#cambiamenti climatici Piemonte
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
Ambiente e sicurezza: Protopapa (Lega) promuove il monitoraggio dei fiumi per prevenire disastri e alluvioni. L'importanza della pulizia degli alvei dei corsi d'acqua per proteggere il territorio piemontese dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Un passo avanti nella gestione del territorio. Marco Protopapa, consigliere regionale della Lega
Un passo avanti nella gestione del territorio.Marco Protopapa, consigliere regionale della Lega, ha sottolineato la necessità di migliorare la gestione e la pulizia degli alvei dei corsi d’acqua come misura preventiva contro i danni causati da disastri naturali. Durante la presentazione odierna in Aula dell’Ordine del giorno dedicato a questa tematica, Protopapa ha messo in evidenza l’urgenza di…
0 notes
cinquecolonnemagazine · 8 months ago
Text
È emergenza siccità in tutta Italia: le regioni più colpite
L'Italia si trova ad affrontare una grave emergenza siccità che preoccupa il governo, gli agricoltori e i cittadini. Le scarse precipitazioni invernali e le alte temperature primaverili hanno causato una situazione di stress idrico in molte regioni del paese, con gravi ripercussioni sull'agricoltura, sulla disponibilità di acqua potabile e sull'ambiente. Le regioni più colpite in Italia dall'emergenza siccità Le regioni più colpite dalla siccità sono quelle del Nord, in particolare il Piemonte, la Lombardia e il Veneto. In queste zone, le riserve idriche sono ai minimi storici e si teme che la situazione possa peggiorare con l'arrivo dell'estate. Anche il Centro e il Sud non sono risparmiati, con diverse regioni che stanno già adottando misure di razionamento dell'acqua. Le cause La siccità che colpisce l'Italia è dovuta a una combinazione di fattori, tra cui: - Scarsa piovosità: Le precipitazioni invernali sono state ben al di sotto della media in molte regioni del paese. - Alte temperature: Le temperature primaverili sono state decisamente sopra la media, favorendo l'evaporazione dell'acqua dai terreni e dai corsi d'acqua. - Cambiamenti climatici: I cambiamenti climatici stanno rendendo gli eventi di siccità più frequenti e intensi in tutto il mondo. Le conseguenze della siccità La siccità sta già avendo un impatto significativo sull'agricoltura, con danni alle colture e perdite economiche per gli agricoltori. La mancanza di acqua sta anche mettendo a rischio la disponibilità di acqua potabile in alcune zone, soprattutto nei piccoli centri rurali. Inoltre, la siccità sta aumentando il rischio di incendi boschivi. Le previsioni per l'estate Le previsioni per l'estate non sono buone. I meteorologi prevedono che le temperature continueranno ad essere sopra la media e che le precipitazioni saranno scarse soprattutto all'interno del periodo estivo nel quale stiamo per entrare. Questo significa che la situazione di siccità potrebbe peggiorare, con conseguenze ancora più gravi per l'agricoltura, l'ambiente e la popolazione. Cosa si può fare Per affrontare l'emergenza siccità è necessario adottare diverse misure, tra cui: - Risparmiare acqua: È importante che tutti i cittadini adottino comportamenti per risparmiare acqua, come chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la barba, fare docce più brevi e utilizzare elettrodomestici a basso consumo idrico. - Investire nelle infrastrutture idriche: È necessario investire nella costruzione di nuovi impianti di desalinizzazione e nel miglioramento delle reti idriche per ridurre le perdite d'acqua. - Promuovere l'agricoltura sostenibile: È importante promuovere pratiche agricole sostenibili che riducono il consumo di acqua, come l'irrigazione a goccia e l'utilizzo di colture resistenti alla siccità. - Affrontare i cambiamenti climatici: La lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale per ridurre la frequenza e l'intensità degli eventi di siccità. L'emergenza siccità è una sfida seria che richiede l'impegno di tutti.expand_more Solo adottando misure concrete e politiche adeguate sarà possibile affrontare questa crisi e garantire un futuro sostenibile per il paese. La siccità è un problema serio che richiede l'attenzione di tutti. È importante informarsi e adottare comportamenti responsabili per contribuire a ridurre il consumo di acqua e a preservare questa preziosa risorsa. Foto di Luis Iranzo Navarro-Olivares da Pixabay Read the full article
1 note · View note
Text
Futuro24: il clima cambia l'alta montagna
Futuro24: il clima cambia l’alta montagna Nelle Alte valli di Lanzo, in Piemonte, l’IRPI-CNR guida numerosi progetti sull’impatto dei cambiamenti climatici in alta quota source
View On WordPress
0 notes
personal-reporter · 1 year ago
Text
Letteraltura 2023 a Verbania
Tumblr media
Dal 20 al 24 settembre a Verbania si terrà  la diciassettesima edizione del Festival Lago Maggiore Letteratura 2023, il festival di letteratura di montagna, viaggi e avventura, come tema Gli alberi guardano i treni che passano, per riflettere su una natura in continua trasformazione, con i suoi cambiamenti climatici repentini, viaggiando su un mezzo di trasporto che permette di raggiungere mete a velocità inimmaginabili o godersi il movimento, per ammirare paesaggi che offrono ancora bellezze infinite. Tra gli ospiti più attesi ci sono Gianmarco Griffi, Guido Barbujani, Marco Albino Ferrari, Alfio Cortonesi, Hans Tuzzi, Edoardo Camurri, Tiziano Fratus, Stefano Mancuso, Tony Capuozzo e Peppe Servillo. Il programma del Festival prevede una giornata di anteprima domenica 17 settembre per una meditazione camminata con Don Paolo Scquizzato, che permetterà di conoscere il filosofo, scrittore e poeta americano Henry David Thoreau, e una coda venerdì 29 settembre con una gita letteraria sul treno della Ferrovia Vigezzina Centovalli con Albano Marcarini, per una rassegna che si completa con gli eventi de il Festival e Scuole, rivolto esclusivamente alle scuole del territorio, ideato con la collaborazione degli insegnanti di quasi tutti gli istituti scolastici superiori del Verbano-Cusio-Ossola, senza dimenticare il programma dell’appendice autunnale di Festival Post. Si tratta di un viaggio che continua dopo  l’avvio  il 25 febbraio con la visita alla suite del Grand Hotel dee Iles Borromées dove Ernest Hemingway soggiornò e incontrò il giovane Italo Calvino, proseguito con le camminate letterarie in collaborazione con le sezioni Cai di Verbania e del Parco Letterario Nino Chiovini e con la rassegna Aspettando Letteraltura 2023, permettendo così un inizio di approfondimento delle tematiche del Festival. Ricordando i 100 anni dalla nascita dello scrittore italiano, il Festival avrà per il suo grande finale proprio uno spettacolo dedicato a Italo Calvino. Treni e alberi saranno il fil rouge che unisce il calendario di incontri, spettacoli, concerti, film e presentazioni che l’Associazione Culturale Letteraltura ha messo a punto anche grazie al sostegno di Regione Piemonte, Distretto Turistico dei Laghi, Città di Verbania, Parco Nazionale della Val Grande, Fondazione Comunitaria del Vco, Ente Giardini Botanici di Villa Taranto. La sede del Festival sarà Villa Giulia, con il Centro Eventi Il Maggiore per l'evento clou Marcovaldo di Peppe Servillo. Read the full article
0 notes
kritere · 2 years ago
Text
La siccità nell’area padana continua a peggiorare: calo di portata dei fiumi fino a -70%
DIRETTA TV Cambiamenti climatici 9 Marzo 2023 L’unica eccezione a una crisi idrica in peggioramento è la Romagna mentre la situazione più grave è in Piemonte dove salgono da 7 a 19 i Comuni “al massimo livello di severità idrica”. 13 CONDIVISIONI Tratto del fiume Tànaro all’altezza del Comune di Alba Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Cambiamenti climatici ATTIVA GLI…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
paoloxl · 6 years ago
Link
Un gruppo di docenti universitari propone di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Care Madamine,
abbiamo letto e ascoltato vostri interventi riguardo alla nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione. Ci sembra che attribuiate a quest’opera un valore del tutto simbolico, non ritroviamo nelle vostre parole né dati tecnici né scenari di futuro basati sulla realtà fisica, mentre compaiono soltanto aspettative generiche che nulla hanno a che vedere con un traforo sotto il massiccio dell’Ambin. Chi si oppone a tale opera lo fa da oltre vent’anni basandosi su grandezze fisiche e previsioni analitiche. Proviamo pertanto, come docenti universitari a proporre di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Isolamento
Le affermazioni riguardo al “rompere l’isolamento” del Piemonte suonano paradossali e prive di fondamento. Nel 2017 le tonnellate di merci che hanno varcato il confine italo-francese sono state circa 44 milioni, pari approssimativamente ad un quinto di tutto quello che attraversa le Alpi ogni anno (216 milioni di tonnellate). All’aeroporto di Caselle sono transitati 3.814.000 passeggeri; sui treni Milano-Parigi che toccano Torino e transitano dal Fréjus c’è stata una presenza complessiva di circa 500.000 viaggiatori. Aggiungiamo il transito di autovetture ai valichi alpini da Ventimiglia al Monte Bianco ed è difficile capire in che senso il Piemonte e Torino siano “isolati”. Negli atenei torinesi ci sono quasi 10.000 studenti stranieri, circa il 9% del totale degli iscritti: per una città “isolata” non è male. Nell’era di Internet parlare di isolamento è sempre più un concetto marginale.
Sostenibilità
Se dunque non è l’isolamento di merci e passeggeri a caratterizzare il Piemonte, si potrebbe invocare la scarsa sostenibilità ambientale del traffico aereo e su gomma, quindi vedere il TAV Torino-Lione semplicemente come sostituzione di modalità di trasporto. Ma sostenibile non è un aggettivo magico da affiancare a qualsiasi cosa. La sostenibilità sta soltanto in un’economia circolare, promossa dalla stessa UE, che riduca i flussi di energia e materia, quindi con una minor circolazione di merci. Per la nuova linea Torino-Lione la narrazione favorevole ipotizza invece un cospicuo e duraturo aumento delle tonnellate da trasportare. A prescindere dalla realtà che si incarica di smentire sostanziali tendenze alla crescita quantitativa dei flussi attraverso la frontiera italo-francese, l’economia della crescita delle quantità materiali non è sicuramente circolare e si trova agli antipodi della sostenibilità perché è in conflitto con vincoli e leggi fisiche. Tutto ciò è ben noto alla comunità scientifica internazionale ed illustrato in documenti delle Nazioni Unite o nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La NLTL per essere realizzata consuma inoltre molta energia e materie prime, produce imponenti emissioni di gas climalteranti che promette di cominciare a recuperare solo dopo una ventina d’anni dall’apertura dei cantieri: per contenere i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni subito, non tra vent’anni, e il denaro stanziato per l’opera potrebbe essere diretto verso altre opere trasportistiche con ricadute immediate, anche occupazionali, come l’estensione della mobilità elettrica e il miglioramento di quella urbana e ferroviaria esistente.
Disuguaglianze
Le statistiche dell’OCSE e delle Nazioni Unite dicono che da decenni le disuguaglianze di reddito sono in crescita, sia all’interno delle nazioni che fra di loro. Ciò indica che si tratta non di un fenomeno congiunturale, ma strutturale. Di certo non sono i meccanismi della crescita materiale competitiva a poter perseguire l’equità sociale, né si può sperare di curare la malattia lasciando campo libero a multinazionali guidate esclusivamente dalla massimizzazione del profitto e che spostano i propri investimenti da un paese all’altro in cerca del luogo in cui incontrino meno vincoli ambientali e sociali mirando a minimizzare i costi. Quella logica non mitiga gli impatti ma li scarica sugli altri e di certo non ottimizza, anzi minimizza, la retribuzione del lavoro; l’occupazione è comunemente gestita come un ricatto nei confronti dei pubblici poteri onde poter avere mano libera. Certamente la soluzione al problema delle disuguaglianze non sono uno o più buchi nelle montagne, ma semmai la diffusione di nuovi modelli economici e sociali che contemplino sostenibilità e resilienza.
Futuro
Il futuro va costruito in maniera solidale, tenendo conto dei limiti e dei vincoli del sistema Terra-biosfera che oggi sono ben evidenti. Un ruolo chiave ce l’ha certamente l’innovazione e la frontiera possiamo trovarla nella chimica verde, nella biomimicry (biomimesi), nei processi circolari per minimizzare la produzione di rifiuti e massimizzare l’efficienza energetica, nell’internet of things (internet delle cose) e magari nel quantum computing (computazione quantistica); non nel movimento terra e nel cemento. Se il sistema imprenditoriale ha difficoltà a muoversi in questi campi non è certo perché manchi una galleria. La strada non è quella di guardare al passato riproponendo i vecchi modelli che hanno portato alla situazione presente di insostenibilità globale. Partendo da una base materiale che è comunque molto vasta, bisogna puntare sull’intelligenza e sull’immateriale, sulla qualità personale e sociale della vita piuttosto che su un impossibile aumento delle tonnellate da spostare qua e là.
Un’illusione proposta come soluzione
Ma a suscitare la curiosità più grande è proprio l’accostamento tra quest’opera e la salvifica risoluzione di problemi presenti e futuri. Anche lanciando oggi i lavori definitivi di costruzione (finora mai partiti) dovremmo attendere decenni prima di vedere transitare un treno sulla nuova linea ferroviaria da Torino a Lione. Il tunnel di base non sarebbe attivo prima della metà degli anni ’30 e i collegamenti nazionali non prima della fine degli anni ’40. E nel frattempo? Gli imprenditori dovrebbero attendere fino ad allora quest’unica ipotesi di rilancio dell’economia? Torino e il Piemonte continuerebbero a restare isolate (ammesso e non concesso che oggi lo siano)? I nostri giovani continuerebbero ad emigrare, con l’unica consolazione di un biglietto di ritorno datato 2050? Rimarremmo tutti per vent’anni in trepidante attesa, certi del miracolo?
Nel nostro lavoro siamo abituati a ragionare in termini concreti, saldamente ancorati ad elementi di realtà valutabili. Il progetto di nuova linea ferroviaria Torino Lione è notoriamente basato su presupposti proposti alcuni decenni fa, oggi rivelatisi errati e anacronistici. Pensare di puntare tutto su quest’opera ha più a che fare con il gioco d’azzardo che con la visione strategica. Per uscire tutti insieme dalle difficoltà presenti non solo il nuovo tunnel di base non c’entra nulla, ma è d’impedimento in quanto vorrebbe catturare risorse che dovrebbero molto più produttivamente essere impiegate altrove.
Seguono firme
Alessandra Algostino, docente universitario
Mauro Bonaiuti, docente universitario
Marina Clerico, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Elisabetta Grande, docente universitario
Sergio Foà, docente universitario
Ugo Mattei, docente universitario
Luca Mercalli, Associazione Meteorologica Italiana
Dario Padovan, docente universitario
Livio Pepino, già magistrato
Alberto Poggio, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Angelo Tartaglia, già docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione da Presidioeuropa
15 notes · View notes
esemplare · 6 years ago
Photo
Tumblr media
tutti possiamo fare qualcosa agendo sui nostri usi, modi di fare e soprattutto di comperare, leggendo le etichette diffidando delle cose che costano troppo poco, studiando. Dobbiamo essere consapevoli che vanno fermati i cambiamenti climatici e l’uso di risorse naturali deve essere fatto in modo migliore per le generazioni future. Ogni azienda piccola e grande puó farlo aderendo ai 17 punti dell’ONU per un futurosostenibile prima del 2030. Noi lo facciamo #fridaysforfuture . . . #fridaysforfutureitaly #fridays4future #sustainablefashion #esemplare #torino #pattern #esemplareofficial #cleanchain (presso Monferrato, Piemonte, Italy) https://www.instagram.com/p/BvBpgc3lW8s/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=px53zds913m0
1 note · View note
olitaly · 3 years ago
Link
1 note · View note
scienza-magia · 5 years ago
Text
Cambiamenti climatici, il 2019 l'anno più caldo da decenni
Tumblr media
Ispra: il 2019 è stato il terzo anno più caldo in Italia dal 1961. Giugno è stato il mese più rovente di tutti. In media +4 gradi. Il 2019 è al terzo posto fra gli anni più caldi dal 1961 in Italia, dopo il 2018 (primo) e il 2015 (secondo). Il picco di anomalia è stato nel mese di giugno: +4.25°C al Nord, +4.0°C al Centro, +3.27°C al Sud e Isole. Lo rende noto l'Ispra, il centro studi del ministero dell'Ambiente. Il Rapporto Ispra "Gli indicatori del clima in Italia nel 2019" spiega che il caldo è stato particolarmente intenso tra il 26 e il 29 giugno del 2019, quando sono stati registrati nuovi record assoluti di temperatura in diverse località del nord-ovest e del settore alpino, con punte di 40°C in pianura e 35-36°C a circa 1000 metri di quota. Non sono mancati eventi estremi rilevanti, fra i quali l'intensa perturbazione che il 21 ottobre ha investito Liguria e Piemonte (fra le province di Genova e Alessandria) e la prolungata fase di maltempo del mese di novembre. Nel corso del mese venti di tempesta hanno causato forti mareggiate, si sono verificate frane e smottamenti, piogge alluvionali a Matera e ripetuti episodi di acqua alta a Venezia, con livelli di marea fino a 187 cm, evento eccezionale che ha provocato ingenti danni. Il 2019, con +1.56°C, è stato il 23/o anno consecutivo con anomalia positiva di temperatura rispetto al valore climatologico di riferimento 1961-1990. Read the full article
0 notes
giulianuma · 5 years ago
Photo
Tumblr media
@dinogiglioOggi,tra tante notizie lette,tra bollettini quotidiani sull'andamento della Pandemia,la scomparsa di Sepulveda l'autore di Patagonia Express,uno di quei viaggi,raccontati con maestria di un territorio ,anche li non più lo stesso,per i cambiamenti climatici e certi incendi ,potremmo aggiungerci soltanto le frasi ,i discorsi ,gli sguardi e i gesti di chi hai incontrato per strada nel far la spesa.Potremmo discorrere di Governo e e di Politica,Per una volta dedicare una giornata al Sole,alla primavera di cui avverti i profumi ,gli odori ,la temperatura.Due tramonti ,due luoghi diversi Piemonte e Sicilia,due terre che sono nel mio cuore ,uno dove sono nato ,l'altra dove vivo .Nord e Sud,montagne e colline e mare,eppure quella stupenda luce naturale che da forma ,ombre e attimi ad ogni clic ,sorge ogni giorno ,a volte velato ,a volte splendente ,in ogni caso proprio al tramonto regala la sensazione di speranza ,il grazie di una giornata vissuta che nel fare posto alla Luna ,invita a guardare le stelle ,con i pensieri che l'indomani sarà un altro giorno .Questo è il vero senso da cui partire il giorno che potremo guardare diversamente questa pandemia. (presso Asti) https://www.instagram.com/p/B_ExbmghsDi/?igshid=11dt81b8smhqt
0 notes
pier-carlo-universe · 3 days ago
Text
Alessandria Città Futura: Verso un Futuro Ecologista e Solidale
Europa Verde: le sfide del Piemonte e un progetto per una giustizia ambientale e sociale.
Europa Verde: le sfide del Piemonte e un progetto per una giustizia ambientale e sociale. Torino, Assemblea Regionale Europa Verde – Il 20 gennaio 2025, a Torino, si è svolta l’Assemblea Regionale di Europa Verde, un momento cruciale per la definizione delle strategie politiche ecologiste in Piemonte. L’incontro ha sancito l’elezione per acclamazione del geom. Mauro Trombin di Bosco Marengo e…
0 notes
cinquecolonnemagazine · 10 months ago
Text
Acqua: -18% nel 2023, l'allarme siccità diventa ancora più preoccupante
L'Italia si trova ad affrontare una situazione di grave carenza idrica. I dati del 2023, diffusi da ISPRA in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, non lasciano spazio a dubbi: la disponibilità di acqua è diminuita del 18% rispetto alla media annua del periodo 1951-2023. Allarme siccità, un trend preoccupante Già nel 2022 la siccità aveva colpito duramente il nostro paese, ma il 2023 ha portato ad un ulteriore calo delle risorse idriche. Le cause sono molteplici: - Scarsa piovosità: il deficit di precipitazioni, in particolare nei mesi di febbraio, marzo, settembre e dicembre, ha contribuito a ridurre significativamente la ricarica degli acquiferi. - Aumento dell'evaporazione: le temperature elevate e il vento hanno intensificato l'evaporazione dell'acqua dai suoli e dagli specchi d'acqua. - Cambiamenti climatici: il riscaldamento globale sta alterando i regimi pluviometrici e favorendo periodi di siccità più frequenti e intensi. Le conseguenze della carenza idrica sono pesanti e si fanno sentire su diversi fronti: - Agricoltura: la siccità mette a rischio le coltivazioni e la produzione di cibo. - Industria: molte aziende sono costrette a ridurre la produzione o addirittura a fermarsi per mancanza di acqua. - Uso domestico: l'acqua potabile diventa un bene sempre più prezioso e le autorità sono costrette a introdurre misure di razionamento. Cosa fare per affrontare l'emergenza siccità? - Interventi strutturali: realizzare nuovi invasi e sistemi di irrigazione più efficienti. - Campagne di sensibilizzazione: educare i cittadini ad un uso consapevole dell'acqua. - Ricerca e innovazione: sviluppare nuove tecnologie per la gestione sostenibile delle risorse idriche. L'acqua è un bene prezioso e fondamentale per la vita. È necessario un impegno collettivo per contrastare la siccità e tutelare questa risorsa vitale. Oltre a quanto già detto, è importante sottolineare che: - Le regioni più colpite dalla siccità sono quelle del Nord Italia, in particolare il Piemonte, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. - Il governo ha stanziato fondi per interventi di emergenza e per la realizzazione di nuove infrastrutture idriche. - Le associazioni ambientaliste chiedono di fare di più e di mettere in atto un piano nazionale per la gestione sostenibile dell'acqua. La sfida è complessa, ma non possiamo permetterci di ignorarla. Il futuro del nostro paese dipende anche dalla capacità di tutelare e valorizzare le risorse idriche. L'allarme siccità è più che mai attuale. È necessario un impegno da parte di tutti per affrontare questa emergenza e garantire un futuro sostenibile al nostro paese. Foto di Lina da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Regione, 2 bandi con fondi Ue per la resilienza di fiumi e laghi
Destinati 12 milioni della programmazione Fesr 21-27 (ANSA) – TORINO, 03 LUG – Migliorare l’ecosistema e tutelare fiumi, laghi e aree umide del Piemonte. A quest’obiettivo sono destinati i 12 milioni di euro dei primi due bandi che impiegano le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Molteplici gli obiettivi: superare le criticità dovute ai cambiamenti climatici in atto, alluvioni e…
View On WordPress
0 notes
ivandegrandis · 5 years ago
Photo
Tumblr media
🌳 ASSEMBLEA APERTA IN CONSIGLIO REGIONALE - questa mattina ho partecipato, in rappresentanza della Provincia di Novara, all’Assemblea aperta del Consiglio Regionale del Piemonte sul tema relativo alle azioni da intraprendere a difesa dell'ambiente, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici di questi ultimi anni. (presso Consiglio regionale del Piemonte) https://www.instagram.com/p/B3oyYnICn8O/?igshid=16snz6tvq9trp
0 notes
latinabiz · 4 years ago
Text
Arriva a Roma il Festival Circolare sull'Economia dal 16 al 18 giugno
Tumblr media
Logo LocandinaFestival Attivarsi per la tutela ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici praticando le buone regole dell’economia circolare e dare il proprio contributo alla sua diffusione con idee green; proporre nuovi stili di vita allo scopo di ridurre la produzione di rifiuti, incentivare al riuso dei materiali e far emergere il settore della Green economy come mezzo di inclusione sociale. Questo l’obiettivo di Metti in circolo il cambiamento - un progetto di educazione alla cittadinanza globale, coordinato dall’associazione LVIA in collaborazione con Legambiente e altri 10 partner tecnici e istituzionali,con il cofinanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale, per sostenere il processo di transizione verso l’economia circolare – che si avvia a conclusione con la tre giorni del “Festival Circolare” a Roma, presso la Città dell’Altra Economia, dal 16 al 18 giugno. Tavole rotonde, presentazioni, proiezioni video, escape room: al festival romano partecipano giovani provenienti dalle quattro regioni coinvolte dal progetto (Sicilia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte) e tantissimi stakeholder da tutta Italia. Ma non solo, tutti i cittadini possono partecipare gratuitamente all’escape room e mettersi alla prova, in famiglia, con gli amici o singolarmente, per salvare la Terra (https://www.youtube.com/watch?v=fFygHf2QmuA). Ha dichiarato Nicoletta Gorgerino, responsabile del progetto di LVIA: “Il connubio tra economia circolare e inclusione sociale è ciò che ha spinto l’associazione LVIA, con una consolidata esperienza in Africa in progetti di sviluppo sostenibile, a promuovere con 11 partner Metti in circolo il cambiamento. Un progetto nazionale di educazione alla cittadinanza globale con l’obiettivo di favorire il necessario processo di cambiamento culturale e di competenze della cittadinanza verso i princìpi dell’economia basata sul modello riduci-riutilizza- ricicla”. Ha aggiunto Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente: “Metti in circolo il cambiamento, in questi due anni di attività ha voluto contribuire concretamente allo sviluppo di una economia circolare ed ecosostenibile capace di coinvolgere il mondo imprenditoriale tradizionale, le start up, le nuove organizzazioni e la società civile in processi educativi e formativi capaci di aprire nuove prospettive professionali e sociali - – e per questo, oltre a promuovere le idee green dei giovani ha cercato di sviluppare connessioni efficaci con il mondo imprenditoriale, istituzionale e politico”. Si inizia il 16 giugno alle 17,30 con una tavola rotonda con tutti gli stakeholder del progetto e i referenti nazionali e si continua il giorno 17 con l’apertura al pubblico della prima Escape Room Ecologica e la presentazione dei primi 4 cortometraggi vincitori del contest nazionale, scritti dagli studenti del progetto e realizzati da videomaker professionisti. La sera del 17, alle 18,30, nell’area aperitivi, si esibirà Valerio Piccolo. Il “Festival circolare” si conclude il 18 con le lezioni di orientamento sui green jobs, aperta a tutti, e continuerà con la presentazione delle esperienze professionali e imprenditoriali vincitrici del Progetto “Matti in circolo il cambiamento” e del progetto “gemello” ECCO Economi circolari di comunità”. I numeri di Metti in circolo il cambiamento - 60 giovani formati (con percorsi formativi, di cui 15 tirocini / stage formativi) - 13 Idee Green premiate con 3mila euro ognuna - 98 classi di 30 scuole secondarie coinvolte in percorsi di laboratoriali e di cittadinanza attiva - 6 cortometraggi realizzati sulle idee presentate dagli studenti di 44 classi - 4 workshop di citizen science gestiti dal fablab WeMake con Pomlab di Fossano, Fablab Palermo, Fablab Romagna e Gruppo Prototipi FabLab Makers, ITIS Marconi Forlì, Fablab Firenze, Cittadini per l'aria e Laboratorio Ambientale Mugello e sedi territoriali di LVIA, con il coinvolgimento diretto di 60 persone e 1.182 visualizzazioni - 85 giorni di Escape Room in 4 regioni (con coinvolgimento di 75 facilitatori e di 1000 partecipanti) + 1 Escape Room digitale aperta 30 giorni (con coinvolgimento di 30 facilitatori e di 1000 partecipanti) - 20 appuntamenti in presenza e in streaming per la campagna di informazione itinerante sui temi dell’economia circolare - 8 Amministrazioni coinvolte - 87 realtà imprenditoriali e associative incontrate - E poi pillole video, spot in tv, un toolkit per le scuole e un’exhibit itinerante I 13 progetti vincitori di “Metti in Circolo il cambiamento” Ognuno dei 13 progetti vincitori di “Metti in Circolo il cambiamento” è stato finanziato con 3mila euro che serviranno a coprire i costi di servizi e/o beni utili alle fasi di sperimentazione, di prototipazione e dell’implementazione dell’idea. - Plastic Free Movida e RadioBici (Bicchieri vuoto a rendere in aree della movida distribuiti da una cargobike che è anche una vera e propria radio che pedala) - WomanNature (Slip assorbente lavabile e riutilizzabile in tessuto naturale) - TurinGoAt (rete di colonnine per la manutenzione delle biciclette utilizzabili tramite App o QR code per promuovere l’uso delle due ruote) - Sgasà (eco furgoncino per diffusione dello sfuso itinerante) - Rieco-Sì (punto raccolta materiali riutilizzabili da gestire in collaborazione con associazioni locali) - CircleWay (App che promuove mobilità sostenibile e premia gli utenti con buoni da utilizzare in negozi e servizi virtuosi) - #Seminaun (promozione della cura delle piante per sollecitare la conoscenza del loro ruolo per la nostra vita con sfide e confronti tra istituti scolastici) - Art Èco (moda e artigianato sostenibile e antispreco) - Ulisse (coltivazione controllata di alghe filtranti contro l’inquinamento e per diversi usi) - Spazio 2030 (spazio sociale culturale per vivere gli obiettivi dell’Agenda 2030) - Agronfire (riuso scarti dell’industria agroalimentare: buccia d’arancia per produrre diavolina accendi fuoco) - Sapori sicani (creazione di reti associative per la migliore gestione delle vendite e delle consegne per piccoli produttori e l’ottimizzazione dei servizi) - Agrobiotics (Robotica e intelligenza artificiale al servizio della produzione di agrumi, per ridurre gli sprechi e ottimizzare i risultati) Il progetto è stato realizzato da LVIA; Legambiente Onlus; Associazione Eufemia; WeMake SRL; Comune di Cuneo; Città di Torino; Città di Firenze; Comune di Borgo San Lorenzo; Unione Montana dei Comuni del Mugello (FI); Comune di Palermo; Comune di Castelbuono (PA); Confcooperative Piemonte, con il finanziamento dell’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale e con il contributo della Cassa di Risparmio di Cuneo e della Cassa di Risparmio di Torino. Read the full article
0 notes
paoloxl · 6 years ago
Text
da presidioeuropa – Un gruppo di docenti universitari propone di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Care Madamine,
abbiamo letto e ascoltato vostri interventi riguardo alla nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione. Ci sembra che attribuiate a quest’opera un valore del tutto simbolico, non ritroviamo nelle vostre parole né dati tecnici né scenari di futuro basati sulla realtà fisica, mentre compaiono soltanto aspettative generiche che nulla hanno a che vedere con un traforo sotto il massiccio dell’Ambin. Chi si oppone a tale opera lo fa da oltre vent’anni basandosi su grandezze fisiche e previsioni analitiche. Proviamo pertanto, come docenti universitari a proporre di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Isolamento
Le affermazioni riguardo al “rompere l’isolamento” del Piemonte suonano paradossali e prive di fondamento. Nel 2017 le tonnellate di merci che hanno varcato il confine italo-francese sono state circa 44 milioni, pari approssimativamente ad un quinto di tutto quello che attraversa le Alpi ogni anno (216 milioni di tonnellate). All’aeroporto di Caselle sono transitati 3.814.000 passeggeri; sui treni Milano-Parigi che toccano Torino e transitano dal Fréjus c’è stata una presenza complessiva di circa 500.000 viaggiatori. Aggiungiamo il transito di autovetture ai valichi alpini da Ventimiglia al Monte Bianco ed è difficile capire in che senso il Piemonte e Torino siano “isolati”. Negli atenei torinesi ci sono quasi 10.000 studenti stranieri, circa il 9% del totale degli iscritti: per una città “isolata” non è male. Nell’era di Internet parlare di isolamento è sempre più un concetto marginale.
Sostenibilità
Se dunque non è l’isolamento di merci e passeggeri a caratterizzare il Piemonte, si potrebbe invocare la scarsa sostenibilità ambientale del traffico aereo e su gomma, quindi vedere il TAV Torino-Lione semplicemente come sostituzione di modalità di trasporto. Ma sostenibile non è un aggettivo magico da affiancare a qualsiasi cosa. La sostenibilità sta soltanto in un’economia circolare, promossa dalla stessa UE, che riduca i flussi di energia e materia, quindi con una minor circolazione di merci. Per la nuova linea Torino-Lione la narrazione favorevole ipotizza invece un cospicuo e duraturo aumento delle tonnellate da trasportare. A prescindere dalla realtà che si incarica di smentire sostanziali tendenze alla crescita quantitativa dei flussi attraverso la frontiera italo-francese, l’economia della crescita delle quantità materiali non è sicuramente circolare e si trova agli antipodi della sostenibilità perché è in conflitto con vincoli e leggi fisiche. Tutto ciò è ben noto alla comunità scientifica internazionale ed illustrato in documenti delle Nazioni Unite o nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La NLTL per essere realizzata consuma inoltre molta energia e materie prime, produce imponenti emissioni di gas climalteranti che promette di cominciare a recuperare solo dopo una ventina d’anni dall’apertura dei cantieri: per contenere i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni subito, non tra vent’anni, e il denaro stanziato per l’opera potrebbe essere diretto verso altre opere trasportistiche con ricadute immediate, anche occupazionali, come l’estensione della mobilità elettrica e il miglioramento di quella urbana e ferroviaria esistente.
Disuguaglianze
Le statistiche dell’OCSE e delle Nazioni Unite dicono che da decenni le disuguaglianze di reddito sono in crescita, sia all’interno delle nazioni che fra di loro. Ciò indica che si tratta non di un fenomeno congiunturale, ma strutturale. Di certo non sono i meccanismi della crescita materiale competitiva a poter perseguire l’equità sociale, né si può sperare di curare la malattia lasciando campo libero a multinazionali guidate esclusivamente dalla massimizzazione del profitto e che spostano i propri investimenti da un paese all’altro in cerca del luogo in cui incontrino meno vincoli ambientali e sociali mirando a minimizzare i costi. Quella logica non mitiga gli impatti ma li scarica sugli altri e di certo non ottimizza, anzi minimizza, la retribuzione del lavoro; l’occupazione è comunemente gestita come un ricatto nei confronti dei pubblici poteri onde poter avere mano libera. Certamente la soluzione al problema delle disuguaglianze non sono uno o più buchi nelle montagne, ma semmai la diffusione di nuovi modelli economici e sociali che contemplino sostenibilità e resilienza.
Futuro
Il futuro va costruito in maniera solidale, tenendo conto dei limiti e dei vincoli del sistema Terra-biosfera che oggi sono ben evidenti. Un ruolo chiave ce l’ha certamente l’innovazione e la frontiera possiamo trovarla nella chimica verde, nella biomimicry (biomimesi), nei processi circolari per minimizzare la produzione di rifiuti e massimizzare l’efficienza energetica, nell’internet of things (internet delle cose) e magari nel quantum computing (computazione quantistica); non nel movimento terra e nel cemento. Se il sistema imprenditoriale ha difficoltà a muoversi in questi campi non è certo perché manchi una galleria. La strada non è quella di guardare al passato riproponendo i vecchi modelli che hanno portato alla situazione presente di insostenibilità globale. Partendo da una base materiale che è comunque molto vasta, bisogna puntare sull’intelligenza e sull’immateriale, sulla qualità personale e sociale della vita piuttosto che su un impossibile aumento delle tonnellate da spostare qua e là.
Un’illusione proposta come soluzione
Ma a suscitare la curiosità più grande è proprio l’accostamento tra quest’opera e la salvifica risoluzione di problemi presenti e futuri. Anche lanciando oggi i lavori definitivi di costruzione (finora mai partiti) dovremmo attendere decenni prima di vedere transitare un treno sulla nuova linea ferroviaria da Torino a Lione. Il tunnel di base non sarebbe attivo prima della metà degli anni ’30 e i collegamenti nazionali non prima della fine degli anni ’40. E nel frattempo? Gli imprenditori dovrebbero attendere fino ad allora quest’unica ipotesi di rilancio dell’economia? Torino e il Piemonte continuerebbero a restare isolate (ammesso e non concesso che oggi lo siano)? I nostri giovani continuerebbero ad emigrare, con l’unica consolazione di un biglietto di ritorno datato 2050? Rimarremmo tutti per vent’anni in trepidante attesa, certi del miracolo?
Nel nostro lavoro siamo abituati a ragionare in termini concreti, saldamente ancorati ad elementi di realtà valutabili. Il progetto di nuova linea ferroviaria Torino Lione è notoriamente basato su presupposti proposti alcuni decenni fa, oggi rivelatisi errati e anacronistici. Pensare di puntare tutto su quest’opera ha più a che fare con il gioco d’azzardo che con la visione strategica. Per uscire tutti insieme dalle difficoltà presenti non solo il nuovo tunnel di base non c’entra nulla, ma è d’impedimento in quanto vorrebbe catturare risorse che dovrebbero molto più produttivamente essere impiegate altrove.
Seguono firme
Alessandra Algostino, docente universitario
Mauro Bonaiuti, docente universitario
Marina Clerico, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Elisabetta Grande, docente universitario
Sergio Foà, docente universitario
Ugo Mattei, docente universitario
Luca Mercalli, Associazione Meteorologica Italiana
Dario Padovan, docente universitario
Livio Pepino, già magistrato
Alberto Poggio, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Angelo Tartaglia, già docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
2 notes · View notes