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PRIMA PAGINA Mundo Deportivo di Oggi domenica, 20 ottobre 2024
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Federico è arrivato al j medical indovinate come? Scocciato e freddissimo😂 vedo che ha molta voglia stamani
Visto il video. Godicchio.
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole:
Pazienza, per ricominciare.
Calma, per affrontare.
Buongiorno, per sorridere.
Energia, per carburare.
Caffè, per ripartire!
Giorgia Stella
Buongiorno ☀️
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole:
PAZIENZA per ricominciare.
CALMA per affrontare.
BUONGIORNO per sorridere.
ENERGIA per carburare.
CAFFÈ ☕ per ripartire!!!
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole: Pazienza, per ricominciare. Calma per affrontare. Buongiorno per sorridere. Energia per carburare. Caffè per ripartire.
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Stamattina ci sto mettendo tanto a carburare.
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Ma come fa la gente a rispondere subito ai messaggi? Cioè non hanno tempo di carburare? Di elaborare una risposta precisa? Che invidia
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole: pazienza, per ricominciare.
Calma, per affrontare.
Buongiorno, per sorridere.
Energia, per carburare.
Caffè, per ripartire! ♠️🔥
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Al cospetto
Di ogni mio difetto..
Ti chiedo.. quand'è che sono stato perfetto?
Eppure me lo ricordo.. sorridevo..
Sentivo il cuore dentro al petto..
Ogni battito a suon di menestrello..
Una musica allegra che sapeva come tenermi su di giri..
Ora mi perdo in mezzo ai grigi..
E non sono i pomeriggi pigri..
Son tutti i giorni un pò più biggi..
Nuvole nere dentro agli ingranaggi..
Un vecchio macinino che non sa piu come carburare..
Sbuffa cercando di salire la rupe..
Marce basse e tante lacrime..
Mi chiedo se salire sia poi così necessario..
Potevo restare bambino.. ed invece cresco..
Vedo le altezze e mi ci aggrappo..
Provo a tenere il collo un pò più in alto..
il petto gonfio da macho..
La voce impostata da divo..
Denti stretti da pugile e tante legnate..
un pò prese.. un pò date
Tante situazioni in cui devi fare per forza a gomitate..
Mi guardo allo specchio è un pò mi schifo..
Alla fine chi sono io?
Mi trovo ad urlare a quel riflesso..
Lo scherno, ci rido..
E poi lo ricompongo..
Ritorna tutto dentro..
Quand'è che viene il mio momento?
E non un altro pugno sotto al mento..
30 anni e non so più come mi sento..
Cerco solo un pò di assestamento..
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole:
pazienza, per ricominciare.
Calma, per affrontare.
Buongiorno, per sorridere.
Energia, per carburare.
Caffè, per ripartire.
Buongiorno e Buon Venerdì a tutti!
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SciaccheTrail: il ritorno
Avrei voluto scrivere questo articolo un anno fa, invece le cose non sempre vanno come le immaginiamo e forse è stato meglio così (l'articolo dell'anno scorso è qui).
Quest'anno Roby e Raffa non ci sono, ma c'è Dani, con un suo amico di Trento. Giulio non corre, ma è venuto a trovarci con la Cate e Ciorven prima di continuare verso Loano, dove domenica correrà la Maremontana. Ci sono anche Enrico Serena e suo figlio, ma nemmeno Enrico corre a causa di una caduta a Ultrabericus. Manu e Oscar sempre presenti, assieme al loro socio Paolo e a Giuseppe, il babbo del Manu e leggendario presidente del Ciuk Running Team.
Io e Andrea arriviamo a Monterosso il venerdì. Ci sono nuvole e vento ad aspettarci. Ritiriamo il pettorale e andiamo a mangiare una pizza con gli altri, poi ci nascondiamo in furgone.
Una bellissima foto del Trento Running Club a colazione col Ciuk Running Team qualche minuto prima della partenza.
La notte piove e sono indeciso su come partire, ma alla fine mi decido per maglietta, borraccia e fascia: sempre evitare lo zaino a meno che non sia strettamente necessario. Anche il Pass giunge alla stessa conclusione, onorando gli dèi dell'ultrarunning.
L'aria della mattina è fresca ma si pregusta una giornata torrida. Sono sulla linea di partenza e sono calmo e mi sento bene. Ci scambiamo gli ultimi sguardi, poi partiamo. Corro a un ritmo sostenibile, sui 4:30', ma mi viene subito il fiatone e realizzo di essere sveglio da mezz'ora. In salita cerco il mio passo e dopo un quarto d'ora inizio a carburare. Guadagniamo dislivello e penetriamo le nuvole che avvolgono l'alta via con un'atmosfera particolare. L'ultima volta che ci sono stato fioccava e c'erano quindici centimetri di neve per terra: è un luogo che dà sempre grandi emozioni. Ora è umido e caldo, e io grondo di sudore e il sentiero è dritto e corro facile e siamo in tre. Loro usano i bastoncini e lo zaino gli balla dietro la schiena, e tallonano. Capisco che tipi sono e so che nella seconda parte potrebbero giocarsi qualche carta, ma la mia economia di corsa è migliore e so che è qua, dove si corre, che posso tirarli un po'. Così mi metto davanti e accelero leggermente, corro a bocca chiusa e perdono qualche metro, poi si lanciano a tuono in discesa. In salita sbacchettano e sul falsopiano perdono terreno: correte come dei cazzo di uomini. I chilometri passano e uno dei due inizia a lamentarsi di quelle forestali, ma per sua fortuna durano troppo poco. Cinquecento metri a picco sotto di noi il Mediterraneo.
Le fottute scalette di Manarola, Cinque Terre
Arriviamo a Riomaggiore in un lampo e da qui in poi conosco il percorso. Dopo il paese c'è la prima rampa di scale, è verticale e durissima ma riprendo due o tre cadaveri. Solo una volta in cima mi accorgo di essermi imballato le gambe. Patisco il chilometro successivo ma poi mi riprendo. Passo a Manarola (35° km) in 3h45' ed è quanto basta per finire sotto le 5 ore e 15 come mi ero prefissato, ma qui inizia la sezione più dura e io lo so. Poco più avanti trovo Giulio, la Cate ed Enrico che ci aspettano e sono felice di vederli: sono sesto ma non lo so, penso di essere attorno alla quindicesima posizione così decido di non rallentare. Poi black out.
Volastra è il paese più odiato al mondo e la salita che vi conduce è micidiale. Nei 6 chilometri successivi calo il ritmo e vengo superato da quattro persone finendo in decima posizione, mangio l'ultimo gel e bevo e così dopo un po' mi riprendo, ma ormai ho perso tempo. A Corniglia riprendo a spingere e risale il morale. Ancora su e ancora giù, via un'altra, picchiata a Vernazza.
Ancora scale: mani sulle ginocchia e su, i bastoncini andrebbero vietati sotto gli 80km
Inizio l'ultima, infame, scalinata. Sono riuscito a riprendere una posizione, ma non mi interessa granché in quel momento, così mi assesto su un ritmo sostenibile. Soffro ancora per qualche decina di minuti, poi il sentiero piega a sinistra e rientra seguendo il seno della costa, da cui vedo finalmente il paese e l'arrivo. Ancora qualche gradino, poi l'asfalto, entro in paese e svolto verso la spiaggia. Arrivo sul lungomare e vedo che tutti guardano nella direzione opposta alla mia: ho sbagliato strada, taglio il traguardo, mi butto per terra.
Nudismo e ultrarunning a Monterosso. Marzo 2023
Una ragazza mi prende una birra: non voglio alzarmi e lei è la persona più vicina. Poi arriva Giulio. Mi racconta come ero messo a Manarola e facendo due conti capisco che potrei essere nei dieci, ma non so se sbagliando strada ho tagliato o ho perso posizioni. Ovviamente la seconda: in 300 metri ne ho perse quattro. Sarebbe stata la prima top-10 e invece anche sto giro ne resto fuori. Non che significhi molto, il livello era basso e il mio tempo è mediocre. Ho fatto una buona gara ma non ottima, ma i se e i ma che non contano un cazzo in questo sport.
Restiamo a chillare al sole e a bere birre e a sparare stronzate e aspettiamo i nostri amici. Manu finisce con un gran tempo, soprattutto considerando che ha corso Ultrabericus la settimana prima; anche Andrea va alla grande e sono contento di vederlo soddisfatto. Poi arrivano Oscar, Dani e il suo socio, tutti insieme: il Dani ha avuto una giornata difficile ma sono felice di vederlo. Passiamo dei bei momenti insieme e mi godo questa bella comunità. Sciacche è diventato un bell'appuntamento e mi sono affezionato a queste terre ostili e inospitali.
Restiamo lì fino al tramonto, poi io e Andrea andiamo a mangiare una pizza e crolliamo a letto. Sognavo questo weekend qui da un anno e mezzo, ed eccoci qua.
Questa mattina ci siamo alzati e siamo andati a Riomaggiore a sentire la conferenza stampa per la 100km che vogliono organizzare l'anno prossimo. Nic e i suoi amici sono dei fumìni e ogni occasione è buona per lamentarsi di quelli del Parco e dei sindaci e della ndrangheta e delle navi da crociera e dei grandi bus. Ci fa sempre ridere e io e Andrea ci divertiamo ad ascoltarli. Andiamo a farci una focaccia e poi via verso Trento, pronti a macinare nuovi chilometri.
Io e il Pass beviamo una radler in spiaggia a Monterosso e chiudiamo il weekend. Thanks bro.
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Il mattino ha bisogno di 5 parole rinforzanti:
Pazienza per ricominciare.
Buongiorno per sorridere.
Calma per affrontare.
Energia per carburare.
Caffè per ripartire... ☕
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Il mattino ha bisogno di cinque magiche parole:
Pazienza, per ricominciare.
Calma, per affrontare.
Buongiorno, per sorridere.
Energia, per carburare.
Caffè, per ripartire!
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Nemmeno buon anno ci da quello stronzo
Ancora deve carburare... chissà se carbura o lo ritroviamo mezzo morto sul prato della Continassa insieme a Fagioli
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