#cenerino
Explore tagged Tumblr posts
Text
Sostituto pescatore.
Lago di Éndine, Bergamo, Italia
28 Maggio 2023
RADIOHEAD - THE NATIONAL ANTHEM
#photographers on tumblr#fotografia#animals#lakescape#water#birds#docks#airone cenerino#ardea cinerea
36 notes
·
View notes
Text
Birds, birds everywhere
Stamattina faccio una corsetta…
…E incontro passeri, codirossi, cornacchie, gazze, garzette e perfino un elegantissimo airone cenerino. Tipica ricchissima fauna di quando non ho con me la fotocamera.
Al ritorno, un’ora dopo, c’era solo l’airone. E, sull’asfalto, una serie di gusci di noce rotti.
Ripenso alle cornacchie e dico a voce alta: “Ah-ah! So cosa avete fatto qui!”. E rido.
15 notes
·
View notes
Text
🐼 #Animaland ✨
🦜"Il pappagallo Cenerino è generalmente considerato uno degli uccelli più intelligenti al mondo ed è noto per la sua grande abilità cognitiva e di apprendimento.Il pappagallo Cenerino deriva il suo nome dal tipico colore grigio cenere, con punte di bianco e una coda che può essere rossa o marrone a seconda della sottospecie. I cenerini, come tutti i pappagalli, sono zigodattili, avendo 4 dita per zampa (due anteriori e due posteriori). La loro dieta è composta prevalentemente di semi e frutti, supplementata da verdure in foglia, ma anche di qualche insetto specialmente durante il periodo della riproduzione." ✍️
6 notes
·
View notes
Text
“Being a part of a twin set” -Miya Twins [Haikyuu!!]
Note: ↓[Engl. version]↓
Prologo: “La necessità di un equilibrio”
Essere un fratello non è una cosa semplice.
Non lo è affatto, soprattutto quando ti ritrovi a condividere anche il tuo aspetto.
Perché in una casa dove è rimasto solo uno dei genitori, inevitabilmente cresci con la necessità di capire quanto importante sia l'equilibrio.
Per questo motivo Atsumu ed Osamu avevano imparato a comportarsi come il sole e la luna: se il biondo non sapeva trattenersi, era il cenerino ad essere paziente; se il maggiore (di soli sette minuti!!) aveva in bocca la parola voglio, il minore scuoteva la testa fingendo disinteresse; se il primo si faceva travolgere dalle emozioni, era il secondo a farsi abbastanza forte da sostenere entrambi...
Insieme facevano di tutto pur di non gravare sulle spalle della loro adorata Ma'.
Anche se alle volte questo significava rinunciare ad una parte di loro stessi.
"Se sono felici loro, lo sono io" è il motto che sforzavano di ricordarsi quando diventava difficile e stringevano i denti, serravano i pugni, si mostravano invincibili per poter cautelare quell'equilibrio, per far sì che la sua bilancia non pendesse da un solo lato quando uno dei due osava essere un poco egoista, senza mai farlo vacillare né cedere.
Superficialmente la gente ha da sempre additato la loro interdipendenza come un legame morboso, ignorando il vero motivo latente: se sei da solo come faresti mai a sbarazzarti della tua immagine speculare, l'unica indissolubilmente a te legata per geni per sangue, l'unica che capisce e resta al tuo fianco nonostante tutto?
Osamu avrebbe tanto voluto chiederlo a quei bambini cattivi che alla materna prendevano in giro Atsumu, poiché incapace di relazionarsi con chiunque non fosse il suo gemello, ma tra i due era proprio lui ad essere fatto di parole e allora rispondeva ai bulli con le botte.
Solo il cenerino aveva il diritto di schernire il biondo e nessun altro.
Per calmare i suoi pianti mocciosi aveva provato a ragionare con lui, tuttavia Atsumu continuava comunque a voler fare amicizia con gli altri, ugualmente desiderava far parte del gruppo... quello stesso gruppo che irrazionalmente accoglieva Osamu, ma non anche lui. Ed allora incominciava a diffidare di quelle "amicizie", rinunciava loro dubitando della loro onestà dato il comportamento esclusivo che avevano nei confronti del suo gemello. Il cenerino cresceva sempre più cinico con il passare del tempo ed imparava a mostrare agli altri solo la sua apatica superficie, stanco della gente intenta a confrontarli per capire quale dei due potesse essere il migliore.
Le lagne di uno e l'asocialità dell'altro avevano portato la loro Ma' a preoccuparsi per loro, quindi assieme avevano cercato un modo per far parte di un gruppo in cui la loro sincronia sarebbe stata impossibile da rinnegare, fondamentale. All'Inarizaki High tutti conoscevano i Gemelli Miya, la coppia incredibile ed intercambiabile divenuta l'incubo dei professori e di chiunque si azzardasse a sfidarli ma soprattutto il mostruoso duo nel campo da pallavolo.
Per forza di abitudine Osamu assecondava i capricci del biondo, come spendere ore extra in palestra per allenarsi o partecipare ad eventi sociali per conoscere persone, al caro prezzo della sua porzione di budino. Esatto, perché sarebbe andato anche il capo al mondo per suo fratello e la sua Ma', però il cibo aveva la sua priorità. Era in grado di restare impassibile ad una rovinosa caduta di Atsumu davanti ai suoi occhi, se fra le mani stringeva un caldo dorayaki, e di spezzare braccia se qualcuno tentava di rubargli un morso.
"Samu ama mangiare di gusto come Tsumu ama giocare a pallavolo!" scherzava di tanto in tanto Ma', facendogli passare l'appetito inconsapevolmente.
L'amore non c'entrava nulla con il suo peccato di gola.
No, lui non provava quel genere di sentimenti...
Quello ad agire di cuore era Atsumu, non lui.
No, lui era il gemello noioso, silenzioso e (anche si, dai) goloso, mentre Atsumu...
Beh, Atsumu era definitivamente il più solare dei due, quello più bello con il sorriso stirato sulle labbra, gli occhi vispi e vivaci ed il ciuffo dorato. Per questo aveva un fan club di ragazze che gli sbavavano dietro, anche se stranamente bastavano cinque minuti delle sue chiacchiere senza filtri a farle scappare via. Già, via per andare a cercare la sua copia e fare il paragone.
Se il biondo era stronzo per innocente natura, Osamu lo era diventato per esaurimento.
Era una cosa insopportabile, la odiava, la odiavano entrambi.
Come mai avrebbero potuto essere la loro libera persona, se la ricerca di comprendere quale dei due fosse quello giusto li perseguitava dovunque?
Al secondo anno di liceo Atsumu ed Osamu vennero divisi in due classi diverse e parallele.
#writercommunity#fanfiction writer#writerscorner#haikyuu!!#haikyū!!#prologo#angst and comfort#character analysis#miya twins#miya atsumu#miya osamu#looking for beta readers#italian#english#writer on ao3#eventual ao3fic
2 notes
·
View notes
Link
0 notes
Text
Isola delle femmine: il paradiso violato della Sicilia
Isola delle Femmine in Sicilia ha ultimamente fatto parlare di sé per un evento non autorizzato di cui è stato teatro. La festa, sembra per un doppio compleanno, è stata interrotta dalle forze dell'ordine. L'isolotto, infatti, è una riserva naturale protetta, luogo di nidificazione di diversi volatili. Il party esclusivo Lo scorso sabato sera, un'ottantina di persone appartenenti alla cosiddetta Palermo bene sono approdati sull'isolotto per festeggiare il compleanno di due gemelli medici. Il festeggiamento era iniziato presso un club della costa. A un certo punto si è decisi di montare sulle barche e dirigersi verso l'isolotto. Qui la festa è continuata con musica a tutto volume e balli. Il tempo di riprendere le scene con gli smartphone e condividerle sui social che l'isolotto si è subito riempito di agenti delle forze dell'ordine da carabinieri a Guardia di finanza e Guardia Costiera. Gli invitati sono stati identificati e invitati a lasciare l'isola. Gli organizzatori della festa hanno dichiarato di aver chiesto le relative autorizzazioni per accedere al sito. Uno degli invitati ha mostrato un cartello con la scritta "Save the planet". Di contro la direzione della riserva ha affermato di non aver ricevuto alcuna richiesta e i rappresentanti della Lipu che hanno effettuato il sopralluogo dopo la festa, hanno raccontato che la riserva era un tappeto di cicche di sigaretta e altri rifiuti di vario genere. La riserva naturale protetta Gli organizzatori dell'evento, che sarebbe stato autorizzato dalla proprietaria, al di là delle buone intenzioni dichiarate, ignoravano che dal 1° marzo al 30 giugno non è possibile visitare l'isolotto riserva naturale protetta gestita dalla Lipu. Il motivo di tale interdizione è che in questo periodo molte specie di volatili utilizzano l'isolotto per nidificare. L'isolotto, appartenente alla città di Palermo e sito nello specchio di mare tra Punta Raisi e Capo Gallo, è infatti un importante snodo dei flussi migratori degli uccelli. La sua trasformazione in riserva naturale protetta risale al 1997. L'anno seguente è stata presa in gestione dalla Lipu. Su Isola delle Femmine, affermano gli esperti della Lipu, stazionano specie come, ad esempio, il cormorano e l'airone cenerino; altre specie come il codirosso spazzacamino, la cappellaccia e la cutrettola nidificano. Sul piccolo territorio sono presenti anche altre specie come la lucertola campestre, il biacco, il coniglio selvatico, oltre a numerose specie di farfalle. Isola delle Femmine in Sicilia: la storia Isola delle Femmine è un luogo ricco di storia e di leggende. Sull'origine del suo stesso nome ci sono diverse ipotesi. La prima fa riferimento al generale Eufemio da Messina, governatore bizantino della Sicilia. L'isolotto avrebbe preso il nome di isola euphimi (isola di Eufemio) per diventare in seguito isula di Fimi, poi isula di Fimmini, Isola delle Femmine appunto. Un'altra affascinante teoria si rifà, invece, alla torre presente sull'isolotto, detta Torre di fuori per distinguerla da quella eretta sulla terraferma e detta Torre di dentro. La costruzione, di cui oggi sono visibili pochi resti, secondo alcune teorie sarebbe stato in passato un carcere per sole donne. Una delle leggende narra che tredici ragazze turche che si erano macchiate di colpe gravi furono imbarcate dai loro familiari su una nave priva di capitano e lasciate andare alla deriva. Dopo aver vagato per giorni, una tempesta le scaraventò sull'isola sulla quale vissero per sette anni. I parenti, infatti, pentitisi del loro gesto, le cercarono e quando le trovarono decisero di trasferirsi sulla terraferma di fronte l'isola. L'isola fu chiamata Isola delle Femmine e il luogo dove decisero di fermarsi fu battezzato Capaci che significa CCa-paci: qui la pace. In copertina foto di Beto da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Vicenza: al Parco della Pace un nuovo progetto di riforestazione urbana
Vicenza: al Parco della Pace un nuovo progetto di riforestazione urbana. Il Parco della Pace punta ad essere sempre più il polmone verde della città grazie ad un nuovo progetto di riforestazione redatto dal settore Ambiente a seguito della proposta di sostegno avanzata da un istituto bancario privato. Un metodo potenzialmente replicabile anche in altre aree verdi e per cui il Comune invita le realtà interessate a farsi avanti. «Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto da parte di un istituto bancario privato la proposta di sostenere la messa a dimora di nuovi alberi nel Parco della Pace nell'ambito di un progetto certificabile che ponga particolare attenzione alla cattura della Co2 e anche all'interesse sociale, di tutela della biodiversità e di protezione delle risorse idriche – spiega l'assessore all'ambiente Sara Baldinato -. I tecnici comunali, con la collaborazione di Veneto Agricoltura e Euroambiente, hanno quindi predisposto un progetto che, se accettato dall'istituto bancario, porterà a circa 25 mila nuovi metri quadrati di bosco. Visto il valore dell'iniziativa, che avrà benefici sull'ambiente circostante e anche per i fruitori del parco, invitiamo altri investitori privati a farsi avanti per sostenere iniziative analoghe di gestione sostenibile del verde urbano in città». Le realtà interessate avranno 60 giorni per candidare proposte analoghe. Il progetto al Parco della Pace, dal valore di circa 100 mila euro, prevede la realizzazione di un "bosco planiziale umido" o "Alneta", ovvero la tipica tipologia di copertura boscosa dei corsi d'acqua dolce presenti nei dintorni delle risorgive o dei fossati di campagna veneti. Il bosco potrà essere sviluppato su tre aree rispettivamente di 8.441, 6.144 e 9689 metri quadrati di terreno, con una superficie complessiva di 24.275 metri quadrati. Le principali specie messe a dimora saranno l'Ontano nero, il Salice cenerino e rosso e il Pallon di Maggio. Le nuove piante contribuiranno al miglioramento della qualità ambientale del territorio attraverso la regimazione delle acque in eccesso, la fitodepurazione, la mitigazione del rumore, la parziale intercettazione di polveri e inquinanti e l'assorbimento e stoccaggio della Co2. In base alla composizione, all'ampiezza delle aree e quindi dei diversi individui vegetali che le compongono, si è stimato infatti lo stoccaggio di almeno 5.095 chilogrammi di Co2 all'anno.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
HAIKU
HAIKU 9 Tiepido giorno è un blu cenerino Sbocciano fiori Cresy@
View On WordPress
0 notes
Text
Il ragazzo e l'airone
Riguardavo il mio ultimo post su questo blog, e mi sono sorpresa quando ho visto l’airone. Le giornate fuggono via veloci e non ricordavo quando l’avessimo incontrato io e Sara, quell’airone cenerino.. Caso strano, a distanza di poco più di un mese, mentre eravamo sulle Alpi lombarde, siamo andate a vedere “il ragazzo e l’airone” di Miyazaki. Un film non facile da capire, ma che a me e Sara è…
View On WordPress
0 notes
Text
Il ragazzo e l’airone
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/GbdQmkLmzc
:: Trama Il ragazzo e l’airone ::
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. Nel corso di una vertiginosa odissea in cui il protagonista attraversa una serie di soglie, livelli e portali, nella speranza di vedere la madre morta e di ritrovare la matrigna viva, Miyazaki mette in campo un immaginario ricco ed eterogeneo in cui rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze, mescolando stili e tecniche di animazione diversi e incrociando la strada di un bestiario straordinario che funge da guida per l’aldilà.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
1 note
·
View note
Text
Mio caro airone cenerino,
per favore non volare così a lungo a fianco strada mentre passo con la macchina e rischio di fare un incidente per guardare quanto sei bello. Grazie e saluti a casa.
10 notes
·
View notes
Text
Il ragazzo e l’airone
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/GbdQmkLmzc
:: Trama Il ragazzo e l’airone ::
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. Nel corso di una vertiginosa odissea in cui il protagonista attraversa una serie di soglie, livelli e portali, nella speranza di vedere la madre morta e di ritrovare la matrigna viva, Miyazaki mette in campo un immaginario ricco ed eterogeneo in cui rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze, mescolando stili e tecniche di animazione diversi e incrociando la strada di un bestiario straordinario che funge da guida per l’aldilà.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
1 note
·
View note
Text
Il ragazzo e l’airone
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/GbdQmkLmzc
:: Trama Il ragazzo e l’airone ::
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. Nel corso di una vertiginosa odissea in cui il protagonista attraversa una serie di soglie, livelli e portali, nella speranza di vedere la madre morta e di ritrovare la matrigna viva, Miyazaki mette in campo un immaginario ricco ed eterogeneo in cui rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze, mescolando stili e tecniche di animazione diversi e incrociando la strada di un bestiario straordinario che funge da guida per l’aldilà.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
1 note
·
View note
Text
Apro e chiudo il discorso animali
Andando indietro nel tempo:
Acquario marino
Questo era il mio acquario marino
Rocce vive Isole Fiji.
La roccia viva può essere raccolta ovunque. Le rocce raccolte sono essenzialmente macerie che hanno lasciato le barriere naturali; conseguenza di tempeste (gli tsunami ad esempio) e mareggiate e poi si sono stabilite nel fondo dell’oceano dove sono state popolate da una diversità immensa di organismi. La raccolta selvaggia della roccia viva è illegale al di là della costa degli Stati Uniti continentali, per cui la maggior parte delle rocce raccolte in modo selettivo sul mercato provengono da vari siti dell’Indo-Pacifico.
Pappagallo cenerino
Questo era il mio pappagallo
il suo nome era Casper.
A cosa serve l'anello ai pappagalli?
Gli anelli rappresentano una specie di carta di identità del volatile.
Alcune specie di pappagalli domestici che fanno parte del CITES, un trattato che li identifica come specie protette e a rischio estinzione, ed è quindi obbligatorio registrare l’anno di nascita, la sigla dell’allevatore e un numero di riconoscimento.
0 notes
Text
Animali da compagnia facili da tenere in casa
Animali da compagnia facili da tenere è una categorizzazione che farà certamente storcere il naso a qualcuno. Chi ama gli animali, infatti, guarda all'impegno necessario per curarli come a un qualcosa che riempie loro il cuore e non come un peso da alleggerire. Eppure è importante non sottovalutare la responsabilità che ci si assume quando si prende in casa un animale. La presenza di un animale in casa può avere diverse finalità: dalla compagnia a funzioni terapeutiche o aiuto a persone disabili. E' proprio per l'importanza che gli animali hanno per le famiglie che è nato il Bonus animali domestici, una delle misure contenute nell'ultima Legge di Bilancio. Vi illustriamo quali spese copre e chi può accedervi. Bonus animali domestici 2024 La misura, in realtà, porta il nome di Bonus animali di affezione e fa riferimento a un fondo del ministero della Salute che mira ad aiutare i proprietari di animali domestici nell'affrontare le spese sostenute per loro. Per animali di affezione si intendono, secondo il Dpcm del 28 febbraio 2003, gli animali tenuti in casa per affezione o compagnia senza scopi alimentari o riproduttivi. In questa categoria rientrano anche i cani per disabili e gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e quelli impiegati nella pubblicità. In termini più pratici, rientrano, quindi, non solo cani e gatti ma anche roditori, conigli, furetti e volatili ad esclusione del pollame. Le informazioni sull'importo del Bonus e sulle modalità per farne richiesta saranno pubblicate entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Al momento si sa solo che per accedere al Bonus è necessario avere un Isee inferiore a 16.215 euro e un'età superiore a 65 anni e che coprirà visite veterinarie, operazioni chirurgiche veterinarie e l'acquisto di farmaci veterinari. A oggi, quindi, sono valide solo le detrazioni fiscali per le spese veterinarie: il 19% delle spese sostenute fino a un massimo di 550 euro oltre la franchigia di 129,11 euro. Cane o gatto Oltre alla semplice compagnia, dicevamo, gli animali domestici possono svolgere un compito importante, come la guida per le persone cieche, o la pet-therapy. Le specie più indicate per questi scopi sono rispettivamente i cani e i gatti. Imparare a prendersi cura di un animale è un tassello importante di un percorso di riabilitazione o di superamento di un trauma. Ai bambini rafforza l'autostima, insegna il rispetto per il prossimo. La cura di questi animali, però, ha bisogno di un tempo dedicato e di spazi che non siano proprio minimal. Così, pur restando cani e gatti gli animali più presenti nelle case, il mondo non è diviso, come si può pensare, in due schieramenti ma si sta aprendo sempre di più a nuove specie domestiche che riescono ad adattarsi ai tempi della vita contemporanea. Gli animali da compagnia più facili da tenere Tra gli animali più gestibili svetta in cima alla classifica il coniglio nano. Tenero e carino, per tenerlo in casa è importante lasciargli sempre del cibo e tenere pulito il suo ambiente. Non deve restare in gabbia ma può circolare liberamente in casa purché si presti attenzione a porte e infissi. Gli uccellini sono un altro grande classico nelle nostre case. Il pappagallino cenerino, per esempio, tipico con i suoi colori sgargianti. L'unico svantaggio è che sporcano discretamente l'ambiente che li circonda. Per evitare che si intristiscano, è bene di tanto in tanto liberarli dalla loro gabbia e permettergli di volare liberamente in casa. Occhio a finestre e balconi. Discorso simile per il merlo indiano che si distingue per la sua simpatia. La sua capacità di imitare la voce umana e il suo fischio sono sempre di grande appeal. Un altro animale che richiede poche cure è la tartaruga. Simpatica, discreta, è la compagnia ideale nelle case in cui scorrazzano bambini piccoli. In copertina foto di Joanna Reichert da Pixabay Read the full article
0 notes