#alessandra pini
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Chumi and Alessandra are engaged! 🤍
photos: Alessandra Pini via Instagram
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jacopocioni · 2 years ago
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Villa Fabbricotti e il parco
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Sulle pendici della collina di Montughi un’elegante villa con parco: siamo su via Vittorio Emanuele II poco prima di via Trieste e dopo via Stibbert, nome dell’omonimo museo con un parco che confina con quello della cosiddetta villa Fabbricotti la cui sistemazione “romantica”, in entrambi, si deve all’architetto Poggi. La storia di villa Fabbricotti la racconta nel suo libro “I dintorni di Firenze” (1875) Guido Carocci che nell’edizione del 1906 scriveva che “fin dal xiv secolo fu della famiglia Boninsegni che aveva le sue case in Firenze sulla piazza vecchia di S. Maria Novella e che le possedette fino all’anno 1525. Il 24 maggio di quell’anno da Alessandra e Gostanza di Lionardo Boninsegni la comprava Girolamo di Zanobi Del Maestro Luca, d’una famiglia che ebbe cappella in S. Trinità presso la quale sorgevano le sue case. Poco dopo, nel 1530, egli la rivendeva ad Alessandro Strozzi e da quell’epoca fino al XIX secolo restò in possesso del ramo di quell’illustre famiglia che si disse dello Strozzino. Nel 1823 fu venduta alla famiglia inglese Wight, poi fu dei Marchesi Zambecari, quindi del celebre tenore Mario Tiberini e finalmente dei Conti Fabbricotti”. Villa Fabbricotti in un’immagine di fine Ottocento Dopo i vari passaggi padronali che il Carocci indica, fu acquistata nel 1864 da Giuseppe Fabbricotti, proprietario di alcune cave di marmo a Carrara. A lui si devono la trasformazione completa dell’originario Casino di caccia degli Strozzi in villa prestigiosa con parco romantico, secondo le tendenze dell’epoca. L’architetto Vincenzo Micheli cui furono affidati i lavori la dotò di una torre merlata che sovrastava l’intera struttura e una terrazza con un loggiato sottostante in stile brunelleschiano che si affacciava sul giardino degradante con terrazze e balconate. Il salone al piano terreno dove aveva soggiornato poco prima di morire (1825)la sorella amatissima di Napoleone, la leggiadra Paolina, fu affrescato da Annibale Gatti che la ritrasse in uno dei medaglioni che ne decoravano il soffitto.
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Medaglione con Paolina Bonaparte, particolare.
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Il soffitto affrescato con il medaglione dedicato a Paolina Bonaparte.
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l soffitto del salone del piano terreno che si affaccia sulla terrazza
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Ingresso con la cancellata e la fontana in un’immagine di fine Ottocento Al grande parco, oggi pubblico, e alla villa si accedeva da via Vittorio Emanuele II su cui si apriva l’imponente ingresso con cancellata: la villa dominava dall’alto il declivio a terrazze e al centro dell’ultima in basso una fontana. Lecci, pini domestici, cipressi, acanti e palme circondavano la villa mentre il giardino si sviluppava in asse con il loggiato su due terrazzamenti collegati da scalinate laterali. E un grande Cedro del Libano dominava con la sua mole lo spiazzo ad ovest accanto alla villa. Il bel Cedro, cui gli esperti avevano dato circa 140 anni, oggi non giganteggia più, a sua memoria rimane un fusto imponente.
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Nel parco accanto alla villa ciò che oggi rimane del grande Cedro del Libano E' nel parco, dall’impianto romantico all’inglese dove natura e architettura armonizzano tra loro, tempietti, fontane, sculture in marmo e terracotta, oggi in parte perdute o rovinate. Sarà certamente piaciuto, nella sua allora originaria struttura, alla regina Vittoria d’Inghilterra che nel 1894 fu ospite della villa
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La camera da letto allestita per la regina Vittoria d’Inghilterra ospite della villa nel 1894
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La piastra marmorea che commemora il soggiorno della regina Vittoria https://tuttatoscana.net/itinerari-2/a-firenze-villa-fabbricotti-e-il-suo-parco/
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Salvina Pizzuoli
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tuttatoscana.net Read the full article
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marco-cascone-blog · 6 years ago
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                                            CRISPANO CORRE
ed ecco il podio che mi piace vedere, in quanto coach di martina e marina. Le mie due splendide atlete (in attesa di avere anche di nuovo qui in gara alessandra, reduce dalla grande prestazione di new york) arrivate prima e seconda a Crispano. Marina non è al top, ma il suo non top è comunque capace di fare selezione...sua la seconda posizione finale infatti. Martina mi piace dire che non è in grande condizione, ma grande evoluzione...che per un tecnico è molto meglio. Martina ha vinto, gestendo la prima parte, andando via nella seconda. domenica c’è per lei la reggia/reggia, e si va per un gran risultato.
e lasciatemi fare anche i complimenti agli organizzatori: splendidi. persone serissime e capaci. mettono l’atleta ed il suo interesse prima di tutto. hanno fatto benissimo a chiudere le iscrizioni a 850 al via. lasciando ad altri, a quelli che io chiamo “organizzatori neomelodici”,  la megalomania di puntare ai numeri, pur non avendo un percorso decente per poterseli permettere. grande arcangelo quindi e grande teo (nel ricordo del padre Salvatore tra l’altro ha corso sabrina, sua figlia) e complimenti a tutto il team dei pini di crispano
SU VIDEORUN.IT TANTI FILMATI NELLA SEZIONE ISTARUN
https://videorun.it/
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supercreatorking · 5 years ago
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Villaggio invernale natalizio in vaso con neve, pini innevati, sughero, muschio e pupazzo di neve con bambini in resina, il tutto illuminato con luci a led a batteria di colore bianco. Un nastro in raso rosso racchiude la scena. Dimensione vaso in vetro diametro 24 x 12 h cm. Spedizione gratis in Italia CONDIVIDICONDIVIDI SU FACEBOOK TWEETTWITTA SU TWITTER PINPINNA SU PINTEREST  TORNA A NATALE/CHRISTMAS/VILLAGGI NATALIZI/LANTERNA NATALIZIA/PRESEPE IN LANTERNA (presso Ditta Alessandra Pellegrini) https://www.instagram.com/p/B5OTBNCCxpT/?igshid=lnpawuyf2kx1
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ad-ovest-della-luna · 8 years ago
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Come sono i tuoi fondali? E dove si incontrano le correnti del tuo mare? Quanti satelliti hai? E quando si compiono le tue eclissi? (eclissi totali?) Di cosa si alimenta il tuo sole? Dove sono i tuoi ghiacci? Lo sai che ho un giacimento nascosto d’oro bianco? (nemmeno io ho ancora scoperto dov’è) Lo senti il lavorio degli insetti nei prati? Hai una foresta di querce? Il tuo clima è abbastanza mite per i pini marittimi? Ho una magnolia gigante, sai? Potrei sapere dove vive il tuo animale più raro? Ti va di ascoltare il mio silenzio? Credo di aver visto uno stormo di gru cenerine riempire il tuo cielo – migravano, vero? Ascolta, le rondini lanciano gridi altissimi dentro i miei tramonti (diventano un po’ matte la sera) Il tuo mondo ha grandi città? Posso venire per un’estate intera sulla tua spiaggia di sassi bianchi? Ti piacciono i miei scogli? Scogli rossi. Ci tuffiamo da qua?
Alessandra Rocca
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cento40battute · 4 years ago
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Voi scegliete la meta, Condé Nast Johansens vi trova l’alloggio perfetto
Quest’anno più che mai la parola d’ordine per le nostre vacanze è “rigenerazione”. I lunghi mesi di lockdown hanno messo tutti a dura prova e quello che ci vuole è ritrovare un po’ di serenità in luoghi a contatto con l’acqua dove tranquillità e relax la fanno da padrone.
Condé Nast Johansens. Una guida d’eccezione per vacanze al top
Voglia di staccare la spina per qualche giorno, magari al lago o al mare per godere dei benefici rigeneranti che solo l’acqua riesce a dare?
Se la voglia di partire è tanta, spesso a farci desistere è la scelta della struttura in cui alloggiare. Troppo lontana dal mare, non adatta ai più piccoli o dotata di pochi comfort. Sono veramente tante le opzioni da tenere in considerazione quando si comincia la ricerca della meta estiva ideale, soprattutto se fatta senza l’aiuto di un’agenzia.
Condé Nast Johansens, guida n°1 per viaggiatori indipendenti, lo sa bene e ci risparmia tutte le fatiche.
Il suo sito è stato creato proprio per cercare e prenotare hotel di lusso, senza dimenticare le offerte speciali promosse dagli alberghi affiliati che si dividono in base all’area d’interesse (arte, luna di miele, eventi).
Uno sguardo sul mondo, ma soprattutto sulla nostra bella Italia, ricco di anni di esperienza a contatto con i viaggiatori e buone idee per trasformare una semplice vacanza in un’esperienza indimenticabile.
Come quella che potreste vivere in tre località dello stivale. Tre mete che accontentano i desideri di tutti: una sul Lago D’Orta, una in Sardegna e una in Calabria
Respirate a pieni polmoni l’aria pulita e il profumo della natura. Godetevi un bagno di benessere nelle cristalline acque del mare o nella quiete del lago e lasciatevi accarezzare dai raggi del sole. Pronti a partire?
Casa Fantini (Piemonte)
Un boutique hotel di 11 camere sul Lago d’Orta caratterizzato da artigianalità, passione e tanta ospitalità
L’obiettivo è quello di regalare agli ospiti un’esperienza indimenticabile in riva a uno dei laghi meno conosciuti del nord Italia. Qui, relax e pace dei sensi sono all’ordine del giorno.
E per garantirla al meglio l’hotel dispone di 9 camere e 2 suite distribuite tra l’edificio originale e la parte di nuova costruzione.
Tutte hanno un design minimalista, caratterizzato da tessuti morbidi e legno rustico. Ognuna è dotata di bagno turco e terrazza, da cui ammirare le fresche e rilassanti acque di Orta.
Ma oltre al wellness e alla bellezza, Casa Fantini non dimentica il valore delle tradizioni.
Artigianalità: una parola davvero importante. Per decenni il loro laboratorio piemontese ha prodotto accessori per il bagno che abbelliscono e rendono uniche le case e gli hotel più eleganti del mondo. 
Non solo, garantire un servizio e una qualità eccellente è doveroso, ma mai dimenticare di far respirare agli ospiti un’atmosfera confortevole e familiare. Benvenuti a casa.
Casa Fantini Piazza Motta angolo Via Roma 2 28010 Pella (NO) - Italy Tel. +39 0322 969893 www.johansens.com
Lanthia Resort (Sardegna)
Una suggestiva foresta dove la natura cresce rigogliosa tra un’immensa roccia di granito e un mare blu profondo
Dove si trova questo piccolo angolo di paradiso? In provincia di Ogliastra, sulla costa orientale montuosa della Sardegna.
La bellezza selvaggia e libera di questo paesaggio garantisce un soggiorno all’insegna dell’autenticità.
La città costiera di Santa Maria Navarrese, per esempio, è un villaggio davvero singolare. Qui gli abitanti svolgono le loro attività quotidiane senza essere influenzati dalla presenza dei turisti.
Solo un luogo è capace di unire entrambe le cose: Lanthia Resort di Santa Maria Navarrese. Pinete private da un lato e Mar Tirreno dall’altro (a solo 40 metri) sono la cornice perfetta per un soggiorno indimenticabile.
Una location elegante costruita negli anni ‘60 con l’utilizzo di alcuni materiali tipici dell’isola, come il granito. Dopo una recente ristrutturazione, Lanthia Resort è diventato bandiera della Sardegna e della sua influenza artistica (ceramiche, opere d’arte originali, biancheria tessuta a mano). 
Le 28 camere e suite ne raccontano la storia tra tessuti, dipinti e un arcobaleno di colori. 
Anche il ristorante del Lanthia Resort propone una cucina tipica locale, senza togliere spazio a fantasia e creatività ispirata proprio dagli ingredienti tradizionali.
Nella pineta di fronte al mare, invece, c’è un angolo tutto dedicato al benessere con massaggi, trattamenti per la pelle e terapie per il corpo.
Lanthia Resort Via Lungomare 08040 Santa Maria Navarrese, Ogliastra - Italy Tel. +39 0782 615103 www.johansens.com
Praia Art Resort
La costa ionica calabrese è forse uno dei luoghi più ambiti per i viaggiatori che amano scoprire luoghi nascosti e incontaminati
Circondato da spiagge mozzafiato e aspre montagne, accanto alla Riserva Marina protetta di Capo Rizzuto, c’è Praia Art Resort.
Un’esplosione di colore, natura, fauna selvatica e vita marina da godere alloggiando in una delle 10 camere del Resort. L’arredamento, progettato da un artista locale e decorato con manufatti, piastrelle, dipinti e arredi di artigiani locali, è qualcosa di unico e inimitabile.
Anche il ristorante Pietramare Natural Food non ha eguali. I piatti mediterranei locali a base di ingredienti coltivati nel territorio calabrese sono prelibatezze davvero imperdibili.
Così come Pietramare Food Cafè, il luogo ideale per concedersi una pausa a bordo piscina, circondati dai profumi mediterranei e dai maestosi pini.
Praia Art Resort è anche disponibile per il noleggio a uso esclusivo. Un modo per staccare la spina da tutto e rilassarsi in compagnia di famiglia e amici.
Praia Art Resort Località Praia Longa S.S. 106, 88841 Isola di Caporizzuto (CR) – Italy Tel. +39 0962 1902890 www.johansens.com 
Alessandra Borgonovo
Vacanze estive: mare o lago? Voi scegliete la meta, Condé Nast Johansens vi trova l’alloggio perfetto Quest'anno più che mai la parola d'ordine per le nostre vacanze è “rigenerazione".
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gazzettadimodena · 5 years ago
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Nella chiesa di S.Antonio concerto di Daniela Pini e Alessandra Mazzanti https://ift.tt/33uu3WJ
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pangeanews · 6 years ago
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“Saper amare senza la nitidezza del grazie (dicono che abbondino lupi nell’altro mondo)”: Diario di Davide
…che poi ci vuole davvero poco ad addurre i cervi in angeli e a dare al corvo la dignità di un dio – la vecchia che ogni giorno viene al cimitero compie gli stessi gesti, tiene a balia i morti, le dico, non sente, cammina storta e riempie l’annaffiatoio nell’unico lavandino che c’è, quello in cui mi lavo, la mattina – poi, con ritmo caustico, gesto domestico, delicatezza casuale, bagna una tomba. Non bagna i fiori, la vecchia, con lo stesso vestito nero, le vene gonfie nel polpaccio destro, sinistre come le radici dei pini che smuovono l’asfalto, tra poco esploderanno, a mucchi, e lei volerà via come un palloncino – la vecchia bagna la terra della tomba o la lastra di marmo. Ignora i fiori. Le chiedo perché e mi sfida: tu neanche sai chi era tuo padre, neanche gli hai dato ascolto, neanche conosci la ragione per cui se ne è andato. La lascio dire finché mi dice, io abbevero i morti, i vivi, danno acqua ai fiori, non le sembra assurdo? Quando parla di mio padre mi sfida con il ‘tu’, altrimenti retrocede al ‘lei’ – penso, dall’arcata delle gambe – è bassa e decisamente brutta – che abbia lavorato nei campi, di certo ha munto. Un giorno – dei giorni so i rintocchi della luce sul cranio del cimitero e il ventaglio d’ombra del cancello – a volte è il prete a volermi dare una pace che non chiedo – la vecchia si slaccia il fazzoletto che ha in testa – e io pensavo che il rebus del suo viso fosse tenuto insieme da quel fazzoletto, che slacciandolo si snodasse in decine di pezzi, per terra – e raduna alcune pietre, bianche. La vecchia scuote le pietre nel fazzoletto, poi lo spalanca ed esercita questa malia all’ingresso del cimitero. Per quanto tu voglia rinchiuderti, qualcuno verrà sempre a elevarti, come si fa con le reliquie, e più dolore arrechi più otterrai amore, seguito, legame, mi dice. Sputa sui sassi, per sancire l’oracolo – lo minimizzo – se ti dicessi che questi sono i denti di Dio?, dice, e li sparge con il piede, beve attaccandosi all’annaffiatoio, poi sputa contro il muro, dove una lapide ricorda un ragazzo, Francesco, morto nel 1916, durante la prima guerra, a 18 anni.
*
Dicono che il macellaio di Ramello, un posto qui vicino, abbia fatto, parecchi anni fa, un favore al Sindaco, eliminando l’amante della moglie, macellandolo, predisponendolo in costine e affettati, inviati come dono natalizio alla famiglia del tradito. Da lui non compro carne – mi faccio consigliare in merito ai coltelli – quando li maneggia sembra roteare le galassie, che s’inargentano nell’aria, e sono così luminose, così fatali. Intendo armarmi per pattugliare il cimitero – qui si entra solo le dico io e i ragazzi non lo lordano più con scritte cifrate e cretine, perché farò esercito dei morti e ci riprenderemo la vita, la vitalità, i comuni. Mi chiamerò Giosuè, dedicando il mio nome ad altro, come il condottiero della Bibbia, spietato, che disse al sole di fermarsi “e il sole si fermò e la luna fu immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici, sterminandoli”. Da sterminare, prima di tutto, c’è il nemico dentro di me – che la luce sia utile a un gesto di morte, che alla luce si compia l’assassinio, in un forsennato fiorire di raggi, abbaglia.
*
Abiterò con Veronica il cimitero – ieri ho costruito una capanna davanti alla cappella dove è sepolto mio padre, i genitori di mia madre e quelli di mia nonna. Il cognome di mia madre è “Maddalena”, ed è quello che si erge, prismatico, sul fronte della cappella – non è l’eloquente segno della penitenza, del mio ingresso nella colpa per inaugurare il biancore? Non c’è sapienza che non preveda il perdono – ho costruito la capanna con un telo cerato e alcune aste di ferro, residuo di opere di manutenzione presso altre cappelle. Ho sprangato il cancello. A chi chiede di entrare dico, chi sei? chi vuoi salutare? Poi vado dal morto a cui corrisponde il nome e gli chiedo se vuole avere visite. A volte i morti vogliono essere presi per mano – altre volte vogliono riposare. Dicono che abbondino lupi, nell’altro mondo, che nessuno abbaia davanti al dolore, che soffrire è un desiderio spiantato, e gli occhi dei morti, laggiù, sono grandi come barche, vedono tutto e non dicono nulla, inghiottono la visione, hanno bocche minuscole, ridotte a un punto.
*
Penso che con Veronica possiamo amarci solo qui, in un cimitero – perché siamo calcificati in un’altra vita, pure se siamo in questa. Qui, penso: amarla, nudi e disintegrati, mentre dalle grate del cancello il Sindaco, i carabinieri, la corte dei chiacchieroni, ci guarda con distinta voglia e volti pieni di funambolica morale.
*
Da un anno e mezzo continuano le repliche del Malatesta di Henry de Montherlant e teatro – il merito del successo è mio. Ho ritradotto il testo, l’ho razziato, segato, calpestato, in vaste zone riscritto. Mi sono messo nella gola di Montherlant, scrittore granitico e oscuro, senza speranza di essere compreso in Italia, tradotto, nei Cinquanta, dal pavido Camillo Sbarbaro, in una lingua per eruditi, marmorizzata nella sfinge formale, pallida, impallinata di vizi lirici. Naturalmente, nella mia vecchia vita tra gli uomini, ho fatto in modo di portarmi a letto la madama attrice che interpretava Isotta – dialoghi improntati all’astratto e al platonico a cena si sono tradotti in fragore carnale, con la necessità, per entrambi, di fingere bene per non vederci mai più. Mi hanno cercato fin quassù – il lacchè del produttore, il fido cagnolino del regista di lusso – perché concedessi la mia sceneggiatura allo scopo di farne un film. Montherlant aveva la faccia di un lupo: sanguinaria e sgomenta. Penso che mi avrebbe ammazzato, a meno che non mi riducessi a un torello buono e sedare le sue voglie. Allora, ho scavalcato il cancello e ho cominciato a camminare lungo il muro che delimita il cimitero. Ho espresso le mie opinioni facendo il suono del cuculo e quello del gufo, mostrando il sedere – i servi mi hanno preso per pazzo e se ne sono andati, offesi, immagino, che neppure la cifra importante che mi hanno offerto bastasse a sanarmi, idioti.
*
Essere attratti dalle bassezze significa elevarsi, scrivo a Veronica. Rivolgersi a ciò che è alto e aureo è il difetto degli gnostici, fiondarsi nel fango quello degli eretici, dei maghi che pensano, peccando, di poter redimere il male. “Ci siamo persi nel momento in cui abbiamo adempiuto alla scrittura – nella scrittura siamo aderenti uno all’altro in una intimità di parola irraggiungibile: se così non è, è sempre il solito affarismo della carne e degli sguardi. Non ci siamo mai guardati se non tramite il verbo, e penso sia un privilegio, un dono. Il resto, è la vita, l’uomo, gli uomini, da accogliere nella loro onestà”, scrivo a Veronica. Con quella finezza monastica per cui mi spaccherei la faccia con una pietra.
*
Stacco le lettere di ferro che indicano il nome del morto, sulle tombe – dall’iride di vetro tolgo la fotografia. Combino altri nomi, scambio le fotografie – chi si chiamava Giorgio ora è Fabiana, chi era Leonardo ora è Stefano oppure Alessandra. Così i vivi non estenderanno più una complicità con i morti – per ciascuno di loro definisco un destino diverso, un destriero verso un’altra vita. Non è questo il compito dello scrittore? Decrittare una vita e inventarne un’altra, spaiata, dispari, impareggiabile. Di notte, sento che i morti ridono, sono felici di questa nuova possibilità, di questo gioco.
*
Quando mio figlio verrà a cercarmi, non mi riconoscerà – chiederà a me, uno sconosciuto sulla soglia del cimitero, dove è andato suo padre. Io gli darò delle risposte evasive, senza farmi riconoscere. Perché è questo il vero riconoscimento, la vera unione – saper amare senza la nitidezza del grazie.
*In copertina: Giovanni Gerolamo Savoldo, “Pietà”, Vienna, Kunsthistorisches Museum
L'articolo “Saper amare senza la nitidezza del grazie (dicono che abbondino lupi nell’altro mondo)”: Diario di Davide proviene da Pangea.
from pangea.news http://bit.ly/2UGITnn
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tmnotizie · 6 years ago
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ANCONA – Questi i risultati delle elezioni per i Centri Territoriali Permanenti del 23 febbraio.
CTP 1
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 5 seggi :   voti 180
Santoncini Patrizia – Mangani Lidia – Campanella Valeria – Donati Daniele -Matarazzo Gabriele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 7 seggi:  voti 224
Piccinini Carla Maria – David Andrea – Nocchi Marco – Maurizi Marina – Zolotti Fabiola – Colonna Pierluigi – Bevilacqua Davide
lista n. 3 NOI CON ANCONA 3 seggi:  voti 107
Tombolini Maria Elisabetta – Paolini Federico – Giacobbe Michele Marco.
CTP 2
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggio:   voti 112
Sparapani Enrico
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 3 seggi:  voti 210
Talevi Patrizia – Scerre Stefano – Carletti Mauro
lista n. 3 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi:  voti 480
Dameno Maria Cristina – Dotti Andrea – Gagliardini Rolando – Oddi Sandro – Massaccesi Romina – Nicoletti Lino – D’Amora Maria – Gaddoni Giorgio
lista n. 4 NOI CON ANCONA 3 seggi:   voti 188
Picciafuoco Loriana – Benvenuti Ambretta – Bevilacqua Davide
CTP3
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 4 seggi:  voti 115
Boni Loretta – Mariotti Silvia – Gnemmi Giacomo – Vietri Raffaele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 6 seggi:   voti 144
Marzoli Valeria – Moretta Davide – Wade Omar – Manetti Carlo – Karafile Kajo – Semenova Iana Olegivna
lista n. 3 QUARTIERE IN MOVIMENTO 2 seggi:   voti 47
Fiara Oriana – Stampella Massimiliano
lista n. 4 NOI CON ANCONA 3 seggi:  voti 79
Novelli Francesco – Lupacchini Angelica – Esposito Vincenzo.
CTP4
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 3 seggi:   voti 94
Caporelli Walter – Cantarini Albalisa – Mignone Antonio
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 4 seggi :  voti 130
Dubbini Michele – Lodolini Paola – Pavani Alfio – Gradara Norma
lista n. 3 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 6 seggi:   voti 200
Lorenzini Marco – Cardelli Valeria – Lucchetti Diego – Finaurini Fabrizio – Romagnoli Daniela – Boscaro Maddalena
lista n. 4 NOI CON ANCONA 2 seggi:  89
De Caridi Alessandro – Moroni Maria Chiara.
CTP 5
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggi: voti 85
Molinari Graziella
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi:  voti 409
Pini Annalisa – Verardi Alessandro – Sanna Daniele – Bianchelli Cecilia – Bastianelli Paolo – Pistelli Sara – Impiglia Osvaldo – Longo Alessandro
lista n. 3 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 2 seggi:  voti 152
Orlandini Pier Paolo – Moglie Alessio
lista n. 4 ANCONA NUOVA 0 seggi   voti 21
lista n. 5 NOI CON ANCONA 4 seggi:  voti  243
Latini Orlanda – Perticaroli Tommaso – Bernini Giuseppe – Pasquini Gianluca.
CTP 6
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 3 seggi:   voti 113
Frattini Chiara – Forte Antonio – Gabbianelli Stefania
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 10 seggi:   voti 288
Messi Egildo – Samuele Anna – Maiolini Marco – Ridoni Benedetta – Sollitto Dania – Ausili Giulia – Battistoni Gilberto – Ausili Claudia – Lanari Cesare – Scuterini Renato
lista n. 3 NOI CON ANCONA 2 seggi:  voti 70
Canafoglia Matteo – Sargentoni Paola.
CTP 7
lista n. 1 DIFENDI ANCONA 1 seggio:   voti 73
Di Maio Michele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi:  voti 336
Urbinati David – Ceselli Sabrina – Bramucci Fabrizio – Principi Anna Lisa – Bolognini Alessandro – Moretti Maria Rita – Polverini Ivan – Campa Sergio
lista n. 3 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 1 seggio:  voti 64
Fanfarillo Antonio
Lista n. 4 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggio:   voti 57
Palumbo Angelica
lista n. 5 NOI CON ANCONA 4 seggi:  voti 200
Rossi Nicola – Censi Massimo – Perugini Francesco – Perugini Elena.
CTP 8
lista unica CONERO D’AMARE 10 seggi:  voti 398
Giovagnoni Raffaela – Chitarrini Guglielmo – Casaccia Diego – Ottaviani Naomi – Polidori  Federica – Battistoni Alessandro – Cuccaroni Valerio – Dubbini Franco – Vitrini Stefano – Conti Giuseppina.
CTP 9
lista n. 1 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi:   voti 354
Pistelli Fiorenzo – Sabbatini Marta – Giaccaglia Federico – Gullì Carmine – Tripoli Donatella  Di Bitonto Caterina – Benedettelli Alessandra – Baiocchi Flavio
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 1 seggio:  voti 61
Crispiani Stefano
lista n. 3 NOI CON ANCONA 1 seggio:  voti 79
Ferrini Fabrizio.
TOTALE VOTI DI LISTA  VALIDI:  5.402
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michale96113-blog · 7 years ago
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Case Vacanze E Appartamenti A Ibiza In Affitto
Tuttavia Ibiza ha un lato nascosto che molti ignorano, e questo suo volto diventa molto evidente proprio durante il periodo di bassa stagione". L'isola fu scoperta dai Cartaginesi nel 654 a.C; più meno nello stesso periodo anche i Greci arrivarono advert Ibiza chiamandola Pitiusas, in riferimento alle pinete che coprono gran parte della costa e dell'interno. Un buon motivo, oltre ai locali, per scegliere una vacanza a Ibiza è l'ottimo rapporto qualità prezzo offerto dalle strutture ricettive, infatti se cercate qualcosa di economico dove trascorrere una settimana estiva, questa è l'isola che fa per voi. Ecco alcuni consigli pratici, utili per organizzare un viaggio a Ibiza durante il periodo della Pasqua. La città di Ibiza è situata nella parte sud dell'isola. La costante presenza sul territorio e la conoscenza più approfondita di Ibiza e Formentera sono stati certamente elementi decisivi per lo sviluppo del enterprise di Ibiza Mission. Visto che Ibiza è stato un importante insediamento fenicio-punico, all'interno delle sue mura di epoca rinascimentale potrete trovare numerose tracce del passato di queste civiltà e di quelle che si sono susseguite nei secoli. I greci , che arrivarono a Ibiza durante il tempo del fenici, furono i primi a chiamare le due isole di Ibiza e Formentera Πιτυοῦσσαι (Pityûssai, "isole coperte dai pini"). Ibiza è attraversata da un solo fiume, il Santa Eulalia del Río, che rappresenta anche l'unico corso fluviale in tutto l'arcipelago delle Baleari. Se Ibiza offre numerose opportunità per il divertimento, non bisogna difatti tralasciare le altre bellezze dell'isola, provenienti dal suo passato storico, che meritano indubbiamente di essere apprezzate dai visitatori più attenti e interessati anche all'aspetto culturale di Ibiza. Ibiza è conosciuta per il grande divertimento, ma per chi lo richiedesse, offre anche spiagge tranquille adatte a chi vuole aprire una parentesi di tranquillità di sport. Le programmazioni di moltissimi membership, europei e mondiali, erano studiate per poter portare nelle varie zone del pianeta la musica di Ibiza, in modo story appartamenti a ibiza che le persone che non potevano permettersi di andare nelle Baleari, riuscissero ad avere l'occasione di ascoltare vicino alla propria casa i migliori dj del pianeta. (di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - Un'isola da sogno - lo cube il nome stesso - dove la parola d'ordine e' divertimento a ritmo di musica, sulla spiagge, nei locali, con concerti internazionali: Dream Island, gia' ribattezzata la 'Ibiza del Golfo', prendera' vita' a Ras Al Khaimah, l'emirato piu' a nord della confederazione degli Emirati Arabi uniti, completando il panorama di mirabolanti progetti di intrattenimento per tutti i gusti offerto da Dubai, e da quello di prestigiosi eventi culturali e sportivi offerto da Abu Dhabi. Italiani, amici, ex colleghi, entrambi conquistati da Ibiza e Formentera, con una lunga esperienza nel settore turistico con aziende come Alpitour, Welcome Journey, Begin Promotion, A. Rosso Group e un sogno in comune: un progetto lavorativo che permettesse loro di stabilirsi definitivamente a Ibiza, sfruttando la passione per il mondo del journey e le competenze acquisite negli anni. Grazie anche alla collaborazione con fidati associate locali, l'Agenzia è in grado di trovare la soluzione ideale per qualsiasi richiesta - aziendale individuale - sia a Ibiza sia a Formentera. Non dimenticate la macchina fotografica poiché questo è uno dei migliori punti panoramici dell'isola, che offre scorci indimenticabili su Es Vedra, Formentera e le spiagge di Ibiza. Ibiza e Formentera formano le due isole Pitiuse. L'arrivo delle piattaforme digitali - ha dichiarato il direttore generale del dipartimento del turismo di Ibiza, Vincente Torres a El Confidencial - è una situazione insostenibile. Il prezzo medio per Ibiza va dai 23 ai 76 euro circa, e la tariffa dipende da diversi fattori, ovvero disponibilità di posti, knowledge scelta per il viaggio, periodo della prenotazione. Benvenuti a Ibiza Property Providers Actual Estate, S.L. dove troviate il supporto e il rigore necessario per ottimizzare una decisione così importante come comprare vendere il vostro appartamento la vostra casa in Ibiza. "A Marjan stiamo sviluppando l'thought di un luogo dove il divertimento, la vita notturna, siano tutte sull'acqua," spiega George Saad, direttore del advertising, aggiungendo che "stiamo realizzando una mini Ibiza interamente dedicata all'arte del fare feste. If you adored this information and you would certainly such as to get even more details relating to ville di lusso a ibiza kindly go to our web page. " Al Marjan e' un complesso di quattro isole, artificiali, (Dream, Breeze, Treasure e View) che si estende per 4,5 chilometri nelle acque del Golfo Arabico, parte di un piu' ampio piano di sviluppo turistico dell'emirato di Ras Al Khaimah (Rak) gia' frequentato soprattutto da turisti russi ed inglesi. Il traino dell'economia locale non può essere che relativo al settore turistico con Ibiza divenuta nota soprattutto come destinazione molto popolare tra i giovani, in particolare per i diversi aspetti della sua vita notturna, a cominciare da alcune discoteche e membership tra i più famosi d'Europa, con le esibizioni dei migliori dj internazionali e feste in spiaggia durante tutto il giorno.
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