGGIO L’OPEN DAY Sarà possibile visitare la struttura durante l’Open Day in programma sabato 6 maggio, giornata in cui il moderno centro specialistico Auxologico Como sarà presentato alla città. In quell’occasione gli specialisti di Auxologico saranno a disposizione per consulti gratuiti. Read the full article
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Come aiutare il bambino dislessico
I genitori svolgono un ruolo importante per lo sviluppo del bambino. È utile che siano coinvolti nel percorso di cura e che ricevano suggerimenti adatti alla specifica condizione del proprio figlio. Alcuni di questi sono:
• leggere al bambino, ascoltare migliorerà il suo vocabolario e incoraggerà anche l'interesse per i libri
• leggere insieme, consentirà di discutere ciò che sta accadendo e che potrebbe accadere nella storia
• rileggere più e più volte il libro preferito dal bambino, rafforza la comprensione e la familiarità con il testo
• rendere la lettura divertente, i bambini imparano meglio sui libri che amano. Per questo bisognerebbe invitarli a scegliere i libri ed assicurarsi che la lettura si svolga in un ambiente rilassante e confortevole
I genitori svolgono un ruolo molto importante nel promuovere l’autostima del bambino ed è importante che lo incoraggino e sostengano mentre impara.
https://www.centroamamente.it
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Centro Amamente Milano
Il Centro Specialistico Amamente offre accurati servizi di Logopedia
per Bambini e Adulti di Milano e provincia.
Il Centro è autorizzato al rilascio della certificazione Dsa riconosciuta ai sensi di legge.
Diagnosi Dsa
Disturbi della voce;
Disturbi del linguaggio;
Disfonia,
Disfagia
Disartria e deglutizione deviata,
Labiopalatoschisi,
Disodie,
Difficoltà di linguaggio legati alla sordità,
Balbuzie
Afasie,
Aprassia,
Agnosia,
Deglutizione atipica
Disturbi fonologici
Per maggiori informazioni potete consultare i Siti:
https://www.milanologopedista.it
https://www.centropsicologicomilano.it
https://www.centroamamente.it
Cell.3311842704
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CHI E’ IL BAMBINO CON ALTO POTENZIALE COGNITIVO?
Centro Plusdotazione Milano
https://www.centroamamente.it/chi-e-il-bambino-con-alto-potenziale-cognitivo
Per Maggiori informazioni inviare mail a:
[email protected] Cell.3311842704
https://www.centropsicologicomilano.it
#centro specialistico Plusdotazione Milano#Certificazione Plusdotazione Milano#bambini gifted Milano
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"Gino Strada? Ma cosa c'entra, dobbiamo scavare pozzi? Non abbiamo bisogno di medici missionari africani". Quelle che leggete sono le deliranti parole che Nino Spirlì, il presidente facente funzioni della Regione Calabria, ha pensato di rivolgere a quell'uomo e dottore straordinario che è Gino Strada. Sì, dottore. Perché, per chi come Nino Spirlì non dovesse saperlo, Gino Strada non è 'solamente' un missionario (come se questo fosse poi un disvalore!), ma è un medico. Un medico chirurgo, per la precisione. Un chirurgo che non solo ha lavorato qui in Italia, ma anche nelle università di Stanford e Pittsburgh, all'Harefield Hospital (che fa parte del più grande centro specialistico di cuore e polmoni nel Regno Unito) e al Groote Schuur Hospital di Città del Capo . E quando lavorando per il comitato internazionale della Croce Rossa è entrato in contatto con la guerra, con il dolore che essa provoca, con lo strazio che genera, con i suoi morti e i suoi feriti, ha capito davvero quale fosse la strada migliore per lui e per il mondo: fondare Emergency. In 25 anni di attività, Gino Strada ed Emergency hanno curato 10 milioni di persone in tutto il mondo. Sì, 10 milioni, cinque volte l'intera popolazione della Regione Calabria. Gratuitamente. Senza aver mai lucrato nulla. In Afghanistan come in Iraq, in Sierra Leone come in Sudan, in Palestina come in Ruanda. Sfidando la miseria, le bombe e sì, proprio le malattie. Signor Spirlì, si fa fatica a capire da dove lei sia saltato fuori e come abbia fatto a diventare un uomo di potere, ma quando parla di Gino Strada, oltre a igienizzarsi le mani, faccia anche la cortesia di sciacquarsi la bocca. Cathy La Torre
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BIO/CV
Davide Mariani, nato a Cagliari (IT) il 3/10/1998. Vive attualmente a Serrenti (Sud Sardegna- IT). Ha vissuto e studiato a Sassari presso la triennale di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Sassari dal 2018 al 2022. Attualmente frequenta il biennio specialistico Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Operatore culturale presso l’Associazione SUONA di Serrenti.
Formazione
2022- diploma accademico di I livello Pittura presso l'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari
2018- diploma in arti figurative presso Liceo Artistico “Foiso Fois” Cagliari
Rassegne d'arte contemporanea
2023 - Organica a cura di Giannella Demuro (Ass. Tramedarte) - Spazio CEDAP - Tempio Pausania - IT
Residenze
2023 a breve – Contemporary Festival di Arte e Avanguardia VIII Edizione a cura di Maurizio Coccia e Roberto Follesa - Donori – Cagliari - IT
2022 - Trameuropee, interscambio tra Italia e Macedonia del Nord a cura di Ottovolante Sulcis col patrocinio di MAECI (IT - MK) - Atinska 2 – Skopje – Macedonia del Nord
2022- Frees a cura di Paolo Carta e Cristina Meloni- Studio Terzomolare- Cagliari- IT
Selezione mostre personali
2023 a breve - Maps a cura di Mariolina Cosseddu - Spazio CEDAP - Tempio Pausania - IT
2023 - Donori Endurance a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio - Palazzo Lucarini Contemporary – Trevi (Perugia) - IT
2022 - 30680 PASSI 18 KM A/R open studio a cura di Paolo Carta e Cristina Meloni- Studio Terzomolare- Cagliari- IT
Selezione Mostre Collettive
2023 - Influmine Accademie in Abbazia a cura di Andrea Aquilanti, Graziano Menolascina e Sergio Pimpinelli - PRAC Centro per l’Arte Contemporanea (Abbazia di Sant’Andrea in Flumine ) – Ponzano Romano (Roma) – IT
2023 - Ingannare Viaggio Serra Emerge a cura di Chiara di Carlo in collaborazione col collettivo Contempostranea - Serramonacesca (Pescara) – IT
2022 - A/R Cagliari-Skopje a cura di Chiara Caredda e Claudio Rosa (Ass. Ottovolante Sulcis) - Atinska 2 – Skopje – Macedonia del Nord
2022 - SONO satellite opere nell'opera a cura di Marcello Cinque, Alice Mocci, Ilaria Bacchis, Giuseppe Cossu e Alessio Ollargiu- Mas.Edu Museo d'arte Contemporanea (Sassari) IT
2022 - Menhir a cura di Milco Carboni e Pier Paolo Luvoni-Museo Mar Pozzo Podestà- Argentiera (Sassari) IT
2021 - Premio Nazionale delle Arti XV edizione a cura dell'Accademia di Belle Arti di Sassari (Antonio Bisaccia) - Mas.Edu Museo d'arte Contemporanea Sassari- IT
Stage, seminari e workshop
2023 - Una Sonnolenza Febbrile stati generali dell’arte contemporanea in Umbria a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori - Palazzo Lucarini Contemporary – Trevi (Perugia) - IT
2022 - Le storie dello Chthulucene a cura di Isabella Pinto- Maxxi Museo delle arti del XXI Secolo – L’Aquila - IT
2022 - Laboratorio Esplorazione Collettiva #1 a cura del Collettivo Transhumanza - Parco di Molentargius – Cagliari – IT
2022- Lo spazio della luce seminario condotto da Mandalaki Design Studio a cura di Milco Carboni e Pier Paolo Luvoni- ArtLab Accademia Sironi- Museo Mas.Edu- Sassari-IT
2021 - riprese e montaggio del video-documentario del Contemporary Festival di Arte e Avanguardia VII Edizione
Pubblicazioni
2023 - Da Serrenti a Trevi: la mostra d’arte contemporanea di Davide Mariani di Fabiola Corona su La Gazzetta del Medio Campidano (articolo)
2022 - Gli artisti sardi si sono ispirati a Skopje - La Macedonia ricambia la visita di Vesna Ivanovska-Ilievska su Umno.mk (articolo)
2022- AL Mas.Edu. la mostra “S.O.N.O. – Satellite Opere Nell’Opera” di Tiziana La Redazione su Sardegna Reporter (articolo)
2021- SONO Satellite Opere Nell'Opera- h_demia.ss/press- Sassari (rivista)
2021- Premio Nazionale delle Arti XV- h_demia.ss/press- Sassari (catalogo)
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Voce, un paesaggio immersivo Hannah Arendt Incontro con l’artista Roberto Paci Dalò, che ha composto una sorta di ritratto acustico della filosofa. «Non ho mai abbandonato il disegno, anche alla ’vecchia maniera’, è la mia meditazione quotidiana». «Prima ancora che attraverso i libri, sono entrato nel suo pensiero con cellule della sua identità sonora» di Lorenza Pignatti il manifesto 21.01.2021 Artista, musicista e pioniere nella sperimentazione multimediale, Roberto Paci Dalò è stato tra i primi in Italia e in Europa a individuare le connessioni tra tecnologia e teatro, e già dagli anni ’80 si è occupato di progetti che spaziano dall’ambito sonoro a quello cinematografico, radiofonico e performativo. Ha presentato le sue opere in spazi istituzionali, come il Teatro Argentina di Roma, o il Valli di Reggio Emilia, in musei come il Mao di Torino, la Biennale di Göteborg, il festival Ars Electronica di Linz, per ricordarne solo alcuni, ma anche in centri sociali o in luoghi indipendenti, con modalità volutamente frammentarie per raggiungere i pubblici più diversi.Uno dei suoi ultimi progetti è dedicato a Hannah Arendt, figura di riferimento imprescindibile per il pensiero politico del XX secolo. Un progetto che ha assunto le forme dell’installazione interattiva, della performance radiofonica, del workshop e podcast, ascoltabile dal sito della radio austriaca. Con HA, questo è il titolo del podcast, Paci Dalò ha composto una sorta di ritratto acustico di Arendt, lavorando su piccole cellule sonore della sua voce trasformandole in un soundscape in cui «la voce è elemento che libera il linguaggio dal vincolo dell’ordine simbolico», come scriveva Elias Canetti, autore molto vicino a Paci Dalò. «HA» è il risultato di un lungo processo di composizione e montaggio che ha trasformato la voce di Arendt in un dispositivo sonoro immersivo, in cui diversi volumi e riverberi hanno creato una drammaturgia sonora, che è un viaggio acustico e immaginifico. Può spiegarci come è nato il progetto? Nel 2018 sono stato invitato da Adriaan Eeckels del Joint Research Centre, l’hub della ricerca scientifica della Commissione europea, per partecipare a una sessione di lavoro con artisti internazionali e scienziati. Nel campus, dove lavorano circa tremila scienziate e scienziati, a Ispra sul Lago Maggiore, ho incontrato Nicole Dewandre che mi ha trascinato nel «vortice Arendt». Essendo un benjaminiano, ho sempre desiderato entrare nel pensiero di Hannah Arendt. Al Joint Research Centre, dove ho potuto passare un lungo periodo di tempo in laboratori e centri avanzati di ricerca, ho deciso di entrarci attraverso la sua voce, prima ancora dei suoi testi. Per me è il vero ritratto di una persona, perché la voce non si maschera. Hannah Arendt «HA» è stato presentato in diverse città europee, in forme e modalità differenti. Come sono state sviluppate le sue varie morfologie? A Trieste per la mostra Both Ways ho realizzato un’installazione audio-video interattiva intrecciando la voce di Arendt con alcuni paesaggi sonori della città. Mi ero chiesto come, e se fosse possibile, ideare un corrispettivo audio dell’infografica. Per rispondere a questo interrogativo ho inventato un’infosonica dove i dati sono stati processati, privilegiando i suoni e l’ascolto all’immagine. Ho creato un database in cui ho unito la voce di Hannah Arendt a una cronologia di suoni e voci della città di Trieste, archiviati dal 1900 a oggi. Ho poi ideato un dispositivo che permettesse ai visitatori di diventare protagonisti, attivando i suoni stessi. Per la biennale Atlas of Transitions ho invece realizzato Hannah, una performance radiofonica in diretta, utilizzando i materiali sonori su cui stavo lavorando per portare a termine HA, che è ora un podcast, frutto di un laborioso processo in studio. Ho agito su cellule della voce di Arendt della durata di 2-4 secondi l’una, definendo per ciascuna di loro volume, equalizzazione, spazializzazione. Se pensiamo a questo moltiplicato per 52 minuti è possibile avere un’idea della stratificazione dell’opera. HA è stato presentato in anteprima su Ö1 (il primo canale della radio nazionale austriaca) e ora è anche ascoltabile dal sito della radio austriaca.Come è nata e si è sviluppata la sua metodologia sperimentale per l’ambito radiofonico? Sono debitore all’artista Robert Adrian (1935–2015), pioniere della scena artistica elettronica e delle telecomunicazioni col quale ho condiviso tanti anni di discussioni, progetti – e anche lo studio – a Vienna. E pure a Heidi Grundmann, la mia storica produttrice radiofonica alla Orf (Radiotelevisione nazionale austriaca), col programma Kunstradio, da lei creato nel 1987. È per merito loro, di Pinotto Fava e Pino Saulo con Audiobox a Radiorai, che sono vorticosamente caduto nel mondo di una radiofonia pensata come eclatante luogo di incontro di discipline. Tanti e pionieristici sono stati i progetti che ho realizzato dal 1989 ad oggi, l’ultimo dei quali è proprio HA. I miei lavori hanno seguito i cambiamenti avvenuti in ambito artistico. L’avvento di internet ha inevitabilmente modificato le pratiche. La sua fluidità è positiva e negativa allo stesso tempo, perché il flusso incondizionato e immateriale necessita a mio avviso di «sedimentazioni» che passano, ad esempio, dall’editoria. Pubblicare un disco, un libro, un video, può dare una concretezza al flusso di informazioni. È parte di questo processo di sedimentazioni anche il libro «Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica?». Nel volume si indaga la scena elettronica partendo dalla partecipazione di Deleuze, nel 1972, alla registrazione del disco «Electronique Guerrilla» degli Heldon…. Sì, lo posso considerare come uno dei miei progetti «principe». Con Emanuele Quinz abbiamo sognato un libro che parlasse del rapporto tra quei filosofi e la musica elettronica. Fino a quel momento non era uscito nulla di così specifico. Millesuoni ha avuto un’ottima diffusione anche nei centri sociali, è stato acquistato dai giovani, obbligando l’editore a una pronta prima ristampa. Ora siamo arrivati alla terza edizione ed è ancora in catalogo: questo mi fa pensare che il suo taglio non specialistico sia stata una giusta scelta. Rispetto alle sedimentazioni, non ho mai abbandonato il disegno, che è la mia meditazione quotidiana. Un esempio è il libro Ombre, nato per volontà di Marco Pierini, direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, che mi ha chiesto di realizzare un volume per festeggiare i cent’anni del museo, suggerendomi di illustrare alcune opere del museo sui miei taccuini Moleskine. Così, ho creato un libro disegnando «alla vecchia maniera», spostandomi nella sale della Galleria con uno sgabellino da pescatore e una piccola borsa con i miei strumenti: carta, matite, china, acquarelli. Ho voluto insistere sui dettagli, mutuando la lezione dallo storico dell’arte Daniel Arasse, scoperto grazie ai consigli di Guido Guidi. Sempre rispetto alle sedimentazioni e agli approfondimenti vorrei ricordare che a fine gennaio verrà inaugurato Usmaradio – Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Radiofonia, all’università della Repubblica di San Marino. Il centro fa tesoro dei miei progetti di questi ultimi trent’anni e del lavoro di Usmaradio, laboratorio di trasmissioni creative del presente, che è attivo dal 2017. È l’unico luogo di ricerca con queste caratteristiche in Italia (e non solo in Italia) e qui si intende investigare, in modo articolato, teoria e pratica della radiofonia.
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