#camey
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citrusacidic · 2 years ago
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camzoke is so good like
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DATING! *explosion*
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DATING! *explosion*
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fashionfotos · 3 months ago
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bennett-ametyst · 2 years ago
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How can I start this year without il maestro Beppe Vessicchio that dirige l'orchestra
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affogonellamarmellata · 2 years ago
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hardcore punks vs Massimo Ranieri
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consumerofshorthomies · 2 months ago
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what if we start shipping ships?
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spectacular-skywalker · 2 months ago
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thinking about boy dad carmy that would wrap his little bubs in one of those animals towels with the little hoods. It's obviously be a little bear and Camey would just be over the moon everytime he wears it
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less-undertale · 3 months ago
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Camey
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lalacrimafacile · 1 month ago
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“It’s showtime, folks!”: Better Call Saul, un sequel, prequel, spin-off
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Indice
Un Prequel che Spacca: Come la Storyline di Better Call Saul si Intreccia con Breaking Bad
Bob Odenkirk: Da Avvocato Sfigato a Star delle Serie TV
Kim & Saul: Una Coppia Come Whiskey e Soda
Il Finale con il Botto: Un Capolavoro di Inganno e Rivelazione
Bianco, Nero e Tanti Grigi: L’Arte del Monocromatico
Camei a Pioggia: Gli Easter Egg che Mandano in Visibilio i Fan
Un Prequel che Spacca: Come la Storyline di Better Call Saul si Intreccia con Breaking Bad
Benvenuti nel magico mondo di “Better Call Saul”, il prequel che fa scintille e che ci porta dritti nel cuore del crimine e del Black Humor! Se pensavate che “Breaking Bad” fosse intenso, aspettate di vedere come le diverse storyline si incastrano in questo magnifico show.
“Better Call Saul” racconta le origini di Jimmy McGill, un avvocato non proprio ortodosso, che si trasforma nel colorato e astuto Saul Goodman. Con ogni episodio, scopriamo i pezzi mancanti del puzzle che ci portano a capire come un modesto difensore d’ufficio diventi l’avvocato preferito di Albuquerque per ogni tipo di traffico illecito. Questa serie televisiva ci porta in un vero e proprio viaggio nel tempo. Si tratta infatti, non solo di uno spin-off, ma rientra in due categorie ormai molto in voga nella narrazione seriale.
Possiamo infatti definire “Better Call Saul” sia un prequel che un sequel. Gli autori ci mostrano quello che è successo a James McGill prima degli eventi di “Breaking Bad”, ma anche quello che sarà il destino dell’avvocato difensore di Albuquerque.
Bob Odenkirk: Da Avvocato Sfigato a Star delle Serie TV
E chi se lo sarebbe mai aspettato che Bob Odenkirk, un attore per lo più comico che nella serie madre ci ha fatto sbellicare dalle risate, avrebbe interpretato Saul Goodman con così tanta maestria?
Odenkirk riesce a bilanciare perfettamente il lato tragicomico di Jimmy/Saul, facendoci affezionare a un personaggio che, francamente, ha tutte le carte in regola per essere detestato.
La sua performance è una danza perfetta tra il grottesco e il sublime, facendoci ridere e piangere nello stesso minuto. Non c’è da stupirsi che il nostro Bob sia diventato una leggenda della TV!
Kim & Saul: Una Coppia Come Whiskey e Soda
Ora parliamo della dinamica tra Kim Wexler e Jimmy McGill. Raramente abbiamo visto una coppia così intrigante e complessa. Kim, interpretata brillantemente da Rhea Seehorn, è l’avvocato tutto d’un pezzo che bilancia la turbolenta esistenza di Jimmy.
La loro relazione è un mix esplosivo di affetto, frustrazione e strategia legale. Insieme sono come il whiskey e la soda: perfettamente complementari, con un pizzico di bruciore.
E ammettiamolo, non c’è niente di più romantico di due avvocati che si sostengono nei momenti più bassi e nei colpi più bassi!
Il Finale con il Botto: Un Capolavoro di Inganno e Rivelazione
E il finale? Oh ragazzi, che capolavoro! Gli autori hanno tirato fuori il coniglio dal cilindro con una conclusione che è una miscela di inganno, rivelazioni e colpi di scena. Se pensavate che sapevate tutto su Saul Goodman, pensate di nuovo.
Ogni dettaglio del finale è stato curato con la precisione di un orologio svizzero, portandoci a una conclusione che è tanto soddisfacente quanto straziante. Un finale che chiude il cerchio, facendoci ricordare perché abbiamo amato (e odiato) ogni minuto passato con Saul.
Bianco, Nero e Tanti Grigi: L’Arte del Monocromatico
Un elemento distintivo di “Better Call Saul” è l’uso creativo del bianco e nero. Le sequenze monocromatiche ci portano nel futuro post-“Breaking Bad” di Saul, ora Gene Takavic, gestore di un Cinnabon. Questi frammenti in bianco e nero non solo aggiungono un tocco artistico alla serie, ma ci ricordano anche il destino che attende il nostro amato avvocato.
Il contrasto tra i colori vivaci del passato e il mondo grigio del presente di Gene è tanto simbolico quanto visivamente affascinante.
Camei a Pioggia: Gli Easter Egg che Mandano in Visibilio i Fan
E chi può dimenticare i deliziosi camei e gli indizi che ci riportano a “Breaking Bad”? La serie è piena di piccoli regali per i fan, con apparizioni di personaggi come Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), Gus Fring (Giancarlo Esposito), e addirittura qualche occhiata al nostro amico Walter White.
Ogni cameo è un piccolo tributo alla serie madre e ci fa sentire come detective alla ricerca di ogni possibile connessione. È un gioco del gatto e del topo che ci tiene incollati allo schermo, facendo salire la nostalgia e l’entusiasmo a mille.
In conclusione, “Better Call Saul” non è solo un degno prequel di “Breaking Bad”, ma una serie che brilla di luce propria.
Con personaggi indimenticabili, narrazioni ingegnose e un’ironia che farebbe invidia a un comico navigato, questa serie è un gioiello televisivo che non smette di sorprendere e divertire.
Se non l’avete ancora vista, cosa aspettate? Come direbbe Saul Goodman, “You Better Call Saul!”.
Se volete leggere altre piccole recensioni sulle nostre serie preferite o scoprire nuovi titoli sfogliate gli ultimi post e andare a vedere le liste di Easy Tears!.
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wildbeautifuldamned · 6 months ago
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PIERO FORNASETTI MILANO CAMEI GOLD LIMITED EDT PORCELAIN AND WOOD BOX ebay yeguaverde
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sassenashsworld · 2 years ago
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Nick : On ne peut revivre des minutes qui sont disparues, on ne peut ramener un monde qui n'est plus
Nora : What was... that?
Nick : I get you speak french, then try a little poetry
Nora : When did you get I speak french?
Nick : The day sanctuary was under attack and you shoot to Curie to... how did you say? "Zoom la noune"
Nora : Oh... and.. you speak too?
Nick : Pretty, yeah. Jenny loved this language. We even spent two weeks in Paris
Nora : Oh then when I said your are...
Nick : "une cannette passée date qui ne mérite même pas le liquide qu'elle contient"? Yeah, I get it
Nora : Sorry, I was mean and...
Nick : I know, that's why I never keep a grudge
Nora : And when I said...
Nick : "Je peux bien aller me faire mettre chez les Grecques?" Yup, pretty homeric sentence but I also know Sodom and Gomorrah
Nora : Fuck...
Nick : That's ok! I can understand sometime I'm pretty annoying for a person like you
Nora : Like me?
Nick : Une imbécile sans cervelle probablement plus bête que ses pieds
Nora : Oh...
Hancock : Wow, seeing how she react, I really want to learn this language! Nick, can you tell me what a "bon-arihen deux camey" means?
Nick : Oh, just the traduction of Hancock
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citrusacidic · 2 years ago
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plz do more camzoke art i love them so bad.
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awkward prom camzoke
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fashionfotos · 2 months ago
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Rivisitazioni
Frankenstein, lo ricordo, è il medico, il barone Victor. Eppure appena si sente il nome in questione, la prima immagine che viene in mente è questa:
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cioè il ruolo della Creatura che Boris Karloff ebbe in una serie di film prodotti dalla Universal con la regia, tra gli altri, di James Whale, negli anni ‘30. Partendo dal capolavoro di Mary Wollstonecraft Godwin Shelley, pubblicato nel 1818 e riedito dalla stessa autrice nel 1831, tantissimi hanno pensato di farne un film, per quella che è, con Dracula e i Vampiri, il soggetto più trasporto della storia del Cinema. Ho ritrovato una lista, da un’idea di Marco Giusti, che raccoglie alcune perle.
La Parodia - Frankenstein Junior, Mel Brooks, 1974
Uno dei massimi film comici di tutti i tempi. Gene Wilder è il nipote del dottore, Peter Boyle nel ruolo della vita dopo Crazy Joe (di Carlo Lizzani, sulla figura del gangster Joe Gallo) è la Creatura, Marty Feldman il più indimenticabile degli Igor, Teri Garr è Inga, Cloris Leachman è Frau Blücher. Una marea di gag, camei leggendari (Gene Hackman nel ruolo dell’eremita), Mel Brooks scopre per caso che lo sceneggiatore dei film di Whale, Gerald Hirschfeld, conservava ancora le scenografie originali, che furono usate nella stessa maniera dei film degli anni ‘30, compreso montaggio e riprese in bianco e nero. Gli Aerosmith riprendono una delle battute di Igor, Walk This Way, per farne un imperituro inno rock. Stracult!
Gli Inglesi - i Frankenstein degli Hammer Studios
La casa di produzione che diffuse i film horror negli anni ‘60 e ‘70. Peter Cushing è nei film di Terence Fischer il barone medico, che in ogni film diventa più cattivo e malefico, e le peripezie della creature fruttarono 7 film tra il 1957 e il 1974. Il più bello è Distruggete Frankenstein del 1969, con annessa scena di stupro, imposta dai produttore per rendere pruriginosa la storia (e del tutto inutile ai fini della sceneggiatura) con il mostro che è Freddy Jones, il padre di Elephant Man di David Lynch (prodotto da Mel Brooks).
Il Blaxploitaion
Nella leggendaria trilogia delle rivisitazioni black dei film, Blackenstein (1973) supera di molto per trash sia Blacula che il leggendario Abby, rivisitazione de L’Esorcista. Il mostro, il cui trucco fu curato da Ken Strickfaden, il truccatore dei Frankestein di Karloff, non fa paura per niente, ha la faccia molle e sembra un Arnold gigante. Il successo nullo della pellicola impedì la trilogia, dato che erano già pronti The Fall Of The House Of House Of Blackenstein e Blackenstein III.
Franco e Ciccio
Immancabile la rivisitazione del duo comico. Regia di Steno, titolo bizzarro, Un Mostro e Mezzo (1965), Ciccio Ingrassia è il dottore, Franco Franchi la cavia. Vuole diventare come Carlo Ponti, il famoso produttore, che è brutto, ma ha come moglie il suo idolo: Sofia Loren. Scena cult: quando dopo la creazione, Franco dice al dottore: Mi viene da ridere, mi ha fatto la faccia da fesso.
Il Trash
Non si sa ancora chi fu il regista di uno dei massimi trash movie di ogni tempo: Terror! Il Castello Delle Donne Maledette (1973). Ai più risulta Robert Oliver, regista americano dei b movie, per altri da Oscar Brazzi, che era sceneggiatore per i Bertolucci e famoso produttore, nonchè fratello del famoso attore italiano Rossano Brazzi. Che si macchia una grande carriera facendo il ruolo del Conte (non barone) Frankenstein, che produce mostri aiutato da una pattuglia di strani tipi, tra cui alcuni dei più grandi protagonisti del cinema di serie B: Gordon Mitchell come Igor, il nano vero Michael Dunn come gobbo Genz, che si mangia i pezzi degli esperimenti del Conte, Luciano Pigozzi (uno che ha recitato in 180 film!), Ciro Papa, qui battezzato Xiro Papas e anche produttore (Papa era di Torre Annunziata) ma soprattutto la creatura, che prende vita dai resti di un uomo di Neanderthal, il mitico Salvatore Baccaro, qui battezzato Boris Lugosi. Che nel film era così:
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L’ultragore
Il Mostro È In Tavola... Barone Frankenstein (1973)
Uno dei film in 3D sulle vicende del famoso dottore, prodotto da Warhol, Carlo Ponti, girato da Paul Morrissey e da Antonio Margheriti per le riprese in 3D. Tonino Guerra è accreditato alla sceneggiatura, il film vede Udo Kier folle barone che crea un mostro donna, una giovane Dalila Di Lazzaro. Little Joe Dallessandro è il giovane aiutante, uno stalliere, ed era già passato alla storia per essere citato in Walk On The Wild Side di Lou Reed e, secondo la leggenda, di essere il modello del jeans nella copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones.  Penso sia introvabile la versione originale, quelle che si trovano oggi tagliano tutte le scene “macabre” ed erotiche.
Versione Giapponese
Furakenshutain Vs Baragon - Inoshiro Honda, 1965
I giapponesi rubano ai tedeschi durante la guerra un pazzo esperimento per creare un uomo invicibile. Però durante uno studio, la creatura viene bombordata da radiazioni, che lo fanno crescere a dismisura. Sul punto di essere distrutto, un gruppi di archeologi fa rinascere un mostro, Baragon (una specie di Godzilla con il naso a lampadina) e si decide di farsi aiutare dal gigante per sconfiggere il mostro. Grandissimo!
Sono super accette altre segnalazioni!
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suukisan-lyrics · 1 year ago
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That Whale Is A Villain - Abu-Se-Ken
That villainous whale killed all of mankind
It opened its wide mouth and drank up the whole world
That villainous whale killed everyone but me
And said, "I like you."
What are you talking about? What are you saying? Taking something important away.
Why do you say such an irony, with your eyes flickering blue?
"Because you said; 'I wish the world didn't exist.'"
Saying that, the whale swam and released the world with the tide
I'm begging you, hey, please return the world
I'm begging you, hey, please don't leave me alone, hey
That villainous whale killed all of mankind
The world turned blue and distorted, and I died in the night.
I want to kill the whale.
An unshakable heavenly banishment, a loveless condemnation
"Please don't say that. I'm doing my best to help you.
This is what you wished for."
I tried my best to help you. Because of your wish."
"Enough, enough."
My tears are floating in the air, I'm sinking to the bottom of the sea
I know I can't go back anymore
I'm begging you...
I'm begging you, hey, please kill me,
I'm begging you, hey, please die with me, hey
A town of whale communities, whales rotting away with my tears.
I had a dream that a whaling ship cameI cried; "Don't kill me"
I don't like a world that puts me in prison for life.
"Um, I'm evil, I killed all of humanity.
I seriously thought that would make me happy.
Even if I say I wish it was a dream, I still want to die
From now on, I will be killed.
From now on, I will be killed by a whale.
Goodbye."
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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Il filo diventa storia
Trent’anni di filati LineaPiù
a cura di Nemo Monti  Foto Roberto Quagli e Lapo Quagli
Pagliai Polistampa, Firenze 2005, 128 pagine, Rilegato, 29 x 24 cm,  Ediz. italiana e inglese, ISBN  9788883049828
euro 28,00
Galleria del Costume, Palazzo Pitti, Firenze 6 - 21 luglio 2005
Attraverso l'esposizione di fibre, filati, abiti e complementi d'arredo in maglia, provenienti dall'archivio storico del Gruppo, la mostra ha percorso le tre decadi nelle quali il Gruppo Lineapiù ha saputo rivoluzionare il concetto e l'uso del filato nell'abbigliamento.
Per rappresentare i filati e mostrare come si è evoluta la maglieria nel corso dei questi trent'anni sono state presentate le creazioni originali dei grandi stilisti, italiani ed internazionali, che si sono avvalsi dei filati Lineapiù.
Ulteriori elementi di una capacità creativa e visione imprenditoriale fuori dagli schemi, sono stati esposti alcuni camei in maglia, realizzati in occasioni speciali: come gli abiti di scena preparati per la Madama Butterfly di Puccini nell'edizione del Centenario, o le creazioni degli studenti del Master Lineapiù in tecnica e progettazione della maglia.
25/11/22
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
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fyeahlolita · 10 months ago
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(via silverdawnarrow, camei-blog)
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