#bendata bendata
Explore tagged Tumblr posts
Text

Ad attirarmi la chimica.
Ad attrarmi la mente.
Ad intrattenermi la fantasia.
A trattenermi la fiducia.
Fabrizio Caramagna
13 notes
·
View notes
Text

Legata, bendata, pinzata, arrendevole al dolore ho sorriso.
-"Perché ridi?"
-"sorrido perché mi sento osservata."
-"Sbagli, non ti sto osservando.... ti sto sentendo."
⛓️🐺🖤⛓️
215 notes
·
View notes
Text
Stessa stanza, lo stesso hotel che ci conosce, complice del nostro amore e del sesso che vi si consuma. Entriamo e, famelici l'uno dell'altra, i vestiti volano via, ci divoriamo di baci. Poi, una sorpresa: una benda nera. Lui mi fa sedere sul letto, baciandomi viso, labbra, collo, prima di coprirmi gli occhi. Ero un vulcano di desiderio.
Mi adagia sul letto, nuda e bendata, e sussurra: "Quanto sei bella..." I suoi baci mi legano un polso, poi l'altro, alla sponda del letto. Le sue labbra e mani accarezzano ogni mio centimetro. Le caviglie legate, le gambe aperte: in quel momento ero totalmente sua. Percepivo solo il suo respiro, le sue mani. L'eccitazione mi colava addosso.
Un calore improvviso sul capezzolo: cera calda, un mix di dolore ed estasi. Poi sul ventre, sulle cosce, sul pube. Stavo impazzendo. "Scopami... entra dentro di me!" gli ho implorato, ma non era ancora il momento. Ha leccato e baciato ogni millimetro del mio corpo, fino a farmi esplodere di piacere, proprio lì dove il nettare colava, culminando in un orgasmo potente, un piacere d'amore puro.
Jess
23 notes
·
View notes
Text
chiedo a me stesso in che modo potrò affrontare questo fine settimana.
la risposta è nelle mani della dea bendata.
25 notes
·
View notes
Text

Ti osservo mentre sei lì, inginocchiata e bendata, le mani legate dietro la schiena come un’offerta sacra alla mia volontà, e in quel gesto muto c'è più verità che in mille parole: sei il mio respiro trattenuto, il mio desiderio che prende forma nella tua resa; ogni tuo tremito sotto il silenzio è musica per la mia autorità, e mentre ti avvicino con lentezza, sfiorandoti senza pietà, so che il tuo cuore batte per appartenere, non per fuggire — perché in questo buio che ti ho donato, tu ti ritrovi, e in questa posizione che il mondo chiamerebbe sottomessa, tu sei regina del mio potere, specchio vivo del mio dominio assoluto, fuoco che brucia solo per essere mio
11 notes
·
View notes
Text
Sono triste. Mi mortifica la mia stupidità, ritrovarmi costantemente sotto gli occhi i miei errori, la mia manifesta incapacità di riuscire a fare quello che la maggior parte della gente fa bendata saltellando su una gamba (guidare con il cambio automatico).
Il mio posto sarebbe dovuto essere in mezzo a sette mocciosi figli miei a cui lavo le mani prima di leggere per la prima volta la ricetta dei biscotti per cui abbiamo rotto uova e sparso farina ovunque in cucina. Sarei brava, giuro. Una Biancaneve molto brutta a cui ratti grigi, impietositi dalla sporcizia del suo salotto, spolverano i mobili.
10 notes
·
View notes
Text

Bendata, legata all’albero,
sei offerta cruda
alla mia volontà.
Il tessuto ti stringe,
ma è il mio sguardo che ti possiede.
Ogni fibra della tua pelle
aspetta il tocco che punisce,
la lingua che reclama,
la mano che decide.
Il vento sfiora il tuo sesso
prima di me.
Poi arrivo io,
senza chiedere,
senza pietà.
Solo con il diritto
che tu stessa mi hai donato:
prenderti.
Sempre.
7 notes
·
View notes
Text

Legata...bendata...
Esposta...offerta...
Ho contato 1...2...3..... 10 colpi.
Poi... un bacio profondo... lungo...infinito.
I nodi si sono sciolti... gli occhi si sono persi nei Tuoi.
Gemiti.... umori... hanno ripetutamente.... intensamente... avvolto la stanza.
⛓️🐺❤️⛓️
41 notes
·
View notes
Text
Vi capita mai di pensare che probabilmente il fato e la dea bendata vi odiano a morte ma non avete ancora ben capito il perché? Io ci penso ogni giorno :)
4 notes
·
View notes
Note
L'amico inglese ti ha chiesto se, nel caso il tuo fidanzato portasse a casa un altro uomo con cui farti fare sesso, vorresti sapere chi è oppure preferiresti farlo da bendata e non sapere chi fosse :)
Avevo capito una mezza cosa ma non esattamente così ahah, ma ovviamente la mia risposta è no, forse questa cosa, sconvolgerà il mondo intero ma, SONO CONTRO LE COSE A 3.
Boom bomba sganciata.
3 notes
·
View notes
Text

Il suo paesaggio cambiò. Se aveva vissuto a Parigi come un estraneo e a Roma come un ospite, ora la sua vera casa era la pineta di Roccamare, presso Castiglione della Pescaia. In qualche modo, ripeteva il paesaggio ligure. Anche qui, tutto era limitato: una striscia di sabbia chiusa tra due promontori, una pineta, una macchia, un piccolo giardino dove tutto sembrava miniutarizzato. Scriveva nel cuore della casa, in alto, in uno studiolo raggiunto da una scala pericolosissima, come in un pollaio aereo o in una colombaia. Sotto i suoi piedi, la moglie parlava con le amiche o con la domestica, entravano i fornitori, arrivavano gli amici; e lui continuava a scrivere, immerso nel rumore dell'esistenza, vegliando sulla casa come una cicogna. Non diceva mai di no alle cosa. Ma si era ormai allontanato profondamente dalla realtà, chiuso nel suo mondo di ombre leggere. Sulle soglie tra lui e la vita, tra lui e gli altri, aveva disposto la moglie, che doveva riferirgli tutto: che volti avessero gli altri uomini, cosa accadesse nella pineta, che ombre gettassero gli alberi, che odori attraversavano il prato, che sapori avevano i cibi, che suoni la musica. Lassù in alto, come un'ape riceveva il miele che la moglie aveva raccolto, e lo depositava nella delicatissima arnia della sua mente. (…)
Poi sulla pineta scesero, troppo rapidamente gli ultimi anni. Volgendo le spalle a qualsiasi idea generale, Calvino si accontentava di contemplare un'onda, un ciuffo d'erba nel giardino, un uccello che cantava (…) L'ultima estate fu difficile. Scriveva le sue Lezioni americane: un libro bellissimo, l'Ars poetica della nostra fine di secolo, dove la letteratura antica e moderna si riflettono in un limpido specchio. Non era di buon umore: non usciva più di casa, chiuso nell'alta colombaia, non faceva il bagno. Pensava di perdere tempo: era uno scrittore, doveva dar forma alle decine di racconti che gli gremivano il capo, non riflettere sulla letteratura. Ai primi del settembre 1985 le Lezioni erano quasi finite: ma, per lui appartenevano già ad un tempo passato. In quegli ultimi giorni lo vidi due volte; e fu tenero, affettuoso, divertente, quasi felice. (…) Poi non ci fu più niente. Ci fu la caduta al suolo, la cosa dell'autoambulanza fino a Siena, l'orribile ospedale dove avevo conosciuto altre morti, i visi stravolti dei medici, l'operazione inutile, i discorsi inutili, le attese inutili, il capo bendato, la piccola tomba sul mare di Castiglione. Una mattina i medici ci dissero, per consolarci, che tutto era andato benissimo. Quella di Italo era una malformazione cerebrale congenita. Avrebbe dovuto morire a venticinque o trenta anni al più tardi. Quanto tempo aveva guadagnato; quanti libri aveva scritto, col suo passo da marinaio-contadino che si inoltrava nei gerbidi. Come era stato accorto nel sottrarre tempo - l'unica ricchezza che importa - alle divinità che si prendono gioco di noi. E mi dissi che nemmeno lui, forse, sapeva di essere così fragile. Aveva eluso la propria fragilità colla pazienza, il lavoro, la discrezione e quella terribile maga, che trasforma ogni fragilità in forza, ogni forza in fragilità: la letteratura.
Non sogno mai. Due anni più tardi, Italo mi apparve in sogno. Aveva ancora la fronte bendata, ma il sorriso era quello, luminosissimo, dell'ultima sera. Mi diceva: «Sai, è stato tutto uno sbaglio. I medici non hanno capito. Non sono morto».
Pietro Citati in ricordo di Italo Calvino
#ciaoitalo
6 notes
·
View notes
Text
VENERDÌ 17
La sfortuna non esiste.
Me lo ripeto da anni, nonostante abbia prove concrete e materiale per scriverci un libro. Potrei intitolarlo "Ventimila sfighe sotto i mari", con un seguito "Sette anni di sfiga in Tibet".
Giusto per far capire che la sfiga esiste sopra e sotto il livello del mare. Sopra e sotto il livello della sfortuna, una sfiga a misura d'uomo la mia.
Ma invece no, cerco di rendere un mantra questo pensiero: raccogliamo ciò che seminiamo. La sfortuna non esiste.
Al massimo si può essere diversamente baciato dalla dea bendata, tipo che essendo cieca non mi ha baciato quando ero in fila per la fortuna. Metti che mi sia abbassato per allacciarmi una scarpa e tac... persi la mia opportunità.
Ecco perché spesso mi è capitato in vita di dire "vorrei che tu fossi qui", mentre io ero qua. Allora sono andato lì, ma lei si era spostata di qua. Alla fine finisci anche gli avverbi di luogo, oltre che le imprecazioni.
Anche l'insoddisfazione è una forma di sfortuna, si tratta di sfortuna irrequieta. Alcuni esempi: guardo la luna piena e le stelle, ma ho voglia di pizza; ammiro un tramonto multicolori che stordiscono, ma ho voglia pizza; alla fine mi ritrovo davanti a una magnifica pizza ed è in quel momento che mi accorgo che quel vuoto da colmare non è nello stomaco. Si chiama gnagna, altro che pizza.
A pensarci bene il termine "sfiga" non è altro che la gnagna con la s di... scordatela. Un caso? No. Il caso non esiste.
Siamo a maggio, piove tantissimo e come disse Eric Draven "non può piovere per sempre", perché tutto avrà una fine. Tranne l'ansia, la sfiga e la fame. Finite le piogge torneranno le zanzare.
La sfortuna non esiste, è uno stato mentale. Cambiamolo, insieme si può. Intendo insieme a uno bravo.
4 notes
·
View notes
Text
instagram
🌟 Buona Giornata Internazionale dellə Artistə
Una figura bendata, il volto nascosto, un mistero che si svela attraverso petali di fiori, fragilità delicatezza forza coraggio. Sfuggono dalle sue bende come pensieri creativi. È un’illustrazione di mistero e bellezza, un simbolo dell’arte che può sbocciare anche nelle condizioni più inaspettate. 🌸✨
Io ho iniziato a disegnare nel periodo più buio della mia vita. Le 600 persone che oggi seguono questa pagina sono qui perché un giorno, in terapia, la mia psicologa mi ha dato un compito e io ho deciso di portarlo a termine e poi pubblicarlo qui. Un disegnino. L’unico modo in cui riuscivo ad esprimere le mie emozioni senza la costante ricerca di perfezione, senza il terrore del giudizio. Un solo like era una vittoria per aver vinto il terrore dell’isolamento.
Oggi voglio celebrare non solo lə maestrə dell’arte, ma anche lə aspiranti artistə, coloro che cercano la bellezza in ogni sfaccettatura della vita. L’arte è una forma di espressione che unisce il mondo, abbattendo le barriere culturali e linguistiche. È il linguaggio universale delle emozioni, delle storie, e delle visioni. 🎨🌍
Ogni pennellata, ogni nota, ogni parola scritta, è un’opportunità per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. È un modo di guardare il mondo con occhi diversi, nuovi, di catturare la sua complessità e la sua bellezza in modi unici. 🌎❤️
L’arte vive dentro di noi, pronta a sbocciare e a ispirare. Siamo arte, viviamo di arte e cerchiamo bellezza 🌿🌟
#vaerjs #giornatadegliartisti #artistday #illustration
#artists on tumblr#illustration#illustrator on tumblr#illustrator#my art#artist support#vaerjs#Instagram
7 notes
·
View notes
Text
Sarai bendata, spogliata, nuda di ogni pudore. Libera per le mie voglie. Avrai punizioni e segni sulla tua pelle bianca e fragile. Sarà il mio volere a farti bruciare i sensi. Ti basterà sentire le mie labbra sulle tue e in ogni istante mi bramerai sempre più.
OscuroIo

2 notes
·
View notes
Text
Oggi mi manchi un po' più di ieri e di te ciò che mi manca di più sono le nostre risate, fare gli scemi insieme era uno dei pilastri su cui si fondava il nostro rapporto (qualunque sia l'etichetta che vogliamo dargli) e ridere mi manca, commentare le puntate dei nostri programmi mi manca, mi manca davvero tanto. Spero che nonostante non potrò mai averne conferma hai saputo che sono ricominciate le puntate di Step, io l'ho scoperto oggi perché è passata la pubblicità su rai 2, già due puntate mi sono persa pensa te ma le sto recuperando. Spero con tutto il cuore che abbiamo riso e rideremo alle stesse scene, anche se in alcuni momenti verrebbe d'istinto prendere il cellulare per poter scriverci di quanto era buffo Izzo con il costume da margherita, quanta è stata comica la scena in cui hanno provato a sollevare Paolantoni senza riuscirci tenendolo di culo, come faceva ridere Miccio con sempre lo stesso suono in rumori di mimo o gli alieni all'unisono u-fotografo e tante altre battute alla caccia bendata dei pouf, i cuori e i giocatori di biliardino in do re mi fa male e ancora quanto somigliava il costume di Friscia nella serenata step a quello che indossava nello slogan cuuurryy che tanto ci faceva ridere o quanto faceva ridere Ballerina come compositore musicale nella stanza inclinata e poi quanto si sentiva la mancanza della Guetta e le scene di colabròòò, ti avrei preso in giro dicendoti senti il maestro Ciro Cino sta suonando le canzoni di Sanremo per la tua gioia durante uno dei nostri giochi preferiti ruba gallina che ha vinto la Maionchi prendendo ben due polli insieme e tante altre scene divertenti che divertenti lo sono lo stesso ma con te lo sarebbero state molto di più. E poi stasera c'è Crozza e l'Eredità sai mi sono chiesta che cosa hai pensato e che faccia hai fatto quando un po' di settimane fa alla ghigliottina c'erano quelle due "nostre" parole insieme F & F io ho sgranato gli occhi, ho riso e ho guardato verso la finestra pensandoti con un mezzo sorriso sul volto, ma un sorriso nostalgico. O quanto sarai stato contento tu insieme alla tua famiglia quando pochi giorni fa finalmente è stata eliminata Silvia da Don't forget the lyrics, penso tua mamma abbia stappato lo spumante l'acqua frizzante. Vedi anche ste battute chi le può capire se non tu. E poi Crozza è veramente più noioso senza di te ma qualche risata ci esce lo stesso, certo che mira il dito non smetterà mai di farmi pensare a varie nostre scene dallo screenshot, all'adesivo a soprattutto quell'incontro sulla prima panchina quando hai fatto no con il dito per quello che avevo appena detto su una scena del tuo racconto. Ah le panchine il nostro posto dei ricordi, sedermi su una panchina mi fa sempre pensare a te, a quel noi che non esiste più.
Quindi non mi resta che augurarti buon Crozzadì e Stepdì ormai passato <3
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#pensieri#tu#mi manchi#mi mancano le nostre risate#ridere#risate#programmi tv#comicità#nostalgia#flashback#ricordi#battute#crozza#stasera tutto è possibile#mancanza
5 notes
·
View notes