#appizzy

[valentinaaa003]

Quei pensieri che non ti lasciano un attimo di pace, giorni sul divano a pensare di scappare. l ansia sale sempre piu, tremano le gambe, con le mani in faccia inizi a guardare fisso il vuoto, Appizzi una sigaretta e aspetti che tutto passa. Ormai conosci queste sensazioni, ti alzi e fai finta non sia successo niente, esci con amici con quel cazzo di sorriso stampato in volto, torni a casa e lì ti lasci andare, vorresti tutto cambiasse, una vita normale, ricordati, sei forte non lasciarti buttare giù, un giorno questa battaglia la vincerai tu.

[malecsbiscuit]

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[autolesionistra]

SPIDditi bobbiti bù

Ne parlai un paio di anni fa, ma ancora è rimasto un interrogativo che mi attanaglia: perché lo stato italiano ha appaltato a provider privati (a soli provider privati) il ruolo di riconoscimento dell’identità digitale (o se vogliamo dirla ganza, il ruolo di identity provider per lo SPID)?

Chiariamoci, non è una domanda retorico-polemica tipo “perché un cane mi caga regolarmente davanti alla porta di casa?” (true story, ma è un’altra story).

É proprio una cosa proprio che capisco poco, e vorrei che qualcuno me la spiegasse con parole semplici.

Ci sono prevalentemente due aspetti che mi urtano.

Uno logistico, di mere ripercussioni sui maroni del cittadino: anche volendo tralasciare l’assurdità di non poter andare in un ufficio anagrafe e farlo lì, nove (per ora) identity provider privati vuol dire nove modalità diverse di verificare e rilasciare lo SPID (sia dal punto di vista contrattuale che economico); diverse implementazioni del protocollo di sicurezza, con quasi tutti che spingono per l’installazione di app proprietarie (parlando di ditte private tipicamente impegnate commercialmente su altri temi, il dubbio che la richiesta di installazione di un’app non risponda unicamente a criteri di sicurezza è legittimo) e alcuni che proprio non prevedono invio codice OTP via SMS.

Un campione statistico non significativo ma generoso di amici/colleghi/rivali informatici ha sofferto di brutti casi di detonazioni testicolari all’atto di crearsi e gestirsi lo SPID, che mi fa presumere che per il Cittadino Medio™ sia una sofferenza anche più marcata.

Il secondo aspetto è più soggettivo, marcatamente statalista e necessita di adeguata colonna sonora. Il messaggio che passa dal 98% di tutte le iniziative dell’AGID è che la pubblica amministrazione non sia in grado di gestire neanche un bollitore elettrico senza pagare un privato che glielo riempia e appizzi il bottone. Nella mia limitata esperienza questo non risponde a verità: ci sono settori della PA effettivamente all’età della pietra e altri decisamente più avanti, e davanti ad una situazione diversificata si è più o meno consciamente deciso che la strada giusta era tirare una sivella sullo stinco ai settori più sviluppati e trasformarli in passacarte facendo fare il lavoro tecnico a ditte private (che, duole dirlo, spesso lavorano di merda tanto quanto i relativi settori incriminati della PA).

Però capisco sia un tema rissoso, perché io magari penso al tizio che conosco in un’agenzia regionale con professionalità stellare, tu pensi a tuo zio che lavora al ministero e ha un cellulare brondi e usa la tastiera coi diti dritti come se fosse una macchina da scrivere e si finisce ad augurarsi a vicenda di schiacciare i ricci col culo.

Diciamo che almeno a livello di mero indirizzo programmatico, non capisco perché non provare a far fare le robe che dovrebbe fare la pubblica amministrazione alla pubblica amministrazione, tipo la gestione dell’identità digitale dei cittadini.

[faccia-d-angelo]

Come Corona senza fama e senza il Rap io sto male sto appoggiato al davanzale mentre penso ad avanzare Tipo truppe vedo troppe HipHop toppe ragazzine smandroppe io col Rap faccio il Popper La Effe-I-Bi-Erre-Arime di serie A in serietà in segretezza, come i servizi, seguo gli indizi Mille vizi nel paese dei pizzi, ci guardano tutti come quando appizzi

La gente cambia in fretta, cambia chi non ci s aspetta, cambia tipo Romeo travestito da Giulietta Nello spettacolo il regista registra col nome mentre, salvo l'immagine, scambio le pagine Rispondo alle domande insicuro, si, no, (si), scatta la sinossi, qua tra i fatti nostri, mostri

In questo paese non si incastra, la gente normale con una troia al contrario La Casta, se fossi in te, amico ci penserei, qui finisci depresso come allo Zoo uno scimpanzé Faccio rime stupide quando arrivo al nocciolo della questione, mi dai ragione

Non dire soldi Non dire crisi quando c'è la coda ai saldi E' inutile che ti scaldi Non dire escort, non dire squillo Non dire vado a puttane come... Shhhh E poi il vuoto, io non voto

Ho sognato di condurre Striscia La Notizia con Noemi Letizia fatta a pezzi in una borsa di Krizia Fossi una donna ero Patrizia Escort, davo il culo per un posto in tv o un pezzo di pizza Pezzi di cazzi frullati in camera di Brenda, mica a Beverly Hills, Victoria Secret Agenda L'agenda, l'agenda, là, là, l'agenda leggenda Come chi filma due donne che si fanno a vicenda Arriva il tipo che mi chiede cosa ho fatto in stà faccenda Come se fossi il pirla che fa piri, piri, piri, piri E la gente si incendia

Oh mamma stasera escort anagramma di sterco Stiamo tranquilli? (juby Elle Juby) Questa canzone mi ricorda qualcosa Forse Guccini, la Bertè l'ho vista a Villa Certosa tra palloncini rosa Giri e ghiri Questa gente che si fa tre tiri e poi ritorna con tre tapiri

La musica non dice più niente E' una strategia che tranquillizza la gente Ci sono addirittura delle parole che non puoi dire Tu le usi anche se non le vuoi sentire

Non dire soldi Non dire crisi quando c'è la coda ai saldi E' inutile che ti scaldi Non dire escort, non dire squillo Non dire vado a puttane come... Shhhh E poi il vuoto, io non voto

[malecsbiscuit]

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