#antonio cesano
Explore tagged Tumblr posts
Text
Carosa HC SS 1964.
Photographed by Antonio Cesano.
#antonio cesano#carosa#1960s#1964#gowns#twin peaks#i never did figure out: was lynch solely responsible for the b&w chevron + red decision on that set? chic of him if true
13 notes
·
View notes
Text
Cesano Boscone (Milano), il 29enne fermato per l'omicidio dello zio non accettava la relazione tra il parente e la sua ex
Antonio Ianetti, il 29enne che ha ucciso a coltellate lo zio 41enne, Roberto Parisi, a Cesano Boscone (Milano) e poi si è costituito, ha spiegato nell’interrogatorio che non sopportava la relazione tra il parente e la sua ex compagna, una 37enne. È quanto emerge dalle indagini sull’omicidio. “Sono stato io, l’ho ucciso io, non volevo ammazzarlo”, ha confessato. Il rapporto tra la 37enne e il…
View On WordPress
0 notes
Text
Maione e Bambinella hanno conquistato anche Milano
Maione e Bambinella hanno conquistato anche Milano. Un successo di pubblico caloroso quello che a Milano ha riscontrato "Mettici la Mano", la commedia napoletana uscita dalla penna di Maurizio De Giovanni, con la regia di Alessandro D'Alatri e dedicata al brigadiere Maione (Antonio Milo) e a Bambinella (Adriano Falivene) con la giovanissima Elisabetta Mirra. Lo spettacolo, andato in scena al teatro Menotti e che tornerà in Lombardia (Cesano Boscone, Cesano Maderno e Brugherio le prossime tappe) è un omaggio a due dei personaggi più amati della serie del Commissario Ricciardi prima successo letterario di De Giovanni e poi televisivo su rai uno. «Il pubblico minalese ci ha dato tantissimo - ha detto a margine Antonio Milo - e sempre accade non solo con questo testo». La storia è ambientata nella Napoli della Guerra, dei bombardamenti alleati e conserva dentro di sè tutti i colori e le sensazioni di un popolo come quello napoletano reso ancora più misero dopo il Fascismo. Si parte anche qui da un fatto di sangue e da un'indagine ormai conclusa con l'arresto da parte di Maione della responsabile di un efferato delitto. Ma non è quello al centro, come nel Commissario Ricciardi. Al centro è la enorme umanità di Maione e Bambinella che, tra botta e risposta esilaranti, cela tutto il bello dell'essere lì e in quel momento. Pur nelle brutture intorno. Li abbiamo visti tante volte in tv entrambi a stemperare il racconto noir del Commissario tormentato che parla con i morti ammazzati, li abbiamo amati. Ma dal vivo, a teatro, la magia è aumentata all'ennesima potenza. Maione e Bambinella, insieme alla bravissima Melina che per bisogno, per la vita, uccide, dialogano col pubblico e non lo lasciano mai solo. Lo spettacolo merita davvero ed è da vedere sia che si conosca Ricciardi sia che non lo si è mai letto e visto. «La televisione in genere non aiuta il teatro - ha detto Adriano Falivene che nel personaggio di Bambinella è cresciuto in modo superlativo - ma in questo caso lo ha fatto e siamo eternamente grati a quel mezzo». Applausi e risate non mancano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Comunicato #725: Olimpia Matera imbattuta al Palasassi, supera Scauri e chiude il girone di andata al terzo posto
Al termine delle prime quindici giornate del campionato di Serie B, la formazione materana è alle spalle di Caserta e Salerno, e mantiene la media inglese di +4. Renato Buono: “Avversario meritevole”. Coach Origlio: “giocare sempre per vincere”.
Riesce all’Olimpia Matera l’ennesima impresa di difendere l’inespugnabilità stagionale del Palasassi, superando in casa per 81 a 69 – domenica 6 gennaio 2019 - il Basket Scauri, ennesimo avversario ostico proposto dal calendario a conclusione delle partite di andata del campionato di Serie B “Old Wild West” – girone D. La partita sembrava prendere un’ottima piega per i locali, che già nel primo quarto guadagnavano un margine di nove punti, ma i laziali recuperavano sollecitamente e terminavano la frazione in vantaggio: 21 a 22. I biancoazzurri, dopo essere passati addirittura dal +9 al -9 al dodicesimo minuto, reagivano con vigore e si lanciavano all’inseguimento degli ospiti, riuscendo a chiudere in positivo la seconda frazione di gioco (26-20). Il vantaggio incrementava moderatamente anche nel terzo quarto (15-13), e pertanto l’Olimpia riusciva a controllare il gioco negli ultimi dieci minuti (19-14), al punto tale da conseguire, a due minuti dal termine, il massimo margine di quindici punti – diventati dodici al momento del buzzer finale. Il play materano Renato Buono racconta così l’incontro: “Le difficoltà che abbiamo avuto, specie nella prima parte della partita, sono scaturite da un rispetto non rigoroso del piano-gara concordato con il coach, ma poi siamo riusciti a regolare i registri e a riprendere il controllo del match, contro un avversario davvero meritevole”. L’allenatore dell’Olimpia, Agostino Origlio, dichiara: “Non siamo stati molto brillanti, e abbiamo scontato diverse pause durante la partita – concedendo ai nostri avversari lo spazio per recuperare gli svantaggi. Sapevamo di giocare con una squadra che ha fatto sempre molto bene, e in futuro dovremo essere sempre più attenti. A risultato ormai conseguito, c’è stato anche il tempo per allungare le rotazioni - gesto sportivo condiviso da entrambe le squadre - e pertanto c’è stata la possibilità di schierare Lopane (autore di una tripla, ndr), Montemurro e Cesano”. Tra i materani che hanno maggiormente contribuito alla formazione del punteggio finale, chiudendo in doppia cifra, ci sono stati Merletto e Battaglia (16), Cena (14), Sereni (11) e Del Testa (10). Scauri ha risposto con i punti di Longobardi (22), Richotti (18) e Gallo (10). Al termine del girone di andata, l’Olimpia Matera è terza in classifica con 24 punti – con 12 vittorie e tre sconfitte (nelle trasferte di Salerno, Capo d’Orlando e Caserta), alle spalle della capolista Caserta (28), che ha vinto per 74-84 a Palermo, e di Salerno (26), vincente con Pozzuoli per 89 a 61. La classifica del girone D prosegue con Palestrina (22 punti), Reggio Calabria (19, ospiterà l’Olimpia nell’anticipo di venerdì prossimo, 11 gennaio, alle 20:30), HSC e Luiss Roma (18), Napoli e Scauri (14), IUL Roma e Capo d’Orlando (12), Pozzuoli, Palermo e Valmontone (8), Catania (6) e Battipaglia (0). I battistrada che precedono in classifica la squadra materana, Caserta e Salerno, prenderanno parte alla Coppa Italia, in programma a Montegranaro dal 1° al 3 marzo 2019, insieme alle prime due degli altri gironi di serie B: Omegna e Firenze (girone A), Cesena e Faenza (B), San Severo e Pescara (C). A proposito della positiva conclusione della prima parte del torneo, aggiunge Origlio: “Siamo contenti di aver salvaguardato il +4 di media inglese, un tesoretto che abbiamo ipotecato per la seconda fase del torneo. La soddisfazione è molto alta, non era nelle previsioni conseguire questo terzo posto alla fine del turno di andata, ma noi siamo ambiziosi: chi fa sport deve sempre giocare per vincere, con il rispetto per gli avversari”. Gli fa eco Buono: “Il nostro obiettivo è portare a casa una vittoria, ogni volta che si scende in campo, ovviamente con la consapevolezza che sia un campionato molto competitivo. Abbiamo fatto un bel girone di andata, ma non ci dobbiamo accontentare. Da materano sto vivendo una bellissima esperienza a casa e per la prima volta, in più sta andando molto bene e abbiamo creato un bellissimo gruppo”. Sugli altri campi del girone D, vincono in casa Capo d’Orlando con Battipaglia (103-57), Napoli con Catania (79-69), e Valmontone con IUL Roma (97-85). Affermazione in trasferta per Reggio Calabria nel campo della Luiss Roma (64-71), e Palestrina su HSC Roma (78-90).
TABELLINO Olimpia Matera - Basket Scauri 81-69 (21-22, 26-20, 15-13, 19-14) Olimpia Matera: Daniele Merletto 16 (3/4, 3/7), Pasquale Battaglia 16 (3/9, 3/6), Enzo Cena 14 (7/14, 0/4), Giacomo Sereni 11 (3/5, 0/1), Maurizio Del testa 10 (1/2, 2/5), Renato Buono 4 (1/1, 0/2), Mario Mancini 3 (0/1, 1/2), Daniele Lopane 3 (0/0, 1/1), Daniel Datuowei 2 (1/2, 0/2), Matteo De leone 2 (1/2, 0/0), Giovanni Cesano 0 (0/0, 0/0), Alberto Montemurro 0 (0/0, 0/1) Tiri liberi: 11 / 17 - Rimbalzi: 40 10 + 30 (Enzo Cena, Giacomo Sereni, Matteo De leone 8) - Assist: 19 (Daniele Merletto 6) Basket Scauri: Andrea Longobardi 22 (5/11, 1/4), Dante Richotti 18 (4/7, 2/3), Antonio Gallo 10 (2/4, 1/3), Guillermo nicolas Laguzzi 8 (3/6, 0/0), Gioele Moretti 7 (1/8, 0/2), Federico Casoni 2 (1/3, 0/1), Victor manuel Papa 2 (1/1, 0/0), Luca Granata 0 (0/1, 0/0), Lorenzo Scampone 0 (0/1, 0/2), Marko Milisavljevic 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 23 / 31 - Rimbalzi: 36 6 + 30 (Federico Casoni 8) - Assist: 8 (Dante Richotti 5)
0 notes
Link
GROTTAMMARE – La giuria del Premio Letterario Nazionale Città di Grottammare, ha selezionato i vincitori dell’undicesima edizione del concorso letterario, organizzato dall‘Associazione Pelasgo968 di Grottammare, con il patrocinio della Regione Marche, del comune di Grottammare, della Fondazione Carisap, Centro Nazionale di Studi Leopardiani e dell’Omphalos, che vede quale Presidente onorario Franco Loi.
PRIMI CLASSIFICATI: Sez. D- D2 – Libro Edito di Narrativa/Saggio GORRET DANIELE (CHATILLON/AO) DISINGANNI SENILI DI ANSELO SECOS – PEQUOD EDITORE
Sez. A–Poesia inedita in lingua italiana a tema libero DALLA LIBERA EMANUELA (SUVERETO/LI) RICORDO DI UN PADRE
Sez. B–Poesia inedita in vernacolo a tema libero. COVINO ANTONIO (NAPOLI) ‘E NOTTE
Sez. C–Racconto/Saggio breve/ Inediti a tema libero DANIELE LAURA (ROMA) SE SON ROSE PUNGERANNO
Sez. D–D1-Libro Edito di Poesia VIVINETTO GIOVANNA CRISTINA (ROMA) DOLORE MINIMO – INTERLINEA EDIZIONI
Premi speciali
Premio Speciale METRICA: FREDDI ELISABETTA (CESANO DI SENIGALLIA/AN) NON VOGLIO ARARE IL CAMPO
Premio Speciale OMPHALOS alla miglior Opera CON TEMA L’AUTISMO: LA ROVERE GABRIELLA (MARSCIANO/PG) MI DISPIACE, SUO FIGLIO E’ AUTISTICO EDIZIONI GRUPPO ABELE
Premio Speciale UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO LIBRO INEDITO/OPERA PRIMA EDITA (LIBRO): AMICO ANGELA GIOVANNA (CURNO/BG) LA VERITA’ E’ UNA ROTTA TRACCIATA A MATITA EDIZIONI CONVALLE
PREMI SPECIALI.
MIGLIOR OPERA A TEMATICA:
SOCIALE (PREMIO DANIELE DONATI): GEMITO FRANCESCO (CASORIA/NA) DALLA POLVERE DA SPARO ALL’INCHIOSTRO TREDITRE EDITORI.
UMORISTICA (PREMIO GIOACCHINO BELLI): MONACHESI ENNIO (MACERATA) LA VENA UMORISTICA EDIZIONI SIMPLE
MIGLIOR SAGGIO: LENTI LUIGI (TERAMO) VINCITORI E VINTI ROBIN EDIZIONI FANTASY/PER RAGAZZI: PACCANI FEDERICO (BRESCIA) LOKI E IL DRAGO DEL LAGO GERUNDO – EDIZIONI A.CAR
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: PIERPAOLI ERMANNO (PESARO) UN’ISOLA PER OGNI UOMO – INEDITO
PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA: SERPENTINI ELSO SIMONE (TERAMO) Storia della Massoneria in Abruzzo ARTEMIA NOVA EDITRICE.
La situazione di emergenza sanitaria legata al coronavirus fa slittare la cerimonia di premiazione, che era stata fissata a sabato 9 maggio, al Kursaal a Grottammare; momentaneamente rinviata a sabato 6 giugno.
Sono state 733, complessivamente, le opere pervenute alla 11^ edizione, dai 528 autori (+36 rispetto alla 10^ edizione) che hanno scelto di partecipare: 258, le poesie in lingua italiana pervenute, 49 quelle in dialetto; racconto e saggio breve 127, libro poesia 62 e libro narrativa/saggio 237. Per un totale di 299 libri e 434 poesie + racconti.
Sono state valutate dalla giuria, presieduta dal critico letterario e saggista Filippo La Porta è il Presidente per la giuria tecnica dal punto di vista dell’opera edita.
Presidente sezione giallo/noir è Massimo Lugli, leggenda nell’ambiente giornalistico romano, cronista di nera, sempre in trincea sulla strada e nei bassifondi della metropoli, Presidente sezione romanzo storico Andrea Frediani, consulente scientifico della rivista «Focus Wars», ha collaborato con numerose riviste specializzate e ha pubblicato numerosi saggi.
0 notes
Text
Intanto la 'Ndrangheta si butta sulle farmacie
Intanto la 'Ndrangheta si butta sulle farmacie Come al solito puntualissimo arriva Cesare Giuzzi: Questa storia si perde dentro legami arcaici, unioni, matrimoni e discendenti dei più importanti casati della ’ndrangheta. Una selva di identità e soprannomi che in una geografia quasi inestricabile, ma in qualche modo chiarissima, unisce due puntini su una mappa che dalle pendici dell’Aspromonte porta a Corsico. In mezzo ci sono le parole del capo della Direzione distrettuale antimafia, Ilda Boccassini che già un anno fa lanciò l’allarme: «La ’ndrangheta punta al mercato farmaceutico. Le colpe dei padri non ricadano sui figli, ma ci ha stupito constatare come diversi giovani appartenenti alle famiglie mafiose scelgano di laurearsi in Farmacia». Era il marzo 2016 e il procuratore aggiunto commentava l’operazione che aveva portato all’arresto di Giuseppe Strangio, 57 anni, ex direttore delle Poste di Siderno, accusato di aver riciclato i soldi della droga del potentissimo clan Romeo di San Luca con l’acquisto della farmacia di piazza Caiazzo a Milano. A far da tramite è stato il dottor Giammassimo Giampaolo (non arrestato), imparentato con il boss della droga Giuseppe Calabrò, detto u dutturicchiu, ma soprattutto con il capostipite della cosca più importante di San Luca, il defunto boss Sebastiano Romeo, detto ’u staccu. Nelle carte di quell’inchiesta viene svelata una rete di relazioni che porta a un’altra farmacia, non coinvolta nell’indagine, la Primo Maggio di Corbetta vicino a Magenta. Ma sotto la lente degli investigatori è finita adesso anche la farmacia Europa nell’omonima piazza a Corsico, acquistata un paio di settimane fa proprio dai fratelli Perre. Quel che c’è dietro per il momento è solo una labile ipotesi investigativa, ma la notizia ha fatto sobbalzare sulla sedia gli investigatori che da anni si occupano di cosche. La farmacia di Corbetta è di proprietà dei fratelli Rosario e Francesco Perre, 38 e 32 anni, anche loro imparentati con i Romeo di San Luca: Francesco Perre è sposato con la nipote del boss ‘u staccu che si chiama Mariangela Romeo e ha 29 anni. É figlia del 61enne Antonio Romeo, detto l’avvocato e di Antonia Calabrò, sorella del trafficante u dutturicchiu. C’è già da perdersi in questo groviglio di nomi, ma è proprio attraverso matrimoni e unioni che i clan delle cosche calabresi celebrano il loro potere. E allora bisogna considerare altri due aspetti. Il secondo dei fratelli Perre, il primogenito Rosario, è legato alla 29enne Anna Barbaro di Platì. Lei lavora come estetista nella farmacia di Corbetta e oggi è spesso dietro al bancone di Corsico. Il suo cognome è uno dei più importanti della storia della mafia calabrese. È la figlia di Francesco Barbaro, ex gestore del ristorante «il Nuovo Platano» di Platì, noto soprattutto per aver fatto da teatro a battesimi e matrimoni di ’ndrangheta. Il 57enne, figlio del capostipite del ramo dei pillaru Peppe Barbaro, è stato arrestato pochi giorni fa nell’operazione Mandamento Jonico della Dda di Reggio Calabria. Ma Francesco Barbaro è legato anche a un altro importante ramo della famiglia, visto che ha sposato Maria, figlia dell’attuale capolocale di Platì Rosario Barbaro, detto u rosi. Anche lui è finito in manette di recente: a maggio i carabinieri lo hanno arrestato per omicidi di mafia nella faida con la famiglia Marando. Il secondo aspetto riguarda direttamente la famiglia Perre. Rosario, Francesco e il terzo fratello Giuseppe (33 anni, architetto, che ha seguito diversi progetti a Buccinasco), sono figli di Antonia Sergi, ex consigliere comunale di Platì. Lo zio Giuseppe Perre, cognato del padre Michele, era il proprietario della casa dove nel 2002 venne trovato un bunker destinato ai latitanti Giuseppe Pelle e Pasquale Barbaro. I due fratelli Perre sono praticamente incensurati: Rosario in passato aveva lavorato nella farmacia Pasubio di Cesano Boscone. Nello stesso negozio ha lavorato il dottor Pietro Ietto, che ha sposato l’altra figlia di Antonio Romeo, la 30enne Caterina. La farmacia di Corbetta era già finita nelle carte dell’indagine Grillo parlante che nel 2012 aveva portato in cella l’assessore regionale Zambetti. Nel maggio 2011 il boss di Corbetta Vincenzo Evolo (condannato a 14 anni e 8 mesi) viene intercettato mentre telefona alla farmacia Perre e parla con Rosario. Chiede se è possibile avere dei farmaci per due amici «che domani hanno l’aereo». Il farmacista risponde immediatamente: «Per te questo ed altro...».
Come al solito puntualissimo arriva Cesare Giuzzi: Questa storia si perde dentro legami arcaici, unioni, matrimoni e discendenti dei più importanti casati della ’ndrangheta. Una selva di identità e soprannomi che in una geografia quasi inestricabile, ma in qualche modo chiarissima, unisce due puntini su una mappa che dalle pendici dell’Aspromonte porta a Corsico. In mezzo ci sono le parole del…
View On WordPress
0 notes
Photo
New Post has been published on http://www.tempi-dispari.it/2017/03/28/elektra-nicotra-risveglia-le-nostre-anime-suo-primo-ep/
Elektra Nicotra risveglia le nostre anime con il suo primo EP
Elektra Nicotra, classe 1990, artista dai mille interessi, il 26 Gennaio ha pubblicato il suo primo EP, Awakening, un lavoro volto a risvegliare le coscienze e metterle di nuovo in contatto con l’anima di ognuno di noi.
I 9 brani dell’album sono orecchiabili, a partire dalla prima traccia, “Gilda”, dal sentore mediorentale ma molto rock nel complesso. Un disco leggero nelle musiche che a un primo ascolto potrebbe sembrare anche superficiale, ma così non è: arrangiamenti e testi vanno a braccetto, si pensi a “Calypso”, incentrato sulla storia della dea Calipso perdutamente innamorata di un naufrago Ulisse. La musica sembra trasmettere il conflitto interiore della dea che, tra le lacrime, decide infine di lasciare libero l’uomo poiché capisce che ad aspettarlo c’è una donna come lei che soffre.
Non solo arrangiamenti particolari e dalle lontane reminiscenze, con “Sweety Carol” si torna alla semplicità, chitarra e voce a raccontare di Carol, “la migliore amica che abbia mai avuto”; “Awareness” sembra uscita direttamente dagli ultimi anni ’90, lenta, profonda ma davvero armoniosa.
Per essere un EP di esordio non c’è male, tuttavia manca “quel non so che” che potrebbe rendere il disco perfetto.
Tracklist
1. Gilda 2. Heremit 3. Calypso 4. Awakening 5. Gold 6. Carol 7. 77 8. Awareness 9. Goodnight
CREDITS:
Elettra Nicotra – Voice, Guitar Giorgio Indaco – Drums, Acoustic Guitar Giovanni “Giuvazza” Maggiore – Guitar Emanuele Mostarda – Bass Fabrizio Dotti – Bass Simona Bonanno – Cello Ilaria Bonanno – Violin Chiara Cesano – Violin, Viola Anthony Panebianco – Keyboards Giorgio Carbone – Guitar Produced and arranged by Giovanni “Giuvazza” Maggiore Strings for “Gilda” arranged by Nello Nicotra Recorded at Arte Sicilia (Catania) with Gaetano Leonardi and Laboratori De Musica Artisanala (Roccab1runa, Cuneo) with Marco Martinetto
Biografia
Elektra nasce a Catania il 10 Giugno 1990. Figlia d’arte, cresce in mezzo alla musica e fin da bambina sviluppa la sua naturale predisposizione al mondo dell’intrattenimento approcciandosi a vari strumenti musicali, danza e recitazione fino a trovare, attraverso il canto, la sua forma d’espressione principale. Affina le tecniche vocali sotto la guida del Maestro Angela Lo Russo (Corista del Teatro Massimo Bellini, Catania). Ispirandosi al blues americano del Mississippi fa della musica nera la sua scuola, accompagnata anche dal suo grande e principale Mentore europeo: Robert Plant. A 14 anni inizia ad esibirsi in pubs e clubs di Catania, specializzandosi nell’interpretazione dei classici del rock anni ’70. Parallelamente, completa la sua formazione artistica laureandosi in Styling ed Editoria della Moda a Milano (Am5 – Accademia Del Lusso) e seguendo corsi di specializzazione come Coaching per Leader di Successo & Teamwork, Public Speaking, Make-Up. Dal 2013 collabora con il magazine online FNM Magazine, del quale è attualmente caporedattore moda. La sua rubrica di Collage Pop Art, “Visionare A Porter”, attira l’attenzione di nomi di prestigio della moda come Dolce&Gabbana, Missoni, Antonio Mancinelli ed altri ancora; dalle pagine di riviste cartacee e online si estende fino a mostre d’arte presso gallerie ed eventi, in Italia e Inghilterra. Nel 2014 inizia a ideare testi e musiche dei suoi primi brani originali, sviluppando l’idea di “Awakening” in uscita Fra il 2015 e il 2016 posa come modella per i fotografi Matthis Kleb (Oslo) e Andrea Egitto (Catania).
0 notes
Photo
antonio cesano (c. 1966)
68 notes
·
View notes
Photo
Fashion editorial by Italian photographer Antonio Cesano, from "La pelliccia che scotta," Bellezza, no. 8, August 1966.
1 note
·
View note