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Elezioni Regione Basilicata e i Bonus Lucani (gas e acqua)
Ad un mese dalle elezione delle regionali della Basilicata dove si è confermato il presidente Vito Bardi, in questo post parliamo del bonus gas lucano elargito dalla Regione Basilicata circa un paio di anni fa, più o meno un mese prima delle elezioni politiche del settembre 2022!
Diciamo che l’idea del bonus gas non è stata una brutta idea per un territorio che ha giacimenti fossili, ma come per il reddito di cittadinanza non è stata fatta a dovere ed equamente. Inoltre se il reddito di cittadinanza è stato etichettato come una misura per accalappiare voti, lo stesso si può dire per il bonus gas, unica differenza è che mentre il reddito di cittadinanza era rivolto solo ad una parte della popolazione, i più bisognosi, il bonus gas è stata un’idea più furba perché rivolta a tutti i lucani ricchi e poveri quindi l’intera platea di elettori.
Ma vediamo il perché il bonus gas è stata ed è una misura iniqua o meglio una misura non equa per tutti, semplicemente perché è rivolta a tutti senza limite di reddito. Non ci sarebbe nemmeno bisogno scriverlo, penso chiunque lo capirebbe, lucano o non…lo spero!
Perché, come si dice… la domanda nasce spontanea… Secondo voi chi ha consumato più gas, quindi ha avuto o continua ad avere un contributo maggiore in termine di bonus gas? Chi ha una casa piccola o chi ha una casa grande o villa? Secondo voi chi possiede una casa grande o villa?
Ma comunque bisogna perdonarli, perché probabilmente sia la parte politica che amministrativa non ci hanno pensato che alla fine il contributo non sarebbe stato uguale per tutti, anzi chi ha consumato di più ha avuto di più e chi ha consumato di meno ha avuto di meno, cioè l’anomalia è stata <più consumi ed inquini e più ti premio> dal famoso film <Chi più spende… più guadagna>!
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#cambiamolanostraitalia#bonus#bonus gas lucano#bonu acqua lucano#bonus ed elezioni#elezioni regione basilicata
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Federico Fubini sul Corriere della Sera.
È appena uscito un lavoro dell’economista Silvia Vannutelli che dovrebbe diventare lettura obbligatoria dei politici eletti. A maggior ragione adesso che si avvicinano le elezioni europee e il ritorno delle regole di bilancio di Bruxelles. Vannutelli insegna alla Northwestern University di Chicago ed è associata al National Bureau of Economic Research degli Stati Uniti. Nel suo ultimo studio, sembra di spiare l’Italia dal buco della serratura
Misure a debito e elezioni, quei 270 miliardi già spesi (ma i consumi ristagnano)
Cosa racconta Vannutelli? In breve, descrive l’impatto politico di un celebre evento di dieci anni fa: il bonus 80 euro del governo di Matteo Renzi. Impossibile dimenticare. Fu lo stimolo più grande mai impresso fino ad allora ai consumi delle famiglie. E si può discutere se fosse opportuno o no, nell’Italia che allora faticava a riprendersi dopo l’infarto della Grande recessione. L’economista Luigi Guiso stima in uno studio recente che quel bonus fece crescere i consumi. Ma è indiscutibile che Renzi volle il bonus in quel momento e in quel modo perché pensava alle europee del 25 maggio 2014. Il premier era appena arrivato a Palazzo Chigi dopo un ribaltamento dei giochi nel suo partito, senza essersi neanche candidato al parlamento l’anno prima: di fatto un organo interno del Pd aveva sfiduciato Enrico Letta e aveva mandato l’allora segretario alla guida del governo. Il nuovo premier aveva bisogno di legittimazione e un modo per cercarla fu di mettere insieme frettolosamente quel bonus da 80 euro al mese calibrato su dieci milioni di elettori con redditi fra 8.145 e 26 mila euro. La misura era finanziata in deficit, solo per l’anno delle europee – anzi per i mesi delle europee – e l’effetto nelle buste paga arrivò nell’ultima settimana di maggio: precisamente nei giorni in cui gli italiani si recavano alle urne.
Era impossibile comprare il consenso in modo più scoperto di così. Allora lavoravo per “Repubblica” e scrissi che l’Italia non aveva bisogno di manipolazioni del bilancio a scopi elettorali. Un ministro di Renzi, mio amico da anni, smise di parlarmi. Vannutelli ora ha fatto i conti, comune per comune del Paese, e calcola che ogni 1% nell’aumento della popolazione beneficiata dal bonus portò 0,18% di aumento dei voti per il Pd. In sostanza, in ogni territorio in cui un 20% della popolazione ricevette gli 80 euro di Renzi la quota di voti per il partito del premier salì in media del 4%. Chi aveva redditi appena sotto o appena sopra le soglie di accesso al beneficio votò molto meno spesso per il partito del premier. Ma il Pd registrò un picco del 40,8%, mai più ripetuto. Non solo. I dati di Vannutelli rivelano anche come gli italiani che ricevettero il bonus per errore e furono costretti a rimborsarlo l’anno dopo – circa 1,5 milioni di persone – in seguito hanno mostrato una tendenza a punire il Pd nelle urne. Ma gli italiani così beneficiati spesero poco: almeno metà del bonus venne risparmiato nel timore di dover affrontare di nuove crisi in futuro.
In ogni caso gli 80 euro funzionarono così bene per Renzi che il premier li rese permanenti. Da allora cercò sempre nuove varianti sul tema, ad ogni passaggio elettorale. Ma perché rivangare ora? Perché quell’episodio rappresenta un modello di qualcosa che si sarebbe ripetuto con maggioranze politiche e in modi diversi nei dieci anni seguenti: Renzi aveva solo reso più esplicita l’arte di mettere soldi in tasca agli italiani, a debito, in vista di una precisa scadenza elettorale.
Proviamo a riassumere qualche esempio nell’ultimo decennio e i relativi effetti politici.
- Il bonus Renzi è costato 73 miliardi di euro in otto anni, mentre Renzi stesso è passato dal 40,8% del Pd nel 2014 al 3% di Italia Viva nei sondaggi oggi.
- Le pensioni con “quota 100” volute da Matteo Salvini, quando la Lega governava con il Movimento 5 Stelle, finiranno per costare 23 di euro fino al 2025, beneficiando circa 400 mila lavoratori. La Lega di Salvini è passata dal 34% delle europee del 2019 – subito dopo aver lanciato “quota 100” – all’8,9% delle politiche del 2022.
- Il superbonus, lanciato dal Movimento 5 Stelle nel 2020 e di fatto sostenuto da tutti i partiti in parlamento, dovrebbe costare a termine circa 105 miliardi.
- Il sisma-bonus lanciato nelle stesse condizioni dovrebbe costare a termine una trentina di miliardi.
- Il bonus facciate, per il quale vale quanto sopra, dovrebbe costare a termine circa 25 miliardi. M5S, che fu il principale promotore di queste tre misure lanciate nel 2020, passa dal 34% delle politiche del 2018 al 15% delle politiche del 2022.
All’elenco si potrebbe certo aggiungere il reddito di cittadinanza, disegnato molto male e costato circa 30 miliardi in quattro anni. Ma sono riluttante a inserirlo nella lista delle regalie a scopo elettorale – benché questa considerazione all’epoca contasse per i 5 Stelle – perché l’Italia nel 2018 aveva senz’altro bisogno di una misura di contrasto alla povertà più robusta di quanto fosse esistito fino ad allora. Sembra invece più tipico della lunga serie di decisioni prese con l’occhio alle urne la misura di riduzione del cuneo fiscale e accorpamento delle aliquote più basse promossa ora dal governo di Giorgia Meloni. Come nel caso degli 80 euro di Renzi, quel provvedimento oggi in Legge di bilancio si rivolge a uno strato sociale che ha sicuramente bisogno di rafforzare il proprio potere d’acquisto. Ma come nel caso degli 80 euro, si tratta di una misura in gran parte in deficit, promossa e finanziata per un unico anno e varata pochi mesi prima delle elezioni europee. Costa, nel complesso, 14 miliardi all’anno. Tra l’altro, persino la riduzione del canone Rai da 90 a 70 è finanziata, per ora, solo per l’anno delle europee.
Bene, ora sommiamo tutte queste elargizioni chiaramente pensate a scopi elettorali negli ultimi dieci anni: il loro costo accumulato fin qui è di 270 miliardi di euro. Si tratta di debito pubblico in più per circa il 13% del prodotto interno lordo. Naturalmente alcune di esse erano almeno in piccola in parte utili o necessarie, eppure sono tutte accomunate da obiettivi politici.
Sono stati centrati? Nell’immediato, sempre: gli autori delle regalie concesse a debito hanno tutti vissuto stagioni di strabordante consenso. Nel medio periodo invece gli effetti sono più complessi. Tutti gli architetti delle misure – meno Giorgia Meloni – hanno conosciuto un declino dei consensi rapido come era stata l’ascesa. Dal 2013 il calo dell’affluenza degli italiani alle urne è stato verticale e così rapido che ormai gli astenuti – cosa mai vista prima – sono più del doppio più numerosi del partito più votato: come se gli elettori avessero perso un po’ di rispetto per la politica (guardate il grafico qui sopra, elaborato da Pagella Politica).
Così il ciclo del populismo economico mostra le sue caratteristiche costanti e crescenti. Si fonda sul bisogno di consolazione dell’elettore, ma ignora le conseguenze dei suoi costi nel tempo. Una sua caratteristica è che i denari spesi, siano pochi per il più minuto dei condoni o una tragica enormità per il più catastrofico dei bonus, non cristallizzano il consenso. Dapprima confortano. Poi i partiti o i leader che hanno concesso iniziano fatalmente e puntualmente a scivolare nei sondaggi. Alcune misure emergono per intuizione non mediata, dai politici al “popolo”. Altre, più spesso, sono intermediate da portatori di interessi che di rado operano alla luce del sole, anche se ormai non fanno più molto per passare inosservati nel suk di Roma.
Il risultato è quasi sempre la disaffezione elettorale verso il politico che ha donato. Renzi presto venne letteralmente detestato. I Cinque Stelle, disprezzati. Ma l’altra costante è che la memoria genetica del populismo economico resta nella società e spinge milioni di elettori e centinaia di gruppi di interesse a cercare sempre nuovi modi stare sul mercato della politica. A cercare la prossima promessa, la prossima scorciatoia. Molti alla base hanno motivazioni e bisogni reali. Partono spesso da domande giuste, a cui magari vengono date risposte sbagliate ma pur sempre risposte, quando invece la vecchia politica negava le domande stesse.
Il risultato però è quello di un criceto che corre, costosamente, sulla stessa ruota. Negli ultimi anni sono stati spesi in Italia circa 300 miliardi a debito in più per sostenere i consumi degli elettori. Eppure l’Istat ci dice che i consumi sono rimasti sempre inchiodati poco sotto o poco sopra i mille miliardi di euro all’anno (stimati in euro costanti del 2015). Impensieriti dal futuro e sfiduciati dalla politica, gli italiani hanno preferito mettere da parte ogni euro concesso di più: in dieci anni i depositi liquidi delle famiglie sono cresciuti, guarda caso, di quasi trecento miliardi di euro.
Forse è tempo che gli elettori esigano dagli eletti risposte meno miopi. Gli uni e gli altri, ormai, sono abbastanza maturi per provarci.
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Bitcoin si appresta a chiudere un 2024 che resterà nella storia come pietra miliare, non solo per la performance, ma anche per il breakout della resistenza psicologica dei 100.000 USD, con un ATH (All-Time High) registrato il 17 dicembre al prezzo di 108.364 dollari - oggi acquistabile su Bybit con BONUS ESCLUSIVO PER I NOSTRI LETTORI. Bitcoin un 2024 da Record Attualmente, BTC quota 94.700 USD e, da inizio anno, la performance di crescita si attesta a +123%, restando poco sotto rispetto al 2023, quando aveva chiuso a +155%. Performance Storiche A livello statistico, il miglior rialzo della sua storia Bitcoin l’ha registrato nel 2013, quando era cresciuto di circa il 5.300%. Dal 2015, BTC chiude tre anni consecutivi in verde e poi uno in negativo. Era accaduto anche tra il 2019 e 2021, adesso questo è il secondo in positivo in attesa del 2025. I Tre Punti Chiave del 2024 per Bitcoin L'andamento di Bitcoin nel 2024 può essere riassunto in tre eventi principali, elencati in ordine cronologico: - Approvazione degli ETF Spot BTC: il 10 gennaio, la SEC ha approvato gli ETF su Bitcoin, aumentando notevolmente l'interesse sia dei retail che dei player istituzionali verso BTC. Questo sviluppo ha contribuito a legittimare Bitcoin come veicolo di investimento, incrementando gli afflussi di capitale nel mercato delle crypto. - Halving di Bitcoin: il quarto halving di Bitcoin si è tenuto il 19 aprile 2024, riducendo la ricompensa per blocco da 6,25 BTC a 3,125 BTC. Questo evento ha aumentato la scarsità di Bitcoin e, come in passato, ha contribuito a un sentiment rialzista per tutto l'anno, con attese di ulteriori incrementi di prezzo. - Elezione di Trump e l’influenza della politica: le elezioni presidenziali statunitensi del novembre 2024 hanno avuto un impatto significativo sulle dinamiche di mercato di Bitcoin. Le posizioni politiche di Trump, favorevoli a normative progressiste sulle crypto, hanno alimentato un sentiment positivo verso il settore. Questo contesto ha portato al fenomeno noto come “Trump trade” o “Pump Trump”. La Serie di Nuovi ATH di Bitcoin nel 2024 Bitcoin ha rotto i 100.000$ ma anche registrato una serie di 15 nuovi ATH (All-Time High) nel corso del 2024, un risultato sicuramente influenzato ed ottenuto dai ai fattori in precedenza elencati. L'Integrazione con la finanza tradizionale Un altro elemento cruciale che ha contribuito alla crescita di Bitcoin è stata la crescente integrazione con la finanza tradizionale. Il 2024 ha visto una maggiore interconnettività tra la finanza tradizionale e la finanza decentralizzata (DeFi). L'ascesa degli asset tokenizzati del mondo reale (RWA o Real-World Assets) sulle reti pubbliche ha messo in evidenza il potenziale per un'integrazione più stretta tra questi due settori. Questo fenomeno riflette una crescente accettazione delle criptovalute all'interno dei principali schemi finanziari. Situazione Attuale del Prezzo di Bitcoin Bitcoin (BTC) - Monthly Dicembre 2024 Attualmente, il prezzo di BTC è tornato sotto i 100.000 dollari. Osservando il grafico monthly, si sta configurando una candela shooting star in dicembre che segna -2,20%. Mancano ancora tre giorni alla chiusura dell’anno, quindi lo scenario potrebbe evolvere, negando questa candela. Ragionando sulla situazione grafica attuale, è utile ricordare che la candela shooting star è tipica di un trend che si sta indebolend. Inoltre, quando si forma lungo un uptrend, assume spesso un carattere di inversione. Quadro Ciclico e finestra di Vendite Bitcoin (BTC) - Quadro Ciclico Questa situazione grafica si inserisce nel quadro ciclico di lungo periodo, in cui abbiamo già evidenziato da alcune settimane che Bitcoin è entrato in una finestra favorevole alle vendite, come indicato nell’analisi del 14 dicembre: “… la finestra ciclica di lungo periodo a 14 mesi indica che siamo entrati in una fase temporale più propensa alle vendite. Sarà fondamentale prestare attenzione nelle prossime settimane a eventuali segnali ribassisti che si potranno evidenziare sulle leg rialziste.” Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it Scenario di Breve Termine per Bitcoin Bitcoin (BTC) - Daily 28 Dicembre 2024 Osservando lo scenario di breve termine, sul grafico daily è evidente che il prezzo di Bitcoin nell'ultima settimana si sta muovendo in un range compreso tra supporto e resistenza, con una variazione di pocono meno del 10%. - Area di supporto: il supporto a 92.500 dollari è stata già testata due volte. In caso di breakdown, la successiva zona di supporto si trova tra 86.000 e 87.700 dollari. - Resistenza chiave: Per riprendere un trend rialzista, il prezzo di Bitcoin deve superare la resistenza a 100.600 dollari. Questo livello è stato sfiorato due volte durante la settimana, ma successivamente il prezzo ha subito un ritracciamento. Read the full article
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Taylor Swift
Taylor Swift è la popstar numero uno al mondo.
La più ascoltata, la più seguita, la più venduta, la più ricca, la più premiata. Ha infranto ogni record musicale.
Con oltre duecento milioni di dischi venduti, è la donna che ha trascorso più settimane al primo posto della classifica statunitense.
Il 31 ottobre 2022 è diventata la prima artista nella storia ad occupare l’intera top 10 della classifica Billboard Hot 100.
Un successo planetario dovuto alla sua musica in grado di parlare a tutte e tutti. Con incredibile eclettismo passa dal pop al country, dall’indie folk all’alternative rock.
Utilizza la canzone come strumento di comunicazione largo e potente..
Riesce a dialogare costantemente col suo pubblico. Dà un’immagine di sé accudente, familiare nonostante sia una donna di immenso potere. Le piace stare dalla parte giusta della storia e usa la sua influenza per sostenere molte cause.
Ha combattuto importanti battaglie nel mondo della discografia a vantaggio anche di chi non ha il suo potere economico e negoziale.
Modello di indipendenza e empowerment femminile, controlla ogni singola cosa inerente al suo lavoro, scrive musica e testi e dirige i suoi video. Infrange le regole non scritte del mercato pop.
Taylor Alison Swift è nata a West Reading, in Pennsylvania, il 13 dicembre 1989. È cresciuta in una fattoria e la sua prima passione è stata la poesia.
A dieci anni è entrata in una compagnia di teatro per l’infanzia e iniziato a suonare la chitarra, a dodici ha scritto la sua prima canzone, Lucky You. A tredici ha firmato il suo primo contratto discografico.
Nel 2005 è stata assunta come autrice di canzoni dalla SONY, la più giovane in assoluto a ottenere un simile lavoro. Voleva incidere i suoi pezzi e per questo, scommettendo solo su se stessa è andata alla Big Machine Records, neonata etichetta con cui è rimasta fino al 2018.
Il suo album di debutto Taylor Swift, del 2006, una fusione di country tradizionale e moderno, è rimasto in classifica per 275 settimane vendendo cinque milioni di copie. Da quel momento sono piovuti premi e primati assoluti.
Ha vinto quattordici Grammy Award ed è l’unica donna ad aver conquistato il premio di miglior album dell’anno in tre diverse occasioni.
È l’artista più premiata in assoluto nei 40 anni di storia degli MTV Video Music Awards con un totale di 30 Moonmen.
Nel 2022 le è stata conferita una laurea honoris causa in Belle Arti dalla New York University.
Nel 2023 è stata la prima intrattenitrice della storia eletta Persona dell’anno dalla rivista Time e l’artista più ascoltata dell’anno con oltre 29 miliardi di riproduzioni.
Il suo Eras Tour è stato il più redditizio nella storia della musica. Sono stati 149 concerti, tutti sold-out, in 21 mesi, da marzo 2023 all’8 dicembre 2024, che hanno visto la presenza di oltre dieci milioni di persone, i ricavi dalla vendita dei biglietti hanno superato i due miliardi di dollari.
Alla fine dell’evento più importante di sempre, ha distribuito un bonus di quasi 200 milioni, oltre ai loro salari, allo staff compresi camionisti, servizio catering, ballerini, addetti ai suoni, luci, falegnami e tanti altri.
Attivista e filantropa è in grado di riuscire a parlare a tutte le generazioni con schiettezza, ironia, semplicità, si è esposta per molte cause, ha sostenuto Kamala Harris nelle elezioni contro Trump, si è spesa per i diritti di donne e persone Lgbtq+, contro le armi, il razzismo, il sessismo e per l’Equality Act. Attraverso la sua musica e i suoi seguitissimi canali social, non manca di dire la sua su ciò che accade nel mondo.
In dicembre 2024, il giorno prima del suo compleanno, ha battuto un nuovo record e ottenuto ben dieci premi della Billboard 200 per la sua ultima fatica, The Tortured Poets Department, portando il suo bottino totale a 49. È inarrestabile!
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#Attenzione, attenzione è davvero molto importante! Uscite dalle #ZTL e dal mondo ovattato e lontano dal vero vissuto degli italiani e andate in giro per l'Italia e vedrete cosa sta succedendo per colpa del falso e interessato #buonismo delle #sinistre compiacimenti e falso accoglienti. Hanno promosso, incoraggiato e riempito l'Italia tutta di #clandestini che, nella stragrande maggioranza, abbandonati a se stessi, delinquono, spacciano, stuprano, accoltellano, rubano, rapinano, occupano case e edifici e rendono insicure e invivibili gran parte delle città e comuni italiani.
#Elezioni #regionali #emiliaromagna #umbria 17/18 NOVEMBRE #elezioniregionali2024
#iononvotoPD #IoNonVotoPd #IoNonVotoMovimento5Stelle #IoNonVotoSinistra perché NON fanno gli interessi né dell' Italia e né degli Italiani, ma quelli dell' #Europa #immigrazionista senza #controlli e dei #Globalisti #Woke e #Gender #follementecorretti (Leggete Luca RICOLFI bravissimo sociologo di sinistra).
@MassimGiannini @DAVIDPARENZO @TizianaPanella2 @diMartedi @corradoformigli @la_giando @il_cappellini @LaStampa @Corriere @repubblica @fanpage #LillyGruber @La7tv Il @pdnetwork @ellyesse daAnni DIFENDONO l'#immigrazione #incontrollata che ha reso l'Italia #insicura e minacciata!
Il #giudizio o #parere di #AndreaSCANZI #tuttologo, #scarsopolitologo e #sapientone del @ilfattoquotidianoit e militante del @movimento5stelle di @giuseppeconte_ufficiale più che "#giornalista😂👎" onnipresente in tutti i #talk-show #politici di tutti i #canali #TV con predilezione per il @partitodemocratico di @ellyesse (che ruba i voti al @movimento5stelle ) va rispettato ed ascoltato, ma ha scarsa e squallida rilevanza politica e sociale, perché oltre ad essere fazioso e di parte si rivela nella stragrande maggioranza dei casi inopportuno, non veritiero e volto solo a screditare, senza merito, l'operato del BUON #GOVERNO di @giorgiameloni e della SUA OTTIMA SQUADRA POLITICA che sta facendo BENE nonostante le poche risorse economiche e finanziarie rimaste nelle casse dello stato, dopo gli sprechi di miliardi di euro con bonus vari e politiche assistenzialiste sbagliate dei precedenti governi #giallorossi e #piddini . Piuttosto SCANZI dica a @giuseppeconte_ufficiale di rompere definitivamente l'alleanza con il @partitodemocratico di #Schlein👎 altrimenti il #Pd svuoterà tutto l'elettorato dei #cinquestelle . Agli #elettori dell'Emilia Romagna e Umbria che andranno al voto regionale domenica e lunedì p.v. consigliamo fortemente di andare a #votare in massa e di non NON votare assolutamente né per i #candidati del @partitodemocratico né per quelli del @movimento5stelle di cui conosciamo bene i progetti politici amministrativi che ignorano i #problemi della #sicurezza dei cittadini derivati dal #buonismo falso di detti partiti che promuovono e incoraggiano l'immigrazione clandestina e irregolare che produce, come sappiamo, delinquenza, spaccio, stupri, accoltellamenti, rapine, furti, occupazioni abusive di case e degrado sociale e insicurezza ormai in tutta Italia. #ElezioniEmiliaRomagna #ElezioniUmbria #elezioniregionali2024 #elezioniemiliaromagna #ElezioniUmbria .
F.to un ex elettore del #partitodemocratico deluso dalla #EllySchlein e dal suo programma elettorale.
#massimogiannini la Repubblica La Stampa Corriere della Sera Fanpage.it Domani Radio Radicale Luca Sommi @accordiedisaccordi
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Negli ultimi giorni il mercato crypto ha iniziato a subire prese di profitto, con discese anche importanti, soprattutto tra le altcoin. Tuttavia, alcune stanno ancora mostrando forza rialzista, come Raydium (RAY) - che oggi si può acquistare con un bonus gratuito grazie a Bybit. Va notato come, nelle ultime 24 ore, ci sia stato un trend positivo nei token legati alla DeFi, come Raydium, AAVE e JOE, ma anche in quelli legati al mondo degli exchange, come Bitget (recentemente analizzato). Performance Attuale di Raydium Attualmente, $RAY quota 5,56 USDT e, nel mese di dicembre, ha registrato un minimo a 3,971 USDT. Al valore attuale, il rimbalzo dal minimo è di circa il 40%, e l’andamento di dicembre è tornato positivo del +2,40%. Tuttavia, il prezzo resta in calo rispetto all’ATH toccato a fine novembre a 6,50 USDT. Il rialzo da inizio 2024 si attesta a +340%. Raydium il DEX su Solana Raydium è un DEX (Decentralized Exchange) basato sulla blockchain di Solana. È stato sviluppato nel 2021 ed è un Automated Market Maker (AMM) che utilizza l’order book centrale, permettendogli di interagire con il Serum DEX di Solana. Raydium è attualmente tra le crypto principali legate all’ecosistema di Solana, che sta mostrando il movimento più significativo. Sarà interessante osservare se riuscirà a guidare il rialzo di altri DEX, come Jupiter, o delle numerose meme coin. Raydium andamento TVL nel 2024 TVL di Raydium +1280% nel 2024 Il rialzo del prezzo di Raydium, continua ad accompagnarsi all’incremento della sua Total Value Locked (TVL). Nel grafico allegato del sito specializzato in DeFi, DefiLlama, è consultabile l’andamento della sua TVL nel 2024 che vede una crescita di oltre il +1280%, passando da 164 milioni di gennaio agli attuali 2,440 miliardi di dollari. Panoramica Storica di Raydium Raydium (RAY) - Monthly Dicembre 2024 Sul grafico monthly è riportata una panoramica storica del prezzo di $RAY, dove l’ATH a 16,94 USDT è stato raggiunto a settembre 2021, da dove è iniziata una fase di ribasso di lungo periodo. Nel dicembre 2022 è stato registrato un minimo storico a 0,1336 USDT, segnando l'inizio di una lenta fase di rimbalzo del prezzo. Il Movimento Rialzista di fine 2023 e inizio 2024 Il 2023 è passato quasi in modo anonimo, ma nella parte finale dell'anno il prezzo di $RAY ha iniziato a dare segni di rialzo, proseguiti nella prima parte del 2024. A marzo di quest’anno Raydium ha toccato un primo massimo rilevante a 3,30 USDT, da cui è seguita una fase di calo fino al boom rialzista di novembre. Dal grafico si può notare come già ad ottobre $RAY avesse avviato una fase rialzista, chiudendo il mese con un incremento del +74%. Su base trimestrale, al valore attuale, il token sta crescendo del +210%. Analisi del Grafico Weekly Raydium (RAY) - Weekly 11 Dicembre 2024 Analizzando il grafico weekly, si evidenzia chiaramente come il rialzo sia iniziato ad ottobre, proseguendo a novembre grazie all’entusiasmo per le elezioni di Trump.Il prezzo si trova in uptrend, avendo raggiunto a fine novembre un massimo annuale a 6,4936 USDT, seguito da una correzione significativa del 40%, con un minimo toccato a 3,9854 USDT all’inizio di questa settimana. Andamento e obiettivi futuri di Raydium Nella giornata di oggi, Raydium registra una crescita del +18%, con il rialzo iniziato ieri quando il prezzo si è avvicinato al supporto principale a 3,87 USDT.La candela settimanale mostra un segno positivo, con un obiettivo per il prezzo verso la resistenza in area 6,70 – 6,80 USDT. Questo livello era già stato indicato nella nostra analisi del 9 novembre: .. la conferma definitiva avverrà solo con il breakout della resistenza principale a 6,80 USDT. Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it Read the full article
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ciao! sono molto preoccupata per questione elezioni + governo nuovo, tu sei una persona che sembra saperne un po' e quindi ti chiedo: quale sarebbe lo scenario peggiore se si andasse incontro ad un governo Meloni secondo te? la sto vivendo malissimo, la gente è troppo stupida per avere diritto di voto e io ho paura :(
buongiornissimo cara, grazie mille per la fiducia nelle mie due (2)* conoscenze in materia. vedrò di fare il possibile, ma prima è importante fare due premesse
a livello strettamente personale, detto da giulia deathshallbenomore davanti a uno o due o cinque gin tonic, anch'io sono preoccupata e mi voglio sparare per l'attuale situazione politica e per il futuro che ci attende; direi che il senso di spaesamento è normale;
ad ogni modo, è importante cercare di rimanere obiettivi, e qui entra in gioco la (circa, in un certo senso) Dr. giulia deathshallbenomore. Cercherò di risponderti rimanendo sul tecnico e senza cedere eccessivamente alla nobile arte della divinazione; cercare di prevedere il futuro mi sembrerebbe poco intellettualmente onesto e più tendente all’opinione free style, che è (ahimè) alla portata di tutti. Quindi disclaimer: NON SONO UNA VEGGENTE**;
premessa bonus: oh rega è il 31 di luglio e siamo su tumblr, quindi perdonatemi se magari (sicuramente) non osservo il rigore scientifico di una pubblicazione perché altrimenti vi piratate un manuale di costituzionale e un po' di letteratura scientifica e facciamo prima <3
ora andiamo sotto ché se no mi danno in pasto ai lupi <3
Sicuramente, se/quando arriveremo al governo Meloni, ci troveremo dinanzi a un governo di destra, populista e nazionalista. Assisteremo a un rallentamento sui diritti - scordiamoci ius soli, diritti lgbt+, inclusione sociale, legalizzazioni, fine vita (anche se, a dire il vero, è una questione abbastanza trasversale) etc. - se non a un arretramento [il buon mantra “i diritti non sono mai scontati”? Sempre attuale]. Probabilmente ci saranno politiche opinabili, à la quota 100. Clima? Voglio sperare che a qualcuno interessi. Un giorno sì e l’altro pure saremo al centro di situazioni imbarazzanti in sede Ue e internazionale. Tutto sommato, comunque, niente di nuovo sul fronte occidentale.
Ad ogni modo, è comunque vero che non viviamo nello stato di natura, ma disponiamo di garanzie costituzionali. La nostra costituzione è rigida: non solo per modificarla serve una procedura più complessa del normale iter legislativo, ma, soprattutto, alcune parti sono indisponibili alla revisione (esplicitamente solo la forma repubblicana ex art. 139, ma, per l'interpretazione dottrinale e soprattutto per la giurisprudenza costituzionale, anche i c.d. princìpi “supremi”: il godimento dei diritti, l’eguaglianza formale e sostanziale, lo stato diritto etc etc. -> non esiste un elenco(TM), generalmente si fa riferimento ai princìpi fondamentali all'inizio della costituzione e ad altri elementi da essi richiamati). Ora, la rigidità interessa in primis la procedura di revisione costituzionale, quindi mi dirai: 'va beh ma che me frega? Dimmi di più del governo Meloni’. Però è importante tenere presente questa cornice: la costituzione, con le sue parti inalterabili, è alla base e al vertice gerarchico del nostro ordinamento, ed è peraltro garantita dalla Corte costituzionale (altro tassello fondamentale delle garanzie costituzionali previste dal testo stesso): qualsiasi norma o atto violi la costituzione (cercando, in un certo senso, di distorcere i confini e le caratteristiche dell’ordinamento) è da ritenersi incostituzionale. E quindi questo costituisce un argine all’attività del legislatore, per quanto il giudizio di costituzionalità da noi non sia preventivo, ma ex post. Inoltre, anche il presidente della repubblica, nel ruolo di garante dell’ordinamento costituzionale, può opporsi all’approvazione di una legge mediante il rinvio alle camere (certo, non uno strumento fortissimo e su cui contare al 1000%, ma questo anche per garantire l’equilibrio tra e la separazione dei poteri).
Altro esempio sulle garanzie, la nomina dei ministri: il presidente della repubblica può invitare a riconsiderare/opporsi alla nomina di un ministro - come già accadde proprio con il gov. Conte I. Il che ci offre potenzialmente un garanzia rispetto alla nomina, in posizioni chiave, di ministri che ci metterebbero in situazioni gravissime (ovviamente non mi riferisco a politiche tutto sommato normali, ma con cui non concordiamo, ma parlo di casi in cui verrebbero messi in questione la posizione all’interno dell’UE o lo schieramento internazionale dell’Italia. Per dire: difficile aspettarsi che il presidente della repubblica accetti di nominare ministri che propongano l’uscita dall’UE e l’allineamento con la Russia).
Questo per dire che il sistema costituzionale non è infallibile, ma non è nemmeno una pagina bianca su cui chiunque possa scrivere quello che gli pare senza imbattersi in alcuni limiti.
Tuttavia, come accennavo, questo non esclude politiche opinabili e un rallentamento, ad esempio sui diritti [mi concentro su questo, ma ovviamente nella vita di uno stato ci sono anche tantissime altre questioni, su cui verrà proiettata l’ombra di un governo di destra, e anche questo è da mettere in conto]: se già non stavamo andando lontano, non aspettiamoci unicorni e arcobaleni per la prossima legislatura: le minoranze non saranno di certo sostenute e anzi, probabilmente saranno lasciate a se stesse in alcuni casi, messe in difficoltà in altri (direi migranti in primis). Quello che onestamente temo di più non è tanto una legge che dica “haha siamo dei cattivoni quindi ora diamo la caccia a [*gira la ruota*] i gheis”, quanto magari una serie di emendamenti, a istituti che già esistono, che compromettano ulteriormente l’accesso a servizi tipo aborto etc.
‘Ma quindi tutto lo spiegone sulla costituzione e le garanzie?’ EH. A un certo punto si entra a stretto contatto anche con la politica, e la non troppo dignitosa politica italiana è tutto fuorché una scienza esatta. Purtroppo abbiamo ben presente i casi di Ungheria e Polonia, ma voglio credere che il nostro assetto costituzionale e istituzionale (nel senso più ampio del termine) sia maggiormente resistente. Nel complesso, il mio terrore viene “consolato” da una malinconica rassegnazione: mi aspetto un governo di destra, pessimo, che a un certo punto cadrà - per puntuale crisi estiva o cause naturali - e allora ricominceranno le previsioni sull’assetto successivo. Te lo ricordi il governo giallo-verde? Mi aspetto un livello simile di cialtroneria, imbarazzo e opinabilità delle politiche. La preoccupazione (più che fondata) per la presidenza Trump? Vibes simili: tantissimo terrore, ma per forza o per inerzia si esce anche da quello.
Probabilmente suono un po’ cinica e gattopardesca [con uno strascico di anaciclosi], ma tant’è.
Spero di esserti stata in qualche modo utile, nel dubbio ti mando un abbraccione <333
ps RIMANETE INFORMAT* E ANDATE A VOTARE
*mento, di skills ne ho sono addirittura tre (3)
**non mi piace mai l'atteggiamento di chi arriva e pare avere risposte pronte e graniticamente sicure, andiamoci piano :)
#mi rendo umilmente conto che tutto lo spiegone sulla costituzione è dovuto principalmente alla mia necessità di flexare#ma che ci vuoi fare. è il mio argomento <3#boh senti lo pubblico perché se no rimango ottomila anni a sistemare questo post#ad ogni modo questi i miei two cents tecnici. quindi non proprio l'opinione del bar macomunque è importante#sentire più opinioni (magari evitando i cialtroni complottari) nel corso del tempo. per avere una prospettiva completa e aggiornata#sia in abito teorico (che ok rimane abbastanza fermo) sia pratico (la politica e la campagna elettorale)#a proposito di campagna elettorale: domani comincia la newsletter del post apposita se vi interessa! si chiama 25/09 e mi pare sia free#(cioè non solo per abbonati)#ignorate i refusi pls che sono ormai i miei compagni di vita
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E' più di un anno e mezzo che la Polizia attende il pagamento degli straordinari dei suoi agenti. Un anno e mezzo. Più di 18 mesi durante i quali migliaia di poliziotti hanno dovuto osservare il loro Ministro andarsene in giro per l'Italia con la loro divisa, prendersi i meriti dei loro risultati, millantare vicinanza e rispetto, mentre negava loro perfino il pagamento degli straordinari. Il 26 giugno hanno pure scritto, i poliziotti, all'allora Ministro dell'Interno con la divisa, ricordandogli che da 17 mesi attendevano il pagamento degli straordinari. Un ritardo che non si vedeva da anni. E li attendevano loro e le loro famiglie. Per lavori effettuati. Per rischi presi. Ma nulla. Nemmeno una risposta. Per tutta l'estate. Troppo impegnato, il Ministro che ama la Polizia, a far fare giri sulla moto d'acqua della Polizia al figlio, a bere moijto al Papeete, a far cadere il governo per andare a elezioni e raddoppiare le poltrone. Troppo occupato il Ministro della Polizia, per rispondere alla Polizia. Almeno fino al 5 settembre, suo ultimo giorno da Ministro, quando la risposta è finalmente arriva. Ed è lapidaria. Niente soldi: “Sono in corso - si legge nella nota - le iniziative finalizzate al reperimento delle necessarie risorse aggiuntive”. Le ore di straordinario già effettuate, fa sapere, verranno retribuite “entro l’anno 2020”. Entro l'anno 2020. Quindi no, non se ne parla ancora. Però ehi, per un anno e mezzo ha indossato le divise della Polizia. Non basta? In fondo è così che si rispetta e si onora la polizia: andando in giro con la divisa e producendo post e tweet. Mica come quei comunisti del centrosinistra, che con il bonus Renzi, anziché fare i pagliacci, ai poliziotti fanno guadagnare da anni 960 euro in più all'anno. Staordinari a parte. Non è così che si onora e si rispetta la Polizia. Con il vile denaro. Meglio i post. I tweet. E le divise. Così si fa. No? Emilio Mola
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#Attenzione, attenzione è davvero molto importante! Uscite dalle #ZTL e dal mondo ovattato e lontano dal vero vissuto degli italiani e andate in giro per l'Italia e vedrete cosa sta succedendo per colpa del falso e interessato #buonismo delle #sinistre compiacimenti e falso accoglienti. Hanno promosso, incoraggiato e riempito l'Italia tutta di #clandestini che, nella stragrande maggioranza, abbandonati a se stessi, delinquono, spacciano, stuprano, accoltellano, rubano, rapinano, occupano case e edifici e rendono insicure e invivibili gran parte delle città e comuni italiani.
#Elezioni #regionali #emiliaromagna #umbria 17/18 NOVEMBRE #elezioniregionali2024
#iononvotoPD #IoNonVotoPd #IoNonVotoMovimento5Stelle #IoNonVotoSinistra perché NON fanno gli interessi né dell' Italia e né degli Italiani, ma quelli dell' #Europa #immigrazionista senza #controlli e dei #Globalisti #Woke e #Gender #follementecorretti (Leggete Luca RICOLFI bravissimo sociologo di sinistra).
@MassimGiannini @DAVIDPARENZO @TizianaPanella2 @diMartedi @corradoformigli @la_giando @il_cappellini @LaStampa @Corriere @repubblica @fanpage #LillyGruber @La7tv Il @pdnetwork @ellyesse daAnni DIFENDONO l'#immigrazione #incontrollata che ha reso l'Italia #insicura e minacciata!
Il #giudizio o #parere di #AndreaSCANZI #tuttologo, #scarsopolitologo e #sapientone del @ilfattoquotidianoit e militante del @movimento5stelle di @giuseppeconte_ufficiale più che "#giornalista😂👎" onnipresente in tutti i #talk-show #politici di tutti i #canali #TV con predilezione per il @partitodemocratico di @ellyesse (che ruba i voti al @movimento5stelle ) va rispettato ed ascoltato, ma ha scarsa e squallida rilevanza politica e sociale, perché oltre ad essere fazioso e di parte si rivela nella stragrande maggioranza dei casi inopportuno, non veritiero e volto solo a screditare, senza merito, l'operato del BUON #GOVERNO di @giorgiameloni e della SUA OTTIMA SQUADRA POLITICA che sta facendo BENE nonostante le poche risorse economiche e finanziarie rimaste nelle casse dello stato, dopo gli sprechi di miliardi di euro con bonus vari e politiche assistenzialiste sbagliate dei precedenti governi #giallorossi e #piddini . Piuttosto SCANZI dica a @giuseppeconte_ufficiale di rompere definitivamente l'alleanza con il @partitodemocratico di #Schlein👎 altrimenti il #Pd svuoterà tutto l'elettorato dei #cinquestelle . Agli #elettori dell'Emilia Romagna e Umbria che andranno al voto regionale domenica e lunedì p.v. consigliamo fortemente di andare a #votare in massa e di non NON votare assolutamente né per i #candidati del @partitodemocratico né per quelli del @movimento5stelle di cui conosciamo bene i progetti politici amministrativi che ignorano i #problemi della #sicurezza dei cittadini derivati dal #buonismo falso di detti partiti che promuovono e incoraggiano l'immigrazione clandestina e irregolare che produce, come sappiamo, delinquenza, spaccio, stupri, accoltellamenti, rapine, furti, occupazioni abusive di case e degrado sociale e insicurezza ormai in tutta Italia. #ElezioniEmiliaRomagna #ElezioniUmbria #elezioniregionali2024 #elezioniemiliaromagna #ElezioniUmbria .
F.to un ex elettore del #partitodemocratico deluso dalla #EllySchlein e dal suo programma elettorale.
#massimogiannini la Repubblica La Stampa Corriere della Sera Fanpage.it Domani Radio Radicale Luca Sommi @accordiedisaccordi
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Dopo l’election day americano e l’elezione di Trump del 5 Novembre, sembra essere cambiato anche lo scenario del prezzo Polkadot (DOT). Se pur non vi siano legami diretti, con il nuovo presidente USA, in Novembre DOT ha registrato una crescita del 126% - che possiamo acquistare con un bonus gratuito da 500$ grazie a Bybit. Boom di Polkadot con correzione Attualmente, Polkadot quota 8,55 USDT e nella giornata di ieri ha subito una forte correzione del 18%, perdendo in intraday quasi 2 USDT di valore. Anche dicembre registra un ribasso di circa il 5%, dopo aver toccato un massimo di 11,649 USDT la settimana scorsa. La serie di rialzi iniziata a novembre ha riportato in positivo il prezzo di Polkadot da inizio 2024, con un incremento contenuto del 4,2%. Questo dato evidenzia un andamento complesso e negativo per DOT fino a novembre. Dal crollo alla ripresa di Polkadot Fino a inizio novembre, Polkadot stava registrando un crollo di poco meno del 50% rispetto ai valori di inizio anno. Tuttavia, dopo le elezioni di Trump, DOT ha avuto un'importante spinta rialzista, in linea con la stragrande maggioranza delle criptovalute appartenenti alla Top 20 della Coin Market Cap. Questo rialzo ha anche modificato la classifica, portando nuove entrate tra le posizioni più alte. DOT +125% dall'elezione di Trump Panoramica crypto TOP 20 Nel grafico allegato, riportiamo la situazione attuale della Top 20 della Coin Market Cap. La panoramica mostra il significativo rialzo registrato da Polkadot, pari al +125% a partire dal 5 novembre. Il rialzo ha avuto anche fattori più legati alla vita di Polakdot e non solo all’hype del mercato crypto. Modifiche al tasso di inflazione di DOT Recentemente, la community di Polkadot, ha proporosto un referendum 1139, denominato "Wish for Change" (WFC), con l'obiettivo di ridurre l'attuale tasso di inflazione annuale del token DOT. Attualmente, l'inflazione è fissata al 10% e la proposta prevede di portarla inizialmente all’8%, con una riduzione graduale nel tempo. Questa decisione punta a rendere il modello economico più sostenibile e ad incentivare il valore a lungo termine del token. Oggi, reward massimo per lo staking si aggira attorno al 12% annuo. Tuttavia, l’esito del referendum potrebbe influenzare le dinamiche di staking e inflazione. Analisi storica del prezzo di Polkadot Sul grafico monthly si osserva una panoramica storica dell’andamento di Polkadot, dalla sua quotazione nell’agosto 2020 fino ad oggi. Il massimo storico di DOT è stato raggiunto a 55,090 USDT nel novembre 2021, da cui è iniziata una lunga fase ribassista caratterizzata da un bearish trend primario. Circa un anno fa, nell’ottobre 2023, il prezzo ha toccato un minimo di periodo a 3,564 USDT, dando inizio a un rialzo che nel 2024 ha portato Polkadot a toccare un picco annuale di 11,89 USDT. Tuttavia, dal massimo di marzo, DOT ha ripreso a scendere, arrivando al minimo di agosto di 3,59 USDT, registrando un calo del 66% dal massimo annuale. Tra settembre e i primi di novembre, il prezzo è rimasto compresso attorno all’area dei 4 USDT fino al boom post-elezione di Trump. Rally di Polkadot a novembre Sul grafico weekly si evidenzia chiaramente il leg up iniziato a inizio novembre. Il prezzo di DOT ha superato la prima resistenza in area 5,15 USDT, macinando quattro settimane consecutive di rialzi fino a toccare un massimo di periodo la settimana scorsa a 11,65 USDT. Polkadot (DOT) - Daily 09 Dicembre 2024 Qui si trova la resistenza chiave in area 11,30 USDT, che aveva già fermato il prezzo sul massimo annuale, come indicato nella nostra analisi del 5 marzo: La resistenza principale è a 11,30 USDT, mentre il livello del 50% passa in area 13,80 USDT ed è la resistenza critica da superare. Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it Situazione attuale: ritracciamento e supporti chiave Abbiamo visto che Polkadot è nuovamente in ritracciamento dalla resistenza di area 11,30 USDT. Il prezzo ieri ha corretto pesantemente, rompendo la prima area di appoggio individuata a 9,50 USDT. A scalare, i supporti vettoriali del movimento rialzista iniziato a novembre sono: - 8,60 USDT, primo livello di supporto (anche questo rotto) - 7,65 USDT, supporto principale. Queste ultimo livello è cruciale per valutare la tenuta del trend rialzista in atto da novembre e l’eventuale ripresa del prezzo di DOT con rimbalzo. Per riprendere il rialzo ora Polkadot deve tornare sopra il livello di 9,50 USDT. Read the full article
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DL Aiuti TER: sarà sufficiente a contrastare il caro vita?
In seguito alla forte crisi energetica degli ultimi mesi, peggiorata con il conflitto Russo-Ucraino, il Governo Italiano ha stanziato dei fondi con i quali ha erogato una serie di pacchetti di aiuti, mirati ad aiutare specifiche categorie di lavoratori, famiglie e imprese. Le misure sono contenute nel denominato DL Aiuti Ter. Ricordiamo che, con il Decreto Legge del 17 maggio 2022 e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Legge 15 luglio 2022, n. 91, il Governo Draghi ha dato quindi il via a politiche mirate a limitare le conseguenze economiche negative, causate dal caro prezzi e dalla crisi energetica. Con il precedente Decreto Aiuti bis, ormai Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si andava a intervenire su molteplici ambiti. Dal taglio dei contributi sugli stipendi dei lavoratori al sostegno finanziario alle piccole imprese agricole fino al bonus di 200 euro per alcune categorie di lavoratori. In aggiunta, nonostante le elezioni del 25 settembre, il Consiglio dei ministri è riuscito a sviluppare nuove misure a supporto di famiglie, pmi e lavoratori. Infatti, il 16 settembre 2022, è DL Aiuti TER: sarà sufficiente a contrastare il caro vita stato approvato il nuovo Decreto Legge Aiuti TER, con il quale il Governo Draghi ha messo a disposizione più di 14 miliardi di euro, che vanno ad aggiungersi ai 52 miliardi già stanziati precedentemente. Bonus del DL Aiuti Ter Cosa prevede in particolare il DL Aiuti TER? Il testo deve ancora essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ma la bozza prevede misure per imprese, famiglie, enti locali e sanità, terzo settore e società sportive, sostenibilità, istruzione e, infine aiuti per l’Ucraina. - In particolare, per le imprese il cui business richiede un grande utilizzo di gas naturale ed elettricità, è stato rafforzato il credito d'imposta fino ad un massimo del 40% delle spese. Tali spese devono essere sostenute esclusivamente per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nei mesi di ottobre e novembre 2022. - Per quanto riguarda le misure adottate a favore delle famiglie, si è pensato ad una proroga della riduzione delle tasse sui carburanti fino al 31 ottobre 2022 e all’erogazione di un bonus una tantum di 150€ che andrà a sommarsi al precedente bonus di 200€. Con il termine una tantum si intende che la somma viene erogata una volta sola, direttamente sulla busta paga previa esplicita dichiarazione del lavoratore al proprio datore di lavoro. - Per quanto riguarda i pensionati, l’ammontare è accreditato direttamente nella pensione del mese di novembre. - Il governo tiene conto anche del Terzo Settore, sviluppando misure a sostegno delle società sportive dilettantistiche e delle federazioni sportive italiane, ai teatri, cinema e luoghi di cultura. L'obiettivo è sempre quello di diminuire le conseguenze disastrose del caro-energia in questi settori. Ma come si ottiene il bonus di 150 euro? Si stima che i beneficiari di tale bonus, che rispettano i requisiti minimi, siano circa 22 milioni di italiani. Il bonus infatti spetta a tutti i dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi con partite IVA, che rispettano determinati limiti di reddito. In particolare, non devono aver percepito redditi superiori a 20 mila euro lordi nel 2021, vale a dire uno stipendio mensile non superiore a circa 1538 euro. A differenza del bonus di 200 euro, si amplia la soglia di reddito minimo con cui il lavoratore può godere di tale agevolazione (per ottenere i 200 euro era necessario avere un ISEE inferiore a 12 mila euro). Chi sono i lavoratori di Napoli che possono beneficiare del bonus: - Lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo e dello sport - Lavoratori che già beneficiano della NASPI e del Reddito di Cittadinanza che potrai richiedere nel CAF di Napoli - Dottorandi e assegnisti di ricerca (i quali dovranno espressamente fare domanda) - Lavoratori domestici Dunque, il bonus 150 € non è considerato una nuova indennità, bensì una sorta di integrazione del bonus di 200 €, precedentemente erogato. A fronte di questi incentivi e aiuti erogati da parte del Governo, sorge spontaneo chiedersi se queste misure siano davvero utili nel contrastare le conseguenze economiche della crisi energetica. Le famiglie riusciranno a condurre uno stile di vita pari a prima? L’incasso di 150 € è sufficiente per fare la differenza o è necessario sviluppare una strategia più strutturata? Fonte: https://energia-luce.it/news/decreto-aiuti-ter/ Read the full article
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#Attenzione, attenzione è davvero molto importante! Uscite dalle #ZTL e dal mondo ovattato e lontano dal vero vissuto degli italiani e andate in giro per l'Italia e vedrete cosa sta succedendo per colpa del falso e interessato #buonismo delle #sinistre compiacimenti e falso accoglienti. Hanno promosso, incoraggiato e riempito l'Italia tutta di #clandestini che, nella stragrande maggioranza, abbandonati a se stessi, delinquono, spacciano, stuprano, accoltellano, rubano, rapinano, occupano case e edifici e rendono insicure e invivibili gran parte delle città e comuni italiani.
#Elezioni #regionali #emiliaromagna #umbria 17/18 NOVEMBRE #elezioniregionali2024
#iononvotoPD #IoNonVotoPd #IoNonVotoMovimento5Stelle #IoNonVotoSinistra perché NON fanno gli interessi né dell' Italia e né degli Italiani, ma quelli dell' #Europa #immigrazionista senza #controlli e dei #Globalisti #Woke e #Gender #follementecorretti (Leggete Luca RICOLFI bravissimo sociologo di sinistra).
@MassimGiannini @DAVIDPARENZO @TizianaPanella2 @diMartedi @corradoformigli @la_giando @il_cappellini @LaStampa @Corriere @repubblica @fanpage #LillyGruber @La7tv Il @pdnetwork @ellyesse daAnni DIFENDONO l'#immigrazione #incontrollata che ha reso l'Italia #insicura e minacciata!
Il #giudizio o #parere di #AndreaSCANZI #tuttologo, #scarsopolitologo e #sapientone del @ilfattoquotidianoit e militante del @movimento5stelle di @giuseppeconte_ufficiale più che "#giornalista😂👎" onnipresente in tutti i #talk-show #politici di tutti i #canali #TV con predilezione per il @partitodemocratico di @ellyesse (che ruba i voti al @movimento5stelle ) va rispettato ed ascoltato, ma ha scarsa e squallida rilevanza politica e sociale, perché oltre ad essere fazioso e di parte si rivela nella stragrande maggioranza dei casi inopportuno, non veritiero e volto solo a screditare, senza merito, l'operato del BUON #GOVERNO di @giorgiameloni e della SUA OTTIMA SQUADRA POLITICA che sta facendo BENE nonostante le poche risorse economiche e finanziarie rimaste nelle casse dello stato, dopo gli sprechi di miliardi di euro con bonus vari e politiche assistenzialiste sbagliate dei precedenti governi #giallorossi e #piddini . Piuttosto SCANZI dica a @giuseppeconte_ufficiale di rompere definitivamente l'alleanza con il @partitodemocratico di #Schlein👎 altrimenti il #Pd svuoterà tutto l'elettorato dei #cinquestelle . Agli #elettori dell'Emilia Romagna e Umbria che andranno al voto regionale domenica e lunedì p.v. consigliamo fortemente di andare a #votare in massa e di non NON votare assolutamente né per i #candidati del @partitodemocratico né per quelli del @movimento5stelle di cui conosciamo bene i progetti politici amministrativi che ignorano i #problemi della #sicurezza dei cittadini derivati dal #buonismo falso di detti partiti che promuovono e incoraggiano l'immigrazione clandestina e irregolare che produce, come sappiamo, delinquenza, spaccio, stupri, accoltellamenti, rapine, furti, occupazioni abusive di case e degrado sociale e insicurezza ormai in tutta Italia. #ElezioniEmiliaRomagna #ElezioniUmbria #elezioniregionali2024 #elezioniemiliaromagna #ElezioniUmbria .
F.to un ex elettore del #partitodemocratico deluso dalla #EllySchlein e dal suo programma elettorale.
#massimogiannini la Repubblica La Stampa Corriere della Sera Fanpage.it Domani Radio Radicale Luca Sommi @accordiedisaccordi
La Venere di Bertinotti
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A novembre o a dicembre si tornerà a votare in Abruzzo, per le elezioni regionali.
+++ Dieci nomi prestigiosi da proporre per la Presidenza della Regione Abruzzo +++
1) Razzi Andonio. Politico di fama mondiale, grandissimo pacificatore, pedina fondamentale nello scacchiere internazionale. Rilancerebbe l'economia e darebbe lavoro ad una freca di persona tramite la costruzione di un ponte diretto in cemento disarmato Pescara-Pyongyang. Indice di Votabilità Agricola (da ora in poi IVA): 2/10.
2) Siffredi Rocco da Urtone. Se sta bone Rocch, sta bone tutta la rocche... e Rocco nostro di solito sta bone, senza aiutini. Tutta la regione ne gioverebbe. IVA: 8/10.
3) Semproni Gianfranco. Celeberrimo il suo discorso alle Nazioni Aunite contro la Germania dal titolo: "Nsapete manghe che je lu timball", Semproni potrebbe cavalcare l'ondata antieuropeista di questa fase storica con stile ed eleganza agricola. #addòvipresendete IVA: 5/10.
4) Gianluca Ginoble de Il Volo. Il più fregno del gruppo, che lo si ami o che lo si odi, questo comunque in Asia fa tutto esaurito pure se canta "Vola, vola, vola". Nome spendibile per il mercato internazionale e per attirare turisti nella bellissima Montepagano. IVA: 6/10.
5) Giustino "Stetv a la cas" da Chieti. Vabbò, inutile aggiungere altro. IVA: 15/10. #semBrevotato.
6) Cipriani Francesca da Popoli. Fondatrice del Movimento Politico "SCSMCSNS" (scine ca scine ma ca scine ndutt... SCI); Francesca potrebbe far raggiungere alla nostra regione livelli di vergogna e imbarazzo ancora inesplorati. Per i masochisti e per i vegani un voto da prendere in considerazione. IVA: 0/10.
7) Vespa Bruno da L'Aquila. La vespa l'ha inventata Corradino d'Ascanio da Popoli, no le chiacchiere. Dice: "Che c'azzecca?". Niente, per dire. IVA: 0,5/10.
8) Francesco Sabatini da Pescocostanzo. Il più grande linguista vivente, ex presidente dell'Accademia della Crusca. Lo citiamo perché nessuno lo ricorda mai: il più fregno di tutti. IVA: 25/10 ma è troppo intelligente per candidarsi. #cciasandmaestro
9) Dirisio Luca da Lu Uast. Ci vuole calma e sangue freddo potrebbe essere uno slogan vincente. IVA: 6,5/10.
10) L'orsa Peppina, quella che s'ha magnate 850 galline abruzzesi negli ultimi 3 mesi. Esperta del magna magna, esperta di pollai, poche parole e tanti fatti. IVA: 7/10.
BONUS: Michael Madsen ("Le iene", "Kill Bill" ecc.), abruzzese ad honorem. Un attore americano celebre in tutto il mondo che si compra una casa a FALLO (CH) io lo voterei senza toscere. T'aspettiamo Michè. IVA: 50/10.
Source: l'abruzzese fuori sede
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DECRETO NATALE/ Come mai Governo e Cts “ignorano” la nostra Caporetto economica?Pubblicazione: 20.12.2020 -
ECONOMIA E FINANZA
Federico Pirro
Dopo giorni di discussioni interne, il Governo ha varato nuove restrizioni per il periodo natalizio che hanno pesanti ripercussioni economiche
Lapresse
La linea e le scelte dall’Esecutivo per il nuovo lockdown previsto per le festività natalizie non ci persuadono mentre – come ormai denunciato dalle associazioni di categoria più numerose – risultano purtroppo insoddisfacenti e rischiano di essere tardivi i ristori per quelle attività che hanno già sofferto e dovranno subire ancor più duramente nelle prossime settimane gli effetti delle misure governative.
Premesso che si è ovviamente tutti d’accordo sulla necessità di fermare drasticamente la diffusione dei contagi, e che deve essere universale la riconoscenza da portarsi al personale medico e paramedico impegnato (sino allo stremo) negli ospedali, la domanda che ci si pone è la seguente: ma possono essere assunte misure destinate ancora una volta a incidere pesantemente oltre che sulle libertà individuali, anche sulla tenuta economica e sociale di grandi aree urbane dell’intero Paese, solo in relazione al numero di posti letto disponibili nelle terapie intensive e più in generale in rapporto alla “pressione” che la pandemia finisce con l’esercitare sulle strutture sanitarie del Paese ? La risposta, non solo dello scrivente, ma di tante autorevoli personalità, è decisamente no.
No, per varie ragioni: la prima rimanda al quesito se sinora siano state fatte rispettare (rigorosamente) in ogni zona del Paese tutte le misure disposte a suo tempo e sempre riconfermate per ridurre i contagi, dall’uso sistematico delle mascherine al divieto di assembramenti là dove più evidenti o più probabili, sino ai divieti di spostamenti quando stabiliti. Inoltre, le Usca – Unità sanitarie di continuità assistenziale preposte all’assistenza domiciliare dei contagiati, la cui stragrande maggioranza è fortunatamente asintomatica o paucisintomatica – in quali regioni e in che numero sono state costituite e sono realmente ed efficacemente operative? Da quanto riportato da autorevoli quotidiani sembrerebbe che la loro copertura del territorio nazionale sia stata sinora molto lacunosa. Ma il ministro “rigorista” della Salute Roberto Speranza è in grado di accertarlo con assoluta chiarezza mediante report periodici da richiedersi e farsi inviare (perentoriamente) dagli Assessorati regionali alla sanità? Assessorati i cui comportamenti su questo e altri aspetti del loro operato per il contrasto alla pandemia sarebbero verificabili, oltre che dai rispettivi consigli regionali, anche (se del caso) mediante l’invio di Ispettori dal Ministero.
E un protocollo terapeutico nazionale anti-Covid in uso da parte dei medici di famiglia per i pazienti che sono in isolamento domiciliare fiduciario – se pure come ci è stato comunicato risulta essere stato (tardivamente) definito – è poi realmente applicato nelle sue prescrizioni? E ne è compiuta una verifica di efficacia, quando ogni giorno ci si comunica il numero dei guariti? E con l’uso di quali terapie e in quanto tempo lo sono diventati? O ai primi sintomi non gravi molti contagiati vanno in ospedale solo perché i medici di famiglia non riescono a contattarli neppure per telefono?
E di tutti coloro che, invece, scompaiono fra la costernazione condivisibile e lo strazio inconsolabile dei loro cari si riesce a sapere con sistematicità se il Covid si è aggiunto con effetti infausti a gravi morbilità pregresse? L’Istituto Superiore di Sanità con l’ausilio dell’Istat esamina sempre tutte le cartelle cliniche dei deceduti? In realtà, il numero delle vittime comunicatoci ogni giorno, che pure ci lascia sgomenti, non ci dice molto se non accompagnato da una periodica rilevazione scientifica delle cause e concause dei decessi.
Tralasciamo ora di commentare il bailamme cui per settimane abbiamo assistito sulle varie tipologie di tamponi e la loro maggiore o minore efficacia diagnostica, e sulle strutture pubbliche, private, ospedaliere, militari, preposte a eseguirli e sugli assembramenti verificatisi in alcune aree del Paese per i necessari prelievi. Così come ignoriamo volutamente per un attimo la violenta querelle accesasi sino al 20 settembre e tuttora in corso sull’apertura o meno delle scuole e sui banchi monoposto e a rotelle necessari per consentirla in sicurezza: banchi peraltro che in 4 milioni di pezzi sono stati costruiti dalle ditte chiamate a realizzarli, con una spesa elevata per lo Stato committente. Così come tralasciamo di commentare – commentandosi in realtà da sole perché non di rado in contrasto fra di loro – le quasi quotidiane apparizioni in tv e le dichiarazioni alla stampa di intere legioni di virologi, epidemiologi e infettivologi, in alcuni casi visibilmente affetti da compiaciuto narcisismo verbalmente incontinente, e concentriamoci ora sugli effetti socioeconomici della strategia (parola grossa) anti-pandemia messa in campo dal Governo che, com’è stato più volte sottolineato, oltre a non utilizzare sinora le risorse del Mes – a proposito è colpa di bar e ristoranti se ciò non è avvenuto? – è sembrata più volta a inseguire gli eventi che non a prevenirli il più possibile, con comportamenti ondivaghi e contraddittori e decisioni che potrebbero rivelarsi dall’esito economicamente e socialmente catastrofico.
Mentre fra febbraio e aprile il Paese si è trovato di fronte a un evento ritenuto imprevedibile – anche se poi si sta verificando nelle sedi competenti se, come e quando sia stato effettivamente aggiornato il vecchio piano anti-pandemia del ministero della Salute – e la strategia dei bonus a pioggia ha cercato di tamponare con progressivi scostamenti di bilancio una situazione imprevedibilmente drammatica, da ottobre in poi – rileggendo con un minimo di distanziamento temporale le disposizioni via via assunte dal Governo – è netta l’impressione di trovarsi di fronte a improvvisazioni continue, cui peraltro sin dal maggio scorso aveva cercato di porre un qualche argine il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che, sempre più preoccupato dell’andamento del debito pubblico, dapprima ha cercato – silenziosamente, per intuibili ragioni legate all’andamento dello spread e delle aste sui titoli di Stato, sia pur con acquisti assicurati dalla Bce – di porre un qualche argine con una serie di misure specifiche per il rilancio economico fatte approvare in consiglio dei Ministri e poi incoraggiando con insistenza il sistema produttivo nazionale nella forte ripresa del terzo trimestre dell’anno.
Oggi, però, e per i prossimi mesi, la situazione della finanza pubblica italiana – è inutile nasconderselo – non consentirebbe ulteriori interventi di ristoro a chicchessia, anche perché, come sanno gli osservatori più attenti, è nascosta una bomba a orologeria sotto la montagna del debito costituita dal rischio che i prestiti ottenuti da larga parte delle imprese italiane nei mesi da marzo a giugno, e garantiti totalmente o largamente dallo Stato, non vengano più restituiti neppure a medio termine da aziende ancora in difficoltà costringendo così il Mef a ristorarli alle banche con un ulteriore, spaventoso e forse insostenibile incremento dell’indebitamento.
Allora, sono consapevoli i Ministri rigoristi – soprattutto i due del Pd (Boccia e Franceschini) che (inspiegabilmente per chi scrive) sembrano fare a gara a chi più sollecita e annuncia misure di lockdown duro (definite da qualcuno da “aguzzini di governo”) – che la situazione economica ci sta portando come ha detto Mario Draghi, riferendosi peraltro all’economia di tanti altri Paesi, sull’orlo del precipizio? E non dice proprio nulla ai Ministri rigoristi e al Cts che li consiglia il dramma di centinaia di migliaia di persone che hanno già perduto il lavoro – spesso precario e in nero, certo, ma comunque pur sufficiente per tirare a campare – e che oggi sono assistiti da Milano alla Sicilia dal grande cuore materno della Caritas e di altre Associazioni religiose cui non saremo mai abbastanza grati per come stanno assistendo i nuovi disperati del nostro Paese?
E voi, amici lettori, avete mai ascoltato almeno una parola di comprensione per il cupo dramma occupazionale e sociale in corso in Italia, nelle dichiarazioni dei professori (ben retribuiti) del Comitato tecnico scientifico, dei componenti dell’Istituto superiore di sanità o del Consiglio superiore di sanità, tutti ben remunerati e supergarantiti di Stato? Ma saranno forse loro a rispondere, anche in termini elettorali, dei provvedimenti restrittivi consigliati già a partire dalle prossime elezioni amministrative che, salvo rinvii, si svolgeranno nella prossima primavera a Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli? Rinnovi di Sindaci e di consigli comunali, nelle cui campagne elettorali è presumibile che possa rivelarsi quasi proibitivo per i partiti oggi al governo andare a chiedere il voto a chi sta subendo sulla propria pelle e nelle proprie aziende danni devastanti e forse irreversibili.
Insomma, mentre partiti ed esponenti di Governo litigano sugli obiettivi ancora indefiniti e le modalità di gestione delle risorse del Recovery fund, e mentre si stanno rivelando tutte le carenze del Sistema sanitario nazionale – in cui pure non mancano tante eccellenze strutturali e professionali – interi settori dell’economia italiana già duramente provati dal primo lockdown, e che non sono certo responsabili di quanto richiamato in precedenza, con le ultime misure governative per le festività natalizie rischieranno di essere mandati al massacro economico che non potrà certo essere lenito in misura significativa da alcun ristoro.
Qualche esperto di storia tardorisorgimentale italiana ha ricordato le decisioni del generale Cadorna che nella Prima guerra mondiale mandava a morire migliaia e migliaia di soldati nelle sanguinose battaglie dell’Isonzo che si concludevano sempre con perdite spaventose e senza o con irrisorie conquiste territoriali. Ma dopo Caporetto Cadorna venne rimosso dal comando supremo dell’Esercito italiano. Certo, questo paragone fra Cadorna e gli attuali “strateghi anti-pandemia” ci sembra decisamente forzato, lo riconosciamo, ma a prima vista non è privo di una sua sinistra suggestione.
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#Attenzione, attenzione è davvero molto importante! Uscite dalle #ZTL e dal mondo ovattato e lontano dal vero vissuto degli italiani e andate in giro per l'Italia e vedrete cosa sta succedendo per colpa del falso e interessato #buonismo delle #sinistre compiacimenti e falso accoglienti. Hanno promosso, incoraggiato e riempito l'Italia tutta di #clandestini che, nella stragrande maggioranza, abbandonati a se stessi, delinquono, spacciano, stuprano, accoltellano, rubano, rapinano, occupano case e edifici e rendono insicure e invivibili gran parte delle città e comuni italiani.
#Elezioni #regionali #emiliaromagna #umbria 17/18 NOVEMBRE #elezioniregionali2024
#iononvotoPD #IoNonVotoPd #IoNonVotoMovimento5Stelle #IoNonVotoSinistra perché NON fanno gli interessi né dell' Italia e né degli Italiani, ma quelli dell' #Europa #immigrazionista senza #controlli e dei #Globalisti #Woke e #Gender #follementecorretti (Leggete Luca RICOLFI bravissimo sociologo di sinistra).
@MassimGiannini @DAVIDPARENZO @TizianaPanella2 @diMartedi @corradoformigli @la_giando @il_cappellini @LaStampa @Corriere @repubblica @fanpage #LillyGruber @La7tv Il @pdnetwork @ellyesse daAnni DIFENDONO l'#immigrazione #incontrollata che ha reso l'Italia #insicura e minacciata!
Il #giudizio o #parere di #AndreaSCANZI #tuttologo, #scarsopolitologo e #sapientone del @ilfattoquotidianoit e militante del @movimento5stelle di @giuseppeconte_ufficiale più che "#giornalista😂👎" onnipresente in tutti i #talk-show #politici di tutti i #canali #TV con predilezione per il @partitodemocratico di @ellyesse (che ruba i voti al @movimento5stelle ) va rispettato ed ascoltato, ma ha scarsa e squallida rilevanza politica e sociale, perché oltre ad essere fazioso e di parte si rivela nella stragrande maggioranza dei casi inopportuno, non veritiero e volto solo a screditare, senza merito, l'operato del BUON #GOVERNO di @giorgiameloni e della SUA OTTIMA SQUADRA POLITICA che sta facendo BENE nonostante le poche risorse economiche e finanziarie rimaste nelle casse dello stato, dopo gli sprechi di miliardi di euro con bonus vari e politiche assistenzialiste sbagliate dei precedenti governi #giallorossi e #piddini . Piuttosto SCANZI dica a @giuseppeconte_ufficiale di rompere definitivamente l'alleanza con il @partitodemocratico di #Schlein👎 altrimenti il #Pd svuoterà tutto l'elettorato dei #cinquestelle . Agli #elettori dell'Emilia Romagna e Umbria che andranno al voto regionale domenica e lunedì p.v. consigliamo fortemente di andare a #votare in massa e di non NON votare assolutamente né per i #candidati del @partitodemocratico né per quelli del @movimento5stelle di cui conosciamo bene i progetti politici amministrativi che ignorano i #problemi della #sicurezza dei cittadini derivati dal #buonismo falso di detti partiti che promuovono e incoraggiano l'immigrazione clandestina e irregolare che produce, come sappiamo, delinquenza, spaccio, stupri, accoltellamenti, rapine, furti, occupazioni abusive di case e degrado sociale e insicurezza ormai in tutta Italia. #ElezioniEmiliaRomagna #ElezioniUmbria #elezioniregionali2024 #elezioniemiliaromagna #ElezioniUmbria .
F.to un ex elettore del #partitodemocratico deluso dalla #EllySchlein e dal suo programma elettorale.
#massimogiannini la Repubblica La Stampa Corriere della Sera Fanpage.it Domani Radio Radicale Luca Sommi @accordiedisaccordi
L'armocromia di Elly Schlein...
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L’autunno, si sa, non è mai stato foriero di buone cose per l’Italia.
Questo che stiamo vivendo, poi, più di ogni altro.
Non c’è un versante della vita sociale, politica, economica, che possa essere considerato come positivo.
A fatti indipendenti dalla nostra volontà, mi riferisco alla grave crisi economica che imperversa, al risultato delle elezioni negli Stati Uniti, alle varie guerre che ancora si combattono qui e là per il mondo, si aggiunge la recrudescenza del virus covid19, che, dopo un rallentamento nel periodo estivo, sta tornando velocemente ad aggredire in ogni parte del mondo.
Noi italiani stiamo particolarmente subendo gli effetti di queste situazioni perché, diversamente da altre nazioni, ci troviamo ad avere un governo impreparato, una situazione sanitaria nazionale disastrosa, una popolazione votata alle sterili lamentele, cui nulla va bene e che è sempre pronta a dire e sostenere tutto e il suo contrario.
Intanto la Nazione, nel suo tessuto sociale, è prossima allo sfacelo mentre una spaventosa crisi economica si prospetta all’orizzonte e la gente è sempre più ottenebrata dalla paura e dall’incertezza del futuro.
Avremmo bisogno, in questo frangente, di un governo autorevole, che decidesse velocemente e con cognizione di causa in merito alle iniziative da attuare per un concreto ed efficace contrasto al diffondersi del virus.
Invece assistiamo inebetiti all’emanazione di una serie interminabile di decreti, spesso contrastanti con i precedenti, sempre confusionari e inefficaci, che rendono palese la grande confusione in cui agisce il Governo.
Governo che ha perso, nei mesi passati, tempo prezioso, forse fondamentale, per organizzare una fattiva lotta al virus.
Avrebbe dovuto impegnare il tempo trascorso nel riorganizzare la sanità, almeno quella che resta. Rimpinguare i reparti di terapia intensiva proprio in quelle regioni che in ciò erano maggiormente deficitarie doveva essere imperativo categorico, riaprire strutture già esistenti sul territorio e adattarle alle nuove esigenze, assumere personale sanitario e parasanitario, decretare la sospensione delle tasse, approntare misure di ristoro per quelle categorie che sono più colpite dal fermo delle attività lavorative. Invece ci si è affaccendati… ad altre faccende.
Si sono ritenuti prioritari altri settori d’intervento, per esempio la legge sull’omofobia, l’abolizione dei Decreti Sicurezza e altre amenità del genere, lasciando che la situazione economico-sanitaria peggiorasse tra un bonus monopattino e un banco con le rotelle.
Si aggiunge a ciò l’incapacità di emanare direttive univoche per tutta la nazione, lasciando che i Governatori regionali agissero motu proprio, spesso in contrasto tra loro e sempre in sussidio dello schieramento di appartenenza.
Questo è il quadro, drammatico, che ci prospetta l’autunno del 2020, con una nazione, lo abbiamo detto, allo sbando e una società civile debole e frammentata, pervasa da uno scoramento che potrebbe trasformarsi, a breve, in rabbia incontrollata prima, devastante poi.
Mario Settineri
Membro Segreteria Nazionale MSFT
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