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Hacker cinesi installano backdoor spia nei sistemi industriali occidentali
Cyber-spionaggio: attacco in grande stile del gruppo cinese APT41. I pirati hanno sfruttato vulnerabilità nei sistemi Cisco, Citrix e Zoho. Nel mirino aziende che operano in un gran numero di settori diversi. Quando si parla di gruppi APT (Advanced Persistent Threat) di solito è in relazione ad attacchi mirati piuttosto limitati. Questa volta, però, ci troviamo di fronte a un’eccezione. Secondo quanto riporta FireEye, infatti, uno dei più noti gruppi di hacker legati al governo di Pechino avrebbe condotto una campagna di attacchi che avrebbe preso di mira decine di imprese attive nel settore energetico, finanziario, manifatturiero, dell’informazione, dei trasporti e dei servizi. Come si legge nel report pubblicato dai ricercatori, protagonista di questo cambio di strategia è APT41, un gruppo ben conosciuto dagli esperti di sicurezza. Secondo gli autori del rapporto, tra il 20 gennaio e l’11 marzo di quest’anno (in concomitanza con la diffusione dell’epidemia Covid-19) i pirati avrebbero attaccato bersagli in Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, India, Italia, Giappone, Malesia, Messico, Filippine, Polonia, Qatar, Arabia Saudita, Singapore, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e USA.
Gli attacchi hanno sfruttato una serie di vulnerabilità conosciute in diversi sistemi molto diffusi. La prima (CVE-2019-19781) interessa i sistemi Citrix e, secondo i ricercatori, sarebbe stata sfruttata per cercare di installare una backdoor all’interno dei sistemi che i pirati informatici avrebbero accuratamente selezionato. Più nebulosi, invece, i contorni di un attacco che avrebbe preso di mira un router RV320 di Cisco. Gli analisti in questo caso si muovono nel campo delle ipotesi, la più accreditata delle quali tira in ballo l’uso di un modulo Metasploit che sfrutta due falle di sicurezza (CVE-2019-1653 e CVE-2019-1652) emerse l’anno scorso. Lo strumento più pericoloso, però, è stato adottato dai pirati nel corso di questo mese, quando APT41 ha cominciato a sfruttare un exploit comparso per una vulnerabilità zero-day (CVE-2020-10189) che affligge Zoho ManageEngine Desktop Central. Insomma: sembra proprio che i pirati al soldo del governo di Pechino abbiano avviato un’offensiva senza precedenti, che sta approfittando anche di una situazione particolare legata alla pandemia coronavirus. Il suggerimento, ovvio, è di non abbassare la guardia. Read the full article
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