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La Hybris, la colpa di chi viola le leggi divine, è la tematica scelta per il nuovo progetto di Armando Punzo e degli ospiti della Fortezza Medicea di Volterra.
A breve distanza dalla decisione di Armando Punzo di non partecipare al bando per VolterraTeatro, come da tradizione, e in contemporanea alla rassegna teatrale dislocata nei comuni dell’Alta Valdicecina, dal 25 al 29 luglio è andato in scena il nuovo lavoro interpretato dai detenuti-attori all’interno dell’assolato cortile del penitenziario di Volterra. La versione completa dell’anteprima-studio della performance della Compagnia della Fortezza andrà in scena a luglio 2018, per la celebrazione del trentennale del teatro che entra in carcere, prendendo a tema il rifiuto delle leggi della realtà. Una ricerca per individuare una possibilità, in antitesi a ciò che pare immutabile, traendo ispirazione dagli scritti di Jorge Luis Borges, famoso per i suoi racconti fantastici e le sue opere filosofiche, e riallacciandosi al progetto originario Teatro dell’Impossibile. Ma questo 2017 – inaspettatamente – almeno agli occhi dei più, si è velocemente trasformato, alla vigilia del trentennale della Compagnia e all’apertura del Festival teatrale stesso, nell’anno delle novità. Armando Punzo rinuncia alla direzione di Volterra Teatro e si rinchiude – metaforicamente – dentro alla Fortezza insieme ai suoi attori. L’entrata allo spettacolo, quest’anno, è ristretta solo a coloro che pagano un biglietto di 20 euro, eccessivo per uno spettacolo già abbondantemente finanziato da più fonti, ed esclusivamente effettuabile online. Ciò a differenza dei contributi volontari – degli aventi diritto all’entrata legale nell’istituto penitenziario – com’era abitudine negli anni passati. Una volta dentro al cortile dell’istituto di pena, tutto rientra nei ranghi e l’anteprima-studio nazionale di Le parole lievi. Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato, cuore del progetto, si svolge come da consuetudini degli spettacoli precedenti. Una schiera di detenuti-attori, in questa occasione trasformati in monaci buddisti, accolgono gli spettatori tramite uno scenografico tunnel umano che incanala il pubblico verso un cortile alberato traboccante di libri. L’anteprima nazionale del nuovo lavoro di Armando Punzo, subito dopo, si svolge, come da tradizione, nel cortile più interno della Fortezza medicea. Al termine dello spettacolo, il pomeriggio in carcere si conclude ogni giorno con un dibattito su tematiche attuali, extra teatro – una novità rispetto ai precedenti Cartelloni. Gli esperti presenti, invitati per l’occasione, colloquiano e rispondono, talvolta pongono essi stessi delle domande. Presenti anche Punzo e la dramaturg Rossella Menna, oltre a un folto pubblico. Armando Punzo, parole sue, nell’incontro post-spettacolo con gli spettatori, racconta di andare alla ricerca di varchi che forzino una realtà che non soddisfa, che durino sempre di più, che anticipino nuove realtà. «Assegno a voi la parte della realtà», pronuncia inizialmente in scena, a indicare il cammino che intende seguire, spiegando poi che l’intenzione è anche «prendere le distanze da chi detenga la realtà stessa». A coronazione delle giornate deputate alle rappresentazioni teatrali, gli spettatori possono godere di gioie del palato attraverso Le cene galeotte, un cult consolidato delle attività dei detenuti-cuochi. Naturalmente solo su prenotazione.
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La giornata di spettacolo e incontri ha avuto luogo: Fortezza Medicea di Volterra giovedì 27 luglio, dalle ore 15.00
all’interno, presentazione dello studio: Le parole lievi Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato preludio del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza ispirato all’opera di Jorge Luis Borges drammaturgia e regia Armando Punzo musiche originali e sound design Andrea Salvadori scene Alessandro Marzetti e Armando Punzo costumi Emanuela Dall’Aglio movimenti Pascale Piscina aiuto regia Laura Cleri assistente alla regia Alice Toccacieli aiuto scenografo Yuri Punzo collaborazione drammaturgica Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Alice Toccacieli, Francesca Tisano, Salvatore Altieri, Fabio Valentino e Gaspare Mejri organizzazione generale Cinzia de Felice
Le parole lievi / Progetto Hybris La Hybris, la colpa di chi viola le leggi divine, è la tematica scelta per il nuovo progetto di Armando Punzo e degli ospiti della Fortezza Medicea di Volterra.
#Alice Toccacieli#Andrea Salvadori#Armando Punzo#Compagnia della Fortezza#Fabio Valentino#Francesca Tisano#Giacomo Trinci#Laura Cleri#Le parole lievi#Lidia Riviello#Salvatore Altieri#Yuri Punzo
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FERMIGNANO – Sabato 16 marzo alle ore 20 e domenica 17 marzo alle 12.30, nel Salone comunale di Fermignano, il “Teatro delle Ariette”, storica formazione bolognese, proporrà lo spettacolo “ATTORNO A UN TAVOLO, piccoli fallimenti senza importanza”, di Paola Berselli e Stefano Pasquini (che è anche il regista) “per riflettere sul nostro presente, per mangiare insieme, per non essere spettatori, ma protagonisti di un’esperienza comune, per sentirsi a casa”.
In uno spazio scenico condiviso (una cucina), con un grande tavolo al centro ed intorno tavoli da lavoro, forno, pentole, fornelli, Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini faranno accomodare gli spettatori attorno al tavolo e apparecchieranno, servendo acqua e vino, focacce, formaggio, verdure e tagliatelle, raccontando storie di vita, esperienze personali, piccoli fallimenti apparentemente senza importanza, inquietudini.
Una vera cena (sabato) ed un vero pranzo (domenica), in cui si tenterà di creare, per il tempo effimero dello spettacolo, una comunità provvisoria (info e prenotazione obbligatoria al 340.8962837).
Lo spettacolo dà il via alla rassegna teatrale “E’ Stagione”, a cura dell’associazione culturale “Luoghi Comuni” con i patrocini del Comune di Fermignano e della Provincia di Pesaro e Urbino ed il sostegno della Regione Marche e dell’istituzione “Teatro comunale di Cagli”. Un inizio di stagione interessante, con una compagnia la cui originale storia è raccontata nel libro “Teatro delle Ariette. La vita attorno a un tavolo” (uno dei suoi spettacoli più noti, “Teatro da mangiare?” ha realizzato più di 1000 repliche).
“Da cinque anni – raccontano i fondatori dell’associazione Luoghi Comuni Alice Toccacieli e Yuri Punzo – lavoriamo sul territorio proponendo laboratori teatrali per non professionisti, laboratori negli spazi educativi e sociali (scuole e centri diurni), ospitalità di artisti professionisti per workshop intensivi e formazione, produzione di spettacoli e percorsi condivisi con altre associazioni. Grazie alla collaborazione con il Comune di Fermignano portiamo avanti un progetto speciale di teatro e costruzione della comunità rivolto agli allievi delle scuole medie”.
“E’ Stagione” proseguirà il 4 maggio con I’mnatura, progetto di Emanuela Dall’Aglio per il “Teatro delle Briciole” (nell’ambito del festival fermignanese di letteratura per l’infanzia “Stacciaminaccia”), per poi continuare con “La cosa principale” (atto unico dell’attrice storica del collettivo del “TeatroDue” di Parma Laura Cleri tratto dal romanzo “Mal di pietre” di Milena Agus), la rassegna “Arrivano i nostri” e concludere a giugno con la “Festa del Teatro”.
Maggiori informazioni sulla pagina Facebook @AssLuoghiComuni o telefonando al numero 340.8962837.
foto di Stefano Vaja
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Associazione Luoghi Comuni HOMO SACER Di Alice Toccacieli – Con Yuri Punzo Teatro Comunale di Cagli – Giovedì 30 marzo 2017 ore 21.15 Giovedì 30 marzo 2017 alle 21.15 il Teatro Comunale di Cagli ospita un nuovo lavoro di ricerca teatrale, HOMO SACER, s… Sorgente: Associazione Luoghi Comuni HOMO SACER Di Alice Toccacieli – Con Yuri Punzo
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