#cancro d'italia
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-il-papa-deve.html Chiara Ferragni: Il Papa deve intervenire nello scandalo che circonda la più grande influencer d'Italia | divertimento Lo scandalo legato alla torta di compleanno di Chiara Ferragni (36) si fa sempre più drammatico. Ora la procura indaga anche su altri reati e nel caso delle donazioni sarebbe coinvolto anche il Papa. L'influencer più famoso d'Italia (il suo numero di follower su Instagram è passato da circa 30 milioni a 29,4 milioni) sta affrontando molti problemi con il sistema giudiziario italiano. Sul caso indaga la Procura di Milano Sospetto di frode Contro di loro. La Ferragni ha affermato di voler devolvere la maggior parte del ricavato della sua torta di compleanno (Pandoro Pink Christmas) ad un ospedale per bambini malati di cancro di Torino. Ma a parte 50.000 euro dal produttore di torte, non è arrivato nulla. Invece, ha raccolto lei stessa un milione di euro per la presunta campagna di beneficenza. La torta di compleanno pensata per Balocco sarà in vendita a novembre 2022. Il prezzo base è € 3,70. La copia di Ferragni è stata venduta a circa 9 euro per una buona ragione Uno scandalo per l'uomo d'affari che si è fatto da sé, precedentemente noto come Donna Pulita. A dicembre si erano scagliati contro di essa Imporre una multa È stata presentata un'opposizione di oltre un milione di euro e sono stati versati milioni di dollari in donazioni private a un ospedale, ma la calma sperata non è tornata. Come si è appreso lunedì, la Procura di Milano amplia le indagini e sta indagando anche sulle uova di Pasqua Ferragni (produttrice Dolci Preziosi) e su una bambola Ferragni (produttrice Trudi) per frode in un caso particolarmente grave. . Dopo la torta di compleanno gli investigatori hanno anche affermato di aver scoperto irregolarità nelle finanze della bambola Ferragni. La bambola è venduta da Trudi da maggio 2019. In questo caso il ricavato è andato a un ente di beneficenza che si batte contro il cyberbullismo Sospetto: in tutti e tre i casi si trattava dello stesso schema criminale che continuava. In parole povere: la cifra delle donazioni, che non era legata al ricavo delle vendite, ma che per questo molti acquirenti speravano di fare qualcosa per una buona causa, poteva essere perseguita deliberatamente anche in altri casi per arricchirsi. Se è così, l'influencer non sarà in grado di salvare la sua reputazione… Lo scandalo Ferragni-Balocco (…) avrà ripercussioni anche sull'intero settore dell'influencer marketing, ha detto martedì l'esperta del settore Simona Magini al più importante quotidiano italiano, il Corriere della Sera. La problematica pasticceria Verani divide il governo italiano Primo Ministro italiano Georgia Meloni (47) L'influente star ha criticato e proclamato la cosiddetta Legge Ferragni. D'altro canto, il suo partner di coalizione e leader del partito della Lega Matteo Salvini (50 anni) si è schierato con la Ferragni. Anche in Vaticano Chiara Ferragni e suo marito Fedez (34 anni) stanno suscitando molte polemiche tra i vertici della Chiesa. Come riportato da Oji Weekly, ora si suppone che ci sia un'iniziativa che cerca di fare proprio questo Papa Francesco (87) Ha ricevuto la star dei social media in un incontro speciale nella sua sede in Casa Santa Marta in Vaticano. Forse il Papa dovrebbe parlare alla coscienza dei potenti coniugi…
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2 ago 2023 17:43
“QUANDO MIO FRATELLO FU COLPITO A MORTE, VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA GRIDO’ “ITALIANI DI MERDA, VI AMMAZZO TUTTI” - PARLA BIRGIT, SORELLA DI DIRK HAMER, UCCISO IN CORSICA NEL 1978: “NELLA PRIMA FASE VITTORIO EMANUELE RICONOBBE LE SUE RESPONSABILITÀ. IL 28 AGOSTO 1978 SCRIVE DI SUO PUGNO: ‘RICONOSCO LA MIA RESPONSABILITÀ CIVILE PER L'INFORTUNIO DEL 18 AGOSTO 1978 ACCADUTO AL SIGNOR HAMER’. DOCUMENTO POI SCOMPARSO, MA CHE I GIORNALISTI FOTOGRAFARONO - POI ANNI DI RIMPALLI TRA TRIBUNALI, NESSUNO VOLEVA PORTARE ALLA SBARRA UN SAVOIA. ERANO TROPPO POTENTI. POLITICA, ARISTOCRAZIA E MASSONERIA SI MOBILITARONO PER DEPISTARE IL PROCESSO. FU UNA FARSA…”
Estratto dell’articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”
[…] «Ho lottato per 45 anni, ho gridato contro l'ingiustizia, ho perso nei tribunali, sono stata denunciata, calunniata, ero Davide contro Golia, oggi però il mondo intero conosce le colpe di Vittorio Emanuele di Savoia. Quella notte in cui Dirk iniziò a morire e la verità venne gettata nei fondali dell'isola di Cavallo, io ero lì, accanto a lui, nessuno è più riuscito a spegnere la mia voce».
[…] Ogni attimo della notte tra il 17 e il 18 agosto del 1978, quando un proiettile partito incidentalmente dalla carabina di Vittorio Emanuele ferì a morte Dirk Hamer, 19 anni, giovane e bellissimo fratello di Birgit, è cristallizzato nella sua memoria.
[…] A quasi mezzo secolo da quella tragedia, da cui l'erede al trono d'Italia uscì assolto, un documentario su Netflix firmato da Beatrice Borromeo, e la pubblicazione, dopo anni di sequestro del libro di Birgit Hamer, entrambi dal titolo “Il principe ”, hanno riaperto una pagina di storia densa di ombre e segreti.
Birgit, oggi lei dice che Dirk ha finalmente avuto giustizia. Perché?
«Il documentario […] ha per la prima volta svelato cosa accadde davvero la notte in cui mio fratello fu ferito a morte. I testimoni di allora, che mai avevano parlato, hanno raccontato ogni dettaglio, dagli spari alla vergogna dei soccorsi che non arrivavano. Mai così dettagliata è stata la descrizione dell'agonia di Dirk. E i depistaggi, l'occultamento delle prove, fino alla farsa del processo del 1991 in Corte d'Assise a Parigi che “in dubbio pro reo” ha assolto Vittorio Emanuele».
Assoluto, sempre. Anche nel 2006 quando fu arrestato dal procuratore Woodcock per associazione a delinquere.
«Però proprio in prigione a Potenza Vittorio Emanuele non sapendo di essere intercettato raccontò al suo compagno di cella di aver “fregato” i giudici francesi e di essere stato lui a sparare il colpo che ferì a morte Dirk. I suoi avvocati smentirono, ma trovammo un video di quella intercettazione. Tutto questo è pubblico […]».
[…] Riannodiamo il filo dei ricordi. Roma, fine anni Settanta.
«Con mia madre Sigrid e i miei tre fratelli che vivevamo in via Margutta. I miei si erano separati, così ci siamo ricevuti da Heidelberg a Roma. Anni spensierati. […] Facevo la modella, Dirk e gli altri fratelli frequentavano la scuola tedesca».
Suo padre Geerd Hamer è stato un medico discusso, radiato e poi arrestato per le sue teorie sulla cura del cancro.
«[…] La battaglia per Dirk ci ha divisi per sempre. Accettò dei soldi da Vittorio Emanuele per le cure di mio fratello, ero contraria, sapevo che sarebbero stati usati contro di noi. Ma ha assistito eroicamente Dirk senza mai allontanarsi dal suo letto. Diciannove operazioni e l'amputazione della gamba. E pensare che Dirk era un corridore, si allenava nei 400 metri con Pietro Mennea».
[…] «Nell'agosto del 1978 mia madre affittò una piccola casa a Porto Rotondo. […] Il maledetto 17 agosto un amico di Dirk ci propone una gita all'isola di Cavallo, in Corsica. Partimmo con tre barche, il Coke, Il Mapagià e il Master». […] «Il mare grosso ci aveva impedito di tornare in Sardegna. Decidemmo di accampare nelle barche per dormire a Cavallo. Molti di noi avevano soltanto il costume addosso. Qualcuno per andare a riva aveva preso in prestito un gommone legato a uno yacht vicino alle nostre barche. Peccato che quel canotto fosse di Vittorio Emanuele. Questo scatenò l'ira del Savoia».
Nel libro scrive di aver sentito il principe gridare: “Italiani di merda, avete preso il mio Zodiac, vi ammazzo tutti”.
«Ci fu un primo sparo, poi un secondo durante una colluttazione con Nicky Pende, ex marito di Stefania Sandrelli che aveva provato a fermare Vittorio Emanuele. Uno di quei proiettili colpì Dirk che dormiva nella barca vicina e gli recise l'arteria femorale».
Morì il 7 dicembre del 1978. Dopo un'agonia di 111 giorni.
«Ricordo che corsi sul “Mapagià” e presi mio fratello tra le braccia. Mi fissava con i suoi grandi occhi blu, mentre faceva uno sforzo sovrumano per sopportare il dolore. Era eroica».
È vero che nella prima fase Vittorio Emanuele riconobbe le sue responsabilità?
«Il Savoia viene arrestato e portato nel carcere di Ajaccio. Il 28 agosto 1978 scrive di suo pugno: “Riconosco la mia responsabilità civile per l'infortunio del 18 agosto 1978 accaduto al signor Hamer”. Documento poi scomparso, ma che i giornalisti fotografarono».
Lei impiegò 13 anni per far celebrare il processo in Francia.
«Anni di rimpalli tra tribunali, nessuno voleva portare alla sbarra un Savoia. Ci riuscì la mia tenacissima avvocata Sabine Paugam. conoscevano montagne di prove, ma loro erano troppo potenti. Politica, aristocrazia e massoneria si mobilitarono per depistare il processo. Fu una farsa. Vittorio Emanuele è stato assolto. Si parlò di una seconda pistola, inesistente invece. […]». […]
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Vincenzo D'Amico, morto l'ex calciatore della Lazio campione d'Italia nel '74: aveva 68 anni, era malato di tumore
articolo: https://www.leggo.it/sport/calcio/vincenzo_damico_morto_lazio_oggi_1_7_2023-7495297.html Ex calciatore e opinionista sportivo sulle reti Rai, due mesi fa aveva confessato di avere un cancro Vincenzo D’Amico è morto a 68 anni. L’ex calciatore della Lazio, tra i protagonisti dello scudetto del 1974, si è spento dopo una breve malattia. Era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. La…
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Ci sono elementi di alcune zone d'Italia che sono più incivili di quelli che loro stessi non vogliono nel paese.
Espatriate, che siete il cancro di questo posto.
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“ Il legame tra la violenza lenta delle ingiustizie socio-ecologiche strutturali e l’aperta violenza della repressione delle forze di polizia si è manifestato in maniera drammatica il 10 gennaio 2011, in un tribunale istituito per giudicare la rivolta di Pianura del 2008. Un testimone stava ricordando con emozione la repressione del 2004 contro i cittadini disarmati, quando il giudice interruppe la deposizione sostenendo che era tempo di dimenticare quelle vecchie storie (Processo per i disordini di Pianura 2011b). L’uomo rispose che la moglie aveva il cancro e che perciò lui non avrebbe mai dimenticato. Mi pare proprio che la vicenda rappresenti bene la logica del Wasteocene e la sua violenza. Nel processo sulla rivolta di Pianura, lo Stato, impersonato dal giudice, chiedeva alle vittime di dimenticare le violenze perpetrate dalla polizia semplicemente perché «era passato del tempo». Dall’altra parte, un testimone, che aveva subito la repressione, affermava il proprio diritto a ricordare. Ancora piú interessante per comprendere la logica del Wasteocene è il collegamento apparentemente casuale presentato dal testimone tra le violenze perpetrate dalla polizia e la malattia della moglie. Tale collegamento non è affatto arbitrario, ma esprime effettivamente il legame tra una violenza lenta – cioè l’ingiustizia ambientale incarnata dalla discarica e dal corpo della donna – e la violenza della repressione. Di fatto, senza un apparato repressivo sarebbe impossibile imporre alle comunità marginali una distribuzione disuguale dei rischi. Chiedere alle persone di dimenticare la violenza subita mentre si giudica la violenza di coloro che le si ribellano è abbastanza emblematico della logica del Wasteocene: normalizzare relazioni socio-ecologiche ingiuste, giustificare la violenza della repressione e nascondere la violenza lenta del sistema. “
Marco Armiero, L’era degli scarti. Cronache dal Wasteocene, la discarica globale, traduzione di Maria Lorenza Chiesara, Einaudi (collana Passaggi), 2021. [Libro elettronico] [Edizione originale: Wasteocene. Stories from the global dump, Cambridge University Press, 2021]
#Marco Armiero#L’era degli scarti#Wasteocene#saggistica#Maria Lorenza Chiesara#saggi#citazioni#letture#leggere#società dello scarto#violenza#polizia#Pianura#Campania#Storia d'Italia del XXI secolo#Napoli#ingiustizie#discariche#Mezzogiorno d'Italia#cancro#società civile#Stato#salute#società dei consumi#consumismo#salute pubblica#sviluppo#modernità#ambiente#ambientalismo
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Giovanni Scambia (Catanzaro, 1959), ordinario di ginecologia e ostetricia all'università Cattolica, direttore scientifico del policlinico Gemelli di Roma - il più grande ospedale d'Italia, 1600 posti letto e 5000 dipendenti (...), dove è a capo del dipartimento di Scienze della Vita e di Sanità Pubblica e direttore dell'unità operativa di ginecologia oncologica. Curriculum chilometrico (...), è autore di oltre 1.000 pubblicazioni scientifiche (...). D.: Il virus si è imposto come l'unico pericolo per le nostre esistenze, a un certo punto sembrava inarginabile (...). Il sistema sanitario è andato in tilt. A un certo punto l'aut aut (...): preoccuparsi o del covid o delle altre patologie. Sbaglio? «NON SBAGLIA. Il 5% dei nostri concittadini convive con una pregressa diagnosi di tumore. Nel 2019 in Italia abbiamo avuto 371.000 nuovi casi di cancro, più di 1.000 al giorno. Ebbene, a causa del Covid, da gennaio 2020 a maggio 2020 abbiamo avuto 1.4000.000 screening in meno, una diminuzione delle visite settimanali del 57% e ritardi del 64% negli interventi chirurgici. L'aumento atteso di tumori prevenibili, dovuto ai ritardi diagnostici, varierà nei prossimi 5 anni tra il 4% e il 17%. E per il 2021, causa rinvio delle cure, è purtroppo ragionevole aspettarsi un aumento del 15-20% dei decessi, al netto del Covid». (...) «Noi dovremmo fermarci a riflettere: quali sono le lezioni che dobbiamo imparare dalla pandemia? (...) lo smantellamento della medicina territoriale è stata una follia (...). E poi: invece di pensare ad aumentare i laureati in medicina, non sarebbe il caso di formarli meglio, con borse di studio di specializzazione, visto che la formazione oggi è sì una cosa complessa, con tempi contingentati, ma con tanta tecnologia in più di cui avvalersi?». (...) «Ha idea di quanta ricerca (...) quanta sperimentazione, quanta innovazione si può portare sul terreno della prevenzione e delle terapie utilizzando questi cosiddetti Big Data? (...) ». «Cosa deve pensare un cittadino quando pare che purtroppo tutte le attenzioni siano assorbite dalla ricerca di qualche voto in più in Parlamento?». Peraltro solo per garantirsi una cadaverica sopravvivenza. (...)
da La Verità, via https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-smantellamento-medicina-territoriale-nbsp-stata-260069.htm
- “ per il 2021, causa rinvio delle cure, è purtroppo ragionevole aspettarsi un aumento del 15-20% dei decessi, al netto del Covid”.
- “lo smantellamento della medicina territoriale è stata una follia”
- “ invece di pensare ad aumentare i laureati in medicina, sarebbe il caso di formarli meglio”.
Uno dei pochi “ESPERTI” a parlare col cervello collegato. Grazie.
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Si sta bene all'ombra con la brezza che soffia, la gente che passa, il caffè freddo, l'odore del mare, il rumore di molte voci, molte lingue, molti pensieri che scorrono nell'aria calda. Anche se le lacrime mi bagnano, non sono triste. Il rumore bianco mi offre una tregua, la mia luce traballa ma è ancora accesa. #estate2019 #piazzaunitaditalia #mare #caffè #caldo #cancro #secolibui (presso Piazza Unità D'italia) https://www.instagram.com/p/B0YCc7ci8sf/?igshid=vw1ioacjf6zl
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«Duro scambio in diretta tv tra Giorgia Meloni e Lilli Gruber a Otto e mezzo, il programma in onda su La7, dopo una domanda sul caso Segre e sull'antisemitismo. La leader di Fratelli d'Italia: "La sinistra vuole dare un programma in Rai a Chef Rubio che scrive 'sionisti cancro del mondo' e voi chiedete a me sull'antisemitismo? Chiedete al Pd". La conduttrice ribatte:"Mi faccia finire se no le faccio togliere l'audio, già facciamo tardissimo e mi licenziano".» (dall’articolo di “La Repubblica”)
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Pare di capire ma, si sa, non sono molto sveglio, che se qualche ospite dell’assolutamente imparziale ed obiettiva Lilli Gruber non manifesta le sue medesime idee e convinzioni su qualsivoglia argomento, la stessa tende ad alterarsi un filino e, in tal caso, chiama in aiuto la pubblicità per chiudere la cosa, nella malaugurata ipotesi di subire un possibile smacco.
#italia#giorgia meloni#fratelli d'italia#lilli gruber#otto e mezzo#otto e mezzo la7#La7#la7 otto e mezzo
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È anche attraverso questa merda spacciata per arte che è stata propagandata la squallida visione di mondo globalista. Dopo l'orrenda scultura a forma di escremento messa da Nardella a Piazza della Signoria, ecco uno sfregio a Milano targato Sala. PD cancro d'Italia.
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Legge sulla cannabis: cosa prevede il testo adottato
Adottato dalla commissione Giustizia alla Camera dei Deputati il testo della legge sulla Cannabis. Un momento atteso da tempo che apre una possibilità ai tanti malati che dalla cannabis ricevono grossi benefici terapeutici. Ora tocca al Senato. Cannabis: cosa dice il testo della legge adottato Foto di Javier Garcia da Pixabay Secondo il testo appena adottato è previsto che si possano coltivare e detenere in casa piante femmine di cannabis in un numero non superiore a 5. E' possibile, altresì, possedere i prodotti derivati da tale detenzione o coltivazione per un quantitativo non superiore ai 5 grammi lordi. Chi possiede della cannabis in casa deve esibire la prescrizione medica con i dati relativi alle dosi, alla posologia e alla patologia per la quale è prescritta. Chi voglia avviare una coltivazione di piante di cannabis deve inviare una comunicazione all'ufficio dei monopoli di competenza territoriale. Altra novità riguarda la depenalizzazione della cessione a terzi di quantitativi minimi di cannabis o di prodotti da essa derivati a titolo gratuito quando destinati al consumo personale. Il testo prevede, inoltre, l'inasprimento delle pene per associazione a delinquere o per spaccio ai minorenni. Nel caso in cui il reato di coltivazione e spaccio di cannabis è commesso da un tossicodipendente, si può convertire la pena detentiva con un programma di recupero attraverso servizi sociali. Gli effetti terapeutici della cannabis La cannabis ha essenzialmente un effetto calmante e rilassante. I soggetti che possono usufruire degli effetti benefici sono: - i pazienti oncologici: lenisce i sintomi di nausea e vomito causati dalla radioterapia o dalla chemioterapia; - chi è affetto da sclerosi multipla: la cannabis lenisce il dolore spesso associato alla malattia e riduce gli spasmi muscolari involontari; - chiunque soffra di dolore cronico, di fibromialgia e abbia seguito una terapia oppiacea rivelatasi inefficace; - chi soffre di glaucoma: contribuisce alla riduzione della pressione oculare; - soggetti che hanno contratto l'AIDS: stimola la fame e contrasta la perdita di peso associata alla malattia; - soggetti affetti da sindromi parkinsoniane; Attenua, inoltre, i sintomi dell'asma bronchiale. Antiche divisioni, nuove prospettive L'adozione del testo della legge sulla cannabis alla Camera ha segnato una spaccatura nella maggioranza di governo. Mentre PD, M5S, LeU e +Europa hanno votato a favore, Lega, Fratelli d'Italia e Coraggio Italia hanno votato contro. Italia Viva, invece, ha scelto di astenersi. Insomma nel 2021 sembra essersi riproposta la stessa classica divisione tra proibizionisti e antiproibizionisti di decenni fa anche se oggi, con le nuove scoperte pocanzi illustrate, la situazione è ben diversa. Se si pensa che in Italia nel 2020 i pazienti affetti dalla sclerosi multipla sono arrivati a 126.000 (numero sottostimato) mentre sono state fatte 377.000 nuove diagnosi di cancro si capisce la portata di una legge come quella che si sta valutando in Parlamento e che forse è giunta l'ora di cambiare visione. In copertina foto di NickyPe da Pixabay Read the full article
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Bufera Procure, Meloni: FdI raccoglie invito Mattarella a riformare Csm, pronti a metterci al lavoro e vedremo in Parlamento chi è disponibile «Fratelli d'Italia raccoglie l’invito del Presidente della Repubblica Mattarella a riformare i criteri di composizione del CSM per mettere fine al cancro delle correnti e al mercanteggiamento di poltrone e incarichi.
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Sulle orme di Basho
Hokuzenko con Cascina Macondo sta portando a termine il progetto 'sulle orme di Basho'.
Narrazione di tutti i viaggi possibili della nostra vita in qualunque condizione.
Viaggi dei detenuti, nostri, dei ragazzi con handicap e di tutte le realtà coinvolte nel progetto.
Le testimonianze verranno raccolte in un libro che sarà letto in biblioteche, carceri, birrerie, centri di lettura, di meditazione e scuole.
Nell'ambito di questo progetto si inserisce anche la lettera dei detenuti del carcere di Saluzzo, dove è stato sviluppato il lavoro. È una lettera rivolta alla società
Mario Nanmon
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Alla cortese attenzione della cittadinanza, alle testate giornalistiche, ai giornalisti, alle radio, alle televisioni, alle fanzine, ai social network, a coloro che hanno un profilo Face-Book o Twitter, a tutti coloro che, in qualsivoglia maniera, hanno l'opportunità di diffondere una lettera
8 SETTEMBRE 2019 - LETTERA APERTA DEI DETENUTI DI SALUZZO
un gruppo di detenuti del carcere Rodolfo Morandi di Saluzzo ha deciso di scrivere ogni anno, a ridosso dell'8 settembre, una lettera aperta alla cittadinanza
A distanza di un anno eccoci di nuovo a mantenere la promessa di scrivere una lettera aperta a ridosso dell'8 settembre, giorno in cui in ogni parte d'Italia si commemorano e festeggiano l'Armistizio e la Resistenza e, quest'anno, anche il giorno in cui è nato (6 settembre) lo scrittore Andrea Camilleri che ci ha lasciati per sempre lo scorso luglio. Simbolicamente ci è sembrata una data appropriata, in quanto siamo persone che vogliono conquistarsi nuovi strumenti di comunicazione, dalla parola, alla cultura, all'istruzione.
La lettera del 2018, grazie all'Associazione di Promozione Sociale "Cascina Macondo" che ancora una volta ci supporta, e grazie ad alcune testate giornalistiche che l'avevano pubblicata, ci hanno dato un grande stimolo. Il gruppo non è più lo stesso: qualcuno è tornato in libertà, qualcuno è stato trasferito, nessuno per fortuna è morto di cancro, altri nuovi detenuti si sono aggiunti. Quello che è rimasto invariato è il desiderio di comunicare con il mondo libero e la volontà di poter essere una risorsa utile a qualcuno.
Noi siamo giustamente detenuti per aver violato le leggi degli uomini e stiamo scontando le pene per i nostri reati, ma ci piacerebbe condividere una riflessione con il mondo libero. Sappiamo bene cosa significa la demolizione dell'identità e conosciamo la durezza del ricominciare da zero, da soli, con l'aiuto soltanto di chi il carcere lo frequenta: volontari, professori, studenti, cooperative sociali, che riescono infine a vedere oltre.
La nostra piccola voce dagli abissi del carcere, preclusa a tutti i moderni strumenti di comunicazione, dai "like" agli "emoticon", ricorre ancora una volta alla carta e alla penna per fare arrivare un pensiero al di là delle mura. Anche noi siamo uno spicchio di quella stessa cittadinanza di cui tutti facciamo parte. Un mondo migliore non solo lo desiderano coloro che vivono liberi, ma anche coloro che vivono rinchiusi. Vorremmo poter dire, soprattutto ai giovani, quanto sia importante erigere solide basi interiori, fatte di conoscenza, di consapevolezza, di empatia e di capacità dialogica col prossimo. Costruite qualcosa, dentro di voi, che nessuno possa portarvi via e che non possa essere distrutto né da una crisi economica, né da uno stravolgimento sociale e politico, né da cattive compagnie fuorvianti e aggressive. Coltivate l'amore di chi vi conosce e agevolate il formarsi di quello degli altri, perché può succedere che vi resti solo quello, di tutti i beni e di tutte le condizioni favorevoli che vi sembrava di poter controllare.
Per voi la vita scorre così in fretta tra lavoro e scuola dei ragazzi. Vi sembra che il tempo non vi basti mai. Per noi detenuti ogni occasione è buona per vestire il ruolo di "risorsa".
Ringraziamo coloro che hanno voluto accogliere questa lettera, dedicandoci lo spazio che hanno ritenuto opportuno concederci.
8 settembre 2019 - Carcere di Reclusione "Rodolfo Morandi" - Saluzzo
Ally Said Mhando, Antonio Fiorentino, Carmine Cascio, Dino, Domenico Palazzolo, Emilio Toscani, Gian Luca Landonio, Giuseppe Sanfilippo, Ibrahim Mosabal, Matteo Mazzei, Maurizio Tripodi, Roberto Agnello
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Mafia
Camorra. Una parola , tante definizioni. Oggi la camorra è una delle organizzazioni criminali più potenti in Italia , con tantissimi affiliati, anche all'estero, nonché una piaga che piano piano sta distruggendo l'economia dell'Italia meridionale. Parlo della camorra perché sono fortemente attaccato a Napoli , la mia città Natale , e soprattutto perché penso che qualsiasi persona , di qualsiasi parte d'Italia , nord o sud che sia condividerà ciò che dirò. Comincio col dire che ogni mafia si approfitta dell'ignoranza e dell'omertà Delle persone che subiscono tutti i torti che gli vengono fatti. È un sistema basato sulla paura , la paura dei bambini che vedono ogni giorno in quartieri come Secondigliano ragazzi morire , drogarsi, spararsi a vicenda, faide sangue e cadaveri ogni giorno.. Si basano sul fargli credere che quella sia l'unica scelta di vita che hanno , la cosa che li porterà ad essere ricchi , famosi , potenti. È facile approfittarsi dell'ingenuità di un bambino , lo dico perché ci sono passato anche io. Sono passato anche io dallo giocare con le macchinine al parlare di quale sia il modo meno doloroso per morire , venendo illuso da questo cancro che morire ammazzato sia una cosa di cui venire onorati , una morte da Uomo.Un cancro che sfrutta, sfrutta e ti uccide sempre di più, giorno dopo giorno. È un mondo senza colori , che frantuma la serenità di questi bambini, che finiscono col farsi illudere e finire arrestati a 14 anni, Finiscono con l'avere precedenti penali , e col non poter vivere serenamente la propria vita , per paura di essere scoperti , per paura di abbandonare , per paura di parlare ,per paura di pentirsi , per paura che qualcuno da un secondo all'altro ti ammazzi tutta la tua famiglia , i tuoi amici, i tuoi fratelli, le persone a te care.Ti viene negata la felicità, la libertà , la scelta! E ogni giorno vorresti vivere senza quell’ ansia che ti tormenta la notte .È una trappola mortale da cui è molto difficile uscire vivi. Dicono che a Scampia si nasce giudicati , ma vi siete mai chiesti chi giudica chi giudica? Lo pensano tutti ma non lo dice mai nessuno , inquinano con le scorie e gli portiamo pure i fiori. Lo Stato lì non c'è , c'è solo paura , niente coraggio, niente forza. È oggi che si fa il domani , è logico che rimanendo inermi a subire non cambierà mai niente! Ed è per questo che voglio dare coraggio a coloro che sanno di cosa sto parlando , e vi prego di non giudicare nessuno solo perché si è del sud o di brutti quartieri. Non è questo a distinguere n'omm e nient da un Uomo vero. Lo dice uno che ne è stato illuso , che ha visto i cadaveri dei suoi amici , uno che ha rischiato la vita , uno che si è pentito di tutto e che è qui per raccontarvelo , e non potrete mai capire , quanto è stata dura uscirne. Spero che sappiate leggere tra le righe di quello che scrivo , spero che non vi fermiate a un freddo giudizio superficiale. Spero che capiate che spesso non sono gli sbagli a fare una persona , perché spesso si crede di agire nel giusto. Abbiate coraggio , abbiate la forza di andare avanti e di parlare , di cambiare! Stay strong and Rebel On 🤘
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Duro scambio in diretta tv tra Giorgia Meloni e Lilli Gruber a Otto e mezzo, il programma in onda su La7, dopo una domanda sull'antisemitismo. La leader di Fratelli d'Italia:'La sinistra a Chef Rubio che scrive 'sionisti cancro del mondo' gli vuole dare un programma in Rai e voi chiedete a me sull'a... https://ift.tt/2rGlwRZ
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