#adoro i fiocchi però
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Ma è un guanto?!
#adoro i fiocchi però#come sempre sono i soli di non fregarsene del nero di FantaSanremo#ricchi e poveri#sanremo#sanremo 2024#mine
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Ciao carissima! Scommetto che non ti ero mancata ahahah. Cooomunque, ho un'idea per una au e come posso non proportela? È molto semplice: sappiamo che Ermal ha sempre detto "ti voglio bene", nelle canzoni, nelle interviste, forse perché non crede più nei "ti amo", chi lo sa. Ebbene, se fosse proprio Fabrizio il primo dopo anni luce a fargli salire dal profondo del cuore il "ti amo" più dolce e spontaneo mai sentito? Ti abbraccio come sempre cara 💕
Ciao cara, adoro i tuoi prompt e quindi sono sempre super felice di svilupparli. Spero che ti/vi piaccia, un abbraccio. 💕
Let’s go.
Tre cose sono importanti per Ermal: la chitarra, il caffè e Fabrizio Moro ma non necessariamente in quest’ordine.
Chiude l’ultimo bottone della giacca e esce all’aria aperta, un brivido di freddo gli percorre la schiena, affonda il naso nella morbida sciarpa che tiene al collo, ha un profumo famigliare.
Sa di casa, non la sua però. Sa di ammorbidente, quello per i tessuti delicati, sa pure di pulito, sa di fresco, sa di Fabrizio.
Il cielo è bianco, lattiginoso e carico di neve, nevicherà e non può essere che felice. Adora la neve, adora vedere quei grossi fiocchi danzare per l’aria e posarsi sul suolo, sui tetti, sugli alberi e gli alti cancelli. Quasi non scivola su una lastra di ghiaccio, si regge ad un palo per non finire a terra, si maledice perchè sa che gli stivaletti che ha indosso non vanno bene per la neve, avrebbe dovuto mettere gli altri. Gli vibra il telefono in tasca, sbuffa perchè ha freddo e non vuole togliere la mano dalla tasca.
“Ti aspetto alle 20.30” recitava il messaggio, sorride perchè sa che dall’altra parte del telefono c’è un Fabrizio con gli occhiali sul naso che rilegge il messaggio sperando di non aver commesso errori.
(…)
Nevica, la neve scende copiosa e si sta così bene in casa, Ermal sorseggia del vino passando l’indice della mano destra sulla debole fiammella di una candela.
“Come è stata la cena?” chiede Fabrizio sedendosi al tavolo e prendendo il calice ricolmo di vino tra le mani.
“Ottima, come sempre Bizio.” sorride allungando la mano e prendendo la sua al di sopra del tavolo. Gli accarezza dolcemente le nocche sorridendogli appena, si perde nei suoi occhi illuminati solo dalla debole luce che emana la candela e dalle lucine ad intermittenza del piccolo alberello addobbato per Natale.
“Mi fa piacere ricciolè.” tossicchia stringendogli piano la mano. Avevano addobbato insieme quell’albero poche settimane prima, non erano due appassionati di addobbi e festività ma ricreare un’atmosfera più familiare e accogliente avrebbe reso Anita e Libero felici. Fabrizio aveva fatto cadere rovinosamente a terra un paio di palline di vetro, Ermal si era limitato a sbuffare un ohm allargando le braccia. Le ho pagate un occhio della testa.
“Oh Fabbrì, guarda che ore sono? Devo tornare a casa.” si agita Ermal sulla sedia. “Ti prego.” lo interrompe, “Resta, resta da me.” e lo guarda con quegli occhi liquidi, così scuri e profondi. Ermal quasi sprofonda in quelle iridi, ci si immerge beandosi di quello sguardo così intenso.
“Ce sta un sacco de neve fori, ‘ndo vai?” ridacchia poi, bene la magia è finita.
Ermal lo guarda perplesso, i suoi occhi parlano per lui tanto che Fabrizio risponde con un: “Ho il pigiama anche per te.” e l’altro si rilassa finendo l’alcolico contenuto nel suo bicchiere. Fabrizio si sporge e gli bacia quelle labbra fini e rese rosse dal vino, belle e morbide. Ermal ridacchia grato per quella piccola effusione ricevuta. “Divano?” chiede poi facendo cenno con la testa verso la sala, Fabrizio sorrise.
(…)
Ermal sbadiglia sistemandosi meglio sulla spalla del compagno che, con sguardo assente, segue un film. Lo osserva sorridendo, gli piace da impazzire, gli piace tanto e gli vuole un bene dell’anima, lui e il suo essere totalmente un disastro per quanto riguarda le cose manuali, ne combinava di ogni almeno tutti i giorni lasciandosi scappare qualche imprecazione a bassa voce. Ermal sorride.
“Che te ridi?” chiede Fabrizio senza staccare gli occhi dalla televisione, gli accarezza piano una guancia e Ermal si abbandona a quel tocco leggero. “Nulla, pensavo a te e al tuo essere un disastro in ogni cosa che fai.”
“Parla Mr. Perfettino.” ridacchia Fabrizio facendo l’offeso, “Mr. Perfettino a chi?” si mette a sedere Ermal con un bagliore di sfida negli occhi. “A te che nun te va mai bene nulla.” e Fabrizio lo dice serio. Ermal strabuzza gli occhi, ma??
“Sentiamo, che cosa non mi andrebbe mai bene?” e ora incrocia le braccia al petto bloccando Fabrizio con lo sguardo. “Oh nun te incazzà ma a volte sei troppo perfettino.” sbotta l’altro abbassando il volume della televisione.
“Fabrizio, stai scherzando spero?” dice stralunato Ermal cercando di guardarlo negli occhi. “Prima mi hai fatto ‘na testa quadra perchè avevo piegato male i tovaglioli, fa un po’ come te pare!”
“Fabrizio, li avevi piegati malissimo. Insomma, è bello vedere una tavola ordinata.” sbuffa Ermal allargando le braccia. “Si, ma vogliamo parlare di quando m’hai fatto du balle così perchè secondo te il mio armadio era tutto disordinato.” e Fabrizio si mette sulla difensiva sedendosi meglio al suo fianco per poterlo osservare meglio.
“Dimmi che scherzi, hai fatto il cambio dell’armadio appallottolando le cose nei cassetti.” sbotta di colpo Ermal rosso in volto. “Nun me va de litigà.”
“A me sì, invece!” Ermal sbotta stralunato, “Mi spieghi che ti prende?”
“Me prende che tu me stai sempre a criticà!” e Ermal ride istericamente, “Ma tu sei pazzo!” riesce a dire reggendosi la pancia. “Hai un caratteraccio ricciolè.” sbuffa Fabrizio tornando a guardare la televisione.
“Sentiamo un po’. Dimmi che sono tutto orecchie.” si avvicina Ermal annuendo e incrociando le gambe. “Me prendi sempre in giro, me critichi, nun te va mai bene quello che faccio. Guarda che io m’impegno!”
Ermal è tra lo sbigottito e il divertito, Fabrizio è nero in volto, le sopracciglia aggrottate e le labbra stirate in una linea dura. E’ davvero incazzato.
“Ma guarda che io apprezzo tutto, mi piace ogni cosa che fai per me.” si addolcisce Ermal carezzandogli piano l’avambraccio tatuato.
“Ma nun me dire. Nun lo dimostri mai.” sbotta piccato, Ermal non l’ha mai visto così, si frequentavano già da un bel po’ ma quella sera l’ha scioccato. “Che vuol dire che non te lo dimostro mai?” non capisce, non riesce più a reggere il gioco.
“Boh, me fai anná in paranoia. Nun me dici mai du paroline belle.” e sembra un bimbo di cinque anni, quel broncio che non lo fa sembrare arrabbiato, al contrario sembra quasi tenero.
“Ma Bizio ma che dici, sai che ti voglio bene! Lo sai questo vero?” cerca di trovare una conferma nel suo sguardo.
“Ma è così difficile dire ti amo?” gli torna in mente quell’intervista. Cazzo, sì. È difficile, è complicato, è strano. È un sacco di cose che Ermal non è mai riuscito a spiegarsi, ti amo è così abusato e per di più amare fa rima con odiare e lui non lo poteva odiare.
Ti voglio bene non fa rima con nulla, invece.
Lo amava? Sì cazzo, sì. Si perdeva in ogni sua sfumatura ogni volta come se fosse la prima. E ora, con quel broncio da cucciolo smarrito/deluso se lo voleva stringere e baciare.
“Io ti amo.” dice d’un fiato ma nel modo più genuino e sincero possibile.
Gli occhi di Fabrizio si illuminano, come presi da uno strano bagliore molto più luminoso del sole. “Come prego?” tenta.
“Ti amo, Fabbrì” ripete ridacchiando.
“Ma tu non lo dici mai.” disse interrogativo.
“E ora lo voglio dire, sai perché? Perché ti amo, perché solo tu sai farmi stare bene e perché amo ciò che fai per me. Anche se i tovaglioli sono storti, anche se spacchi le mie palline di Natale, anche se appallottoli le maglie negli armadi, anche se ti ubriachi cucinando la cena, sei bello così, sei perfetto così.” e si alza in piedi gesticolando come un forsennato, rosso in volto e senza fiato.
Fabrizio rimane esterrefatto, lo guarda con quegli occhi scuri e la bocca spalancata, come se Ermal si fosse trasformato in un alieno da un momento all’altro. Scatta in avanti alzandosi dal divano facendo cadere a terra il telecomando e il plaid rosso che poco prima li copriva, gli prende i polsi e lo tira verso se annullando la distanza e baciando quelle labbra morbide. Ermal sussultò per il gesto inaspettato, si ritira da quel tocco per dire: “Fabrizio, tutto bene?”
“Sì Ermal.” gli sorride. “Ti amo, ti amo anche io.” e di nuovo intrappola le sue labbra, inspira inebriandosi del suo profumo, non quello che comprava o che sua mamma gli regalava per le feste. No, quello della quotidianità: quello del caffè caldo la mattina, quello dello shampoo per i capelli ricci in offerta al supermercato, quello delle lenzuola appena stirate che sapevano di buono che, puntualmente, piegavano insieme, un po’ storte, un po’ spiegazzate.
“Non te lo dico mai perchè sai cosa penso.” soffia Ermal sulle labbra dell’altro. “Non importa, non importa.”
“Mi piace tutto di te, qualsiasi cosa tu faccia o qualsiasi cosa tu mi dica. Mi piace che, guardando i suoi tatuaggi, io riesca sempre a trovare un dettaglio nuovo, mai visto prima.” Fabrizio è ancora più stordito di prima, che sia stato il vino, ma che cosa ci aveva messo nel risotto?
“Non importa Ermal, non importa. Era solo un mio capriccio, so che me vuoi bene, so che me vuoi bene.” soffia lasciandogli poi una scia di baci bollenti sul collo.
“Ti voglio bene Fabrizio, ti voglio bene anche io.”
Ti abbraccio ancora e ancora.
Grazie❤
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I Medici (2016 -) - Recensione
Due estati fa, quando la serie sui Medici fu annunciata, ero al settimo cielo. Finalmente una serie storica italiana degna di questo nome e con degli attori con i contro …fiocchi. Richard Madden in persona ad interpretare Cosimo de’ Medici, e un contorno di attori, anche italiani, che per una volta mi faceva ben sperare. Ho aspettato il primo episodio come se fosse un nuovo film Marvel, segnandomi la data e tutto. Mi ricordo di essere rimasta abbastanza soddisfatta dal pilot, e dai successivi due episodi che ho visto. Soprattutto, diciamocelo, per la quantità di culi e tette stile HBO in piena fascia protetta RAI che mi ha fatto semplicemente volare. E per la cupola.
Purtroppo il brutto di seguire serie in televisione, che avevo un po’ dimenticato, è che uscire una sera significa perdersi l’episodio, che poi per qualche motivo non ho mai recuperato. E dunque fino all’altro ieri non avevo mai concluso la serie. Vederla lì bella pronta su Prime Video, però, mi ha fatto tornare la voglia di finirla ed eccomi qua.
In generale, direi OK. Il commento “tecnico” si può riassumere così. Il fatto è che, dopo i grandi nomi annunciati, mi aspettavo qualcosa in più dal punto di vista della sceneggiatura, della regia e della recitazione. Non che gli attori stranieri siano stati cani, anzi, ma alla fine è venuta fuori una cosa (se posso) un po’ alla Elisa di Rivombrosa, ma senza la Big Love Story; Cosimo e Contessina, per quanto carini, non ci si avvicinano nemmeno. Dunque tutto perfettamente possibile con un cast completamente italiano. Quello che gli ha dato un pizzico di pepe è stata proprio l'attrattiva dei grandi nomi (e visi) stranieri. Senza, sarebbe stata sopra lo standard, ma non estremamente appassionante. Con, bella, ma non paragonabile alle serie d'oltreoceano a cui si voleva arrivare. Dunque una serie nel mezzo, godibile, ma che poteva fare di più. Speriamo che la seconda stagione riesca ad azzardare e sorprenderci, a fare il salto di qualità che la qualifichi come una vera serie internazionale.
Nota di merito che non posso non fare ai grandi nomi italiani che mi ha fatto estremamente piacere vedere coinvolti in questo progetto, da Fortunato Cerlino ad Alessandro Preziosi, e gli splendidi Guido Caprino e Miriam Leone che adoro da quando ho visto 1992. Mi ero chiesta dove fosse la Mastronardi, anche lei nello scarno gruppo degli attori anglofoni. Ovviamente, l’hanno presa nella seconda stagione.
Ah, un P.S.:
Posso dirlo? Lo dico.
Richard sei bono.
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Biscotti 100 grammi FIOCCHI di AVENA fichi e noci Forse qualcuno di voi si starà chiedendo perché ho intitolato questa ricetta Biscotti 100 grammi FIOCCHI di AVENA fichi e noci, sarà forse perchè ogni biscotto pesa 100 g?? Sbagliato! La risposta è molto più banale tutti gli ingredienti della ricetta, che peraltro sono solo cinque, vanno utilizzati nello stesso quantitativo ossia 100 g. L’ideale per quelli come me che non ricordano mai le dosi neppure in caso di ricette che cucino da anni e che tutte le volte devono a spulciare i libri di ricette. Ma non basta c’è un’ulteriore semplificazione geniale (non è farina del mio sacco, ringraziate Jamie Oliver) è sufficiente mettere tutti gli ingredienti insieme nel tritatutto ed il gioco è fatto, niente ciotole e ciotoline sporche in giro per la cucina e siete subito pronti ad infornare. Ma tornando a noi vi confesso che ogni anno passate le feste natalizie vorrei che fosse già primavera, le giornate che si allungano, il sole tiepido, i fiori che sbocciano, poi però mi “sveglio” e mi rendo conto che c’è ancora un freddo terribile ed in questi giorni in gran parte d’Italia è perfino nevicato. Non posso quindi postare ricette a base di erbette di stagione, insalate di pasta o dolci con albicocche o fragoline di bosco, devo quindi correre al riparo con un confort food e poi ….. diciamolo ho ancora la dispensa piena di torroni e frutta secca. Quindi prepareremo insieme questi semplicissimi biscotti frutta secca e fiocchi di avena del mio mito Jamie Oliver, che adoro per le sue idee sempre originali ma soprattutto facili e veloci come questi biscotti pronti in soli 10 minuti. Tra l’altro mi piacciono molto anche perchè possono essere declinati in più varianti a seconda dei gusti e di cosa avete in casa. Si preparano con gli stessi fiocchi di avena che si mangiano a colazione e possono essere arricchiti in vari altri modi fichi e noci, albicocche e mandorle, nocciole e datteri, anche se tra tutti i mix il mio preferito è fichi secchi e noci. Sono un dolce buonissimo e sfizioso da gustare in ogni momento della giornata: ottimo per la prima colazione per fornire la giusta dose di carburante all’organismo. https://www.instagram.com/p/CKmflROh25j/?igshid=mej8xp4pksua
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Quest'anno è stato il più assurdo della mia vita, a testimoniarlo ho ancora una parte di chioma azzurra in testa. Ho un bagaglio di esperienze, lezioni e ricordi belli e brutti, pronto per il viaggio verso il nuovo anno. .🌼 Questo è stato l'anno della svolta. L'anno dei miei 25, il mio quarto di secolo...il momento di diventare grandi per davvero! E non potevo che festeggiare nel modo più ironico possibile: un pigiama party! Poche persone, quelle giuste...e un invito creato su misura da una grafica con i contro...fiocchi! @_euphee sei sempre la migliore!😘 .🌼 È stato l'anno dei piani saltati e annullati all'ultimo minuto, rimpiazzati da soluzioni last minute che però mi hanno portato nel posto più bello del mondo, il Salento, insieme a persone stupende...@desa08 @cassandra_mirizzi e @babibib è sempre bellissimo ritrovarci! Ci riabbracciamo presto.❤ .🌼 È stato l'anno delle fughe e delle sorprese...scoprire un nuovo amico (e compagno di ballo pazzesco) e "partner in crime" perfetto nel creare piani per stupire e far sorridere qualcuno che ami è stato impagabile! Batti il cinque @pierdiga 😎! .🌼 È stato l'anno della chiarezza...della fiducia persa e ritrovata, dei pianti e delle risate...e per quest'ultime non posso che ringraziare @manolafornaro...sei incredibile, e ti adoro! ( Ora...dimenticalo!😛) .🌼 È stato l'anno delle conferme. Gente che va, gente che viene...ma tra la folla sai riconoscere sempre di chi è la mano sulla tua spalla. Un marchio sul braccio che è fin troppo piccolo rispetto alla consapevolezza che ci accompagna da anni. Spalla a spalla, a sorreggerci sempre. @mc_enz posso solo dire...sinceramente...grazie!❤ .🌼 È stato l'anno degli strappi ricuciti. Una delle cose più brutte del 2017 è stata dover allontanate chi ho amato tanto, e ferirlo. E uno dei regali più belli del Natale appena trascorso è stata una nuova promessa. Un nuovo inizio. @_sehonda 🌹 🌼 Infine, è stato l'anno del caos. Bisogna perdersi per ritrovarsi, a volte. Bisogna dubitare per essere certi. È stato l'anno degli impegni presi. Di un "Preparati, passo a prenderti...per sempre". E sono certa che sarà il viaggio più bello della mia vita. @peppone10_gti 💍❤ . #bestof2017 🥂
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