#casa annunziata
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ultimatepad · 2 years ago
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Casa Annunziata, Mansfield, Massachusetts, United States,
Specht Architects,
Photography © Dror Baldinger
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rogerriddle · 10 months ago
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Albert Racinet's "Polychrome Ornament," 1869 PLATE VIII. GRECO- ROMAN ANTIQUITIES. POMPEIAN STYLE. DECORATIVE ARCHITECTURE.
THE purely decorative architecture, which we find represented on the inner walls of the apartments in Herculaneum and Pompeii, seems to belong less to the domain of reality than to that of fancy. Tradition attributes to the painter Lidius, in the time of Augustus, the invention of these architectural compositions, so elegant though so fantastic; and they are frequently intermingled with maritime scenes and landscapes, or animated by various figures. Executed by Greek artists, or by Etruscans working under their influence, they were highly appreciated by the Romans, who found in them the elegance and poetry of Greek art, in place of their own stereotyped forms of architecture, of which vaulted ceilings and arcades were the most striking characteristics. The principal subject of the plate is a painted wall from the Casa delle Suonatrici, taken from the great work of Zahn: Les plus beau, ornaments et les tableaux les plus remarquables de Pompei, d' Herculanum et de Stabice; Berlin, 1828-30. It is considered one of the finest of its kind. The two single figures have been added to the design; they do not exist in the original. One of them, that of the dancing girl, on the dark ground, was discovered in the Torre dell' Annunziata. It is the finest of the twelve figures which were found in the same apartment, and is similar to those which Pliny calls Libiclines. The little winged genius, with Bacchic attributes, which occupies the upper medallion, was found in the excavations at Civita. These two figures are taken from the great work of Mazois: Les ruines de Pompei ( 4 vols folio; Firmin Didot).
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1sileno · 3 months ago
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oggi è la ricorrenza del compleanno di Giancarlo Siani. lui è morto nell'85. A Torre Annunziata vi assicuro che se parli dei gionta ancora potresti avere timore.
Il suo cognome suona così vuoto qua, come le parole dopo l'ennesima volta che le ripeti, sarà anche perché gli hanno intitolato una scuola e nei discorsi quotidiani è normale quindi parlarne. La storia la conosco a memoria, è dalle elementari che che vedo Fortapasc, ho chiari ricordi di un televisore a tubo catodico nel corridoio antistante la mia classe, altri a casa sul divano con i miei quando lo trasmetteva la rai.
nel 2020 gli hanno riconosciuto il tesserino da giornalista professionista, a 26 anni aveva scritto 300 articoli per il mattino e non aveva ancora dato l'esame per divenirlo, almeno nominalmente. 35 anni dopo che è stato morto ammazzato. questa è una storia di camorra, di mafia (i nuvoletta di marano, quelli che lo uccisero sotto casa sua al vomero erano succursale dei Corleonesi in Campania) di precariato, di rabbia. Oggi ad ascoltarla ti racconta altro, di quello che a torre non vorremmo pensare (ciecamente e omertosamente) per lo stigma, la paura, il dispiace, e che siamo costretti a vedere perché ci si spara addosso. Del valore delle cose che si fanno al di là dei risultati, di come la rabbia, la necessità che ne nasce e la voglia di farci qualcosa qualcosa con quel che si ha davanti hanno un valore più grande dei riconoscimenti di cui sopra.
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Rivisitazioni
Frankenstein, lo ricordo, è il medico, il barone Victor. Eppure appena si sente il nome in questione, la prima immagine che viene in mente è questa:
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cioè il ruolo della Creatura che Boris Karloff ebbe in una serie di film prodotti dalla Universal con la regia, tra gli altri, di James Whale, negli anni ‘30. Partendo dal capolavoro di Mary Wollstonecraft Godwin Shelley, pubblicato nel 1818 e riedito dalla stessa autrice nel 1831, tantissimi hanno pensato di farne un film, per quella che è, con Dracula e i Vampiri, il soggetto più trasporto della storia del Cinema. Ho ritrovato una lista, da un’idea di Marco Giusti, che raccoglie alcune perle.
La Parodia - Frankenstein Junior, Mel Brooks, 1974
Uno dei massimi film comici di tutti i tempi. Gene Wilder è il nipote del dottore, Peter Boyle nel ruolo della vita dopo Crazy Joe (di Carlo Lizzani, sulla figura del gangster Joe Gallo) è la Creatura, Marty Feldman il più indimenticabile degli Igor, Teri Garr è Inga, Cloris Leachman è Frau Blücher. Una marea di gag, camei leggendari (Gene Hackman nel ruolo dell’eremita), Mel Brooks scopre per caso che lo sceneggiatore dei film di Whale, Gerald Hirschfeld, conservava ancora le scenografie originali, che furono usate nella stessa maniera dei film degli anni ‘30, compreso montaggio e riprese in bianco e nero. Gli Aerosmith riprendono una delle battute di Igor, Walk This Way, per farne un imperituro inno rock. Stracult!
Gli Inglesi - i Frankenstein degli Hammer Studios
La casa di produzione che diffuse i film horror negli anni ‘60 e ‘70. Peter Cushing è nei film di Terence Fischer il barone medico, che in ogni film diventa più cattivo e malefico, e le peripezie della creature fruttarono 7 film tra il 1957 e il 1974. Il più bello è Distruggete Frankenstein del 1969, con annessa scena di stupro, imposta dai produttore per rendere pruriginosa la storia (e del tutto inutile ai fini della sceneggiatura) con il mostro che è Freddy Jones, il padre di Elephant Man di David Lynch (prodotto da Mel Brooks).
Il Blaxploitaion
Nella leggendaria trilogia delle rivisitazioni black dei film, Blackenstein (1973) supera di molto per trash sia Blacula che il leggendario Abby, rivisitazione de L’Esorcista. Il mostro, il cui trucco fu curato da Ken Strickfaden, il truccatore dei Frankestein di Karloff, non fa paura per niente, ha la faccia molle e sembra un Arnold gigante. Il successo nullo della pellicola impedì la trilogia, dato che erano già pronti The Fall Of The House Of House Of Blackenstein e Blackenstein III.
Franco e Ciccio
Immancabile la rivisitazione del duo comico. Regia di Steno, titolo bizzarro, Un Mostro e Mezzo (1965), Ciccio Ingrassia è il dottore, Franco Franchi la cavia. Vuole diventare come Carlo Ponti, il famoso produttore, che è brutto, ma ha come moglie il suo idolo: Sofia Loren. Scena cult: quando dopo la creazione, Franco dice al dottore: Mi viene da ridere, mi ha fatto la faccia da fesso.
Il Trash
Non si sa ancora chi fu il regista di uno dei massimi trash movie di ogni tempo: Terror! Il Castello Delle Donne Maledette (1973). Ai più risulta Robert Oliver, regista americano dei b movie, per altri da Oscar Brazzi, che era sceneggiatore per i Bertolucci e famoso produttore, nonchè fratello del famoso attore italiano Rossano Brazzi. Che si macchia una grande carriera facendo il ruolo del Conte (non barone) Frankenstein, che produce mostri aiutato da una pattuglia di strani tipi, tra cui alcuni dei più grandi protagonisti del cinema di serie B: Gordon Mitchell come Igor, il nano vero Michael Dunn come gobbo Genz, che si mangia i pezzi degli esperimenti del Conte, Luciano Pigozzi (uno che ha recitato in 180 film!), Ciro Papa, qui battezzato Xiro Papas e anche produttore (Papa era di Torre Annunziata) ma soprattutto la creatura, che prende vita dai resti di un uomo di Neanderthal, il mitico Salvatore Baccaro, qui battezzato Boris Lugosi. Che nel film era così:
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L’ultragore
Il Mostro È In Tavola... Barone Frankenstein (1973)
Uno dei film in 3D sulle vicende del famoso dottore, prodotto da Warhol, Carlo Ponti, girato da Paul Morrissey e da Antonio Margheriti per le riprese in 3D. Tonino Guerra è accreditato alla sceneggiatura, il film vede Udo Kier folle barone che crea un mostro donna, una giovane Dalila Di Lazzaro. Little Joe Dallessandro è il giovane aiutante, uno stalliere, ed era già passato alla storia per essere citato in Walk On The Wild Side di Lou Reed e, secondo la leggenda, di essere il modello del jeans nella copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones.  Penso sia introvabile la versione originale, quelle che si trovano oggi tagliano tutte le scene “macabre” ed erotiche.
Versione Giapponese
Furakenshutain Vs Baragon - Inoshiro Honda, 1965
I giapponesi rubano ai tedeschi durante la guerra un pazzo esperimento per creare un uomo invicibile. Però durante uno studio, la creatura viene bombordata da radiazioni, che lo fanno crescere a dismisura. Sul punto di essere distrutto, un gruppi di archeologi fa rinascere un mostro, Baragon (una specie di Godzilla con il naso a lampadina) e si decide di farsi aiutare dal gigante per sconfiggere il mostro. Grandissimo!
Sono super accette altre segnalazioni!
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desempero · 2 years ago
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Pezzi di vita ritrovati per caso dentro una bozza mai inviata.
Le nuvole mi hanno rincorso in questo week end. La pioggia mi ha sfiorato riuscendo a prendermi soltanto oggi, quando il grigio del cielo si è sciolto in una pioggia triste e senza speranza.
Ieri,��quando sono tornato a casa, c'era il cielo azzurro e Firenze mi è sembrata casa mia con tutti i suoi cantieri e le ferite inferte da una fiumana di clienti soddisfatti, arrivati qui da ogni distanza, per passeggiare dentro una storia unica, svenduta un tanto al chilo. Con il tempo ho anche imparato a rispettare la spocchia dei miei concittadini, a ridere della prosopopea con cui si ergono a padri della lingua, unici depositari di ogni verità e competenza in fatto di arte, di costume, di bon ton.
Poi li vedi contare i soldi come qualunque bottegaio e capisci che Firenze è un palcoscenico meraviglioso dove mandare in scena il peggio.
E allora guardi con occhi benevoli quello che sulla spalletta aspetta paziente che il sole scenda dietro Ponte Vecchio.
Con qualche filtro adatto la foto sarà magnifica, racconterà ai suoi amici una magia che esiste solo nella memoria.
Ma è di sicuro la città di mia figlia, è casa sua anche se è nata a Bagno a Ripoli perché il nostro Ospedale di riferimento fa parte di quel Comune: Ospedale Santa Maria Annunziata..
Gli ospedali storici sono quasi tutti intitolati ai Santi: Santa Maria Nuova è quello in centro costruito da Folco Portinai alla fine del 1200, poi c'è l'Ospedale San Giovanni di Dio che invece di illustre ha solo il nome, ereditato dal Vecchio Ospedale San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti che risale al 1300, fatto costruire dalla famiglia Vespucci e infine lo Spedale degli Innocenti, primo brefotrofio in Europa.
A Napoli il complesso de "Gli Incurabili" è un magnifico insieme di chiese, dell'ospedale vero e proprio e della farmacia settecentesca.
Santa Maria del Popolo degli Incurabili.
Ora invece li chiamano Azienda Ospedaliera e non so se sia meglio farsi ricoverare in un posto che si chiama "incurabili" o in uno che si chiama "azienda".
Tutto questo discorso sui nomi degli ospedali non nasce dalla mia depressione.
Lavorando con i medici ho tutti i giorni a che fare con i reparti ospedalieri e mi ha sempre incuriosito la toponomastica. 
A Udine per esempio, si chiama Santa Maria della Misericordia e l'indirizzo è Piazza Santa Maria della Misericordia, a Palermo si chiama Cervello..
Torino invece si è mostrata come al solito con il suo vestito antico ed elegante e le sue periferie degradate. La Stazione di Porta Nuova è una delle più belle in Italia e mi sarebbe piaciuto vederla nei primi anni del secolo scorso. Ho fatto solo due passi fino all'hotel dove c'era il convegno.
Ho ascoltato medici che parlavano anche del mio fegato, usando parole spaventose come epatocarcinoma o sigle poco comprensibili, SVR, che sta per guarigione, eradicazione del virus..
Sul treno di ritorno c'era una giovane donna su una carrozzella con un respiratore, che si esprimeva con suoni gutturali​, non articolati. Sclerosi credo, SLA o qualche altra orribile patologia. Rideva, o forse era una paresi facciale ma tutte le donne che aveva intorno le parlavano, l'ascoltavano.. Mi sono sentito un po' stupido nei miei piccoli dolori ma lo so che è una visione inutile della vita, che non è cercando chi sta peggio che non senti male.
Stasera invece sto cercando il ragazzo senza qualità che assaggiava il mondo a bocca e occhi aperti e a volte mi sembra quasi di vederlo.
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Ma per un attimo soltanto.
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sportpeople · 2 years ago
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Savoia-Pompei: chi protesta e chi festeggia
Partita del tutto particolare al “Bellucci” di Pompei. Si gioca Savoia-Pompei, partita valida per il campionato di Eccellenza Campania ma, a causa dell’indisponibilità del “Giraud” di Torre Annunziata, i biancoscudati da qualche tempo giocano le proprie partite casalinghe proprio nell’impianto della città mariana, quindi a giocare in casa sulla carta è il Savoia. Per via di questa bizzarra…
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loveantoniolove-blog · 5 days ago
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➡️🌼🙏Giovedì 19 Dicembre 2024
S. Anastasio I; B. Urbano V; S. Fausta; S. Dario
3.a di Avvento
Gdc 13,2-7.24-25a; Sal 70; Lc 1,5-25
Canterò senza fine la tua gloria, Signore.
👉🕍🙏❤️VANGELO
La nascita di Giovanni Battista è annunziata dall’angelo.
+Dal Vangelo secondo Luca 1,5-25
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto”. Zaccaria disse all’angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni”. L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo”. Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”.
Parola del Signore.❤️🙏
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secretexpertwagoneagle · 9 days ago
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xxxx cerca sua sorella ❣️❣️❣️
xxxx scrive , cerco mia sorella da parte di padre,nata ad Ischia il 6 Agosto 1968,portata dopo qualche giorno alla reale casa dell’ Annunziata a Napoli,per poi essere data in adozione. Vi chiedo di condividere il più possibile il mio appello affinché possa ritrovare mia sorella. Grazie
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messinacalcio · 3 months ago
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Il Messina esce sconfitto contro il Picerno - VIDEO
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Seconda trasferta consecutiva per il Messina, dopo il pareggio a Latina affronta il Picerno in lotta per la testa della classifica. Modica schiera Curtosi in porta, linea di difesa con Lia, Manetta, Rizzo e Ortisi; centrocampo con Garofalo, Frisenna e Anzelmo; Pedicillo dietro le due punte Luciani e Anatriello. Picerno pericoloso al 13’ con Graziani, il tiro da fuori area viene messo in angolo da Curtosi. Al 40’ Lia crossa in area il pallone viene intercettato da Gilli, ma la sua deviazione va verso la sua porta e Merelli deve mettere in angolo. Sul corner interviene in area Anatriello che segna, ma la rete viene annullata per un fuorigioco dell’attaccante. Nel secondo tempo al 59’ il tiro cross di Petito viene parato da Curtosi. 67’ ci prova Pedicillo, ma Merelli para. Il Picerno passa in vantaggio al 76’ con un cross di Maiorino in area raccolto da Cardoni grazie ad una sonnolenta difesa del Messina. Al 78’ il tiro in area di Petrungaro termina di poco fuori. Il Picerno raddoppia all’85’, con una punizione dal limite di Maiorino respinta male da Curtosi, il palone finisce sui piedi di Petito che insacca la rete del 2-0. Al 93’ il diagonale in area di Petito termina fuori. Un minuto dopo Cominetti servito bene in area scivola al momento del tiro. Il Messina regge contro il Picerno fino al 75’, poi due ingenuità condannano la squadra di Modica alla terza sconfitta su quattro partite fuori casa. Il calendario del Messina è tutto in salita con i prossimi match che vedranno impegnati i biancoscudati contro Benevento, Monopoli e Trapani. Tabellino Picerno-Messina 2-0 Picerno: Merelli, Pagliai, Allegretto, Franco, Gilli (73' Seck), Sant'Arcangelo (57' Maiorino), Guerra, De Cianco, Vitali (69' Esposito), Graziani (57' Petito), Cardoni. A disposizione: Summa, Pitarresi, Ragone, Santi, Cecere, Volpicelli. Allenatore: Tomei. Messina: Curtosi, Garofalo (57' Petrungaro), Manetta, Lia, Frisenna (83' Cominetti), Anatriello, Luciani (67' Mamona), Ortisi, Pedicillo (83' Di Palma), Anzelmo (68' Petrucci), Rizzo. A disposizione: Krapikas, Ndir, Marino, Re, Cominetti, Morleo, Adragna, Di Palma. Allenatore: Modica. Arbitro: Manzo di Torre Annunziata. Marcatori: 76' Cardoni (P), 85' Petito (P). Read the full article
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michelangelob · 5 months ago
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Pompei: turista britannico sfregia la Casa delle vestali, denunciato
Un turista britannico di 37 anni, con uno strumento appuntito, ha inciso le iniziali di tutta la famiglia nella Casa delle Vestali a Pompei con noncuranza. Questo è quanto accaduto nella giornata di ieri 7 agosto 2024 nel Parco Archeologico di Pompei. Il vandalo prontamente rintracciato dai Carabinieri di Torre Annunziata accorsi sul posto, ha affermato di aver agito per voler lasciare un segno…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Cesenatico, l’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Verardo Graziani compie 100 anni
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Cesenatico, l’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Verardo Graziani compie 100 anni. “Nei secoli fedele” il motto dell’Arma dei Carabinieri e Verardo Graziani, Appuntato dell’Arma in congedo, lo ha onorato ogni giorno del suo servizio e anche dopo il suo congedo. Nel giorno del centesimo compleanno, Graziani ha ricevuto la visita, nella sua casa di Cesenatico, del Colonnello Samuele Sighinolfi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Forlì- Cesena, che questo pomeriggio, accompagnato dal Cap. Flavio Annunziata, Comandante della Compagnia di Cesenatico, alla presenza del primo cittadino Matteo Gozzoli, e della delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha portato il saluto e gli auguri del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi. Verardo Graziani è nato a Trequanda (SI) nel 1924, coniugato dal 1954 con la signora TOSCA, padre di ­­2 figli e nonno di una nipote di 14 anni, si è arruolato nell’Arma nel 1942 appena diciottenne. Dopo l’arruolamento ha prestato servizio inizialmente a Cesenatico e, da ultimo, presso la Stazione dei Carabinieri di Premilcuore fino al 1974, anno del suo congedo. Al termine della visita, culminata con la consegna di un dono inviato personalmente dal Comandante Generale dell’Arma, l’Appuntato Graziani è apparso contento ed anche emozionato per le parole espresse e per l’attenzione riservatagli dal Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi ed ha espresso il suo più vivo ringraziamento a tutta l’Arma dei Carabinieri da sempre nel suo cuore.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 9 months ago
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Cinque chili di droga tra casa ed auto,arrestato dai carabinieri
Cinque chili di droga: una parte in auto, il resto in casa. E’ il bilancio dei carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata che, la scorsa notte, hanno arrestato Luigi Di Martino.     Per il 47enne di Boscoreale le manette sono scattate in strada, durante un controllo in via Montessori. Nella sua auto i militari hanno trovato 548 grammi di marijuana, suddivisa in 5 sacchetti…
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jacopocioni · 10 months ago
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Andrea del Castagno, pittore
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Andrea del Castagno è stato un grande pittore italiano, nacque nel 1419 in Toscana nell'Alto Mugello nel paese chiamato Castagno Comune di San Godenzo, di cui in seguito lo userà come cognome, facendosi conoscere come Andrea del Castagno. Era figlio di Bartolo di Simone di Bargilla e di Lagia. La famiglia viveva del loro lavoro di contadino. In quel tempo vi furono le guerre fra Firenze e Milano, per l'egemonia del Nord Italia. Nel 1423 Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano per contrastare l'espansionismo dei Visconti. In seguito si unì con Francesco Sforza contro la crescente minaccia di Venezia. Il pittore per non subire le scorrerie degli eserciti in lotta deve lasciare la sua terra trasferendosi nella fortezza di Belforte. Poterono ritornarci dopo la pace effimera del 1427. E' stato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV° secolo. Si trova annoverato insieme ad altri artisti presenti in quel tempo a Firenze: Giovanni da Fiesole detto "il Beato Angelico", Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo di Dono detto "Paolo Uccello". Il suo stile subì l'influenza di altri due grandi artisti Tommaso di Mone di Antonio Cassai detto "Masaccio" e Donato di Betto Bardi detto "Donatello". Da loro sviluppò la resa prospettica, il chiaroscuro, drammatizzato nei personaggi rappresentati. Andrea arrivò a Firenze nel 1440 sotto la protezione di Bernardetto dè Medci  esponente del ramo cadetto della famiglia Medici di Ottajano. E' conosciuto con il soprannome di Andrea degli impiccati, gli fu dato quando ebbe l'incarico di dipingere sulla facciata del Palazzo del Podestà l'immagine dei fuggiaschi Rinaldo degli Albizi e Ridolfo Peruzzi condannati per aver ordito una congiura contro Cosimo "il Vecchio" dè Medici.
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Lavorò con Domenico Veneziano insieme a Piero della Francesca e altri assistenti, alla realizzazione degli affreschi andati perduti delle Storie della Vergine, che si trovavano nella chiesa di Sant'Egidio. Per lo Spedale di Santa Maria Nuova realizza una crocifissione e santi, dove nella sua opera si nota un influenza masaccesca. Trasferitosi a  Venezia realizza insieme a Francesco da Faenza nell'abside della cappella di San Tarasio, nella chiesa di San Zaccariali affreschi con Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti. Lavora anche nella Basilica di San Marco realizzando i cartoni per i mosaici con le storie della Vergine (Visitazione e morte della Vergine) negli anni 1442/1443. Rientrato a Firenze lavora nel convento delle benedettine di Sant'Apollonia, fra (forse) il 1445 e il 1450, alle scene della passione di Cristo, la Crocifissione, la Deposizione dopo la morte, la resurrezione e l'Ultima Cena. Alcuni di questi affreschi sono stati staccati e conservati nel Museo a lui dedicato nel paese di Castagno Comune di San Godenzo. Gli affreschi rimasti nel luogo in cui sono stati realizzati, sono molto rovinati ma ancora leggibili.
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Per la villa del Gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci, dipinge ritratti di uomin e donne illustri. Molti sono stati staccati e conservati al Museo degli Uffizi, mentre altri sono rimasti alla villa. I ritratti sono: Madonna con Bambino Angeli e Adamo ed Eva, un altro di Eva, Davide con ai piedi la testa del gigante Golia e di Pippo Spano. Agli Uffizi è conservato un affresco rappresentante il Vate Dante Alighieri e la Madonna di casa Pazzi facente parte della collezione Contini Bonacossi.
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Nel 1455 torna a lavorare per i frati Serviti, alla Basilica della Santissima Annunziata, dipinge degli affreschi con la Trinità, San Girolamo Due Sante San Giuliano e i Redentore. Nella Loggia dei Servi di Maria dove si trova l'Oratorio di San Francesco Poverino, per la confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi. Per la compagnia del Santo Benizi, realizza una statua in terracotta rappresentante San Girolamo. Per i Duomo di Santa Maria del Fiore, dipinge un monumento equestre dedicato al Capitano della Repubblica nel 1432 durante la battaglia di San Romano Niccolò Mauruzi da Tolentino, accanto a quello dedicato al Capitano John Hawkwood detto "Giovanni Acuto" di Paolo Uccello. Andrea del Castagno morì giovanissimo di peste il 19 agosto 1457 e sepolto nella Basilica della Santissima Annunziata. Il Vasari nel suo capolavoro "Vite" scrisse che Andrea del Castagno aveva ucciso il suo amico e maestro Domenico Veneziano in un impeto di gelosia, ma erano solo chiacchiere raccolte qua e la, con le quali screditò Andrea già morto quando nel 1461 morì Domenico. L'errore che smontò la falsa accusa venne scoperto tempo dopo, quando dai registri mortuari furono trovati un altro Andrea e un altro Domenico, protagonisti di quel delitto di cui era stato accusato l'Andrea pittore.
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Alberto Chiarugi Read the full article
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stranotizie · 11 months ago
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La ragazza ricoverata in codice rosso con ferite alla testa Ambulanza e carabinieri - Fotogramma Ricoverata in codice rosso una 15enne caduta oggi, 9 febbraio, dal balcone di casa a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. I carabinieri sono interventi in via de Simone dove nel primo pomeriggio la ragazza è precipitata dal primo piano in circostanze ancora da ricostruire e chiarire. La giovane è stata portata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Secondo quanto si apprende, la ragazza era ed è cosciente ma nel frattempo sono scattate le indagini. Non è esclusa l'ipotesi dell'incidente. Fonte
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giancarlonicoli · 1 year ago
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9 nov 2023 13:26
“TEMEVO DI MORIRE DEMOCRISTIANO, MENTRE ADESSO RIMPIANGO DI NON ESSERE MORTO SOTTO DI LORO” – IL 92ENNE BRUNO VOGLINO, AUTORE RAI, SVELENA SU VIALE MAZZINI: “CI SONO PROGRAMMI CHE VIAGGIANO A PERCENTUALI DI AUDIENCE BASSISSIME CHE AI MIEI TEMPI SAREBBERO STATE SUBITO SOPPRESSE. QUESTO SIGNIFICA MANDARE IN MALORA L’AZIENDA. COSÌ NON ARRIVA PIÙ LA PUBBLICITÀ. C’È GENTE CHE PUÒ ESSERE PREOCCUPATA PER IL SUO STIPENDIO” – POI DA’ RAGIONE A PIER SILVIO BERLUSCONI – E SU FABIO FAZIO…
Alessandro Ferrucci per il Fatto Quotidiano - Estratti
“La situazione non è rimediabile”.
Perché?
Sono uno attento a quel che accade e non cado nelle illusioni; (pausa) eppure tra due mesi compio 92 anni...
(Bruno Voglino è uno dei grandi maestri della tv italiana; la tv dei sogni, della formazione di generazioni, dell’intrattenimento, del dibattito popolare, della riflessione. La tv dei grandi ascolti, quella che ancora oggi fa storia. Voglino, con Angelo Guglielmi, ha creato la Rai3 di Blob, di Chi l’ha visto, di Mi manda Rai3, di Quelli che il calcio...).
Controlla gli ascolti?
Un’occhiata la do; malgrado tutto ho speso una vita dentro la Rai e non sono indifferente rispetto alle sue sorti.
E...
Visto l’andazzo, se oggi fossi ancora un dipendente della Rai, non sarei così sicuro del mio futuro professionale: ci sono dei programmi di Rai1 che viaggiano intorno a percentuali di ascolto bassissime.
Cose mai viste prima.
Significa mandare in malora un’azienda; (alza il tono) la Rai è stata la più incisiva iniziativa editoriale che ha avuto l’Italia dal dopoguerra in poi. Ma certo. È un danno continuo. E vederla ridotta in questo modo è dura; ripeto c’è gente che può essere preoccupata per il suo stipendio.
La rete maggiormente attaccata è Rai3...
Era già malconcia, ma sempre nel suo ruolo di riserva indiana.
Adesso?
La Rai è sempre stata condizionata dalla politica e per decenni la parte del leone l’ha svolta la Dc: io lontanissimo da quella cultura, addirittura temevo di morire democristiano, mentre adesso rimpiango di non essere morto sotto di loro.
(...)
Proprio Pier Silvio Berlusconi, sul Corriere, parla dello snaturamento della Rai verso una veste di tv commerciale.
Ha ragione. Il padre, con le sue televisioni, non ha mai compiuto errori come quelli di oggi in Rai; mancano capacità e competenze.
Fazio lo ha portato lei.
E quelli del canale Nove (nuova “casa” di Fazio) non vogliono neanche credere a quello che sta accadendo.
Un regalone da parte della Rai.
Non erano abituati ad ascolti tanto alti; (alza la voce) non c’è da scherzare, la Rai è un’azienda nazionale, con migliaia di dipendenti, se va in malora è un grande problema.
Ai suoi tempi una trasmissione con l’1,79% di share sarebbe andata avanti?
Si sarebbe subito soppressa; ma all’1,79 non siamo mai arrivati.
È stato più grave perdere Gramellini, Fazio, Annunziata o Berlinguer?
È gravissimo aver perso tutti e quattro insieme e a loro aggiungo Augias.
Hanno risparmiato, dicono.
Quello che gli permetteva di incassare di pubblicità, Fazio, era molto superiore a quello che spendevano.
Dalla sua stagione cosa sopravvive su Rai3?
(Sorride) Meglio se non rispondo, altrimenti lo eliminano.
C’è ancora Blob.
Quello è più merito di Ghezzi, Giusti e di un gruppo di ragazzi straordinari. Io firmavo la parte burocratica; (pausa) sì, c’erano delle professionalità uniche come Lio Beghin e Angelo Guglielmi. Oggi sono guai.
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tarditardi · 1 year ago
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Il 26 agosto ’23 St.Art Music Festival a Statte (Taranto) per aiutare i bambini curati nei reparti di Onco-Ematologia Pediatrica del SS. Annunziata di Taranto 
St.Art Music Festival è un evento musicale che il 26 agosto 2023 arriva alla sua seconda edizione. Prende vita a Statte, dalle 20:30, in Piazzale Stazione e gode del patrocinio del Comune di Statte. Anche quest'anno, dà voce attraverso la music e all'arte ai diritti violati di chi vive in un'area davvero complicata. L'ingresso è libero ma i partecipanti e pure chi non riesce a partcipare direttamente ma condivide i valori del festival, è sono invitato a donare per aiutare l'Associazione Genitori dei bambini curati nei reparti di Onco-Ematologia Pediatrica del Presidio Ospedaliero Santissima Annunziata di Taranto. 
Sul palco vanno artisti di livello assoluto. Tra gli altri, ecco Gabriele Andrisani, chitarrista già sul palco di Sanremo Giovani e turnista di livello assoluto; la cantautrice tarantina Melga; il chitarrista jazz Ivan Romanazzi; Barry Mad e i Karamazov, una band alternative di Ascoli Piceno; Daniele Ippolito, artista tarantino cittadino dal sound decisamente internazionale; il dj tarantino Silvio Carrano, conosciuto in tutto il mondo per il sound del progetto Milkbar; i Per Asperax, con la loro musica elettronica decisamente originale ed energica... 
Con loro anche TRISÅNTE, ovvero il musicista tarantino Antonio Trisolini, che sarà accompagnato sul palco da un gruppo di ragazzi autistici che nella musica trovano un modo per esprimersi. Non mancherà, St.Art Music Festival 2023, anche un monologo di Alessandro Marescotti, 56 anni, tra i fondatori della rete telematica PeaceLink, da sempre tra i protagonisti dell'ambientalismo tarantino.
"Statte, il nostro paese, si trova a ridosso del più grande stabilimento inquinante di Europa", ovvero l' ex ILVA di Taranto, spiegano gli organizzatori della manifestazione. "Statte come Taranto e altri paesi limitrofi sono stati condannati ad essere sacrificati per il bene economico nazionale. Lo stato ha deciso di lasciar ammalare e morire la popolazione di questo territorio senza batter ciglio, ignorando i decreti della magistratura tarantina e soprattutto i dati che evidenziano scientificamente il danno sanitario. Il 26 agosto per il secondo anno ci sarà un evento musicale e di informazione".
St.Art Music Festival è un evento ad ingresso libero e lo spettacolo è di alto livello... per cui è logico che i presenti doneranno volentieri, tramite bonifico, aiutando l'Associazione Genitori dei bambini curati nei reparti di Onco-Ematologia Pediatrica del Presidio Ospedaliero Santissima Annunziata di Taranto (pagina Facebook disponibile a questo link bit.ly/3E4yXx2, mail: [email protected]). IBAN: IT43 R030 6909 6061 0000 0170 056 intestato ad Associazione Genitori Taranto Onco Ematologia ETS ODV) 
Oltre a ciò che succede sul palco, è prevista una mostra d'arte con opere di writer pugliesi, una zona drink, un'altra zona food & drink, una zona gadget ed infine uno spazio riservato a diverse ONG (organizzazioni non governative) di riferimento, tra cui Unicef, Emergency, ANT ed AISM.
St.Art Music Festival a Statte (Taranto)
26 agosto '23 dalle 20:30
Info. 0994743455
Instagram.com/st.artmusicfestival/
BIOGRAFIE DI ALCUNI DEGLI ARTISTI COINVOLTI
TRISÅNTE
Antonio Trisolini in arte TRISÅNTE, nato a Taranto il 15/ 11/ 1995. La passione per la musica è nata all'età di 5 anni, trasmessa da suo padre. Il suo genere musicale preferito è l'R&B SOUL.  Da qualche anno a questa parte ha iniziato a creare un piccolo progetto di testi musicali pubblicandoli nei vari social, tra cui il suo primo inedito "Rimarrà di te".  È stato tra i semifinalisti di Sanremo Newtalent 2022  svolto a Casa Sanremo al Palafiori nei giorni del festival, a cantato con il fratello di Pino Daniele nel concorso JE SO PAZZ ed è stato finalista nel Concorso Canoro NOKEPT Tv organizzato da MTV Generation. 
Daniele Ippolito
Classe 1993, di Statte, in attività dal 2017, finalista del New York Cinematography Award 2022, vincitore del Roma Short Film festival 2022 e nomination al Golden Short film festival per le migliori colonne sonore, con diversi milioni si ascolti sulle piattaforme digitali Daniele Ippolito è un musicista di musica elettronica con esperienze internazionali a Miami FL e Dublino IE, ne ha fatto dei sintetizzatori i sui strumenti principali per poi affacciarsi alla chitarra. Ad oggi al lavoro sul suo quarto album.
Melga
Melga è una cantautrice che ha fatto della musica una missione di vita. Ha condiviso il palco con Erica Mou, Lorenzo Kruger (Nobraino), Management del dolore post-operatorio, Modena City Ramblers, Clementino, Mama Marjas, Subsonica e Brunori Sas. "Dicono che sono pazzo" è il suo ultimo inedito, uscito nel 2019, accompagnato da un videoclip realizzato da Giuseppe Rosato con la partecipazione del danzatore Angelo Venneri. Finalista Premio De Andrè 2021. "Io non so cantare ma so raccontare storie" (Melga).
Ivan Romanazzi
Noto chitarrista italiano Flamenco e Gipsy Jazz Inizia lo studio della chitarra classica sotto la guida del M° Sergio Betti che influenzerà positivamente tutto il suo cammino artistico. Proseguirà gli studi nella struttura musicale del conservatorio di Taranto, Bari e Madrid laureandosi con il Massimo dei voti. Numerose le sue esibizioni dal vivo in concerti, Jazz Festivals. Vincitore di concorsi nazionali e Internazionali, nel 2003 collabora con la ballerina Spagnola Maribel Lopez, discendente della scuola di Carmen Amaya e fondano insieme la compagnia di Ballo "Suenos Flamenco". Docente presso la di chitarra classica e flamenca come titolare di cattedra nelle scuole statali. Si è perfezionato sotto la guida dei Maestri Alirio Diaz ,Maurizio Colonna, Juan Lorenzo,ma di fondamentale importanza sarà l'incontro con il M° Juan Serrano , chitarrista madrileno dove perfeziona l'arte flamenco nella prestigiosa struttura dell'accademia Internazionale de"Amor de Dios" a Madrid. Nel 2004 si perfeziona in altri stili flamencos con il chitarrista Fernando de la Rua sempre a Madrid. Ha al suo attivo numerosi premi e riconoscimenti e incisioni discografiche. Attualmente, collabora con il "Salvatore Russo Gipsy Jazz Trio", fondato dall'omonimo chitarrista italiano esibendosi in prestigiosi palchi in tutto il territorio nazionale.
Gabriele Andrisani
Classe 1995, Tarantino (da Statte per la precisione) trapiantato a Bologna dal 2019. Sin da sempre si occupa di svolgere l'attività di chitarrista turnista in svariati progetti musicali, rientrando anche per 3 anni consecutivi tra i circa 70 finalisti di Sanremo Giovani con il progetto "Liberementi". Nel 2019 durante un turno notturno nella fabbrica chimica, facendo finta di prendere appunti di lavoro su un foglio, inizia a scrivere i primi versi di "Dimmi Perché?!", per poi pubblicarlo l'anno successivo. I suoi testi sono ispirati dalla penna di artisti che spaziano da Rino Gaetano a Brunori Sas, la musica dal suo bagaglio pop/rock. Si auto produce e pubblica da solo le sue canzoni dal suo studio in casa. Attualmente iscritto al secondo anno di Musica Elettronica al Conservatorio di Bologna "Giovan Battista Martini". "Pubblico una canzone all'anno, ci vediamo nel 2024 e perché no, anche prima".
Barry Mad e i Karamazov
Originari di Ascoli Piceno, nascono da una metamorfosi del progetto Barry Mad, passando da progetto solista a band alternative. La band si distingue per un mix di influenze musicali che portano il progetto ad assumere un'identità ben precisa, outsider nei testi e nel sound.
PER ASPERAX
Fondati nel 2018 come Internet Music, i PER ASPERAX emergono dalle profondità di una realtà stagnante, rivelando una gioventù che sfugge via dalle dita. Il loro suono è intriso di distorsioni spinte all'estremo e ritmi incalzanti e aggressivi, intrecciati con l'utilizzo di suoni sintetizzati e campionati. Il loro obiettivo è trasportarti nel loro ambiente, ora chiuso ed ermetico, dove l'unico canale di fuga è l'espressione attraverso il digitale.


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