#Vantaggi della diversificazione negli investimenti
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Diversificazione del Portafoglio d'Investimento: La Guida Completa
La diversificazione del portafoglio d’investimento è uno dei principi fondamentali per proteggere il capitale e ottimizzare i rendimenti nel lungo termine. Questa strategia consente di ridurre il rischio, distribuendo gli investimenti su diverse classi di asset, settori economici e aree geografiche. In questa guida esploreremo cos’è la diversificazione, perché è essenziale e come applicarla…
#Asset allocation efficace#Come diversificare gli investimenti#Diversificazione del portafoglio d&039;investimento#Diversificazione finanziaria 2025#Diversificazione geografica del portafoglio#Diversificazione settoriale degli investimenti#Diversificazione tra azioni e obbligazioni#Investimenti sicuri e diversificati#Strategia di diversificazione del portafoglio#Vantaggi della diversificazione negli investimenti
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Investire in Spagna: Opportunità e Consigli per gli Investitori
Investire in Spagna è diventato sempre più allettante per gli investitori internazionali negli ultimi anni. La Spagna offre una combinazione unica di stabilità economica, clima favorevole, cultura ricca e un mercato immobiliare in crescita. In questo articolo, esploreremo le opportunità di investimento in Spagna e forniremo alcuni consigli utili per coloro che considerano questa opzione.
Perché Investire in Spagna?
Stabilità Economica: La Spagna ha recuperato dalla crisi finanziaria globale ed è ora una delle economie più solide dell'Unione Europea. Il paese ha un settore bancario stabile e un ambiente commerciale favorevole agli investimenti.
Mercato Immobiliare: Il settore immobiliare spagnolo è in crescita, con una domanda costante di proprietà residenziali e commerciali. Le città come Barcellona, Madrid e Valencia sono particolarmente attraenti per gli investitori immobiliari.
Turismo: La Spagna è una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo. Gli investimenti nell'industria turistica, come hotel e resort, hanno il potenziale per un alto rendimento.
Residenza: Investire in Spagna può essere una via per ottenere il visto per residenza o la cittadinanza, specialmente attraverso il programma Golden Visa, che offre vantaggi ai residenti non europei che investono nel paese.
Consigli per gli Investitori:
Ricerca del Mercato: Prima di investire, fai una ricerca approfondita sul mercato immobiliare o su altri settori che ti interessano. Comprendi le tendenze, i prezzi e le prospettive future.
Localizzazione Importa: La scelta della posizione è fondamentale. Le principali città e le zone costiere spagnole tendono ad avere una maggiore domanda di investimenti immobiliari.
Lavora con Professionisti: Collabora con professionisti locali come agenti immobiliari, avvocati specializzati in investimenti esteri e consulenti finanziari per garantire che il tuo investimento sia conforme alle leggi e alle normative locali.
Budget Realistico: Stabilisci un budget realistico e tieni conto delle spese extra come tasse, commissioni e costi di manutenzione.
Diversificazione: Non mettere tutte le uova in un solo cesto. Considera la diversificazione degli investimenti in modo da ridurre il rischio.
Residenza e Fiscalità: Comprendi le implicazioni fiscali e legali dei tuoi investimenti in Spagna, soprattutto se intendi ottenere la residenza o la cittadinanza attraverso il programma Golden Visa.
Monitoraggio Continuo: Una volta effettuato l'investimento, continua a monitorare le condizioni del mercato e apporta modifiche alla tua strategia, se necessario.
Cultura e Lingua: Impara la lingua spagnola e comprendi la cultura locale. Questo può facilitare la comunicazione e la gestione degli affari in modo più efficace.
Investire in Spagna può offrire un'opportunità interessante per diversificare il tuo portafoglio e godere di un tenore di vita di alta qualità. Tuttavia, come in qualsiasi investimento, è importante fare una pianificazione accurata e cercare l'assistenza di professionisti competenti per garantire il successo del tuo progetto di investimento in Spagna.
Per maggiori informazioni visita qui: -
Come aprire una attività in Spagna
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Blockchain e mercato immobiliare: i vantaggi degli smart contract
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Numerose start up stanno investendo nell’applicazione della blockchain al mercato immobiliare, ideando sistemi per tokenizzare le risorse del settore. Operazioni rese possibili dall’utilizzo di smart contrada crittografici, che portano tra l’altro a transazioni più efficienti e all’eliminazione degli intermediari25 Feb 2019 La blockchain può aumentare sicurezza e redditività nel mercato immobiliare, aprendo le porte a un mercato globale che a molti oggi sembra poco trasparente. Diverse start up immobiliari basate su blockchain hanno proposto soluzioni innovative, avendo messo a punto sistemi per tokenizzare risorse immobiliari, assegnando un sottostante reale a token crittografici, così da garantire che i venditori siano realmente proprietari della proprietà e che l’acquirente disponga dei fondi per coprire l’investimento. Tutto ciò, in particolare, è reso possibile tramite i cosiddetti smart contract crittografici, che, grazie alla blockchain, riescono a verificare immediatamente tutti quei dati, riducendo il tempo e il costo totale della transazione. La tokenizzazione potrebbe completamente rivoluzionare il settore, perché fornisce il 100% di liquidità 24 ore su 24, offrendo al pubblico la possibilità di entrare e uscire da un investimento in qualsiasi momento. C’è tuttavia ancora un problema di regolamentazione. Indice degli argomenti
Blockchain e valore del mercato immobiliare
La blockchain impedisce qualsiasi manipolazione dei dati, una volta che le informazioni sono presenti nel registro distribuito. Di conseguenza, tale tecnologia registra i dati in modo permanente, efficiente e trasparente, in modo che tutte le parti coinvolte possano vedere la cronologia delle transazioni. Inoltre, è molto difficilmente attaccabile, proprio per la sua stessa natura decentralizzata e distribuita. Tutte queste caratteristiche hanno incoraggiato lo sviluppo di transazioni peer-to-peer con criptovalute, come ben si sa, ma è anche bene notare che, dall’avvento delle prime criptovalute, gli investitori hanno cercato modi per tokenizzare, altri tipi di asset, tra cui quelli immobiliari. Tuttavia, la regolamentazione della tokenizzazione immobiliare è ancora qualcosa che deve ancora essere pienamente stabilita, ma questo molto probabilmente non influirà sui valori delle proprietà, in quanto il valore sarà sempre legato alla valuta nazionale e non al token stesso. Se un dollaro si apprezza contro una criptovaluta, difatti, la liquidità della criptovaluta consente un aggiustamento immediato che non offre alcun arbitraggio. Naturalmente, se gli immobili vengono coì scambiati più come un titolo o un’obbligazione, i prezzi potrebbero sì aumentare per effetto della maggiore liquidità, ma allo stesso modo potrebbero cadere a causa di maggiori volatilità e rischio. Inoltre, seguendo la teoria che afferma che il sistema bancario si basa sul valore patrimoniale netto mark-to-market degli asset, gli investitori che non volessero solo detenere titoli e obbligazioni potrebbero soffrire di un rendimento inferiore a causa della mancanza di diversificazione.
Le start up pionieristiche: il case study di Propy
Nonostante questi rischi, ci sono state molte start up che hanno tentato di cogliere le opportunità di successo. Queste aziende sono alcuni dei pionieri del settore e le loro esperienze devono essere d’ispirazione per qualunque imprenditore che cerchi di avventurarsi nella tokenizzazione immobiliare. Con una initial coin offering che ha raccolto oltre 15 milioni di dollari USA di investimenti, Propy è sicuramente un’azienda da tenere d’occhio in ambito immobiliare. Fondata nel 2015, la società consente agli investitori di acquistare proprietà attraverso blockchain in numerose località, tra cui le più importanti sono negli Stati Uniti, Dubai, Europa e Hong Kong. L’obiettivo di Propy è quello di automatizzare il processo di acquisto nelle transazioni immobiliari, che è tuttora inutilmente complicato e poco standardizzato, in quanto diverso in ogni giurisdizione. La blockchain è la tecnologia perfetta per un trasferimento di valore come quello dei diritti di proprietà. Nel 2017, Propy ha annunciato il completamento della prima transazione immobiliare su blockchain, avente per oggetto un appartamento a Kiev, in Ucraina, acquistato dall’americano Michael Arrington, fondatore di TechCrunch. Questa prima transazione si è configurata come un acquisto da remoto, reso possibile grazie all’esistenza di una piattaforma di transazione che supporta gli smart contract per eseguire acquisti online. Avendo sviluppato ulteriormente il prodotto e avendolo personalizzato per il mercato ucraino, dopo che il 10 agosto dello stesso anno è stato firmato un memorandum d’intesa con il Ministero della Giustizia dell’Ucraina, il team Propy è stato in grado di assistere l’acquirente e il venditore nel completamento di questa prima transazione sulla piattaforma sopracitata. Il pagamento per la proprietà è stato effettuato in Ether, attraverso uno smart contract, senza dunque ricorrere né a Propy, né a notai, né tantomeno a conti di garanzia. Una volta soddisfatte le condizioni del contratto digitale, ovvero una volta che i diritti di proprietà sono stati trasferiti su blockchain e poi registrati presso il registro agrario dell’Ucraina, il compenso è entrato in possesso del venditore dell’appartamento.
I vantaggi degli smart contract
Gli smart contract si presentano come dei contratti digitali auto-esecutivi, con i termini dell’accordo fissati tra l’acquirente e il venditore. I protocolli degli affari sono presenti in un formato elettronico, il quale soddisfa i termini contrattuali essenziali e trasferisce le informazioni. Gli sviluppatori di smart contract possono progettare il sistema in modo tale che, nel caso in cui i termini e le condizioni non vengano soddisfatti, esso non esegua altre operazioni fino a quando il contratto non viene adempiuto. Il processo è in grado di funzionare perfettamente in un ambiente decentralizzato, senza intervento umano, riducendo il divario tra il mondo fisico e il mondo digitale. Tra i più importanti vantaggi dell’utilizzo della tecnologia blockchain e degli smart contract nel settore immobiliare troviamo: Sistema non basato sulla fiducia. La società di sviluppo dello smart contract garantisce che l’accordo sia sempre rispettato secondo i termini e le condizioni. Questo protocollo consente a entità diverse di lavorare insieme senza doversi necessariamente fidare l’una dell’altra, e dunque senza che le entità coinvolte debbano aver avuto precedenti rapporti commerciali, in tal modo riducendo l’avversione al rischio.Transazioni più efficienti. Generalmente, diverse transazioni relative più parti, come inquilini, proprietari e operatori di gestione finanziaria, fanno parte dello stesso database, comportando per le società immobiliari il problema della separazione delle numerose fatture. Invece, grazie alla tecnologia blockchain, gli smart contract separano automaticamente le transazioni tra le parti, migliorando notevolmente l’efficienza del processo di fatturazione.Database non modificabili. Nell’ecosistema immobiliare, più parti partecipano alla gestione delle proprietà. Grazie agli smart contract, ciascuna delle parti coinvolte ha continuo accesso al contratto, con la possibilità di modificarne i termini, secondo le condizioni accordate, in maniera del tutto trasparente, sotto il controllo di tutte le altre.Eliminazione degli intermediari. Gli intermediari fidati, come broker e notai, non sono più obbligatori, in quanto la transazione può essere automaticamente convalidata e verificata in modo indipendente. Inoltre, il lungo processo di conferma e approvazione del contratto viene ridotto a due semplici passaggi, oltre al fatto che le tasse bancarie e le commissioni di agenzia posso essere facilmente evitate grazie a questo sistema di transazione diretta. In conclusione, la tecnologia blockchain è pronta a irrompere in un mercato che, come quello immobiliare, ha urgente bisogno di aggiornarsi. Tale rivoluzione non avverrebbe solo a livello nazionale, poiché si ha buona ragione di attendersi che gli investimenti immobiliari transfrontalieri aumentino in seguito alla riduzione del rischio percepito dovuta alla decentralizzazione del mercato. Fonte: agendadigitale.eu Read the full article
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La classifica di Canalys sui vendor di sicurezza giudicati dal canale
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La classifica di Canalys sui vendor di sicurezza giudicati dal canale
Canalys incorona sette vendor di sicurezza informatica. Secondo il Canalys Cybersecurity Leadership Matrix 2020, Cisco, ESET, Fortinet e Palo Alto Networks hanno ribadito le loro posizioni come Champions nell’edizione 2020, e sono stati raggiunti da Juniper Networks, Kaspersky e Trend Micro.
Queste aziende continuano ad apportare miglioramenti ai processi e hanno dimostrato l’impegno a far crescere le entrate attraverso il canale.
Il mercato totale della cybersecurity è cresciuto nel 2019, con un aumento del 12% secondo le stime della società. “Il rapido aumento del telelavoro dovuto alla pandemia di COVID-19 ha aumentato in modo significativo le spese per la sicurezza nel primo trimestre 2020, in particolare per quanto riguarda la sicurezza degli endpoint e del cloud, l’accesso VPN e la gestione dell’accesso alle identità, mentre le aziende si affrettavano a proteggere i dipendenti”, ha affermato il Chief Analyst di Canalys, Matthew Ball. “Continueranno a sorgere nuove sfide alla sicurezza, poiché anche se le società stanno tornando negli uffici, un numero significativo di persone continuerà a lavorare da remoto”.
Cisco detiene una quota di mercato alta nell’ambito sicurezza e continua l’attenzione strategica ai servizi gestiti. Ha stanziato risorse dedicate per aiutare i partner a costruire i propri servizi di sicurezza gestiti e il lancio SecureX contribuirà a guidare il business MSP fornendo una visione unificata su tutto il suo portafoglio.
Eset è stata molto apprezzata dai partner per l’attenzione al business. Ha continuato a concentrarsi sull’espansione internazionale e ha lanciato un nuovo modulo di abilitazione MSP. Ha incorporato il feedback dei partner locali sulle tecnologie della roadmap dei prodotti e sulle esigenze dei clienti.
Fortinet ha offerto specializzazioni dei partner in aree chiave per incoraggiare le entrate guidate dai partner sia su clienti nuovi sia esistenti. La sua recente acquisizione di enSilo e CyberSponse sarà integrata con la sua architettura Security Fabric, portando a ulteriori opportunità per i partner.
Juniper Networks ha effettuato un massiccio investimento in sicurezza nel 2019, con il lancio della sua connected security strategy. Il suo programma cloud MSP continuerà la sua espansione nel 2020.
Kaspersky ha continuato a investire nel suo programma e portali partner portals, offrendo nuovi modelli di fatturazione e team di supporto dedicati per gli MSP. Ha mirato al reclutamento e all’integrazione di MSP con le principali piattaforme RMM e PSA.
Palo Alto Networks è stato uno dei primi cinque fornitori di cybersecurity in più rapida crescita nel 2019 e ha ottenuto valutazioni dei partner costantemente elevate. La sua strategia di diversificazione del focus aziendale è stata in risonanza con i partner. Ha continuato a investire in MSP e CSSP.
Trend Micro ha aumentato i suoi investimenti nella sua prima strategia di canale nel 2019 e nel 2020 e ha aiutato la crescita della PSM attraverso servizi cogestiti e SOCaaS. Il lancio della sua piattaforma Cloud One quest’anno guiderà il business SaaS in tutto il suo portafoglio.
Il quadrante stilato da Canalys
Bitdefender, Check Point, Malwarebytes, WatchGuard e Zscaler hanno effettuato investimenti nel canale che hanno migliorato la percezione dei partner negli ultimi 12 mesi. I fornitori di questo gruppo hanno utilizzato vari approcci, come il lancio di nuovi programmi per i partner, le fusioni e le acquisizioni, un maggiore focus sulla MSP e lo sviluppo di aziende incentrate sul cloud, per mantenere una forte crescita.
Sophos e SonicWall sono ancora valutati dai partner, ma negli ultimi 12 mesi hanno affrontato alcune sfide, sia in termini di performance del mercato sia di calo sentiment dei canali. Le loro strategie mostrano il potenziale per guadagnare quote di mercato, ma ci sono sfide chiave da superare.
Symantec, IBM e McAfee hanno un sentiment dei partner di canale inferiore rispetto ai loro pari, che è diminuito negli ultimi 12 mesi. I venditori di questo gruppo hanno sottoperformato rispetto alla media del mercato e i partner li hanno classificati più bassi rispetto allo scorso anno. Metriche come la generazione di lead e le attività di marketing, che generano crescita attraverso il servizio e il supporto e l’efficacia nella loro gestione dell’account sono state valutate più basse dai partner.
Per il resto dell’anno, la spesa per la cybersecurity rallenterà man mano che le industrie colpite duramente dovranno far fronte a tagli di bilancio e ritardi nei progetti di grandi dimensioni. “I fornitori stanno già pianificando di supportare i clienti e il canale offrendo estensioni di licenza gratuite e vantaggi finanziari. Il canale svolge un ruolo chiave in questa situazione supportando e gestendo i clienti. I fornitori che sostengono e abilitano i partner saranno nella posizione migliore per spostarsi rapidamente per soddisfare le esigenze dei clienti nei prossimi 12 mesi “, ha affermato Ketaki Borade, analista di ricerca di Canalys.
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Un canale giovane e focus su formazione e servizi. Li spiega Canon
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Un canale giovane e focus su formazione e servizi. Li spiega Canon
Un nuovo canale giovane e focus su formazione e servizi. Parlare di stampanti, oggi, è riduttivo e per Teresa Esposito, Indirect Sales Director di Canon Italia è sicuramente un mondo che strizza l’occhio all’analisi e ai dati. In questo ambito la società ha investito su sicurezza, sulla semplificazione e la user experience per tradurre in possibilità concreta per l’utente, un approccio alla tecnologia in modo semplice e immediato. Altro cardine è la connettività e l’integrazione. “Le nostre piattaforme sono in cloud, con possibilità di sviluppare ulteriori integrazioni come la mobilità e connettivtà in senso ampio. La tecnologia è abilitatrice dei processi di business del cliente”. Con Teresa Esposito affrontiamo alcuni temi dedicati al canale.
Nell’ambito del professional printing, quale è l’approccio di canale di Canon?
E’ un approccio selettivo così come le scelte legate alla penetrazione in ciascuna area. Questo è il mondo professional printing dove gli investimenti necessari non sono banali al fine di dare ai partner un potenziale sufficiente. Il potenziale di ciascun mercato è certificare questi partner, sia dando visibilità sul mercato come partner specializzati sia fornire gli strumenti pratici. Il processo di certificazione, prima di tutto, è crescita professionale per la ricezione delle competenze. Bisogna sempre più essere capaci di capire i bisogni dei clienti, quindi abbiamo investito sui mercati serviti dai nostri partner e messo a punto strumenti di condivisione del knowledge e sviluppo delle applicazioni. Abbiamo un programma che si chiama business builder per dotare i clienti dei partner.
Teresa Esposito e alcuni suoi colleghi Canon
Da quanti e di chi è comporto il vostro parco partner?
Oggi abbiamo diversi partner: partner del mondo office diretti sono 70 a cui si aggiungono i partner che non serviamo noi direttamente sui quali abbiamo programmi di canale ad hoc, sono partner a cui forniamo strumenti in parte simili al primo livello di partnership. Nel gruppo dei diretti abbiamo un canale giovane di system integrator e var, che sono in parte dealer diretti in parte serviti dalla distribuzione. Ci siamo concentrati sui programmi più utili a consentire lo sviluppo sia dei partner sia noi.
Parliamo di questo canale giovane?
Tradizionalmente ci siamo orientati sul mondo office ma con l’avvento del cloud e altre tecnologie, altri operatori di mercato sono diventati interessanti. Il lancio di managed service chiamava questo tipo di partner che sono diventati importanti e abbiamo quindi deciso di aprire un canale dedicato. Il canale è giovane perché ogni operatore necessita di un programma specifico e vuole una organizzazione dedicata.
Nella sua nuova posizione come è strutturato il vostro rapporto con i partner?
Canon ha investito nella indiretta quindi abbiamo sempre avuto programmi di canale ampi. Negli ultimi anni abbiamo disegnato i programmi considerando il punto di vista del dealer e li abbiamo costruiti nell’ottica di garantire ai partner una crescita sostenibile, l’efficienza delle organizzazioni e la profittabilità. Abbiamo disegnato un programma che fonda le radici in 5 pilastri:
Diversificazione – strumenti per aiutare i partner
Pianificazione e collaborazione nel business – Non esiste una formula buona per tutti. Per essere certi di essere nel giusto bisogna analizzare partner per partner capire la situazione e stabilire un percorso.
Espansione del business con strumenti legati al marketing per crescere e approcciare nuovi clienti
Abilitazione delle competenze nelle vendite, investendo in formazione su tecnologie e competenze delle persone sulla vendita
Semplificazione dei nostri processi atti a rendere più facile lavorare con Canon e condivisione degli strumenti per i canali diretti.
Come fate a fidelizzare i partner?
Non ci sono ricette magiche, per fidelizzare bisogna vivere la partnership in senso pratico ed etico e che cerchi un rapporto win-win. Siamo trasparenti con i partner perché la partnership si basa sul rapporto tra persone. Inoltre, abbiamo lanciato un programma di formazione completo corredato da webinar tematici.
Come è strutturata la formazione per il canale?
La formazione continua a essere un fondamento verso i partner, tanto che hanno lo stesso accesso alla formazione erogata ai dipendenti Canon: hanno un accesso alla piattaforma come noi, beneficiano di video formazione online, ebook che spaziano in ogni ambito della gestione di azienda e sulle nostre tecnologie. Eroghiamo i corsi sia attraverso supporti interni sia esterni.
Quale è la sua strategia per far crescere l’indiretta?
Il nostro programma di canale e le strategie aiutano i partner a essere attivi in un mercato ampio e cercheremo di mettere più strumenti a disposizione. Lavoreremo sui managed service e sui managed content service. Espanderemo la numerica con un impatto più mirato anche sulle aree a minore copertura attuale.
Nel B2B cresce il professional printing sia in termini di tecnologie sia di partner; nell’office crescono i vertical come il manifatturiero con soluzioni dedicate; nei servizi gestiti cresce la figura di nuovi managed service provider. Quale è il suo commento?
Segnalo l’ampiezza del portafoglio. I programmi che mettiamo a disposizione, le analisi di mercato e le mappature. Sono convinta che vivremo un incontro ancora più profondo tra comunicazione fisica e digitale e sarà area di investimento. Per quanto riguarda i settori verticali, le nostre tecnologie possono essere customizzate. In ambito managed service provider, grazie al cloud, un processo che fonda le basi su esigenze specifiche di aziende che si sono trovate nel mezzo della necessità di organizzare le opportunità attraverso tecnologie digitali e sul fronte costi, di mantenere efficienti i reparti It. I managed service provider rispondono a queste esigenze e forniscono in modo efficace servizi innovativi basati su cloud. Questo porta vantaggi come passaggio da capex a opex, l’ottimizzazione di tempi e risorse, la semplificazione dei processi, passaggi importanti per le Pmi che non hanno, spesso, le competenze e le capacità di investire nel dipartimento It e, invece, beneficerebbero in termini economici e di innovazione, di un modello basato su servizi. Il nodo da risolvere, secondo la società, è il passaggio da modelli di fatturazione per vendita di prodotto a un modello di fatturazione di costo per servizio. Per raggiungere gli stessi livelli di fatturato e marginalità del primo, al secondo serve una clientela più vasta.
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