#balletto imperiale
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Anna Pavlova è stata una prima ballerina russa del celebre balletto russo imperiale.
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"Prima delle Prime - Balletto": Il lago dei cigni alla Scala di Milano
"Prima delle Prime - Balletto": Il lago dei cigni alla Scala di Milano. Con il Lago dei cigni di Čajkovskij nella versione coreografica di Rudolf Nureyev l’attività della Compagnia riprende dopo la pausa estiva: a nove anni dalle precedenti rappresentazioni, il balletto torna in scena dal 15 al 27 settembre, nel prezioso e storico allestimento firmato da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino, secondo momento di omaggio a Rudolf Nureyev, dopo Lo schiaccianoci, nell’anno che segna il trentesimo anniversario della sua scomparsa. Questo stesso balletto sarà anche protagonista, il 27 settembre, della prima diretta streaming dopo l’estate sulla piattaforma LaScalaTV. L’incontro intende ripercorrere la storia artistica e personale che legò Rudolf Nureyev al balletto Il Lago dei cigni. “Specchio privilegiato - come sottolinea Valentinam Bonelli, che curerà l’incontro - della sua personalità, di interprete e coreografo. Un incontro premonitore, ancora bambino, nella sua Ufa, con un balletto che nelle figure delle fanciulle gru protagoniste di una leggenda tartara rievocava i cigni bianchi del più celebre titolo. A Leningrado Il Lago dei cigni del Teatro Kirov è spettacolo ammirato infinite volte dall'allievo degli ultimi corsi dell’Accademia Vaganova. La versione di Konstantin Sergeev, evoluzione sovietica del balletto imperiale di Petipa-Ivanov, servirà da base al Nureyev coreografo quando in Occidente riallestirà il balletto, innumerevoli volte invitato dalle compagnie europee a danzare nel balletto che meglio rivela le sue doti tecniche e di temperamento. Anche al Teatro alla Scala, la prima volta del 1973, dove trionfa nel Lago dei cigni accanto a Carla Fracci e poi a Liliana Cosi. Nel 1964 Nureyev aveva già allestito per il Teatro dell’Opera di Vienna il suo primo Lago dei cigni, con la figura ora centrale del principe Siegfried modellata sulla sua personalità. Insieme a memorie autobiografiche, echi freudiani e citazioni leonardesche attraversano la definitiva produzione di un ventennio dopo, creata per l’Opéra di Parigi che all’epoca Nureyev dirigeva, che entra nel repertorio del Teatro alla Scala nel 1990. Sul palcoscenico scaligero il coreografo vi appare anche in veste di interprete, nel doppio ruolo del precettore Wolfgang e del mago Rothbart, in una drammaturgia in cui la duplicità dei protagonisti ha valenza simbolica. Da allora alla Scala la produzione è sempre rimasta in repertorio, amata anche dai danzatori per la sensibilità contemporanea dei personaggi e per la tecnica complessa che ad ogni ripresa li sfida”. Nel corso dell’incontro, corredato da immagini d'epoca e brani video, un’analisi coreografica dei due atti e dei quattro quadri che scandiscono la produzione aiuterà a comprendere le peculiarità della tecnica e dello stile di Nureyev coreografo, nonché le differenze con la versione sovietica con la quale si era formato come ballerino. Critico di danza e storico di balletto, Valentina Bonelli scrive per Vogue Italia ed è corrispondente per le riviste Dance Europe (UK), Dance Magazine (Giappone), Dans (Svezia). Ha tradotto e curato le Memorie di Marius Petipa (Gremese 2010) e i suoi Diari (DNZ Media 2018) e firmato numerose pubblicazioni sui legami tra balletto italiano e russo nella seconda metà dell’Ottocento. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Balletto Imperiale with Marco Agostino, Massimo Dalla Mora, Antonio Jòh de Rosa, Fabio Saglibene, Eris Nezha, and Christian Fagetti
#balletto imperiale#marco agostino#massimo dalla mora#antonio jòh de rosa#fabio saglibene#eris nezha#christian fagetti#dance#ballet#ballerino#danseur#bailarín#tanzer#ballet men
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Francesca Caccini was born to composer and musician Giulio Caccini. She received a musical education as a child and began performing as a singer and instrumentalist, her first recorded public appearance being in 1600 at the marriage of Henry IV and Marie de Medici. For two decades, from 1607 to 1627, Francesca served as a singer, composer, and teacher at the Medici court. The first of her five operas, La liberazione di Ruggiero dall’isola d’Alcina (1625), was the first opera composed by a woman and also the first Italian opera to be performed outside of Italy.
Francesca Caccini wrote some or all of the music for at least sixteen staged works. All but La liberazione di Ruggiero and some excerpts from La Tancia and Il passatempo published in the 1618 collection are believed lost. Her surviving scores reveal Caccini to have taken extraordinary care over the notation of her music, focusing special attention on the rhythmic placement of syllables and words, especially within ornaments, on phrasing as indicated by slurs, and on the precise notation of often very long, melodically fluid vocal melismas. Although her music is not especially notable for the expressive dissonances made fashionable by her contemporary Monteverdi, Caccini was a master of dramatic harmonic surprise: in her music it is harmony, more than counterpoint, that most powerfully communicates affect.
Opera and stage works:
• La Stiava , performed 1607 & lost
• La mascherata, delle ninfe di Senna, balletto, Palazzo Pitti, Florence, 1611
• La tancia, incidental music, Palazzo Pitti, Florence, 1611
• Il passatempo, incidental music to balletto, Pallazo Pitti, Florence, 1614
• Il ballo delle Zingane, balletto, Palazzo Pitti, Florence, music lost, 1615
• Il Primo libro delle musiche a 1–2 voci e basso continuo (1618)
• La fiera, incidental music, Palazzo Pitti, Florence, 1619
• Il martirio de S. Agata, Florence, 1622
• La liberazione di Ruggiero dall'isola d'Alcina, musical comedy, Villa Poggio Imperiale, Florence (1625)
• Rinaldo inamorato, commissioned by Prince Wladislaw of Poland, 1626.
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Majja Pliseckaja
https://www.unadonnalgiorno.it/majja-michajlovna-pliseckaja/
Majja Pliséckaja è stata una delle più importanti danzatrici di tutti i tempi.
Famosi i suoi salti, la schiena flessibile, la forza tecnica e il suo enorme carisma. Le sue lunghe braccia avevano una fluidità che ancora oggi non ha trovato rivali. Prima ballerina assoluta del Bolshoi dal 1960, è stato grazie a lei che nacque il balletto di Carmen.
È nata col nome di Majja Michájlovna Pliséckaja, a Mosca il 20 novembre 1925 in una famiglia con una lunga tradizione artistica. Suo padre era un ingegnere e comunista bielorusso, e sua madre un’attrice cinematografica del clan Messerer, membri del Teatro Bolshoi. Sua zia Sulaif era una delle migliori ballerine dell’Unione Sovietica. Ha iniziato a studiare danza a nove anni, a undici si è esibita per la prima volta nel grande teatro nazionale.
Nel 1938 suo padre venne arrestato e ucciso, e la madre mandata in un campo di lavoro in Kazakistan come moglie di un oppressore del popolo.
La piccola venne adottata dalla zia materna e, dopo essersi diplomata alla scuola di danza, nel 1943, entrò al Bolshoi col grado di prima ballerina. Era dotata di inarrivabile talento, bellezza e grazia.
Nel 1958 è stata insignita del titolo di Artista del popolo dell’URSS e sposò Rodion Ščedrin, musicista che compose per lei le musiche di alcuni balletti come Il gabbiano e Anna Karenina che la vide debuttare come coreografa.
Majja Pliseckaja ha determinato un importante cambiamento nel modo di concepire il balletto. Ha brillato come una stella fulgida grazie alla sua impeccabile tecnica e la grande presenza drammatica.
I più importanti coreografi dell’epoca crearono balletti apposta per lei che volle, con grande determinazione, danzare nei panni dell’eroina di Mérimée, Carmen, con la coreografia di Alberto Alonso. Fu suo marito, Rodion Ščedrin ad adattare lo spartito di Bizet.
Negli anni ’80 ha diretto il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma e il Balletto Nazionale Spagnolo a Madrid.
Si ritirò dall’impegno come solista al Bolshoi all’età di 65 anni, nel 1990.
Per il suo settantesimo compleanno si è esibita in Ave Maja, coreografia di Béjart creata apposta per lei.
Dal 1994 ha presieduto la competizione di balletto internazionale intitolata Maja.
Nel 2006, l’imperatore giapponese Akihito le consegnò il Premio Imperiale, considerato il premio Nobel per l’Arte.
Majja Pliseckaja ha scritto una biografia dal titolo Io, Maja Pliseckaja in cui ha descritto le grandi difficoltà vissute sotto il controllo del KGB che la seguiva dappertutto.
È morta il 2 maggio 2015, a Monaco di Baviera, dove si era trasferita col marito dagli anni ’90.
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P.I.Tchaikovsky - Swan Lake - Scene, Act I. Waltz - OFC live by OFCorchestra Il lago dei cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij (op. 20). La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877 (calendario giuliano), con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger. Il libretto di Vladimir Petrovic Begičev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme al ballerino Vasil Fedorovič Geltzer, è basato su un'antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato), seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus. Primo dei tre balletti di Čajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. Viene rappresentato in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell'Europa Orientale) o in tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basa l'allestimento, sia dal punto di vista coreografico che musicale, sul revival di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 (data come sopra) al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo, Russia. Swan Lake is one of the most famous and acclaimed ballets of the nineteenth century , with music by Pyotr Ilyich Tchaikovsky ( Op. 20). The first performance took place at the Bolshoi Theatre in Moscow February 20, 1877 ( Julian calendar ) , with choreography by Julius Reisinger Wenzel . The libretto by Vladimir Petrovic Begicev , director of the imperial theaters in Moscow together with the dancer Vasil Fedorovich Geltzer , is based on an old German fairy tale , geraubte Der Schleier ( The Stolen Veil ) , following the story of Karl August Jophann Musäus . The first of the three ballets by Tchaikovsky , was composed between 1875 and 1876. It is represented in four acts and four scenes (especially outside Russia and Eastern Europe ) or in three acts and four scenes ( in Russia and Western Europe) . Although there are many different versions of the ballet , most dance companies setting up bases , both in terms of choreographic and musical , on the revival by Marius Petipa and Lev Ivanov for the Imperial Ballet , first presented January 15, 1895 ( as given above) at the Imperial Mariinsky Theatre in St. Petersburg , Russia.
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Vasco Gargalo: The Crows
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Vasco Gargalo: The Crows
#Vatican #Pope #FrancescoBergoglio
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Milano: Teatro La Scala torna il “Lago” di Nureyev, dal 15 al 27 settembre
Milano: Teatro La Scala torna il “Lago” di Nureyev, dal 15 al 27 settembre tutto esaurito per le dieci recite in programma. Con il Lago dei cigni di Čajkovskij nella versione coreografica di Rudolf Nureyev l’attività della Compagnia riprende dopo le vacanze estive. Dopo il grande successo e la standing ovation al Festival Les Chorégies d’Orange, dove la Compagnia ha presentato a luglio il secondo atto, il balletto tornerà ora in scena alla Scala, nel prezioso e storico allestimento firmato da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino. Tutto esaurito per le dieci recite in programma, che vedranno alternarsi artisti scaligeri e ospiti di richiamo. Nei ruoli principali di Odette/Odile e Siegfried Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko (nella recita di apertura del 15 e poi il 19 settembre), Martina Arduino e Claudio Coviello (16 e 20 settembre), Alice Mariani e Mattia Semperboni (21 e 23 settembre), Maria Celeste Losa e Navrin Turnbull (25 e 27 settembre). Nelle recite del 22 e 26 settembre, Jacopo Tissi e Olga Smirnova, stella internazionale, prima ballerina al Dutch National Ballet (Het Nationale Ballet), per la prima volta alla Scala. Il doppio ruolo del precettore Wolfgang e del mago Rothbart sarà interpretato da Marco Agostino, Christian Fagetti, Gabriele Corrado e Emanuele Cazzato nel corso della varie recite, che saranno una splendida occasione per tanti artisti di cimentarsi nei molti ruoli e nei tanti momenti di insieme del balletto. Sul podio Koen Kessels a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. E con il ritorno del balletto in scena riprende anche la programmazione della piattaforma LaScalaTV, con la diretta della rappresentazione conclusiva del 27 settembre del Lago dei cigni. Allo streaming dello spettacolo si aggiunge anche una ulteriore opportunità, riservata alle scuole, nella sezione Educational della piattaforma: la possibilità di seguire, in diretta e con un’introduzione di Mario Acampa, la prova di insieme dell’11 settembre, con collegamento gratuito su prenotazione a partire dalle 13:15. Per saperne di più, il 12 settembre alle ore 18 presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini” si svolgerà il consueto appuntamento del ciclo “Prima delle prime – Balletto” realizzato da Teatro alla Scala in collaborazione con Amici della Scala: sarà Valentina Bonelli a introdurre il balletto nell’incontro intitolato Menzogna e sortilegio nel classico imperiale. Le rappresentazioni proseguiranno a ottobre al Teatro Lirico di Cagliari: per sette recite dal 3 all’8 ottobre, il Lago di Nureyev tornerà sul palcoscenico che già ha accolto in passato la Compagnia scaligera. In scena i Primi ballerini, i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo, con la bacchetta di Kevin Rhodes a dirigere l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. “Il lago dei cigni è per me un lungo sogno del principe che, nutrito di letture romantiche che hanno esaltato il suo desiderio di infinito, rifiuta la realtà del potere e del matrimonio che gli impongono la madre e il precettore. È lui, quindi, che, per sfuggire al malinconico destino che gli si prepara, fa entrare nella sua vita la visione del lago. Nella sua mente nasce un amore idealizzato e la proibizione che esso comporta: di qui il cigno nero e Rothbart, figure speculari, trasposizioni negative del cigno bianco e del precettore. Quando il sogno svanisce la ragione del principe non potrà sopravvivere.” Dopo aver allestito il suo primo Lago dei cigni al Wiener Staatsoper nel 1964, Nureyev metterà in scena vent’anni dopo, direttore del Ballo all’Opéra di Parigi, la sua definitiva produzione del capolavoro čajkovskijano. Questa stessa produzione entrerà dal 1990 nel repertorio del Teatro alla Scala. Quando il “suo” Lago approda alla Scala nel 1990, Nureyev è anche in scena, e tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma è per il Principe che Nureyev ha creato ardue variazioni, ponendolo al centro di tutte le linee drammaturgiche. Nella lettura di Rudolf Nureyev il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico dall’animo malinconico più che eroico, contemplativo e meditativo. Una versione introspettiva e complessa sul piano tecnico e interpretativo, una tragedia totale che non lascia spazio a lieto fine o riscatto eroico. 15, 16, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27 settembre 2023 IL LAGO DEI CIGNI Coreografia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov Regia di Rudolf Nureyev Supervisione e ripresa coreografica Manuel Legris in collaborazione con Laura Contardi, Massimo Murru, Lara Montanaro, Antonino Sutera Coach per i ruoli principali Isabelle Guérin Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij Scene Ezio Frigerio Costumi Franca Squarciapino Direttore Koen Kessels Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala Produzione Teatro alla Scala Si ringrazia la Fondazione Milano per la Scala balletto e la Signora Aline Foriel-Destezet Date: Venerdì 15 settembre 2023 - ore 20 - Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto Sabato 16 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Martedì 19 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Mercoledì 20 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Giovedì 21 settembre 2023 - ore 20 - Turno O Venerdì 22 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Sabato 23 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Lunedì 25 settembre 2023 - ore 20 - Invito alla Scala per Giovani e Anziani Martedì 26 settembre 2023 - ore 20 - Turno M Mercoledì 27 settembre 2023 - ore 20 - Fuori abbonamento Prezzi: da € 10 a € 150 (inclusa prevendita) Infotel 02 72 00 37 44 www.teatroallascala.org... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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