#Università di Irvine
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L’avocado (tecnicamente un frutto) è un alimento pressoché perfetto per il vostro organismo: un propellente alcalinizzante, energizzante ed idratante! Gli avocado sono una cospicua fonte di proteine, grassi monoinsaturi, acidi grassi essenziali, steroli vegetali benefici, clorofilla, compresa un’ampia gamma di micronutrienti e tutto ciò senza contenere amido e con pochissimo zucchero ed un elevato contenuto di grassi e proteine. Gli avocado sono considerati la risorsa ricca di grassi e proteine più facilmente digeribile tra tutti i cibi. Infatti, sono costituiti per l’80% da grassi salubri e per il 15% da proteine. Forniscono più proteine del latte vaccino e contengono tutti gli amminoacidi essenziali (i mattoni costitutivi delle proteine): tutti e 18. E gli avocado sono generosi in acidi monoinsaturi salutari ed acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6). I loro grassi salubri sono utili nella costruzione cellulare, aiutano ad abbassare il colesterolo e fungono da risorsa energetica che può essere bruciata dall’organismo come carburante. Sono un’alternativa migliore dell’ossidazione del glucosio (zucchero) o, addirittura, delle proteine, dei quali rimane nel sangue lo scarto di cenere acida. Questa loro qualità li rende utili soprattutto ai diabetici, sia di tipo I che di tipo II, che ne dovrebbero mangiare 2 o 3 al giorno. Come per le noci e l’olio di oliva, i grassi salutari presenti negli avocado segnalano al vostro cervello quando siete sazi, aiutando ad evitare di mangiare oltre il dovuto. I ricercatori della Università della California nella città di Irvine hanno scoperto che i cibi contenenti acidi grassi insaturi ed acidi oleici (come gli avocado), stimolano la produzione di un composto chiamato OEA (oleoiletanolamide), che sopprime l’appetito. L’OEA viene rilasciata nell’intestino tenue dove, attraverso la connessione delle terminazioni nervose, viene comunicato al cervello che all’organismo non occorre ulteriore cibo. Altri studi confermano che elevati livelli di OEA sono d’aiuto nella perdita di peso e riducono nel sangue i livelli di colesterolo e di trigliceridi da eliminare. Gli avocado hanno anche elevati livelli di utili fitosteroli o steroli vegetali. Alcuni steroli possono aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo del sangue e, di alcuni, è stato dimostrato in studi su animali che inibiscono l’evoluzione dei tumori. Inoltre, gli avocado contengono una vasta gamma di antiossidanti e di altri nutrienti, inclusi le vitamine A e del complesso B, l’acido folico, le vitamine C, E, H, K, la luteina, insieme al glutatione, un nutriente chiave di cui saprete di più nel capitolo 12.Recentemente si è scoperto che contengono quasi 2 volte la precedentemente supposta quantità di vitamina E, rendendo l’avocado la maggiore fonte nell’ambito della frutta. La vitamina E aiuta a rallentare il processo d’invecchiamento, protegge da malattie cardiache ed è un potente tampone contro gli acidi metabolici e digestivi. Negli avocado, è stata recentemente scoperta anche la presenza di luteina, un carotenoide che aiuta a prevenire alcuni tipi di condizioni cancerose, in particolare relativi alla prostata ed alla cervice e che gioca un ruolo primario nella salute dell’occhio. Anche il glutatione aiuta a prevenire diverse condizioni cancerose e malattie cardiache neutralizzando gli acidi alimentari e metabolici e di essi gli avocado sono un’eccellente sorgente.Questi frutti, oltretutto, abbondano di quei minerali alcalini tampone tanto importanti nel neutralizzare l’eccessiva acidità, tra i quali magnesio, rame, ferro, calcio e potassio (più delle banane!), come anche di oligoelementi. Contengono complessivamente 14 minerali, ognuno dei quali regola una funzione organica e stimola la crescita. Il ferro ed il rame, in particolare, aiutano nella rigenerazione dei globuli rossi e nella prevenzione dell’anemia nutrizionale. In più, contengono sodio ionico che conferisce loro un’elevata capacità reattiva alcalina senza tutto lo zucchero acido degli altri frutti. Noi confidiamo così tanto negli avocado, per mantenerci sani e felici, che ora ci sembra proprio ovvio gestire una piantagione di avocado biologici (dove coltiviamo anche pompelmi e melograni). Tramite le nostre ricerche sul campo, abbiamo trovato molte modalità per moltiplicare i benefici degli avocado, mettendo a punto prodotti come l’olio di avocado, integratori super antiossidanti a base di avocado, estratti liquidi di glutatione da avocado; ma anche detergenti e balsami per capelli, lozioni idratanti e detergenti, tutti sempre derivati dall’avocado. L’alta capacità nutrizionale di questo incredibile cibo è proficua per voi, internamente ed esternamente! Raccomandiamo di mangiare almeno un avocado ogni giorno. Se vi trovate in una condizione di salute gravemente compromessa, incrementali a 2 o 3. Sicuramente potete gustarlo semplicemente a fette o condito con limone o sale oppure mescolato a qualunque insalata. Gli avocado formano una coppia pressoché perfetta con i pomodori. Oppure provate un Frullato Verde Avocado Kid od una qualunque delle molte ricette che hanno l’avocado come ingrediente nella parte IV di questo libro. Usate l’olio di avocado sulle vostre insalate, nei vostri frullati verdi e sui vostri cibi; oppure potete direttamente berne 30 ml al giorno. Gli avocado raccolti prematuramente maturano in 2-3 settimane a temperatura ambiente. Durano più a lungo se conservati in frigo. Tratto da "Il miracolo del PH alcalino" - BIS Edizioni, 2010. art by Robert Papp ************************ Avocado (technically a fruit) is an almost perfect food for your body: an alkalizing, energizing and moisturizing propellant! Avocados are a substantial source of protein, monounsaturated fats, essential fatty acids, beneficial plant sterols, chlorophyll, including a wide range of micronutrients and all without containing starch and with very little sugar and a high fat and protein content. Avocados are considered to be the most easily digestible source of fat and protein of all foods. In fact, they are made up of 80% healthy fats and 15% protein. They provide more protein than cow's milk and contain all 18 of the essential amino acids (the building blocks of protein). And avocados are generous in healthful monounsaturated and essential fatty acids (7 varieties, including omega-3 and omega-6). . Their healthy fats are helpful in building cells, help lower cholesterol, and serve as an energy source that can be burned by the body for fuel. They are a better alternative than the oxidation of glucose (sugar) or even proteins, of which the acid ash waste remains in the blood. This quality makes them especially useful for diabetics, both type I and type II, who should eat 2 or 3 a day. Like nuts and olive oil, the healthy fats in avocados signal your brain when you're full, helping you avoid overeating. Researchers at the University of California in the city of Irvine have found that foods containing unsaturated fatty acids and oleic acids (such as avocados) stimulate the production of a compound called OEA (oleoylethanolamide), which suppresses appetite. OEA is released into the small intestine where, through the connection of nerve endings, the brain is informed that the body does not need further food. Other studies confirm that high levels of OEA help in weight loss and reduce blood cholesterol and triglyceride levels to be eliminated. Avocados also have high levels of helpful phytosterols, or plant sterols. Some sterols can help lower blood cholesterol levels and some have been shown in animal studies to inhibit the evolution of tumors. In addition, avocados contain a wide range of antioxidants and other nutrients, including vitamins A and B-complex, folic acid, vitamins C, E, H, K, lutein, along with glutathione, a key nutrient you will learn more about in Chapter 12. They were recently found to contain almost 2 times the previously thought amount of vitamin E, making avocado the most source within the fruit. Vitamin E helps slow the aging process, protects against heart disease, and is a powerful buffer against metabolic and digestive acids. In avocados, the presence of lutein was also recently discovered, a carotenoid that helps prevent certain types of cancerous conditions, particularly those related to the prostate and cervix and which plays a primary role in eye health. Glutathione also helps prevent various cancerous conditions and heart disease by neutralizing dietary and metabolic acids, and avocados are an excellent source of these. Avocados are also abundant in those alkaline buffer minerals so important in neutralizing excessive acidity, including such as magnesium, copper, iron, calcium and potassium (more than bananas!), as well as trace elements. They contain a total of 14 minerals, each of which regulates an organic function and stimulates growth. Iron and copper, in particular, help in the regeneration of red blood cells and in the prevention of nutritional anemia. Plus, they contain ionic sodium which gives them a high alkaline reactive capacity without all the acidic sugar of other fruits. We rely so much on avocados to keep us healthy and happy that it now seems obvious to us to run an organic avocado farm (where we also grow grapefruit and pomegranates). Through our field research, we have found many ways to multiply the benefits of avocados, developing products such as avocado oil, avocado-based super antioxidant supplements, liquid avocado glutathione extracts; but also detergents and hair conditioners, moisturizing and cleansing lotions, all always derived from avocado. The high nutritional capacity of this incredible food is beneficial to you, internally and externally! We recommend eating at least one avocado every day. If you are in a severely compromised health condition, increase them to 2 or 3. Of course you can enjoy it simply sliced or seasoned with lemon or salt or mixed into any salad. Avocados form a almost perfect pair with tomatoes. Or try an Avocado Kid Green Smoothie or any of the many recipes that have avocados as an ingredient in Part IV of this book. Use avocado oil on your salads, in your green smoothies and on your foods; or you can directly drink 30 ml a day. Prematurely harvested avocados ripen in 2-3 weeks at room temperature environment. They last longer when stored in the fridge. Taken from "The miracle of alkaline PH" - BIS Edizioni, 2010. art by Robert Papp
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Paolo Sassone Corsi Capivo che la luce del giorno agiva sul mio corpo e che il tramonto inaugurava altri meccanismi interni.
#California#Napoli#Pacific Highway#Paolo Sassone Corsi#ritmi circadiani#Ti sembra il Caso#Università di Irvine
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Esercizi di stile: Irvine Welsh (ovvero Spada).
Sta cazzo di stufa mi soffoca. Mi ha stufato (ahah). Vabbè siete sordomute ma mica dovete rompere per forza il cazzo. Qui da sola, e iniziamo il viaggio. Mi sveglio alle 5:30 col buio, evidentemente i tranquillanti mi hanno mandato in un vero coma stanotte visto che come la sveglia suona non so manco checcazzo vado a fare. La mia colazione è irrancidita da qualche (op)pressione genit(ori)ale e questo è il modo che hanno di volermi bene: aiutarmi a voler andar via di qui. In stazione si contano i drogati, gli immigrati in odore di terrorismo, i rifiuti del meridione di questo Paese. E io. Che mi porto a spasso per oggi e in seguito mentre mi affretto alla carrozza con mio padre che mi insegue parlandomi delle origini della festa di Halloween. Qualsiasi altoparlante di qualsiasi treno di questo lungo Paese porterà sempre la voce di un napoletano. Cazzo ste due sordomute fanno più casino di un esercito di mandrilli in calore. Come cazzo fanno? Suppongo che la frenesia e il desiderio di rompere i coglioni siano comuni trasversalmente a qualsiasi genere di essere umano, handicappati e non. Provo a dormire per circa 10 secondi ma il calore della stufa e il cazzo di feltro dei sedili mi danno allergia e mi prude il naso. Poi la chiamata di Mà, mentre si aggiunge un compagno di mutismo che fa ancora più irritante casino. Mi darò al cazzuto Nietsche.
Cazzo stare in casa con Mà è come stare da soli, qualunque approccio tento viene bruciato. Cazzo, sa parlare solo dei problemi di salute, delle medicine che si ingolla, e insomma è nel suo trip, non so se mi spiego, cioè lei non ci parla con le persone, lei parla. Non importa mica chi c’è davanti a lei. Il problema viene quando ci sto io davanti a lei. Eccazzo io lo vorrei un rapporto con lei eccazzo mi sento in colpa di tutti sti cazzi di cui si lamenta, ma poi se cerco di aiutarla non va bene lo stesso e mi rimane sta cazzo di frustrazione, non so se mi spiego…
Me ne vado nel vagone ristorante. Carrozza 6. Caffè lungo con latte e zucchero, questo sì è uno dei pochi piaceri della vita… lo puoi mettere con quello che ti pare, dico, anche con la zuppa di pesce, ci sta bene uguale. Addolcisce tutto, cancella… e ti riporta in una specie di dimensione amica, mi spiego? Un pomeriggio in salotto a fare merenda, tipo. Cazzo di sonno…
Ora me ne vado a fare ste commissioni che m’ha dato la mamma, dico, e poi in palestra, e che devo fare, cazzo, se sto in “vacanza”, no? Magari esco un attimino dal tunnel, eccheccazzo hanno pure dato un filmino un tot deprimente alla tele di prima mattina! Monster! Quel film con la piccolina… Christina Ricci… e quell’altra… come si chiama , quella specie di modella da sballo che per sto film s’è tutta quanta imbruttita per tipo dimostrare che sa fare anche roba seria… o che ne so…. Stasera mi rimetto a studiare un attimo il mio mega- numero, ecco che faccio, magari, dico, se mi impegno, può anche venir fuori una cosa bella cazzuta, che ne sai? Tipo la vera e unica Liza, non so se mi spiego. Oggi mi sono svegliata alle 12:39. Stavo proprio bene, presente quando ti svegli che hai dormito proprio profondo (in un certo senso c’ho rinunciato a Mà) che ti sembra di uscire dal coma e c’hai tutto addormentato e ti senti tipo ancora stanco per quanto sei rilassato? Così. Sto altri 5 minuti a letto a muovermi piano piano per svegliarmi e mica penso che è tanto tardi. Poi guardo l’ora, così, per curiosità (però ci sto davvero male che non si può tipo fare qualcosa insieme senza che sento che lei è tipo in competizione con me) e mi piglia un attimino male a vedere che è così tardi. Poi dico vabbè, Roma mica è stata costruita in un giorno, intanto mi faccio colazione svaccata davanti alla tele come mi piace a me. Oggi mica ci vado a farmi la mia ½ ora di passeggiata veloce ‘chè mi fa male il ginocchio qua, perché mi sa che ieri me lo sono stirato a fare la splendida a stretching. C’ho un’angoscia mica male. Allora mi alzo, tutta rinco, apro la finestra – c’è di nuovo un gran sole del cacchio – cazzo quanto mi rattrista pensare a mà che sta tutto il giorno chiusa qua dentro, tipo a deprimersi, cioè che non vede nessuno e non fa niente, sì, almeno lei fa le faccende di casa, ma a me mi da un bel po’ d’angoscia sta situazione, come che mi fa tristezza e angoscia ”mettermi nei panni” di uno che magari si sente solo. Mi infilo i pantaloni del pigiama senza levarmi le ciabatte e anche il golf di lana che c’ho un discreto freddino quando mi sveglio. Prendo la bottiglia d’acqua e scosto la cassa di paglia che sta davanti alla porta che non mi fa passare – con un calcio all’indietro oggi perché mi fa male il ginocchio e lei è un filo pesante. Vado in cucina con la mia solita piccola occhiata fuori della veranda giusto per controllare che il mondo è ancora tutto intero… Lo sapevo che Mà non è in casa perché me l’aveva detto infatti sul tavolo ti trovo un biglietto che dice:”Non sono riuscita ad aprire la finestra, provaci tu! Torno alle 13”. Perché io la finestra l’avevo chiusa ierinotte, mica male, perché non sai mai chi cacchio ti entra in casa. Ci provo ma c’ho la pressione a due e non ci riesco. Già penso alla cazziata che mi arriva quando torna Mà (ma quello era stamattina, quando tutto era più bello ora sì che c’ho un’angoscia…). E penso pure che allora se torna all’una arriva tra poco e devo godermi in fretta il po’ di solitudine che c’è ( potrei uscire ma trovo mille scuse e rimango chiusa qua nella panic room ). Mi verso i cereali nella tazza, col latte e metto su il coffee. Intanto quando tutto è pronto – caffè con latte è un must – porto tutto in camera sul tavolino e accendo la tele. Giro i canali ma non c’è niente a parte per l’ennesima volta quel film là con Johnny Depp dove lui fa il pirata, e me lo finisco di rivedere per la centesima volta, finisce alle due. Mà è tornata e subito mi si para davanti allo schermo. Ma io: zero, mister!…. Appena posso mi piace distrarmi, a me. Non sono mica una tipa che ho degli hobby o che so. Nisba. Appena posso stacco la spina, non so se mi spiego. Mi piace tutto quello che mi fa…. Tipo fantasticare… cioè, distrarmi. Ecco perché, la roba, credo, dopo tutto…
“BIGLIETTI!” Cazzo… Pensa Maria, Pensa!...Maria… quant’è che non mi sento chiamare così.
M’hanno presa a chiamare Spada da quando è girata la voce che mi facevo le pere. Ed ecco qua che per un periodo dimmerda ti rimane addosso una reputazione dimmerda. A vita. Nessuno glie ne frega un cazzo che mi sono messa a ripulirmi di brutto e che mi sono pure iscritta alla cazzuta Università. Filosofia. Che mi sono sempre piaciuti un tot i ragionamenti e i discorsi tipo sulla morale o su che senso c’ha sta vita qua che facciamo. E che ora mi sto pure laureando co’ sta tesi sul buon vecchio Friederich. Se riesco a buttare giù le pagine giuste, cioè… Un tempo sì ero una specie di poetessa, che ti dico, una specie di fissata, che mi stavo sempre lì a scrivere nella mia stanzetta… Pure colla rota a palla, mi ricordo… E ora col cazzo manco sul cazzuto Zarathustra riesco a mettere in croce due parole. Pensa cazzo, Spada! La verità è che negli ultimi anni le cose mi sono andate un filino meglio e visto che me mi piaceva scrivere solo delle cose lugubri e delle mie tragedie… fai due più due… e non è che ho più scritto tanto.
Eccoli i cazzo di biglietti. Sonno, cazzo…. Ancora sonno…
Però sparo cazzate, perché invece le cose belle da scriverci su ci sono eccome, se ti viene lo sfizio. Tipo camminare per il mio quartiere sapendo dove vado. O aspettarsi una giornata tranquilla, niente di che, magari un film cazzuto, o ti sei comprato un cd nuovo, o una maglietta. Come sentirti che il tuo piccolo lo stai facendo alla grande e vedere che la gente ti guarda… bene. O tipo sapere che tra un paio di giorni torna a casa Pà e pregustarsi di quando c’è di nuovo anche lui in giro. O uscire e vedere il cielo rosa per il tramonto, sul giardino. O sedersi un momento sul marciapiede dopo una gran camminata e sentire tutti gli scatti di elettricità nelle gambe. O come uno che ti dice “Tu mica sei una timida” pensando di conoscerti, e dire invece “Sì, che sono timida in realtà” e stare tranquilli perché dentro di te lo sai e non ti frega se lui non la pensa così. Come quando ti chiamano gli amici e ti dicono che ti accettano pure con tutte le tue paranoie (anche se sta roba qua mica lo so se crederci). E sapere che hai fatto tutto quello che dovevi fare, o anche sederti e fare qualcosa che mica è obbligatorio farla. Cioè tutte queste cose esistono, non so se mi spiego. La cosa è che pareva sempre che era una vergogna ad apprezzarle mentre c’era Mà tipo là che soffriva, che sembra quasi una vergogna sorridere e essere contenti per qualcosa , quasi come se gli fai un torto a lei… E penso che è così che mi sono sempre concentrata di più sul lato negativo della storia. Andarsene da qui sarebbe come essere una mummia legata in un sacco di plastica che per spostarsi deve rimbalzare piedi-testa-testa-piedi e così via.
“BOLOGNA CENTRALE! BOLOGNA!”. Cazz... ma cos... è la mia! Cazzo tre ore mi sono fatta. Svegliati, cazzo, Spada.
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Venezia Classici: la selezione di quest’anno dei migliori restauri di film classici
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Venezia Classici: la selezione di quest’anno dei migliori restauri di film classici
Torna anche nell’edizione numero 76 della Mostra del Cinema di Venezia (che si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre), Venezia Classici la selezione dei migliori restauri di film classici. Leggi anche:– Venezia 76 sarà ‘Estasi’ il film di pre-apertura Venezia Classici: la selezione di quest’anno dei migliori restauri di film classici Quest’anno a presiedere la Giuria di studenti di cinema che assegnerà (per l’ottavo anno) i Premi Venezia Classici (Miglior Film Restaurato e Miglior Documentario sul Cinema), sarà la regista e sceneggiatrice Costanza Quatriglio. La giuria sarà composta da 22 studenti ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle Università italiane dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari. Verrano presentati nella selezione di Venezia Classici di quest’anno, capolavori come Lo sceicco bianco di Federico Fellini (che proprio alla Mostra del Cinema di Venezia 1952 ebbe la sua premiere), La commare secca che segnò l’esordio alla Mostra del Cinema del 1962 di Bernardo Bertolucci, presente nella selezione anche con Strategia del ragno. E ancora Tiro al piccione di Giuliano Montaldo, Out of the Blue di Dennis Hopper e New York, New York di Martin Scorsese. La versione del film di Scorsese, è una nuova copia 35mm stampata proprio in occasione della Mostra del il 100° annversario della United Artists. La proiezione sarà seguita da una master class del produttore Irvin Winkler (Toro Scatenato; Quei bravi ragazzi; New York, New York, i cinque film della serie di Rocky). La sezione Venezia Classici verrà completata da una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. Selezione che verrà resa nota in occasione della conferenza stampa della 76.Mostra del Cinema di Venezia. L’elenco completo dei restauri di Venezia Classici selezionati per la 76. Mostra: THE INCREDIBLE SHRINKING MAN [RADIAZIONI BX: DISTRUZIONE UOMO]di JACK ARNOLD (USA, 1957, 81′, B/N) restauro: Universal Pictures LA COMMARE SECCA (THE GRIM REAPER)di BERNARDO BERTOLUCCI (Italia, 1962, 92′, B/N) restauro: CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con RTI-Mediaset STRATEGIA DEL RAGNO (THE SPIDER’S STRATAGEM)di BERNARDO BERTOLUCCI (Italia,1970, 110′, Colore) restauro: Fondazione Cineteca di Bologna e Massimo Sordella in collaborazione con Compass Film ENSAYO DE UN CRIMEN (THE CRIMINAL LIFE OF ARCHIBALDO DE LA CRUZ) [ESTASI DI UN DELITTO]di LUIS BUÑUEL (Messico, 1955, 92′, B/N) restauro: Cineteca Nacional México in collaborazione con Sindicato de Trajadores de la Producción Cinematográfica LE PASSAGE DU RHIN (THE CROSSING OF THE RHINE) [IL PASSAGGIO DEL RENO]di ANDRÉ CAYATTE (Francia, Germania, Italia, 1960, 125′, B/N) restauro: Gaumont MARIA ZEFdi VITTORIO COTTAFAVI (Italia, 1981, 122′, Colore) restauro: Rai Teche in collaborazione con Cineteca del Friuli, Fuori Orario (Rai3) e Museo Nazionale del Cinema di Torino CRASHdi DAVID CRONENBERG (Canada, 1996, 100′, Colore) restauro: Recorded Picture Company e Turbine Media Group (supervisione del restauro di David Cronenberg e del direttore della fotografia Peter Suschitzky) FRANCISCAdi MANOEL DE OLIVEIRA (Portogallo, 1981, 167′, Colore) restauro: Cinemateca Portuguesa – Museu do Cinema KHANEH SIAH AST (THE HOUSE IS BLACK)di FOROUGH FARROKHZAD (Iran, 1962, 21′, B/N) restauro: Fondazione Cineteca di Bologna e Ecran Noir productions, in collaborazione con Ebrahim Golestan. Con il sostegno di Genoma Films e Mahrokh Eshaghian. LO SCEICCO BIANCO (THE WHITE SHEIK)di FEDERICO FELLINI (Italia, 1952, 86′, B/N) restauro: Fondazione Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto “Fellini 100” in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity SODRÁSBAN (CURRENT) [NELLA CORRENTE]di ISTVÁN GAÁL (Ungheria, 1963, 85′, B/N) restauro: Hungarian National Film Fund – Film Archive TAPPE-HAYE MARLIK (THE HILLS OF MARLIK)di EBRAHIM GOLESTAN (Iran, 1964, 15′, Colore) restauro: Ecran Noir productions e Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Ebrahim Golestan e il National Film Archive of Iran. Con il sostegno di Mahrokh Eshaghian e Genoma Films LA MUERTE DE UN BURÒCRATA (DEATH OF A BUREAUCRAT) [LA MORTE DI UN BUROCRATE]di TOMÁS GUTIÉRREZ ALEA (Cuba, 1966, 85′, B/N) restauro: Academy of Motion Picture Arts and Sciences (Archive) e Cinemateca de Cuba OUT OF THE BLUEdi DENNIS HOPPER (Canada, USA, 1980, 94′, Colore) restauro: Discovery Productions (John Alan Simon e Elizabeth Karr) EXTASE (ECSTASY) [ESTASI]di GUSTAV MACHATÝ (Cecoslovacchia, 1932, 87′, B/N) restauro: Národní filmový archiv (Cineteca di Praga) con il sostegno di Milada Kučerová e Eduard Kučera e la collaborazione di Film Servis Festival Karlovy Vary MAURIdi MERATA MITA (Nuova Zelanda, 1988, 100′, Colore) restauro: New Zealand Film Commission TIRO AL PICCIONE (PIGEON SHOOT)di GIULIANO MONTALDO (Italia, 1961, 115′, B/N) restauro: CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Surf Film NEW YORK, NEW YORKdi MARTIN SCORSESE (USA, 1977, 163′, Colore) Nuova copia 35mm realizzata da Metro Goldwyn Mayer (MGM), in occasione del 100° anniversario della United Artists KALINA KRASNAYA (THE RED SNOWBALL TREE) [VIBURNO ROSSO]di VASILIY SHUKSHIN (URSS, 1973, 107′, Colore) restauro: Mosfilm Cinema Concern (produttore del restauro Karen Shakhnazarov) WAY OF A GAUCHO [IL GRANDE GAUCHO]di JACQUES TOURNEUR (USA, 1952, 91′, Colore ) restauro: Twentieth Century Fox e The Film Foundation crediti foto@Ufficio Stampa Biennale Venezia
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10 minuti di sport migliorano la nostra memoria
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10 minuti di sport migliorano la nostra memoria
L’impegno richiesto non sembra poi così eccessivo: 10 minuti al giorno di allenamento fisico possono aiutarci a migliorare concretamente la nostra memoria. A dirlo è una ricerca dell’Università della California di Irvine e dell’Università di Tsukuba, in Giappone, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, secondo cui lo sport, non importa quale, avrebbe un effetto diretto e immediato sulle capacità del nostro cervello.
Gli studiosi hanno inizialmente testato le capacità mnemoniche di un gruppo di 20 volontari di giovane età prima e dopo un allenamento leggero di 10 minuti, e hanno immediatamente constatato un miglioramento delle prestazioni dopo quel brevissimo intervallo di attività fisica. La ricerca è dunque proseguita chiedendo ad altri 16 volontari di svolgere quello stesso allenamento, per poi sottoporsi a una risonanza magnetica. Risultato: la connettività tra la regione dell’ippocampo chiamata giro dentato, importante nella formazione dei ricordi, e diverse aree della corteccia che hanno il compito di ordinare le memorie passate e tenerle distinte da ricordi simili è risultata immediatamente migliorata.
L’esperimento ha così rivelato che anche un blandissimo sforzo, come una passeggiata o qualcosa di simile, può di fatto aiutarci a tenere in salute il nostro cervello. Una scoperta che, se confermata nelle prossime ricerche e soprattutto su soggetti più anziani, potrebbe indicare un’ulteriore strada per contrastare il declino cognitivo dovuto all’età.
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