#amato couture
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Amato Couture | DARK FLOWERS OF WAR
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(vía Deidades y demonios desfilan en la colección Otoño-Invierno 2023 de Amato Couture)
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Amato fall 2022 Haute Couture
Dubai Fashion Week
Source :The Impression .com
Photo/Imaxtree
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L A D Y ♔ G A G A - Christmas Party | Amato Couture
YA/A F | Casual & Formal
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Amotea: la couture semplice e italiana, romantica eppur attuale
C’è un che di curioso, un pizzico divertente, ed anche profondamente gustoso quando l’esito si rivela fruttuoso, nel momento in cui s’incontrano le sperimentazioni che il lessico dello stile fa per tentare di definire le evoluzioni e sperimentazioni della moda dentro etichette che suggeriscano un ritratto preciso in cui specchiarsi: come nel caso di “easy couture”, la definizione che accompagna le creazioni, le intenzioni e le suggestioni del giovane brand italiano Amotea.
“Easy couture”, ad assaporarne il gusto nel pronunciarla parrebbe quasi una contraddizione in termini, eppure contemplando con la giusta attenzione allacciata alla sensibilità i dettagli che raccontano la storia degli abiti e del desiderio della loro creatrice, Diletta Amodei, da cui han preso vita creativa e anima sofisticata, voilà, ogni apparenza di contrasto si concilia nell’armonia di un marchio che è un piccolo mondo in equilibrio agile tra il fascino per la bellezza classica che non conosce tempo, e la raffinatezza svelta ad essere praticata nelle occasioni buone e belle della vita contemporanea.
A ben vedere anche il nome del brand proviene dalla conciliazione di elementi differenti, o più esattamente è il frutto di una crasi: l’incipit del cognome di Diletta si unisce al nome femminile che avrebbe amato consegnare ad una figlia femmina. E giocando ad ampliare la metafora, anche la nascita del marchio accade in virtù di una conciliazione: tra la passione di Diletta da bambina per la moda, e la scelta adulta di riprendere in mano il sogno di crearla, la moda, realizzato nel 2018 con il suo progetto personale. Amotea, dunque, è la sublimazione della virtù della sintesi, una sorta di esaltazione consapevole del motto “poco ma buono” agganciato alla pratica gentile della bellezza eccellente, e dei sentimenti autentici che da dentro l’animo parlano attraverso gli abiti: come fosse un’armonia musicale il cui spartito è composto da poche note, ma pregiatissime.
C’è l’esattezza della couture nei suoi aspetti esclusivi: il made in Italy dell’eccellenza che inizia dai materiali, come per i motivi floreali tailor made, dove la peonia, regina dell’essenza del brand e simbolo del suo immaginario di eleganza etera e sensuale al tempo stesso, è ideata in esclusiva in collaborazione con i disegnatori Ratti; e come per i bottoni che son preziosi come gioielli, realizzati con l’arte artigiana dall’azienda milanese Ascoli.
C’è la semplicità delle linee che con pochi tratti e accorgimenti attenti, percorrono le linee della femminilità, si trattengono a valorizzare i punti dove essa si concentra, e poi si sciolgono ad accarezzarla con leggerezza.
C’è il romanticismo contemporaneo, che dell’amore personalissimo di Diletta per la sua città, Roma, fa fonte d’ispirazione inestinguibile da cui trarre suggestioni di bellezza, geografie di stile che richiamano i raffinati giardini rigogliosi, volumi scolpiti con tocchi di classe a richiamare il gusto neoclassico, mescolato a guizzi estetici perfettamente contemporanei. Tradotto in creazioni, la collezione è abitata da una manciata ricercata di modelli: c’è l’abito Tea, nato dalla memoria dei giardini di Villa Borghese, che mentre svela una spalla ricopre l’altra con una corta manica a sbuffo, e mentre svela le gambe davanti si scioglie in lunghezza sul retro con una stratificazione di rouches dall’allure principesca, c’è Didi, il completo composto di top e pantaloni svasati sul fondo e proposto in doppia versione, ovvero in pizzo sottile e sensuale e in motivo stampato floreale; c’è Julia, il mini-dress che appaia il tulle nero ai pois rossi oppure illumina la figura nella versione platinum.
E ancora, c’è Clotilde: che dalla versione lunga e fluida dal fascino lievemente retrò, si accorcia e si arricchisce di frange danzanti e di lievi bagliori come nelle notti stellate da vivere appieno lungo l’estate. Ed infine c’è Claire: con la gonna a palloncino, le maniche in tulle sbuffante e il corpetto che disegna il busto, stuzzica la voglia di festa.
Festeggiare l’amore per la bellezza, innanzitutto e sempre.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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From Monaco to Paris, Milano, Rome, Cannes, Marrakech and more a long fashion love story as a 🇺🇸 Fashion Ambassadress and Endorser
🇮🇹 Fashion Testimonial 🇫🇷 Ambassadrice de Mode
I collaborated with more than 30 Fashion and Jewellery brands for red carpets, international events, fashion shows, or photo and video shootings: Dany Atrache, Raquel Balencia, Seyit Ares, Uel Camilo, Eles Italia, Gianni Versace Private Collection, Genesia Walle, Nordic Angels by Marketa Hakkinen, Didimara, CréaZen by Sophie Rouault, Sveta, Gianni Calignano, Gaetano Navarra, Viktoriia Nosach, Fabiana Gabellini, Agnes Wuyam, MO.YA by Barbara Piekut, Svetlana Kushnerova, To Be New-York by Simone Vannuzzi, Goldknopf Couture by Thomas Lempertz; and also Duccio Venturi Bottier, Joshua Fenu shoes, Burak Uyan shoes.
For the Jewellery: Century luxury watches, Montblanc Haute Joaillerie, Pia Mariani Haute Joaillerie, Amato Teresa Gioielli, Gold&Roses, Stroili Gioielli, Nehro, Marina Corazziari...
🇺🇸As well I am an Ambassadress for numerous fashion shows in Monaco, Milano, Rome and Paris.
🇮🇹 E’ anche Madrina per numerose sfilate a Monaco, Milano, Roma e Parigi.
🇫🇷 Elle est aussi la Marraine de nombreux défilés de mode à Monaco, Milan, Rome et Paris. Produced by @promoart_montecarlo_production #lorenabaricalla #LB #fashionicon #fashion #ambassadress #endorser #testimonial #moda #ambassadrice #mode #photoshooting #redcarpet #backstage #fashionshow #videoshooting #event #promotion #advertising
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Model Magda Swider walks the runway at The Middle East Fashion Week
The second edition of Middle East Fashion Week took place at The Agenda in Dubai Media City. We had an opportunity to see so many creative talents including top designers: Michael Cinco, Ezra Couture, Red Camel, SOL ANGELANN, Garimon Roferos, Valeryia As’ad and Amato Couture who was closing the event. The shows ran for 4 days and Polish Model Magda Swider was chosen to walk for all the designers. Below the picture in sandy winter street style coat by Red Camel. We love Magda’s wavy hair and natural look.
https://thetimesofuae.com/model-magda-swider-walks-the-runway-at-the-middle-east-fashion-week/#vuukle-comments
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Holiday Soirée at @projectgaianyc #popupshop last night, featuring sustainable brands. Creative independent designers who make their products by hand, unique pieces that are often one-of-a-kind. Designer discoveries: @amatostyle • sleek, modern jewelry cast from recycled metal, by Nicole Amato. @fite_fashion • eco-luxury formal wear made w couture techniques & sustainable practices. Limited edition pieces handmade by designer Michelle Fite. @neenazeve • every item handmade by Nina, the designer (in Brooklyn). Distinctive wrap coats in upcycled fabrics detailed w “leaf smocking”, beading. Knit hats also. #NYCshopping #holidayShopping #sustainableFashion #consciousFashion (at Project Gaia NYC) https://www.instagram.com/p/ClFvBUYNZlI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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➤ AMATO COUTURE Arab Fashion Week — Spring Sumer 2021
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Amato Couture
Dhahab
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Amato Couture | FW 22/23 BIRDS OF PREY
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(vía Deidades y demonios desfilan en la colección Otoño-Invierno 2023 de Amato Couture)
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What a warlock of Qarth would wear.
Punk Royalty by Amato Couture
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Amato fall 2022 Haute Couture
Dubai Fashion Week
Source :The Impression .com
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‘d( r )own by birth’ fashion short for amato couture . shot and edited by peter richweisz.
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Renato Balestra, Celeblueation: l’arte della couture in mostra a Firenze
“Celeblueation”, appare quasi un enigma fonetico, una parola a suo modo elegante che sprigiona grazia intrigante: ma, se la contempli con l’orecchio ben agganciato al gusto, ne sciogli facilmente l’incastro per scoprire l’indizio prezioso che racchiude lì al centro, nel cuore. Proprio come uno scrigno che svela il suo tesoro.
Proprio come fosse uno splendente ricamo di suoni applicato a impreziosire il tessuto straordinario che si dipana nell’evento di cui è a titolo: “Celeblueation” è la mostra antologica di Renato Balestra, un viaggio intenso nella sua vita di couturier allo stesso tempo profondamente italiano e brillantemente internazionale. Lì, nel cuore del titolo, c’è infatti il richiamo al celeberrimo “Blu Balestra”: la sfumatura speciale divenuta firma inconfondibile della maison, nonché fil-rouge d’amore spontaneo dello stilista per questa tinta e le sue suggestioni, che in tante forme han costellato le esperienze e le creazioni.
E che, per l’occasione, diviene luce splendente con cui la mostra dipinge i luoghi in cui è ospitata: ora è il turno di Firenze, dove l’iconico Blu Balestra illuminerà la facciata della Fondazione Zeffirelli dal prossimo 8 gennaio, fino al 2 febbraio 2020. La mostra “Celeblueation” è, infatti, un evento itinerante: ha già distribuito la sua bellezza nelle tappe di Domodossola (Museo Civico di Palazzo San Francesco), Monza (Villa Reale), Napoli (Certosa e Museo di San Martino) e Forte dei Marmi (Fortino lorenese), ed ora, in occasione di “Pitti Immagine Uomo 97”, “Celeblueation” è accolta nella suggestiva sede della Fondazione Zeffirelli, più precisamente è immersa nella meraviglia della Sala della Musica, ovvero l’oratorio del complesso monumentale di San Firenze risalente alla seconda metà del Seicento, l’unica architettura completamente barocca di Firenze.
Un allestimento site specific prova di vera complicità tra moda e arte, un’alchimia che sublima l’esposizione che si compone di circa 300 pezzi tra bozzetti, disegni e abiti: ma che qui si amplia con un’inedita selezione di elementi che raccontano gli esordi di Renato Balestra, quando la sua grande passione per la pittura era ancora parte integrante dell’espressione creativa da cui nasceva la sua moda.
E che si unisce ad un’altra profonda passione, quella dedicata al teatro: in mostra saranno anche i disegni che Renato Balestra ha realizzato per le celebri opere teatrali come “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, “Il Cavaliere della Rosa” di Richard Strauss, “La Turandot” di Giacomo Puccini, arricchita ora dalla sezione con le creazioni dei costumi disegnati per “Il lago dei cigni” messo in scena dal Teatro dell'Opera di Belgrado, una produzione per la quale, per la prima volta, Renato Balestra ha posto la sua talentuosa firma creativa anche sulle scene.
Moda e teatro, Balestra e Zeffirelli, un’alchimia che è stata anche un’onorevole amicizia tra loro: «Annuncio con grande entusiasmo – dice Renato Balestra - che la mia Celeblueation sarà esposta durante la 97a edizione di “Pitti Uomo” nella prestigiosa Fondazione Zeffirelli, a Firenze. Franco Zeffirelli è stato un grandissimo artista e anche un grande uomo. Ho avuto l'onore di essergli amico e la gioia di aver collaborato ai costumi di scena di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello. Ricordo quanta passione metteva nel suo lavoro e i suoi risultati così eclatanti. Grazie a “Pitti Uomo” quindi, e alla Fondazione del più grande Maestro del teatro, della cultura, vera gloria italiana; e un grazie particolare a Pippo Zeffirelli che ha creduto e collaborato a questa prestigiosa iniziativa».
“Celeblueation” è dunque la celebrazione di una vita dedicata all’arte della moda: un percorso nell’unicità raffinata dello stile Renato Balestra che nel tempo ha plasmato l’essenza raffinata del gusto Made in Italy riconosciuto e amato nel mondo, ha abbigliato anche grandi realtà italiane come Alitalia e il Senato della Repubblica, ha vestito di straordinarie opere sartoriali donne altrettanto straordinarie, regine, principesse, first lady, attrici e celebrità, tutte preziose amanti e testimoni dell’esclusiva arte della bellezza e alta sartorialità italiana creata da Renata Balestra.
Un omaggio al suo poliedrico talento creativo e all’eclettica personalità artistica che sin dagli esordi lo hanno reso un generoso creatore di bellezza vera, quella allacciata alle emozioni: e di quel lusso che, con la modestia delicata e colta che lo contraddistingue, secondo Renato Balestra nulla ha a che fare con il mero sfarzo, bensì è questione di buon gusto e glamour, di saper indossare il bell’apparire e le buone maniere come in una sinfonia che aspira alla perfezione. Di dar vita al sogno attraverso la moda e vestirne la realtà ogni giorno. Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#Renato Balestra#celebluation#mostradimoda#modaearte#storiadellamoda#modaecultura#Made in Italy#fashion writing#webelieveinstyle
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