#addirittura aveva chiesto una cosa a mamma che in quel momento non lo stava pensando allora gli rispondo io Mi Guarda Negli Occhi poi appena
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phjlavtia · 1 year ago
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why is it Always so obvious when a guy has some latent misogyny he still has to process and identify
#tell me why whatever i say this guy Will Not Care Enough#ceh tipo stavamo nella chiesa#e ha detto sarà questo il coro ligneo indicando un'edicola penso??? comunque Non il presbiterio e c'era scritto che il coro sta sul#presbiterio allora io dico no guarda mi sa che è questo il coro ligneo indicando. un coro fatto di legno sul presbiterio. e lo guardo dritto#negli occhi lui mi guarda dritta negli occhi io continuo dicendo sì perché comunque sono delle sedute ha senso che il coro si sieda qua etc#etc non so manco quanto sia corretto quello che sto dicendo ma comunque il punto è. 10 minuti dopo lo sento dire ah ragazzi ma mi sa che è#questo il coro ligneo#ma dio cane#ceh mo non voglio esagerare né niente ma ho avuto proprio dei Vibes da lui. che sono off#il fatto è che tipo mia mamma se la caga tantissimo ceh parla con lei di qualsiasi cosa#addirittura aveva chiesto una cosa a mamma che in quel momento non lo stava pensando allora gli rispondo io Mi Guarda Negli Occhi poi appena#mamma si riconcentra lui fa ma quindi allora e ripete la domanda per sentire come risponde mamma#anche se abbiamo detto la stessa identica cosa#vabbuo comunque io non lo so sta di fatto che mi da dei vibes strani e il fatto è che sinceramente non penso proprio sia colpa mia#ceh non gli ho fatto niente di mio non inizio nessun tipo di conversazione con lui ma a prescindere tranne per questo tipo di cose le nostre#interazioni sono normalissime pleasant and funny even. ma poi succedono cose tipo chiama il fratello e mio fratello a leggere sta cosa che#faceva ridere e a me non mi caga proprio. non è manco una cosa di età io e lui teniamo letteralmente la stessa età#né una cosa caratteriale perché if u ask me.....io e mamma ci comportiamo allo stesso modo più volte di quante preferirei e letteralmente#quando mamma gli racconta dei suoi viaggi e cose pende dalle sue labbra#quindi non ho capito che cazzo è. but i get v distant misogynistic vibes del genere rivolto specifically alle ragazze e giovani donne#abbuo se wualcuno ci ha capito qualcosa mi faccia sapere
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olstansoul · 4 years ago
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Sacrifice, Chapter 22
PAIRING: Wanda Maximoff & James Bucky Barnes
Il suo profumo era dappertutto. Riusciva ancora a sentirlo anche se ormai la ragazza che aveva accompagnato a casa non era più con sé. Non era normale, non lo era per niente ma questo lo faceva impazzire. Per quanto per lei fosse una brutta idea camminare per New York fra le sue braccia come se fosse una sposa appena uscita dalla chiesa ed era abbastanza imbarazzante, alla fine James era riuscito a convincerla. E non l'aveva fatto solo per il semplice motivo di zittirla ma proprio perché aveva paura che in quel momento la situazione sarebbe degenerata in un qualcosa che lui non avrebbe potuto gestire.
Quindi era stato un miracolo per Wanda trovarsi con James in quel momento?
Forse Wanda in questo momento non poteva dare una risposta ben precisa, sempre se ne avrebbe avuto il coraggio. Ma per James si, era stato un miracolo. E non solo perché in quel momento se non ci fosse stato lui, chissà come sarebbe tornata a casa ma perché credeva che proprio averla conosciuta era stato...qualcosa che neanche lui sapeva descrivere ma che presto gli avrebbe sconvolto la vita.
In meglio? In peggio? Questo ancora non lo sapeva...
Prese le chiavi di casa da dentro la tasca del jeans e le mise nella toppa. Appena la porta si aprì davanti a sé comparve la stessa scena di molti giorni fa. Suo padre e quella donna bionda messi di fronte ed a loro fianco c'era sua madre. La situazione era parecchio strana, James non sapeva di che cosa si trattava ma qualcosa l'aveva intuito.
"James...non credevo tornassi presto"disse sua madre appena lo vide.
"Wanda non si era sentita bene...l'ho accompagnata a casa, visto che è ora di cena"disse lui con fare ovvio.
"Mi dispiace..."
"Cosa succede qui?"chiese lui non badando alle scuse di sua madre che sembravano solo nascondere la situazione.
E James non era in vena di altre bugie, altri nascondigli. Era abbastanza grande da poter capire e da poter affrontare qualsiasi tipo di situazione ma questo non era quello che aveva previsto suo padre.
"Allora?"
Ormai aveva perso la pazienza e avrebbe veramente superato ogni limite anche se non avrebbe dovuto. Dinanzi a sé non aveva un completo sconosciuto ma bensì suo padre e comunque non avrebbe avuto rispetto.
"Affari James, non preoccuparti. Appena entrerai in quell'azienda dovrai occupartene anche tu"
"Si, come no..."disse lui sottovoce.
Il silenzio era tornato a fare da padrone e tutti i presenti non proferivano parola. Sua madre aveva ancora lo sguardo abbassato mentre suo padre e quella donna, che ancora non conosceva, si salutavano. E fra i due non sembrava scorrere solo un puro e semplice rapporto lavorativo. James ne ebbe la prova quando loro due si salutarono, lei si era avvicinata troppo e gli diede un bacio sulla guancia, ma che era troppo vicino alla bocca e la mano di suo padre scivolò un po' più sotto del fianco.
Tolse lo sguardo da quella scena, se non l'avrebbe fatto avrebbe vomitato anche l'acido nel suo stomaco, sua madre era ancora con lo sguardo verso il pavimento con un'espressione completamente triste sul suo viso. Aspettò che la porta di casa, insieme a quella dell'ufficio di suo padre, si chiusero e poi rivolse uno sguardo a sua madre.
"Affari, vero? Spero tanto che tu abbia visto come l'ha salutata"
"Non sono ceca, l'ho visto ma..."
"Ma cosa? Vuoi lasciare che ti tratti come uno zerbino? Avrò anche diciotto anni e sarò ancora un ragazzino per voi, specie per lui ma non sono stupido"
"Non ho intenzione di farmi trattare così..."
"È quello che stai facendo, mamma! Mi ha detto che lui non avrebbe mai fatto differenza fra ciò che vorrei fare veramente e quello che lui voglia che io faccia, ti avevo chiesto se mai ti sentivi costretta a stare con lui e mi avevi risposto di no. Perché ora penso che sia così invece?"
"Perché è troppo complicato da spiegartelo e non potresti affrontarlo..."
"Mi prendi per uno stupido?"chiese lui alzando la voce e vedendo che sua madre non lo rispondeva, girò i tacchi e se ne andò in camera sua.
Sbattè la porta non badando al fatto che forse si sarebbe sentito in tutta la casa. Posò lo zaino sulla sedia vicino alla scrivania e poi si buttò sul letto con gli occhi chiusi, sperando che questo potesse essere solo un incubo. Ma non fu così, non fu neanche peggio anzi una volta chiuse le sue palpebre vide solo quelle due pozze verdi che poco prima lo guardavano come se fosse la cosa più bella sulla faccia della Terra.
Aprì subito dopo gli occhi e sorrise instaneamente pensando a che cosa era successo poche minuti prima. Wanda gliel'aveva quasi supplicato di non fare nulla, di lasciarla perdere perché se l'avrebbe cavata comunque da sola. Ma Wanda ancora non sapeva che James non si sarebbe arreso per niente al mondo e che avrebbe fatto di tutto per vederla felice.
Si alzò dal letto sospirando e restò seduto ancora un po' passandosi le mani fra i capelli.
"Wanda, Wanda, Wanda..."disse lui sottovoce sperando che potesse scomparire il suo pensiero dalla sua testa ma a quanto pare non fu così.
Si alzò definitivamente dal letto e si tolse le scarpe mettendole ai piedi del letto. Stava per togliersi anche la maglia fin quando un leggero colpo alla porta insieme ad un rumore strano che proveniva da fuori lo fece distrarre. Si avvicinò ad essa e aprì silenziosamente la porta trovando un bigliettino e un vassoio con quella che doveva essere la cena.
Ti chiedo scusa per prima, so che ci tieni a me ma lascia che me ne occupi io. Non voglio metterti nei guai, perché io ci tengo a te anche se a volte non riesco a dimostrarlo come si deve...vedi di non lasciare niente, mi ha dato una mano Rebecca.
Riconobbe la calligrafia di sua madre e per quanto avesse accettato le sue scuse, ancora non si sentiva abbastanza pronto e sicuro di poterla rivedere. Non che se l'avesse presa, data la prova del biglietto che aveva appena ricevuto, ma era solo perché teneva molto a lei.
Per lui c'era una ragione ben precisa, credeva che suo padre non fosse più l'uomo adatto a lei. E si chiedeva anche perché ci tenesse così tanto per una ragazza come Wanda che conosceva a malapena. A malapena era un po' esagerato, questo è vero. Sarà passato un mese da quando l'ha conosciuta veramente e col tempo ha capito delle cose su di lei.
Non molte, ma neanche poche.
Prese il vassoio che giaceva ai suoi piedi, chiuse la porta con la sua gamba e lo poggiò di fianco alla scrivania.
"Sarà un po' sprecato ma almeno hai capito che non sarei mai sceso a cena con quell'essere"disse lui.
Stava dando ragione a sua madre, non avrebbe voluto vedere suo padre dopo quello che aveva fatto. E non si trattava solo di questa sera ma anche delle altre volte e in particolare quando Wanda mise piede in casa sua. Lo rimase lì e decise di andarsi a fare una doccia, ne aveva proprio bisogno. Una volta uscito, si vestì col suo pigiama e prese il suo cellulare mandando un messaggio a Sam. Le due ore successive le passò dinanzi alla TV con un joystick in mano e cuffie alle orecchie.
"Andiamo, ma perché sei andato dall'altra parte?"
"Era più facile questa via di fuga, ora ti ritroverai pieno di nemici che ti spareranno addosso"disse Sam rispondendolo
"Era questo il piano! Tu dovevi coprirmi"
"Ti raggiungo..."
"Spera tanto che non muoia prima"disse James sottovoce ma Sam lo sentì lo stesso.
In quell'istante bussarono alla porta di camera sua e un sospiro frustrato uscì fuori dalla sua bocca.
"Reb, sto giocando con Sam...sai che ci metteremo più tempo a trovare le millemila scarpe delle tue Barbie se giocherai da me"disse lui come risposta e Sam rise.
Ma la porta si aprì e la figura che entrò era tutt'altro che Rebecca, ma sua madre.
"È da tanto che non gioco alle Barbie ma se vorrei giocarci certamente non entrerei in camera tua"
Lui si girò di scatto e si abbassò le cuffie che portava alla testa. Sua madre si sedette sul letto e quando vide che non osava muoversi più di tanto avvisò Sam che sarebbe dovuto andare via e lui lo salutò.
"Beh, se proprio vuoi giocare anche con me non so se troverai tutte le sue scarpe qui. Considera che ne ha perse parecchie in questa stanza"
"Oh, beh per Rebecca basta che siano vestite non importa come"e lui a quell'affermazione rise, si era appena ricordato di una cosa.
"E poi c'è Wanda che le rimaneva completamente svestite in tutta la casa"
"Sono completamente opposte...da come ne parli sembra davvero una brava ragazza"
"Si...lo è"e James stava dicendo nient'altro che la verità.
"E tu sembra che ci tieni molto a lei"
"Mh...non lo so, un po' forse. Non saprei dirtelo con certezza"
"Ehi, sono la tua mamma, non devi mentirmi!"
"Un po' più del previsto..."disse lui con un sorriso completamente rivolto al pavimento.
"Mh...okay"
"Okay? È tutto quello che hai da dirmi?"
"Si, ti vedo un po' perso fra le nuvole, per i tuoi pensieri ma penso ti faccia bene. Credo proprio che Wanda possa essere la ragazza adatta a te e dovresti buttarti"
"Mamma è ancora troppo presto...e poi..."
"Allora qualcosa c'è! Ti piace?"
"Si. Si, mi piace mamma e ringrazia Dio che io abbia spento il microfono...se avesse sentito Sam tutto quello che ti sto dicendo mi avrebbe deriso per una settimana intera"
"Addirittura? Guarda che amare non è uno scherzo e quando ti innamori certamente non decidi tu quando, dove, come e con chi possa succedere ma credimi ti regalerà tutta la gioia di questo mondo"
"Tu sei mai stata innamorata?"
"Non sai quante volte, avrò perso la testa tre o quattro volte, forse? Non lo ricordo neanche..."
"E hai mai amato a tal punto di fare qualcosa di pazzo?"
"Si...con tuo padre. Non ci crederai lo so, ma prima era molto difficile che una persona come me, una misera ragazza che stava studiando per diventare infermiera potesse stare con il figlio di un imprenditore. Ma non hai idea di quanti sacrifici io abbia fatto per poter conquistare il suo cuore e per poter avere, anche solo per un secondo, la sua attenzione su di me"
"E...ti senti ancora amata da lui?"
Sua madre tentennò prima di rispondere apertamente a suo figlio, ma entrambi sapevano che non era così. Che ormai l'amore si era dissolto diventando cenere.
"No, non lo sento più..."
"E allora perché questo? Pensi che non me ne accorga? Mamma, so che fai molti sacrifici, più di quelli che potrebbe fare papà ma sai perfettamente che quelli non li prendo per niente in considerazione però ti vedo triste, c'è qualcosa che non va?"
Sua madre non è che non voleva rispondere, piuttosto aveva paura di come poteva reagire. Dopotutto anche i genitori, a volte, hanno paura di dire qualcosa ai propri figli.
"Va tutto bene James, veramente..."
"Non mentirmi, non farlo anche tu"
James sapeva che questa era uno di quei momenti dove sua madre gli nascondeva qualcosa ma lei era troppo testarda da poterglielo rivelare. Oppure aveva solo paura che suo figlio venisse messo in mezzo anche se non c'era bisogno.
"Non ti sto mentendo, lo faccio solo per proteggerti"
"Da cosa?"
"Da ciò che potrebbe farti male..."
"Ma l'hai fatto sempre"disse lui alzandosi.
"Si, è vero tu ora sei cresciuto e anche se hai solo 18 anni stai per affacciarti al mondo ma resterai sempre mio figlio. Ed io ho il dovere di saperti proteggere da qualsiasi cosa che ti possa fare male, sto dando la vita per te..."
"Perché ho come l'impressione che tu mi stia nascondendo qualcosa?"
"Io non ti nascondo niente, non ti fidi della tua mamma? Tu impari in fretta James e sai benissimo il valore delle cose e persino delle persone, specie di una certa Wanda..."
In realtà lei aveva qualcosa da nascondergli, ma che ben presto sarebbe saltato fuori. In quel momento James pensava di vivere in un mondo pieno di bugie.
"Perché hai messo in mezzo Wanda? E poi dare valore, lei mica è un oggetto..."
"Ah! Visto? Mi stai dando più conferme che ti piace!"
"Credo si sia fatto tardi, dovresti andare a dormire"
"Non cambiare argomento e poi mi stai dando della vecchia?"
Loro due risero e rimasero un minuto a guardarsi.
"Io e te siamo uguali, sai bene cosa significa dover buttare via tutto te stesso solo per la felicità di qualcuno"
"In realtà non lo so ancora"
"Lo scoprirai presto...buonanotte"disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
Lui la salutò con un sorriso leggero e poi chiuse la porta. Si mise sotto le lenzuola e rifletté sulle parole di sua madre, continuando a pensare le palpebre gli si fecero pesanti e ben presto chiuse gli occhi e, ancora una volta, la ragazza dagli occhi verdi lo venne a trovare.
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