#anfiteatro di Volterra
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SCAVI / Volterra, nuove scoperte dall'anfiteatro scomparso
#ARCHEOLOGIA #SCAVI / #Volterra, nuove scoperte dall'anfiteatro scomparso Le indagini nel corridoio voltato hanno riportato alla luce, intatta, la scalinata che dall’ingresso Sud conduceva alle gradinate superiori. Lo studio del #CNR #ISPC di #Firenze
Elaborazione fotogrammetrica 3D dell’ingresso Nord con dettaglio dell’abside occidentale (©Giorgio F. Pocobelli, CNR ISPC) Si sono da poco concluse le attività di scavo archeologico dell’anfiteatro di Volterra sotto la direzione scientifica di Elena Sorge, archeologa e funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, scoperto nel 2015 durante…
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ANCONA – Il Porto, ancora. Nasce lì la nuova Ancona, faro nel paesaggio adriatico degli scambi tra comunità economiche e creative, manifattura eccellente e servizi terziari. Nasce in mezzo alle emergenze millenarie dell’archeologia; i segni della spiritualità multiconfessionale tra il Cardeto e San Ciriaco; i cantieri che custodiscono la sapienza delle mani e il valore dell’ingegno sotto l’imponenza iconica della grande gru a cavalletto della Fincantieri; dentro le aule dove si studia il vento, il carteggio e la forma che si prepara alla navigazione.
Un viaggio nei luoghi simbolo delle economie del mare che diventano economie dello sviluppo a traino culturale, nel dialogo con la città storica e monumentale, i poli della conoscenza accademica, le azioni di cerniera tra costa ed entroterra. Questo racconta Ancona 2025, il Piano Strategico che impegna la città a diventare capoluogo dell’area vasta regionale e ad assumere una nuova leadership nello scenario adriatico.
MAPPE N°11 – la rivista edita dal Gruppo Gagliardini di Monteroberto – dedica ampio spazio alla trasformazione della città a partire dal porto – laboratorio progettuale, sistema urbano in cammino, crocevia di nuove e antiche vocazioni – e sceglie di entrare in quel luogo vibratile dello sviluppo con un programma di aperture speciali in luoghi mai visti, inaccessibili, segreti.
Non un percorso della nostalgia ma piuttosto un processo di riappropriazione delle memorie e della coscienza di luogo che passa per una scuola – con i suoi reperti inattuali al tempo della realtà virtuale, i tecnigrafi, le aule di navigazione, carteggio e meteorologia, le meravigliose immagini di piroscafi e mappe alle pareti, lungo i corridoi di un edificio paradossale con un arco romano attaccato a una centrale termica; gli ex uffici amministrativi del cantiere – un luogo invisibile dagli anni ‘90 del secolo scorso; l’attuale mensa della Fincantieri lungo la banchina, con il doppio sguardo alla città e al mare aperto, che ogni giorno accoglie le storie del lavoro e dei lavoratori.
Il percorso che scende tra caserme e camminamenti nella città che c’è ma non si vede, per prefigurare la città che non si vede ma ci sarà. Così il porto, nella terra di mezzo tra permanenza e prospettiva, introduce a un’immersione millenaria e stratificata fatta di transiti, traffici, culture, appartenenze, conflitti tra capitale e lavoro, tra arrivi e partenze: un affaccio sul futuro che chiede autocoscienza elaborazione e consapevolezza della complessità “psichica” che c’è, c’è stata e ci sarà, dentro una metafora che rimanda all’idea di psicoanalisi della città. Per questo l’ospite speciale della presentazione sarà lo psicoanalista di origine argentina Aldo Raoul Becce, che terrà una conferenza dal titolo Abitare la diversità-Architettura dell’inconscio.
Il programma – ideato e curato da Cristiana Colli – è realizzato in collaborazione con il Comune di Ancona, l’Autorità Portuale del Medio Adriatico, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Fincantieri SpA, l’Istituto Tecnico “Volterra-Elia” e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona, di ADI MAM, Inu e Inarch Marche.
L’iniziativa – che si svolgerà venerdì 2 marzo alle 18,30 nei locali dell’Istituto Nautico – sarà aperta da una round table di benvenuto con Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, Mario Gagliardini, editore di Mappe, Rodolfo Giampieri Presidente dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico, Carlo Birrozzi, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Patrizia Cuppini, Dirigente Istituto Volterra-Elia e Cristiano Toraldo di Francia, Direttore Editoriale di Mappe.
Il programma prevede per sabato 3 marzo e domenica 4 aperture speciali alla Ex Palazzina Direzionale Fincantieri, orari 10/12 e 14/16 (prenotazioni dal 26 febbraio sul sito www.porto.ancona.it) e un percorso urbano dall’Arco Bonarelli all’Arco di Traiano con gli archeologi Maria Raffaella Ciuccarelli e Giacomo Piazzini, partenze alle 10,30 e alle 14,00, durata circa 45 minuti (prenotazioni all’indirizzo [email protected] ).
“Torniamo ad Ancona -dice Vittorio Gagliardini– con partner importanti e aperture speciali dopo la Chiesa del Gesù, la Polveriera Castelfidardo e il mercato ittico del Mandracchio. La presentazione della rivista Mappe è ancora una volta occasione di conoscenza e valorizzazione dei luoghi, ma anche di socialità condivisa con le tante comunità che contribuiscono alla creazione del valore in questo territorio – imprese, istituzioni, reti professionali culturali e associative. Al Sindaco e al Presidente dell’Autorità Portuale, alla Fincantieri, al Soprintendente e alla Dirigente dell’Istituto Nautico va il nostro ringraziamento per avere accolto l’idea di costruire insieme questo appuntamento. Il 2018 segna i 60 anni di fondazione della nostra impresa: un onore per me e una grande responsabilità, quella di rinnovare e aumentare l’impegno per la qualità del progetto architettonico marchigiano e adriatico, in tutte le sue traduzioni, temporanee e permanenti.”
Sulla sfida progettuale e comunitaria che attende il porto è intervenuto anche Rodolfo Giampieri – Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale – con cui la rivista ha condiviso altre iniziative, come la presentazione al mercato ittico del Mandracchio. “Riappropriarsi del rapporto porto-città – ha detto– e ritrovare le radici attraverso la cultura e le innovazioni per mettersi al servizio della crescita della comunità. In questo percorso un primo significativo passo è stata la riapertura del Porto Antico da dove è possibile scoprire la sua ricchezza storica e architettonica e godere della bellezza del nostro mare. Abbiamo accolto per questo con entusiasmo l’iniziativa di Mappe di voler essere fra quei protagonisti che credono nella valorizzazione e nell’unicità dei luoghi del porto”.
PER INFORMAZIONI
Cristiana Colli cell +39 335 5349386 e-mail [email protected]
Gagliardini tel 0731702994 www.gagliardini.it ; www.mappelab.it
Federica Zandri cell. 071.222.2321 e-mail [email protected]
Aldo Raoul Becce è uno psicoanalista argentino che vive e lavora a Trieste. E’ il Presidente di Jonas Onlus. La sua esperienza clinica inizia con il servizio di psicopatologia in un ospedale della periferia di Buenos Aires, nel 1979. Ha insegnato Psicologia Sociale all’Universidad Nacional de Lomas de Zamora, in Argentina. In Italia lavora come volontario nella antipsichiatria triestina; psicologo nel Servizio Sociale di Muggia, provincia di Trieste; Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste, Perito e Consulente Tecnico d’Ufficio in ambito penale e civile.
Stabile la collaborazione accademica con l’Università di Trieste, attualmente insegna Psicologia evolutiva I e Psicoanalisi applicata al campo giuridico nell’IRPA e del Seminario d’introduzione alla psicologia giuridica nella facoltà di psicologia dell’Università di Trieste. Si occupa di orientamento e sostegno psicologico alle famiglie per l’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie. E’ Supervisore- formatore degli operatori dello Spazio Giovani, servizio di Neuropsichiatria e Servizi Sociali della AUSL della Romagna, Rimini. Membro di Alipsi – Associazione Lacaniana di Psicoanalisi. E’ autore del libro Scene della vita forense. Mimesis Edizioni, Milano.
In cammino con gli archeologi nella città che non si vede. Dall’Arco Bonarelli all’Arco di Traiano. Il percorso immersivo si snoda attraverso il tessuto della città greca e romana di Ancona, in parte invisibile e in parte da scoprire, tra i palazzi del Colle Guasco e le banchine del Porto Antico.
Un’eccezionale anteprima, riservata ad un gruppo di 20 visitatori prenotati, farà apparire, dietro il portone della sede dei Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona in via Pio II, un lungo e imponente tratto – perfettamente conservato ma solitamente celato ai visitatori – del muro perimetrale dell’anfiteatro romano.
Da qui il percorso scende a piedi verso l’area pubblica della città antica, fra il tempio di Venere sull’acropoli e l’imponente anfiteatro romano, con le sue articolate terme pubbliche e l’elegante mosaico in bianco e nero dei delfini.
Il filo di Arianna di un sotterraneo canale di drenaggio conduce al tratto in luce del Foro romano in via Ferretti, posto su un piano artificiale, fino a piazza Stracca, nella scenografica sistemazione a terrazze digradanti verso il mare della pendice del colle Guasco.
Da qui, si intercetta una cappella e una torre medievale lungo via Rupi comunali per giungere ai magazzini del porto romano che guardano verso l’antica banchina, su cui essi erano affacciati. La passeggiata – guidata dagli archeologi Maria Raffaella Ciuccarelli e Giacomo Piazzini – si conclude con la discesa al molo nord, dove l’arco trionfale di Traiano, porta di accesso alla baia, chiuderà il cammino urbano.
Note sulla Palazzina Ex Direzione Fincantieri. L’edificio della Palazzina Ex-Direzione Fincantieri è stato progettato dall’ing. Giuseppe Zampiga in nome e per conto dei Cantieri Navali Riuniti, sede di Ancona.
Il progetto è datato 1955 e dopo le necessarie autorizzazioni comunali e del Genio Civile di Ancona ha visto la sua costruzione negli anni 1957 e seguenti, sulla base del rilascio del permesso per la costruzione di un edificio ad uso uffici al n. 101/1956 in data 17 ottobre 1956 da parte del Comune di Ancona. Dalle note rinvenute in archivio, nel progetto sono state eseguite le scelte di lastre di travertino a filo di sega e di laterizio di costa con mattoni delle fornaci di Treia, anche per indicazioni espresse dalla locale Soprintendenza.
La realizzazione ha tenuto conto delle indicazioni della allora Commissione Igienico Edilizia, fino ai particolari della recinzione esterna e delle cornici in marmo travertino da installare alla zoccolatura di base. Il parere favorevole arrivò in tal senso il 16 gennaio 1956. Sempre su indicazioni della locale Soprintendenza l’edificio è stato impostato con il lato mare sull’allineamento dell’allora piazza di San Primiano, rispetto ad un’originaria posizione più arretrata. Per la presenza di acqua dolce di falda e di risalita l’edificio nella fase di esecuzione è stato realizzato con un doppio solaio all’interrato, di cui il primo (più basso) con adeguate pendenze a raccogliere le acque e convogliarle in apposita cisterna e il secondo (più alto) atto a piano di calpestio del piano seminterrato.
Il fabbricato fu acquisito dalla Fincantieri spa a seguito della cessione dai Cantieri Navali Riuniti di Genova avvenuta nel 1984.
Nel 1998 l’edificio demaniale sito nella zona nord del porto di Ancona, divenne parte del Pubblico Demanio Marittimo – Ramo Marina Mercantile, censito al Catasto Fabbricati al foglio 3 mappale 53, con il passaggio contestuale di alcuni spazi esterni circostanti.
Mappe N°11. Arte, architettura, design, paesaggio, cultura d’impresa sono i traccianti editoriali della rivista Mappe – Luoghi Percorsi progetti nelle Marche. Il numero 11 in uscita dedica ampia narrazione ai progetti di sviluppo di Ancona. Uno speciale focus sulla trasformazione della città legata al programma Ancona 2025, cui si aggiungono alcune realizzazioni importanti per il rilancio dell’offerta turistica e culturale, come il restyling dello storico Hotel Palace, e l’Ascensore del Passetto.
A questi si aggiungono il contributo di Carlo Birrozzi – Soprintendente Archeologia, Paesaggio e Belle Arti delle Marche – che delinea le strategie di valorizzazione e le possibili connessioni che vanno dal Passetto al Porto antico e l’editoriale di Cristiano Toraldo di Francia. Ad Ancona è anche dedicata la tesi di laurea di Nicolò De Vita sul Lazzaretto, e la rubrica dell’Inu – ITI Waterfront Ancona 3.0.
Come sempre la rivista spazia nella sua proposta editoriale dal restauro alla residenza agli allestimenti temporanei, dal design alla cultura all’impresa, senza dimenticare il progetto legato al food, l’arte contemporanea e l’omaggio a un maestro del territorio, per questa occasione Paolo Volponi. Dallo scorso anno Mappe dedica uno spazio di restituzione della progettualità legata alla ricostruzione post-sisma, con uno stabile report from the front di Mario Cucinella su Camerino. Nel numero anche un’intervista a Neri Marcorè e al suo progetto Risorgi Marche. http://www.mappelab.it http://www.mappelab.it/categoria/mappe-magazine/mappe/
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Recorra Toscana en automóvil
Italia.- Si está buscando dónde pasar su luna de miel o un destino para una escapada romántica, le recomendamos la Toscana.
Usted puede iniciar su viaje desde Florencia o Pisa. Como prefiera. La Toscana es ideal para recorrerla en automóvil, tomando una ruta circular que le llevará a su mismo punto de partida.
Si comienza su viaje desde Florencia, estacione el auto y camine por sus calles llenas de historia. No deje de ver la catedral Santa María del Fiore, el Palazzo Vecchio, la Galería Uffizi y el Ponte Vecchio.
La Toscana es ideal para recorrerla en automóvil, tomando una ruta circular que le llevará a su mismo punto de partida
Desde allí tome el vehículo y diríjase al sur, haciendo la primera parada en Chianti. Visite las bodegas y deguste una copa de este famoso vino, acompañado de embutidos de la región. Recuerde que está manejando. Una copa es suficiente.
Los pueblos de Panzano o Greve le mostrarán cómo es la vida en estas localidades de Italia. Su tercera parada debe ser Monteriggioni, un pueblo medieval amurallado con pintorescas callecitas empedradas. No se pierda la visita a su iglesia.
Luego de descansar, puede seguir por la vía que lo llevará a Siena. La plaza principal, o Piazza dei Campo, fue declarada Patrimonio de la Humanidad por la Unesco.
Desde el siglo XV se realizan en ella festivales y el imponente Palio de Siena, una carrera de caballos en pleno centro de la ciudad. Visite además la Fonte Gaia y el Duomo.
Montalcino es un pueblo fortificado ubicado en lo alto de una colina. Muy cerca está la Abadía de Sant’Antimo, un complejo monástico del siglo IX. Siga la carretera hasta Pienza y tome fotos panorámicas de la localidad. Visite la Catedral y coma en las pequeñas trattorias que abundan por el camino.
Desde aquí vaya directo a Montepulciano y camine la cuesta hasta la Piazza Grande, la plaza más importante de la ciudad.
Uno de los sitios más hermoso de todo el recorrido por la Toscana es San Giminiano, que está ubicado a poco más de una hora de Siena. Se le conoce también como la Ciudad de las torres, por las 14 edificaciones que se conservan todavía en pie.
Volterra es otra localidad de calles empedradas. Camine hasta la Piazza dei Priori y visite el Palazzo dei Priori, el anfiteatro romano y las ruinas etruscas.
A tan solo 90 minutos está Pisa. La carretera está repleta de curvas pero el paisaje es inigualable. La ciudad de la famosa torre inclinada tiene muchas otras cosas para ver, como la Chiesa de Santa Maria della Spina, el Palazzo della Carovana, el Museo nazionale di Palazzo Reale o el cementerio monumental.
Luego de culminar la visita a Pisa, debe obligatoriamente ver la ciudad de Luccano, con lugares emblemáticos como la Piazza Anfiteatro, la Torre del Ore, la Torre Guinigi, la Chiesa de San Michele in Foro, el Museo Puccini y la Catedrale di San Martino.
Y justo antes de regresar a Florencia, haga una parada en Pistoia y su inigualable Duomo. El púlpito representa la Matanza de los Inocentes de Pisano.
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