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#abbracciarti ancora
corneliusnolitta · 8 months
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Voglio abbracciarti ancora.
Voglio tenerti così.
Il viso tra i tuoi capelli, respirandone il profumo.
Immobile, per non romper l'incanto.
Voglio tenerti stretta, per farti sentire il mio cuore.
Senti, batte all'unisono col tuo.
Voglio stringerti forte, per sentire tutta la forza che sprigioni dell'animo.
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sognosacro · 11 months
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Ho voglia di piangere, imprecando la tua presenza nella mia vita. Oppure di essere sdraiata sul tuo petto, mentre ti srtingo la maglia a pugno chiuso e mi accarezzi la testa.
Ho voglia di soffrire fra le tue braccia e di rinascere con il tuo calore addosso, il tuo affetto sugli zigomi e le tue mani che lasciano le impronte delle tue carezze sul mio corpo.
Ho voglia di sentirmi amata da te.
Ho voglia di sentire il mio cuore finalmente rilassato, libero di amarti ancora, di esprimere quel dolore una volta per tutte e sorriderti.
Voglio poterti abbracciare adesso, qui.
Penso che ci saranno queste cose nella mia vita. Lo sento. Ma lo voglio adesso, capisci?
La pazienza si.. La costanza, la perseveranza, il lasciare andare, il continuare per la propria strada.
Lo capisco.
Ma cosa devo fare per ricevere un suo abbraccio?
La sensazione di casa..
Non so se quello che sento è malinconia, o gioia di provare sentimenti tanto profondi da dover scavare nella mia anima per trovarli, per tirarli fuori, per esprimerli.
Non sapevo di poter provare sentimenti tanto silenziosi, ma ricordo che questa è la prima caratteristica di te che mi ha fatto innamorare.
Ricordi quella scenetta in cui nella stanza c'era il chaos e te giocavi ai videogames. Lì mi sono accorta di te, di quanto eri calmo e di quanto il mio cuore desiderava starti accanto.
Ricordo che mi sono incuriosita tantissimo e che non ho avuto il coraggio di chiederti se potevo guardare mentre giocavi.
Poi un tizio è arrivato a fare esattamente la stessa cose, solo che lui ha tirato fuori i suoi giochi e io mega sminuita ho continuato per la mia strada.
Uko
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francesca-70 · 10 months
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La mia carne
giuseppe frascà
(9 Dicembre 1991)
Fui io a tenerti
per mano quando, insicuro, muovevi i
primi passi.
Sei cresciuto troppo in fretta e non
sono riuscito a tenere il tuo passo. Ti
vedo come eri ed aspetto di vederti
spuntare da dietro una scusa qualsiasi
per abbracciarti e non farti andare mai
via. Ascolto i ricordi e ti rivedo e mi
rivedo quando il mondo intero era
nostro e nulla poteva rubarcelo.
Poi non tutto va come sognavo e
restano le parole non dette,
i troppi sensi di colpa
e quella paura di non essere riuscita a fare abbastanza
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Ascolto i ricordi tra i sorrisi, le
risate di ieri e le lacrime di oggi
quando il giorno finisce e le mie
mani disegnano nell'aria un volto.
Cammina solo un po' con me prima
che il mio tempo finisca. Prendi la
mia mano come io presi la tua
quando i primi passi furono la tua
prima vittoria.
Prendimi per mano, figlio mio, prendimi per mano
e cammina con me per un po'. Vorrei dirti ciò che
ho dentro e mi fa male. Vorrei che tu mi insegnassi
la vita che non ti insegnai. Vieni, siedi con me, solo
per un po' e dimmi se in questa nebbia possono
nascere ancora i fiori. Vorrei parlarti dell'amarezza
che ho, vorrei che tu mi ascoltassi, solo per un po'.
Andiamo verso il mare, come un tempo, solo per
vedere più vicino il tuo orizzonte ed il mio. Prendi i
miei tanti anni e falli tuoi, solo per un po' e, forse
capirai quel dolore lieve che mi accompagna da
sempre. Prendimi per mano e dimmi dei miei tanti
errori ma ti prego non rimproverarmi: nessuno mi
insegnò a vivere ed oggi...non so ancora vivere.
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La vita non sempre è tutto come sembra, ma
ogni cosa va vissuta prima di giudicarla,
affinché possa riconoscere il bene ed il male.
Ma tu vai avanti ..anche con il mondo contro.
Votrei insegnerti a credere in te..a non arrenderti,
a prenderti in braccio e portarti in salvo perché,
ahimè, spesso sarai da solo a doverlo fare.
Ma ricorda che le cicatrici hanno una storia
e che ad ogni modo saranno una vittoria.
Vivi ogni giorno come se
fosse l'ultimo. Vivi e non
dimenticare mai i sogni
che un giorno tua madre sognò per te.
Vivi figlio mio
e se ti mancasse la voglia
vivi la vita che io non vissi
perché la vita è solo un sogno.
Sii sempre mio figlio perché il tempo è tiranno
...passa troppo velocemente.
Voglio essere ancora tua madre e carezzarti
il viso mentre stai per dormire
Si, figlio mio, fammi sentire ancora una
volta importante, fammi sentire ancora madre.
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Buon compleanno cuore mio❤
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be-appy-71 · 4 months
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Non porto quasi mai camicie, ma un giorno vorrei guardarti mentre ne indossi una delle mie.
Mi piacerebbe la recuperassi tutta sgualcita sulla poltrona accanto al letto, mentre ti guardo e sei ancora umida del piacere appena consumato. Che la lasciassi sbottonata e che si vedessero i seni e i capezzoli e le gambe lunghe che spuntano sotto.
Starei lì affascinato a guardarti, mentre esci sul terrazzo che da sul mare, per poi raggiungerti e abbracciarti da dietro, per sentire il corpo morbido attraverso il tessuto.
Mi piacerebbe che la tenessi addosso finché non andiamo via, ognuno verso la propria vita come sempre, per sentire addosso il tuo odore un po’ di più.. ♠️🔥
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singinthegardns · 7 months
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"Però, sai? Forse ti sto dimenticando. Non piango più dopo averti parlato, né dopo averti visto parlare con un'altra, e nemmeno dopo che i nostri occhi si sono incontrati. Certo, il tuo nome mi smuove ancora qualcosa dentro, certo, quando penso a cosa eravamo, e non siamo più, ho ancora il vuoto allo stomaco, certo, quando passo davanti la tua classe spero ancora di vederti sulla soglia, certo, fa male vederti trattare le altre come trattavi me, certo, a volte mi tornano alla mente tutti quei ricordi, certo, ogni tanto li rileggo i tuoi messaggi, e continuo a sorridere, certo, lo controllo ancora il tuo ultimo accesso, certo, quando qualcuno dice una frase che avevi detto tu, mi viene un po' di malinconia, certo, non riesco ancora a guardare nessun ragazzo senza pensarti, certo, continuo a sognarti ogni notte, certo, qualche volta mi capita di sentire ancora la tua notifica, e ci rimango un po' male quando apro il telefono e non c'è un tuo messaggio, e mi sento stupida ad averci sperato, certo, continuo a scambiare qualche passante per te, certo, se mi dicono "amore" continuo a pensare ai tuoi occhi, certo, ogni tanto ho quei momenti in cui mi butto sul letto, ti penso, e mi prende la nostalgia, certo, cammino ancora per i corridoi di scuola con quella strana ansia d'incontrarti, certo, nessun ragazzo regge mai il confronto che faccio con te, certo, ti penso ancora appena mi sveglio, prima di dormire, e anche per tutto il resto della giornata, certo, ho ancora una nostra foto come sfondo, certo, ho ancora la tua chat fissata in alto, certo, mi manchi ancora un po', forse, un po' di più di un po', certo, ogni tanto mi viene da piangere, ma ho imparato a ricacciare le lacrime indietro. Però, sai? Forse non ti sto dimenticando, per niente, però ci provo, me lo impongo, me lo sono imposta più volte, "basta lui mi ha dimenticata, devo farlo anch'io", poi però torni tu, torna il tuo ricordo, torna quell'assurda speranza nel tuo ritorno, e non ci riesco, o forse non voglio, non voglio dimenticare cosa sei stato, né cosa saresti potuto essere,no, non voglio proprio dimenticarti, anche se fa male, fa malissimo, ma il problema è che dimenticarti, mi fa più male di continuare ad amarti. Quindi aspetterò, e forse ti dimenticherò, un giorno, forse mai,ma infondo mi va bene così, forse è così che deve andare, no? Tu che sorridi a un'altra, e io che cerco di trattenere le lacrime. E forse un giorno ti dimenticherò, dimenticherò la ragione dei miei sorrisi, dei miei pianti, delle mie ansie, delle mie paure, e di tutte quelle cose, che solo tu sei in grado di provocare, e mi chiederò che ci vedevo di speciale in te. Poi forse, sarà un giorno di sole, o magari di pioggia, forse di nebbia, grandine, forse sarà autunno, o forse primavera, forse sarà al mare, magari in montagna, o, perché no? In città, sotto la luce del sole, o sotto uno spicchio di luna, forse mentre sarò presa dai miei pensieri, forse dopo una lunga giornata, forse di prima mattina, forse quando sarò in vacanza, ma insomma, poco importa, del perché, del quando, e del dove, ma succederà, che la vita, dolce amara per com'è, mi ricorderà di te, dei tuoi occhi, dei tuoi lineamenti, mi ricorderà di chi sei, probabilmente non ricorderò più il tuo nome, non è quello l'importante, o forse sì, anzi, sicuramente lo ricorderò, e mi ricorderò di te, dei sorrisi, e dei pianti, delle insicurezze e le paure, dei "vaffanculo", dei baci, dei "ti odio", della voglia che avevo di dirti "ti amo", degli abbracci, di quel posto in cui mi hai portata quella sera, delle cazzate, delle giornate no, della tua presenza a migliorarle, dei sabati sera trascorsi insieme, e di quelli passati a sentire la tua mancanza, dei messaggi, delle chiamate, dei "va via", che tradivano voglia soltanto di abbracciarti, mi ricorderò di tutto ciò che abbiamo passato, e che ho passato, dell'inizio e della fine, e mi ricorderò che ci vedevo in te, e mi riinnamorerò di te, anche se tu non mi vorrai, per poi scoprire, di non aver mai smesso di amarti."
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occhietti · 1 year
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Mi piace chi entra nella vita degli altri con estrema lentezza, in punta di piedi in punta di cuore in punta di vita che con le mani non fa rumore che con lo sguardo fa da scudo
mi piace chi con la coda dell'occhio scorge tutte le tue cicatrici per conoscere la strada della tua pelle che non deve percorrere
chi fa il giro largo delle tue ferite per abbracciarti lì dove c'è ancora spazio buono dove c'è carta bianca e cute forte
mi piace chi entra nella vita degli altri come i monaci al tempio, a piedi silenziosi e voce scalza, con il cuore giunto e le mani con la tachicardia
amo quelle persone che ogni volta che le incontro ti vivono con cura così da evitare di rompere tutta la porcellana che mi porto dentro.
- Gio Evan
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canesenzafissadimora · 2 months
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Io voglio questo con te,
dividere persino le immagini impresse
dentro gli occhi, lasciarsi attraversare
da attimi magnifici sapendo che domani
ce ne saranno altri e altri ancora.
E voglio questo con te, sapere
che mi mancherai già prima di andare
via ma sapere che farò l’impossibile
per tornare ad abbracciarti in fretta.
E voglio questo con te, sapere che potrò guardarti dormire e non sprecare un giorno freddo senza parlare chiusi in casa
e poi fare l’amore, e poi confondere i momenti in cui accadrà una cosa o l’altra e provare
lo stesso profondo piacere nel toccarsi
con le mani o con le parole.
E voglio questo con te, sapere che potremmo avere e non volere più, sapere che potremmo andare e non andare via,
sapere che è un peccato mortale sprecare notti senza sorridersi, senza dirsi buonanotte, vivere io per me, tu per te, senza noi.
E voglio questo con te, vincere la paura, scoprirci fragili e poi difenderci
e tanto forti da distruggere qualsiasi ostacolo che ci sarà, fieri, orgogliosi e liberi,
determinati come le onde e poi leggeri
come le nuvole e fusi come il cielo
e il mare sulla linea dell’orizzonte,
dove guardare per creare un mondo fatto apposta per noi.
E voglio questo se lo credi possibile,
se sai intuire la direzione del vento
in cui soffia il mio cuore e mi vorrai condurre fino a te, per smettere di arrenderti al mondo che non vuoi.
E voglio questo con te,
riconfermarti e sceglierti come bellezza pura, mancarsi solo per attendersi
sopra il rumore di ogni cosa
e senza perdersi mai.
E voglio dirti:” Sì” davanti all’anima del mondo, perché del nostro amore
ne guadagni tutto l’universo,
alla velocità del suono trasformarmi in musica e lasciarti una canzone che tutti impareranno per dedicarla a chi vorranno accanto.
E voglio questo con te, amarti da impazzire
ma dirti di non averti amato mai abbastanza,
... per ricominciare.
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Massimo Bisotti
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E POI TI CHIEDI PERCHÉ LA PERDI?
La perdi quando lei ti regala l'alba nel suo sguardo e tu le rendi grigi i suoi giorni.
La perdi quando lei diventa arcobaleno solo per dipingere il tuo mondo e tu in cambio le dai indifferenza.
La perdi, quando lei è ancora piena di verità e tu in cambio le menti.
La perdi, quando lei aspetta una chiamata o un tuo messaggio, e tu scrivi a qualcun' altra.
La perdi, quando lei ti cerca per abbracciarti e tu la usi fisicamente.
La perdi perché…semplicemente tu non meriti una come lei.
Gabriel García Marquez
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moonlightbaeba · 3 months
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è la serata che non vorrei mai rivivere, come d'altronde i giorni che seguiranno non vorrei mai riviverli. ancora mi ricordo quando ti salutai, i tuoi occhi, la tua mano che mi stringesti così forte e lì io capì tutto ma non volevo ammettere a me stessa che sarebbe stata l'ultima volta che ti vidi. me ne tornai triste, con un magone in gola e riflettei parecchio su quel nostro momento, le cose che ci siamo detti e il ti voglio bene. in queste ore per distrarmi 5 anni fa cercai di sentirmi un po' di musica ma sapevo che qualcosa che non andava bene c'era. quella chiamata a mia mamma, all'improvviso, mi sono gelata, non sentivo più le gambe, i piedi e poi nemmeno il corpo, ma capii che dovevo velocem prepararmi per arrivare in tempo, ma il tempo non aspetta, il tempo passa, ed è passato che non ti ho potuto rivedere di nuovo, e dirti di farcela per me, lo sono sono che sono troppo egoista ma tu eri tutto per me. i pianti che ho fatto, e continuo a fare sono infiniti, mi manchi troppo e vorrei vederti come facevo prima, venirti a trovare a casa, parlare con te, stare lì ad ascoltarti, starti vicino e ora non posso ma lo so che tu sei qui accanto a me, che mi stai vicino, il problema è che non posso parlarti da vicino, non posso chiamarti, non posso abbracciarti e tenerti la mano. mi addolora parecchio. cerco di fare del mio meglio nella vita, grazie anche ai tuoi insegnamenti e ai valori. vorrei dirti ancora "ti voglio bene amore mio" ma da vicino ma mi accontenterò di dirtelo ad alta voce o di incontrarti nel sogno e dirtelo con tanto di abbraccio. vorrei avere la forza di andare avanti ma è così difficile per me, perché sei tu, fondamentale nella mia vita, non riesco e non voglio pensarti meno. e non ti nascondo che a volte vorrei poterti chiamare al cell e parlare con te...! ciao nonnì mio ❤️‍🩹.
ti voglio bene.
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libero-de-mente · 7 months
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Questa mattina ho aspettato che aprisse il supermercato, per comprarti le cose che ti servono. Sono arrivato con qualche minuto d'anticipo sull'apertura.
Tenendo in mano la lista che hai scritto di tuo pugno. Scritto con quelle lettere da "elementare" che ancora portano la grafia di una bambina, di un'epoca completamente diversa da oggi.
Che forse non ha mai smesso di sognare. Nonostante la vita.
Non credo che oltre me ci siano altre persone che possano interpretare quelle parole.
Mi sembra di essere un po' Jean-François Champollion quando tradusse la Stele di Rosetta.
Ho atteso l'apertura per comprarti il pane caldo, il tuo preferito.
Poi sono passato nella pasticceria d'élite, quella che produce dolci di alta scuola. Il titolare è anche famoso nel suo settore. Non volevo deluderti.
Anche se di delusioni, da parte mia, ne hai avute tante. Ricordandomelo spesso.
Da piccolo trofeo da esporre, a persona non all'altezza da non tenere in considerazione per le cose importanti.
Erano altri quelli che meritavano la fiducia. Salvo poi rivelarsi come lo squallore tramutato in persona vivente.
Non puoi mangiare molte cose, non riesci a mangiare tanti cibi, le tue debolezze e i dolori non ti aiutano.
Quello che ti ho portato sa di buono, si scioglie in bocca.
Come le speranze di essere capito, come neve al sole.
Ti ho comprato un pensiero e l'odore del pane fresco riempe la stanza, dando quell'atmosfera di casa, di ricordi, di persone che condividevano il pane fresco attorno al tavolo.
Oggi ci sono solo io. Solo io. Dici che basto, ma non ci credo.
Più tardi passeranno i miei ragazzi, che sono anche i tuoi ragazzi, a salutarti e abbracciarti.
Sarà in quel momento che piangerai dalla commozione, che ripeterai all'infinito "ti voglio bene, vi voglio bene". Ma non adesso, non con me ora.
Come sempre. Come d'abitudine.
Però ci sono, come sempre. Anche dopo le litigate, e le sentenze assolute di non "essere più tuo figlio".
Non si dovrebbero mai dire queste cose. Mai.
Sono qui mamma, buon compleanno.
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il-sorriso-scontento · 7 months
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Immagina che siano le 6 del pomeriggio, rientri a casa, una casa modesta, calda e piena d'amore. Sali le scale e senti dei piedini correre sul pianerottolo di casa nostra, non sei ancora salito è già senti delle risatine e delle voci piccole e carine che ti chiamano..."papà corriii"
E appena ti vedono fanno a gara per venire ad abbracciarti, pronti a tirarti la mano e portarti a casa
E poi trovi me, magari con l'ultimo arrivato tra le mie braccia, anche lui frutto del nostro amore e dei nostri sacrifici, che ti bacio e sentiamo quelle vocine dire "bleeeeeeh che schifoooo", ti chiedo com'è andata e nel frattempo allunghi lo sguardo e noti sulla tavola apparecchiata il tuo piatto preferito
Come ti fa sentire? Bene, scommetto
Secondo te come mi sentivo ogni volta che vedevo il sogno di una vita così allontarsi dalle nostre vite? Male, te lo assicuro. Ecco perché sono diventata così stronza, perché quello che avrei voluto fare e darti non era ciò che desideravi davvero
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greenbor · 3 months
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Dai bellissimi post di https://www.tumblr.com/r-d-m-a00
Per quest’estate non ho fatto programmi,
Anche quest’anno non ho fatto progressi,
Ho il cuore infranto,ho perso chilogrammi. Non c’è una foto recente di me che sorrido.
Il terremoto dentro,
vibra il lampadario.
Pezzi di me muoiono.
Litigo col mondo,senza fare pace.
Ti vedo ovunque,e non sai quanto male fa.
Si muore giovani e frustrati.
Vivo peggio di come puoi immaginare.
Tu continua pure a farmi male,
Che io sto bene anche così.
Lei mi guarda come se volesse capirmi,
Ma non capisci un cazzo,
Quella roba che ha in mezzo
Mi fa essere scemo,e mi fa uscire pazzo
Ma ho bisogno d’amore e l’amore non c’è.
Mi sveglio con le paranoia appiccicate al materasso,
Come stai dentro lo sai solo tu,come la password.
“E resto solo con questo malessere qui
E te vai li a rifarti la vita
Ma con me non farti la fica
Quante cose ancora deve insegnarti la vita
Può disegnarti la vita
Vorrei abbracciarti la vita
E quante cose possono segnarti la vita”
“Non risponde alle domande
Sempre sveglio con le albe
Quando loro vanno a lavoro
E io ancora qua sopra a scrivere ..
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be-appy-71 · 2 months
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Ricordo che ieri sera sei venuta da me,
a casa mia, come un'amica.
E io stamane sono sveglio da poco
e non so se il vino o cos'altro di ieri sera,
mi ha fatto girare la testa,
tanto che non ricordo più
se è è stato solo un sogno oppure realtà.
Di certo so che eri bella, bellissima,
quando sei arrivata.
Ti sei tolta il soprabito e ti sei messa comoda. Ti divertivi tanto a guardarmi ai fornelli.
Abbiamo cenato e abbiamo bevuto.
Era un vino rosso, un refosco,
assolutamente friulano.
E abbiamo parlato, tanto.
Come due ottimi amici.
Non so se era il vino,
ma le parole uscivano come una poesia.
E abbiamo riso, tanto,
fino a quando mi hai detto:
"Cosa ne dici di un film su Netflix?"
Ti ho lasciata scegliere il titolo,
ma non avevo dubbi
che avresti scelto un film romantico.
Ho abbassato la luce
e ci siamo messi comodi sul divano.
Il film, ora che ci penso,
nemmeno me lo ricordo...
Ero troppo impegnato a guardarti e,
quella voglia di abbracciarti da contenere,
non mi faceva capire nulla.
Forse è stato anche il vino sì,
ma non ero ancora abbastanza brillo
da poterti dire tutto quello
che eri diventata per me.
E stavo bene lì,
una sensazione strana di benessere,
sentivo che non avevo bisogno d'altro.
Poi il film è finito e, senza esitare,
ti ho chiesto:
"È tardi per tornare a casa, vuoi dormire qui?"
Senza una parola, ma solo con un sorriso,
mi hai detto sì...
Ti ho preparato la stanza degli ospiti,
come si fa con gli amici,
con un letto che era perfetto,
come non l'avevo mai fatto, senza una piega.
Ti ho preparato un mio pigiama,
sono andato a lavarmi i denti e,
uscendo dal bagno, ti ho trovata lì,
senza tacchi, senza trucco, quasi indifesa.
Sono sicuro che eri ancora più bella
di quando sei arrivata.
Ti ho presa per mano,
cercando di mostrarti spazzolino e dentifricio.
Ma alla parola "spazzolino",
avevo già la tua bocca sulla mia.
Non c'era più bisogno del dentifricio...
Ci siamo baciati forte. Non più da amici.
Dimenticavo, stamattina il letto degli ospiti,
è ancora lì, intatto e senza una piega..... ♠️🔥
(Claudio Del Pizzo)
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0francesc0 · 12 days
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vuoi affrontare i problemi da solo
senza l’aiuto di nessuno, perché da un lato sei così orgoglioso, a tratti egoista verso te stesso, nel pensare di potercela fare e dall’altra parte sei talmente premuroso dal preservare in ogni modo il benessere degli altri, per il tuo costante sentirti un peso per il mondo
e quando i problemi si fanno grandi, che non immaginavi nemmeno una grandezza così smisurata; quando cominci a sentire di starti avvicinando al fondale in cui vieni trascinato; quando poi tocchi, percepisci al tatto quella strana sensazione che sembra rabbrividirti dalla fronte al collo, fino a sulla schiena; quando ti accartocci, ti accovacci, cominci ad abbracciarti, a stringere da solo, a stringere te stesso, versando qualche lacrima di troppo, tenendo gli occhi chiusi così forte da non voler vedere null’altro se non il buio che c’è intorno; quando cominci a metterti in dubbio, a chiederti mille cose, a farti mille domande, a fare scena muta come ogni risposta; quando poggi delicatamente la mano sulla tua bocca e inizi a fare pressione, come se non volessi far uscire un qualcosa, come uno strillo, un concentrato di profondo dolore, talmente profondo da dover scavare e scavare per poi, forse, trovarlo; e quando, tra singhiozzi e vuoti vari di ogni tipo, ti perdi tra quei binari che ora sembrano infiniti e tutti paralleli tra loro;
e quando ti perdi, poi, la strada di casa la ricordi?
o non hai una casa?
e se comprendessero soltanto quello che passi; quello che i tuoi occhi vedono, quello che le tue orecchie odono, quello che la tua mente immagina e quello che il tuo cuore prova;
se comprendessero, sarebbe tutto più semplice, forse
ci dicono che le cose semplici sono quelle che fanno più bene all’animo, al cuore e a noi
eppure, in così tanta semplicità, ci perdiamo
ancora
mi chiedo, se quando affronti tutto questo da solo, poi alla fine ritrovi casa
e se non dovessi trovarla, t’aspetto qui, perché anche io non trovo più la strada
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alonewolfr · 20 days
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Se sei attratto da una donna per la taglia del suo petto, per la sua vita o per i suoi fianchi, ti sbagli. Se ciò che apprezzi di più in loro sono i tratti del loro volto, il colore dei suoi occhi, la lunghezza delle gambe o come sembra con la minigonna continui a sbagliarti. Una donna è il suo comportamento, il suo modo di essere, il modo in cui ti tratta e guarda, la sua risata e i suoi silenzi. Una donna è la sua intelligenza, la sua ribellione, la sua consegna, la sua generosità, la sua capacità di fare varie cose contemporaneamente, le sue manie. La cosa migliore di una donna non è il suo involucro, è quello che c'è dentro: il suo umore, le sue ricorrenze, il suo coraggio, il suo modo di pensare … Un vero uomo, un uomo intelligente, si innamora di ciò che gli altri non immaginano. Quell'uomo può vedere ciò che gli altri non immagino che esista e questo, amici, ha un premio .. e si chiama felicità .. LA PERDI … Devi essere così stupido da provocare lacrime a chi ti ha provocato il miglior sorriso. E ti chiedi perché la sto perdendo? La perdi, quando lei ti regala l'alba nel suo sguardo e tu le rendi grigi i suoi giorni. La perdi, quando lei diventa arcobaleno solo per dipingere il tuo mondo e tu in cambio le dai indifferenza. La perdi, quando lei è ancora piena di dettagli e tu in cambio le menti. La perdi, quando lei aspetta una chiamata o un tuo messaggio, e tu scrivi a qualcun altro. La perdi, quando lei ti cerca per abbracciarti e tu la usi fisicamente. La perdi, quando lei ancora ti vede con ammirazione e tu la vedi come quella che vieta la tua libertà. La perdi … perché semplicemente tu non meriti qualcuno come lei.
|| Gabriel Garcia Marquez
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canesenzafissadimora · 6 months
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È l’ultima lettera d’amore che ti scrivo.
È stato un lungo cammino, da quel primo giorno che sono entrata nello studio della psicologa.
Ero arrabbiata, delusa, incazzata con il Mondo e con me stessa, ho preso un sacco di decisioni di merda e la serenità sembrava così lontana, da diventare impossibile da raggiungere.
Eppure oggi, mi ha dato un foglio, una penna e mi ha detto “ora, sei pronta a dirle addio”.
Sai, in fondo ho sempre saputo che sarebbe finita così… ed è per questo e per altri mille motivi, che non sono mai riuscita a dirti “ti amo”.
Te lo dico ora, perché ti amavo.
Ti amavo perché eri come uno di quei giorni di fine marzo, che è Estate sotto i raggi del Sole ed è ancora Inverno, quando ti ritrovi all’ombra.
Ti amavo, perché ti guardavo quando eri distratta. Quando lavoravi, guardavi il telefonino, rullavi una sigaretta o ti perdevi nella collezioni dei tuoi mostri e mi rendevo conto, che per averti accanto, qualcosa di buono nella vita, l’aveva fatta.
Ti amavo, perché sentivo il bisogno di coniugare i verbi al futuro ed i sogni al plurale.
Che di notte, mentre dormivi, alzavo le coperte per vedere se respiravi e mi rendevo conto, che da soli si diventa forti, ma in due si diventa un po’ più felici.
Avrei potuto cancellarti, mandarti a quel paese, non risponderti al telefono, voltarti le spalle, dimenticarti, non pensarti, non prendere treni in piena notte, ricordarmi i dettagli, ma non l’ho potuto fare, perché non ci capivo più niente. Ti amavo e basta.
Amavo le tue battaglie perse, l’inchiostro che usavi meglio di me, la voce che era sabbia rotta dalle onde del mare, il modo in cui ti facevano male i sogni, le cazzate che dicevi pur di non dire delle stupide verità.
Allora, ti auguro di circondarti di “persone medicina”
L’ho letto in una stupida poesia, che fa così
“ Nonna diceva che esistono persone che hanno le tisane dentro gli occhi
Camomilla nello sguardo
Che tu le vedi e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri.
Diceva che esistono persone che non si spaventano dei tuoi dolori
Che non hanno paura di abbracciarti i traumi
Che sanno dove metterti dentro le parole giuste
Persone che hanno imparato a frequentare così bene il Sole
Che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto “
Lascio a te la rabbia, ascoltare chi voleva solo distruggerci, i punti e le virgole che mancano nelle mie parole, il dolore che ti ha coperto gli occhi e le labbra, rendermi sostituibile, perché io non lascio più sporcare i ricordi e la memoria, a nessuno.
Neanche da me stessa.
E racconterò di noi, alla gente che incontrerò, alla persona che amerò dopo di te, ti ritroverò nei miei progetti per aiutare gli altri, nei film che ti scavano dentro, nei tramonti visti dal finestrino della macchina, nei viaggi dove scoprirò qualcosa di nuovo e negli sguardi dei bambini che non sanno chiedere aiuto.
Tu, porta rancore anche al posto mio.
E ti diranno che è tutto prestabilito, che fa parte di quel rapporto tossico che ti hanno messo in testa, che di buono non ho nulla, che io sono il lupo e tu Cappuccetto Rosso, che sono un fake, che ho rubato, mentito, ma sai, queste parole non sono per riaverti, ma per rendere libera me.
Da tutto questo.
Fatti ancor più carina, un filo di trucco, lascia i capelli sciolti, spruzza il profumo, mettiti quei jeans che ti fanno il culo da paura, sali in macchina, accendi la radio, ma che sia la tua voce la canzone più bella e vatti a prendere tutto il buono di questo Mondo.
Questa è l’ultima lettera d’amore che ti scrivo, se senti un cigolio, è la porta del mio cuore, che si chiude e ti dice addio.
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#Ale
Tuttodunfiato
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