#album fotografico di matrimonio
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motolesechloe · 8 months ago
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Annette Messager
Allo stesso tempo sviluppa quelle che lei chiama le sue Collezioni che, ancora una volta, sono forme di gioco di cui è organizzatrice. In album che prendono in prestito dal diario, dall'album fotografico e dal ricettario, raccoglie immagini o frasi, trovate su riviste e giornali, che annota o trasforma., crea o riunisce disegni. Tutti i cinquantasei Album delineano l'identità di una donna particolare, colei che raccoglie - descrivendo la femminilità in modo più ampio - il suo mondo, i suoi personaggi, i suoi difetti.
Per il primo, Il matrimonio di Mile Annette Messager, ritaglia annunci matrimoniali e fotografie dai giornali e sostituisce il suo nome con quello della sposa. La collezionista che così si proietta al braccio di decine di presunti mariti, in piccoli montaggi fai da te raccolti in un taccuino, ci viene così subito presentata: è una ragazzina (dicevamo allora una midinette), ansiosa di compiacere e entrare nella norma, che affida le sue modeste fantasie a un album la cui creazione, si immagina, esaudisce tutte le sue
Un artista svalutato. Così si presenta Annette Messager. Svalutata perché ogni donna lo è, e ancor di più quando aspira all'arte. Perché, inoltre, una donna vuole diventare un'artista? Cita Robert Filliou: Rendere la vita più interessante dell'arte. Un progetto più apostolico che artistico, che nega all'arte il suo primato, e antepone la vita alla storia, la verità alla bellezza. Essere un artista per portare l'arte fuori dai suoi binari, per gettarla nel panico e riportarla all'individuo. La vita, per l'artista, è la sua stessa vita (e nello stesso movimento quella di ciascuno di noi, attraverso questo perpetuo spostamento che essa instaura tra il possessivo e l'indefinito - Mes
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cliché: Les Indices: Mes voeux), opposto alla nozione astratta di un'entità vitale Questa sottomissione dell'arte alla vita comporta anche una svalutazione di modelli e cornici: Annette Messager ne prende in prestito le forme e si sottomette alle ingiunzioni dominanti dell'arte. Diario e fotoromanzo, poi vocabolario minimo negli anni '70, pittura e composizioni barocche nel decennio
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jacopocioni · 2 years ago
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Il matrimonio di Anita Ekberg a Firenze
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Nel 1956 Anita Ekberg, famosa per il suo bagno nella Fontana di Trevi nel film "La dolce vita" di Fellini, scelse di sposarsi con l'attore inglese Anthony Steel a Firenze, in Palazzo Vecchio. Per la cerimonia volevano che fosse loro assegnato il Salone dei Cinquecento, ma fu la Sala di Leone X ad accogliere la cerimonia. L'allestimento della sala prevedeva un tavolo cinquecentesco e qualche sedia per i pochi ospiti (fu una cerimonia nelle intenzioni intima, anche se poi una gran folla di persone si radunò per vederli) ed i consoli dei rispettivi paesi degli sposi. Curiosamente, la cerimonia venne celebrata non dal Sindaco, ma da un assessore.
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Si trattava di un evento mediatico, per cui orde di fotografi si accalcarono per riuscire a portare a casa più scatti possibili. La saletta fu letteralmente presa d'assalto ed una vetrata andò in frantumi e, mentre i flash impazzavano, l'assessore, chiaramente irritato, urlò: "Vi tiro un calamaio!". Anita sembrava divertita dalla scenetta, mentre il suo sposo si lasciò andare ad un molto british "maleducati! ".
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Anita Ekberg indossava un bellissimo vestito che le lasciava una spalla scoperta, ed aveva un bouquet di fiori bianchi e rossi, i colori di Firenze. Con non poca fatica, l'assessore riuscì a concludere la cerimonia, che rimase famosa per essere la più burrascosa celebrata tra le mura di Palazzo Vecchio. Il matrimonio durò soli tre anni, dopo di che i due scelsero strade diverse e, mentre Anita ballava a piedi nudi, lui passava il tempo ad ubriacarsi. Segue album fotografico
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  Gabriella Bazzani Read the full article
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Come intrattenere gli invitati
Come intrattenere gli invitati
Oltre la musica, per intrattenere gli invitati potete avvalervi di numerosissime varianti. Le strutture meglio organizzate spesso sono molto attrezzate e possono fornirvi ben più del semplice pranzo. Non solo, un’altra opzione potrebbe essere l’utilizzo di una società di catering: il vostro ricevimento si trasformerà in un vero e proprio spettacolo capace di coinvolgere tutti gli…
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chez-mimich · 2 years ago
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Prima stazione. Oggi, approfittando dei 35 gradi all’ombra, ho inforcato la bicicletta per fare il mio giro annuale a Sant’Agabio, il quartiere di Novara dove sono nato sessantaquattro anni fa. Anzi, il mio “viaggio” annuale, poiché, più che un giro rilassante è un viaggio sentimentale alla ricerca di quello che non c’è più o non c’è quasi più fuori di me, ma che c’è ancora dentro di me. Quindi se siete stufi di spiagge incontaminate, cime immacolate, città d’arte, o continenti lontani, seguitemi nella mia personale Combray, Sant’Agabio, Novara, Pianeta Terra. Sant’Agabio non è un posto come gli altri, anche se i posti così si assomigliano tutti. Quello che li caratterizza è essenzialmente il fatto che qui ci sono nati, ci sono arrivati e ci vivono persone non abbienti, spesso povere, sempre con una vita difficile. Questo non significa necessariamente che vivano qui persone infelici. Io sono stato povero in un quartiere di povera gente, ma non sono mai stato infelice a Sant’Agabio. E questo album fotografico lo dimostra. Da dove si parte? Ma dalla Chiesa ovviamente: cuore del rione (anzi del borgo, come dicevano gli anziani). Qui si sono sposati Angelica e Renato, i miei genitori (utilizzando anche i fiori del matrimonio precedente), qui sono stato battezzato, ho ricevuto i Sacramenti, qui ho celebrato i funerali dei miei genitori.
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nickcents · 5 years ago
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1 Matrimonio e 1 ritorno a TerracinA
Ci siamo sposati. Ad Agosto 2019.
Di solito queste storie i genitori le raccontano ai figli, in una serata invernale, con l’album fotografico in mano ed un sorriso malinconico.
Noi invece questo percorso lo abbiamo fatto con te ed e’ stato un lungo tuffo al cuore, al cuore delle emozioni, al cuore dei ricordi, alla radice degli affetti.
Abbiamo raccolto il percorso delle nostre vite, da soli e in coppia in un unico pomeriggio, abbiamo radunato amici, parenti, conoscenti, passanti abbiamo riassaporato tutte la scie di rapporti che ci siamo lasciati dietro in questi anni, recenti o remoti, abbiamo rivisto in un lungo e intenso pomeriggio quelle amicizie storiche, i legami indissolubili di tempi lunghi e quelle fugaci e veloci dei tempi recenti che ci hanno accompagnato nel nostro periodo lontano dall’Italia e tu, Mati sei stata li’ con noi.
D’altronde tutto era cominciato poco dopo la tua nascita, quando un anellino era comparso nella tua culla, un segreto condiviso solo tra me, te e la tua nonna Marisa che all’epoca era qui con noi a prendersi cura di te durante le tue prime settimane. 
Tutto era cominciato li’ dalla corsa per le scale di mamma ad abbracciarmi per dirci che si, prima o poi, avremmo fatto una bella festa per celebrare con tutti, la gioia della nostra unione e delle nostre vite.
E tutto si e’ dipanato in un anno di organizzazioni, liste, inviti, vestiti e attese.
Un giorno lungo un anno, costruito con attenzione e fervida attesa, giorno per giorno con un percorso di avvicinamento che ci porta in luoghi pieni di ricordi e di significato, principalmente per la mia vita.
Per cercare di presentarci al grande evento, con un colorito diverso dal mortifero rosa polvere tipico delle lande anglosassoni, senza nemmeno poter contrastarlo con un capello riccio scozzese che fa tanto film di Ken Loach, decidiamo di organizzarci qualche giorno di mare antecedente il grande evento, ed alla fine la matita casualmente cade dall’alto su Terracina e precisamente sull’onda del circeo. 
Ora, pochi luoghi, come quel lido, racchiudono per me, un microcosmo di emozioni, ricorde, prime volte, amicizie, radunate familiari.  Tornarci dopo tanti anni e’ stato un tuffo nel passato fortissimo, per un momento nulla era cambiato, ma poi in fondo lo era tutto: incontrare tante delle facce di quelle estati di bambino e poi ragazzo e riconoscerle dopo anni e rivedere noi stessi nelle espressioni e gli atteggiamenti dei nostri figli. Un passaggio di testimone, simbolico e fortissimo, che mai avrei immaginato.
Volevo scriverlo, a te e a me stesso e lasciarlo impresso con le parole, che c’e’ stato un momento nel percorso della mia vita, in cui sono stato papa’, li’ dove sono stato per anni, bimbo e nipote, li’ dove ho fatto i primi passi reggendo un secchiello o dove mi sono sbucciato le ginocchia nei primi giri in bicicletta, li’ dove mi sono preso le prime cotte e festeggiato i miei compleanni, in cui sono stato in attesa di diventare marito, in cui ho sentito il richiamo di un futuro intenso, di un presente eccitante e tutti i fili del passato e le ombre ed impronte lasciate in quei viottoli e su quella spiagge..
POTENTE
Il sole non e’ mancato ovviamente, la pelle si e’ gentilmente colorata, il silenzio dei pomeriggi caldi di fine Agosto ha rallentato i nostri ritmi e il rotor emozionale in cui sono stato catapultato mi ha debitamente preparato ad accogliere famiglie ed amici.
Del matrimonio, ci sarebbe tanto da dire, ma saranno le foto a parlare e saranno i nostri racconti. Temevo molto la mia capacita’ di non godermi i momenti, temevo molto l’ansia da prestazione, le chiacchiere fugaci con tutti, temevo molto di farmelo scappare via questo momento unico, invece ci siamo immersi e ce la siamo goduta appieno. Un altro momento unico di questa estate unica, tutti li’ davanti a noi a celebrarsi e celebrarci, i rapporti frutto di tutti i nostri semi sparsi nella nostra vita, prima da soli e poi insieme, persone da mille luoghi, incontri dell’ultimo periodo e amici di una vita e poi i parenti, commossi e felici. Da Roma, dal Veneto, da Londra...tutti li’ in un momento unico ed irripetibile.
Forse tu, Mati, non ti sei resa conto, hai pianto tanto, ci vedevi lontani, ma da grande, ci racconteremo insieme tutte le storie, rivivremo insieme i momenti sfogliano il nostro album, magari un po’ sbiadito, forse riderai dei nostri vestiti e dei vestiti dei nostri invitati, forse ci chiederai: “chi e’ questo parente?” “chi e’ questo amico”, ma sara’ bello pensare che hai partecipato anche tu che forse questa unione l’hai resa unica e speciale, semplicemente venendo al mondo.
Oltre agli splendidi discorsi dei nostri testimoni, alle poesie dei miei genitori, alle bottiglie di vino versate senza sosta da Alberto, alle storie musicate dei romani con tanto di dinosauro gonfiabile, alle danze di zii e cugini e a qualche chicca notturna che ti racconteremo e ci racconteremo, rimarranno impressi i momenti, i suono gli odori di quella splendida giornata, ma anche del giorno successivo al lago di Bolsena.
Una coda fantastica della festa precedente con tutti altri ritmi: lenta, dilatata, delicata, bagnata prima da un pioggia torrenziale, durante la quale ci siamo stretti e riparati in un chioschetto sulla riva al lago e poi riabilitata da un pomeriggio terso, senza foschie, con un sole e un caldo delicato che ci ha permesso di tuffarci nelle acque morbide del lago per lavarci delle stanchezze e dei residui della festa e per parlare con i pochi amici che ci hanno seguito. E’ sembrata una domenica leggera e spensierata a pranzo dai nonni , dopo un sabato devastante in discoteca, quel senso di sicurezza e tranquillita’ che cerchiamo dopo una sbronza notturna.
Non cambierei nulla anzi se potessi lo rivivrei esattamente uguale ed e’ una frase che non riesco a dire spesso, mamma forse un dettaglio e me lo ha detto chiaramente, con le sue prime parole da moglie appena sveglia nel letto:
“Che coglione quel DJ!”
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“Don't you know that I'll never be the same, no Cause you know my life Is in your name“
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Oggi ho imparato che il 20 Luglio sono successi 2 eventi completamente scollegati che mi hanno colpito moltissimo per motivi diversi: Il 20 Luglio del 1969 Neil Armstrong cammina sulla luna e lo stesso giorno del 2001 muore a Genova Carlo Giuliani. Conquiste al di la’ dell’ umano e vite che se ne vanno. E pensare che lo stesso giorno del 1944 stava per essere ucciso Hitler in un attentato..
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antoniolamalfa21 · 7 years ago
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Finito il matrimonio, rimane la selezione, la post-produzione delle foto e la stampa. La creazione dell’ album fotografico di matrimonio è il completamento di tutta la lavorazione iniziata il giorno del matrimonio. Ad esso va data la massima attenzione, dalla scelta dei materiali per la copertina a l’utilizzo dei supporti fotografici per la stampa. Il vostro album di nozze per me è molto importante. Proprio per questo curo tutto nei minimi dettagli dando la possibilità agli sposi di personalizzarlo come preferiscono, così che ogni lavoro si differenzi dall’altro. Lavoro con le migliori ditte italiane che da sempre si contraddistinguono per la qualità e il gusto nella scelta dei materiali.
Album fotografico di matrimonio – Antonio La Malfa Finito il matrimonio, rimane la selezione, la post-produzione delle foto e la stampa. La creazione dell' album fotografico di matrimonio è il completamento di tutta la lavorazione iniziata il giorno del matrimonio.
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graceandfamily · 6 years ago
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Speciale album  fotografico di IO DONNA dedicato al matrimonio di Grace e Ranieri di Monaco in occasione della festa della donna del 2019.
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aneddoticamagazinestuff · 3 years ago
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Salvini, l'Infosfera e l'Intelligenza Artificiale
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Salvini, l'Infosfera e l'Intelligenza Artificiale
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Le mascherine “strane” ed il doppio naso si sono viralizzati; ma che dire dei futuri conflitti tra Intelligenza Artificiale e salute dell’Infosfera?
Si è scritto che un noto politico avesse quattro narici, e che i suoi colleghi indossassero mascherine photoshoppate.
Ma non è vero; questo è stato provato da analisi tecniche, così ben riassunte da Paolo Attivissimo in questo suo podcast che non vale la pena ripeterle qui.
A grandi linee cosa è successo?
Una foto pubblicata in rete, con un gruppo di persone note e meno note, sembrava “strana”, e qualcuno aveva espresso, a voce molto alta, il dubbio, prontamente amplificato a dismisura dai media, che le persone nella foto originale non indossassero le mascherine, e che in un secondo tempo gli fossero state “incollate” sul volto usando un programma di fotoritocco, al fine di poter pubblicare la foto.
Così non è. La foto è stata semplicemente trattata con filtri automatici per “migliorarla”, come quelli che aumentano la nitidezza, migliorano i colori o cancellano gli “occhi rossi”.
Si tratta di un’operazione ormai normale per tutte le immagini pubblicate, sia su carta che in rete; ed operazioni di “miglioramento” sono sempre più spesso eseguite anche automaticamente dai cellulari, all’insaputa dei loro utilizzatori.
Ma se questi “filtri”, in passato, si basavano su formule matematiche astruse, ma i cui effetti erano prevedibili, quelli più moderni, come quello incriminato, si basano su tecniche di Intelligenza Artificiale, e riescono ad ottenere risultati impensabili fino a pochi anni fa, anche senza nessuna necessità di intervento da parte di chi questi filtri usa.
Questo filtro doveva “migliorare” le facce, ed ha fatto quello che doveva come poteva, anche sui lineamenti appena accennati sotto ad una mascherina, anche su un viso inquadrato di tre quarti. Fine della notizia di cronaca.
In questo caso infatti il problema che angustia Cassandra, e le fa pronunciare fosche profezie, è legato non al futuro prossimo, ma ad uno appena più lontano, ma sempre assai vicino; prendiamo quindi la sfera di cristallo ed esaminiamo meglio questo “cavallo di legno”.
Il filtro fotografico dotato di IA usato nella foto suddetta deve “migliorare” l’immagine, e per far questo applica tecniche di riconoscimento di oggetti, in primis facce, e su queste applica algoritmi di “miglioramento”.
Abbiamo quindi un problema; cosa vuol dire, in realtà, “migliorare” una foto?
La foto è una rappresentazione il più possibile fedele di una certa realtà, in un certo istante, da un certo punto di vista, con i limiti dello strumento che viene utilizzato per riprenderla.
Quello che si ottiene, con le sue sfocature, occhi rossi o chiusi, mascherine o sfondi indesiderati, è la “realtà” più vera, o meglio la migliore approssimazione di essa ottenibile con lo strumento utilizzato.
Quando si lavora sulla foto, anche con i semplici comandi di contrasto e luminosità, la realtà comincia ad essere alterata, ma va bene così.
Se ritagliamo l’inquadratura, una parte della realtà si perde, ma può andar bene così. Se togliamo gli occhi rossi, che erano davvero rossi, l’immagine per quel particolare non rappresenta più la realtà, ma è poca cosa, e va bene così.
Se ritagliamo ed eliminiamo un’automobile dallo sfondo, perché con il soggetto principale della foto non c’entra, forse “miglioriamo” la foto, ma essa comincia anche a “mentire”, perché c’era una cosa ed ora non c’è più.
Se ritagliamo ed eliminiamo un intruso da un gruppo di persone la foto forse “migliorerà” da un certo punto di vista, ma “mentirà” in modo evidente da tutti gli altri, anche se in un album del matrimonio potrebbe andar bene così.
Nel suddetto album magari sarebbe ammissibile anche applicare un filtro che faccia sorridere tutti, anche le persone annoiate o contrariate dal matrimonio. Un Don Rodrigo contento al matrimonio di Renzo e Lucia.
Ma stiamo percorrendo una strada pericolosissima.
Ci sono versioni diverse di importanti foto, notissime quelle “politiche” del ‘900 in Unione Sovietica, che vedevano sparire uno ad uno personaggi diventati “sgraditi”, perché l’aderenza alla “verità del momento” lo richiedeva. Non va affatto bene così, ed il nocciolo del problema comincia a venir fuori.
Ma i 24 informatissimi lettori potrebbero dire che in quel caso di “propaganda” si tratta, non di “informazione”; il recupero da altre fonti delle immagini originali consente di ristabilire, almeno in questo caso, la verità.
E’ con l’Intelligenza Artificiale che la questione si complica fino a diventare un incubo. L’uso indiscriminato di IA nella produzione di immagini permette oggi di “inventare” una realtà completamente diversa da quella “vera”.
Permetterà domani di produrre informazioni “inventate” di qualsiasi tipo ed in grande quantità, informazioni che saranno difficilmente distinguibili da quelle “vere”.
E quello che le piccole intelligenze artificiali di oggi fanno, spesso malamente come nella nostra foto, domani potranno farlo le grandi IA, con estrema esattezza per trasformare il vero in falso, creare o distruggere storia e conoscenza, “inquinando” un domani permanentemente l’Infosfera come stiamo facendo oggi con l’ecologia del nostro pianeta.
Ecco che nella foto “migliorata” di un gruppo di persone potrebbero ad esempio apparire solo quelle iscritte, o non iscritte, ad un certo partito, perché l’IA della macchina fotografica, opportunamente istruita, accederà in tempo reale ai dati del tesseramento nel cloud ed “inventerà” la realtà, senza che un “originale” sia mai stato “scattato”.
In questo modo le altre persone non saranno “rimosse” dalla foto, come facevano i fotografi di Stalin, e neppure dalla cronaca e dalla storia, come faceva Winston Smith in “1984”, ma semplicemente non saranno mai esistite. Non avranno mai fatto parte della realtà.
E se questo non basta, le tecniche di intelligenza artificiale non sono limitate alle foto, e nemmeno ai video, come i deep-fake così popolari qualche mese fa.
Per una IA il mondo è una sequenza di bit, e su questa impara ad operare, a seconda di come viene costruita od addestrata.
Per cui una IA, debitamente istruita, potrebbe far sparire donna Prassede dai Promessi Sposi, aggiustando la trama e tutto il romanzo automaticamente.
Potrebbe creare una versione dei Promessi Sposi dove Lucia fugge con l’Innominato, ed in cui la peste a Milano viene rimpiazzata con il Covid-19 a Wuhan o con la Morte Rossa nel castello del principe Prospero.
Come distinguerli poi dall’originale in questa nuova Biblioteca di Babele dell’IA?
Ma un’intelligenza artificiale può già adesso generare informazione testuale “credibile”, e migliorerà certamente nel prossimo futuro; debitamente istruita produrrà foto, testi, filmati, romanzi, dati “scientifici”, che saranno “realistici”, ancorché non rappresentino affatto la realtà.
E potranno fare questo a comando, per attuare scopi su cui non voglio fare ipotesi perché mi spaventano troppo.
Cosa succederà dell’Infosfera tra qualche decennio?
L’Infosfera, l’insieme di tutte le conoscenze umane, sarà permanentemente inquinata da “quasi-verità”, da verità “false ma credibili”, da pura fantasia resa indistinguibile dalla realtà, da informazioni generate come atti non di una Cyberguerra ma di una Guerra Informativa.
Che ne sarà della conoscenza, il più prezioso patrimonio dell’umanità, quando verrà inquinata aldilà di ogni possibilità di recupero?
Prima che un cambiamento “catastrofico” dell’infosfera ci travolga e ci cancelli, travolga e cancelli la parte migliore di noi, forse dovremmo cominciare a riflettere ed a prendere provvedimenti. Subito, anche se forse è già tardi, come forse lo è per il cambiamento climatico.
Ve lo (pre)dice Cassandra.
Scrivere a Cassandra – @calamarim
Le profezie di Cassandra: @XingCassandra
Videorubrica “Quattro chiacchiere con Cassandra”
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra
L’archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero
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phalex58 · 4 years ago
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🄸🄻 🄻🄰🄽🄲🄸🄾 🄳🄴🄸 🄿🄴🅃🄰🄻🄸, 🄳🄴🄸 🄲🄾🅁🄸🄰🄽🄳🄾🄻🄸 🄾 🄳🄴🄻 🅁🄸🅂🄾. Uno dei momenti immancabili nel tuo album fotografico di matrimonio. 2 fotografi, 2 angolazioni diverse, 2 obiettivi diversi. Scegli i tuoi fotografi. #ritrattodautorebrescia #alessandrocremonafotografo (presso Corteno Golgi) https://www.instagram.com/p/CM8_DHbDp2X/?igshid=t26h97qidk23
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gillianiriss · 4 years ago
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Ho trovato gli abiti di Rowan Joy una grande fonte d'ispirazione per questo servizio
"Ho trovato gli abiti di Rowan Joy una grande fonte d'ispirazione per questo servizio. Tutti gli abiti si muovono magnificamente e soprattutto i bouquet da sposa degli anni 1920 e 1930 sono stati progettati per integrarsi e fluire con il tessuto. La calza da sposa degli anni '50 è stata molto ispirata di Jackie Kennedy e si sposa perfettamente con l'abito di media lunghezza di Rowan Joy. Volevo che i fiori di ogni epoca rimanessero fedeli a loro con un tocco di natura selvaggia e decadenza e ho usato rose profumate ovunque, abbinate a gelsomino fresco e olive ... " " Come bizzarra alternativa Ho usato fiori di cavolo vestiti eleganti economici, prezzemolo e aneto per i pezzi del tavolo insieme a un po 'di frutta e una piccola quantità di fiori per ottenere l'effetto tea party della casa di campagna. Il giorno delle riprese, abbiamo trovato un album di famiglia per ogni matrimonio degli inizi del 20 ° secolo a Ardkinglas House ed è stato bello vedere che i fiori e gli abiti creati per le riprese erano esattamente come avrebbero dovuto essere. .. " ​ Così pieno di ispirazione Abiti da sposa sexy, adoro questo servizio fotografico e un grande ringraziamento a tutto il team che è responsabile per rendere Love My Dress così bello questo pomeriggio. Che cosa ti piace di più di questo servizio fotografico? mostra al team creativo che ha lavorato così duramente per creare questo servizio per la tua ispirazione e il tuo piacere visivo.
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procrastinareconpigrizia · 7 years ago
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io e @polpetteria che “amore, facciamoci una foto” e ne esce un album fotografico di venti foto che manco per il matrimonio.
in ogni caso, dormire accanto a lei ogni notte è la fortuna più grande che potesse mai darmi la vita (e per questo ne sarò sempre eternamente grata).
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#tuttelecosedellale #nonmifermomai Album fotografico 50esimo di matrimonio #albumpermiasuoera (presso Manduria) https://www.instagram.com/p/B50YyCjigGz/?igshid=5bwp4hv1kc29
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Al tempo della Polaroid
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Immersa in un fash di emozioni …. entrare nella vita degli altri per un attimo, quello in cui gli occhi brillano, il sorriso incanta, tutto sa e trasmette felicità …
Allora pensi ai tuoi momenti più belli, al tuo matrimonio, quello dei tuoi cari, pensi ai tuoi amici, alla nascita dei tuoi figli e dei tuoi nipoti, i primi (e i perché no? i successivi) compleanni. E mi sembra di riaprire in questo istante il mio vecchio album fotografico, oramai usurato, che un tempo, i genitori prima, io dopo, ho riempito fino all’adolescenza, con cura e devozione . Ogni tanto capita di sfogliarlo, senza una ragione particolare, e lascio andare la memoria al tempo, abbandonando il qui ed ora, rivolta ad un passato di dolci e, al tempo stesso, forti sensazioni.
L’ultima volta è avvenuto per gioco qualche giorno fa con i miei fratelli (siamo quattro, un fratello e altre due sorelle, oramai adulti, ciascuno con una propria vita e una famiglia alle spalle, distanti fisicamente, chi causa lavoro chi per amore, ma sempre legati da un amore profondo) di ripercorrere la nostra infanzia sfogliando le vecchie foto: è sempre un momento ricco di emozioni, si rivivono insieme (ma è solo una delle tante!), attimi di vita immortalate, che provocano ogni volta risate con sfottò d’obbligo ( modi di vestire e acconciature “ fuori moda”) quanto commoventi fino portarci alle lacrime (capita per lo più quando nelle foto in cui la famiglia è riunita, quelle dove siamo davvero tutti insieme!).
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E se penso all’ultima occasione in cui ho stampato delle foto, devo fare un salto di dieci anni: ho un archivio nell’hard disk esterno in cui sono archiviate secondo annualità, eventi, viaggi, che però non apro mai; la maggior parte invece le ho inesorabilmente perse perché rimaste nel cellulare perso o rotto, e incautamente mai salvate.
Sono nello studio/galleria Photoevideographicart di Carla Picciau ….  qui immobile, rapita dagli scatti  di alcuni bimbi appena nati in grembo della madre, appena dopo il parto e di una bellezza e comunicatività straordinaria: la natività, per una donna il momento più intenso, doloroso, e al tempo stesso vortice di emozioni e di profondo pathos … una vita, è parte di te, è ora tra le tue braccia, lo tocchi con fremito e ne hai quasi paura…. 
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Quegli attimi, che avrai con te per sempre ….  sono sicura, un giorno, aprendo il vecchio e caro album dei ricordi li rivivrai come fosse la prima volta …
Mi guardo intorno: mi piace il messaggio che attraverso la fotografia Carla vuole trasmettere in questa piccola galleria che accoglie anche il suo studio fotografico … e mi piace il suo temperamento, forte e decisa, una donna che ha preso in mano la propria vita e che ha trasformato la sua passione in lavoro.
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Le chiedo come ha iniziato e quali sono i suoi progetti: matrimoni, nascite, formazione/ corsi. Ha accettato la sfida con se stessa aprendo da qualche mese l’attività: scorgo determinazione, passione e voglia di raccontare il nostro mondo. Ancora qualche domanda, qualche curiosità e qualche scatto insieme.
Prossimo progetto: al via i corsi di fotografia. Allora Carla, un grande in bocca al lupo!
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presso studio fotografico e galleria
Photoevideographicart di Carla Picciau
Via Riva Villa Santa, 51/53 09134 Cagliari (Cagliari)
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lucalaversaph · 7 years ago
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Nuova linea Wedding 2018
Nuova linea Wedding 2018
nuova linea wedding 2018
Abbiamo una nuova linea wedding 2018. Dopo aver passato 2 giorni a studiare nuovi Album di Matrimonio, in compagnia del team di Graphistudio.
Per creare album di matrimonio speciali, occorre studiare. Tanto. Non basta scegliere un album.
Una location unica nel suo genere: il Castello Ceconia Pielungo (PN). Un luogo magico, dove puoi pensare a cosa vorrai fare nel futuro,…
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artfactstudio · 7 years ago
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/ ITA
In cerca di un'idea creativa per i vostri regali di Natale? Perchè non realizzare un album fotografico?
Potrebbe essere un album di famiglia, per raccogliere le vostre foto più recenti, una raccolta delle immagini delle ultime vacanze trascorse con gli amici, oppure quell'album di matrimonio che non avete mai stampato... In ogni caso, sarà sicuramente un'ottima occasione per stampare le vostre foto, specie se non siete soliti farlo!
Se siete interessati ad avere il vostro album pronto per Natale, scriveteci una mail ad [email protected] e prenotatelo entro venerdì 15 dicembre. Progetteremo un album personalizzato in base alla vostra idea e in più riceverete uno sconto del -20% sul costo preventivato!
/ ENG
Are you still looking for a creative idea for your Christmas gifts? Why not gifting a photographic book? It may be a classic family photo album, collecting all your most recent photographs, or a way to collect the shots taken during your latest trip with your friends... It may be even the right occasion to gift your beloved one that wedding photo album that you have never accomplished to create! Anyway, it will be definitely a great opportunity for printing your own photographs, even you don’t usually do it. For our international friends: due to tight times, we can’t assure you to be able of internationally sending your photo album on time for Christmas.
Anyway, if you want to order a professional photo album from us, even if not for Christmas, mail us at [email protected] and we’ll be honored to design it for you and for your beloved ones.
Happy Holidays,
Art-Fact Studio | multimedia creative lab
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Video
Qualcosa di UNICO e SPECIALE, racchiuso all’interno dell’ALBUM dei RICORDI, attimi EMOZIONANTI e istanti IRRIPETIBILI, che solo la fotografia può rendere ETERNI anche tra 20 anni si potrà tornare a rivivere quel giorno indimenticabile...📸❤️📸 - Studio Fotografico Alessandro Biggi SARZANA (prov. #laspezia) ‼️PRENOTAZIONI APERTE per nuovi MATRIMONI Info e Contatti Qui ➡️ @alessandrobiggi_wedding ‼️ #sarzana #weddingphotography #wedding #matrimonio #sposi #weddinglocation #abitidasposa #weddingphotographer #fotografo #weddingphoto #engagement #love #cinqueterre #dress #bride #weddings #portovenere #weddingcake #fedi #weddingintuscany #destinationwedding #bw #italyweddingphotographer #weddingdays #weddingshoes #weddings #weddinginspiration #weddingplanner #album #weddingalbum (presso Alessandro Biggi Wedding Studio Photography) https://www.instagram.com/p/CCvZoo-Ihau/?igshid=51qijspndw22
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