#Venezia 76
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eljeebee · 6 months ago
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📩 Simblr question of the day: A non-sims simblr question/s! Besides Sims, what other games do you play and what platforms do you like to play on? (PC, Console, Mobile...) What would genre/s do you tend to lean towards? (FPS, Sandbox, Multiplayer, Simulation, etc.) Bonus! If a game has character customization, do you like to make a completely new character everytime or do you like to use the same OC/Sim? Feel free to ramble, especially if you really enjoy a game (❁´◡`❁)
answer in whatever way is most comfortable for you and feel free to share this SQOTD around, make sure to use the hashtag SQOTD and tag me in separate posts ~ 💛
Hi, Squatty!
I'm more on PC when I play other games. If I don't cry myself playing Sims, I play Warframe instead! So like, if I'm tired of taking pictures and stuff in Sims, I take pictures in Warframe instead...like this:
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I edited this in GIMP btw
I also play Mass Effect (both the Trilogy and Andromeda). Recently, I've received Fallout 76 from a friend, and I've been having fun playing it! Other than those, I also play Left 4 Dead 2 with friends when time permits. Base on the games I mentioned, I probably lean towards hack-and-slash and shooter games, story-rich, and character customization. I have other games that I don't play that much anymore (because of time...sigh), like the Gods Eater series. I've finished all Dragon Age games, and I don't want to touch my current world state anymore, unless the next DA game gets released. If I don't want to get stressed on shooting stuff, I get stressed on planning my agenda in Stardew Valley!
If I don't want any of those, I just hop on Roblox
When it comes to character customization, it's either I try to make my character as close to myself (self-insert) or an entirely new OC.
Below the cut...are some of my characters!
This is what my character(s?) looks like in Warframe:
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There's a story behind these two (canon and my own lore), but I'm not spoiling that to you LMAOO, anyway, all I can tell is their name is Venezia Palomina Rivas, and can be differentiated by their nickname (Mina and Nezzie).
In Mass Effect, I tried to incorporate some of my features:
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My Shepard is me!!!! (And I'm dating Garrus!)
In ME:Andromeda:
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Now this is my Ryder, (and I'm dating Jaal!) Also, forgive me with the resolution on this one, I have to lower it manually or else you won't see me post sims anymore
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My Inquisitor in DA:I. You know it's a self-insert when my character has a short black hair (LOL)
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My character in Fallout 76. When I was making her, I was thinking of Priscilla!
In the Gods Eater series:
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(Resurrection) I think this is another insert for me (I wanna get married to Soma)
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(2: Rage Burst) I wanted to slay while slaying
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(3) OH! This one, this is my ultra self insert in God Eater. Her whole theme is violet (my fave color). She's so hot!!!!
Seriously, all of my characters are pretty girls.
Phew, this became a character showcase...if you've reached the end, thanks for reading! And thank you, Squat for these wonderful questions!
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lehtileike · 10 months ago
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Gian Maria Volonté 1991 Leone d'oro alla carriera, Mostra del cinema di Venezia source: https://youtu.be/kouia5vcVcc?si=aAl-0Wm9TKnBxdE7&t=76
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agrpress-blog · 1 year ago
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Tre anni fa, il 2 novembre 2020, moriva (nel giorno del suo ottantesimo compleanno) il grande attore, cabarettista, doppiatore, conduttore e regista, interprete di film quali La mortadella di Mario Monicelli, La Tosca di Luigi Magni, L’eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Febbre da cavallo di Steno, Casotto di Sergio Citti, Un matrimonio di Robert Altman ed altri. Nato a Roma nel 1940, grandissimo attore di teatro, dove spazia dai monologhi alle commedie musicali, incontra un grande successo in televisione, riproponendo sul piccolo schermo i suoi spettacoli più riusciti. Fin da ragazzo suona vari strumenti (chitarra, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso) e canta nelle feste studentesche e nei bar all’aperto. Si iscrive al Centro Teatro Ateneo, in cui insegnano attori quali Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà, e in seguito frequenta il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, che nota le sue qualità e lo scrittura per un suo spettacolo d’avanguardia, Can Can degli Italiani (1963), che segnerà il debutto teatrale del giovane Proietti. Negli anni successivi lo troviamo in ruoli secondari con vari gruppi teatrali: in Il mercante di Venezia (1966) di Ettore Giannini, e, con il Gruppo Sperimentale 101 Le mammelle di Tiresia (1968) di Guillaume Apollinaire; Nella giungla delle città (1968) di Bertolt Brecht, Coriolano (1969) di William Shakespeare, Il dio Kurt (1969) di Alberto Moravia, e altre opere, fino al primo grande successo, quando viene inaspettatamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. A seguire il dramma di Sam Benelli La cena delle beffe (1974), con Carmelo Bene; nel ’76 A me gli occhi, please, considerata una fra le sue prove teatrali più riuscite, e che sarà riportata in scena con grande successo nel ’93, ’96 e, nel 2000, al Teatro Olimpico. Nel ’78, con Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, dove crea un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che rappresenterà un vero trampolino per volti noti dello spettacolo (Flavio Insinna, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e molti altri). Segue una serie di performances, fra cui Il bugiardo di Carlo Goldoni (1980, regia di Ugo Gregoretti), Edipo re di Sofocle (1981, regia di Vittorio Gassman), I sette re di Roma di Luigi Magni (1989, regia di Pietro Garinei), e altre per le quali, oltre a recitare, cura anche la regia, come Caro Petrolini (1979), Cyrano de Bergerac (1985), Liolà di Luigi Pirandello (1988), Guardami negli occhi (1989) e La pulce nell’orecchio (1991) di Georges Feydeau, Socrate (2000, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone), Full Monty (2001, versione teatrale del film omonimo del ’97), Io, Toto e gli altri (2002, ripreso quattro anni dopo), e molti altri. A partire dagli anni Ottanta ha diretto anche alcune opere liriche: Tosca di Giacomo Puccini nel 1983, Don Pasquale di Gaetano Donizetti nel 1985, Falstaff e Nabucco di Giuseppe Verdi (rispettivamente nel 1985 e nel 2009), Le nozze di Figaro e Don Giovanni (nel 1986 e nel 2002) di Wolfgang Amadeus Mozart, Carmen di Georges Bizet nel 2010. Istrionico, grande improvvisatore, dotato di un’ottima voce e molto audace negli sperimentalismi, al cinema lo ricordiamo nel ruolo del fidanzato di Sophia Loren nel farsesco La mortadella (1971) di Mario Monicelli, ironico protagonista del musicale Tosca (1973) di Luigi Magni, in cui recita con Monica Vitti, interprete del giovane Pippo nel calligrafico L’eredità Ferramonti (1976) di Mauro Bolognini, stallone da quattro soldi nel cinico Casotto (1977) di Sergio Citti, fanfarone nel satirico Un matrimonio (1978) di Robert Altman, in cui recita con Vittorio Gassman. A partire dalla fine degli anni Ottanta dirada notevolmente le sue apparizioni cinematografiche per proseguire l’attività teatrale e quella televisiva, dove ottiene grande successo con le serie Il Maresciallo Rocca (1996-2004) e L’avvocato Porta (1997-98).
Fra gli altri film ricordiamo Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani, La ragazza del bersagliere (1967) di Alessandro Blasetti, Lo scatenato (1967) di Franco Indovina, La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile, Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiano Damiani, La virtù sdraiata (1969) di Sidney Lumet, tratto dal libro omonimo di Antonio Leonviola ed interpretato da Anouk Aimée, Omar Sharif, Didi Perego, Fausto Tozzi e Lotte Lenya (la grande attrice di teatro austriaca, vedova del musicista e compositore Kurt Weill ed interprete di Jenny nella prima rappresentazione di L’opera da tre soldi – 1929 – di Bertolt Brecht), Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Bubù (1971) di Mauro Bolognini, Gli ordini sono ordini (1972) di Franco Giraldi, Meo Patacca (1972) di Marcello Ciorciolini, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, con Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Ugo Tognazzi e Salvo Randone, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada, Musica per la libertà (1975) di Luigi Perelli, Bordella (1976) di Pupi Avati, Chi dice donna dice donna (1976) di Tonino Cervi, Febbre da cavallo (1976) e Mi faccia causa (1985) di Steno, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff (il futuro regista di Rambo), Due pezzi di pane (1979) di Sergio Citti, Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci, Di padre in figlio (1982) di Vittorio Gassman, FF. SS.” – Cioè: “che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore, Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) di Bertrand Tavernier, Panni sporchi (1998) di Mario Monicelli, Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami, Indovina chi viene a Natale? (2013) di Fausto Brizzi, Alberto il grande (2014) di Carlo e Luca Verdone, Il premio (2017) di Alessandro Gassman, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone. Ha doppiato attori quali Marlon Brando - in Riflessi in un occhio d’oro (1967) di John Huston, Richard Burton - Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols -, Alex Cord - I cinque disperati duri a morire (1970) di Gordon Flemyng - , Kevin Costner - Attraverso i miei occhi (2019) di Simon Curtis - , Robert De Niro - Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1972) di Martin Scorsese, Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, Casinò (19959 di M. Scorsese - , Ray Danton - Agente speciale L.K. Operazione Re Mida (1967) di Jesus Franco - , Kirk Douglas - Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz -, Henry Fonda - L’ora della furia (1968) di Vincent McEveety -, Richard Harris - Camelot (1967) di Joshua Logan, Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein -, Charlton Heston - 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Hamlet (1996) di Kenneth Branagh -, Dustin Hoffman - Lenny (1974) di Bob Fosse -, Anthony Hopkins - Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi -, Rock Hudson - I due invincibili (1969) di Andrew V. McLagen -, Dean Jones - Tutti i mercoledì (1966) di Robert Ellis Miller -, Paul Newman - Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman - , Michael Pate - Il ritorno del pistolero (1966) di James Neilsen -, Gregory Peck - La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan -, Michel Piccoli - Diabolik (1968) di Mario Bava -, Jean Reno - I visitatori (1993) di Jean-Marie Poiré -, George Segal - Gioco senza fine -, Dick Shawn - Per favore, non toccate le vecchiette (1967) di Mel Brooks - , Robert Stack - Il più grande colpo del secolo (1967) di Jean Delannoy -, Sylvester Stallone - Rocky (1976) di John G. Avildsen, F.I.S.T. (1978) di Norman Jewison -, Benito Stefanelli - I giorni dell’ira (1967) di Tonino Valerii -, Donald Sutherland - Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini. A teatro, a partire dagli anni Sessanta, recita in decine di pièces e, dal decennio successivo, dirige varie opere ed opere liriche. In televisione appare anche in vari film tv - La maschera e il volto
(1965) di Flaminio Bollini, La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancha (1970) di Carlo Quartucci, Romanzo popolare italiano (1975) e Viaggio a Goldonia (1982) di Ugo Gregoretti, Fregoli (1981) di Paolo Cavara, Gli innocenti vanno all’estero (1983) di Luciano Salce, La bella Otero (1984) di José Maria Sanchez, Io a modo mio (1985) di Eros Macchi, Sogni e bisogni (1987) di Sergio Citti, Un figlio a metà (1992) e Un figlio a metà - Un anno dopo (1994) di Giorgio Capitani, Mai storie d’amore in cucina (2004) di G. Capitani e Fabio Jephcott, Il veterinario (2004) di J. M. Sanchez - ed in sceneggiati, serie e miniserie - I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, Il circolo Pickwick (19669 e Le tigri di Mompracem (1974) di Ugo Gregoretti, Il viaggio di Astolfo (1972) di Vito Molinari, Facciaffittasi (1987), Italian Restaurant (1994), Il signore della truffa (2011) di Luis Prieto, L’ultimo papa re (2013) di Luca Manfredi, Una pallottola nel cuore (2014-18). Nel 2018-19 ha partecipato a due puntate del programma documentaristico Ulisse - Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela, e ad una puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori di A. Angela.
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hits1000 · 2 years ago
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Songs in Spanish in Spain of the 80s
Songs in Spanish in Spain of the 80s Songs in Spanish in Spain of the 80s including: Antonio Flores - No Dudaria, Camilo Sesto - Perdóname, Los Secretos - Déjame, Miguel Ríos - Santa Lucía, Nacha Pop - Chica de Ayer, Pedro Marín - Aire, Radio Futura - Enamorado de La Moda Juvenil, Tequila - Dime Que Me Quieres and many more!!! Subscribe to our channel to see more of our content! 1. 1980 Antonio Flores - No Dudaria 2. 1980 Camilo Sesto - Perdóname 3. 1980 Juan Pardo - No me hables 4. 1980 La Orquesta Mondragón - Viaje con Nosotros 5. 1980 Los Secretos - Déjame 6. 1980 Miguel Ríos - Santa Lucía 7. 1980 Nacha Pop - Chica de Ayer 8. 1980 Orquesta Mondragón - Caperucita feroz 9. 1980 Pedro Marín - Aire 10. 1980 Radio Futura - Enamorado de La Moda Juvenil 11. 1980 Tequila - Dime Que Me Quieres 12. 1981 Bacchelli - Y solo tú 13. 1981 Bertín Osborne ‎- Amor Mediterráneo 14. 1981 Bertín Osborne - Tú Sólo Tú 15. 1981 Coz - Las Chicas Son Guerreras 16. 1981 Maria Jesús Y Su Acordeón - El Baile De Los Pajaritos 17. 1981 Obús - Va a Estallar el Obús 18. 1981 Paloma San Basilio - Juntos 19. 1981 Tequila - Salta!! 20. 1982 Alaska Y Los Pegamoides - Bailando 21. 1982 Antonio Flores - Pongamos que Hablo de Madrid 22. 1982 Azul Y Negro - Me Estoy Volviendo Loco 23. 1982 Bertin Osborne - Como un vagabundo 24. 1982 José Luis Perales - Y ¿Cómo Es Él? 25. 1982 Mecano - Me Colé En Una Fiesta 26. 1982 Miguel Ríos - Bienvenidos 27. 1982 Pedro Marín - Dos Enamorados 28. 1983 Alaska y Dinarama - Perlas Ensangrentadas 29. 1983 Barón Rojo - Casi Me Mato 30. 1983 Barón Rojo - Tierra de Vándalos 31. 1983 Gonzalo - Quién Piensa En Ti 32. 1983 Juan Pardo - Caballo de Batalla 33. 1983 Massiel - Más fuerte 34. 1983 Mecano - Barco A Venus 35. 1983 Miguel Bosé - Fuego 36. 1983 Miguel Rios - Rock de una noche de verano 37. 1983 Olé Olé - No Controles 38. 1983 Pistones - El Pistolero 39. 1983 Righeira - No tengo dinero 40. 1983 Righeira - Vamos A La Playa 41. 1983 Tino Casal – Embrujada 42. 1983 Vídeo - La Noche No Es Para Mí 43. 1983 Yuri - Solos 44. 1984 Alaska y Dinarama - Como Pudiste Hacerme Esto A Mí 45. 1984 Bravo - Lady Lady 46. 1984 Gabinete Caligari - Cuatro Rosas 47. 1984 Iván - Fotonovela 48. 1984 La Unión - Lobo Hombre en París 49. 1984 La Unión - Sildavia 50. 1984 Miguel Bosé - Amante Bandido 51. 1984 Miguel Bosé - Sevilla 52. 1984 Objetivo Birmania - Desidia 53. 1984 Olé Olé - Voy a Mil 54. 1984 Radio Futura - Escuela de Calor 55. 1985 Alaska Y Dinarama - Ni Tú Ni Nadie 56. 1985 Barón Rojo - Cuerdas de Acero 57. 1985 Hombres G - Devuélveme A Mi Chica 58. 1985 Hombres G - Venezia 59. 1985 Iván - Baila 60. 1985 Luz Casal - Rufino 61. 1985 Mecano - Hawaii-Bombay 62. 1985 Rosendo - Agradecido 63. 1985 Siniestro Total - Bailaré sobre tu tumba 64. 1986 Alaska y Dinarama - ¿A Quién Le Importa? 65. 1986 Ana Belén y Víctor Manuel - La Puerta de Alcalá 66. 1986 Duncan Dhu - Cien gaviotas 67. 1986 El Ultimo de la Fila - Insurrección 68. 1986 Gabinete CaliGari - Al Calor Del Amor En Un Bar 69. 1986 Hombres G - Marta Tiene Un Marcapasos 70. 1986 Miguel Bosé - Nena 71. 1986 Olé Olé - Lili Marlen 72. 1987 Cantores de Híspalis - A Bailar y A Bailar 73. 1987 Duncan Dhu - En Algún Lugar 74. 1987 Duncan Dhu - Esos Ojos Negros 75. 1987 Duncan Dhu - Jardín de Rosas 76. 1987 Duncan Dhu – Una Calle De Paris 77. 1987 Gipsy Kings - Bamboleo 78. 1987 Héroes Del Silencio - Héroe De Leyenda 79. 1987 Los Lobos - La Bamba 80. 1987 Mecano - Hijo de la Luna 81. 1987 Orquesta Mondragón - Corazón De Neón 82. 1987 Orquesta Mondragón – Ellos Las Prefieren Gordas 83. 1988 Alex y Christina - Chas! Y Aparezco A Tu Lado 84. 1988 Danza invisible - A este lado de la carretera 85. 1988 Danza Invisible - Sabor de amor 86. 1988 El Norte - Entre Tú y Yo 87. 1988 La Guardia - El Mundo Tras El Cristal 88. 1988 La Guardia - Mil calles llevan hacia ti 89. 1988 La Unión - Más y Más 90. 1988 Los Rebeldes - Bajo la Luz de la Luna 91. 1988 Los Rebeldes - Mediterráneo 92. 1988 Tino Casal - Eloise 93. 1989 Dinamita pa los pollos - Pandilleros 94. 1989 Hombres G – Voy A Pasármelo Bien 95. 1989 La Frontera - El Limite 96. 1989 La Unión - Maracaibo 97. 1989 Loquillo Y Los Trogloditas - Cadillac Solitario 98. 1989 Presuntos Implicados - Alma De Blues 99. 1989 Tennessee - Te ví correr 100. 1989 The Refrescos - Aquí no hay playa Related Searches: hits of 1980 to 1990,hits of 1980s in music,hits of 1980 songs,hits of the 1980s spain,pop hits of the 1980s,hits of 1980 and 1981,music hits of 1980,hits of the 1980s youtube,miga19,sweet memories 80s 90s,1980s music,1980s music hits,1980s songs,1980s songs hits,1980s,hits spain,música de los 80 en español,música en español,éxitos en español,ochenteras,canciones de los 80,decada de los 80,grandes canciones de los 80 Related Hashtags #hitsof1980sspain #cancionesdelos80 #hitsof1980s #hitsof1980songs #hitsof1980uk #hitsof1980spain #hitsofthe1980sand1990s #hitsof1979and1980 #tophitsofthe1980s #pophitsofthe1980s https://www.youtube.com/watch?v=ct9yrLrZF14
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ross-nekochan · 2 years ago
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#che poi ogni argomento di questi la gente ci fa una tesi di dottorato e io penso di parlare di tutto in una tesi magistrale di merda?!?!
I miei post migliori nel 2022:
#5
Una volta l'università era una cosa d'elite: ci potevi andare se avevi i soldi; i soldi ce li avevano in pochi per cui si erano quattro gatti e si conversava, macinando idee. Oggi l'università è di massa. E se sembra democraticamente corretta una cosa del genere in verità non lo è.
L'università non deve essere di massa, non deve essere nemmeno d'elite, ma deve essere di chi vuole fare l'università. Invece no. Ormai l'università è fatta di quelli che hanno bisogno dell'università per imparare il mestiere (poveri stolti). Si pensa che l'università sia necessaria come pezzo di carta per accedere nel mondo del lavoro e poi ci si lamenta che l'università ti dà solo la teoria e non la pratica e ci si lamenta di quelli che prima studiano filosofia e poi con i corsi a parte diventano colleghi degli ingegneri. HELLO???
L'università è e deve essere PURA TEORIA (inserire bias da sistema accademico italiano perché all'estero non sempre è così). Deve essere per quelli che studiano, fanno ricerca e alimentano il sapere. Se non vuoi fare questo nella vita VAI A LAVORARE SUBITO perché tutti i migliori recruiter non fanno che rompere il cazzo con i loro fantastici "minimo 2 anni di esperienza" quindi tanto vale che ti fai il mazzo già dai 18 anni cercando di portarti verso il lavoro che ti piacerebbe fare.
Tutti a lamentarsi del bassissimo numero di laureati in Italia rispetto al resto d'Europa, ma è davvero un problema? Che cavolo ce ne facciamo di un numero di laureati di merda più alto, se, appunto, sono ciucci come la merda perché tanto hanno preso il loro pezzo di carta da 110 e lode rotti in culo perché dopo vogliono solo guadagnarsi la pagnotta? Secondo voi a questo gregge di laureati sarà entrato qualcosa di buono nel cervello? Vero è che, alcuni provenienti da contesti culturalmente poveri, grazie all'università hanno l'opportunità di affacciarsi a delle idee nuove che permettono loro di allargare un po' gli orizzonti. Ma un po'. Raro che esca il nuovo rivoluzionario o il nuovo pensatore del millennio. Possibile, ovviamente, ma se e solo se, questi avrà una vera e propria vocazione per lo studio. Non studio 'finalizzato a', ma studio puro e semplice 'study for study's sake'.
La vera democratizzazione del sapere avverrebbe in questa maniera: dando borse in denaro a chi, proveniente da qualsiasi classe sociale, vuole studiare, studiare e basta. Il resto vada a lavorare, che il cv vale di più dei titoli di studio (PA a parte).
Questa sì che sarebbe una rivoluzione di proporzioni epiche che renderebbe finalmente al mondo una vera giustizia - poi però in Africa muoiono ancora i bambini delle elementari e, di grazia, di quale giustizia stiamo parlando? Dell'ingiustizia dei privilegi, forse.
62 note - Postate 22 gennaio 2022
#4
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69 note - Postate 23 agosto 2022
#3
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12 luglio 2022
Ciao a tutti raga, ho partorito. Da oggi sono diventata ufficialmente madre.
やっと卒業できましたー
74 note - Postate 12 luglio 2022
#2
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76 note - Postate 25 agosto 2022
Il mio post numero 1 del 2022
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120 note - Postate 9 agosto 2022
Guarda ora l'Analisi del tuo anno 2022 di Tumblr →
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edwin--artifex · 2 months ago
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“La Patrie dal Friûl”
regia di Marcello + Francesco Baldi, documentario in 3 parti da 51' sulla storia del Friuli-Venezia Giulia; edito in 4 lingue*; Lor. Enz. Multimedia produzioni ; Udine : Società filologica friulana, 2005: Libro + 1 DVD
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<- Castello di Udine (est./int.)
in memoriam Maestro Marcello Baldi (Telve, 1º agosto 1923 – Roma, 22 luglio 2008)
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Udine: Piazza della Libertà (c) Fabrice Galline ->
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"La Patrie dal Friûl" è un grande affresco sul Friuli. E' soprattutto con le emozioni e i sentimenti che si può fare la conoscenza vera con una patria, la patria del Friuli appunto. Il film è diviso in 3 parti: la prima, "Passaggio a Nord-Est", racconta il territorio, dalle montagne al mare, un piccolo "compendio dell'universo", e la storia del Friuli, dagli insediamenti paleoveneti, ai Celti, ai Longobardi, ai Romani, allo stato austriaco, fino agli avvenimenti più recenti, le due guerre mondiali e il drammatico e tragico terremoto del '76. La seconda parte "Salt onest lavorador" parla della gente friulana, della sua lingua, del suo patrimonio culturale. La terza, "l'è ben ver che mi lontani…" prendendo le mosse da una vecchia canzone di emigranti, illustra la diaspora friulana e il successivo moto di ritorno degli emigrati, tuttora in atto nelle terre d'origine, e le più antiche e significative tradizioni. Il film, edito in 4 lingue è supportato da musiche originali che s'ispirano ad antiche canzoni e melodie popolari della tradizione friulana.
Libro enciclopedico: La Patrie dal Friûl, (pp. 608, ill. a col.) , un identikit multimediale, composto da un elegante volume e 3 film contenuti in un dvd, riguardante i friulani e la loro civiltà. Il volume, elegantemente rilegato, vanta 56 contributi di autorevolissimi specialisti e 250 pagine di eccellenti fotografie scattate nei luoghi più suggestivi del Friuli.
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Ho avuto l'onore di essere scelto come voce narrante per la versione in lingua tedesco. Incisioni effettuate nello studio di registrazione DesanSound, Roma. In memoriam del nostro ingegnere del suono: Giovanni Grasso (r.i.p.)
*Narrazione: Furlan: Massimo Somaglino; Italiano: Gino La Monica; Spagnolo: Luis Moriones; Tedesco: Edwin Alexander Francis
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bennyx24 · 2 months ago
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Venezia 81 - Joker: Folie à deux | Whipart
Joker: Folie à deux, di Todd Phillips, irrompe nel concorso dell’81.esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è il sequel del fortunata pellicola del 2009, Joker, vincitore del Leone d’oro alla 76.esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincendo inoltre due Golden Globe e due Premi Oscar su ben undici candidature. — Leggi su…
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mattiafrizzera · 6 months ago
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Candidati elezioni europee 8-9 giugno 2024 nel Nordest Italia
Tutti i candidati nel Nordest #europeanelections2024 8-9 giugno @europainitalia @ep_italia
Nel Nordest italiano (Trentino-Alto Adige/Suedtirol, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) verranno eletti 15 dei 76 europarlamentari italiani. Dodici le liste che concorreranno.
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carmenvicinanza · 6 months ago
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Anna Maria Maiolino
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“Fortunatamente per mezzo dell’arte possiamo sovvertire repressioni e conflitti. Sovvertire nel senso di porre rimedio alle repressioni cercando di realizzare un’arte anticonformista e di intervento politico, e perciò rivoluzionaria, che renda possibile recuperare ciò che il nostro spirito ha di fondamentale: la dignità. Grazie all’arte ho potuto consegnare un posto nel mondo ai miei sentimenti.”
Anna Maria Maiolino è l’artista brasiliana di origine italiana insignita del Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Venezia del 2024, insieme a Nil Yalter.
Nel corso della sua lunga carriera si è cimentata con ogni mezzo espressivo: pittura, incisione, scultura, poesia, fotografia, video e  performance.
Sin dagli anni Sessanta, si ispira alla quotidianità femminile per opporre uno sbarramento all’egemonia maschile e a temi come la fame, la povertà, l’ingiustizia. Il suo percorso artistico è un viaggio verso la riappropriazione di un posto nel mondo.
È nata il 20 maggio 1942 a Scalea, in Italia, per poi emigrare con la famiglia a Caracas, nel 1954, ai tempi il Venezuela pagava il biglietto del viaggio in nave alle persone che migravano dall’Italia. Sin da piccola, disegnare aveva rappresentato, per lei, un rifugio e un conforto a una realtà estranea, aiutandola ad allontanare i ricordi di un’infanzia difficile, trascorsa durante gli anni più duri della guerra. Ha studiato alla Escuela de Artes Visuales Cristóbal Rojas fino al loro trasferimento a Rio de Janeiro, nel 1960, dove ha frequentato la Escola Nacional de Belas Artes. Aveva diciotto anni quando ha esposto per la prima volta, al XXI Salón Oficial de Arte Venezolano.
Dal 1967 è stata coinvolta nel movimento della Nova Figuração, che metteva in primo piano la partecipazione attiva del pubblico fruitore e un impegno e una posizione sui problemi politici, sociali ed etici.
Ha partecipato alla mostra Nova Objetividade Brasileira, al Museo d’Arte Moderna e le sue opere sono diventate un manifesto della resistenza al regime, così come delle crescenti disuguaglianze sociali del paese.
In quegli anni ha cominciato a occuparsi di disuguaglianze di genere sul duplice versante corporale e intimistico-spirituale.
I suoi dipinti e incisioni degli anni Sessanta sono piuttosto radicali,  combinano l’immaginario pop con il repertorio tipico della Nova Figuração, concentrandosi su personaggi e narrazioni politiche, oltre che su riferimenti personali, corporei e familiari.
Si è sperimentata con tecniche appartenenti alla cultura popolare come i cordels, xilografie accompagnate da brevi poesie o filastrocche d’intrattenimento, come strumento di denuncia sociale.
Questo tipo di rappresentazioni erano ispirate dal Manifesto Antropofago di Oswald de Andrade in cui, l’immagine dell’indigeno cannibale, riportata nei resoconti dei colonizzatori, veniva utilizzata per contrapporre alla cultura europea un’identità completamente diversa, antagonistica, quasi spaventosa, che potesse liberare definitivamente il Brasile da secoli di sudditanza politica e culturale. Una contrapposizione alla politica del regime, sempre più repressiva e autoritaria, un’arte popolare, kitsch e associata spesso al “cattivo gusto”. In questo clima politico e culturale piuttosto intricato, ha dato vita a opere come Anna e Glu Glu Glu, entrambe del 1967.
Nel 1968 si è trasferita a New York grazie a una borsa di studio al The Pratt Graphics Center dove ha avuto modo di praticare la tecnica di incisione su metallo, acquaforte, allargando i propri orizzonti artistici.
In questi anni scrivere poesie è stata la sua modalità espressiva primaria e al suo ritorno in Brasile, alla fine del 1971, ha iniziato a creare disegni e composizioni basate su di esse (“Mapas Mentais”, 1971-74; “Book Objects”, 1971-76; “Drawing Objects”, 1971-76).
L’interazione performativa tra gli oggetti d’arte e il pubblico sono il nodo centrale del suo lavoro.
Anche il suo primo film realizzato nel 1973, In-Out (Antropofagia), dimostra lo stretto legame con il pensiero antropofagico. Nel video l’inquadratura è fissa sulla bocca dei personaggi ed è talmente stretta che a malapena sono visibili il naso e il mento. Un uomo e una donna che tentano di parlare, senza riuscirci: dalle loro bocche spalancate e in continuo movimento non esce alcun suono, talvolta sono bloccati, prima da una striscia di nastro adesivo nero, poi da un uovo e da sempre più numerosi fili di tessuto.
L’impossibilità di esprimersi è un’aperta denuncia della censura in atto nel Brasile di quegli anni. L’assenza di parole e la loro sostituzione con un respiro affannato fanno riferimento al sofoco (soffocamento), con cui ci si riferiva agli anni più duri della repressione della dittatura militare. Un oggetto che compare per la prima volta proprio in In-Out (Antropofagia) e che diventerà fondamentale nell’iconografia di Anna Maria Maiolino è l’uovo.
Nel 1981 ha messo in scena Entrevidas, in cui decine di uova sono sparse sul pavimento e sfidano l’artista a percorrere lo spazio come fosse un campo minato, tenendo conto della fragilità e della precarietà dell’uovo, simbolo della vita stessa.
Una delle sue opere più celebri è Por un fio del 1976 dove l‘artista è seduta tra sua madre e sua figlia nell’atto di tenere in bocca segmenti di corda, come a voler enfatizzare i legami familiari. Il suo linguaggio ci parla di un legame, profondamente femminile, ed estremamente fiero e coraggioso nell’affrontare i divieti e le violenze maschili.
Nel 1989 ha iniziato a lavorare con l’argilla per la serie Modeled Earth, con una nuova attenzione per l’espressione gestuale e sensoriale, un rituale che richiama una radice profonda, un tassello della sua identità. Ha poi sperimentato con cemento e gesso, realizzando grandi sculture murali.
Il lavoro manuale, il rapporto con la terra, i materiali elementari in sculture e rilievi, continuano ancora a oggi a far parte della sua attività creativa. Un’azione ripetitiva e banale che si fa pratica artistica.
La carta, più di una superficie su cui disegnare, è diventata materia e corpo, la serie Indicios è, infatti, composta da disegni realizzati su carta con ago e filo, con l’intento di denunciare la meccanicità di gesti quotidiani appartenenti alla sfera domestica femminile come cucire.
Un momento di svolta nella sua carriera artistica è stata la partecipazione all’esposizione Inside the Visible a Boston, nel 1996, composta da trenta artiste fra cui Louise Bourgeois, Mona Hatoum, Carol Rama, Charlotte Salomon, Cecilia Vicuña, per citarne qualcuna. Sulla copertina del catalogo c’era un’immagine della sua performance Entrevidas, che l’ha fatta conoscere a un più ampio pubblico.
Per la prima volta alla Biennale Arte di Venezia, nel 2024, Anna Maria Maiolino ha esposto una nuova opera di grandi dimensioni che prosegue e sviluppa la serie delle sue sculture e installazioni in argilla. Un lavoro che indaga i rapporti umani, le difficoltà comunicative e di espressione, percorrendo il labile confine tra fisicità e sfera intima e spirituale.
Oggi vive e lavora a San Paolo, in Brasile. Ha esposto nei principali musei di arte moderna e contemporanea del mondo.
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Vicenza: controlli straordinari del territorio, 1 denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, 1 denunciato per violazione del foglio di via obbligatorio
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Vicenza: controlli straordinari del territorio, 1 denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, 1 denunciato per violazione del foglio di via obbligatorio. Nell’ambito delle attività dei servizi di controllo del territorio, personale del Commissariato, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Veneto di Padova, ha svolto un mirato servizio di monitoraggio nel comprensorio del bassanese mediante l’attuazione di posti di controllo lungo le arterie principali adducenti a Bassano del Grappa, nello specifico SP248 “Schiavonesca Marosticana”, SS47 “Valsugana” e di nr. 4 esercizi pubblici sedenti in Bassano del Grappa (VI), Rosà (VI) e Cassola (VI). Nel corso dell’attività sono state controllate complessivamente 85 persone di cui 20 positive nelle banche dati in uso alle FF.PP. e 42 veicoli. Particolare attenzione veniva posta all’esercizio pubblico denominato “Buffet alla Stazione”, sedente nell’immobile della stazione FF.SS. di Bassano del Grappa (VI), dove venivano controllati 11 studenti risultati minorenni, senza rilevare alcuna nota d’interesse. Nel corso dell’attività suddetta, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria il cittadino straniero 32enne nigeriano, rintracciato in violazione del F.V.O. di cui all’art. 76 del D. Lgs. 159/2011, mentre, sempre in zona FF.SS. di Bassano del Grappa, veniva rintracciato 18enne cittadino italiano, che poiché trovato in possesso di gr. 3,5 di hashish per uso personale veniva segnalato alla locale Prefettura. Nella stessa serata gli Agenti della Squadra “Volanti” del Commissariato di Bassano del Grappa (VI) hanno denunciato in stato di libertà, 24enne cittadino italiano, residente a Bassano del Grappa (VI), per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale art. 337 C.P. e la violazione dell’art. 73 D. Lgs. 159/2011 per aver guidato un autoveicolo con patente revocata. Durante il consueto turno di controllo del territorio, un equipaggio della Sezione Volanti, transitando in viale Venezia, notava un veicolo con targa straniera e vetri oscurati, procedere a forte velocità in direzione opposta. Gli agenti invertivano il senso di marcia al fine di procedere al controllo del mezzo. Non appena gli operanti intimavano l’alt, il conducente si dava alla fuga a folle velocità. L’equipaggio della Volante si metteva all’inseguimento del veicolo che ignorava i semafori rossi, rischiando di collidere con un veicolo che in quell’istante stava impegnando un incrocio e per tale motivo la pattuglia rallentava i ritmi dell’inseguimento perdendo momentaneamente le tracce dell’auto in questione. Le ricerche terminavano dopo circa venti minuti allorquando la sala operativa, che nel frattempo aveva allertato anche l’omologa dei militari dell’Arma, riferiva che il mezzo era stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri. Gli Agenti di Polizia raggiungevano sul posto la pattuglia dei Carabinieri e identificavano il soggetto pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, violazioni al Codice della Strada, resistenza a Pubblico Ufficiale e con a carico la misura di prevenzione personale dell’Avviso Orale emesso dal Questore di Vicenza. I Poliziotti conducevano il soggetto presso gli Uffici del Commissariato, dove al termine degli atti di Polizia Giudiziaria veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Contestualmente, per avere guidato per il centro cittadino ad altissima velocità ed in maniera folle, per la violazione del Codice della Strada gli veniva revocata la patente di guida.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gigi-sa-blog · 1 year ago
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Previsioni Lotto 24 ottobre 2023
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Previsioni Lotto 24 ottobre 2023 sono composte da tre consigli di gioco, per la sorte di Ambata, Ambo, Terno e superiori.
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Le Previsioni Lotto proposte sono composte da un'ambata, due ambi una terzina e una quartina si mettono in gioco su due ruote e tutte per 7 colpi a partire dalla data indicata. Le probabilità di centrare una cinquina sono di 1 su 43.949.268 volte, una quaterna 1 su 511.038, un terno 1 su 11.748, 1 ambo su 401, mentre le probabilità di centrare un’ambata (estratto) è di 1 su 18 volte. Previsioni Lotto 24 ottobre 2023 - By GiGi LoTTo © Proposta numero Uno. RuotePalermo - Venezia - TutteAmbata15Ambi13-50 / 76-31Terzina15-13-50 / 15-76-31Cinquina15-13-50-76-31 Proposta numero Due. RuotePalermo - Nazionale - TutteAmbata70Ambi63-90 / 21-66Terzina70-63-90 / 70-21-66Cinquina70-63-90-21-66 Proposta numero Tre. RuoteBari - Venezia - TutteAmbata83Ambi74-70 / 8-53Terzina83-74-70 / 83-8-53Cinquina83-74-70-8-53 Esiti: Nota: l'ambata si gioca solo sulle ruote secche. GiGi LoTTo consiglia: Puoi anche abbinare all'ambata l'ultimo numero della quartina, per comporre un ambo secco da mettere in gioco sulle due ruote principali e tutte. Si consiglia il gioco anche sulla ruota Nazionale. In caso in cui esca l’ambo secco o sorti superiori su ruota fissa, la previsione va interrotta, perché sfaldata, in tutti gli altri casi proseguire fino alla fine del gioco. Previsioni Lotto Premium Previsioni in abbonamento per la sorte dell'ambo e del terno per scoprire tutti i dettagli delle proposte clicca sui link sottostanti: - Previsioni Lotto Magic - (Previsioni personalizzate) Altre Previsioni del LoTTo Dalla statistica del Lotto le previsioni su singola ruota - Previsione con il massimo ritardatario e analisi statistica, ambi e terni più frequenti in assoluto dal 1939. Per visualizzare le previsioni statistiche, clicca sulla ruota di tuo interesse qui sotto nella tabella. BariCagliariFirenzeGenovaMilanoNapoliPalermoRomaTorinoVeneziaTutteNazionale Altre informazioni sul Lotto. - Estrazioni Lotto - Ultima estrazioni del Lotto. - Archivio Lotto - Tutte le estrazioni del mese in corso e degli anni precedenti. - Previsioni Lotto - Proposte di gioco gratuite. - Previsioni Private Lotto - Proposte di gioco in abbonamento. - Previsioni Statistiche Lotto - Proposte di gioco su base statistica di ogni singola ruota. - Statistiche Lotto - Frequenza e ritardo numeri, ambi, terni e quaterne più frequenti in assoluto. - Metodi Lotto - Tecniche di ciclometria e/o statistica per elaborazioni di pronostici. - Sistemi Lotto - Sistemi e Matrici. - Informazioni Lotto - Come si gioca, quanto si vince e probabilità di vincita. Social Media Se desideri rimanere aggiornato su tutti questi servizi del Lotto, ti consiglio di seguire le pubblicazioni sul sito, nei seguenti modi: – Aggiungi il sito GiGiLotto tra i preferiti del tuo browser (Google, Internet Explorer, Microsoft Edge, Firefox) – Iscriviti sui social media di GiGiLotto:  FacebookTwitterYouTubeTelegram – Iscriviti alla newsletter di GiGiLotto per ricevere informazioni esclusive (che trovi qui sotto).
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Bosco verticale: una struttura green in città
Il Bosco verticale è una struttura che si erge nella città di Milano. Un innovativo progetto di architettura sostenibile, ideato dall'architetto Stefano Boeri. Consiste in due grattacieli residenziali, alti rispettivamente 110 e 76 metri. Sono situati nel quartiere Porta Nuova e ospitano al loro interno una vasta quantità di vegetazione. I due grattacieli sono stati realizzati per migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente urbano, aumentare la biodiversità e creare uno spazio verde in una zona densamente popolata della città. Gli edifici, infine, producono energia attraverso l'utilizzo di pannelli solari e la raccolta dell'acqua piovana. Il progetto del Bosco verticale è stato inaugurato nel 2014 ed è diventato un'attrazione turistica di Milano. Ha vinto numerosi premi di architettura per la sua innovazione e sostenibilità. Bosco verticale: la struttura verde Le due torri residenziali ad alta efficienza energetica, che costituiscono il Bosco verticale, ospitano al loro interno oltre 800 alloggi e uffici, e sono dotate di terrazze verdi che ospitano circa 900 alberi e più di 20.000 piante tra arbusti e piante rampicanti. Le piante sono selezionate tra diverse specie e sono disposte su piattaforme prefabbricate in acciaio e cemento, che si protendono dalle facciate dell'edificio. Queste piattaforme fungono da vasi per le piante e permettono loro di crescere in verticale. Le piante, disposte a diverse altezze, creano, così, un aspetto irregolare e variegato sulla facciata degli edifici. Sono irrigate automaticamente attraverso un sistema di irrigazione integrato che utilizza l'acqua piovana raccolta dai tetti degli edifici. Ogni pianta, infine, è protetta da una rete metallica che la tiene al suo posto in caso di vento forte. Le piante scelte per il Bosco verticale sono, dunque, in grado di sopportare i venti, il sole, la pioggia e le alte temperature estive, e contribuiscono a migliorare la qualità dell'aria e a creare un microclima benefico per l'ambiente urbano circostante. L'idea alla base del Bosco verticale è quella di creare una foresta urbana che non solo contribuisce a migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente, ma che anche offre agli abitanti degli edifici uno spazio verde in cui godere della natura e del paesaggio urbano circostante. Com'è nato il Bosco verticale? Il progetto del Bosco verticale di Milano è stato ideato dall'architetto italiano Stefano Boeri, che ha pensato a questa innovativa soluzione per rispondere alle esigenze della città moderna. L'idea di Boeri era quella di creare uno spazio verde in una zona densamente popolata della città, in cui la presenza di aree verdi è scarsa. Inoltre, Boeri voleva creare un edificio che fosse in grado di migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente, aumentando la biodiversità in una zona fortemente urbanizzata. Boeri ha presentato il progetto del Bosco verticale per la prima volta nel 2007, durante la 10ª edizione della Biennale di Architettura di Venezia, e ha suscitato l'interesse della comunità internazionale. Grazie a questo progetto, Boeri ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, e il Bosco verticale è diventato un simbolo dell'architettura sostenibile e della lotta contro il cambiamento climatico. Il primo edificio del Bosco Verticale è stato inaugurato a Milano nel 2014, mentre il secondo edificio è stato completato nel 2019. Oggi il Bosco Verticale è diventato un'attrazione turistica di Milano e un esempio di architettura sostenibile e innovativa. Il successo del progetto ha portato alla realizzazione di altri edifici simili in altre città del mondo, come ad esempio a Utrecht in Olanda, a Nanjing in Cina ea Losanna in Svizzera. Quali piante ci sono nel bosco verticale? Le piante presenti nel Bosco verticale sono state selezionate in base alla loro capacità di adattarsi alle condizioni ambientali delle terrazze (inquinamento, spazi ristretti), al loro aspetto estetico e alla loro funzione ecologica. Alcune delle piante presenti nel Bosco Verticale di Milano sono: - Acer campestre - Acero platanoide - Alnus cordata - Betula pendula - Cornus mas - Frassino ornus - Ligustro lucido - Lonicera nitida - Parthenocissus tricuspidata - Prunus avio - Quercus robur - Salix purpurea - Sambuco nigra - Tilia cordata In copertina foto di Laura Gargiulo da Pixabay Read the full article
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new-sandrafilter · 5 years ago
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Photographer Matteo Suman  | Venice Film Festival, Sep 02, 2019
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studioobrien · 5 years ago
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chalamet-interviews · 5 years ago
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Venezia 76 - Radio Italia Podcast for The King
https://youtu.be/yslewTfovj0
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alhenacrimson · 5 years ago
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Venezia Film Festival 76
Adam is so sweet and awkward. I love him so much!
Laura is a cinnamon roll, she is beautiful and she has so much style!
Scarlett ... Ok I was looking at her décolleté tbh ahahha
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