#biodiversità e finanza
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COP16: La Finanza e la Biodiversità – L’Impegno Globale per il Futuro del Pianeta. A Cali, la COP16 riunisce 196 Paesi per fermare la perdita di biodiversità entro il 2030
Dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, Cali, in Colombia, ospita la COP16, la Conferenza Internazionale sulla Biodiversità, con il tema “Fare Pace con la Natura”.
Dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, Cali, in Colombia, ospita la COP16, la Conferenza Internazionale sulla Biodiversità, con il tema “Fare Pace con la Natura”. Questo vertice rappresenta un’opportunità per valutare i progressi del Global Biodiversity Framework (GBF), adottato alla COP15, che mira a conservare il 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030. Ad oggi, solo il 17,6% delle terre e…
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"Nuova finanza globale" contro povertà disuguaglianze clima e biodiversità: Macron ci prova
Il vertice di Parigi, voluto fortissimamente dal presidente francese Macron, prova a trasformare l'attuale mondo delle poli-crisi, coinvolgendo anche i leader politici ed economici di molti Paesi in via di sviluppo. Il rischio di questo summit? Di avere risultati invisibili
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La nuova conquista coloniale della vita è cominciata Il 7 dicembre scorso è toccato alla compagnia privata che gestisce la Borsa di Chicago di dare l’avvisaglia aprendo all’acqua in California, per la prima volta, un prodotto finanziario speculativo, un “futures”. Essendo l’acqua buona per usi umani considerata oramai un elemento naturale vitale sempre più scarso, la finanza è intervenuta allo scopo, hanno detto, di “governare “ la penuria idrica assicurando alle imprese grandi utilizzatrici d’acqua (imprese agricole, viticultori, bevande dolci/gassate….) la disponibilità d’acqua grazie alla selezione degli usi operata dal prezzo dell’acqua stabilito dalla speculazione (com’è il caso del petrolio, dell’oro, del grano….). A metà ottobre 2021, prima della tenuta della COP15 sulla biodivesità e la conservazione della natura e a pochi giorni prima dell’inizio (3 novembre) della COP26 sul clima e l’ambiente, i gestori della Borsa di Wall Street a New York hanno lanciato una nuova categoria di attivi finanziari sull’insieme degli elementi della natura. Stesso scopo, stessa pretesa: vista la degradazione della natura, la drastica riduzione della biodiversità, i rischi di ulteriore rarefazione massiccia delle “risorse” naturali per l’economia e la “crescita economica”, la finanza mondiale privata si dà il ruolo di “salvatrice” assumendo la responsabilità di regolare in maniera efficace e sostenibile, dicono, la gestione del mondo naturale attraverso la sua appropriazione/monetizzazione. Come nel caso della messa dell’acqua in Borsa, dietro la decisione di promuovere/imporre la totale monetizzazione della natura c’è il fondo d’investimento privato più potente al mondo il BlackRock del presidente Larry Fink. Oggi il BlackRock gestisce 9,5 mila miliardi di dollari, è diventata la terza potenza finanziaria al mondo dopo gli Stati Uniti e la Cina. Insieme, Il BlackRock, il Vanguard (di cui BlackRock è il principale azionista) e lo State Street i tre più potenti fondi d’investimento al mondo, potrebbero , se lasciati fare, diventare i principali proprietari del mondo o rafforzare la loro posizione attuale di “signori” della Terra. La monetizzazione della natura, concretamente Il BlakcRock ha proposto di trasformare per il 2030 il 30% del mondo naturale in “zone naturali protette” cioè acquistate e gestite dal capitale finanziario. Una colossale campagna legalizzata di accaparramento delle terre del pianeta. In qualche decennio, il Grande Denaro potrebbe ridurre l’intero mondo naturale in capitale finanziario. Le imprese che gestiranno le “zone naturali protette” si chiameranno NAC (Natural Asset Company). Il loro scopo è di estrarre profitti in maniera illimitata dai processi naturali che monetizzeranno. Le prime e principali vittime sarebbero i popoli indigeni le cui terre sono considerate da loro patrimonio ancestrale non cedibile. I diritti alla e della vita individuali e collettivi sarebbero calpestati senza limiti dappertutto. La monetizzazione della natura è uno scandalo perché essa permetterà al Grande Denaro (le grandi banche e, soprattutto, i fondi d’investimento citati) a) di trasformare l’insieme del mondo naturale in una gigantesca miniera di estrazione e di accumulazione distruttrice della “ricchezza” della vita del pianeta, e b) di estendere la loro potenza di dominio e di violenza sull’economia degli umani (un’economia sempre più artificiale e dominata dalla logica dell’arricchimento ineguale e dell’esclusione), a quella dell’insieme dell’economia del mondo naturale. Quelli del BlackRock hanno stimato che il mondo naturale vale 4 quadrilioni di dollari, cioè 4 mila trilioni di dollari. Si pensi che il prodotto mondiale annuo è valutato a circa 125 trilioni di dollari, cioè 125 mila miliardi. Il prodotto nazionale dell’Italia è stato nel 2020 pari e 2,400 miliardi (da comparare al valore monetizzato del mondo naturale pari a 4 miliardi di miliardi). La complicità dei poteri pubblici I poteri pubblici sono complici. La stragrande maggioranza dei parlamenti democraticamente eletti e dei governi oligarchici dei gruppi sociali dominanti crede nei padroni della finanza. Né nel caso specifico ma determinante dell’acqua, né nel caso della bancarizzazione e finanziarizzazione speculativa a tappeto della natura, essi non hanno reagito. In realtà, hanno confermato la loro approvazione. L’accettazione della monetizzazione della natura – approvata dagli Stati al Terzo Vertice Mondiale della Terra dell’ONU nel 2012 – è stata finora uno dei fattori principali che ha impedito le COP sul clima e l’ambiente (inclusa la COP26 in corso) di trovare una soluzione negli interessi di tutti gli abitanti della terra (tutte specie viventi). Si tratta da parte dei rappresentanti eletti dei popoli, di una posizione politicamente e eticamente inammissibile, indecente. . (...) La sfida lanciata dai predatori alla comunità globale di vita del Pianeta è totale, immensa. I dominanti non scherzano e non promettono bla bla. Agiscono, colonizzano, sottomettono, distruggono. Il “grande denaro” è criminale. (...) Gli operai hanno inventato lo sciopero generale e ce l’hanno fatta piuttosto bene. È tempo per gli abitanti della terra di trovare gli strumenti adatti. di Riccardo Petrella (l’autore fa parte dell’Agorà degli Abitanti della Terra)
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Eurosostenibilità – La valutazione dei criteri ESG nella finanza etica e sostenibile – L'impegno di Laura Panizutti, consulente finanziaria e patrimoniale
l progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.
Partner di informazione di Borghi d'Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti di Conegliano.
Intervenendo ad un incontro di informazione del progetto Eurosostenibilità nella Pedemontana del Grappa,Laura Panizutti ha affrontato i temi della 'Valutzione dei crirei ESG'.
"I criteri ESG descrivono un’azienda secondo parametri non finanziari, valorizzandone la portata sociale e ambientale. Un’impresa non è solo di manager e azionisti ma fa parte di una comunità e di un territorio. Essere sostenibile è un investimento che crea un circolo virtuoso tra crescita economica e fare del bene alle persone e al pianeta."
I criteri ESG (environmental, social and governance) sono criteri di valutazione dell’impegno di un’azienda secondo tre dimensioni – ambientale, sociale e di governance –, che danno la misura di quanto essa sia sostenibile e responsabile.
I principi ESG sono parametri extra-finanziari che si aggiungono ai “classici” parametri economici, aumentando così le informazioni disponibili per formulare un giudizio sull’azienda. Per gli investitori i criteri ESG – o meglio gli score e rating ESG – servono anche a valutarne la solidità in termini, appunto, di investimento. Si parla infatti di finanza sostenibile quando, oltre agli obiettivi economici, vengono tenuti in considerazione anche quelli ambientali e sociali.
Un’impresa sostenibile e responsabile quindi è attenta al fattore ambientale se riduce le emissioni di gas serra; è efficiente nell’uso di energia e risorse naturali (acqua, materie prime, foreste…); non inquina; tutela la biodiversità etc. Il valore dato al fattore sociale si concretizza, ad esempio, nella qualità dell’ambiente di lavoro e della catena di fornitura; nello sviluppo delle risorse umane; nell’attenzione alla parità di genere, alla diversità e all’inclusione; nel farsi carico della responsabilità sociale d’impresa in senso ampio.
Il terzo fattore ESG – la governance dell’azienda – riguarda l’etica e la trasparenza; le policy e le procedure di controllo; nel caso delle società per azioni i diritti degli azionisti, la composizione, l’indipendenza e la remunerazione del consiglio di amministrazione etc."
Laura Panizutti è intervenuta nel corso di un incontro nella Pedemontana del Grappa, in occasione del lancio del Percorso Internazionale Strada Europei dei Formaggi.
" La Pedemontana del Grappa – ha osservato Renzo Lupatin-, propone delle eccellenze casearie di valore.Il Formaggio Morlacco ha crosta rigata appena percettibile da fresco, mentre con la stagionatura assume maggiore consistenza e vivacità di colore: da paglierino ad aranciato. Il profumo è marcato, latteo, acidulo con note erbacee. L'aroma e il gusto sono intensi con sentori aromatici. E' il formaggio tipico del Monte Grappa. La denominazione sembra derivare dalla popolazione dei Morlacchi, pastori di origine dalmata, che qui si stanziarono attorno al 1200. Il Formaggio Bastardo,una autentica prelibatezza di antica tradizione, è prodotto esclusivamente con il buon latte degli alpeggi del Massiccio del Grappa. Ha crosta rigata, asciutta e pulita, pasta semidura, granulosa con il protrarsi dell'invecchiamento. Il profumo è gradevole, sa di erbe, fiori e fieno.
Postato 5 minutes ago da
giorgio dalla barba
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Meritocrazia Italia: Green Bond, un primo passo verso la vera finanza etica
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO una nota di Meritocrazia Italia Nella direzione di dar concretezza a una nuova finanza sostenibile, capace di creare valore nel lungo periodo indirizzando i capitali verso attività sostenibili, trova oggi largo seguito il ricorso ai c.dd. Green bond (obbligazioni emesse da Stati o società private, i cui proventi vengono utilizzati per finanziare progetti, ben identificati e rendicontabili, diretti a fonti rinnovabili, efficienza energetica, trasporti, prevenzione e controllo dell’inquinamento, economia circolare, tutela dell’ambiente e biodiversità, ricerca). Oggi, a livello mondiale, gli emittenti di green bond sono 375, di cui 104 con prima emissione solo nel 2020, per un totale di 800 miliardi di dollari. La credibilità e la liquidità di questi strumenti sono favorite soprattutto da emissioni governative (gli Stati emittenti sono attualmente 16; la prima è stata la Polonia nel 2016, seguita da Francia, Germania e, dal 3 marzo 2021, anche dall’Italia, che ha collocato il primo BTP Green). Se il 60% dei bond è in euro, anche gli Stati Uniti dichiarano l’obiettivo di investire due trilioni di dollari nella transizione energetica, oltre a fare rientrare gli USA nell’accordo di Parigi. Le prospettive di sviluppo del mercato sembrano essere ottime, ci si attende di superare il traguardo di un trilione di dollari di Green bond nel 2021. La sostenibilità è il fulcro della ripresa dell’UE dalla pandemia Covid-19 ed il settore finanziario sarà di fondamentale importanza per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo. Non si può omettere di evidenziare, però, che, oltre ai comuni rischi degli investimenti, che sempre più spesso vengono collegati anche alle cause climatiche e ambientali, nel caso dei Green bond si aggiunge l’eventualità del c.d. greenwashing, sì che alcune società possono emettere questi bond motivate più da scopi di reputazione che da reali obiettivi ambientali, come peraltro emerso recentemente in relazione ad alcuni istituti bancari italiani. È evidente che i progetti di investimento sostenibili possono effettivamente svolgere un ruolo cruciale, contribuendo a riassorbire l’eccesso di risparmio ed aumentare il potenziale produttivo, delineando un percorso di crescita in grado di ridurre le criticità sociali e di contrastare i rischi climatici. Tuttavia si rivela fondamentale vigilare sull’effettivo impegno degli Stati e delle società finanziarie nel perseguire concretamente gli obiettivi di sostenibilità. Meritocrazia Italia auspica pertanto, affinché la sostenibilità possa essere anche un’effettiva opportunità di ripresa, - un’integrazione di disposizioni normative che promuovano e facilitino l’accesso agli strumenti finanziari da parte di PMI e consumatori per una reale e concreta transizione green (in linea con il dettaglio tecnico delle proposte già condivise negli scorsi mesi); - che il sistema economico e finanziario riesca sempre più a gestire i rischi che incombono sulla sostenibilità; - che, tramite un’adeguata vigilanza, venga garantita l’integrità del sistema finanziario dell’UE e internazionale, monitorandone la transizione ordinata verso la sostenibilità Meritocrazia Italia è da sempre parte attiva nella costruzione della cultura di una finanza etica, diretta a riconciliare la ripresa e lo sviluppo economico con i valori ambientali, etici e sociali. Read the full article
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ESG e Investimenti . .. Finanza Semplice. .. INVESCO suggerisce di fare un controllo sul tuo portafoglio se rispetta i criteri ESG. .. 1) Etica professionale 2) Dove verranno investite i capitali della società 3) Emissioni di carbonio 4) Governo d’impresa nel suo complesso 5) Privacy dei dati 6) Salute e sicurezza 7) Relazioni di lavoro dentro e fuori la società 8) Caratteristiche del prodotto o servizio 9) Acqua, Rifiuti e Biodiversità .. Sei tuoi investimenti finanziari seguono questi 9 criteri allora molto probabilmente avrai delle buone performance dei tuoi soldi investiti. .. Vuoi controllare il tuo portafoglio? .. Chiamami al 338 3169801. .. #alfonsoselva #consulentefinanziaro #finanzasemplice #esg #invesco #investimenti (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CIYioIrljU-/?igshid=1xu3buaa9p3l7
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L'8 Giugno si celebra la giornata Mondiale degli Oceani istituita dall'Onu nel 1992 al vertice sull'ambiente di Rio De Janeiro. Viene celebrata per ricordare a tutti il ruolo che gli oceani hanno nella vita di tutti i giorni, producendo la maggior parte dell'ossigeno che respiriamo. Non sempre pensiamo all'oceano e alla sua importanza quando parliamo di rischi per la salute pubblica. L'8 Giugno 2020 sarà una giornata sul tema “Innovazione per un oceano sostenibile". Gli oceani sono un'importante fonte di cibo e medicine, verrà celebrata la ricchezza dell'oceano. In questa giornata vedremo l'innovazione di nuovi metodi idee e prodotti. L'evento fornirà una piattaforma per i Leader di diverso pensiero , che stanno aprendo nuove strade per la salute del nostro pianeta e del nostro oceano, verranno esplorate diverse innovazioni: tecnologia , infrastrutture di sistemi , prodotti di consumo, gestione delle risorse, finanza ed esplorazione scientifica, mostrando come potranno divenire soluzioni di lunga durata e quale sarà il loro potenziale. Questa giornata permetterà a tutti , di riflettere, quanto inquiniamo il mare buttando sigarette, carta , plastica , vetro e tante altre risorse che dovrebbero essere gettate nei contenitori appositi , lasciando gli oceani puliti anche per il nostro benessere. In occasione della giornata Mondiale degli oceani Marevivo presenta : " Blu al plurale , conversazioni sopra e sotto il mare " in diretta streaming su tre temi principali: tutela della biodiversità, cambiamenti climatici e inquinamento. Le Nazioni Unite quest'anno realizzeranno un evento virtuale in collaborazione con Oceanic Global. Nel sito delle Nazioni Unite si legge: "alcuni potrebbero essere sorpresi nel leggere che gli organismi scoperti a profondità estreme vengono utilizzati per accellerare il rilevamento di Covid-19 , e probabilmente ancora di più per studiarlo, è l'ambiente che potrebbe dare una soluzione all'umanità". Dovremmo soffermarci a riflettere su queste parole forti e coincise che danno speranza, la giornata Mondiale sostenibile permetterà di condividere tutti insieme diverse idee e pensieri ed interagire con gli oceani, soddisfacendo tutte le esigenze e https://www.instagram.com/p/CBKvCCqCRRu/?igshid=1t2wuj5nu8vn3
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#iostoacasa: come la paura … 3
Non c'è dubbio che le misure di protezione sono state indispensabili Che siano molto restrittive è doveroso in un paese, il nostro purtroppo, dove disciplina e senso civico sono visti, ahimè, dalla maggioranza come risibile difetto... Mi sembra siano stati bravi a imporle e sono comprensibili alcune incongruenze o imprecisioni di fronte a un evento tanto improvviso e inaspettato quanto ignoto
Vorrei però dire che non possiamo ignorare un aspetto altrettanto drammatico che investe molti campi e si andrà evidenziando sempre più col passare del tempo. Il campo dell'economia spicciola di tutte quelle famiglie che vivono di lavori o attualmente proibiti o precari e saltuari. Dal muratore al proprietario di un negozietto che a malapena tirava fuori un utile fra affitto e tasse, il piccolo artigiano, la colf e via discorrendo. Come pagano gli affitti? Come acquistano l'indispensabile? Come sfamano i figli? Di conseguenza, penso alle tensioni interne, forse già esistenti e tenute a bada con le ore di attività esterna, ora costrette in quattro mura domestiche spesso con la presenza di un elemento naturalmente portato alla violenza. Penso a tutti i minori accomunati dall'istituzione scolastica che, per difettosa che sia, dava un ritmo e un'opportunità di socializzazione. A le tante persone che traevano dall'esercizio di uno sport il loro equilibrio esistenziale e a volte anche economico. E questo nel piccolo, ma numericamente molto rilevante Nel più ampio c'è da chiedersi quante attività, anche se in tempi più lunghi, dovranno chiudere eliminando posti di lavoro, quanto questa situazione, protraendosi, porterà le masse all'esasperazione con conseguenze sociali terrificanti?
Bisogna anche fare attenzione alle mancanze di buon senso ed elasticità di tutti quegli elementi, dalle forze dell'ordine fino ai sindaci di paese, che, investiti in questo frangente di un certo potere sanzionatorio, ne approfittano per esercitarlo anche in maniera indebita: anche questo era già un problema (dal G8 a Genova, a Stefano Cucchi e tanti altri casi meno eclatanti) che rischia di potenziarsi invece che ridursi come già sarebbe stato auspicabile
Non penso alla Grande Finanza mondiale dei paesi sviluppati, che se dovesse ridimensionarsi sarebbe solo che un bene.. (C'è però da valutare come e con che dispendio di dolore e vite umane...) Penso invece ai problemi ambientali, di biodiversità distrutta insieme alla deforestazione, all'inquinamento, al sempre più pressante cambiamento climatico, all'invasione della plastica (ora è una pacchia per quell'industria! guanti, tute, ecc tutto usa e getta... era indispensabile, ma verrà bloccata dopo?) Problemi che investono il futuro non lontano, dei nostri figli, nipoti e pronipoti e che nell'emergenza sono passati nel dimenticatoio Verranno riesumati dopo?
L'articolo incriminato ricorda queste cose e non mi pare inopportuno in questo preciso momento in cui, senza bisogno di grafici complessi, dai dati comunicati si comincia a intravedere una certa decrescita del problema. È proprio questo il momento in cui sarebbe opportuno, da parte di chi ha potere decisionale, fare un bilancio fra i danni della malattia e tutte le conseguenze di un lockdown molto rigido e prolungato: prima la salute fisica a tutti i costi, o prima quella della psiche ?(o anima, se preferite...)
Ben sappiamo, come appartenenti ad una comunità in linea con gli insegnamenti del Buddha, come non abbia senso un rifiuto a priori, totale e radicato, di malattia e morte come se non fossero ineluttabili parti della vita Certo, non per questo si intende negare il dolore e la sofferenza inevitabili! ... ma anch'essi, da sempre, parte intrinseca nella vita di ogni essere vivente quando viene in un flusso vitale naturale e non indotto
a mani unite
laura luria
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Corte Conti analizza copertura finanziaria leggi 2018
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/corte-conti-analizza-copertura-finanziaria-leggi-2018/
Corte Conti analizza copertura finanziaria leggi 2018
Corte Conti analizza copertura finanziaria leggi 2018
“Copertura finanziaria incompleta, in ragione della lacunosità della relazione tecnica”. Questo il rilievo mosso dalla Corte dei Conti in merito alla copertura finanziaria delle leggi di spesa della Regione Calabria, con riferimento all’esercizio 2018della legge regionale 14/2018, sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare della Calabria. Così la Calabria, insieme ad altre quattro leggi regionali sulle complessive 54 approvate nel 2018 presentano una copertura finanziaria “incompleta” o “non dimostrata”. Così nella relazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sulla copertura finanziaria delle leggi di spesa della Regione Calabria è scritto nero su bianco che i documenti sulla finanziaria risultano mancanti degli “elementi necessari a dimostrare la neutralità finanziaria della disposizione, in particolare l’articolo 11 prevede una serie di attività che la Regione può attivare, ‘senza nuovi o maggiori oneri per la finanza regionale”. Così queste attività, in soldoni, potrebbero comportare nuovi oneri non quantificati. Stessa sorte per le relazioni tra la Regione Calabria e i calabresi nel mondo, la cui copertura risulta incompleta. Non sarebbe invece stata dimostrata la copertura nella legge regionale 28/2018 sulla “rilevanza sociale dell’endometriosi e istituzione del Registro regionale”, dal momento che la relazione tecnica allegata non avrebbe “quegli elementi necessari a dimostrare la neutralità finanziaria della disposizione in questione, tenuto conto che detta legge potrebbe contenere costi indiretti non quantificati, ad esempio per la tenuta del Registro regionale dell’endometriosi e per i prevedibili costi del Comitato tecnico-scientifico”. Criticità anche nella legge regionale 47/2018 sul “Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2019”dal momento che l’allegato non recherebbe “la relazione tecnico-finanziaria e non risulta acquisito il parere dei revisori dei conti”. nfine, a parere della Corte dei Conti “non appare compiutamente dimostrata la sussistenza della copertura finanziaria” anche della legge regionale 52/2018, di modifica di precedenti norme in tema di politiche del lavoro, legge che – rimarca in particolare la magistratura contabile – “ha come obiettivo quello di modificare la legge regionale 5/2001 prevedendo che l’Azienda ‘Calabria Lavoro’ fornisca alle strutture della Giunta regionale il necessario supporto anche attraverso le proprie risorse umane”: secondo i giudici contabili della sezione di controllo, tuttavia, “la relazione tecnica non evidenzia tutte le possibili ricadute finanziarie della legge in esame”. La Corte dei Conti mette in luce il fatto che 4 leggi regionali approvate nel 2018 sono state impugnate davanti la Corte costituzionale dal Consiglio dei ministri. Infine, tre delle 54 leggi regionali approvate nel 2018 – il Rendiconto generale, la Legge di stabilità regionale e il Bilancio di previsione – non sono state prese in esame nella relazione perché oggetto di valutazioni specifiche da parte della Corte dei Conti calabrese.
“Copertura finanziaria incompleta, in ragione della lacunosità della relazione tecnica”. Questo il rilievo mosso dalla Corte dei Conti in merito alla copertura finanziaria delle leggi di spesa della Regione Calabria, con riferimento all’esercizio 2018della legge regionale 14/2018, sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare della Calabria. Così la Calabria, insieme ad altre quattro leggi regionali sulle complessive 54 approvate nel 2018 presentano una copertura finanziaria “incompleta” o “non dimostrata”. Così nella relazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sulla copertura finanziaria delle leggi di spesa della Regione Calabria è scritto nero su bianco che i documenti sulla finanziaria risultano mancanti degli “elementi necessari a dimostrare la neutralità finanziaria della disposizione, in particolare l’articolo 11 prevede una serie di attività che la Regione può attivare, ‘senza nuovi o maggiori oneri per la finanza regionale”. Così queste attività, in soldoni, potrebbero comportare nuovi oneri non quantificati. Stessa sorte per le relazioni tra la Regione Calabria e i calabresi nel mondo, la cui copertura risulta incompleta. Non sarebbe invece stata dimostrata la copertura nella legge regionale 28/2018 sulla “rilevanza sociale dell’endometriosi e istituzione del Registro regionale”, dal momento che la relazione tecnica allegata non avrebbe “quegli elementi necessari a dimostrare la neutralità finanziaria della disposizione in questione, tenuto conto che detta legge potrebbe contenere costi indiretti non quantificati, ad esempio per la tenuta del Registro regionale dell’endometriosi e per i prevedibili costi del Comitato tecnico-scientifico”. Criticità anche nella legge regionale 47/2018 sul “Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2019”dal momento che l’allegato non recherebbe “la relazione tecnico-finanziaria e non risulta acquisito il parere dei revisori dei conti”. nfine, a parere della Corte dei Conti “non appare compiutamente dimostrata la sussistenza della copertura finanziaria” anche della legge regionale 52/2018, di modifica di precedenti norme in tema di politiche del lavoro, legge che – rimarca in particolare la magistratura contabile – “ha come obiettivo quello di modificare la legge regionale 5/2001 prevedendo che l’Azienda ‘Calabria Lavoro’ fornisca alle strutture della Giunta regionale il necessario supporto anche attraverso le proprie risorse umane”: secondo i giudici contabili della sezione di controllo, tuttavia, “la relazione tecnica non evidenzia tutte le possibili ricadute finanziarie della legge in esame”. La Corte dei Conti mette in luce il fatto che 4 leggi regionali approvate nel 2018 sono state impugnate davanti la Corte costituzionale dal Consiglio dei ministri. Infine, tre delle 54 leggi regionali approvate nel 2018 – il Rendiconto generale, la Legge di stabilità regionale e il Bilancio di previsione – non sono state prese in esame nella relazione perché oggetto di valutazioni specifiche da parte della Corte dei Conti calabrese.
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Sport e Natura studenti e atleti alla scoperta della biodiversità il 27 aprile a Roma.
ROMA. 27/04/2018 Il 27 Aprile all’ istituto agrario Giuseppe Garibaldi di Roma, una mattinata all’insegna dello sport nelle aree verdi, e della salvaguardia dell’ambiente. Matteo Galvan atleta FIDAL e medaglia di bronzo nel 2005 ai Mondiali under 18 di Marrakech/Gruppo Sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, Mariangela Perrupato ,olimpionica, medaglia d’argento ai campionati mondiali…
Sport e Natura studenti e atleti alla scoperta della biodiversità il 27 aprile a Roma. was originally published on ITALREPORT
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Carabinieri festeggiano il 205° della fondazione: celebrazioni in Calabria
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/carabinieri-festeggiano-il-205-della-fondazione-celebrazioni-in-calabria/
Carabinieri festeggiano il 205° della fondazione: celebrazioni in Calabria
Carabinieri festeggiano il 205° della fondazione: celebrazioni in Calabria
Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
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L’arma dei carabinieri festeggia il 205° annuale di fondazione: celebrazioni anche in Calabria
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L’arma dei carabinieri festeggia il 205° annuale di fondazione: celebrazioni anche in Calabria
Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
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Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
Oggi 5 giugno ricorre il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Diverse le celebrazioni in tutta Italia a partire dalla Capitale dove il Comandante Generale Giovanni Nistri ha dato il via alla particolare giornata rendendo omaggio ai Caduti deponendo una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Diversi poi gli eventi previsti nell’arco della giornata. Anche la Calabria in tutti i suoi Comandi dell’Arma rinnova una tradizione che di anno in anno ricorda l’impegno e il sacrificio dei Carabinieri che giornalmente, in maniera professionale e con grande passione, garantiscono la sicurezza dei cittadini. Gli eventi hanno coinvolto le varie province calabresi. In particolare, presso la storica caserma “Luigi Razza” di Vibo Valentia sono state presenti le massime Autorità della Provincia, il Prefetto, il Vescovo, il Procuratore, il Questore, il Comandante della Guardia di Finanza, dei VVFF, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, i Sindaci di Vibo e della Provincia. Si sono ritrovati i Carabinieri in forza alle varie articolazioni dei Reparti Territoriali, Mobili e Speciali della Provincia di Vibo: uomini e donne dell’Arma Territoriale; i Carabinieri del 14° Battaglione Mobile un punto di riferimento per l’intera Calabria nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; i Cacciatori che da anni sono riconosciuti come modello di eccellenza in tutta Italia; i Carabinieri Forestali del Gruppo e del Reparto di Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell’ambiente, delle bellezze naturalistiche della provincia; il Nucleo Cinofili e gli Elicotteristi che quest’anno festeggiano il 50esimo anniversario della loro presenza a Vibo. Per la prima volta schierata nella Piazza d’Armi la bandiera di guerra del 14° Battaglione Carabinieri a cui sono stati resi i massimi onori. Per l’occasione sono stati poi ricordati tutti i Caduti dell’Arma e in particolare quelli di Vibo Valentia. Tra questi il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonino Civinini, medaglia d’argento al Valor Militare, il cui sacrificio sarà ricordato il prossimo sabato 22 giugno in piazza Martiri d’Ungheria. Il Prefetto, il Comandante del Battaglione e il Comandante Provinciale hanno poi premiato i Carabinieri in forza ai vari Reparti che si sono distinti in operazioni di servizio. La cerimonia aperta dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli allievi del Liceo Capialbi diretti dal Maestro Ventura si è conclusa sulle struggenti note della Virgo Fidelis, a cui tutta l’Arma è devota. Ed infine spazio per i più piccoli, alle esibizioni dei Carabinieri Cinofili e ai Carabinieri Forestali per ammirare gli splendidi volatili portati da Parco Vittoria di Mongiana. Toccante cerimonia anche a Crotone dove il Comandante Provinciale ha tenuto un lungo ed emozionante discorso dove non sono mancati ringraziamenti, ricordi e bilanci. “Voglio sottolineare che ogni passo in avanti compiuto per la sicurezza di questo complesso territorio non può prescindere dal congiunto lavoro degli uomini dello Stato che compongono un’unica “Squadra” di cui mi pregio di far parte.” Ha affermato il Comandante Provinciale. “Vi ringrazio per l’enorme sacrificio che ogni giorno affrontate per adempiere al Vostro dovere e ringrazio di cuore le nostre famiglie che tanto generosamente sopportano le prolungate assenze ma ne condividono l’importanza sostenendoci in questo difficile compito. Siate orgogliosi di ciò che fate per questa terra e per i crotonesi, – ha concluso rivolgendosi a tutti coloro che indossano la divisa sul territorio crotonese – a loro va ogni nostro sacrificio con grande entusiasmo e generosità. Viva l’Arma dei Carabinieri Viva la provincia di Crotone Viva l’Italia.” Nell’occasione, presso la sala stampa del comando provinciale Carabinieri Crotone, sono state attribuite diverse onorificenze. Nel dettaglio, encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri “Calabria” concesso all’App. Scelto Pasquale FALCO e all’App. Antonio NOTARIO. Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Veneto concesso all’App. Orazio Graziano MARINELLI. Elogio scritto del Comando Legione Carabinieri Sicilia concesso all’ Appuntato Scelto Saverio NOBILE. Elogio del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Ord. Antonio VITARTALI e al Carabiniere Giulio ANCONA. Compiacimento del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al Mar. Capo Ivo BELCUFINE’, al Vice Brigadiere Francesco PIRITO e ai Carabinieri Antonio D’ALISE e Antonio MACRI’.
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