#canzoni da dedicare
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openyoureyesbitch · 2 years ago
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Uno come me non può cambiare nina... E devi scendere all'inferno per raggiungermi Sapevi capirmi, quindi potevi distruggermi Se ti penso vedo un palazzo in fiamme E tu mi crolli addosso, io resto a guardare
~Mostro-Exit
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animadiicristallo · 10 months ago
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alendaya · 12 days ago
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Ma quando poi ti vedo c'è qualcosa che mi blocca E non riesco a dire neanche, "Come stai? Come stai bene con quei pantaloni neri Come stai bene oggi" Come non vorrei cadere in quei discorsi già sentiti mille volte E rovinare tutto Come vorrei poter parlare senza preoccuparmi
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E quante canzoni d’amore non scritte ci saremmo potuti dedicare…
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illuposolitario · 2 years ago
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"Questa è la canzone di un ragazzo che ha preso a pugni il muro, un po' per farlo, un po' perché la vita con lui non ha mai avuto garbo. Sì immaginava forse altrove, non sa bene dove. Però sperava di levarsi una soddisfazione."
- Mecna (Canzone da dedicare)
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ray-just-ray-thanks · 11 months ago
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Comunque mentre tutti cantano canzoni da dedicare ad altri mamma Loredana la dedica a se stessa
Queen
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tra-tutti-i-miei-vorrei · 1 month ago
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Sono tanto strano da aver scelto: il nome della mia futura macchina (se voi non date il nome alla macchina non avete un cuore), il nome di una eventuale figlia e le canzoni da dedicare a un eventuale figlio o/e figlia.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino
Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino. Il 15 ottobre è il compleanno di Italo Calvino: nato nel 1923, domenica prossima avrebbe compiuto 100 anni. Per #100Calvino, nell’ambito della Stagione teatrale di Bari 2023_24 del Comune di Bari-Assessorato alla Cultura -Teatro Pubblico Pugliese, al Teatro comunale Piccinni, dopo il Prix Rai del 2 ottobre con le letture di Neri Marcorè e dopo lo spettacolo Il Castello del Teatro delle Bambole del 9 ottobre, questo weekend sono in programma una serie di spettacoli e iniziative. Domani, sabato 14 ottobre, alle ore 10.30 (riservato alle scuole/Istituti Superiori) e alle 21, e domenica 15 ottobre, alle 18, il Premio UBU Mario Perrotta porterà il suo “Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, le libertà”, di cui è regista e interprete, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli. Dopo lo spettacolo rivolto alle scuole, Mario Perrotta incontra gli studenti per un dibattito sui temi dello spettacolo e sulla figura di Calvino (con approfondimento a cura di Giancarlo Visitilli). Domenica 15 ottobre, alle ore 11, sempre sul palco del Piccinni: La Palestra - Edizione speciale “Buon Compleanno Calvino!”, una Lezione spettacolo con la direzione artistica di Francesco Maria Asselta e la consulenza scientifica di Lea Durante. “In questo weekend proseguiremo nel nostro omaggio a Italo Calvino, uno degli scrittori più importanti del ‘900, con l’aiuto di Mario Perrotta, attore, drammaturgo e regista pluripremiato, e con uno speciale appuntamento di La Palestra, il format di approfondimento e confronto che per il terzo anno accompagna alcuni dei temi e degli autori della stagione comunale di prosa - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci . Abbiamo voluto dedicare all’opera di Calvino, al suo impegno politico e culturale, al suo rigore, alla sua fantasia, l’apertura della stagione di prosa della Città di Bari, lasciando che a condurci alla scoperta del suo mondo fossero alcuni tra i nomi più importanti del panorama culturale contemporaneo, per offrire al nostro pubblico riflessioni ed emozioni di grande valore artistico e civile”. Sabato 14 ottobre alle ore 21 Domenica 15 ottobre alle ore 18 Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, la libertà; scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli Info a questo link. COME UNA SPECIE DI VERTIGINE Il Nano, Calvino, la libertà durata 75’ Permàr – Compagnia Mario Perrotta / ERT- Teatro Nazionale scritto, diretto e interpretato da MARIO PERROTTA collaborazione alla regia Paola Roscioli mashup e musiche originali Marco Mantovani / Mario Perrotta con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Medicina in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio, Duel In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. “Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Ho scelto lui e ne ho immaginato tutta l’esistenza - esistenza che Calvino non ci racconta - proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e il Nano del romanzo ne è totalmente privo”, scrive Mario Perrotta. Domenica 15 ottobre alle ore 11 LA PALESTRA edizione speciale BUON COMPLEANNO CALVINO! direzione artistica a cura di Francesco Maria Asselta consulenza scientifica di Lea Durante interventi di Silvio Perrella e Lea Durante letture di Paolo Panaro al pianoforte Mirko Signorile Ingresso libero con prenotazione su eventbrite Il progetto “Buon compleanno Calvino!”, questa occasione straordinaria del centenario della sua nascita, sarà un’opportunità per parlare della sua vita, delle sue opere, ma soprattutto della sua idea tutta personale di rappresentare un modello di intellettuale integralmente disorganico, lontano dall’impegno diretto, discutendone non solo con studiosi, critici e specialisti della letteratura calviniana (Silvio Perrella e Lea Durante), ma aprendoci anche alle sue parole con le letture di Paolo Panaro (che ha portato in scena Il Barone Rampante), e all’incontro con progetti musicali dedicati a “Le città invisibili”, interpretati da Mirko Signorile in duo con Giovanna Carone.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sentimentalismi · 2 years ago
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in tutto questo confessione seria:
ho fatto una playlist con le canzoni di un'altra epoca che mi sfiorano piano dentro e la cosa che ho pensato quando le ho viste tutte in fila è stata: queste sono tutte quelle da non dedicare mai assolutamente
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openyoureyesbitch · 2 years ago
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A te che la vita fa a pezzi
E continui ad essere brillante
E noi che siamo distanti
Ma la "d" ha un apostrofo
Gio Evan - Scudo
@openyoureyesbitch
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dilucepropria · 2 years ago
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Da grande insegnerò a mia figlia a non dedicare canzoni a nessuno perché saranno segnate per sempre.
Per sempre 💔
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dramasetter · 2 years ago
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Se posso dare un consiglio... Va bene dedicare canzoni, penso sia una cosa bellissima. Ma associare un intero gruppo che vi piace a una persona è un grande errore.
Ho questo problema con gli Oasis. È da anni che non riesco ad ascoltarli, al solo sentire la voce di Liam mi sale l'angoscia.
Ryan, grazie per questa cover. Ti voglio bene
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watchoveryou · 6 months ago
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Non ho più tempo libero o comunque abbastanza tempo da dedicare a me, non riesco nemmeno a stare per più di un quarto d'ora al giorno su Spotify alla ricerca di nuove canzoni tristi che possano sostituire le mie preferite, cioè io ho proprio la necessità di crogiolarmi nel mio dolore! Rip
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poesiaincompresa · 1 year ago
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E anche stanotte, potrò amarti dietro versi sparsi, abbandonati al loro destino, ma comunque vada sai di averle mostrato ciò che di bello potesse essere esposto. Mi prenderò cura di te, illuminando l'arcobaleno e le sue bellissime sfumature dai mille colori lasciate volontariamente per poterti fare addormentare con un mio pensiero, ci cercheremo anche stanotte non è così? mi basta vederti, solo 5 secondi, leggerti dentro e sparire lasciandoti un po' di coraggio tra le mani per farti affrontare un nuovo giorno, consapevole di avermi dentro i tuoi difetti, ti sentirò se non dovessi farcela, ti darò nuovamente la forza per rialzarti, ce la faremo. Ti fidi di me? voglio solo sapere se ti fidi. Non mi importa cosa ti hanno fatto gli altri. Voglio che ti fidi di me non degli altri ma soltanto di me. Puoi farlo? ehi...guardami, non ci siamo mai lasciate un secondo e credi possa farlo adesso? sei proprio una stupida, ed è per questo che non posso voltarti le spalle perché questa stupida ragazzina mi somiglia e voglio avvicinarmi a te non allontanarmi.
Vorrei essere il raggio di sole☀ che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me.🌈
Vorrei essere la prima stella⭐ che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. 🤞🏼
Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo...
Tu sei sempre la più bella.🥺❤
Ricordati una cosa quando andrai via di nuovo...le canzoni dei Modà non le puoi dedicare a chiunque beh, io non le ho mai dedicate a nessuno a parte te. 🙈
Il che significa quanto tu sia veramente importante.
La leggenda narra se dedichi a qualcuno le loro canzoni quel qualcuno o te lo sposi💍oppure te lo porti dentro per tutta la vita.🔐 Quindi decidi tu in che posto vuoi stare. Comunque vada tu resti dentro di me. Se non potrò chiamarti "MOGLIE" allora resterai l'unica che abbia mai toccato realmente le profondità del mio disperato cuore. In entrambi i casi sei tu la mia scelta, e come tale voglio che venga rispettata, non mi fa paura il doverti aspettare per tutta la vita. 💫
@occhicastanitristi-blog @delusa-da-tutti @cuoregelidoo-blog
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Francesco Guccini presenta le sue "Canzoni da osteria" e dedica "Bella Ciao" alle donne iraniane
Tgcom24   Quando esce il nuovo album di Guccini, secondo capitolo dopo “Canzoni da intorto” del 2022?   Il disco, uscito il 10 novembre, si apre con “Bella Ciao” (e sul palco l’incontro viene inaugurato da un coro di alpini che canta il brano), che Guccini dichiara di voler dedicare alle donne iraniane e di cui ha cantato una strofa in farsi: “Oggi è diventata il simbolo della protesta contro…
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Lina Simons
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Mi hanno detto che nella musica servivano più afro-discendenti e che non ci sta nessuno che fa le cose che faccio io: mai mi ero vista così, mi consideravo solo una che faceva musica.
Sono un mix vivente di afrobeat, r&b e hip hop, di personalità e di stati d’animo. Io sono parte del cambiamento e non voglio rimanere nascosta.
Lina Simons, rapper italiana di stanza a Londra, fa una musica che è l’incontro delle sue diverse radici, afrobeat, grime, inglese, italiano e napoletano.
Nata nel 1998 col nome di Pasqualina De Simone a Pozzuoli, in provincia di Napoli, da madre nigeriana e padre italiano, è cresciuta prima a Castelvolturno e, dopo i cinque anni, a Cerreto Sannita, un piccolo paese in provincia di Benevento.
Da sempre appassionata di musica, a soli tredici anni, ha registrato il suo primo pezzo Maybe One Day, postato sul suo canale You Tube.
Da adolescente si è fatta conoscere sul web con vlog e video satirici su Facebook in cui parla degli stereotipi che i ‘white italians’ hanno sulle persone afro discendenti. Una forma di terapia, in cui ha scelto di scherzare invece di farsi travolgere da cose dolorose come episodi di razzismo e discriminazione.
Stanca di essere additata perché nera in una provincia asfissiante, dopo il diploma, nel 2018, si è trasferita a Londra, dove si è laureata in Business della musica e imprenditoria, rincorrendo il suo sogno.
Nei testi delle sue canzoni racconta le palazzine in cui è cresciuta e i blocks londinesi. Parla della sua esperienza di ragazza afro discendente, del suo rapporto altalenante con il nostro Paese, da cui è scappata, e offre degli scorci sulle sue origini nigeriane. L’Afrobeat lo ascoltava da bambina con sua madre, era soltanto musica che la riportava con la mente a una delle sue tante case.
Il suo è un multiculturalismo fluido, in cui le radici si fondono spontaneamente e senza forzature, creando di brano in brano, di strofa in strofa, delle configurazioni sempre nuove.
Ha debuttato con l’album P.A.S. che, oltre a a essere il suo diminutivo, è un ritorno all’infanzia, da piccola immaginava di dedicare il primo disco alla sua famiglia e ogni lettera è l’iniziale di un nome, la madre Pat, il padre Angelo e la sorella Sara. L’acronimo è talmente significativo per lei che se lo è anche tatuato sul collo. 
Nei suoi testi, in cui incanala la sua rabbia rendendola arte, parla anche di salute mentale, di aspettative, della paura di essere fragili e mettersi a nudo, di dignità, riscatto, rivincita con tanta provocazione e intelligenza.
Nel 2022, in un live incendiario al MiAmi Festival  ha cantato Guardami ora, diventato poi il videoclip del brano.
Quando ho iniziato a fare musica, sono stata derisa. Un bel po’. Almeno da quelli che non capivano la mia visione. In Guardami Ora mi sono tolta tanti sassolini dalle scarpe. Sono fiera di quello che ho fatto fino ad ora e Guardami Ora è il pezzo con il quale invito a tutti di continuare a seguire il mio percorso perché non finisce qui.
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