#artisti visivi
Explore tagged Tumblr posts
Text
Al via la X edizione di Art Site Fest: Arte, storia e natura in dialogo dal 13 settembre al 26 novembre 2024
Living Beings e Paesaggi narranti: L’arte incontra la sostenibilità nei luoghi più iconici di Torino e dei territori del Monferrato e Roero
Living Beings e Paesaggi narranti: L’arte incontra la sostenibilità nei luoghi più iconici di Torino e dei territori del Monferrato e Roero. Dal 13 settembre al 26 novembre 2024, torna a Torino l’attesa decima edizione dell’Art Site Fest, una rassegna che ha saputo conquistare il pubblico nel corso degli anni grazie al suo perfetto connubio tra arte, storia e natura. Il festival, diretto da…
#Alice Zanin#Art Site Fest#Arte contemporanea#arte e ambiente#Arte e Natura#Arte e Storia#arte sostenibile#artisti visivi#Bahar Hediarzade#Biodiversità#Cambiamenti climatici#Clara Luiselli#Collaborazione Artistica#Cortometraggi#cultura e natura#Dialogo Artistico#edizione 2024#Elizabeth Aro#eventi culturali Piemonte#evento culturale Torino.#Faber Teater#festival arte Torino#Fondazione CRT#Giardini Sambuy#Installazioni artistiche#Jessica Noy Laufer#Living Beings#manifestazioni artistiche#Monferrato#Museo Archivio Reale Mutua
0 notes
Text
macro (roma): lab for new imaginations _ open call
IT — Per due settimane, dal 4 al 17 settembre, avrà luogo la terza edizione del Lab for New Imaginations promosso dal Dipartimento per l’Educazione Preventiva del museo Macro. Si tratta di un progetto formativo che prevede una serie di incontri in presenza rivolti a un gruppo di artisti visivi e sonori, curatori, designers, ricercatori e scrittori emergenti residenti in Italia, che verranno…
View On WordPress
#art#arte#artisti sonori#artisti visivi#curatori#designers#Dipartimento per l’Educazione Preventiva#Lab for New Imaginations#Macro#Macro Museum#Museo Macro#open call#ricercatori#scrittori#scrittori emergenti#workshop
0 notes
Text
Eva Besnyő
https://www.unadonnalgiorno.it/eva-besnyo/
Eva Besnyő, fotografa e giornalista che ha fatto parte di quella schiera di apolidi ungheresi che tra gli anni 20 e 30 del ‘900 hanno girato l’Europa alla ricerca di una libertà civile e artistica.
Si è occupata di reportage, ritrattistica, si è specializzata in fotografia di architettura, è stata la reporter ufficiale del movimento femminista dei Paesi Bassi.
La sua fotografia, realista e militante, l’ha resa una professionista indipendente che è riuscita a scegliere di vivere come sentiva di fare, nonostante fosse una donna, ebrea, attiva politicamente durante la seconda guerra mondiale e dopo. Ha viaggiato, frequentato importanti circoli artistici formandosi con grandi maestri, sperimentato stili e tematiche differenti.
Nacque a Budapest il 29 aprile 1910 da una famiglia ebrea benestante, da madre ungherese e padre ebreo che, nonostante avesse cambiato il suo cognome ebraico, Blumgrund, in quello ungherese Besnyő, morì a Auschwitz, nel 1944.
Suo amico d’infanzia e vicino di casa era Endre Friedmann che, ispirato da lei, che lo portava in giro a fotografare con la sua prima Kodak Brownie, sarebbe poi diventato il celeberrimo Robert Capa. La loro amicizia è durata per tutta la vita.
Dopo il liceo è andata ad apprendere il mestiere nello studio di József Pécsi, specializzato in ritratti e fotografia pubblicitaria, un importante luogo di ritrovo per i futuri artisti visivi degli anni ��20 e ’30.
La sua visione e tecnica fotografica è scaturita dal libro Die Welt ist schön (Il mondo è bello) di Albert Renger-Patzsch, precursore della Nuova oggettività in fotografia, che prevedeva un atteggiamento asettico verso la vita e l’arte, accentuando solo alcuni particolari per aumentarne l’effetto espressivo. Da quel momento in poi le sue fotografie hanno scrutato il mondo senza sentimentalismi o accenti lirici, guardando la realtà in maniera diretta e senza fronzoli.
Trasferitasi a Berlino nel 1930, allora centro dell’avanguardia e della sperimentazione artistica, vendeva le sue foto a riviste che le firmavano con nomi maschili.
Entrata a far parte della cerchia di artisti e intellettuali impegnati socialmente e politicamente, ha frequentato i corsi serali della Scuola marxista per lavoratori, conosciuto il teatro sperimentale, il cinema russo, la Bauhaus e le nuove correnti di architettura, facendo propria l’estetica della Neue Sehen, basata sulla sperimentazione tecnica, sull’uso di inquadrature inconsuete, diagonali, angoli di ripresa dall’alto verso il basso e viceversa, contrasti di luci e ombre, costruzione geometrica della scena.
Alla fine del 1931 era riuscita ad aprire il proprio studio fotografico, continuando a lavorare su reportage giornalistici commissionati da agenzie di stampa. La famosa fotografia del bambino che cammina lungo una strada, portando sulla schiena un violoncello, Boys with Cello, risale a quel periodo, così come la serie di foto dei portuali sulla Sprea, dei carbonai in strada, degli operai ad Alexanderplatz, allora il più grande cantiere in Europa.
Nell’autunno del 1932, per l’ondata crescente di antisemitismo, si vide costretta a lasciare Berlino per trasferirsi ad Amsterdam, dove era entrata a far parte della schiera di artisti che ruotavano intorno alla pittrice Charley Toorop (dedita a sviluppare lo stile pittorico del realismo sociale).
Le immagini di quel tempo includono molte iconiche fotografie su temi sociali. Il suo lavoro diventava sempre più politico, mentre si consolidava anche la sua reputazione come fotografa di architettura secondo l’idea di Nuova costruzione funzionalista, edifici creati dando priorità all’utilità funzionale, anziché all’estetica.
Ha fatto parte del Vereeniging van Arbeiders Fotografen (VAF), associazione di fotografi affiliata all’allora Partito Comunista dei Paesi Bassi, collaborato con la rivista socialista illustrata Noi. Il nostro lavoro, la nostra vita e fatto parte della BKVK (Associazione delle arti per la protezione dei diritti culturali) con cui ha organizzato la mostra di protesta del 1936 contro i Giochi Olimpici di Berlino “D-O-O-D” (De Olympiade onder Diktatuur).
Nel 1937 è stata fautrice della mostra internazionale Foto ’37, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, a cui parteciparono i più noti fotografi del tempo.
Per la resistenza olandese produceva fototessere per carte d’identità di persone appartenenti a gruppi clandestini.
L’invasione tedesca del maggio 1940, la costrinse, come ebrea, a vivere in clandestinità.
Dopo il Decreto Giornalistico del maggio 1941, non poté più pubblicare con il proprio nome a causa delle sue origini ebraiche e venne costretta a usare uno pseudonimo, Wim Brusse.
Attratta da una visione del mondo plasmata dall’umanesimo, negli anni del dopoguerra, le sue fotografie divennero stilisticamente decisive per il neorealismo.
Ha partecipato a mostre collettive al MoMa di New York e ricevuto la medaglia d’oro alla Prima Biennale della Fotografia di Venezia, nel 1957.
Negli anni ’70 è stata la “portavoce visiva” del movimento femminista marxista olandese Dolle Mina partecipando, come attivista, alle performance di strada che mescolavano umorismo e provocazione in un’atmosfera giocosa.
Nel 1980 rifiutò il Ritterorden (cavalierato) che le avrebbe voluto conferire la Regina dei Paesi Bassi.
Nel 1982 c’è stata la sua prima retrospettiva all’Amsterdam Historical Museum, dove era esposto circa mezzo secolo del suo lavoro.
Nel 1999, a Berlino, ha ricevuto il premio Dr. Erich Salomon per il lavoro svolto nella sua carriera e alla fine dello stesso anno il Museo Stedelijk le ha dedicato una mostra.
Si è spenta a Laren, in Olanda, il 12 dicembre 2003.
Gran parte delle sue foto sono conservate al Maria Austria Instituut di Amsterdam.
Nel 2021 una mostra online in corso al Museo Kassák di Budapest ha esplorato i punti di vista e di svolta della sua vita, dai primi autoritratti e fotografie sociali in Ungheria, agli anni esteticamente formativi a Berlino, fino al successo e alle prestigiose commissioni nei Paesi Bassi.
Eva Besnyo: 1910-2003: Fotografin / Woman Photgrapher: Budapest. Berlin. Amsterdam è il libro che racconta il suo percorso artistico.
2 notes
·
View notes
Text
Digital Art
Ciao a tutti,
Oggi voglio parlarvi di una forma d'arte sempre più popolare: l'arte digitale. Con l'avvento dei computer e dei programmi di elaborazione delle immagini, gli artisti hanno a disposizione una gamma senza fine di strumenti per creare opere d'arte uniche e sorprendenti.
L'arte digitale può essere creata utilizzando software di disegno, fotografia e animazione, e può essere visualizzata su schermi di computer, proiettori o stampata su tessuti, carta e altri supporti. Ciò consente agli artisti di creare immagini in 3D, animazioni e persino mondi virtuali interattivi.
Una delle cose che amo di più dell'arte digitale è la sua capacità di unire tecnologia e creatività in modo unico. Gli artisti possono utilizzare la tecnologia per creare effetti visivi sorprendenti che non sarebbero possibili con altre forme d'arte. Inoltre, l'arte digitale è accessibile a chiunque abbia un computer e un programma di elaborazione delle immagini, il che significa che ci sono molti artisti emergenti che stanno creando opere d'arte straordinarie.
Vi invito a esplorare il mondo dell'arte digitale e a condividere con me le vostre scoperte e le vostre opere preferite. Siamo nell'era digitale e l'arte digitale sta diventando sempre più importante.
#ArteDigitale #CreativitàTecnologia #arte contemporanea
4 notes
·
View notes
Text
youtube
Ear to ear wet mouth sounds & hand movements.
Un'Oasi di Relax: L'ASMR dei Suoni Umidi della Bocca.
Immergiti in un mondo di sensazioni!
Dunque, cerchi un modo per rilassarti profondamente e allontanare lo stress?
Cosa significa ASMR?
Nello specifico, ASMR è l'acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, ovvero Risposta Sensoriale Meridiana Autonoma. Si tratta di una sensazione di formicolio e rilassamento che alcune persone provano in risposta a specifici stimoli audio e visivi.
Perché i suoni umidi della bocca sono così rilassanti?
Infatti, i suoni umidi della bocca, come leccate, masticazioni e sussurri, sono tra i trigger ASMR più potenti. Questi suoni evocano sensazioni di calma e benessere, stimolando il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rilassamento.
I benefici dell'ASMR:
Riduzione dello stress: Analogamente, l'ASMR aiuta a ridurre l'ansia e lo stress, favorendo un profondo rilassamento.
Miglioramento del sonno: Dunque, ascoltare video ASMR prima di andare a dormire può favorire un sonno più profondo e ristoratore.
Aumento della concentrazione: Specificatamente, l'ASMR può aiutare a migliorare la concentrazione e la creatività.
Riduzione dei dolori: In tal senso, alcuni studi suggeriscono che l'ASMR possa aiutare ad alleviare il dolore cronico.
Come funziona l'ASMR dei suoni umidi della bocca?
Non a caso, gli ASMRtist, ovvero gli artisti che creano contenuti ASMR, utilizzano microfoni ad alta sensibilità per catturare i suoni in modo dettagliato e immersivo. Questi suoni, combinati con immagini visive rilassanti, creano un'esperienza sensoriale unica che stimola il cervello a produrre sensazioni piacevoli.
Dove trovare video ASMR con suoni umidi della bocca?
Specificatamente, puoi trovare una vasta gamma di video ASMR su piattaforme come YouTube e TikTok. Cerca canali dedicati all'ASMR e utilizza parole chiave come "mouth sounds ASMR", "wet sounds ASMR" o "ear to ear ASMR" per trovare i contenuti più adatti alle tue preferenze.
Avvertenze:
In questo caso, non tutti provano l'ASMR: L'ASMR è un'esperienza soggettiva e non tutti riescono a provare le stesse sensazioni.
Attenzione alla dipendenza: È importante utilizzare l'ASMR in modo consapevole e evitare di diventarne dipendenti.
Infine, l'ASMR dei suoni umidi della bocca è un modo semplice e efficace per rilassarsi e ridurre lo stress. Se sei alla ricerca di un'esperienza sensoriale unica e coinvolgente, ti consigliamo di provare l'ASMR.
#youtube#asmr male#asmr sounds#asmr video#asmrcommunity#asmr sleep#asmr relax#visual asmr#asmr tapping#asmr tingles#asmr scratching#asmr ambience#asmr rp#asmr#redacted asmr#asmr roleplay#asmrtist
1 note
·
View note
Link
#AlessandroCortini#arteaudiovisiva#eventiculturaliasettembre#festivalaGlasgow#GrandRiver#Istitutoitalianodicultura#musicaelettronica#RiccardoGiovinetto#Sonica2024
0 notes
Text
Fare business su Instagram è un'opportunità potentissima:
Per un musicista o un artista in generale, fare business su Instagram è un'opportunità potentissima per farsi conoscere e, se gestito correttamente, può portare a un notevole successo. Instagram è diventato una piattaforma indispensabile per chi lavora nel mondo creativo, grazie alla sua capacità di promuovere la propria arte in modo visivo e diretto. Ecco come Instagram può aiutare un artista a crescere e ottenere successo:
1. Visibilità globale
Instagram permette di raggiungere un pubblico globale, rompendo le barriere geografiche. Un musicista o artista può far conoscere il proprio lavoro a persone di tutto il mondo senza la necessità di intermediari tradizionali come case discografiche o gallerie d’arte.
2. Crescita organica e viralità
I contenuti possono diventare virali molto rapidamente, soprattutto grazie a funzionalità come i Reels, le storie e le live. Un video musicale, una performance, o una clip che mostra l'artista al lavoro può essere condivisa e apprezzata da migliaia, o addirittura milioni, di utenti.
3. Connessione diretta con i fan
Instagram consente di instaurare un rapporto personale con i fan. Attraverso i commenti, i messaggi diretti e le interazioni sulle storie, un musicista o artista può creare una comunità intorno alla propria arte, rispondendo direttamente ai fan e coinvolgendoli nel processo creativo.
4. Storytelling del processo creativo
Instagram è perfetto per raccontare la propria storia. Gli artisti possono condividere il dietro le quinte del loro lavoro, mostrando processi di registrazione, prove, sketch, esperimenti e tutto ciò che rende unico il proprio percorso creativo. Questo aumenta l'autenticità e permette ai fan di sentirsi parte dell'evoluzione artistica.
5. Promozione di nuove uscite e progetti
Per i musicisti, Instagram è ideale per annunciare nuove canzoni, album, o tour. Per gli artisti visivi, possono promuovere nuove mostre, collaborazioni o vendite di opere. Ogni post o storia può diventare uno strumento di promozione, creando attesa e coinvolgimento per ogni nuovo progetto.
6. Collaborazioni con altri artisti e influencer
Instagram è una piattaforma che facilita le collaborazioni. Un musicista può collegarsi facilmente con altri artisti, produttori o persino influencer del settore musicale, ampliando così il proprio pubblico. Collaborazioni visive tra artisti di diverse discipline possono anche generare contenuti innovativi e di impatto.
7. Monetizzazione e vendite dirette
Instagram offre la possibilità di monetizzare il proprio pubblico. Ad esempio, i musicisti possono vendere merchandise o biglietti per i concerti, mentre gli artisti visivi possono vendere direttamente le loro opere. Attraverso i post con tag di prodotto o gli shop integrati, è possibile trasformare i follower in clienti.
8. Uso di contenuti multimediali
Un musicista o un artista può sfruttare Instagram per condividere vari tipi di contenuti:
Musica: Video di esibizioni, clip in studio, teaser di nuove tracce.
Visivo: Mostrare opere d'arte finite, ma anche sketch o processi di lavoro.
Testimonial: Raccontare esperienze personali o far parlare i fan del proprio lavoro. Questo mix multimediale permette di esprimere la propria creatività in modo vario e coinvolgente.
9. Espandere la propria fanbase
L'uso degli hashtag strategici, il geotagging e la creazione di contenuti rilevanti aiuta a far scoprire l'artista da nuovi follower. Il sistema di raccomandazione di Instagram, come la sezione "Esplora", può far crescere la visibilità del profilo se i contenuti sono interessanti e coinvolgenti.
10. Costruzione di un'identità artistica solida
Instagram è lo spazio perfetto per definire e costruire un’identità visiva coerente. Un profilo curato, con uno stile grafico e una narrazione visuale chiara, trasmette immediatamente la personalità dell’artista. Questo aiuta a distinguersi e a rimanere nella memoria del pubblico.
11. Engagement costante con contenuti freschi
Instagram richiede costanza, ma questo può lavorare a vantaggio degli artisti. Postando regolarmente, mantenendo aggiornati i fan con le ultime novità e creando contenuti accattivanti (come video dietro le quinte o sessioni live), un musicista o artista mantiene alto l'engagement e rafforza la propria presenza online.
12. Accesso agli strumenti di analisi
Instagram offre dati e analisi sul coinvolgimento, i follower, e la performance dei contenuti. Questi dati aiutano a comprendere meglio quale tipo di post piace di più al pubblico e a ottimizzare la strategia social, migliorando la visibilità e l’engagement.
13. Networking professionale
Oltre a promuovere l'arte, Instagram è anche un ottimo strumento di networking professionale. Un musicista può entrare in contatto con etichette discografiche, produttori, manager o altri artisti. Gli artisti visivi possono entrare in contatto con gallerie o curatori d'arte.
14. Accesso a eventi e opportunità
Molti eventi, contest, e opportunità di collaborazioni o sponsorizzazioni vengono pubblicizzati su Instagram. Partecipare attivamente alla comunità su Instagram può aprire porte a concerti, mostre, interviste, collaborazioni e progetti di grande visibilità.
Conclusione
Per un musicista o un artista, Instagram non è solo un modo per condividere opere, ma un vero e proprio strumento di business e promozione. Con la giusta strategia, permette di costruire una fanbase solida, monetizzare il proprio lavoro, e ottenere opportunità di carriera che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere. Se usato bene, Instagram può diventare un trampolino di lancio per il successo.
ALTRI POST UTILI
ARTICOLISTA PROFESSIONALE
ANALISI DEI CONCORRENTI
BUSINESS CON TWITTER
AUMENTARE LE VISUALIZZAZIONI
0 notes
Link
0 notes
Text
Milo Manara: Maestro del Fumetto Sensuale
Maurilio "Milo" Manara è un fumettista italiano, conosciuto a livello internazionale per il suo stile sensuale ed elegante. Le sue opere, spesso caratterizzate da donne affascinanti e atmosfere oniriche, hanno esplorato tematiche come l'amore, l'erotismo e la psiche umana. Gli esordi e il successo Manara inizia la sua carriera alla fine degli anni '60 con storie erotico-poliziesche per la collana "Genius". La sua fama cresce negli anni '70 con la collaborazione al "Corriere dei Ragazzi" e con opere come "Lo Scimmiotto" e "El Gaucho". La consacrazione arriva negli anni '80 con "Valentina", la serie a fumetti che lo rende un'icona. Protagonista è la sensuale Valentina Pera, una fotografa che vive avventure erotiche e sentimentali in giro per il mondo. La serie ottiene un enorme successo, conquistando un pubblico vasto e diversificato. Stile e influenze Lo stile di Manara si distingue per la sua eleganza e raffinatezza. Le sue tavole, spesso acquerellate, sono caratterizzate da linee fluide e morbide, che delineano corpi femminili sensuali e atmosfere oniriche. Manara è stato influenzato da diversi artisti, tra cui Hugo Pratt, Guido Crepax e Balthus. Le sue opere, a loro volta, hanno ispirato numerosi fumettisti e artisti in tutto il mondo. Oltre Valentina Oltre a Valentina, Manara ha realizzato numerose altre opere di grande valore. Tra queste, ricordiamo "Il Gioco", "L'Histoire du Monde", "Hawaï", "Il Nome della Rosa" e "Caravaggio". Ha inoltre collaborato con scrittori come Hugo Pratt e Alejandro Jodorowsky, e con registi come Federico Fellini e Francis Ford Coppola. Un maestro del fumetto Milo Manara è considerato uno dei più grandi fumettisti di tutti i tempi. Le sue opere hanno innovato il linguaggio del fumetto, esplorando nuovi territori narrativi e visivi. La sua influenza sulla nona arte è immensa e il suo nome è ancora oggi sinonimo di sensualità, eleganza e maestria artistica. Curiosità su Milo Manara - Manara è stato insignito di numerosi premi, tra cui il Premio Yellow Kid al Salone Internazionale dei Comics di Lucca e il Grand Prix International du Festival d'Angoulême. - Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue e pubblicate in tutto il mondo. - Manara è ancora attivo e continua a realizzare nuove opere. Artista a tutto tondo Milo Manara è un artista unico e visionario che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del fumetto. Le sue opere continuano ad affascinare e ispirare lettori di tutte le età, confermandolo come un maestro indiscusso della nona arte. Foto di Pexels da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Cultura, presentata oggi l'iniziativa "Capitale italiana dell’Arte contemporanea"
Cultura, presentata oggi l'iniziativa "Capitale italiana dell’Arte contemporanea" È stata presentata il 2 maggio a Roma, al Ministero della Cultura, la “Capitale italiana dell’arte contemporanea”, iniziativa promossa e voluta dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che si affianca alle già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro”. Il nuovo riconoscimento è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, attraverso la realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione, affinché venga recepito, in maniera sempre più diffusa, il valore della cultura per il processo identitario nazionale, per la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. L’avviso pubblico, promosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, finanzia progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea. Questi gli obiettivi specifici per la “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”: - realizzare e/o riqualificare aree e spazi da destinare alla produzione e alla fruizione dell’arte contemporanea; - valorizzare il territorio e promuovere le competenze locali nel settore della creatività contemporanea, anche coinvolgendo i giovani talenti e gli artisti contemporanei nazionali/internazionali per sviluppare scambi di esperienze professionali e di confronto creativo; - favorire la costruzione di reti tra enti pubblici (musei, centri d’arte, istituzioni) ed enti privati senza scopo di lucro (associazioni, fondazioni, spazi indipendenti, spazi non-profit) votati alla ricerca e alla sperimentazione sull’arte contemporanea; - rafforzare la coesione e l’inclusione sociali, nonché lo sviluppo della partecipazione pubblica; - utilizzare le nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni e del miglioramento dell’accessibilità; - promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità nei settori visivi, performativi e creativi anche attraverso la creazione di reti e filiere di settore; - conseguire risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale; - promuovere l’immaginario italiano e la creatività nazionale anche al fine di migliorare l’attrattività del territorio nel contesto internazionale; - perseguire gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Le città, i Comuni singoli o le aggregazioni di Comuni, che desiderano candidarsi al titolo potranno presentare una candidatura con allegato un dossier progettuale, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, direttore artistico, curatori e comitato scientifico, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, entro e non oltre il 30 giugno 2024. Le candidature saranno valutate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi, entro il 15 settembre 2024, un massimo di cinque città finaliste. Queste ultime saranno invitate successivamente ad audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 14 ottobre 2024. La giuria, entro il 30 ottobre 2024, proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier. Scadenze: - entro e non oltre il 30 giugno 2024 - presentazione delle candidature - entro il 15 settembre 2024 - la Giuria seleziona cinque progetti finalisti - entro il 14 ottobre 2024 - audizione dei cinque finalisti - entro il 30 ottobre 2024 - la giuria sottopone al Ministro il progetto della città che intende proporre come “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” Per richiedere informazioni è possibile scrivere all’indirizzo [email protected], inserendo nell’oggetto la dicitura: “Informazioni per Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. In apertura dei lavori l’intervento del Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello: "È un progetto pensato per valorizzare e promuovere l'arte contemporanea nel nostro territorio nazionale, riconoscendo e celebrando la diversità e la ricchezza delle identità culturali che caratterizzano l'Italia. Questa iniziativa mira a trasformare l'arte, in tutte le sue declinazioni attuali, in un ponte vibrante tra le varie regioni, sostenendo gli artisti locali e incentivando la consapevolezza identitaria dei singoli individui alle comunità di appartenenza. Attraverso la Capitale italiana dell'arte contemporanea intendiamo non solo mettere in luce il talento artistico, ma anche stimolare un dialogo costruttivo sull'identità culturale italiana, incoraggiando un'inclusione più ampia e una comprensione più profonda delle nostre radici e delle nostre aspirazioni future. È un invito alla partecipazione attiva, uno stimolo a sperimentare la bellezza e la provocazione dell'arte contemporanea e a scoprire come questa possa influenzare e arricchire la nostra percezione del mondo e di noi stessi". A seguire l’intervento del Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni: “Un’ulteriore opportunità di sviluppo per i territori a partire da uno dei punti di forza del nostro Paese, il patrimonio culturale. Uno scrigno di bellezze uniche al mondo, che racconta di un lungo passato di tradizioni e che vanta un’ineguagliabile capacità di moltiplicarsi, alimentato dal motore della creatività, dell’innovazione, della sperimentazione quale spinta propulsiva che muove i passi dei nostri artisti e ispira i talenti più giovani. Coltivare questo patrimonio è compito del Ministero, che a tal fine ha messo e metterà quante più misure in campo per esaltare le eccellenze culturali e creative delle nostre comunità, nella consapevolezza che rappresentano uno dei pilastri fondamentali per la crescita dell’Italia e che il loro valore ne aumenta l’attrattività nel panorama internazionale. La nostra azione sinergica, sviluppata su più fronti, potrà contare da oggi anche su questo prestigioso riconoscimento”. “La Capitale Italiana dell’Arte contemporanea punta a creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee. Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni. Alla Capitale italiana della Cultura e a quella del libro, aggiungiamo questa iniziativa che consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo. Siamo orgogliosi di questa iniziativa che tende a far partecipare i cittadini a un momento pubblico collettivo e di partecipazione, soprattutto dei giovani”, ha concluso il Ministro Sangiuliano. Il bando, pubblicato sul sito istituzionale della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura è disponibile al seguente link. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Da TNG a Enterprise, il maestro degli effetti visivi di Star Trek, Adam Howard, condivide le storie della sua carriera
http://www.afnews.info segnala: Adam Howard, un artista degli effetti visivi, ha svolto un ruolo cruciale nel dare vita agli elementi iconici di Star Trek. Proprio come attori e attrici abili e carismatici contribuiscono a uno spettacolo televisivo avvincente, altrettanto vitali sono i dietro le quinte, straordinariamente talentuosi e dedicati. artisti che danno vita alle nostre serie preferite.…
View On WordPress
0 notes
Text
il mio appello a sodali e artisti è di continuare con una certa energia a costituire e ampliare comunità facebook-free altrove, anche eventualmente su Discord o Mastodon.
di sicuro, se volete, trovate me (e altri) qui:
https://bsky.app/profile/differx.bsky.social
https://mastodon.art/@differx
https://www.threads.net/@marco.giovenale
https://discord.com/channels/994330178668998737/994330178668998740
https://www.instagram.com/marco.giovenale/
https://twitter.com/marcogiovenale
*
non è impossibile creare situazioni collettive di condivisione di materiali sperimentali, scritture di ricerca, inclassificabili, oggetti letterari (o visivi, o musicali) non identificati, arte deviante, verbo-visual stuff, scritture asemiche eccetera.
non voglio suggerire di entrare in ‘tutti’ i social network appena nominati, ma: sceglietene uno e, lì, guardatevi intorno, per ricostituire reti e percorsi: ci vediamo in quegli spazi…
0 notes
Text
Su Yang
Le donne non dovrebbero soffrire in nome della bellezza. Vedo queste ideologie come parte del patriarcato, perpetuano l’idea che il valore di una donna è determinato esclusivamente dal suo aspetto come oggetto sessuale.
Su Yang è un’artista femminista cinese che, attraverso pittura, fotografia e video, mostra i cambiamenti degli ideali di bellezza della società e come le donne si adeguino a questi standard.
Esplora la rappresentazione del corpo femminile e della comunità LGBTQ+ nella Cina continentale.
La sua arte è disturbante, politica, un veicolo di riflessione e lotta.
Il suo film sperimentale Beauty ha vinto il Powershorts Short Film Competition del Melbourne International Film Festival nel 2017 e il People of Color all’International Cultural Exchange di New York nel 2020.
Ha tenuto mostre personali a New York e Melbourne e i suoi lavori sono stati esposti in collettive in Cina, Stati Uniti, Australia e Canada.
Tiene conferenze nelle principali università e gallerie in giro per il mondo.
L’amore per l’arte le è stato tramandato, sin da piccolissima, dal padre, il professor Yang Jie, che scorgendone il talento e l’interesse l’ha introdotta alla formazione formale in disegno e pittura, mostrandole una vasta gamma di artisti europei, americani e cinesi sia storici che contemporanei.
Laureata in design all’Università di Tsinghua, durante il Master in Belle Arti in pittura all’Università Statale di New York a Buffalo, è iniziato il suo interesse per la filosofia femminista e ha cominciato a creare una serie di dipinti che esploravano la chirurgia estetica. Ha conseguito un dottorato di ricerca in studi visivi, culturali asiatici e di genere presso l’Università di Melbourne.
Ha più volte affermato che l’arte è per lei, il mezzo per propagare le ideologie femministe e funziona come un ponte attraverso il quale comunicare.
I suoi lavori mirano a contrastare le estetiche e le strutture patriarcali, rivelando il loro impatto sui corpi reali.
Vede nel ricorso alla chirurgia estetica la stessa funzione dei regimi storici e sociali che hanno imposto la fasciatura dei piedi a un gran numero di donne cinesi, celebrando la mutilazione delle donne in nome della bellezza.
Col tempo, le sue immagini surreali e inquietanti sono diventate sempre più grandi per evidenziare la natura desensibilizzata e i conseguenti traumi fisici della chirurgia estetica, mettendo in discussione l’idea del “corpo perfetto” e sessualizzato.
Gli standard di bellezza perpetuano l’ansia tra le donne, alimentando un senso di inadeguatezza. La chirurgia estetica, vista come una scelta femminista o come uno strumento patriarcale, è un prodotto del consumismo capitalista.
Mostra le cicatrici che, sul corpo di un uomo possono simboleggiare coraggio o valore, mentre su quello di una donna sono viste come imperfezioni. Ha evidenziato il doppio standard che si utilizza rispetto all’invecchiamento, e di come il concetto di bellezza, modellato da fattori come cultura, società, storia e politica, rifletta spesso le questioni di fondo della discriminazione di genere e di razza.
Credo che l’arte possa contribuire alla consapevolezza mostrando punti di vista che non sempre vengono considerati.
Su Yang insegna presso il College of Visual Arts and Design dell’Università del Nord del Texas.
0 notes
Text
L'Atelier d'arte Konsfarm/Konstantina Farmaki, mostra Internazionale di belle arti , pubblicazione di Elisa Mascia da San Giuliano di Puglia -Campobasso
L’Atelier d’arte Konsfarm/Konstantina Farmaki nella Bassa Austria organizza e presenta una mostra internazionale di belle arti nella capitale dello stato Vienna. Questo affascinante mondo di colori proveniente dalla Grecia, la terra della luce, viene presentato attraverso le opere di 39 rinomati artisti visivi greci e internazionali e costruisce ponti di amicizia tra i popoli rappresentati nella…
View On WordPress
0 notes