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Luigi Tenco raccontato da Enrico De Angelis e Enrico Deregibus con Giua e Paola Farinetti
Un evento speciale alla Fondazione Mirafiore per celebrare l’arte e l’anima del cantautore piemontese
Un evento speciale alla Fondazione Mirafiore per celebrare l’arte e l’anima del cantautore piemontese Sabato 30 novembre alle ore 18:30, presso la Fondazione E. di Mirafiore, all’interno del Villaggio Narrante di Fontanafredda, a Serralunga d’Alba (CN), si terrà un evento di grande prestigio dedicato a Luigi Tenco, una delle figure più emblematiche della musica italiana. L’appuntamento rientra…
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4 aprile 1951
Nasce a Roma Francesco De Gregori, il Principe dei cantautori. Molti di noi sono cresciuti con la sua musica che, fatto rarissimo, si è trasmessa anche alle generazioni più giovani.
Era un frequentatore del Folkstudio, locale capitolino dove capitava di veder suonare gente come Bob Dylan, ovviamente ancora ben lontani dalla notorietà.
Il primo a portare in scena le canzoni di Francesco sarebbe stato il fratello Luigi, cui è spettato l’onore di presentare al piccolo pubblico presente Buonanotte Nina.
Il successo insperato spinge Luigi a fare pressioni sul fratello perché vinca le sue titubanze e si esibisca in pubblico.
Più che la musica Francesco respira sin da piccolo l’aria della cultura.
Con il padre bibliotecario e la mamma insegnante di lettere il giovane De Gregori sembra più intenzionato alla lettura e alla scrittura che alla musica. Poi il colpo di genio: fonde le due cose al ritmo del folk e del rock e diventa unico.
L’incontro con la chitarra avvenne solo all’età di quindici anni e sembra che la prima canzone eseguita (con discreto successo) fosse Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano.
Eppure la carriera musicale non era la prima scelta di Francesco De Gregori che tentò prima la sorte come attore partecipando a un casting per un film di Fellini.
Le doti non erano male ma l’aspetto estetico non era quello ricercato. L’appuntamento con il grande schermo è solo rimandato al 2003, quando partecipa al primo film da regista di Franco Battiato, Perdutoamor.
È spesso definito cantautore e poeta, sebbene egli preferisca essere identificato semplicemente come "artista".
È inoltre uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco e un Premio Le parole della musica.
Nel 2022 è diventato protagonista di un grande tour italiano con il suo amico Antonello Venditti, l’artista con cui aveva iniziato la carriera.
Buon compleanno Francesco ❤️
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on that one chainsaw man headcanons post you made, what are the albums in angels section? ive been trying to reverse search most of them but a lot didnt come up😞 thnx for introducing me to shizuka though!!!
here you go, anonymous
depressive silence - depressive silence ii drunemeton - recital to the shinning moon abandoned places - lost paths remembered in dream luigi tenco - le canzoni di luigi tenco shizuka - tenkai no persona tujiko noriko - blurred in my mirror xiu xiu - a promise yukiko okada - golden idol yukiko okada keiko fuji - onna no blues iveta bartošová - ve jménu lásky
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La musica cantautorale: un genere che racconta l'Italia
La musica cantautorale è un genere musicale nato in Italia negli anni '50 e '60, che si caratterizza per la presenza di un'unica figura, il cantautore, che scrive sia i testi che la musica delle proprie canzoni. Questo genere ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della musica italiana, contribuendo a diffondere la cultura e i valori del nostro paese nel mondo. Cos'è? I primi cantautori italiani furono artisti come Luigi Tenco, Gino Paoli, Fabrizio De André e Francesco Guccini, che iniziarono a scrivere canzoni che raccontavano la realtà italiana con un linguaggio poetico e spesso impegnato. Le loro canzoni affrontavano temi sociali, politici e personali, e contribuivano a dare voce a un'Italia che stava cambiando. Negli anni '70, la musica cantautorale si diffuse ulteriormente, grazie a artisti come Lucio Dalla, Lucio Battisti, Antonello Venditti e Rino Gaetano. Questi artisti continuarono a raccontare l'Italia con le loro canzoni, ma esplorarono anche nuovi generi musicali, come il rock, il pop e il jazz. Negli anni '80 e '90, la musica cantautorale iniziò a perdere un po' di popolarità, a favore di generi musicali più commerciali. Tuttavia, alcuni artisti continuarono a portare avanti la tradizione cantautorale, come Francesco De Gregori, Pino Daniele, Vasco Rossi e Zucchero. Negli ultimi anni, la musica cantautorale ha avuto una nuova rinascita, grazie a artisti come Jovanotti, Ligabue, Marco Mengoni e Francesca Michielin. Questi artisti hanno contribuito a rinnovare il genere, introducendo nuovi temi e nuovi sonorità. La musica cantautorale è un genere che ha contribuito a definire la cultura italiana. Le canzoni dei cantautori italiani sono entrate nelle nostre vite e ci hanno raccontato la nostra storia. Sono canzoni che ci fanno riflettere, che ci emozionano e che ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani. I temi della musica cantautorale I temi della musica cantautorale sono molteplici e spaziano dalla vita quotidiana all'amore, dalla politica alla società. I cantautori italiani hanno sempre avuto un forte senso civico e hanno utilizzato la loro musica per raccontare la realtà del nostro paese, sia le sue luci che le sue ombre. Tra i temi più ricorrenti nella musica cantautorale troviamo: - L'amore: l'amore è uno dei temi più importanti della musica cantautorale. Le canzoni d'amore dei cantautori italiani sono spesso intense e poetiche, e raccontano le diverse sfaccettature di questo sentimento. - La vita quotidiana: la musica cantautorale racconta anche la vita quotidiana delle persone comuni, con le sue gioie e le sue difficoltà. Le canzoni sulla vita quotidiana sono spesso realistiche e ci fanno riflettere sulla nostra esistenza. - La politica: la politica è un tema che ha sempre avuto un'importante presenza in questo genere. I cantautori italiani hanno utilizzato la loro musica per esprimere le proprie opinioni sulla politica e sulla società. - La società: questo genere racconta anche la società italiana, con i suoi problemi e le sue contraddizioni. Le canzoni sulla società sono spesso impegnate e ci invitano a riflettere sui cambiamenti del nostro paese. Nel mondo La musica cantautorale italiana ha avuto un'influenza significativa sulla musica di altri paesi. Artisti di tutto il mondo si sono ispirati ai cantautori italiani, e hanno portato avanti la tradizione cantautorale nei loro paesi. Tra gli artisti internazionali che hanno tratto ispirazione dalla musica cantautorale italiana troviamo: - Bob Dylan: il cantautore statunitense è stato uno dei primi a portare la musica cantautorale in America. Dylan ha riconosciuto l'influenza dei cantautori italiani sulla sua musica, e ha spesso citato i loro nomi nelle sue interviste. - Leonard Cohen: il cantautore canadese è un altro artista che ha tratto ispirazione dalla musica cantautorale. Cohen ha spesso scritto canzoni che raccontano la realtà sociale e politica, e il suo stile è stato influenzato da artisti come Fabrizio De André e Francesco Guccini. - Joan Baez: la cantante statunitense è stata una delle prime interpreti internazionali delle canzoni dei cantautori italiani. Baez ha contribuito a diffondere questo genere in tutto il mondo, e ha inciso diversi album di canzoni di artisti italiani, tra cui Fabrizio De André e Luigi Tenco. La musica cantautorale italiana è un genere che ha avuto un impatto significativo nel mondo. Le canzoni dei cantautori italiani sono entrate nelle vite di persone di tutto il mondo, e hanno contribuito a diffondere la cultura e i valori del nostro paese. Foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article
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Un omaggio a De André e ai cantautori della scuola genovese
Le più belle canzoni di Fabrizio De André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Paolo Conte e Ivano Fossati in programma dal 14 al 21 agosto a Grassano, Pomarico, Bernalda, Marconia e Miglionico. Direzione e arrangiamenti del Maestro Vito Andrea Morra per cinque concerti che esalteranno l’Orchestra e la voce di Mario Rosini. OSM orchestrasinfonicamatera – foto di Sissi Ruggi –…
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Al “Premio Tenco” il progetto di rilancio del Museo dedicato all’artista nella cittadina di Ricaldone.
Al “Premio Tenco” il progetto di rilancio del Museo dedicato all’artista nella cittadina di Ricaldone. Alessandria. Un progetto ardito, ambizioso, promosso dal Comune di Ricaldone con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, prevede il rilancio della Casa Museo dedicata a Luigi Tenco nel paese di Ricaldone in provincia di Alessandria, località natìa dell’artista. L’attuale struttura, realizzata nel 2006 a quasi 40 anni dalla prematura scomparsa dell’artista (1967), che attualmente raccoglie la collezione di dischi, foto, testi e ritratti del cantautore, sarà interessata da un programma di rilancio di spessore internazionale prendendo il nome di Museo Tenco Casa dei Cantautori e sarà inaugurata tra la primavera e l’estate del 2024. Il progetto, che gode della collaborazione del critico d’arte Vincenzo Sanfo, prevede, oltre all’ampliamento della struttura anche un riposizionamento e l’implementazione delle collezioni, l’inserimento di materiali relativi a cantautori internazionali come Bob Dylan, Leonard Cohen, Charles Aznavour, Gilbert Becaud. Ma anche dello spagnolo Paco Ibanez e molti altri ancora e comprenderà anche numerosi nomi di cantanti italiani. Oggetti, dischi, lettere e materiali vari, che saranno alcuni dei preziosi oggetti esposti, racconteranno la storia di Tenco, ma presenteranno anche il panorama cantautorale internazionale della sua epoca. Nel piano di rilancio, oltre quanto in riferimento all’attuale struttura che ospita il Museo Tenco, diverse ipotesi sono in fase di definizione. Tra le più accreditate quelle che riguardano le facciate di alcune case di Ricaldone che dovrebbero essere interessate da un’azione artistica che consentirebbe la trascrizione sui muri di alcuni testi delle canzoni dei cantautori presenti nel museo consentendo ai visitatori, attraverso un QR code, ascoltare sul proprio cellulare le canzoni. A sostenere l’azione di rilancio una collaborazione con la Fondazione Tenco e una partnership con l’importante gruppo bancario della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria. La stessa Casa Museo Tenco diventerà così partner istituzionale del Premio Tenco, in programma dal 19 al 21 ottobre p.v. a Sanremo. Proprio in occasione del prestigioso appuntamento, che assegna il riconoscimento alla carriera di artisti che hanno dato un contributo significativo alla canzone d'autore in Italia e all'estero, il progetto del nuovo Museo Tenco sarà presentato alla stampa ed agli ospiti della 46.ma edizione. La presentazione del progetto, durante la tre giorni del Premio Tenco, sarà accompagnata da iniziative di promozione turistica e enogastronomica del territorio del Monferrato. Enti di promozione del territorio accoglieranno cantanti, musicisti, giornalisti, opinion leader ed ospiti alla cena ufficiale e alle serate del festival con degustazione dei prodotti tipici legati alla provincia alessandrina. Partner principali di questa promozione territoriale sono: l’Associazione Museo Tenco di Ricaldone, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il circuito turistico della Fondazione Slala e il Consorzio Gran Monferrato, Derthona, Gavi e Quarto Piemonte.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Se sapessi come fai: l’intima profondità di Luigi Tenco. Recensione di Alessandria today
Un canto di dolore e vulnerabilità che attraversa le corde dell'anima
Un canto di dolore e vulnerabilità che attraversa le corde dell’anima. Luigi Tenco, con il testo “Se sapessi come fai”, ci regala uno spaccato emotivo profondo e struggente. La canzone è un dialogo interiore, una confessione d’amore non corrisposto o vissuto in maniera diseguale, che lascia il protagonista in bilico tra il desiderio e la sofferenza. Tenco, con il suo stile unico, mescola…
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Andrea Tarquini - L’Amore in Frigo
Una canzone d'amore senza amore
Il brano è uno dei nove che compongono “In fondo al 900”, terzo album in studio del cantautore romano, milanese d’adozione
Questa canzone funky-reggae è - in parte - il seguito di “Monete”, un brano presente in “Disco rotto”, il secondo album di Andrea Tarquini. Racconta la storia di una coppia. Una coppia di pazzi, un rapporto malato in cui lei va a casa di lui e gli fa le pulizie perché altrimenti lui affoga nella sporcizia. Ovviamente non può farne a meno, ma entrambi si accorgono, piano piano, che questa unione è basata più sul bisogno (e poi sul rancore) che sull’amore e la stima.
«Lo speciale sound americano de L'Amore in Frigo, nel quale si mischiano strumenti della tradizione folk bluegrass con quelli del funky, è in gran parte dovuto alla partecipazione di un personale tecnico e artistico americano con base a Nashville (TN) U.S.A., dove sono state fatte registrazioni aggiuntive. Tutti nomi di livello stellare. Il mandolinista John E. Frazier III (per anni mandolinista di John Cowan ex leader dei New Grass Revival) e tutti questi interventi, come altri sul disco, sono stati ripresi e realizzati da Robertson Stokes, ingegnere del suono che ha più volte lavorato con James Taylor, Jerry Douglas, Sam Bush, Alison Krauss, Mary Chapin Carpenter, solo per citarne alcuni». Andrea Tarquini
Il brano è una delle nove canzoni contenute in In fondo al ‘900, terzo album del cantautore romano, milanese di adozione, nato come chitarrista del celebre Stefano Rosso. Il disco, prodotto da Fabrizio “Cit” Chiapello contiene la traccia omonima “In fondo al ‘900”, canzone che è entrata nella cinquina Tenco 2022 come Miglior Canzone. In copertina l’opera di Alfred Drago Rens “La petite Gau”. Drago Rens ha curato anche l’immagine grafica del disco.
Dicono di “In fondo al ‘900”
«Terzo lavoro solista per l’ex chitarrista di Stefano Rosso che, in nove tracce orbitanti tra cantautorato americano e folk, racconta storie quotidiane di artisti, poeti, cantautori indipendenti, coppie al bivio, e altre sfumature grigiazzurre di una modernità alienante a cui le generazioni “di ieri” non riescono a rassegnarsi, continuando a cercare la bellezza nelle piccole cose.» Rumore
«Tanti sono gli spunti che caratterizzano questo disco che ha il complesso compito di illuminare quegli angoli della vita che solitamente restano in penombra. Si parla di scontri generazionali, di gap incolmabili e ricerca della bellezza. Godere dei racconti della vita reale è il plus che rende questo lavoro discografico un viaggio in un porto sicuro: un approdo tranquillizzante» Low Music
«Un titolo che può apparire di primo acchito pretenzioso, se non altro per l'immensità di quello che porta dentro di sé quel decennio; in concreto però Tarquini utilizza un titolo altisonante solo per cercare un rifugio nell'anima (che è quello che molti di noi fanno) andando indietro con la mente a periodi della vita in cui eravamo felici o quantomeno ingenuamente vicini alla felicità.» Clap Bands
«Lui è Andrea Tarquini, storico chitarrista della scena romana, di Stefano Rosso tanto per dirne una non di poco conto… lui è un eterno sognatore ma anche un concreto uomo di cultura e di arte e lo dimostra con la delicatezza di un disco alto come “In fondo al ‘900” giunto ad un passo nell’aggiudicarsi la tanto agognata Targa Tenco.» Cherry Press
Etichetta: MoovOn Release album: giugno 2022
Andrea Tarquini, romano trapiantato a Milano, esordisce negli anni ’90 del secolo scorso come chitarrista e corista del mitico Stefano Rosso. Dopo molti anni di formazione passati a suonare musiche tradizionali nordamericane, Andrea Tarquini si sposta a Milano dove inizia un percorso didattico nel quale insegna le tecniche della chitarra acustica americana. Grazie all’amicizia con Luigi “Grechi” De Gregori, fratello maggiore del più celebre Francesco, nel 2013 con la produzione di Paolo Giovenchi, pubblica il suo primo disco, “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” (Self) disco finalista alle Targhe Tenco 2013 nella categoria interpreti. Nel 2014 i buoni risultati del primo disco realizzato lo portano a diventare endorser di Bourgeois Guitars, uno dei più prestigiosi marchi di alta liuteria chitarristica degli Stati Uniti. Nel 2016, con la produzione di Anchise Bolchi pubblica “DISCO ROTTO” (Self-Ice Records) disco finalista alle Targhe Tenco 2016 come Miglior Opera Prima. Sempre nel 2016 istituisce il premio per cantautori chitarristi Corde & Voci d’Autore presso l’Acoustic Guitar Village di Cremona che si tiene ogni anno all’interno di Cremona Musica Exhibition & Festival. Nel 2017 partecipa al Premio Bindi dove vince la Targa Beppe Quirici per il “Miglior Arrangiamento”. Tra il 2018 e il 2021 collabora con il rapper Jesto per il quale compone le musiche di molti suoi brani. Nel 2019 amplia ulteriormente il suo rapporto di reciproca sponsorizzazione con alcuni marchi di strumenti di alta qualità tra i quali i microfoni Ear Trumpet Labs e l’italiana Acus, fabbrica specializzata nella produzione di amplificatori per chitarra acustica. Queste collaborazioni porteranno poi i marchi ad avviare attività di sostegno ai produttori di contenuti e live. Nel giugno 2022 pubblica il suo terzo disco che si intitola “In fondo al ‘900” (MoovOn-Altafonte-Self). Il brano “In fondo al ‘900” in esso contenuto entra nella cinquina Tenco 2022 come Miglior Canzone.
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Non saper fare niente
In un mondo che sa tutto.
— Luigi Tenco
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Cara Maestra, un giorno m'insegnavi
che a questo mondo noi siamo tutti uguali;
ma quando entrava in classe il direttore
tu ci facevi alzare tutti in piedi,
e quando entrava in classe il bidello
ci permettevi di restar seduti.
- Luigi Tenco / Cara maestra
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