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Bari, è tornato il salone "Promessi sposi"
Bari, è tornato il salone "Promessi sposi". A Palazzo di Città è andata in scena la XXXVI edizione del salone nazionale "Promessi Sposi, il matrimonio in vetrina", in programma nel Nuovo Padiglione della Fiera del Levante dal 10 al 13 novembre. Un’edizione simbolo di ripresa economica per un comparto tra i più colpiti dalla pandemia. La rassegna, dopo l'edizione della ripartenza dell'anno scorso, è tornata in grande stile a Bari, forte della sua immagine ormai radicata nel sud Italia. "Promessi Sposi" promette ancora una volta di costruire a 360° il giorno del matrimonio delle coppie, trovando ogni dettaglio per organizzare le nozze che hanno sempre desiderato. "Dopo gli anni di difficoltà dovuti alla pandemia, Bari torna ad essere protagonista del settore wedding – ha affermato l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone – "con un evento che farà conoscere un indotto fondamentale per la Puglia insieme a tutte le figure professionali che hanno portato il nostro territorio ad essere richiesto e ambito dagli sposi di tutto il mondo. Rivolgo un ringraziamento particolare ai nostri artigiani che hanno saputo fare della propria passione un mestiere, portando alla luce un’arte che rende inconfondibile e unico un matrimonio in Puglia all'interno di location che non hanno eguali”. La manifestazione ha accolto 216 espositori, circa il 47% in più del 2021, con un’importante presenza dei produttori di abiti da sposa, sposo, cerimonia e accessori provenienti da tutta la Puglia. È stata confermata la sinergia con Confartigianato Bari e quest’anno è stata attivata anche con l'IPSIA Luigi Santarella che ha portato gli alunni dei settori moda e video a fare esperienza lavorativa proprio in fiera, nel back-stage delle sfilate, come servizio hostess e per la realizzazione di fantastici video sull'evento. "Ancora una volta siamo presenti durante la fiera con il ‘Villaggio Confartigianato’ – ha precisato Marici Levi, vicepresidente di Confartigianato – che quest’anno ha accolto 16 imprese associate, con 20 stand che abbracciano vari ambiti del settore, dall’estetica alla stampa". Tante le iniziative proposte durante la quattro giorni dedicata al matrimonio. Come di consueto il "Promessi Sposi Bridal Show", attesissimo momento moda che presenta le nuove collezioni bridal 2023, in un padiglione adiacente a quello dell'esposizione, trasformato in un fantastico mondo di sogni e bellezza. Sono tornati anche i format Levantecooking e Levantecake, due grandi aree interamente dedicate al 'wedding food' e al 'wedding cake'. Sabato si è tenuto il concorso nazionale "Un giorno da modella", realizzato in collaborazione con la rivista nazionale di settore "White Sposa" e dedicato alle future spose. Domenica si è svolto l’incontro con i wedding planner e designer di eventi Cira Lombardo e Angelo Garini, che hanno presentato le loro opere letterarie. Durante tutti i giorni sono state proposte esibizioni live delle band presenti in fiera sul palco della più intensa animazione nuziale. "L’aumento del 47% degli espositori rispetto al 2021 – ha dichiarato Gaetano Portoghese, patron della manifestazione – dimostra quanto questa edizione segni la vera ripartenza economica di un settore importante come quello del wedding, delle cerimonie e degli eventi. Si pensi che nel 2020 la Puglia ha registrato nonostante la pandemia 5747 matrimoni e che nel 2022 ha suscitato il maggior interesse nell'ambito del Destination Wedding rispetto alle altre due mete italiane preferite, Toscana e Sicilia". Grandi nomi dello spettacolo sono arrivati come ospiti: Miriana Trevisan, Alex Belli, Delia Duran, Eugenio Colombo, Valerio Logrieco. Ancora la show girl e ballerina Matilde Brandi, madrina d'eccezione dell'evento, che ha presentato all’inaugurazione giovedì 10 novembre alle ore 16.30 e la show girl e conduttrice televisiva e radiofonica Manila Nazzaro che ha presentato le sfilate del "Promessi Sposi Bridal Show" e il concorso "Un giorno da modella". "Non so se capiti spesso che una scuola partecipi a una fiera – ha commentato la professoressa Sabrina Scura dell’IPSIA Santarella – ma di certo è un’iniziativa molto bella. Quindi ringrazio tutti coloro che credono nella scuola e nel vero investimento che deve fare la Puglia, favorire le nuove generazioni stimolandole a restare nella nostra regione e dare il loro meglio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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✓L'abito da sposa ha una lunga storia. Già in epoca romana la sposa indossava una tunica bianca legata con un nodo che poteva sciogliere solo lo sposo, il velo era invece giallo: simbolo del fuoco della dea Vesta che proteggeva il focolare domestico. ✓I matrimoni effettuati durante e immediatamente dopo il Medioevo, soprattutto fra le classi sociali più abbienti, rappresentavano molto più che la semplice unione fra due persone. Si trattava di legami di interesse di carattere politico o economico, pertanto la sposa non rappresentava soltanto se stessa, ma l'intera famiglia, e per tale ragione doveva apparire nella migliore luce possibile. Erano quindi scelti vestiti dai colori accesi e dai materiali pregiati. Non era raro che una sposa indossasse abiti di velluto o seta e spesso persino pellicce. Nelle classi sociali meno facoltose, le spose tentavano al massimo delle proprie possibilità di “copiare” l'abbigliamento delle spose delle famiglie ricche. ✓ Nel corso dei secoli, è rimasta la tendenza a vestire la sposa al meglio che la condizione economica famigliare potesse permettere. Attualmente esistono abiti nuziali di ogni tipo e costo. Benché a metà del XIX secolo si sia diffusa l'abitudine ad indossare abiti lunghi ed ampi, simili a quelli in voga dell'età vittoriana, in realtà lo stile dell'abito da sposa è generalmente molto legato alla moda del periodo. Per esempio negli anni venti le spose vestivano abiti corti davanti, con un lungo strascico, spesso abbinato ad un cappello cloche. L’uso dello strascico comincia intorno al 1500 e continua imperturbato fino ai nostri giorni. All’inizio però la lunghezza dello strascico indicava la ricchezza della sposa. Più era lungo e decorato più ricca era la sposa e quindi la famiglia. ✓Per tradizione l'abito da sposa è di colore bianco* benché sia possibile spaziare in un raggio di colori che includono anche tonalità come l'avorio, il crema, l'écru ecc. Una delle prime donne a vestire di bianco fu Maria Stuarda, quando sposò Francesco II di Francia, una scelta singolare, dato che in quel periodo per i francesi il bianco era il colore del lutto. https://www.instagram.com/p/B6krWqroTbE/?igshid=1entmlskmhfr6
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Tradizioni nuziali moderne: conflitto o compromesso?
Tradizioni nuziali moderne
Quasi tutte le ragazze fin dalla tenera età sognano un evento così importante nella vita di una donna come un matrimonio. Esaminiamo gli stili degli abiti da sposa, stiliamo liste degli ospiti, disegniamo inviti immaginari, spesso pensiamo a combinazioni di colori prima che la data desiderata sia stata scelta e impostata. Ecco perché, al momento di pronunciare parole care al nostro amato, possiamo già disegnare un'immagine approssimativa del matrimonio dei nostri sogni.
Pianificare un evento felice, purtroppo, è spesso irto d'incomprensioni e divergenze di opinioni, sia con lo sposo che con la generazione precedente. E se è più facile raggiungere un accordo con il tuo prescelto, portando baci e preghiere appassionate nell'armamento, allora i genitori sono una fortezza inespugnabile e incrollabile.
Il numero di ospiti
Il primo e più comune ostacolo è la lista, o meglio, il numero di ospiti pianificati. Le tendenze del moderno matrimonio cittadino mostrano una diminuzione nella lista degli ospiti ai parenti e amici più stretti e vicini. Così, recentemente, gli sposi si sono concentrati sul design e lo stile del matrimonio, compresa la scelta di un costoso fotografo professionista, limitando l'elenco di tutti i tipi di zie, i vicini nell'approdo e i conoscenti della scuola.
Il conflitto è regolato, di regola, distribuendo la componente finanziaria del matrimonio: chi paga, da quella parte, e il vantaggio di scegliere una lista degli invitati. Se sei in grado di pagare personalmente il banchetto, hai il diritto di insistere sulla tua opzione, che si tratti di un matrimonio economico o di una festa di lusso.
Tradizioni nuziali per le coppie momerne
La seconda situazione di conflitto sorge nella lotta della gioventù moderna contro le tradizioni. Per molte coppie che intendono sposarsi tanti tradizioni sono spiacevoli. Cosa fare se le opinioni degli innamorati sulla tradizionale componente di matrimonio sono diverse dalle opinioni di tali cari genitori? Come trovare il compromesso desiderato?
E, soprattutto, ricorda che un matrimonio è, prima di tutto, una celebrazione degli sposi, che dovrebbero rimanere in memoria in una giornata luminosa, calda e spirituale.
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Non vediamo l'ora che tu possa goderti la bellezza di questi nuovi abiti
Le spose di Essense of Australia sono audaci nel loro desiderio di vedere la loro storia d'amore svolgersi il giorno del loro matrimonio. Gli abiti mozzafiato dell'ultima collezione ti aiuteranno a dare vita alla tua storia d'amore moderna. Con stili per ogni tipo di sposa, dal bohémien al romantico, dallo chic al sobrio abito sposa economico, troverai sicuramente l'abito che fa per te. La nuova collezione di Essense of Australia è ricca di silhouette mozzafiato abiti cerimonia premaman, tessuti eleganti, intricati abbellimenti e dettagli inaspettati. Non vediamo l'ora che tu possa goderti la bellezza di questi nuovi abiti, scoprili tutti nella nostra galleria di abiti. Continua a dare un'occhiata ad alcuni degli abiti straordinari della nuova collezione: Questo abito aderente con scollo a cuore sfuma i confini tra lo stile bohémien e quello tradizionale da sposa. L'abito Atlas presenta stecche a vista nel corpetto per una struttura sexy e pizzo barocco ricamato dappertutto.
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Lectio Divina:
3ª Domenica d’Avvento (A)
Lectio
Domenica, 15 Dicembre, 2019
La testimonianza di Gesù su Giovanni Battista
Matteo 11,2-11
1. Invochiamo lo Spirito santo
Spirito di Dio,
che agli inizi della creazione
ti libravi sugli abissi dell'universo
e trasformavi in sorriso di bellezza
il grande sbadiglio delle cose,
scendi ancora sulla terra
e donale il brivido dei cominciamenti.
Questo mondo che invecchia,
sfioralo con l'ala della tua gloria.
Restituiscici al gaudio dei primordi.
Riversati senza misura su tutte le nostre afflizioni.
Librati ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo.
E il deserto, finalmente, ridiventerà giardino
e nel giardino fiorirà l'albero della giustizia
e frutto della giustizia sarà la pace.
Spirito di Dio, che presso le rive del Giordano
sei sceso in pienezza sul capo di Gesù
e l'hai proclamato Messia,
dilaga su questa porzione del tuo Corpo mistico
raccolta davanti a te.
Adornala di una veste di grazia.
Consacrala con l'unzione
e invitala a portare il lieto annunzio ai poveri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri
e a promulgare l'anno di misericordia del Signore.
Liberaci dalla paura di non farcela più.
Dai nostri occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.
Dal nostro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.
Dalle nostre mani grondi la benedizione del Padre
su tutto ciò che accarezziamo.
Fa' risplendere di gioia i nostri corpi.
Rivestici di abiti nuziali.
E cingici con cinture di luce.
Perché, per noi e per tutti, lo Sposo non tarderà.
T. Bello
2. Il contesto liturgico
* Il tempo liturgico d’Avvento, in questa sua prima parte, è tutto orientato a far concentrare il nostro sguardo su “Colui che viene”: viene nella nostra umana carne con il Natale, viene sul trono di giudice nell’ultimo giorno.
* L’ultimo giorno, il giorno del ritorno del Cristo glorioso, è un evento che l’amorosa fede nel Signore c’insegna a desiderare e invocare: maranathà - ci spinge a gridare lo Spirito, nell’attesa della tua venuta - diciamo ogni giorno adorando le specie eucaristiche, venga il tuo regno - supplichiamo nel cuore della Sposa Chiesa dando voce al Cristo che prega il Padre in ogni ora-cardine della nostra giornata.
Il tempo sconosciuto che ci separa da questa seconda venuta del Messia è spazio di operosa creatività, per “preparare le vie” e preparare il nostro cuore e i nostri occhi a saper cogliere il momento in cui la parusia si avvererà, ma anche per “abbreviare” il tempo dell’attesa adoperandosi perché si realizzino al più presto le condizioni propizie al ritorno del Signore: “i ciechi vedono, gli storpi camminano…”.
* Tutta la liturgia di questa domenica è un caloroso e pressante invito alla gioia: l’attesa del Messia sta per concludersi! L’orazione iniziale recita così: “Guarda, o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza”. A pochi giorni da questa domenica, infatti, inizieranno i giorni della diretta preparazione al Natale di Gesù che è la prima realizzazione del regno di Dio atteso.
* La prima lettura (Is 35,1-6.8.10) ha un inizio sorprendente, dato che il capitolo precedente termina con un giudizio severo del Signore, e subito imposta il tono di questa domenica. La schiavitù del popolo è terminata, si prepara un nuovo esodo e, come fece al tempo dell’Egitto, Jhwh verrà a salvare il suo popolo. L’opera di redenzione del Signore previene la miseria dell’uomo con la sua grazia e si rivolge all’umanità in tutte le sue difficoltà e malattie, rappresentate dal richiamo a ciechi, sordi, zoppi: le stesse categorie citate da Gesù nel vangelo odierno. Per questo è possibile obbedire al comando di rallegrarsi e può salire a Dio una richiesta di perdono piena di speranza (cfr Sal 50,10; Os 6,1) e compiere il nuovo esodo, riattraversare il deserto della nostra lontananza volontaria da Dio e ritornare a casa nostra, alla sorgente d’acqua che non finisce.
* La seconda lettura (Gc 5,7-10) esorta a comprendere correttamente il ritardo della parusia che l’opinione comune dei Cristiani della prima epoca riteneva, invece, vicinissima. Anche loro devono adottare un atteggiamento di pazienza, ma senza cessare di essere attivi e attenti per essere pronti a cogliere al volo il momento del ritorno del Signore glorioso. In pratica, quest’invito è richiamo a imitare la pazienza di Dio che sola ci conduce alla conversione (cfr Rm 2, 4). Nella sua magnanimità Dio crea in noi lo spazio per una vita nuova e perdonandoci ci rende capaci di aprirci al prossimo, lontano e vicino.
3. Il testo evangelico
Matteo 11, 2-11
In quel tempo, 2 Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3 "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". 4 Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: 5 I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, 6 e beato colui che non si scandalizza di me".
7 Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8 Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! 9 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. 10 Egli è colui, del quale sta scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te". 11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui".
4. Fermiamoci a rileggere il testo evangelico
- Sussurriamo con calma le parole del vangelo, facendole passare pian piano dalla lingua alla mente, dalla mente al cuore.
Gustiamo con calma alcune di queste parole…
- Siamo attorno a Gesù e ascoltiamo quello che gli chiedono i discepoli di Giovanni: è un interrogativo serio, di quelli che possono cambiare la storia.
- La risposta di Gesù ha un tono posato, ma ci ferisce il cuore come una freccia: è chiaro, il Messia atteso è Lui!
Il cuore salta di gioiosa emozione!
Poi, un po’ alla vota, emergono le domande.
- E il famoso Giovanni che battezzava al Giordano immergendoci nel grande fiume della purificazione e della conversione? Eppure lui, con tutta la sua parola travolgente, con la sua vita esemplare che ci ha messi in crisi… è “solo” un profeta.
- Gesù di Nazaret, invece, è ben di più. Dunque, possiamo sperare che presto il Regno di Jhwh si realizzerà in mezzo a noi: pace, giustizia, solidarietà, fine delle malattie, niente più dolore e morte…
Eccolo: è qui, in mezzo a noi!
- Com’è possibile che sia vero tutto ciò?
Basta guardarsi attorno: le guerre imperversano, più crudeli che mai! Le malattie sono cambiate, ma continuano a seminare dolore, paura, mutilazioni, morte. È vero che tanti cercano di aiutare il prossimo, ma ce ne sono altrettanti che cercano solo il proprio interesse economico o il potere.
Gli storpi non camminano, i ciechi restano tali, la resurrezione dei morti è solo una speranza lontana e la morte non ci è stata ancora mai risparmiata!
Dov’è il Regno di Dio con i suoi doni?
Calmati… respira piano… rileggi la Parola: beato colui che non si scandalizza di me!
- Il Regno è venuto, ma non è ancora totalizzante! Non cessare di nutrire la speranza e di coltivare la gioia: Eccolo: il Messia è qui, in mezzo a noi!
- Lascia che le domande, i dubbi, i desideri e le speranze corrano liberamente attorno alla Parola di Gesù. Lascia che si confrontino e scontrino con essa.
Un po’ alla volta emergerà una risposta, anche se parziale: non nelle argomentazioni, ma guardando bene in faccia “Colui che viene” e che ti sta parlando ora.
Non stancarti di ripetere sottovoce la sua Parola e di custodirla nel cuore, al di sopra e al di dentro di tutti i dubbi e i problemi della tua giornata.
5. Guardiamo più da vicino il testo di Matteo
= Il nostro brano è collocato all’inizio di una nuova sezione del vangelo (11, 2–12, 50): è una serie di racconti circa l’attività di Gesù che fa seguito al discorso sull’apostolato. Non vengono narrati molti miracoli, ma l’evangelista pone l’accento sulla polemica fra Gesù e i suoi avversari, in un crescendo che continuerà per tutto il resto del vangelo.
Il testo è, con tutta probabilità, il riflesso dei primi dibattiti teologici fra i Cristiani e i discepoli di Giovanni, centrato sulla natura della missione di Gesù.
= Giovanni, che era in carcere…: Da molto, ormai, Matteo non parlava del Battezzatore (l’ultimo accenno è in 4, 12) e ora ci dice che egli è in prigione, ma riferirà solo più avanti le circostanze della sua carcerazione (14, 3-12).
* Il carcere di Giovanni, come per tutti, è luogo di segregazione, una specie di “mondo a parte” che lo rende quasi estraneo a ciò che costituisce la vita normale e deforma la percezione delle notizie che riceve dall’esterno. Non ci stupisca, anche per questo motivo, la domanda del Battezzatore che, pure, era stato il primo a riconoscere in Gesù “il più potente” (3, 11) e il giudice escatologico che “ha in mano il ventilabro” (3, 12), inchinandosi a Lui con umiltà e trepidazione (cfr 3, 11).
= Avendo sentito parlare delle opere del Cristo…: l’espressione “opere del Cristo”, usata per richiamare quanto Gesù andava facendo, anticipa la risposta che egli darà alla domanda di Giovanni.
* Giovanni Battista, stando in carcere, ascolta le notizie su Gesù: anche noi ogni giorno, stando nelle nostre "prigioni" di solitudini o di lontananza da Dio o di dolore, ascoltiamo “qualcosa” che viene da molte fonti e ci sentiamo frastornati.
Spesso è difficile distinguere la buona notizia del vangelo in mezzo a tante cose del nostro quotidiano!
Eppure, le opere dell’uomo Gesù sono “le opere del Cristo”, anche se noi non sempre ce ne accorgiamo, proprio come avviene a Giovanni.
= Sei tu che devi venire o dobbiamo attenderne un altro? Giovanni, quando battezzava intere folle nel Giordano, aveva descritto un Messia forte e severo nel punire i peccati degli uomini: “Colui che viene dopo di me è più potente di me, ed io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula in un fuoco inestinguibile” (Mt 3, 11-12). In quella severità che sferzava in vista della conversione e, perciò, della salvezza, Giovanni aveva letto il sigillo della misericordia di Jhwh. Ora, sottoposto alla prova del carcere, reso fragile per il senso di fallimento e di impotenza, vittima dell’ingiustizia e della prepotenza contro cui aveva sempre lottato, gli sembra che il male stia trionfando e ne è sconcertato. Immerso irrimediabilmente in questa nebbia, non riesce più a vedere con chiarezza la potenza di Dio in azione nelle opere di Gesù.
* È lecito ipotizzare: Gesù si stava rivelando gradualmente come il Messia, ma lo faceva rompendo i canoni dell’ideale ebraico e delle consuete interpretazioni delle sacre Scritture: non stava “facendo giustizia”, non stava separando i buoni dai cattivi come il vaglio separa il grano buono dalla pula; predicava con energia la conversione ma perdonava i peccatori; si mostrava “mite e umile di cuore” (Mt 11, 29), aperto e disponibile verso tutti, alieno da ogni forma plateale di contestazione al sistema. È possibile pensare, perciò, che Giovanni sia entrato in crisi perché Gesù non corrispondeva al Messia che egli attendeva e che aveva sempre predicato; quindi, manda una delegazione da Gesù per porre alcuni quesiti e riportarne una parola che faccia un po’ di luce in questo mistero di contraddizioni: “Chi sei tu, Gesù? Che cosa dici di te stesso? Come possiamo credere in te, se, di fronte alla prepotenza e all’ingiustizia, ti manifesti come il Messia paziente, misericordioso, non violento?”
Chi di noi non ha mai cercato di farsi un’idea più precisa di Colui nel quale crede e del suo modo di agire, quando la vita lo ha fatto scontrare con tante contraddizioni e ingiustizie, anche nella Chiesa? Chi di noi non ha mai fatto fatica a vedere e interpretare correttamente i segni della presenza attiva del Signore dentro la propria storia? È difficile accogliere un Dio “diverso” dai nostri schemi e perciò non possiamo accusare il Battista, perché anche noi siamo soggetti alla tentazione di volere un Dio che abbia i nostri sentimenti, gusti e che sia magari anche un po’ vendicativo nel fare “giustizia”. Vorremmo spesso un Dio fatto a nostra immagine e somiglianza, ma “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie…” (Is 55, 8).
= Gesù rispose: Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: Gesù non risponde in modo rapido e diretto, ma mostra con chiarezza come i fatti che provengono dalla sua azione stiano cambiando la storia e realizzando le profezia antiche sul Messia. Nessuna risposta “pronto uso”, quindi, ma i discepoli devono tornare da Giovanni e riferirgli quello che loro stessi hanno udito e visto, perché le guarigioni, le risurrezioni e le liberazioni sono i segni ormai inequivocabili della messianicità di Gesù di Nazaret.
Dobbiamo imparare ogni giorno annunciare la buona novella a partire da quello che noi stessi sentiamo e vediamo. La testimonianza fraterna è indispensabile per comunicare il vangelo.
* Il Cristo si sottopone umilmente all'interrogatorio e risponde indicando ai discepoli di Giovanni un vero e proprio metodo di comprensione e di annuncio: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete". Il quarto evangelista richiama lo stesso metodo aprendo la sua prima lettera: “Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (1Gv 1, 1-3). Questo è il metodo missionario adottato dalla Chiesa primitiva: il metodo imparato dall’incarnazione del Verbo.
L'annuncio vero ed efficace passa attraverso la comunicazione semplice e modesta dell'esperienza personale: le parole senza rumore di una vita tessuta di fede.
= I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i poveri sono evangelizzati: In queste parole, somma di diverse citazioni di Isaia (28, 18-19; 35, 5-6; 42, 18; 61, 1) sta il cuore della risposta di Gesù e di tutto il nostro brano. Il Signore presenta la propria opera non come giudizio e dominio, ma come benedizione divina per i bisognosi del Popolo.
È significativo che i brani profetici citati non contengano i riferimenti alla lebbra e alla morte, che invece l’evangelista riferisce dalla bocca di Gesù. Questo sottolinea la novità che Gesù porta nella sua maniera di realizzare le profezie sul Messia atteso da Israele.
Le opere di Gesù sono grandi, ma Lui è uno dei “piccoli” di cui parla con predilezione, è un “povero di Jhwh” che già vede la croce alla fine del suo cammino di uomo. Questo è insopportabile per chi spera in un Messia trionfante. Beato chi ode e vede con un cuore pieno di fede.
* Indirettamente, Gesù invita lo stesso Giovanni a udire e vedere ciò che egli sta insegnando e operando. Così l’ultimo dei profeti potrebbe ricordare e ora riconoscere che quanto Gesù dice e fa corrisponde alle grandi profezie messianiche, di cui è ricco il Primo Testamento.
È il meccanismo della “memoria religiosa”, senza la quale la fede non si accende mai e, soprattutto, non può sopravvivere ai colpi degli scandali che la vita le mette dinanzi: le opere di Dio del passato sono il segno della sua fedeltà alle promesse e il pegno delle sue opere del futuro.
Impegnarsi a ricordare ogni giorno le “grandi cose” che Dio ha fatto per noi e in noi (cfr Lc 1, 49) non significa cadere nella sterile reiterazione, ma portare il seme della grazia attiva di Dio man mano fin nel più profondo di se stessi, affinché possa germogliare e dare frutto. Anche l’Eucaristia è ricordo: è “memoriale della Pasqua del Signore”, ricordo vivo e attuale della salvezza donata a ciascuno di noi.
= Beato è chi non sarà scandalizzato di me: “Scandalo” è un vocabolo greco: la “pietra d’inciampo” preparata per colpire di sorpresa una persona. Nonostante il significato che noi attribuiamo di solito a questa parola, nella Bibbia “scandalo” può essere qualcosa di negativo come qualcosa di positivo.
Gesù è uno che “scandalizza” i suoi concittadini per le sue origini poco “in” e poco adatte al Messia glorioso; scandalizza i farisei con le sue parole sferzanti, scandalizza i discepoli del Battista con il suo operato fuori degli schemi previsti e scandalizza i suoi discepoli con la propria morte infamante…
Lo stesso Gesù, però, non elogia chi scandalizza i piccoli o coloro che sono occasione di scandalo (cfr Mt 5, 29) alla fede o alla morale, inducendo gli altri a percorrere strade sbagliate.
Il tipo di scandalo del quale abbiamo bisogno è quello che scaturisce dal vivere radicalmente il vangelo, quello che ci scuote dalle nostre abitudini di vita e dai nostri schemi mentali.
A nostra volta, siamo chiamati tutti a “scandalizzare” il mondo con lo scandalo del vangelo dimostrando con la vita di non assoggettarsi a usi e costumi lontani dalla fede cristiana, di rifiutare compromessi che provocherebbero ingiustizie, di preoccuparsi dei poveri e degli ultimi.
= Cosa siete andati a vedere nel deserto?: Nonostante la debolezza dimostrata dalla domanda posta da Giovanni, Gesù descrive con entusiasmo il suo precursore come un profeta che alla parola ardente unisce i segni vivi e incontestabili del suo rapporto privilegiato con qual Dio in nome del quale parla al Popolo. Anzi, con questa serie incalzante di sei domande retoriche e tre proposizioni positive, Gesù afferma che Giovanni è più di un profeta: è colui di cui parlano le Scritture antiche dei padri, il messaggero che prepara la via al Signore (Mt 3, 3) secondo quanto avevano detto i profeti antichi (Ml 3,1; Es 23, 20). Tuttavia il Signore non si attarda a spiegare i motivi della sua affermazione: forse sono fin troppo evidenti agli uditori.
= Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista: Giovanni non è solo un eminente profeta e il precursore del Messia (perché è ormai evidente che Gesù si ritiene tale), ma è grande anche come uomo, più di tutti i suoi contemporanei e degli uomini delle epoche precedenti. È una lode di tipo strettamente personale, quella che Gesù indirizza al prigioniero di Erode e non solo un’iperbole. Con queste parole, Gesù anticipa l’accostamento fra Giovanni battista ed Elia, che sarà esplicito nel vers. 14: “se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire”.
* L’espressione “tra i nati di donna” ha un tipico sapore semita, ma contiene anche un’allusione al mistero dell’origine di Gesù: anche Lui è “nato da donna”, ma solo per quanto riguarda la propria carne, perché la sua genesi umano-divina è molto al di là della semplice umanità.
La nostra nascita di “figli di Dio” per mezzo della fede è anch’essa avvolta dal mistero: “non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1, 13). Noi siamo “nati da donna” ma non siamo destinati alla terra, bensì al Regno dei cieli e lì verremo valutati secondo la fede e le opere di essa, frutto dell’accoglienza della grazia battesimale.
= Tuttavia il più piccolo …: questa parte della frase (forse una glossa primitiva) sembra limitare l’entusiastica presentazione del Battista. Per quanto grande fra gli uomini, Giovanni è piccolo nel Regno, perché lì tutto è misurato secondo criteri ben diversi da quelli della terra: il metro dei tempi nuovi che stanno venendo e sono iniziati con la venuta umana del Figlio di Dio. Chi appartiene a questa generazione del tutto nuova, è maggiore di chiunque sia vissuto nell’epoca precedente, anche di Giovanni il Battezzatore.
* Il contrasto tra "grande" e "piccolo" è creato appositamente per chiarire a tutti i credenti che per essere grandi bisogna diventare sempre più piccoli. Nella sua "grandezza" umana Giovanni viene indicato da Gesù come il più piccolo nel Regno e anche per Giovanni, quindi, si pone l’esigenza evangelica di “farsi piccolo” nelle mani di Dio. È la stessa esigenza che si pone ogni giorno per ciascuno di noi, tentati di assimilarci ai “grandi” e ai “potenti”, almeno nel desiderio!
6. Preghiamo la Parola ringraziando il Signore
Ancora una volta, è la stessa liturgia che, nel salmo responsoriale di oggi, ci offre la preghiera che innalziamo al Dio della nostra gioia, datore di ogni salvezza. Dal Salmo 145:
Il Signore è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
7. Dalla Parola alla contemplazione
Signore Gesù
che “stai per venire”,
non tardare ancora
e ascolta il grido dei poveri
che guardano a te per avere
salvezza, giustizia e gioia.
Donaci occhi limpidi e cuore puro
per saper discernere
la tua presenza attiva e feconda
anche negli avvenimenti
del nostro “oggi”
che ci appare così grigio
e privo di raggi di speranza!
Vieni, Signore Gesù!
"Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
E chi ascolta ripeta: «Vieni!».
Chi ha sete venga;
chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita.
Colui che attesta queste cose dice:
«Sì, verrò presto!».
Amen.
Vieni, Signore Gesù” (Ap 22, 17. 20).
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Psycho-pass Movie Novel Capitolo 2 Completo
Mi sembra sia passato un secolo dall’ultima volta che ho postato un capitolo in italiano, ma eccomi qui col NR. 2. La fandom di psycho-pass ultimamente è decisamente inattiva, perciò spero ci siano ancora persone interessate a leggere la traduzione in italiano. Se ci siete fatevi sentire… ;-P
Nota prima di leggere: le frasi in corsivo rappresentano i pensieri dei personaggi.
1
Nell’ufficio della Direttrice, alla sede centrale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Tsunemori si trovava faccia a faccia con il suo superiore, Kasei Jōshū, seduta alla sua scrivania. La Direttrice Kasei, che è una parte del Sibyl System. Questa non era una metafora, lei era un corpo meccanico, il contenitore di un ‘cervello’ inscatolato. Venire a conoscenza di quel fatto era stato uno shock per Tsunemori e ancora adesso si ricordava del senso di repulsione* provato, ma si era perfettamente abituata a comportarsi in modo da non mostrarlo all’esterno.
Non voglio più vedere nessun altro ucciso per essere messo a tacere. Per questo, terrò la bocca chiusa. ---lui aveva scoperto la verità ed è stato eliminato, un caso come Kagari Shūsei è sufficiente.
“…nemmeno un uomo ferito da avversari così ben armati. Ben fatto”
Mi chiedo chi sia in questo momento il contenuto* di Kasei per parlare in questo modo.
“Cominceremo l’interrogatorio quando il soggetto si sarà ristabilito dagli effetti del paralizer”
Aveva detto Tsunemori in tono pratico.
“Fino a quel momento è meglio che riposi come si deve”
Anche le parole di apprezzamento erano false.
“…un gruppo di immigrati illegali pesantemente armati” Tsunemori aveva celato una domanda sottile nelle proprie parole per tastare il terreno. “Sono stati sequestrati occhiali ad alte prestazioni; le persone coinvolte nella loro realizzazione hanno una piena conoscenza dei sistemi di difesa di questo paese”
“Cosa vorresti dire?”
“Non le sembra ci sia qualcosa di strano in corso?”
“…naturalmente, ci sono varie cose in corso. Se siano strane o meno, dipende dalla tua interpretazione”
Kasei aveva riso leggermente.
Anche se vado avanti su questa riga, non penso verrà fuori qualcosa. Tsunemori era ritornata sui suoi passi.
“…in ogni caso, ci rivedremo dopo, finito l’interrogatorio”
Tsunemori era uscita dall’ufficio della Direttrice.
“…”
Kasei l’aveva seguita con uno sguardo freddo.
Nel momento in cui la porta si era chiusa completamente, aveva usato il suo terminale portatile.
“Ispettore Shimotsuki, vieni nel mio ufficio”
2
“…matrimonio?”
In un negozio di abiti occidentali a Shinjuku, Akane Tsunemori aveva sgranato gli occhi.
La sua amica Kaori Minase le aveva inaspettatamente annunciato “Mi sono fidanzata con l’uomo che mi piace”
“Beh…” Kaori aveva sorriso felicemente. “Dato che anche lui è impegnato, la cerimonia probabilmente dovrà aspettare un po’ ma…mi piacerebbe che tu lo incontrassi presto, Akane. E’ davvero una brava persona”
Senza nemmeno pensarci, Akane aveva gettato le braccia al collo di Kaori.
Abbracciandola con forza, le aveva fatto i suoi auguri.
“Congratulazioni…congratulazioni davvero…!”
“Akane…”
Soltanto per un momento, Akane era stata sul punto di cedere alle lacrime. Era Akane che, come ufficiale della CID, si comportava con sicurezza sul lavoro, ma ora sembrava proprio la sorella minore di Kaori. Anche Kaori l’aveva abbracciata, accarezzandole piano la testa.
Gli abiti occidentali potevano essere prodotti anche con le stampanti 3D, ma nonostante il pieno sviluppo di un’avanzata cultura dell’ologramma, i negozi di abbigliamento che vendevano abiti reali erano sopravvissuti. Maggiori erano le prestazioni delle stampanti 3D, più costosi diventavano gli abiti e toccandoli con le mani si riusciva a capire quando erano imitazioni. Facendo buon uso di una grande varietà di materie prime, alla fine ‘il modo tradizionale’ era il migliore per realizzare un comfort di alta qualità. Gli abiti realizzati con le stampanti 3D erano decisamente comodi. Tuttavia, in termini di moda, la ‘praticità’ non poteva essere considerata un vantaggio determinante.
Soltanto che, a causa della diffusione degli ologrammi, I camerini di prova erano spariti. Anche ora, Kaori stava provando ogni sorta di abito cambiando l’holocostume. Tra questi, c’era anche un abito da sposa.
“…finalmente ti sposi, Kaori! È incredibile! Sono così felice”
Akane era felice come se fosse successo a lei.
“He he, grazie” Imbarazzata, Kaori aveva riso. “Questo mi ha fatto realizzare di nuovo che il Sistema di compatibilità amorosa del Sibyl System è incredibile. È anche grazie al Sibyl se ho avuto l’occasione di incontrarlo. Un po’ di tempo fa, è uscito anche un giudizio di raccomandazione al matrimonio, e così…ci siamo detti, e l’abbiamo comunicato ai nostri genitori”
“E’ così…”
Sentendo il nome del Sibyl System, l’espressione di Akane si era rannuvolata. Tuttavia, per non essere scoperta da Kaori, era ritornata di proposito alla sua faccia da migliori auguri.
“E il lavoro? Sta andando bene?”
“Si. La società per cui lavoro sta aumentando i profitti economici…ora sta allargando la sezione dello sviluppo sistemi e ho ricevuto in via ufficiosa un annuncio di promozione a capo sezione”
“Ohh”
“…all’inizio, non dico che non fossi felice, era veramente il lavoro giusto per me. Ci sono stati diversi fatti ma, il boom economico sta andando avanti continuamente e ora il paese è pacifico…A proposito di questo, è tutto grazie al Dipartimento di Pubblica Sicurezza dove lavori, Akane. Vero?”
Akane aveva annuito vagamente.
“Si…”
Yuki, Kagari, Masaoka --- le figure morte di tutti loro avevano attraversato i pensieri di Akane.
“Pace, tu dici…?”
“Se il Sibyl può insegnare alle persone la via per la felicità meglio di quanto le persone stesse possano fare, un giorno il Sibyl potrebbe davvero essere in grado di salvare la gente nel mondo”
“Chissà…”
Funahara Yuki.
La sua amica uccisa da Makishima Shougo. Lei era l’allegra mood maker del gruppo.
La sua morte è tutta colpa di Akane ---Mi chiedo se Kaori dica una cosa del genere. Lei era stata coinvolta senza volerlo. Ma Kaori questo non lo sa.
Il Sibyl System non ha potuto proteggere Yuki.
Quando Akane aveva puntato il suo dominator, il Sistema aveva protetto Makishima Shougo.
Kaori non ne è a conoscenza.
La vera natura del Sibyl System.
Le persone a conoscenza di questa natura sono davvero poche.
Akane e Kaori erano uscite dal negozio.
In strada, da un enorme monitor olografico giungeva l’annuncio di alcune notizie.
[Il programma di esportazione del Sibyl System sta procedendo regolarmente. A Shambala Float, nella SEAUn, il numero gli occupanti ha superato le 100.000 persone]
SEAUn --- ? Akane aveva sussultato internamente. Il legame speciale col governo giapponese. Come ho fatto a dimenticarmene? Immigranti illegali venuti da un paese al di là del mare --- un gruppo di terroristi pesantemente armati provenienti dal Sud Est Asiatico. Avrei dovuto ricordarmi della SEAUn prima di qualsiasi altra cosa. Ho come la sensazione che non sia qualcosa di poco importante.
Anche Kaori aveva gettato uno sguardo alla notizia.
“Meraviglioso, vero? Esportare ‘Pace e Ordine’ in un paese di conflitti”
3
Allungando senza pensarci la mano sinistra per controllare la temperatura dell’acqua della doccia, Ginoza aveva riso di se stesso. --- Cosa sto cercando di fare, controllare la temperatura con un braccio artificiale che non può sentire niente? Ho ancora dolori fantasma al braccio che ho perso, lo considero inconsciamente come una parte viva. Per prima cosa, la temperatura della doccia viene regolata automaticamente. Gli elettrodomestici intelligenti vanno incontro a tutti i desideri delle persone. Non c’è bisogno di perdere tempo nel ‘controllare’. Nonostante io lo capisca, sono una persona che ‘lo fa ancora senza pensarci’’.
Con l’attuale potere della tecnologia possono essere realizzate anche protesi di braccia con nervi artificiali simili a quelli di un corpo umano. Grazie ad alcuni risparmi rimastimi dal tempo in cui ero un ispettore, comprare uno di quegli arti non è andato oltre le mie possibilità --- tuttavia, Ginoza aveva fatto l’azzardo di scegliere un braccio artificiale dal design rozzo, usato per i lavori pesanti. Un ammonimento a se stesso. Non ha un bell’aspetto, ma questo braccio artificiale ad uso lavorativo ha anche I suoi lati positivi. Dato che è ben solidamente costruito, non si rompe nemmeno se colpisco con forza un drone militare.
Dormitorio degli esecutori all’interno del Dipartimento di Pubblica Sicurezza --- stanza privata di Ginoza.
Ginoza stava facendo una doccia. I suoi muscoli erano cresciuti negli ultimi due anni, come risultato del lavoro massacrante e del duro allenamento. Il getto d’acqua si spargeva sulla superficie del suo corpo vigoroso.
Un corpo senza grasso superfluo.
Ginoza era naturalmente portato per le arti letterarie e militari*. Dopo aver intrapreso la carriera elitaria di ispettore, aveva sempre considerato il lavoro d’ufficio più importante del lavoro d’azione. Una volta retrocesso alla posizione di esecutore aveva invertito l’importanza relativa di quelle attività. Tralasciando il fatto che in questo tipo di vita i rischi sono aumentati (cosa da non sottovalutare tuttavia), essere un esecutore è un lavoro che dà molte meno preoccupazioni rispetto all’essere ispettore.
--- a essere scelte dal Sibyl System sono le persone che potrebbero morire in ogni momento senza essere rimpiante.
Quelli sono gli esecutori.
Nonostante lo chiamasse lavoro senza preoccupazioni, il Ginoza attuale aveva alcune ragioni per non voler morire facilmente.
La sua ragione per vivere --- adempiere al suo dovere sul lavoro.
Un’altra ragione --- sostenere Tsunemori Akane.
Facendo così aveva la sensazione di riuscire a rendere felice il suo defunto padre, anche se soltanto un poco.
Finita la doccia, si era immerso sotto il getto dell’easy-drier*, poi si era spostato verso il salotto con un asciugamano in mano. Vestito soltanto di un paio di boxer, Ginoza aveva bevuto dell’acqua e accarezzato Dime che gli era corso incontro. Un grande cane da terapia di color marrone. Piuttosto vecchio. Aveva accarezzato vigorosamente la testa del bel Siberian Husky* e preparato la colazione per sé e il cibo per l’animale.
Sono veramente grato a Dime per il suo aiuto nel periodo agitato seguito alla morte di mio padre.
“Uh uh…”
Quando coccolava Dime in questo modo, il senso di solitudine che ultimamente era avvinghiato a Ginoza diminuiva un po’.
Ultimamente --- ?
In breve, da quel giorno* in cui lui se n’è andato.
Aveva un sentimento di solitudine che gli stringeva il cuore, lo stesso che aveva provato il giorno in cui suo padre era diventato un criminale latente. Aveva pensato che la seconda volta non sarebbe stata dura, ma si sbagliava.
“…mi chiedo cosa ne sarà di noi da ora in poi”
Ginoza aveva grattato la pancia di Dime che, sdraiandosi sulla schiena, l’aveva fatto ridere.
Sugou Teppei era stato assegnato all’Unità di Droni del Ministero della Difesa e successivamente all’Unità di Ricerca e Sviluppo di droni militari. Il mondo dell’Ingegneria Informatica e le battaglie delle Forze Speciali Militari. Il Giappone era chiuso ai rapporti con le altre nazioni ma l’import-export e il commercio estero continuavano. Il conflitto con le forze antigovernative estere era nato a causa di quel processo. Non era limitato soltanto alla difesa dei confini nazionali. Nascosto dietro l’immagine di una società privata, anche ora il Giappone stava diffondendo brutali battaglie oltremare. In quello scenario, la mente di Sugou si era logorata. Era diventato un criminale latente, analogamente ai suoi compagni che erano esausti come lui.
Sugou aveva corti capelli neri pettinati all’indietro e sopracciglia mascoline che gli conferivano un’aria di onestà nei confronti di chi lo guardava. Il suo petto era solido e muscoloso. Nella sua stanza nel dormitorio degli esecutori aveva quasi tutti i tipi di attrezzi da allenamento. Piuttosto che recarsi nella training room, gli piaceva tormentare i suoi muscoli in silenzio nella propria stanza. Si allenava duramente per essere in grado di fare da scudo agli altri in qualsiasi caso di pericolo. Non trovava spaventosi i criminali o gli scontri a fuoco. --- Semplicemente morirò. Non posso dire che sarebbe una perdita. Lungo disteso sulla panca piana, aveva sollevato un bilanciere da 120 kg di peso.
“Questa volta ha funzionato”
Mentre inspirava lentamente sulla panca piana, le parole del suo collega esecutore Ginoza gli avevano attraversato la mente. Era accaduto durante le indagini di un caso serio. Stranamente quelle parole erano rimaste impresse nella sua mente e non volevano andarsene. Ginoza Nobuchika, un ex ispettore. Sembra che fosse stato un rigido supervisore in passato ma ora era un eccellente esecutore, sempre in grado di mantenere la calma. Tuttavia c’erano momenti in cui sembrava insolitamente vulnerabile. E lo stesso sembrava accadere anche all’Ispettore Tsunemori Akane. Sebbene fossero entrambi arguti detective, mostravano segni di nascondere una profonda ferita. Sia l’Ispettore Tsunemori che l’Esecutore Ginoza erano rimasti chiaramente scossi di fronte a quella prova, un libro di carta in possesso di uno degli immigrati illegali.
--- forse sto pensando troppo.
Ridendo tra se, Sugou si era concentrato sull’allenamento muscolare di nuovo.
“Mm, sembra forte…”
Aveva mormorato Hinakawa. Di fronte a lui c’era un atleta muscoloso con abilità di combattimento corpo a corpo.
Training room del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Hinakawa aveva appena iniziato un programma di sparring. Un robot per l’allenamento al combattimento coperto da un ologramma dalle sembianze umane --- questo era lo sparring robot. Il rivestimento olografico del robot era stato progettato da Hinakawa stesso. --- per me è ben fatto. Occhi stretti dall’aria spietata. Labbra sottili. I pugni stretti come se fosse sul punto di colpire qualcuno. Un ologramma violento, dall’aria criminale. Anche soltanto stargli di fronte era estremamente pauroso.
Hinakawa era piccolo di statura, con i capelli arruffati. Era stato uno spacciatore di droghe riciclate e un drogato di integratori lui stesso. In origine era stato un designer di ologrammi. Esperto in cose che riguardavano l’informatica e le droghe, non aveva raggiunto lo stesso livello nella forza fisica.
Stava affrontando uno sparring drone nella training room per superare questo suo punto debole. Per essere in grado di proteggere la sua sorellona --- no, era Ispettore Tsunemori Akane, dal pericolo. Voleva diventare un po’ più forte.
Il robot, costruito a imitazione di un uomo gigantesco, l’aveva colpito con tutta la sua forza.
“Ahi…fa male…!”
Lo sparring era iniziato da 20 secondi e Hinakawa era stato sconfitto dal robot. Sembra che avesse impostato un livello troppo alto.
“Resisti…”
Riprendendo coraggio, aveva iniziato un altro match. Anche un viaggio di 1000 miglia comincia con un passo.
4
Quando taceva nonostante avesse cose di cui voleva parlare, Kunizuka Yayoi era inesorabile durante il sesso.
“…”
Dato che erano insieme da lungo tempo, Karanomori Shion l’aveva notato immediatamente. Se ha qualcosa da dire dovrebbe dirlo chiaramente…mentre pensava questo, Shion aveva raggiunto il climax ancora e ancora.
Yayoi era diventata impassibile, ma in qualche modo il sesso era finito per essere una cosa grandiosa.
Yayoi era solita chiamare Shion ‘cocciuta’. Shion lo riconosceva, ma a seconda di momento e circostanze, Yayoi sapeva essere molto più testarda.
Mentre riprendeva fiato sul letto --- di fianco a Yayoi, cercava di raggiungere il posacenere sul comodino per fumare una sigaretta. Tuttavia, esausta com’era, le sue dita non avevano forza e non c’era riuscita.
Davvero, a volte Yayoi non ha moderazione…si lamentava tra sé Shion. Yayoi era distesa, completamente nuda, e fissava Shion. Il suo sguardo indugiava su di lei come se volesse bloccarla, rendendola incapace di muoversi. E tuttavia, la bocca di Yayoi era chiusa in un broncio, anche se c’erano cose serie di cui voleva parlare, nessuna parola era uscita dalla sua bocca.
--- oddio, non di nuovo.
Aveva sospirato Shion.
C’è qualcosa che ti preoccupa? Perché non posso leggere nella mente delle altre persone.
“…a proposito. Congratulazioni, Yayoi”
“…cosa?”
Yayoi fa l’innocente. Anche se lo sa.
“Forse la tua tonalità e il tuo coefficiente di criminalità si stanno abbassando?”
Shion avrebbe voluto dirlo in un tono il più leggero possibile, ma Yayoi era diventata pallida come se qualcuno le avesse puntato contro un coltello.
Shion aveva continuato.
“Le voci dal team di counseling team sono circolate fino alla Sezione Analisi, lo sai... ci sono stati alcuni casi precedenti di ricollocamento in un posto più sicuro e di trasferimenti a strutture per criminali latenti meno gravi* anche ora. Comunque, se continua così, tu potresti diventare il primo caso di pieno ritorno alla società da una posizione di esecutore da quando è stato istituito il Dipartimento di Pubblica Sicurezza …ti piacerebbe fare musica di nuovo?”
“Non lo so…”
La faccia di Yayoi era diventata impassibile. Tuttavia c’era una sottile esitazione nei suoi occhi.
Il pieno ritorno alla società di un esecutore è difficile.
Ciò nonostante, c’è un numero relativamente alto di casi precedenti di cambio d’occupazione dopo aver ricevuto un qualche tipo di riabilitazione. Non voglio dire che tutti gli esecutori muoiano sul lavoro. Ci sono anche volte in cui capita che vengano mandati in strutture di isolamento che ospitano criminali latenti relativamente meno gravi e vengano poi spostati ad un sicuro lavoro d’ufficio nello stesso Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Non so se potrà ricominciare con la sua attività nel campo della musica, ma di questo passo c’è un’alta probabilità che Yayoi venga spostata dalla Divisione 1.
“Sayonara* ad una vita circondata da criminali latenti buoni a nulla, e allo sfruttamento da parte degli ispettori” aveva detto Shion ridendo. Poi aveva pensato, Ci ho messo un po’ troppo veleno.
Yayoi si era raddrizzata, pugnalandola con lo sguardo.
“Io…”
Aveva appena cominciato la sua protesta quando un tono di chiamata era squillato sul terminale di Shion, mettendola a tacere. Entrambe erano completamente nude ad eccezione del terminale portatile a bracciale usato dagli esecutori che non poteva essere rimosso. Vedendo il nome di chi stava chiamando fluttuare sullo schermo olografico, Shion involontariamente si era fatta scappare un “eeh”.
La Direttrice Kasei.
Sbirciando sul monitor di Shion, anche Yayoi aveva sgranato gli occhi. Si erano guardate reciprocamente, la sorpresa dipinta sui loro volti.
“…qui è l’analista Karanomori. Cos’è successo, Direttrice?”
5
Tsunemori Akane viveva ai piani superiori di un alto condominio vicino al Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Aveva un appartamento* dall’affitto costoso, organizzato su due piani. Perchè non ho trovato uso migliore per il mio stipendio che trasferirmi in un posto spazioso con belle rifiniture interne --- ma la prima ragione era la discrezione con cui mantenevano la sicurezza. Dai casi di Tougane Sakuya e Kamui Kirito, la guardia intorno agli ispettori era stata rafforzata. Grazie alle guardie armate stazionate in permanenza in questo condominio, un’intrusione* eludendo i droni e le telecamere di sorveglianza era impossibile.
Aveva disposto i mobili nella stanza con uno stile Scandinavo dei vecchi tempi* in mente. C’era un grosso divano a U che avrebbe potuto essere usato come letto così com’era. Luci soffuse high-tech, il cui angolo di illuminazione era regolato dall’intelligenza artificiale, creavano un’atmosfera gentile e confortevole alla vista di Akane.
Tsunemori si era cambiata in pantaloni e reggiseno sportivi e aveva iniziato un duro allenamento nella sua training room personale. Corsa su un tapis roulant dotato di paesaggio olografico. Strumenti per l’allenamento muscolare. Aveva anche preparato lo stesso programma specifico di sparring del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Aveva accumulato allenamento nelle tecniche di auto-difesa e di Taiho jutsu*, combattendo contro un avversario robotico. Uno sparring robot dal corpo metallico rivestito dall’ologramma di un atleta di arti marziali.
Fare sparring svogliatamente non ha senso.
‘Provare’ qualcosa di nuovo ogni volta. Questo è uno sparring che ha senso.
Oggi in particolare proverò senza fretta a schivare i pugni*. Lascerò che il mio avversario mi dia un calcio. Eseguirò una joint lock, mantenedo una posizione tale da deviare i colpi --- .
Anche se non sarò in grado di fare come Kougami.
Aveva tenuto un buon combattimento, riuscendo alla fine ad afferrare il braccio del suo avversario e lo sparring era finito.
Si era asciugata il sudore dalla fronte con il dorso della mano, poi si era diretta verso la doccia.
“…”
Mentre si lavava via il sudore, aveva pensato ai criminali venuti da oltreoceano.
Sibyl System, coefficiente di criminalità --- .
Criminologia, Eugenetica, Darwinismo sociale.
Il padre della criminologia è Cesare Lombroso*. Non è stato lui ad aver proposto che l’origine del crimine si può trovare nel ‘cervello’ delle persone e non nel loro ‘cuore’. Questo era collegato alla frenologia di Franz Gall*. La teoria di Lombroso aveva avuto un’influenza sull’Eugenetica. L’Eugenetica è stata usata come fondamento per la persecuzione degli Ebrei. Naturalmente Lombroso di per sé non è da biasimare. Dopotutto lui era Ebreo.
L’Eugenetica è poi andata fuori di moda e dalla seconda metà del XX secolo il pensiero ‘La società crea il crimine’ è diventato universale. Non soddisfatto di questo, il Sibyl System ha messo a posto le cose aggiungendo il lato sociale del crimine ai pacchetti umani individuali.
Dopo questo, la cena. Si trattava di un bentou* cucinato con ingredienti naturali, consegnato a domicilio dal solito ristorante <Campagne>. Ogni volta che lo mangiava, si ricordava di Kagari Shūsei. Non usava più l’holo-avatar Candy. Una vita che non faceva più affidamento su un’intelligenza artificiale come segretaria. Mentre mangiava, sul monitor olografico scorrevano delle notizie riguardanti L’Unione del Sud Est Asiatico.
“…”
Unione del Sud Est Asiatico, comunemente chiamata SEAUn --- una corporazione di nazioni, fondata per sopraffare il caos diffuso a livello mondiale. Nonostante ciò, i conflitti religiosi ed etnici non erano stati risolti e il territorio era stato consumato da una lunga guerra civile. Raggiunto il successo grazie ai conflitti di frontiera, il Segretario Chuan Han --- in origine nulla più di un militare --- aveva esteso il suo potere all’interno dell’Esercito. Aveva costruito un clan militare di supporto nelle basi in cui aveva prestato servizio come comandante, mostrando senza vergogna il suo desiderio di dominio sul territorio. Per poter distruggere gli altri clan militari in un breve tempo, aveva concluso un accordo col governo giapponese per l’introduzione del Sibyl System. Il suo scopo era ottenere i droni militari costruiti in Giappone. Chuan Han aveva condotto l’unificazione della nazione con la forza, in uno scenario di schiacciante potenza militare --- .
Mentre pensava, a poco a poco si era assopita. Tsunemori era distesa sul grande divano. Un ricordo --- l’immigrato illegale aveva un libro di carta. Questo fatto non poteva che farle ricordare quella persona*.
Se quella persona fosse ancora viva, allora… no, non può essere*.
“Chissà dov’è lui ora, cosa sta facendo…?”
Le sue palpebre si erano fatte pesanti.
C’era un profumo di sigarette proveniente da qualche parte della casa, nonostante non se fosse stata accesa alcuna.
“…mm”
Tsunemori aveva aperto gli occhi al suono di chiamata del suo terminale portatile. Una chiamata da Karanomori Shion.
“Cos’è successo, Shion-san?”
[In questo momento sto usando una linea sicura. Non parlare di questa comunicazione con nessuno. L’Ispettore Shimotsuki sta agendo su ordine della Direttrice]
Una voce tesa. Tsunemori si era svegliata in un istante.
“…lei?”
[Non posso andare contro gli ordini di un superiore. Parliamone in dettaglio al Dipartimento di Pubblica Sicurezza]
“Non so cosa stai facendo ma, può essere fermato? Puoi guadagnare un po’ di tempo?”
[Impossibile, è già troppo tardi. Mi dispiace tanto!]
“Troppo tardi?”
[Memory scoop]
“!”
[Il nostro sospetto, l’immigrato illegale, si è svegliato --- ]
Dopo una breve spiegazione, Tsunemori si era vestita di fretta e si era diretta al parcheggio interno del condominio. Era scesa in strada con un ascensore cubico e aveva annunciato la destinazione ‘Dipartimento di Pubblica Sicurezza’ al sistema di guida automatico.
Quando si era precipitata nel laboratorio di analisi integrate, vi aveva trovato l’Ispettore Shimotsuki Mika e Karanomori Shion. Karanomori sedeva su una sedia, le spalle curve ed un’espressione afflitta. C’era un’atmosfera come se Shimotsuki avesse appena finito di rimproverare Karanomori. Probabilmente aveva scoperto che Karanomori aveva fatto rapporto a Tsunemori.
Tsunemori aveva fissato l’Ispettore Shimotsuki con uno sguardo severo.
Shimotsuki Mika --- una giovane ragazza coinvolta nel caso Makishima. La kouhai che nutriva un profondo odio per i criminali latenti perché la sua migliore amica, di cui era segretamente innamorata, era stata uccisa da uno di loro. Ai giorni del suo ingresso in polizia era stata una ragazza carina ma, combattendo contro i criminali latenti come membro della Divisione 1 della CID, sembrava che fosse cresciuta in una direzione che aveva distorto quell’ odio.
“Investigare usando il memory scoop?! Che intenzioni avevi?”
“…non arrabbiarti con me…”
Aveva detto Karanomori con voce debole.
“Sono ordini del capo. L’ Analista Karanomori non ha colpa”
Aveva detto Shimotsuki in tono pratico.
“E’ stato accertato che questo individuo è un criminale latente. Non è una cosa illegale, semplicemente non ha precedenti”
Inconsciamente Tsunemori aveva indurito la sua espressione.
Tsunemori e gli altri si erano mossi nel cuore del laboratorio di analisi integrate dove si trovava la ‘stanza dei trattamenti’. Anche Tsunemori aveva avuto occasione di utilizzare quella stanza ai tempi del caso Makishima. All’interno c’era un grande elmetto che scansionava le onde cerebrali e un lettino mobile che sembrava un tavolo chirurgico. Intorno a questi erano installate apparecchiature di monitoraggio e una console di controllo. Il memory scoop era un apparecchio che isolava le immagini dalle onde cerebrali. Un montaggio di onde cerebrali. In breve, poteva estrarre pensieri e ricordi dalle persone sotto forma di immagini e registrarli. L’elmetto emetteva radiazioni magnetiche che compensavano le onde cerebrali e rafforzavano la ‘memoria target’, veniva applicato un carico sia fisico che mentale al soggetto.
L’uomo che sembrava essere il leader del gruppo di immigrati illegali era legato al lettino mobile. I legacci a mani e piedi, fatti di plastica rinforzata con cuoio sintetico, stavano scavando nella carne così in profondità da cambiare il colore della pelle. Lo straniero non tratteneva i rivoli di saliva dalla bocca e i suoi occhi fissavano il vuoto in uno stato di stordimento.
LUI IN QUALCHE MODO ASSOMIGLIAVA A QUELLA PERSONA*. E ormai è solo un invalido.
“…è orribile”
“Per rendere le sue onde cerebrali più facili da scansionare, abbiamo anche combinato l’uso di alcune droghe”
Aveva detto Shimotsuki con una voce che risuonava di indifferenza. Proprio come se avesse ucciso una cavia.
“--- tsk!” Lo sguardo di Tsunemori era pieno di rabbia. Anche i criminali latenti sono esseri umani. Non possono essere trattati in una maniera simile.
Ciononostante, Shimotsuki aveva affrontato la rabbia di Tsunemori con un’espressione fresca sul volto.
“Una cosa come un immigrato illegale armato è una questione fuori dall’ordinario. Un criminale latente per giunta. Lui non ha diritti umani di cui dovresti preoccuparti … grazie a questo, abbiamo ottenuto risultati”
“Risultati?”
“La Direttrice vuole vederti, senpai”
6
“Cosa diavolo state facendo? Usare l’Ispettore Shimotsuki in questo modo?”
Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ufficio della Direttrice.
Poggiando le mani sulla grande scrivania, Tsunemori si era inclinata in avanti. Nonostante la manifestazione di un tale aspetto minaccioso, la Direttrice non si era turbata affatto. È naturale. Le nostre posizioni sono differenti. Inoltre la Direttrice non è un umano in senso stretto.
“Questa è un’indagine criminale”
“Non avete vergogna!”
“Un’indagine è un’indagine. Era una cosa necessaria. Guarda questo”
“ ? ”
La Direttrice aveva manovrato la tastiera sulla scrivania, facendo apparire un ologramma. A fluttuare davanti a lei, il risultato del montaggio delle onde cerebrali dell’immigrato illegale.
“Non è possibile…”
Dentro Tsunemori il tempo si era fermato. Non poteva staccare gli occhi dalle immagini del monitor. Per un breve tempo, si era pure dimenticata di respirare.
“Non puoi confonderlo. Dopotutto è un tuo ex subordinato”
Ha ragione. Confonderlo è impossibile.
--- Kougami Shinya.
L’uomo che aveva gettato via tutto ciò che aveva e aveva messo fine al caso Makishima.
“Un gruppo di terroristi stranieri si introduce illegalmente nel nostro paese. Nei ricordi all’interno dei loro cervelli c’è l’immagine di un ex esecutore fuggito …molto interessante, non credi?”
Scavata dai ricordi di un cervello, l’immagine di Kougami si trovava in un posto che sembrava un villaggio, chiaramente in un paese che non era il Giappone. Indossava un giubbotto antiproiettile equipaggiato*sopra ad un’uniforme da combattimento verde scuro e un fucile d’assalto pendeva sulla sua spalla. Asiatici armati, uomini e donne, circondavano Kougami. Tra di loro c’erano anche gli immigrati illegali che erano stati arrestati, i combattenti della guerriglia --- .
“La mia opinione è che Kougami Shinya sia finalmente diventato un vero criminale”
Detto questo, la Direttrice aveva riso lievemente in un modo vagamente provocatorio.
“Un tale…”
Tsunemori aveva pensato di dire qualcosa ma non era riuscita a rispondere niente, trovandosi a corto di parole. Vorrei ribattere ma non ho abbastanza informazioni. Non ho altra scelta che ascoltare le parole della Direttrice.
“Abbiamo anche identificato il luogo di provenienza degli immigrati illegali. È la SEAUn. Il soggetto è un terrorista coinvolto localmente nel movimento antigovernativo”
“Ho sentito che il mandato di amministrazione del Sibyl System sta andando avanti…”
“La tua faccia dice che l’avevi già supposto*”
“E’ l’intuito del detective in azione”
“La città marittima di Shambala Float è già amministrata come un distretto speciale, come test di controllo remoto da parte del Sibyl System. Tuttavia una parte della regione è ancora in uno stato di conflitti interni. I droni armati incaricati della difesa specifica del distretto vengono continuamente distrutti …”
La Direttrice aveva manovrato la tastiera.
Il fermo immagine era sparito ed era partito un video ripreso dalla telecamera di un drone. Un campo di battaglia in una terra straniera --- le strade di una città sotto la pioggia. Un forte suono di spari, proiettili volanti. Un’immagine soggettiva --- dal punto di vista di un drone da combattimento. In lontananza, la silhouette di un uomo era pronta in posizione di tiro davanti ad un fucile lanciagranate* --- Kougami. Aveva sparato una munizione anticarro perforante e con l’esplosione il video si era interrotto.
“Le immagini ricevute si fermano qui. Per quanto sia una telecamera ad alta definizione, ci sono limiti alla capacità di zoom e di correzione video. …anche così però, la figura in questo video assomiglia molto a lui”
La Direttrice le aveva mostrato di nuovo parte del video e zoomato sulla silhouette dell’uomo che aveva distrutto il drone.
“Un cacciatore che viene ad assomigliare alla sua preda mentre le dà la caccia così accanitamente, è una cosa che succede di tanto in tanto. Non è chiaro come abbia fatto a fuggire ma, dato che ora Kougami Shinya si sta nascondendo all’estero, da quel posto potrebbe mandare criminali in Giappone… è una buona mossa se si vuole minacciare il Sibyl System”
“Kougami-san non farà una cosa del genere!”
Tsunemori l’aveva detto senza esitazione. Le sue parole era forti ma il suo cuore stava vacillando.
“Allora, qual è la tua opinione sul risultato di questo montaggio di onde cerebrali?”
“Potrebbe esserci un qualche tipo di connessione tra Kougami Shinya e il gruppo di terroristi. Tuttavia non possiamo dire che questa prova faccia istantaneamente di lui un criminale. Da ora in poi, dobbiamo investigare per far luce sulla verità”
NOTE ALLA TRADUZIONE:
*senso di repulsione: la parola originale è 嫌悪感 che significa sensazione di odio e repulsione, disgusto, avversione, ripugnanza.
*contenuto: Mi chiedo chi sia in questo momento il contenuto* di Kasei.
Con questa frase, Akane sta paragonando il corpo meccanico di Kasei ad un semplice contenitore, una scatola od un vaso, e il contenuto è il cervello. “Chi è il cervello all’interno di Kasei in questo momento?” Questo è il significato. Questo paragone tra Kasei ed un guscio vuoto mi piace particolarmente, trovo si addica all’assenza di umanità del Sibyl System.
*eccelleva nelle arti letterarie e militari: la parola originale è 文武両道 che significa portato, esperto, abile sia nelle arti letterarie che militari (inteso come attività fisica, capacità di lotta, etc.)
*easy-drier: nel testo originale 簡易乾燥 (かんいかんそう, kan’ikansou), composto dalle parole簡易 (かんいkan’i; simple, easy) e 乾燥 (かんそうkansou; drying, desiccation).
Quest’oggetto non compare nel film (ahimè non ci è stato dato di vedere la scena della doccia di Gino) o nelle altre stagioni dell’anime, perciò non è stato semplice trovare delle parole adatte a tradurre. La parola non esiste sul dizionario giapponese, l’hanno creata mettendo insieme i due concetti, come spesso fanno i giapponesi. È un qualche tipo di apparecchio asciugante usato dopo la doccia.
Non c’è una descrizione specifica a riguardo, così, mentre traducevo, pensavo a come poteva essere fatto questo apparecchio. È ragionevole pensare che sia qualcosa installato all’interno della doccia che immerge la persona in un getto d’aria essiccante. Tra l’altro, il verbo usato per l’azione di stare sotto il getto dell’asciugatore è lo stesso che viene usato per indicare ‘fare una doccia’.
Dopo aver letto di questo easy-drier, inizio a capire perché Gino ed Akane se ne vanno sempre in giro per casa mezzi nudi, con un mini asciugamano che è più per scena che per bisogno.
Cleverwolfpoetry.
*Siberian husky: finalmente abbiamo la conferma della razza di Dime (personalmente sono sempre stata indecisa tra l’husky e lo shiba inu). Nel testo, il termine usato è シベリアンハスキー (shiberianhasuki), il termine Japanglish per Siberian Husky.
Ed ecco Dime! (Sono così felice di poter postare per una volta l’immagine di un bel cane al posto dei soliti fucili d’assalto e pistole e bombe, etc, etc. Mi piacciono così tanto i cani!!!)
* ‘quel giorno’: anche Gino chiama il giorno della morte di Makishima 'quel giorno’, perché anche per lui le cose sono cambiate per sempre. In questa frase Gino sta pensando alla morte di Masaoka, non alla fuga di Kougami. Il verbo usato è 去る (さる, lasciare, abbandonare, andarsene, morire). Un dettaglio curioso: a differenza di quando parla Kougami, nel discorso di Gino l’autore non usa i puntini sugli ideogrammi per evidenziare queste parole.
*criminali latenti meno gravi: criminali latenti con un coefficiente di criminalità relativamente basso.
*sayonara: ho mantenuto il termine originale perché mi piaceva, ha un tono più sarcastico secondo me. Credo tutti conoscano il significato della parola sayonara, in ogni caso, se qualcuno non la conoscesse, significa arrivederci o addio.
*appartamento: la casa di Akane mi ha suscitato molta curiosità, perché nel romanzo è definita come 部屋 (generalmente tradotto come stanza) e non アパート (appartamento), così ho cercato un po’ per capire quanto fosse grande. Quando ho letto la parte del divano, di quanto fosse grande e potesse essere usato come un letto, il mio primo pensiero è stato: “non dormirà mica sul divano come Kou? Sta prendendo la stessa strada? Fumare Spinels, dormire sul divano …nel romanzo, la descrizione dell’appartamento non viene approfondita oltre così ho controllato nello Psycho Pass Official Profiling Book nr. 2.
Ho aggiunto l’immagine che ho scannerizzato dal libro e la mia traduzione della descrizione.
*Intrusione: questo è un riferimento all’intrusione di Kamui nella stanza di Akane, dove vi aveva lasciato la sigla WC scritta sul muro e il successivo rapimento di sua nonna da parte di Tougane. Il pretesto per un appartamento così costoso è di fare un buon uso della sua paga, in realtà la vera ragione è che questo condominio è ben difeso da qualsiasi intento criminale. Questi fatti hanno lasciato un segno profondo nella mente di Akane.
*stile Scandinavo dei vecchi tempi: indica proprio lo stile scandinavo dei nostri tempi. Giusto una mia idea, ma anche Akane-chan ama forse i mobili di Ikea?
*Taiho jutsu: (arte dell’arresto) è il termine per un’arte marziale sviluppata dalla polizia Giapponese nel periodo feudale per arrestare i criminali pericolosi, che erano di solito armati e spesso disperati. Molti metodi di taiho-jutsu hanno avuto origine dalle scuole classiche giapponesi di kenjutsu (abilità con la spada) e di jūjutsu (arti di combattimento a mani nude), l’obbiettivo degli ufficiali di polizia feudali era di catturare vivo chi infrangeva la legge senza ferirlo. Così usavano spesso mezzi speciali e tecniche intese a calmare o disarmare i sospetti piuttosto che impiegare mezzi letali. (tradotto da Wikipedia)
Questa è soltanto una mia idea ma, per quale motivo Akane si allena per catturare vivo e senza ferite qualcuno? E’ forse su Kougami che vuole provare quelle tecniche?
*schivare i pugni: in inglese parry punches. Tecnica difensiva per schivare un attacco. La parola “schivare” deriva dalla scherma. Schivare un attacco significa deviare l’attacco usando la propria spada per mandare la spada dell’avversario in un’altra direzione.
Nella box, schivare il colpo è un’ottima tecnica difensiva per usare la forza dell’avversario contro di lui, creando buone possibilità di contrattacco. Più l’avversario mette energia nei suoi colpi, più schivarli sarà efficace. Affrontando un avversario più forte (vedi Sugou e Kougami), parare (ovvero bloccare) i colpi è un’opzione meno efficace. Bloccare un colpo porta ad assorbirne parzialmente il danno, mentre schivare può deviare l’attacco totalmente. Schivare un pugno permette di difendersi da pugni più forti mentre ci si prepara meglio al contrattacco. Invece di assorbire la forza dell’avversario sul proprio braccio la si devia altrove, sbilanciandolo e scoprendo la sua guardia. Questo permette anche di mantenere le proprie mani libere di contrattaccare. Coprire la faccia per bloccare i pugni tiene le mani occupate e riduce la visione.
Dopo aver imparato come bloccare i colpi, schivare diventa il livello successivo di difesa. (tradotto da www.expertboxing.com)
*Cesare Lombroso: Marco Ezechia Lombroso, detto Cesare, è stato un medico, antropologo e giurista italiano, considerato uno dei padri della criminologia. Esponente del positivismo, è stato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell'antropologia criminale, una scienza oramai ritenuta infondata. Il suo lavoro è stato fortemente influenzato dalla fisiognomica, dal darwinismo sociale e dalla frenologia.
Le sue teorie si basavano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l'origine del comportamento criminale era insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie e atavismi, che ne determinavano il comportamento socialmente deviante. Di conseguenza, secondo lui l'inclinazione al crimine era una patologia ereditaria e l'unico approccio utile nei confronti del criminale era quello clinico-terapeutico. Solo nell'ultima parte della sua vita Lombroso prese in considerazione anche i fattori ambientali, educativi e sociali come concorrenti a quelli fisici nella determinazione del comportamento criminale.
Sebbene a Lombroso vada riconosciuto il merito di aver tentato un primo approccio sistematico allo studio della criminalità, tanto che ad alcune sue ricerche si ispirarono Sigmund Freud e Carl Gustav Jung per alcune teorie della psicoanalisi applicata alla società, molte delle sue teorie sono oggi destituite di ogni fondamento. Al termine di un controverso percorso accademico e professionale, Lombroso fu anche radiato, nel 1882, dalla Società italiana di Antropologia ed Etnologia. La scienza moderna ha infatti dimostrato che sia l'ambiente sia i geni influiscono sull'aspetto fisico, ma che quest'ultimo non influisce sul comportamento, determinato invece primariamente dalle esperienze cognitive dell'individuo. Pertanto, la dottrina lombrosiana è attualmente considerata pseudoscientifica. (da Wikipedia)
*Franz Gall: Franz Josef Gall (9 Marzo 1758 – 22 Agosto 1828) è stato un neuroanatomista, fisiologo e pioniere nello studio della localizzazione delle funzioni mentali nel cervello.
Ritenuto il fondatore della frenologia, Gall è stato uno dei primi e più importanti ricercatori nel suo campo. I suoi contributi nel campo della neuropsicologia al tempo erano controversi ed ora sono spesso considerati come pseudoscienza. Comunque gli studi di frenologia di Gall hanno aiutato la psicologia ad essere riconosciuta come scienza, contribuendo alla comparsa di un approccio naturalistico allo studio dell’uomo e hanno giocato un ruolo importante nello sviluppo delle teorie evoluzioniste, di antropologia e sociologia. (tradotto da Wikipedia)
*quella persona: Kougami. Akane si riferisce spesso a Kougami chiamandolo quella persona.
*no, non può essere: la mente (o dovrei dire il cuore) di Akane ha collegato automaticamente il libro di carta a Kougami, ma la sua parte razionale non può credere che sia un libro di Kougami.
* LUI IN QUALCHE MODO ASSOMIGLIAVA A QUELLA PERSONA: Questa frase è scritta tutta in maiuscolo perché nel testo originale l’autore la scrive con dei punti sopra agli ideogrammi, come a voler sottolineare quelle particolari parole.
Akane è ovviamente scioccata di vedere un uomo che somiglia così tanto a Kougami ridotto in condizioni del genere.
*giubbotto antiproiettile equipaggiato/fucile lanciagranate: vedi immagine sotto. (se qualcuno esperto di armi, attrezzature militari & co. volesse suggerire un termine migliore per ‘giubbotto antiproiettile equipaggiato’, io sono tutta orecchie!)
*La tua faccia dice che l’avevi già supposto: Akane ha già percepito che Kougami potrebbe essere coinvolto nella faccenda nel momento in cui ha visto il libro di carta e sembra che anche la Direttrice Kasei si sia resa conto di cosa pensa Akane.
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La moda ai tempi di Instagram, ovvero, quando basta un semplice scatto postato da una fashion blogger o da un’influencer a far desiderare un determinato capo d’abbigliamento o un certo accessorio. Ma i comuni mortali raramente possono permettersi di cambiare outfit più volte al giorno e di indossare capi sempre nuovi, solo per la durata di qualche Instagram stories. Non solo, anche potendosi permettere determinate spese, presto o tardi ci si ritroverebbe a far i conti con un armadio colmo di vestiti, di cui non si sa cosa farne. Servirebbe un guardaroba infinito, ma lo spazio a disposizione non lo è, come risolvere allora questo problema? Con il fashion renting e il fashion sharing.
Fashion renting e fashion sharing: le nuove ‘mode’ della moda
Sempre più spesso ci si ritrova a fare i conti con l’insufficienza di spazio nelle proprie abitazioni e sono sempre numerose le occasioni in cui bisogna ‘agghindarsi’ per fare bella figura, ma che senso ha comprare un vestito nuovo per ogni evento a cui si deve partecipare? Sapendo ancor prima di acquistarlo che, nella migliore delle ipotesi, tale vestito sarà indossato due o tre volte, se non addirittura una volta sola? Per qualcuno potrebbe sembrare un sacrilegio, ma perché spendere centinaia (se non migliaia) di euro per un abito da cerimonia o per il proprio abito da sposa, qundo sappiamo che poi verrà chiuso in una scatola e riposto su una mensola per decenni, senza mai rivedere la luce del sole? Ed ecco che, per ovviare a queste necessità e a simili interrogativi, da alcuni anni sono stati introdotti dei servizi di noleggio e condivisione di vestiti e accessori. Tali servizi portano il nome di Fashion Renting, nel caso di capi in affitto, e di Fashion Sharing, nel caso di capi prestati/presi in prestito. Come si accede a questi servizi? Semplice, tramite internet. Esistono diversi siti e piattaforme su cui è possibile consultare un catalogo di abiti, scarpe, borse e accessori per tutte le occasioni (cerimonia, cocktail, serate di gala, matrimonio, ecc.). Tali cataloghi prevedono la presenza di vestiti e scarpe disponibili in più taglie, per soddisfare le esigenze di un maggior numero di clienti. Inoltre si possono scegliere due taglie di uno stesso capo d’abbigliamento, qualora si avessero dei dubbi sulla taglia più adatta per sé. Come funziona il Fashion Renting? Dopo aver selezionato ciò che si desidera noleggiare o prendere in prestito, lo si prenota per i giorni in cui serve e tramite corriere arriva a casa nostra. E qui arriva la domanda delle domande: “Quanto costa noleggiare un abito firmato?” Meno di quanto si possa immaginare, generalmente il prezzo di noleggio si aggira intorno al 10/20% del prezzo di listino, ossia, se un abito costa 1200 €, per noleggiarlo serviranno 120 € circa. La cifra comprende anche i costi di manutenzione dell’abito, ovvero lavanderia e piccoli rammendi, in caso di inconvenevoli. La durata del noleggio varia dai 4 agli 8 giorni. E per quanto riguarda il Fashion Sharing? Tramite esso si può invece mettere a disposizione il proprio guardaroba, dando in prestito vestiti e accessori che si usano raramente; in questo modo piuttosto che lasciarli in un angolo dell’armadio a fare la muffa, li si può ‘monetizzare’, facendo vivere una seconda vita a qualcosa che avevamo magari dimenticato e guadagnando soldi attraverso ciò per cui un tempo li abbiamo spesi. E così, invece di perdere tempo nei negozi a scegliere vestiti che si indosseranno per un solo giorno o una sola sera, si può comodamente selezionare l’abito che più si preferisce tramite computer o smartphone, stando comodamente seduti a casa propria. È vero che non tutti sono disposti a mettersi addosso un abito indossato da una persona estranea, ma il Fashion Renting e il Fashion Sharing offrono capi puliti e stirati, come se fossero nuovi, quindi niente timore da questo punto di vista. I vestiti e gli accessori provengono dalle ultime collezioni presentate durante le settimane della moda, dunque sono al passo con le tendenze. Inoltre, alcuni offrono anche degli abbonamenti mensili, tramite i quali, pagando una quota fissa, si ha accesso ad un certo numero di capi o accessori al mese. I siti su cui poter noleggiare creazioni d’alta moda sono diversi, i più conosciuti sono: Rent The Runway (Stati Uniti); Chic By Choice (Europa); Girl Meets dress (Regno Unito); Drexcode, DressYouCan e Front Row Tribe (Italia). Invece, sul sito I Share My Bag è possibile condividere borse e accessori.
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La moda è in crisi
Il fast fashion ha rivoluzionato il concetto di moda e anche il modello di produzione, ma questo ha avuto e continua ad avere conseguenze catastrofiche a livello ambientale, in quanto la moda è il secondo settore più inquinante dopo quello legato al petrolio, ma anche a livello economico. Pare infatti che H&M, il colosso della moda svedese, abbia tonnellate di vestiti invenduti e ciò ha portato i dirigenti dell’azienda ad una seria riflessione sul proprio modello di produzione e distribuzione. Immettere sul mercato vestiti e accessori nuovi ogni settimana non è più un’idea così grandiosa, com’era sembrata all’inizio. Soprattutto i giovani, i Millennials, stanno prendendo coscienza di ciò che comprano e consumano e dell’impatto che ciò ha sull’ambiente. Per questo in molti preferiscono comprare poche cose, ma più durature, piuttosto che comprarne tante, per poi buttarle dopo uno o due utilizzi. Non solo, sempre di più, si sta diffondendo la cultura della sharing economy, ossia l’economia della condivisione, secondo il principio per cui è meglio usare che possedere, dunque è inutile pagare per avere, ma è meglio pagare per poter accedere ad un determinato bene o servizio. Da qui sono nate iniziative come il car sharing, Uber e Airbnb e da qui sono nati anche il Fashion Renting e il Fashion Sharing. Non solo, la presenza di Instagram e delle mise condivise a suon di hashtag quali #OOTD (ossia, Outfit of the day) ha reso molte persone desiderose di poter avere e indossare quanto messo in mostra dalle blogger da loro seguite. Ma dal momento che non tutti hanno i mezzi economici per poter emulare Chiara Ferragni & co. e dal momento che i trend nella moda cambiano velocemente, non ha senso comprare vestiti che nel giro di poche settimane saranno già fuori moda, perciò tanto vale noleggiarli, senza intasare i propri armadi con capi inutilizzati e senza svuotare il proprio portafogli, spendendo soldi per qualcosa che avrà una durata limitata e breve.
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Un cambiamento culturale
A proposito di Instagram, vale la pena fare una riflessione: l’avvento dei social network ha rivoluzionato le vite di tutti: oggi, si fotografa, si filma e si condivide ogni momento della propria vita, ancor di più quando si partecipa a feste ed eventi si è soliti immortalare quel che si indossa e così, quando si prende parte agli eventi successivi, ci si pone il quesito (abbastanza frivolo, è doveroso notare): “Ma come faccio a mettere di nuovo quello che ho indossato la volta precedente? Tutti lo noteranno, ho postato le foto su Facebook/Instagram!” Ecco la trappola in cui cadono tutti, specialmente le donne e le ragazze, più propense a soffermarsi su simili ‘questioni estetiche’ (anche queste abbastanza frivole). Spesso ci si dimentica del fatto che le fashion blogger non hanno solamente una disponibilità economica fuori dalla norma, ma che i vestiti da loro sfoggiati sono per lo più prestati, giusto per il tempo necessario a fotografarli e condividerli con i propri follower. Quello che si ammira sui loro profili è finto, costruito e pianificato in ogni minimo dettaglio. La realtà è un’altra ed è ben diversa, la realtà è che non c’è nulla di male o di sbagliato nell’indossare più e più volte un abito, una borsa, un paio di scarpe e così via. Anna Wintour in persona afferma che lei stessa indossa per 20/30 volte i suoi abiti, prima di darli via, e questo dovrebbe essere lo spirito da adottare ogniqualvolta si decide di acquistare un nuovo capo: siamo sicuri di poterlo riutilizzare con frequenza , è solo per un’occasione particolare o per il semplice piacere di togliersi uno sfizio? Meglio puntare su indumenti che non passeranno mai di moda e con cui ci vestiremo quotidianamente e per quanto riguarda gli eventi speciali scegliamo il noleggio e il prestito. Così facendo risparmieremo tempo, fatica e soldi da poter investire e spendere in cose più importanti e inoltre daremo una mano all’ambiente, dal momento che, prendendo in affitto o in prestito, non andremo a comprare altri vestiti che daranno vita ad altri rifiuti e incrementeranno l’inquinamento. Insomma, la prossima volta che vi invitano ad un evento, pensateci bene prima di partire in missione in negozi e boutique, il vestito perfetto per voi potrebbe essere alla portata di un click.
Carmen Morello
Se non vuoi comprarlo, noleggialo e se non vuoi buttarlo, condividilo; ecco cosa sono il #FashionRenting e il #FashionSharing. I nuovi servizi per avere un #guardaroba 'infinito' e sempre alla #moda. La moda ai tempi di Instagram, ovvero, quando basta un semplice scatto postato da una fashion blogger o da un'influencer a far desiderare un determinato capo d'abbigliamento o un certo accessorio.
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Fai il salto e trasformi la tua passione per i matrimoni
George James Bridal discute i grandi alti e le sfide difficili attraverso il suo viaggio di avvio nell'industria di nozze. Ha lanciato la sua boutique a Bedfordshire nel 2015 e da allora l'attività è giunta in salti, colpendo più di tre volte l'obiettivo di vendita annuale durante il primo anno di scambi!È stato un momento meraviglioso, una volta in vita, per essere presentato con il mio prestito di avvio dal Primo Ministro poco più di un anno fa quando ho aperto George James Bridal. Ma da allora la boutique ha vinto una manciata di premi che sono anche estremamente orgoglioso. Stavo saltando per gioia quando ho vinto "Best New Business" presso il FSB Bedfordshire Business Awards e 'Best Newcomer' per l'Est dell'Inghilterra a The Wedding Industry Awards, nonché il Best Newcomer 'ai primi Four Counties Wedding Awards. Sono anche stato abbastanza fortunato ad essere un finalista Le Guide per le spose servizio clienti eccellenza premi. Ma tutti questi riconoscimenti non sono niente rispetto al brivido che riceve ogni giorno quando trovo abiti per tutte le mie spose da sposare, che è quello che ritengo essere il culmine continuo,
abito da sposa economico
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Come sei entrato nel commercio?Per dodici anni ho lavorato come attrice di successo, ma tra spettacoli ho trascorso un sacco di tempo a lavorare in una boutique nuziale ben consolidata a Hertfordshire. Poi, poco più di due anni fa, mio nipote di dieci anni è scomparso triste, cosa che ha messo le cose in prospettiva per me e mi ha spinto a cambiare direzione per quanto riguarda la mia carriera. Mi è venuta un'opportunità per aprire la mia boutique, che ho chiamato dopo il mio nipote mentre faceva parte dell'ispirazione per aver intrapreso questa nuova impresa e così è nata George James Bridal.Quali sfide hai affrontato nel tentativo di mettere a punto l'attività e come hai potuto superarli?Siccome sono certo che sia vero con qualsiasi nuova impresa, ho affrontato molti ostacoli nel mio viaggio di partenza. La mia principale difficoltà era finanziare la fase iniziale di lancio. Avevo fatto domanda per diversi prestiti bancari, ma anche con la mia proprietà come equità non sono riuscito a garantire finanziamenti dai finanziatori mainstream. Mi è stato poi richiamato al programma di avvio di prestiti garantiti dal governo in collaborazione con il mio partner locale di consegna, Foundation East. Mi hanno fornito indicazioni sul mio piano industriale attraverso il suo supporto gratuito per la pre-applicazione, oltre a concedermi un prestito di 8.500 sterline per sostenere l'acquisto di magazzino, accessori interni e spese pubblicitarie, mi è stato anche dato accesso ad un mentore esperto libero dopo aver ricevuto finanziamenti. Era esattamente quello di cui avrei bisogno per iniziare, ed è stato rinfrescante avere qualcuno investire in te e nella tua idea di business, piuttosto che l'approccio "computer dice no" che ho affrontato per mesi prima che ho trovato Start Up Loans.Qual è la cosa migliore del tuo lavoro?Ci sono tante cose che amo del mio lavoro! Da trascorrere la mia giornata circondata da bellissimi abiti fatti da designer incredibili, a viaggiare in una varietà di città per scegliere le collezioni per le prossime stagioni, è quasi impossibile annoiarsi. La parte che amo di più però è incontrare tutte le belle spose e le loro famiglie, ed essere in grado di fornire loro una magica esperienza nella costruzione alla loro giornata speciale. Mi sono sposato in settembre e mi rendo conto quanto sia importante il viaggio - ecco perché amo essere una parte di esso per altre persone. È una sensazione straordinaria per aiutare a trovare il vestito da sogno e quando le foto arrivano alla sposa nel loro giorno di nozze è veramente la glassa sulla torta!
George James Bridal discute i grandi alti e le sfide difficili attraverso il suo viaggio di avvio nell'industria di nozze. Ha lanciato la sua boutique a Bedfordshire nel 2015 e da allora l'attività è giunta in salti, colpendo più di tre volte l'obiettivo di vendita annuale durante il primo anno di scambi! È stato un momento meraviglioso, una volta in vita, per essere presentato con il mio prestito di avvio dal Primo Ministro poco più di un anno fa quando ho aperto George James Bridal. Ma da allora la boutique ha vinto una manciata di premi che sono anche estremamente orgoglioso. Stavo saltando per gioia quando ho vinto "Best New Business" presso il FSB Bedfordshire Business Awards e 'Best Newcomer' per l'Est dell'Inghilterra a The Wedding Industry Awards, nonché il Best Newcomer 'ai primi Four Counties Wedding Awards. Sono anche stato abbastanza fortunato ad essere un finalista Le Guide per le spose servizio clienti eccellenza premi. Ma tutti questi riconoscimenti non sono niente rispetto al brivido che riceve ogni giorno quando trovo abiti per tutte le mie spose da sposare, che è quello che ritengo essere il culmine continuo, abito da sposa economico. Come sei entrato nel commercio? Per dodici anni ho lavorato come attrice di successo, ma tra spettacoli ho trascorso un sacco di tempo a lavorare in una boutique nuziale ben consolidata a Hertfordshire. Poi, poco più di due anni fa, mio nipote di dieci anni è scomparso triste, cosa che ha messo le cose in prospettiva per me e mi ha spinto a cambiare direzione per quanto riguarda la mia carriera. Mi è venuta un'opportunità per aprire la mia boutique, che ho chiamato dopo il mio nipote mentre faceva parte dell'ispirazione per aver intrapreso questa nuova impresa e così è nata George James Bridal. Quali sfide hai affrontato nel tentativo di mettere a punto l'attività e come hai potuto superarli? Siccome sono certo che sia vero con qualsiasi nuova impresa, ho affrontato molti ostacoli nel mio viaggio di partenza. La mia principale difficoltà era finanziare la fase iniziale di lancio. Avevo fatto domanda per diversi prestiti bancari, ma anche con la mia proprietà come equità non sono riuscito a garantire finanziamenti dai finanziatori mainstream. Mi è stato poi richiamato al programma di avvio di prestiti garantiti dal governo in collaborazione con il mio partner locale di consegna, Foundation East. Mi hanno fornito indicazioni sul mio piano industriale attraverso il suo supporto gratuito per la pre-applicazione, oltre a concedermi un prestito di 8.500 sterline per sostenere l'acquisto di magazzino, accessori interni e spese pubblicitarie, mi è stato anche dato accesso ad un mentore esperto libero dopo aver ricevuto finanziamenti. Era esattamente quello di cui avrei bisogno per iniziare, ed è stato rinfrescante avere qualcuno investire in te e nella tua idea di business, piuttosto che l'approccio "computer dice no" che ho affrontato per mesi prima che ho trovato Start Up Loans. Qual è la cosa migliore del tuo lavoro? Ci sono tante cose che amo del mio lavoro! Da trascorrere la mia giornata circondata da bellissimi abiti fatti da designer incredibili, a viaggiare in una varietà di città per scegliere le collezioni per le prossime stagioni, è quasi impossibile annoiarsi. La parte che amo di più però è incontrare tutte le belle spose e le loro famiglie, ed essere in grado di fornire loro una magica esperienza nella costruzione alla loro giornata speciale. Mi sono sposato in settembre e mi rendo conto quanto sia importante il viaggio - ecco perché amo essere una parte di esso per altre persone. È una sensazione straordinaria per aiutare a trovare il vestito da sogno e quando le foto arrivano alla sposa nel loro giorno di nozze è veramente la glassa sulla torta!
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So che affittare un abito da sposa non è così romantico gillne.it
Off the Rack è sempre più economico? Il termine out of the rack potrebbe sembrare poco attraente, ma il concetto stesso può essere fantastico e probabilmente si rivelerà un bonus per il tuo conto in banca! Gli abiti già pronti sono generalmente molto più economici delle opzioni di sartoria. Anche se devi tener conto dei costi di modifica che incontrerai. Se sei abbastanza fortunato da trovare un vestito che richiede una manodopera minima, questa è un'opzione vincente. 4. Considera l'idea di affittare un vestito So che affittare un abito da sposa non è così romantico. Eppure vestiti senza spalline, per molte spose, sapere che non indosseranno mai più l'abito è sufficiente per convincerle a NON permettersi un vestito nuovo di zecca. Guardarti indietro nel vestito più glorioso che puoi immaginare e sentirti particolarmente sorprendente quel giorno potrebbe essere più importante per te che portare il tuo vestito a casa dopo. Si tratta di valutare le tue cose essenziali, ma se stai pensando di affittare un noleggio, scorri verso il basso e scopri come procedere! Uno dei miei consigli preferiti deve essere RentTheRunway.com. Oltre ai loro abbonamenti mensili, offrono anche un servizio di noleggio unico. Inoltre, il loro periodo di noleggio è offerto tra 4-8 giorni, quindi non dovrai preoccuparti di ritirare il tuo vestito immediatamente il giorno dopo il matrimonio. Invieranno anche una taglia di backup ed elaboreranno il reso inviando un'etichetta di spedizione prepagata! Quando hai finito abiti da cerimonia bambini, rimettilo nella borsa degli indumenti. Non è solo un modo per risparmiare stress, il che significa che puoi provare l'abito più di 24 ore prima del matrimonio, ma è anche un modo ecologico per acquistare il tuo vestito che consiglio assolutamente! Potrei anche menzionare che questo sito da sogno offre incredibili pacchetti di stile di lusso con accesso a migliaia di abiti e accessori firmati, un concierge dedicato, consulenze sullo stile personale, accessori per la casa e altri vantaggi esclusivi. !
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L'abito in seta champagne Jen è stato realizzato da Sophie Creed www.gillne.it
Le bellissime damigelle indossavano abiti infiniti da The DaintYard, Etsy e collane accessoriate di Hannah Zakari, Edimburgo, disegnate da DotPop. L'abito di seta champagne Jen è stato realizzato da Sophie Creed di E & W Couture, Cardiff. Adoro la silhouette semplice e la copertina in pizzo su cui il designer ha utilizzato i bottoni che appartenevano a Jen's Gran, rendendolo un pezzo sia antico che bello. Jen ha accessoriato con la cintura più bella di Natalie su Exquisite Spark, che è stata realizzata con gioielli vintage a corda Gillne.it, un mix di perle e montature da antichi gioielli Gran. "Mi è piaciuto indossarlo sapendo che era sentimentale e aggiungendo dettagli al mio aspetto generale. Natalie è stata una grande persona con cui lavorare e il risultato finale è stato un vero piacere per me. " In capelli abito da sposa economico, Jen ha indossato un ottone floreale pettine e oro Mignonne a mano e il velo preso in prestito da un amico. I suoi orecchini erano di Antropologia e favoloso tacchi oro (in pelle vegan) erano Roni Kantor Shoes I capelli e il trucco erano opera di Ruth Donaldson di Just Hair e della sorella di Jen, rispettivamente Sarah.
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CERIMONIA IN LEGNO ALTERNATIVO
Alex e Maddy avevano idee diverse su come dovrebbe essere il loro matrimonio, ma per fortuna hanno imparato a compromettere! "Quando abbiamo iniziato a discutere del tipo di matrimonio che abbiamo voluto, ci siamo resi conto che eravamo su estremità opposte dello spettro", ha spiegato la sposa. "Alex sarebbe stato più che felice di un semplice ufficio di registrazione con ospiti minimi mentre volevo qualcosa dove potremmo festeggiare con tutti i nostri amici e familiari, dove mi sentivo un po 'come una principessa per il giorno! Alla fine abbiamo concordato un tema rustico di bosco e tenuto ad un budget relativamente piccolo considerando la dimensione della nostra lista degli ospiti. Avevamo 105 persone (grandi famiglie!).
Abbiamo deciso di buttare fuori tutte le convenzioni tipiche e pianificare un matrimonio che era 'noi'. Alex non voleva molto fare con lui (gli eventi non sono il suo forte) così mi ha dato un elenco delle sue esigenze (che erano praticamente "Arrosto di Hog" e "Nessun cappello o fascinatori") e ho deciso di lavorare con facendo il resto di esso cadere a posto ".
"Non ritengo che il nostro matrimonio sia particolarmente unico o all'avanguardia, ma è stato completamente giusto per noi e per la nostra famiglia e gli amici. Era un rilassato giorno refrigerato con carichi di dati personali. Avere la nostra figlia di tre anni coinvolti nella cerimonia era davvero speciale. Ha aiutato a legare i nodi intorno alle nostre mani durante la fase di manovra, abiti sera.
L'abito da sposa rosa sposa della sposa è stato fatto per lei da Liliia. "Il mio vestito era fatto su misura e assolutamente sorprendente, ma era molto più economico di quello che avevo visto nei negozi da sposa! I nostri abiti da damigella d'onore erano da Singapore e sono stati il 50% del costo di quelli qui. I ragazzi indossavano camicie separate, pantaloni e pantaloni che erano piuttosto economici, ma sembrava davvero efficace (pantaloni Primark per £ 8? Si, per favore!).
Infatti ho cercato di risparmiare tutto quello che potevamo ", ha continuato. "Non ero disposta a compromettere l'aspetto generale del matrimonio, quindi ho dovuto trovare molti modi intelligenti per ridurre i costi. Non ci preoccupavamo con le auto da nozze e non usavamo biancheria da tavola (invece abbiamo usato tessuti di carta con hessian come corridori). Abbiamo usato costruttori scrim come archi da presa che costano circa £ 20. Producendo il nostro bar di caramella invece di servire dessert risparmiato un sacco di soldi e abbiamo anche optato per tornare a casa quella notte invece di spendere soldi in un hotel.
La sposa ha anche fatto un sacco di progetti DIY. "Ho fatto FAR troppo!" Rise lei. "Penso che mi sia portato via un po '. Diciotto mesi prima del matrimonio ho pensato che sarebbe una grande idea dipingere a mano una piccola bambola in legno personalizzata per rappresentare ogni ospite al matrimonio. Questo sarebbe il favore di tutti e l'impostazione della tavola in modo che sarebbe anche abbastanza poco costoso. Tuttavia, non ho preso in considerazione certamente un compito che stavo assumendo. Non sono anche particolarmente ben organizzata con la gestione del tempo e nella settimana del matrimonio avevo ancora 40 bambole lasciate a dipingere. Inserisci la mia damigella d'onore che, benedica il suo cuore, sedeva con me fino alle 2 del mattino ogni notte della settimana di nozze, dipingendo queste bambole sanguinose. Devo ammettere comunque che il risultato finale è stato incredibile e vale la pena le notti tardive e lo stress! Tutti i nostri ospiti li hanno apprezzati assolutamente e la maggior parte di loro li ha su un ripiano da qualche parte in casa che è veramente bello.
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