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Chiesa di San Giuliano, Catania © fabiosigns - La mutua relazione dialettica tra fattori storici (condizioni materiali nel tempo) e modelli rappresentativi (eletti ed elevati a simbolo) pose le basi per «un incremento, una modificazione di una realtà preesistente di forme precostituite (…), dando luogo a veri e propri cicli tipici di forme». L'accadimento di macro-eventi distruttivi rigenerò le antiche sapienze costruttive in nuove sintesi d'ibridazione strutturale, tramandando la «trasposizione di ruolo» della torre-campanile con finalità sia statica che paesaggistica. L'espressività curvilinea ad «argine seu balestra» venne declinata in funzione di un nuovo elevato grado di stabilità, ricongiungendo la «forma nuova»con «la "furia" della fabbrica». : #archiphoto #architecturephotos #architecturephotography #fotoarchitettura #photoarchitectures #photoarchitecture #architecturepicture #architecture_view #architecture_greatshots #architettura #architecture #architectures #architektur #sicilyarchitecture #architetturasiciliana #architetturasicilia #siciliarchitettura #architetturainsicilia #chiesabarocca #tardobarocco #tardobaroccosiciliano #barocco #baroccosiciliano #baroccosicilia #baroccocatanese #catania #sicilia #sicily #sicilie #sizilien (presso Chiesa di San Giuliano) https://www.instagram.com/p/Co5PhABs1Ui/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Nuraghe Serbissi: Un Viaggio nella Storia della Sardegna Antica
Alla scoperta del Nuraghe Serbissi, uno dei simboli della civiltà nuragica, immerso nella bellezza paesaggistica dell’Ogliastra.
Alla scoperta del Nuraghe Serbissi, uno dei simboli della civiltà nuragica, immerso nella bellezza paesaggistica dell’Ogliastra. Il Nuraghe Serbissi è uno degli esempi più affascinanti di architettura nuragica in Sardegna, un sito che porta con sé le tracce di una civiltà antica e misteriosa. Situato nel cuore dell’Ogliastra, il nuraghe si erge su un altopiano a circa 1000 metri d’altitudine,…
#altopiano Ogliastra#antichi popoli sardi#Archeologia#architettura in pietra#architettura preistorica#Bibi Pinna#Civiltà Nuragica#cultura e storia#cultura nuragica#cultura sarda#fotografie Sardegna#gallerie sotterranee#ingegneria nuragica#misteri archeologici#monumenti antichi#monumenti preistorici#natura e storia#Nuraghe Sardegna#Nuraghe Serbissi#Nuraghi#nuraghi e torri#Ogliastra#paesaggi sardi#panorami italiani#patrimonio sardo#Sardegna antica#Sardegna da scoprire#Sardegna meraviglie#Sardegna preistorica#Sardegna turistica
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Guida le Icone Italiane: con il Servizio di Noleggio Auto Thrifty a Cagliari
Scopri le Meraviglie di Cagliari e non solo
Parti per un'avventura italiana memorabile con i principali servizi di noleggio auto di Thrifty a Cagliari. I nostri veicoli affidabili e convenienti sono perfetti per esplorare la ricca storia, i paesaggi mozzafiato e la vivace cultura che l'Italia ha da offrire. Dalle affollate strade di Cagliari alla bellezza paesaggistica della Sardegna e oltre, lascia che Thrifty sia la tua porta d'accesso per un viaggio indimenticabile.
Svela il ricco patrimonio di Cagliari
Cagliari, l'affascinante capoluogo della Sardegna, è una città ricca di tesori storici e culturali. Inizia la tua esplorazione nel cuore della città, nel quartiere Castello. Questo antico quartiere, arroccato in cima a una collina, offre viste panoramiche su Cagliari e ospita l'imponente Cattedrale di Cagliari e la Torre dell'Elefante, una torre medievale dalla straordinaria architettura.
Una visita all’Anfiteatro Romano di Cagliari, una meraviglia archeologica, offre uno sguardo sull’antico passato della città. Passeggia nel vivace quartiere di Marina, dove edifici colorati e mercati vivaci creano un'atmosfera pittoresca. Da non perdere la Spiaggia del Poetto, una lunga distesa di sabbia dorata perfetta per rilassarsi o fare una nuotata rinfrescante nel Mar Mediterraneo.
Viaggio verso i tesori nascosti della Sardegna
Con la tua auto a noleggio Thrifty, la bellezza della Sardegna è a portata di mano. Dirigiti a nord verso l'incantevole città di Alghero, nota per la sua eredità catalana e l'incantevole centro storico. Passeggia per le sue stradine, gusta la cucina locale e visita la vicina Grotta di Nettuno, una splendida grotta marina accessibile in barca o tramite una scalinata panoramica.
Più a est, esplora la Costa Smeralda, un lussuoso tratto di costa rinomato per le sue spiagge incontaminate e le acque cristalline. Città come Porto Cervo e Porto Rotondo offrono negozi esclusivi, ristoranti raffinati e viste mozzafiato sul mare. Altamente raccomandato è anche un viaggio verso l'Arcipelago della Maddalena, un gruppo di splendide isole con alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo.
Scopri i luoghi iconici dell'Italia
Oltre la Sardegna, i servizi di noleggio auto di Thrifty aprono le porte ai monumenti più iconici dell'Italia. Dirigiti a Roma, dove la storia prende vita con il Colosseo, il Foro Romano e la Città del Vaticano. Esplora Firenze, la culla del Rinascimento, e ammira i capolavori della Galleria degli Uffizi e dello splendido Duomo di Firenze.
Avventurati tra le dolci colline toscane per scoprire borghi affascinanti come San Gimignano, famoso per le sue torri medievali e i paesaggi pittoreschi. Prosegui verso la regione delle Cinque Terre, dove cinque villaggi colorati arroccati sulle scogliere offrono viste mozzafiato sul Mediterraneo e deliziose escursioni costiere.
Nel sud Italia, Napoli attende con il suo ricco patrimonio culinario. Assapora l'autentica pizza napoletana ed esplora il centro storico prima di dirigerti verso la Costiera Amalfitana. Questa splendida costa, con città come Positano e Amalfi, offre viste spettacolari e un rifugio rilassante in riva al mare.
Scegli Thrifty per il tuo viaggio in Italia?
Noi di Thrifty ci impegniamo a fornire servizi di noleggio auto a Cagliari che migliorino la tua esperienza di viaggio. La nostra flotta ben tenuta garantisce una guida fluida e confortevole, sia che tu stia esplorando le vivaci strade di Cagliari o intraprendendo un viaggio panoramico attraverso l'Italia.
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Bergamo: La città lombarda sempre più gettonata dai turisti?
Bergamo: La città lombarda sempre più gettonata dai turisti? Bergamo, situata in Lombardia, è una città che negli ultimi anni ha attirato l'attenzione dei turisti di tutto il mondo. Questa città medievale offre un mix unico di storia, cultura e bellezza paesaggistica che la rende un'opzione sempre più gettonata per i viaggiatori che desiderano visitare il nord Italia. In questo articolo esploreremo alcune delle ragioni per cui Bergamo è diventata una destinazione turistica di successo. Storia e Cultura Bergamo è una città che vanta una lunga storia e una cultura molto interessante. La città è divisa in due parti: la città alta, con la sua magnifica architettura medievale, e la città bassa, con la sua vivace atmosfera urbana. La città alta è stata costruita su una collina, ed è circondata da mura antiche. Questa zona è il luogo ideale per una passeggiata rilassante, per ammirare la bellezza dell'architettura medievale e per godere di una vista mozzafiato sulla città. La città alta di Bergamo è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Qui si possono trovare numerose attrazioni turistiche, come la Piazza Vecchia, il Duomo di Bergamo, il Palazzo della Ragione e la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Ogni angolo della città alta è ricco di storia e cultura, e offre una grande varietà di esperienze uniche. Bellezza paesaggistica Bergamo non è solo una città ricca di storia e cultura, ma è anche situata in una posizione geografica privilegiata, circondata da colline e montagne. La bellezza naturale della zona attira molti turisti, che vengono qui per fare escursioni e passeggiate nella natura. Bergamo offre inoltre numerose opportunità per praticare sport all'aria aperta, come il ciclismo, l'arrampicata e il parapendio. Cibo e Vino La città di Bergamo offre un'esperienza gastronomica unica. La cucina bergamasca è famosa in tutto il mondo per la sua varietà e la sua qualità. La città è famosa per il casoncelli, un piatto di pasta ripiena, e per la polenta taragna, una polenta di farina di grano saraceno e farina di mais. Inoltre, Bergamo è situata in una delle zone vinicole più importanti d'Italia, la Franciacorta, famosa per la produzione di spumanti di alta qualità. Noleggio Con Conducente Una delle opzioni più convenienti è visitare Bergamo con il servizio di noleggio con conducente. Questo servizio offre la possibilità di avere un autista privato che vi guiderà nella vostra visita alla città, garantendo comodità e risparmio di tempo. Il noleggio con conducente è particolarmente utile per coloro che desiderano visitare i luoghi turistici più importanti in poco tempo, senza doversi preoccupare di parcheggiare l'auto o prendere i mezzi pubblici. Inoltre, il noleggio con conducente offre anche la possibilità di avere un'auto di lusso a disposizione per il proprio viaggio, garantendo un'esperienza di viaggio ancora più piacevole. Grazie a questo servizio, è possibile organizzare un tour personalizzato della città, visitando i luoghi che si desidera vedere in base ai propri interessi e alle proprie preferenze. Il noleggio con conducente a Bergamo è una soluzione ideale per coloro che desiderano visitare la città in modo confortevole e senza stress. Grazie alla professionalità e alla cortesia degli autisti, è possibile godere appieno di tutte le attrazioni turistiche della città, senza doversi preoccupare di nulla. Conclusioni In conclusione, Bergamo è una città che offre una grande varietà di esperienze turistiche. La sua storia e cultura, la bellezza paesaggistica e la cucina locale sono solo alcune delle ragioni per cui la città sta diventando sempre più gettonata tra i turisti. Per godere appieno di questa meravigliosa città, è importante organizzare bene il proprio viaggio e scegliere i servizi più convenienti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Scusate, mi sono perso l’arrivo della maratona. Magari qualcuno ha visto il finale e mi sa dire se si è per caso anche parlato di politica professionale nei termini di legge per l’architettura e nuova legge urbanistica nazionale? No perché le voci di tutti le avevamo già sentite due anni fa durante il Congresso a Roma e non mi pare che ci siano stati sconvolgimenti culturali da allora (perlomeno in architettura e urbanistica, se si escludono quelli che hanno scoperto con il covid che le misure igienico-sanitarie hanno influenzato la composizione architettonica e urbana moderna). Il coraggio di sfidare la politica costruendo consenso tra i cittadini, invece, quando pensiamo di trovarlo? I geometri italiani non avranno tante idee come noi (che forse ne abbiamo addirittura troppe o comunque alcune male assortite) ma le poche che hanno sono di una forza devastante. Perché coincidono abbastanza con quelle delle persone che vivono nei diversi territori (o perlomeno sono al loro servizio e certamente non contro). Ora non dico che dobbiamo rinunciare alla nostra cultura paesaggistica e estetica, e nemmeno alla nostra capacità di criticare alcuni comportamenti sociali, però non possiamo neanche dimenticarci del tutto che l’architettura è fatta soprattutto dalla gente che parla di architettura. Togliamoci dalla testa che siano i volumi sotto la luce o i bollini di sostenibilità a parlare a tutti. Sono le persone a far parlare i mattoni. È sempre stato così (e sempre sarà). Ora può capitare che siano soprattutto gli architetti a far parlare la realtà dei suoi significati. Noi però stiamo riducendo terribilmente il fascino dei discorsi architettonici su questi significati (che poi, questo fascino è l’utilità sociale dei nostri progetti, che può essere anche intrattenimento e puro divertimento). Se non torniamo a radicare le idee in contesti dotati di specifiche forze locali (economiche e culturali) che sono in grado di apprezzarne l’utilità, potremmo avere anche i rappresentanti politici più buoni e stimabili del mondo, ma non convinceremo mai la politica a credere nella bontà del nostro mestiere per le società del nostro Paese.
#luoghicomuni#commonplaces#lugarescomuns#italia#italy#itália#cartolina#postcard#postal#architettura#architecture#arquitectura#paesaggio#landscape#paisagem#urbanistica#urbanism#urbanismo
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"Tramezzino: lo sguardo sullo spazio urbano di Paolo Bacilieri" In occasione della prima edizione del BiArch - Bari International Archifestival @biarchfestival, anche @spinebookstore farà parte del cartellone di iniziative culturali tra gli eventi "off" del #Fuorifestival. Da sempre laboratorio di ricerca nella commistione dei linguaggi legati all'arte visiva, proporremo in mostra per il BiArch le tavole e gli appunti che hanno dato vita al fumetto "Tramezzino" di Paolo Bacilieri @paolobacilieri pubblicato nella collana Sudaka, i famosi "albettoni" di @canicola_edizioni. La sensibilità architettonica e paesaggistica dell'autore gli permette di inserire nei suoi fumetti una presenza del costruito che non si limita a mera scenografia. Gli edifici e gli spazi urbani oltre a essere solo rappresentati, sono nominati e descritti con estrema minuzia da Bacilieri. L'occasione di indagine sarà impreziosita dalla presenza dell'autore in città, per un incontro dal vivo Venerdì 17 Settembre, incentrato sul tema e moderato da Luca Tommasi, architetto e dottorando in Composizione architettonica al Politecnico di Bari e guest researcher alla TU/e di Eindhoven. In più una piccola mostra bibliografica sullo spazio urbano negli albi e nei graphic novels, farà da cornice con tavole, schizzi e bozzetti dell'artista, dal 10 al 24 Settembre negli spazi di Officina degli Esordi. #BiArch #fuorifestival #spinebookstore #Tramezzino #Paolobacilieri #Canicolaedizioni #architettura #fumetti #Bari #officinadegliesordi (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/CTR5iNCq59D/?utm_medium=tumblr
#fuorifestival#biarch#spinebookstore#tramezzino#paolobacilieri#canicolaedizioni#architettura#fumetti#bari#officinadegliesordi
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Mantieni il condizionatore in funzione in modo efficiente per tutta l’estate
Ti sembra che le tue bollette continuino a diventare sempre più costose, soprattutto nella calura estiva? Cercare di rimanere calmi e risparmiare denaro può essere difficile. Rendilo un po ‘più semplice seguendo alcune practiche su la manutenzione d’aria condizionata.
Esecuzione di manutenzione regolare, architettura paesaggistica, impostazione corretta del termostato … questi sono tutti modi in cui puoi rimanere fresco in estate mentre utilizzi l’aria condizionata in modo più efficiente. Continua a leggere per saperne di più su questi suggerimenti sull’efficienza del condizionatore.
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Chiesa di San Giuliano, Catania © fabiosigns - La mutua relazione dialettica tra fattori storici (condizioni materiali nel tempo) e modelli rappresentativi (eletti ed elevati a simbolo) pose le basi per «un incremento, una modificazione di una realtà preesistente di forme precostituite (…), dando luogo a veri e propri cicli tipici di forme». L'accadimento di macro-eventi distruttivi rigenerò le antiche sapienze costruttive in nuove sintesi d'ibridazione strutturale, tramandando la «trasposizione di ruolo» della torre-campanile con finalità sia statica che paesaggistica. L'espressività curvilinea ad «argine seu balestra» venne declinata in funzione di un nuovo elevato grado di stabilità, ricongiungendo la «forma nuova»con «la "furia" della fabbrica». : #archiphoto #architecturephotos #architecturephotography #fotoarchitettura #photoarchitectures #photoarchitecture #architecturepicture #architecture_view #architecture_greatshots #architettura #architecture #architectures #architektur #sicilyarchitecture #architetturasiciliana #architetturasicilia #siciliarchitettura #architetturainsicilia #chiesabarocca #tardobarocco #tardobaroccosiciliano #barocco #baroccosiciliano #baroccosicilia #baroccocatanese #catania #sicilia #sicily #sicilie #sizilien (presso Chiesa di San Giuliano) https://www.instagram.com/p/Co5PhABs1Ui/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Toscana Tunnel: istituiti due organismi
Londra – Nel proseguire la linea strategica nata dall’adozione del metodo SECI (Nonaka-Takeuchi) Toscana Tunnel ha creato due organismi funzionali alla progettazione di fattibilita’ ingegneristica, architettonica, paesaggistica, urbanistica, sociale ed economica dell’infrastruttura che colleghera’ la Costa Toscana all’Isola d’Elba.
I due organismi sono: il Comitato Tecnico Scientifico e la Commissione Consultiva Territoriale.
Al Comitato Tecnico Scientifico partecipano illustre personalita’ del mondo accademico e professionale italiano ed europeo esperte nei rispettivi settori di competenza: ingegneria, mobilita’, automative, geologia, architettura, intelligenza artificiale, robotica, marketing turistico, sociologia.
Alla Commissione Consultiva Territoriale partecipa il mondo sociale ed economico presente nei territori interessati dalla realizzazione di Toscana Tunnel.
Ai due organismi hanno gia’ aderito enti e personalita’.
Associazioni sociali, di volontariato, enti economici, sindacati, associazionismo ambientale e sportivo sia dell’Isola d’Elba che della Costa Toscana sono i principali settori rappresentativi le cui idee saranno propedeutiche ad un’opera utile ed efficace per dare risposte alla comunita’ elbana e non solo.
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Inter e Milan avranno un nuovo stadio, ma a 16 condizioni e il Meazza non si abbatte
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/inter-e-milan-avranno-un-nuovo-stadio-ma-a-16-condizioni-e-il-meazza-non-si-abbatte/
Inter e Milan avranno un nuovo stadio, ma a 16 condizioni e il Meazza non si abbatte
Inter e Milan avranno un nuovo stadio, ma a 16 condizioni e il Meazza non si abbatte
Arriva il primo sì, anche se ‘condizionato’, da parte dell’aula del Consiglio comunale di Milano per il progetto di Inter e Milan per un nuovo stadio. Dunque via libera alla Giunta per andare avanti con il progetto, a patto che si rispettino le 16 condizioni dettate dal Consiglio comunale del capoluogo lombardo per la realizzazione del progetto che i due club meneghini vorrebbero realizzare nell’area di San Siro. I paletti sono contenuti nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centrosinistra, che è stato approvato nel corso della seduta con 27 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti.
Il documento: oltre a chiedere che non venga abbattuto lo stadio esistente, ovvero il Meazza, prevedendo invece una riqualificazione, sollecita sindaco e Giunta ad aprire “una fase di confronto con i soggetti coinvolti che abbia come obiettivo la definizione di un progetto dettagliato, che sia volano per la rigenerazione urbana”. “Il progetto – si legge nel documento – consideri (in fase di realizzazione, progettazione e mantenimento) l’obiettivo prioritario di minimizzare l’impatto ambientale (qualità dell’aria, inquinamento acustico, consumo di risorse energetiche e idriche, consumo di suolo e aumento della permeabilità, riduzione degli impatti da cantiere, mobilità sostenibile) realizzando una cittadella di sport e servizi ‘car free’, che connetta il quartiere attraverso corridoi verdi alle grandi aree site ad ovest”.
Ritornando al no all’abbattimento del Meazza: “Anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l’ipotesi di abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata. Deve pertanto essere prevista una proposta specifica in merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente. In ogni caso dovrà essere garantito ogni sforzo per individuare soluzioni efficaci e di elevata qualità architettonico paesaggistica per il progetto di riqualificazione, in funzione delle esigenze cittadine e delle richieste di servizi in una area a vocazione sportiva (Cittadella dello sport) anche immaginando nuove e rinnovate funzioni (calcio femminile, settore giovanili, altri sport e manifestazioni sportive ed extra sportive, spettacoli culturali, concerti, altro)”.
Si è detto soddisfatto il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “sono contento del parere favorevole, ma quello che ne ricavo è che quello che è il progetto delle società, così come è oggi, non è un progetto accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta. Ho votato anche io e ho votato favorevolmente”.
“Quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi – ha concluso Sala – Adesso parte la discussione vera con le società. Credo che le società siano consapevoli del fatto che il piano che ci hanno proposto era un piano troppo a loro favore. Non si può vedere un singolo aspetto perché sono tanti, e se si arrivasse ad un accordo ci si arriverà lavorando su più aspetti. Dobbiamo riportare questa proposta un po’ più nell’interesse del Comune”. “
Uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c’è possibilità in qualche modo di salvarlo”, ha aggiunto il sindaco di Milano al termine della votazione in Consiglio comunale sull’odg relativo al nuovo stadio.
“Salvarlo non vuol dire tenere un monumento, ma vuol dire anche farlo funzionare. Poi ci sono una serie di altre osservazioni però noi, in sostanza, vogliamo seguire la nostra attitudine, che è fatta di apertura a una rigenerazione della città ma anche di tutela del verde”, ha poi concluso Sala.
“Ascolteremo le indicazioni – ha detto l’a.d. dell’Inter Alessandro Antonello – per cercare di capire se la proposta presentata sullo stadio, seppur modificata in base a quanto ci verrà indicato, poi abbia comunque quel senso economico-finanziario di sostenibilità che fa sì che un progetto di queste dimensioni possa andare avanti”. Probabilmente la prima mossa dei due club sarà quella di riaffidare ai due studi di architettura che sono arrivati in ‘finale’, il compito di studiare come e cosa recuperare di San Siro e di presentare le loro proposte all’amministrazione.
Tuttavia Paolo Scaroni, ad del Milan, se da un lato sottolinea che quella di ieri è una giornata molto importante, dall’altro ricorda che esiste un’alternativa all’area di San Siro: “C’è un piano B, sempre insieme con l’Inter per dividere sforzi e costi”.
Adesso la parola passa a sindaco e giunta che dovranno formalizzare l’interesse pubblico, ma la data non è ancora stata fissata.
Arriva il primo sì, anche se ‘condizionato’, da parte dell’aula del Consiglio comunale di Milano per il progetto di Inter e Milan per un nuovo stadio. Dunque via libera alla Giunta per andare avanti con il progetto, a patto che si rispettino le 16 condizioni dettate dal Consiglio c…
Nadia Sessa
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Aranda de Duero, è la capitale della regione di Ribera del Duero e sarà una delle prime sei città che parteciperanno quest’anno agli Eurogames, con Ilary Blasi e Alvin. A meno di due ore da Madrid e un’ora di auto da altre capitali come Segovia, Soria, Palencia, Valladolid o Burgos, iniziamo il tour partendo dal cuore della città. Plaza Mayor è stata, alla fine del Medioevo, il centro della coesistenza di Arandino. Eloquente testimonianza della storia della città, come ogni piazza principale svolge tre funzioni di base: commerciale, istituzionale e ricreativa, che si sono ovviamente adattate ai tempi. È nata come spazio extramurale per celebrare animate fiere e mercati, ma la crescita urbana l’ha talmente assorbita da includere anche Plaza Nueva, arricchita dalle nuove case con portici. I luoghi sacri da non perdere La Chiesa di Santa María La Real è l’edificio più rappresentativo della città, un bellissimo esempio del suo periodo di splendore: l’attuale edificio sostituisce quello precedente, di cui è conservata solo la solida torre difensiva, possibilmente del 13° secolo. Dall’esterno, spiccano il sobrio gioco dei volumi del promontorio e la sua spettacolare copertura meridionale. Aranda de Duero Ph. milacroft (123RF) Al suo interno ci si trova di fronte a un grande tempio a tre navate, affiancate a nord da una quarta dove ci sono diverse cappelle. La sua architettura slanciata ricorda la migliore tradizione del gotico di Burgos. Numerose sono le opere che meritano di essere messe in risalto, come le eleganti cappelle funerarie e la fonte battesimale; particolarmente suggestivo è il pulpito in noce realizzato, tra il 1544 e il 1547, dagli scultori Miguel de Espinosa e Juan de Cambray. La Chiesa di San Juan è un tempio gotico che ha ospitato nel 1473 il Consiglio di Aranda: oggi ospita il Museo di Arte Sacra. Si trova in un punto strategico che domina il passaggio sopra il Bañuelos, fungendo anche da difesa verso la sua torre, unico pezzo conservato del periodo originale. San Juan in Aranda de Duero Ph. milosk (123RF) Le pareti esterne sono formate da archi di raffinato disegno geometrico e presiedute da un alto rilievo di San Juan attribuito allo scultore del XVI secolo Juan de Vallejo. All’interno, con tre navate coperte da volte con feroci draghi dipinti, colpisce la pala d’altare principale con morbide superfici marmorizzate. Quest’opera, della metà del XVIII secolo, incorpora diversi rilievi del XVI dalla pala d’altare precedente. Al di fuori del vecchio nucleo murato, Aranda de Duero ha anche opere di grande interesse che ora fanno parte del suo ricco patrimonio, come nel caso dell’Humilladero. Qui inizia una passeggiata paesaggistica che culmina nell’eremo della Virgen de las Viñas, uno dei luoghi più amati della città. Santa Maria la Real Ph. curtoicurto Il Ciavín e la Bodega de las Ánimas Se c’è un posto sulla penisola che è stato legato al mondo del vino sin dal suo inizio, è Aranda de Duero. Per aiutare a pubblicizzare l’eredità enoculturale storica della città, è stato costruito il Centro di interpretazione dell’architettura del vino. Nel Ciavín ogni visitatore sarà in grado di acquisire una diversa visione di questo universo: conoscere cantine silenziose, cantine con enormi presse di legno, gallerie e vasche che, nel loro insieme, offrono nuove prospettive di un ricco patrimonio. La diversità di approcci del centro lo rende interessante per qualsiasi tipo di pubblico: famiglie, amanti della storia, turisti occasionali e gruppi di amici. Tra le altre risorse, il visitatore troverà pannelli esplicativi, ricreazioni di siti romani come Clunia ed esempi che mostrano la vinificazione tradizionale. Il tour si completa con una visita alla tradizionale cantina “Las Ánimas”, dalla quale è possibile scoprire la ragion d’essere di queste gallerie, legate allo stile di vita delle persone di questa città nel Medioevo, nonché alla loro vinificazione e metodi di conservazione. Tra piccoli e grandi piaceri, non dimenticate di gustare l’agnello: proviene solo dalle razze “Castigliano”, “Churra” e “Ojalada” ed è alimentato esclusivamente con latte materno, come dettato dalla tradizione, fin dalla colonizzazione romana. Dopo la tostatura in un tradizionale forno a legna o su rami di vite, viene cotto a fuoco lento nei suoi stessi succhi in una pentola di terracotta, per poi essere servito ai commensali. Che dovranno mangiare rigorosamente con le mani. Plaza Mayor Ph. curtoicurto https://ift.tt/31DCoWA Aranda de Duero, la città spagnola degli Eurogames Aranda de Duero, è la capitale della regione di Ribera del Duero e sarà una delle prime sei città che parteciperanno quest’anno agli Eurogames, con Ilary Blasi e Alvin. A meno di due ore da Madrid e un’ora di auto da altre capitali come Segovia, Soria, Palencia, Valladolid o Burgos, iniziamo il tour partendo dal cuore della città. Plaza Mayor è stata, alla fine del Medioevo, il centro della coesistenza di Arandino. Eloquente testimonianza della storia della città, come ogni piazza principale svolge tre funzioni di base: commerciale, istituzionale e ricreativa, che si sono ovviamente adattate ai tempi. È nata come spazio extramurale per celebrare animate fiere e mercati, ma la crescita urbana l’ha talmente assorbita da includere anche Plaza Nueva, arricchita dalle nuove case con portici. I luoghi sacri da non perdere La Chiesa di Santa María La Real è l’edificio più rappresentativo della città, un bellissimo esempio del suo periodo di splendore: l’attuale edificio sostituisce quello precedente, di cui è conservata solo la solida torre difensiva, possibilmente del 13° secolo. Dall’esterno, spiccano il sobrio gioco dei volumi del promontorio e la sua spettacolare copertura meridionale. Aranda de Duero Ph. milacroft (123RF) Al suo interno ci si trova di fronte a un grande tempio a tre navate, affiancate a nord da una quarta dove ci sono diverse cappelle. La sua architettura slanciata ricorda la migliore tradizione del gotico di Burgos. Numerose sono le opere che meritano di essere messe in risalto, come le eleganti cappelle funerarie e la fonte battesimale; particolarmente suggestivo è il pulpito in noce realizzato, tra il 1544 e il 1547, dagli scultori Miguel de Espinosa e Juan de Cambray. La Chiesa di San Juan è un tempio gotico che ha ospitato nel 1473 il Consiglio di Aranda: oggi ospita il Museo di Arte Sacra. Si trova in un punto strategico che domina il passaggio sopra il Bañuelos, fungendo anche da difesa verso la sua torre, unico pezzo conservato del periodo originale. San Juan in Aranda de Duero Ph. milosk (123RF) Le pareti esterne sono formate da archi di raffinato disegno geometrico e presiedute da un alto rilievo di San Juan attribuito allo scultore del XVI secolo Juan de Vallejo. All’interno, con tre navate coperte da volte con feroci draghi dipinti, colpisce la pala d’altare principale con morbide superfici marmorizzate. Quest’opera, della metà del XVIII secolo, incorpora diversi rilievi del XVI dalla pala d’altare precedente. Al di fuori del vecchio nucleo murato, Aranda de Duero ha anche opere di grande interesse che ora fanno parte del suo ricco patrimonio, come nel caso dell’Humilladero. Qui inizia una passeggiata paesaggistica che culmina nell’eremo della Virgen de las Viñas, uno dei luoghi più amati della città. Santa Maria la Real Ph. curtoicurto Il Ciavín e la Bodega de las Ánimas Se c’è un posto sulla penisola che è stato legato al mondo del vino sin dal suo inizio, è Aranda de Duero. Per aiutare a pubblicizzare l’eredità enoculturale storica della città, è stato costruito il Centro di interpretazione dell’architettura del vino. Nel Ciavín ogni visitatore sarà in grado di acquisire una diversa visione di questo universo: conoscere cantine silenziose, cantine con enormi presse di legno, gallerie e vasche che, nel loro insieme, offrono nuove prospettive di un ricco patrimonio. La diversità di approcci del centro lo rende interessante per qualsiasi tipo di pubblico: famiglie, amanti della storia, turisti occasionali e gruppi di amici. Tra le altre risorse, il visitatore troverà pannelli esplicativi, ricreazioni di siti romani come Clunia ed esempi che mostrano la vinificazione tradizionale. Il tour si completa con una visita alla tradizionale cantina “Las Ánimas”, dalla quale è possibile scoprire la ragion d’essere di queste gallerie, legate allo stile di vita delle persone di questa città nel Medioevo, nonché alla loro vinificazione e metodi di conservazione. Tra piccoli e grandi piaceri, non dimenticate di gustare l’agnello: proviene solo dalle razze “Castigliano”, “Churra” e “Ojalada” ed è alimentato esclusivamente con latte materno, come dettato dalla tradizione, fin dalla colonizzazione romana. Dopo la tostatura in un tradizionale forno a legna o su rami di vite, viene cotto a fuoco lento nei suoi stessi succhi in una pentola di terracotta, per poi essere servito ai commensali. Che dovranno mangiare rigorosamente con le mani. Plaza Mayor Ph. curtoicurto Aranda de Duero, è la capitale della regione di Ribera del Duero e sarà una delle prime sei città che parteciperanno quest’anno agli Eurogames.
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Il sisma che ha colpito più volte le aree dell’entroterra marchigiano ha creato, oltre ai danni materiali e morali, un clima di incertezza sulle prospettive del vivere l’entroterra nel futuro. Al tema dell’architettura antisismica e delle nuove tecniche di costruzione si affiancano le problematiche legate all’urbanistica, al paesaggio e al funzionamento dell’intero sistema territoriale che dovrà necessariamente saper rispondere alla richiesta di reinterpretare la propria identità ed immaginare uno sviluppo che possa rilanciare i centri della fascia appenninica marchigiana.
Il progetto MUVe in questa proposta concentra l’attenzione sugli spazi vuoti, sulle aree urbane, sui luoghi di ritrovo e sugli interi sistemi territoriali a piccola scala che legano i paesi della valle quali Ussita, Visso e Muccia.
MUVe viaggia parallelamente al dibattito sulla ricostruzione edilizia, per apportare un contributo sul tema della pianificazione e della progettazione degli spazi pubblici, da sempre luoghi di ritrovo e di socialità per tutte le comunità locali.
Per raggiungere gli obiettivi verranno promosse diverse azioni che coinvolgeranno i paesi di Ussita, Visso e Muccia. La prima iniziativa riguarda una visita-studio degli studenti del corso di laurea in Architettura del Paesaggio dell’Università di Kassel, Germania, che si recheranno nei tre paesi colpiti dal sisma per comprenderne le problematiche, le necessità ed immaginarne uno sviluppo futuro. A loro sarà chiesto di studiare il sistema territoriale che lega i tre comuni e, per ognuno di essi, immaginare azioni puntuali di rigenerazione urbana e paesaggistica
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LUOGO, ANTI-LUOGO E RELAX
Luca Coclite
Ramdom ShowCase
Fondazione Pino PascaliOpening 23.06.18 ore 19:00
ShowCase, il format della Fondazione Pino Pascali dà spazio, all'interno di una sede istituzionale, alle gallerie e ai soggetti attivi in Puglia, ma che operano all'interno del sistema dell'arte su scala nazionale e non solo, offrendo allo stesso tempo agli spettatori un saggio importante della ricchezza artistica presente sul territorio.
La Fondazione ospita dal 23 Giugno al 22 Luglio 2018, lo spazio di ricerca e produzione artistica RAMDOM con la mostra "Luogo, anti-luogo e relax" di Luca Coclite. Al centro del progetto espositivo vi è l'analisi di una parte del territorio salentino, della sua trasformazione paesaggistica e dei suoi cambiamenti politici e sociali. Partendo dall'architettura delle colonie estive come dispositivo politico, l'artista intende indagare alcuni dei fenomeni che hanno interessato la Puglia dagli anni 50 ad oggi. Per l'occasione, nella project room del museo, verranno presentati Imaginary Holidays (2014) e Hall (2017), progetti-matrice di questa ricerca.
Imaginary Holidays (2014), si presenta come la rivincita della fragilità del paesaggio sulla volontà dominatrice dell'uomo, ridimensiona gli interessi sulla gestione regolamentata per i luoghi che sfuggono al controllo ed emancipa le proprie rovine che si fanno identità. Hall (2017), invece, ripercorre le funzioni assunte nel tempo dall'ex colonia Regina Pacis di San Foca: dalla disciplina educativa della colonia, alla detenzione dei migranti, per giungere alla più attuale speculazione turistica e al consumo standardizzato nei resort di lusso. Senza soluzione di continuità le tre prospettive attraversano il grande fraintendimento sul significato di accoglienza e di ospitalità, mettendo in gioco una molteplicità di dicotomie e ponendo innumerevoli interrogativi sugli attuali sistemi di controllo che gravitano sul nostro corpo individuale, sul linguaggio collettivo, sulla sospensione del tempo ordinario, sulla speculazione del paesaggio e sulla sua trasformazione. Elementi che caratterizzano la ricerca dell'artista, che indaga con interesse estetico le relazioni tra architettura, paesaggio e cambiamenti sociali.
Luca Coclite (1981, Gagliano del Capo, LE, IT) è artista visivo, ha partecipato a diversi programmi di residenza nazionali e internazionali. Nel 2017 vince il premio NCTM e L'arte con il quale realizza un progetto di residenza presso l'Experimental Intermedia di New York. È vincitore del premio Video Art Award del Centro Luigi Di Sarro in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Pretoria (Cape Town, Sud Africa, 2018). La sua ricerca consiste nell'analisi dell'immagine contemporanea legata al paesaggio e all'architettura, come terreno sul quale indagare i diversi fattori e contesti sociologici che ne scaturiscono. È impegnato in diversi progetti artistici e caratteriali come Ramdom e il progetto Casa a Mare. Collabora come docente di video presso Spazio Labò a Bologna.
Project Coordinator
June 2018
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🇺🇸New York: 9/11 Memorial🇺🇸 🏙The 9/11 Memorial is a large urban area of Lower Manhattan that occupies 8 of the 16 acres of the former World Trade Center complex. 🏛The memorial was built to commemorate and honor the thousands of innocent victims among men, women and children who were killed by terrorists during the horrific attacks that hit the Twin Towers on September 11, 2001. 🏗Its design was entrusted to the New York architect Michael Arad, who collaborated with the prestigious landscape architecture firm Peter Walker and Partners. ----------------- 🏙Il 9/11 Memorial è una vasta area urbana di Lower Manhattan che occupa 8 dei 16 acri dell’ex complesso del World Trade Center. 🏛Il memoriale è stato costruito per ricordare ed onorare le migliaia di vittime innocenti tra uomini, donne e bambini che furono uccise dai terroristi nel corso degli orribili attentati che colpirono le Torri Gemelle l’11 Settembre del 2001. 🏗La sua progettazione è stata affidata all’architetto newyorkese Michael Arad, che ha collaborato con il prestigioso studio di architettura paesaggistica Peter Walker and Partners. · · · · · · · · · · #nycc #travelgram #911 #theimaged #way2ill #moodygrams #fatalframes #nycphotographer #passionpassport #doyoutravel #calatrava #newyork #lounge_insider #911memorial #santiagocalatrava #architecture #calatravaarchitecture #shoot2kill #shotzdelight #nycprimeshot #travelblog #travelblogger #agameoftones #artofvisuals #newyorkcity #travel #neverforget #nycphotography #worldtradecenter #nyc (at New York, New York)
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Teorie, riflessioni, cultura del progetto architettonico, tra immaginario e realtà
Teorie, riflessioni, cultura del progetto architettonico, tra immaginario e realtà
Open Session on Landscape 2016. Ideato e curato dal curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, il programma è promosso dal Dipartimento di Architettura, in collaborazione con il Corso di laurea magistrale in Architettura del paesaggio e il Master in Paesaggistica.
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Il rilancio del fotovoltaico: più integrato e meglio accettato, meno costi più resa
Un aspetto di questa evoluzione è che si è andata modificando l’accettazione da parte della sensibilità collettiva, conseguente ad una maggiore attenzione ai temi ambientali e del risparmio energetico ed anche ad un maggiore integrabilità dei moduli negli edifici (con un impatto sempre minore).
Ciò ha inciso anche su una maggiore propensione da parte dei Tribunali, laddove ci siano state controversie, ad annullare i provvedimenti di diniego all’installazione se l’incompatibilità paesaggistica non era dimostrata in concreto dall’Autorità competente.
Ma i cambiamenti ci sono anche sotto altri aspetti, il fotovoltaico è oggi: più integrabile nei contesti anche “più delicati ” dal punto di vista paesaggistico grazie ai sistemi costruttivi, progettuali e ai progressi tecnologici; più efficiente nella resa e con maggiore capacità di accumulo ed è, soprattutto, molto più economico rispetto al passato.
Partiamo intanto dall’accettazione, e prima ancora dai fatti: due privati in due Regioni diverse, hanno visto, entrambi, rigettato il provvedimento autorizzatorio all’installazione di pannelli solari o fotovoltaici su proprie abitazioni o edifici di proprietà, in contesti soggetti a vincolo. E due sentenze del TAR, a cui i privati si sono rivolti, negli ultimi mesi, hanno affermato che i pannelli apposti sulla sommità di edifici in zone soggette a vincolo, pur necessitando di autorizzazione paesaggistica, non necessariamente si configurano come fattore di disturbo visivo, ma anche come evoluzione dello stile costruttivo, oggi accettata dall’ordinamento e dalla sensibilità collettiva…alla stregua di elementi normali del paesaggio. E che la loro presenza non configura ex se“un’ipotesi di incompatibilità paesaggistica, ma anche laddove questa venga effettivamente rilevata (e non basta l’essere visibile da punti pubblici), deve comunque essere dimostrata in concreto dall’Autorità competente.
Le Sentenze dei giudici amministrativi
Con più recente pronuncia del TAR Lombardia (Sentenza n. 496 del 21 febbraio 2018) – in linea con un orientamento giurisprudenziale che può considerarsi oramai consolidato, perchè già espresso anche da una Sentenza del TAR Veneto nel 2013- il giudice amministrativo ha accolto il ricorso presentato da un privato, il quale si era visto negare per due volte dalla Soprintendenza la possibilità di installare pannelli fotovoltaici su una tettoia.
Il Tar Lombardia, annullando il provvedimento di diniego della Soprintendenza, ha infatti affermato il principio generale secondo cui il diniego fondato su esigenze di tutela paesaggistiche “non può fondarsi su affermazioni apodittiche, da cui non si evincano le specifiche caratteristiche dei luoghi e del progetto”, ma deve bensì “verificare se la realizzazione del progetto comporti una compromissione dell’area protetta, accertando in concreto la compatibilità dell’intervento con il mantenimento e l’integrità dei valori dei luoghi”. Sottolinea inoltre che la normativa prevede l’impedimento assoluto solo nelle aree “non idonee” espressamente individuate dalla Regione.
Sulla stessa linea anche per la sentenza del TAR Campania Sez. II che l’ha preceduta di qualche mese (n.1458 del 5 ottobre 2017): il ricorso è stato ritenuto fondato perchè, l’apposizione di pannelli fotovoltaici sulla sommità di edifici ubicati in zone sottoposte a vincolo paesaggistico (p.e. quelle individuate direttamente dall’art. 142 e 143 del codice dei beni culturali) necessita senza dubbio della previa autorizzazione paesaggistica, trattandosi di un intervento idoneo ad incidere sull’assetto tutelato, ma va rilevato che, per negare l’installazione bisogna dare prova dell’assoluta incongruenza delle opere rispetto alle peculiarietà del paesaggio e del contesto. Anche qui non è ammissibile una valutazione astratta e generica, non supportata da effettiva dimostrazione di incompatibilità paesaggistica dell’impanto.
Cosa ne discende
Il legislatore ha codificato questa impostazione per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione già nell’art. 4 comma 1-bis del DPR n.380/2001, prevedendo come normale la presenza di impianti fotovoltaici. Diversi anni addietro , l’interesse pubblico collegato agli impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili era già stato definito nell’art. 1 comma 4 della Legge n.10/91.
I citati riferimenti normativi, le sentenze e la sempre più diffusa attenzione verso questo tipo di tecnologia condizionano inevitabilmente il giudizio estetico. Sugli edifici esistenti e sui beni vincolati le due sentenze citate esprimono un fatto importante e nella stessa direzione, che produce conseguenze significative: nel caso di realizzazione di un impianto fotovoltaico in area gravata da vincolo paesaggistico, non dovrà essere il cittadino a dimostrare che il paesaggio non sarà compromesso dalla presenza dei moduli, ma, al contrario l’onere incomberà sull’Autorità, chiamata a provare l’esistenza di un reale contrasto tra le esigenze di tutela dei valori paesaggistici eventualmente protetti, e le caratteristiche specifiche dell’impianto. Non sarà sufficiente motivare il provvedimento con una generica affermazione, ma sarà necessario che in concreto si numeri, e puntualmente individui, le esigenze di tutela del paesaggio in ragione delle quali il provvedimento di diniego viene adottato.
Pannelli mimetizzati nell’architettura di casa e integrati, anche in maniera artistica
L’ “accettazione” di cui si è parlato finora, in questi contesti specifici, che comunque in Italia sono diffusissimi, viene poi favorita da scelte progettuali di tipo integrato e anche dalle nuove soluzioni, ora disponibili, dalle forme e dai colori innovativi, per i pannelli.
Si parla di impianto fotovoltaico integrato quando la posa dei moduli avviene contestualmente alla realizzazione della copertura edilizia, o quando comporta l’eliminazione di parte del tegolato, ovvero quando i pannelli, oltre alla funzione di produrre elettricità, assumono il ruolo di elementi da costruzione. Ciò permette di ottenere un prodotto meglio mimetizzato nell’architettura dell’immobile ed è quindi la soluzione migliore in contesti di particolare rilevanza per necessità di tutela (elementi naturali o del paesaggio di contesto, centri storici, ecc).
I ricercatori del CSEM (Centro Svizzero di Elettronica e Microtecnica), già da diversi anni, sono stati capaci di unire all’efficienza energetica anche quel gusto estetico che manca ai più comuni pannelli. Un rivestimento nano-tecnologico applicato ad essi ha permesso di ottenere colorazioni e fantasie disponibili, ricche e complesse, in grado di adattarsi a qualunque contesto, forma edificio e applicabile a qualsiasi tipo di pannello fotovoltaico, anche se è già installato.
Particolarmente interessante è anche il progetto olandese Dutch Solar Design (DSD-PV), condotto dal Centro di Ricerca Energetica dei Paesi Bassi (ECN), dagli architetti di UNStudio, in collaborazione con gli ingegneri dell’Università di Scienze Applicate di Amsterdam. La tecnica utilizzata prevede l’applicazione di un inchiostro durevole e colorato sopra un pannello con celle fotovoltaiche integrate MWT (Metal Wrap Through – Spirali Metalliche). Il colore viene mantenuto per l’intero ciclo di vita dei moduli, senza ridurre il loro livello di conversione, che è anzi maggiore rispetto alla media grazie all’utilizzo della tecnologia Back Contact. Si tratta della cella in silicio attualmente più efficiente, in cui i contatti non si trovano sulla superficie attiva, ma sono integrati nel retro, migliorando notevolmente la resa. Il vantaggio di questa tecnologia è anche qui la possibilità di essere personalizzabile e applicabile a qualsiasi architettura. Si vanno a realizzare così pannelli solari con una fantasia che imita i mattoni o disegni più originali, con un’integrazione sempre maggiore al contesto e con un impatto visivo sempre più ridotto.
E già molte sono le aziende, anche Italiane, che commercializzano da alcuni anni moduli integrabili con celle colorate, si tratta di celle in silicio monocristallino, come quelle tradizionali, che corrisponde a celle di aspetto monocromatico, e celle in silicio policristallino che ha un aspetto molto gradevole per via dell’effetto–texture irregolare; basta fare un giro sul web e si trovano pannelli con disegni e colori vari, con grado di efficienza di conversione pari ai pannelli classici. Nello specifico il silicio monocristallino supera, nella resa, di qualche punto percentuale, il policristallino, per cui -oltre all’aspetto- è indicato in contesti con spazi disponibili più contenuti.
L’evoluzione a 360°
Se a questi progressi e all’evoluzione normativa, si aggiunge che negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante sviluppando, nel caso del fotovoltaico, pannelli sempre più performanti e batterie per l’accumulo che durano a lungo (consentendo una maggiore autonomia e quindi autoconsumo) e che i miglioramenti tecnologici hanno contribuito ad abbassare di molto i prezzi si deduce come questa tecnologia, grazie a tutto questo e alle detrazioni previste (prorogate), ha veramente molti più margini di sviluppo e diffusione rispetto al passato, perchè conviene.
Secondo il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, addirittura, in 10 anni l’efficienza media dei moduli è aumentata dal 12% al 17% , e in 25 anni, il prezzo di un impianto si è abbassato del 90%. In Germania, ad esempio, per impianti tra 10 e 100 kWp, si è passati da 14.000 €/kWp del 1990 a 1.270 €/kWp del 2016. Secondo la società di consulenza strategica Roland Berger, dal 2007 ad oggi il prezzo medio dei pannelli solari è sceso dell’80%, e non sono escluse ulteriori limature. Le detrazioni in Italia anche per quest’anno arriveranno al 50% delle spese e il fotovoltaico sarà comunque un investimento conveniente sia per i prezzi raggiunti per moduli e inverter, sia per la tecnologia attuale che permette un maggiore accumulo ed una maggiore resa, con un maggior autoconsumo e conseguente risparmio in bolletta.
Il settore è davvero più che mai in evoluzione.
Fonti: http://www.lexambiente.com/materie/beni-ambientali/73-giurisprudenza-amministrativa-tar73/13291-beni-ambientali-apposizione-di-pannelli-fotovoltaici-su-edifici-ubicati-in-zone-sottoposte-a-vincolo-paesaggistico.html
https://www.csem.ch/home
http://www.fotovoltaicosulweb.it/guida/fotovoltaico-realizzati-i-primi-pannelli-solari-bianchi.html
http://www.qualenergia.it/articoli/20170728-facciamo-il-punto-sul-fotovoltaico-dati-e-stato-dell%E2%80%99arte
http://infobuildingenergia.it/
https://www.ambienteambienti.com/rinnovabili-2018-fotovoltaico-basso-costo/
Foto nel testo: Photo by Scott Webb from Pexels
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