#aperipranzo

[ligaora]

Aperitivo time by Lulù. Guacamole con pancetta. Il prosecco ha il nome giusto. Poi vi dico com'è #sunday #aperitivo #aperitif #aperipranzo #lulù (presso Borgo Venezia, Verona) https://www.instagram.com/p/CILG9a7hBR9/?igshid=1r68jhiv7uhbw

[trattoriaachiaia-da-dario]

Domenica 20 settembre #aperipranzo in #trattoriaachiaia #dadario. Vi aspetto dalle 12.15 per il nostro @officialsscnapoli. #Prenotazioni 081417588 e 3200295757. #napoli #vitadapartenopei #napolifoodporn #instafood #instagood #nofilter #comeacasa #avantinapoli (presso Trattoria a Chiaia da Dario) https://www.instagram.com/p/CFSE3C_lDxi/?igshid=17q104zlbrbvd

[mylunchesatcollege]

Aperi pranzo con gli amici del Poli Pizzette Frittata di cipolle e patate Salame Pomodori maionese e tonno Formaggi Formaggio e uva Formaggio e pere Sandwich tacchino rucola e formaggio fresco Tartine con crema al tonno

[ramveggie]

#aperipranzo di oggi a casa della mia mamma io e @maximodeliso #ilovemylife❤️ (presso Bologna Centro) https://www.instagram.com/p/CAvuOdkKt2t/?igshid=1xm8xf6wv9zlr

[agrisorboravaldivara]

#aperipranzo https://www.instagram.com/p/BwHNRmcgPq3/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=11x8jcawearf9

[barmerano-blog]

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@caffetteriamerano #aperipranzo (presso Bar Aperitivi Caffetteria Merano)

[tabernaromana-blog]

I Rossi a calice..... spettacolo.... . . .#vino #viadellolmata #wine #winebar #italianwine #roma #calicedivino #aperipranzo #gourmet #gastronomia (presso Taverna All' Olmata)

[giandag72]

Aperipranzo

[delicioustrashwonderland]

È disarmante il vuoto che traspare nello shopping apericena.e/o aperipranzo..

si ride …e ci sarebbe da piangere invece 😄🙋‍♀️ Gli sguardi festosi ma assenti reclamano Amoreee😄🙋‍♀️ aiyanninalavocedellacrudarealtà

[samuele-]

Aperitivo!!!!ottimi salatini con alcolici di pregio!!!!#amore #sydney2000 #lake #diner #italy #como #aperitivo #aperipranzo #salatini #salt #peper #tonno #pizzette #pizze #mozzarella #verdura #vegeterian #vegetables

[ecograffiwebjournal-radio-tv]

Jazz not Stop. Aperipranzo in jazz (presso Turin, Italy) https://www.instagram.com/p/CKE0HinAsni/?igshid=1xgl2olyxzr1g

[nothingbutslowness]

Ci aggiorniamo

La classifica delle persone che dobbiamo inviare IMMEDIATAMENTE a colonizzare nuovi pianeti. 10) I “non ti fai mai vedere”, i “non chiami mai” e i “sei sempre connesso” – tutti insieme, così tra di loro si capiscono e fanno amicizia. 9) I “non sono razzista, ma” – ma stai certamente per dire qualcosa di oscenamente razzista. 8) Quelli che scrivono “avvocata”, “assessora” e “rettora” ma scappano a gambe levate dalla sala operatoria se sanno che il chirurgo è donna – la chirurga. 7) Gli “amici come prima” – certo, come prima di conoscerci. 6) I “buongiorno mondo” – così potranno finalmente scrivere: “buongiorno PIANETA TERRA!!!” 5) “Apericena”, “Aperipranzo” e soprattutto “AperiCristo“. 4) Quelli che si scandalizzano perché nella pubblicità del Buondì un asteroide colpisce LA MAMMA – ma siccome nella seconda parte uccide anche il padre, va tutto bene. Comunque Accorsi può continuare a prendere botte sui genitali in eterno nella pubblicità di SKY – perché quello è humor (nero) non è sessismo. 3) I “Quando ti laurei?”, i “quando ti sposi?” e i “quando fai un figlio?” – nella speranza che, tutti insieme, possano trovare una risposta alle grandi domande che li ASSILLANO. 2) Quelli che non hanno fatto il militare, evadono le tasse e votano solo se bisogna eliminare qualcuno dalla casa del GF, ma si permettono lo stesso di chiamare l’Italia “casa mia”. “Casa tua” lo sarà quando finalmente farai qualcosa per questo Paese, invece di passare la vita a condividere bufale sugli immigrati. 1) “la colpa è CHIARAMENTE della vittima, perché se l’è CERCATA”. Premio della critica Scrivi “amen” e condividi. Menzione d’onore “Se io avrei“ e “ci aggiorniamo”

[personal-reporter]

@fortepark • • • • • • Molti dei nostri figli e nipoti non hanno mai visto dal vivo un animale, non hanno mai camminato in un frutteto, non hanno mai visto da vicino oltre 3.000 pesci tra i quali una famiglia di colore bianco... Oggi portateli a fare un giro nella nostra struttura per poter passare qualche ora di relax immersi nella natura e portatevi anche il costume perché abbiamo anche una particolare area acquatica... Naturalmente al nostro Ristorante KM0 assieme al servizio di tavola fredda, potrete gustare piatti che utilizzano i prodotti dell'orto KM0... Informazioni utili sul FortePark: ✓ chiusi il Lunedì ✓ gli altri giorni aperti dalle 10.00 alle 23.00 ✓ l'ingresso alla struttura è GRATUITO ✓ parcheggio interno ed esterno GRATUITO ✓ percorso natura GRATUITO ✓ percorso animali GRATUITO ✓ uso parco verde e acquatico GRATUITO ✓ servizio navetta su prenotazione ✓ Pet Friendly (si accettano tutti gli animali) ✓ ristorante KM0 con menù alla carta ✓ bar KM0 con aperipranzo\cena e tavola fredda ✓ produzione frutta e verdura a KM0 ✓ lettini e ombrelloni a pagamento 10 euro per 2 lettini e 1 ombrellone al giorno ✓ location perfetta per ogni tipo di eventi come: compleanni matrimoni presentazioni feste a tema pranzi\cene o appuntamenti di lavoro ✓ ampia griglia esterna ✓ vasche con oltre 3.000 pesci di specie diversa ✓ recinti con diverse specie di animali da terra ✓ voliere con pappagalli colorati ✓ ampio frutteto ✓ percorsi relax ✓ filodiffusione ✓ parco verde con area acquatica ✓ area bambini Indirizzo da inserire nel navigatore: https://g.page/forteparklagomaggiore FortePark Via Bola 3A - Revislate di Veruno - NO - Per info e prenotazioni: 03221970298 oppure 3665635208 (presso Fortepark) https://www.instagram.com/p/B10sF1cHUEX/?igshid=bvsgvrgdm26u

[lanimadellamosca]

Il momento giusto per dire addio

Si parlava l’altro giorno con un amico di amori che finiscono, anzi se ne parlava al singolare, di un amore che va finendo, il suo. Seduti in terrazzo davanti a un buon prosecco e varie pietanze fredde che avevo avuto cura di approntare per rifocillarlo, temendo che la chiacchierata prendesse la piega dell’autocommiserazione, abbiamo celebrato quel particolare rituale che possiamo chiamare aperipranzo, che è ciò che segue il brunch senza pertanto essere pranzo, con una grande dose di ironia ed umorismo, mentre ammiravamo il panorama dell’ultima neve che si ostina a stare abbarbicata sopra i 2000 metri. 

Abbiamo parlato tutto il tempo di donne, ma complice il prosecco ne abbiamo parlato come alla lontana, con un po’ di cinismo e pronti alla risata. Fatalmente, dato che lui è molto più giovane di me, ho finito col fare da referenza, col propinargli una sorta di manuale di sopravvivenza alla luce della mia ormai datata esperienza personale. La differenza d’età tra me e lui tutto sommato m’è sembrata non tale da rendere le nostre rispettive esperienze incomparabili, o forse può essere che queste cose restano sempre le stesse, al di là delle epoche, non saprei… Sta di fatto che io non ho avuto problemi a capire quanto mi andava dicendo e lui mi pare che non abbia avuto problemi a capire quanto andavo ricordando.

Ciò non toglie che lo sfasamento temporale tra il piano delle cose di cui parlava lui, e quello delle cose che ogni tanto richiamavo io, fosse a volte impressionante. Pensate un po’, una delle esperienze che gli ho raccontato a mo’ di ammonimento era vecchia di cinquant’anni esatti.

Era il 20 luglio del 1969, in piena notte per il nostro fuso orario Neil Armstrong fece il suo famoso passo sulla Luna, lasciò quell’impronta incancellabile sul suolo lunare e nel nostro immaginario collettivo. Quella notte io non vidi in diretta il nostro Tito Stagno nazionale coi suoi enormi occhiali di bachelite che commentava la scena che la Nasa distribuiva in mondovisione: la mattina dopo avevo gli esami orali per la maturità classica.

Li feci, questi esami, e verso mezzogiorno tornai a casa soddisfatto di aver chiuso un capitolo e di averlo chiuso con dignità. Non ero ancora entrato in casa, ricordo, ero sulla strada, quando mia sorella dall’uscio di casa, dove mi aveva aspettato con evidente impazienza, mi allungò una busta: era una lettera indirizzata a lei con mittente la mia ragazza, la busta era già aperta. Dentro trovai un breve scritto ed un’altra busta, questa ancora chiusa. Nello scritto la mia ragazza diceva più o meno così a mia sorella: cara Lidia, ti prego di consegnare questa busta a Sergio dopo l’esame, quello che ho da dirgli non gli farà piacere ma non voglio turbarlo prima dell’esame, grazie tanti saluti eccetera eccetera. Aprii la busta chiusa e ne tirai fuori, chiaramente, una lettera di addio.

Era il giorno in cui l’uomo sbarcò sulla luna, tra poco cinquant’anni esatti esatti.

Ecco.., il mio amico mi diceva: sto cercando il momento giusto per dirle che vado ad abitare da solo. Ed io ripensando a questa vecchia storia gli ho detto che no, non c’è mai un momento giusto per dire addio, che quello che tu pensi che lo sia non è detto che lo sia anche per l’altro, e ammesso che lo fosse l’addio lo cambierà, lo renderà sbagliato. E ho aggiunto che quindi alla lunga un momento vale un altro perché quando si pensa che si sta aspettando il momento giusto di dire addio, in realtà quello che si sta aspettando è il coraggio di farlo.

E gli ho raccontato la vicenda: vedi, gli ho detto, il riguardo che mi usò la mia ragazza al limite può essere stato un pensiero carino, ma quello che non aveva previsto era il piacere che avrebbe provato mia sorella nell’eseguire la comanda, l’ansia irrefrenabile che avrebbe avuto di darmi quella lettera, il sorriso beffardo che avrebbe fatto nel darmela, lì davanti alla porta di casa, al mio ritorno dagli esami, il giorno in cui l’uomo sbarcò sulla Luna: nell’intenzione di trovare il momento giusto per dirmi addio, la mia ragazza fornì a mia sorella un’arma formidabile per ferirmi.

E se vogliamo anche lei, la mia ragazza..: avrebbe potuto aspettare qualche giorno di più e scrivermelo senza metter di mezzo mia sorella, cos’era questa ansia irrefrenabile di farlo? In fondo non immaginava anche lei che tornato dagli esami mi meritassi il suo addio? Anzi ho il sospetto che metterci di mezzo mia sorella sia stato un modo di dirlo col megafono. E poi, ho detto al mio amico, cosa credeva quella lì, che se mi avesse detto addio prima degli esami io mi sarei deconcentrato? Non avrei più studiato? Sarei rimasto inebetito e avrei rinunciato? Amore mio, non stai peccando un po' di presunzione?

(Nella foto: Aldrin's lunar bootprint in a photo taken by him on July 21, 1969, da Wikipedia. Non è il primo passo dell’uomo sulla Luna, ma il secondo: è l’impronta che Buzz Aldrin lasciò il giorno dopo quel 20 luglio, il 21. Amo i secondi: Cagnotto che non riusciva a battere Di Blasi, Gaiardoni che non riusciva a battere Maspes.., e altri che lì per lì non mi vengono. Questi comprimari che non riescono a mettersi in luce, costretti a vivere nell’ombra dei primi, sono malinconici come un partner messo da parte.) 

(Come succede spesso a chi non è studioso della materia e vuole banfare, ho preso una cantonata: Aldrin calpestò il suolo lunare non il giorno dopo, ma solo diciannove minuti dopo Armstrong. Sono incorso nell'errore per via del fatto che le fonti riportano il 20 luglio come data dell'allunaggio, mentre la foto di Aldrin riporta il 21 luglio: ho ritenuto che lo stesso 20 luglio, giorno dell'atterraggio sulla luna del modulo lunare, Armstrong ne fosse sceso a calcare il suolo. Non andò affatto così, Armstrong uscì sei ore dopo l'allunaggio, che era gia "il giorno dopo" il 20 luglio, e poco dopo uscì Aldrin. )

[ramveggie]

Dopo un bellissimo #aperipranzo😛 con mamma, apericena con #meghashyam e sua amica al #toffee #Bologna (presso Toffee Art-Cafè Bologna)

[di-cucina-in-cucina]

Semifreddo "Tiziana" (Nutella e Crema con base di Pavesini bagnati nel caffè latte). Per aperipranzo dal Generale. 18 giugno 2017