#Ungiornoallavolta
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ANTONIO CEDERNA: 70 ANNI FA, OGGI, USCIVA "I VANDALI IN CASA" Il 17 novembre del 1951 usciva sulla rivista Il Mondo lo storico articolo "I vandali in casa" di Antonio Cederna. Chi erano i vandali che stava saccheggiando Roma e il resto d'Italia? Vi racconto la storia di questo straordinario articolo oggi alle 14 su Radio3 Rai a Wikiradio. Subito dopo la messa in onda, la puntata sarà disponibile nel podcast. https://ift.tt/3FnCapX https://ift.tt/3wSLz5X
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Danze al tramonto❤️🔥🌅. #amoretotale #papàefiglia #estate2020 #summerlove❤ #maremaremare #tramonto #danzandoaltramonto #dancingatsunset #lavi15052015album❤️ #alwayslavi #cresciamoinsieme #ungiornoallavolta #calazingaro (presso Cala Zingaro) https://www.instagram.com/p/CDt-PqiFSJI/?igshid=mr298w7sime3
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#WIKIRESTACASA e riscopri Radio3 Rai Vi racconto la storia del tunnel sotto la Manica come non l'avete mai conosciuta fra sognatori, astuti affaristi, Re e Regine. Dal podcast di Wikiradio - Radio3 https://ift.tt/3b2Di3i https://ift.tt/3aYrLlt
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#viaggiare #sempre #ungiornoallavolta (presso Abruzzo)
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☀️ Oggi è andata così. Ho scritto l’ultima riga (e anche l’ultima parola) alla seconda parte del mio nuovo libro 📚. Mi sono alzato e sono uscito sul balcone a respirare. E chi ti trovo? Il sole ☀️ a salutarmi. 😂😄 #ungiornoallavolta #scrivendoilnuovolibro #cercandolispirazione #nuovoromanzo #nuovastoria #writer #scrittore #scrittoreitaliano #italianwriter #letture #lettureconsigliate #libridaleggere #sunrise #sunriseincossato #sunrise_sunsets_aroundworld #sunriseinthecity #sunriseintown #book #bookstagram (presso Cossato)
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#buonanotte #maicontrocuore #emozioni #mancanzechesifannosentire #mancare #piubacimenowhatsapp #piuabbraccimenoparole #bastaparlare #buonipropositi #ungiornoqualunque #ungiornoallavolta (presso Studio Psicologia Psicoterapia Dr.ssa Rizzi Ilaria)
#piubacimenowhatsapp#buonanotte#bastaparlare#buonipropositi#mancanzechesifannosentire#ungiornoallavolta#emozioni#ungiornoqualunque#maicontrocuore#mancare#piuabbraccimenoparole
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13 NOVEMBRE 1974: muore la sindacalista antinucleare Karen Silkwood 45 anni fa, oggi, moriva in un misterioso incidente stradale Karen Silkwood la celebre sindacalista antinucleare portata anche al cinema con i volto di Meryl Streep. Oggi vi racconto tutta la storia su Rai Radio3 a Wikiradio - Radio3 alle 14 e poi in podcast. https://ift.tt/2q7LBsJ #Silkwood #accaddeoggi #ungiornoallavolta #nucleare https://ift.tt/351rXgV
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13 NOVEMBRE 1974: muore la sindacalista antinucleare Karen Silkwood 45 anni fa, oggi, moriva in un misterioso incidente stradale Karen Silkwood la celebre sindacalista antinucleare portata anche al cinema con i volto di Meryl Streep. Oggi vi racconto tutta la storia su Rai Radio3 a Wikiradio - Radio3 alle 14 e poi in podcast. https://ift.tt/2q7LBsJ #Silkwood #accaddeoggi #ungiornoallavolta #nucleare https://ift.tt/351rXgV
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GREY OWL, UNA STORIA INCREDIBILE SU WIKIRADIO Uno dei più grandi narratori della natura incontaminata dei "pellerossa" era in realtà uno scozzese. Oggi Marco Gisotti racconto la vera storia e le motivazioni di Grey Owl, Archibald Stansfeld Belaney. Su Wikiradio - Radio3 in diretta (e poi in podcast) alle 14 Ascoltalo qui: https://ift.tt/2IdZkUR https://ift.tt/2AxbkMF
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GREY OWL, UNA STORIA INCREDIBILE SU WIKIRADIO Uno dei più grandi narratori della natura incontaminata dei "pellerossa" era in realtà uno scozzese. Oggi Marco Gisotti racconto la vera storia e le motivazioni di Grey Owl, Archibald Stansfeld Belaney. Su Wikiradio - Radio3 in diretta (e poi in podcast) alle 14 Ascoltalo qui: https://ift.tt/2IdZkUR https://ift.tt/2AxbkMF
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27 agosto 1859: Edwin Drake realizza il primo pozzo petroliferodella storia industriale Immaginate una città di 125 anime. Titusville, nella Contea di Crawford, nello Stato della Pennsylvania. Più che una città doveva essere un borgo del tutto simile a quelli dei film western. A Edwin Drake venne l'idea di scavare un buco in terra per cercare acqua ma ne venne fuori petrolio. Il 27 agosto del 1859 realizzò, così, il primo pozzo di petrolio della storia. Il primo? Sì. E no. Il petrolio era già noto nel 1859. Per certo sappiamo che era conosciuto da millenni, almeno dai tempi di Babilonia e di Hammurabi: tracce se ne trovano sia in Vitruvio che in Erodoto che testimoniano come questa sostanza bituminosa, estratta nella penisola di Absheron, dove sarebbe sorta un giorno la città di Baku, fosse utilizzata come calce nelle mura della città o come collante mescolato con l’argilla. Qui fra il Settecento e il Seicento avanti Cristo il petrolio veniva estratto e utilizzato sia per usi medicinali che per scaldare e illuminare le case al punto che esistono prove di un commercio che da Absheron raggiungeva gli attuali Iran, Iraq e India. Ma c’è di più. Secondo un’iscrizione trovata in loco e documentata nel Caspian Energy Centre, situato nel terminale petrolifero Sangachal gestito dalla BP, il primo pozzo, della profondità di 35 metri, scavato nella capitale del moderno Azerbaigian risalirebbe al 1594 ad opera di Balakhany Allahyarmammad Nuroglu, quasi quattrocento anni prima di Drake. Di Baku parlano anche, tra il 1626 e il 1683, un viaggiatore tedesco del tempo, Adam Olearius, e un segretario d'ambasciata di Svezia in Persia, Engelbert Kaempfer. Per certo, poi, sappiamo che nel 1798 erano almeno due i pozzi in funzione nella zona e tra il 1820 e il 1830 una delle primissima macchine - forse la prima - per la raffinazione del petrolio fu messa in funzione proprio a Baku. Infine, il petrolio era stato "riscoperto" negli Stati Uniti da Samuel Kier come sottoprodotto dell'estrazione del sale. lo aveva chiamato "rock oil", cioè olio di pietra... petrolio. Scoprì che si poteva commercializzare come olio lampante, al posto di quello estratto dalle balene. Ma il pozzo creato da Edwin Drake il 27 agosto del 1859 rappresenta il primo vero pozzo dell'era del petrolio, come la conosciamo oggi. Fu la prima stazione di estrazione realizzata ad hoc e dette la stura ad un'industria che, nel bene e nel male, ha dominato tutti i tempi moderni fino ad oggi. In appena due anni a Titusville vennero costruiti circa 340 pozzi e nel 1870 fu inaugurata la prima vera compagnia petrolifera, la Standard Oil di proprietà di John Davison Rockefeller. Marco Gisotti racconta tutta la storia oggi alle 14 su Wikiradio - Radio3 https://ift.tt/30EBDMk #UnGiornoallaVolta #accaddeoggi #wikiradio https://ift.tt/30AEhmk
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27 agosto 1859: Edwin Drake realizza il primo pozzo petroliferodella storia industriale Immaginate una città di 125 anime. Titusville, nella Contea di Crawford, nello Stato della Pennsylvania. Più che una città doveva essere un borgo del tutto simile a quelli dei film western. A Edwin Drake venne l'idea di scavare un buco in terra per cercare acqua ma ne venne fuori petrolio. Il 27 agosto del 1859 realizzò, così, il primo pozzo di petrolio della storia. Il primo? Sì. E no. Il petrolio era già noto nel 1859. Per certo sappiamo che era conosciuto da millenni, almeno dai tempi di Babilonia e di Hammurabi: tracce se ne trovano sia in Vitruvio che in Erodoto che testimoniano come questa sostanza bituminosa, estratta nella penisola di Absheron, dove sarebbe sorta un giorno la città di Baku, fosse utilizzata come calce nelle mura della città o come collante mescolato con l’argilla. Qui fra il Settecento e il Seicento avanti Cristo il petrolio veniva estratto e utilizzato sia per usi medicinali che per scaldare e illuminare le case al punto che esistono prove di un commercio che da Absheron raggiungeva gli attuali Iran, Iraq e India. Ma c’è di più. Secondo un’iscrizione trovata in loco e documentata nel Caspian Energy Centre, situato nel terminale petrolifero Sangachal gestito dalla BP, il primo pozzo, della profondità di 35 metri, scavato nella capitale del moderno Azerbaigian risalirebbe al 1594 ad opera di Balakhany Allahyarmammad Nuroglu, quasi quattrocento anni prima di Drake. Di Baku parlano anche, tra il 1626 e il 1683, un viaggiatore tedesco del tempo, Adam Olearius, e un segretario d'ambasciata di Svezia in Persia, Engelbert Kaempfer. Per certo, poi, sappiamo che nel 1798 erano almeno due i pozzi in funzione nella zona e tra il 1820 e il 1830 una delle primissima macchine - forse la prima - per la raffinazione del petrolio fu messa in funzione proprio a Baku. Infine, il petrolio era stato "riscoperto" negli Stati Uniti da Samuel Kier come sottoprodotto dell'estrazione del sale. lo aveva chiamato "rock oil", cioè olio di pietra... petrolio. Scoprì che si poteva commercializzare come olio lampante, al posto di quello estratto dalle balene. Ma il pozzo creato da Edwin Drake il 27 agosto del 1859 rappresenta il primo vero pozzo dell'era del petrolio, come la conosciamo oggi. Fu la prima stazione di estrazione realizzata ad hoc e dette la stura ad un'industria che, nel bene e nel male, ha dominato tutti i tempi moderni fino ad oggi. In appena due anni a Titusville vennero costruiti circa 340 pozzi e nel 1870 fu inaugurata la prima vera compagnia petrolifera, la Standard Oil di proprietà di John Davison Rockefeller. Marco Gisotti racconta tutta la storia oggi alle 14 su Wikiradio - Radio3 https://ift.tt/30EBDMk #UnGiornoallaVolta #accaddeoggi #wikiradio https://ift.tt/30AEhmk
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5 giugno 1972: si svolge a Stoccolma la prima Conferenza mondiale sull’Ambiente Immaginate che tutte le nazioni della Terra si riuniscano per parlare del nostro comune futuro. Immaginate che il tema principale sia perciò l’ambiente perché numerose evidenze scientifiche lo danno per gravemente compromesso. Ecco come nasce la Giornata mondiale dell’ambiente: alla Conferenza mondiale sull'ambiente umano di Stoccolma il 5 giugno del 1972. Quattro anni prima, i tre astronauti della missione Apollo 8, Frank Borman, James Lovell e Bill Anders, avevano fotografato dall’orbita lunare l’alba che sorgeva sulla Terra. Avevano offerto all’umanità l’immagine plastica di un unico pianeta. Una sola Terra che aveva vissuto negli ultimi decenni stress sempre peggiori. Nel 1952, per esempio, a Londra erano morte 4.000 persone per l’inquinamento urbano. E nel 1956 il misterioso morbo di Minamata aveva fatto il giro del mondo. Uno scandalo di proporzioni fino ad allora impensabili dovuto allo smaltimento in mare delle acque reflue contaminate da metilmercurio da parte di un’industria chimica giapponese a partire dal 1932 e che durò fino al 1968. Nel 1962, poi, la biologa Rachel Carson aveva pubblicato “Primavera silenziosa” nel quale si dimostrava come, per la prima volta nella storia dell’umanità, sostanze velenose erano entrate nella nostra catena alimentare e ci avevano avvelenato. La Conferenza di Stoccolma era stata preparata in un’epoca di transizione, all’ombra della guerra fredda e di un rapporto di speranza e di paura verso la scienza e la tecnologia. Nel 1968 l’Unesco aveva organizzato la prima Conferenza sulla biosfera mettendo in evidenza la necessità di politiche concertate fra le nazioni. Stoccolma sarebbe stato un altro grande passo avanti. La Conferenza di Stoccolma vide attori importanti muoversi dietro le quinte. Fra questi il più importante fu il presidente statunitense Richard Nixon, che nel 1969 propose che la Nato dedicasse almeno una parte delle sue attività alla soluzione di problemi civili (trasporti, ecologia, approvvigionamenti idrici, ecc.) e nel 1970 crea l’Agenzia per l’ambiente americana (l’Environmental Protection Agency -EPA). Infine Nixon realizzerà esplicitamente una serie di politiche ambientaliste che funzioneranno da endorsement per la Conferenza di Stoccolma. Nello novembre dello stesso anno interviene anche papa Paolo VI alla FAO, ed è la prima volta che la Chiesa si occupa in maniera circostanziata di ambiente e pone la questione alla radice dei grandi problemi dell’umanità: «S’impone un mutamento radicale nella condotta dell’umanità, se questa vuole essere sicura della sua sopravvivenza; non è più soltanto questione di dominare la natura: oggi l’uomo deve imparare a dominare il suo stesso dominio sulla natura, poiché i progressi scientifici più straordinari, le prodezze tecniche più strabilianti, la crescita economica più prodigiosa, se non sono congiunte a un autentico progresso sociale e morale, si rivolgono, in definitiva, contro l’uomo». A poche settimane dalla Conferenza di Stoccolma, infine, arriva anche il rapporto voluto dal Club di Roma e fatto preparare dagli scienziati del MIT: “I limiti dello sviluppo”. Così dal 5 al 16 giugno 1972, per la prima, per la prima volta nella storia dell’umanità, le istituzioni globali si riunirono per discutere del futuro del nostro Pianeta: alla Conferenza delle Nazioni Unite per l'Ambiente Umano di Stoccolma parteciparono i rappresenti di 113 nazioni. In apertura dei lavori si stabilì che il 5 giugno di ogni anno le nazioni del nostro pianeta avrebbero celebrato la Giornata mondiale dell’Ambiente. Marco Gisotti racconta la storia della Conferenza di Stoccolma su Wikiradio - Radio3 http://bit.ly/2Z9xPSd http://bit.ly/2F4GWMD
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5 giugno 1972: si svolge a Stoccolma la prima Conferenza mondiale sull’Ambiente Immaginate che tutte le nazioni della Terra si riuniscano per parlare del nostro comune futuro. Immaginate che il tema principale sia perciò l’ambiente perché numerose evidenze scientifiche lo danno per gravemente compromesso. Ecco come nasce la Giornata mondiale dell’ambiente: alla Conferenza mondiale sull'ambiente umano di Stoccolma il 5 giugno del 1972. Quattro anni prima, i tre astronauti della missione Apollo 8, Frank Borman, James Lovell e Bill Anders, avevano fotografato dall’orbita lunare l’alba che sorgeva sulla Terra. Avevano offerto all’umanità l’immagine plastica di un unico pianeta. Una sola Terra che aveva vissuto negli ultimi decenni stress sempre peggiori. Nel 1952, per esempio, a Londra erano morte 4.000 persone per l’inquinamento urbano. E nel 1956 il misterioso morbo di Minamata aveva fatto il giro del mondo. Uno scandalo di proporzioni fino ad allora impensabili dovuto allo smaltimento in mare delle acque reflue contaminate da metilmercurio da parte di un’industria chimica giapponese a partire dal 1932 e che durò fino al 1968. Nel 1962, poi, la biologa Rachel Carson aveva pubblicato “Primavera silenziosa” nel quale si dimostrava come, per la prima volta nella storia dell’umanità, sostanze velenose erano entrate nella nostra catena alimentare e ci avevano avvelenato. La Conferenza di Stoccolma era stata preparata in un’epoca di transizione, all’ombra della guerra fredda e di un rapporto di speranza e di paura verso la scienza e la tecnologia. Nel 1968 l’Unesco aveva organizzato la prima Conferenza sulla biosfera mettendo in evidenza la necessità di politiche concertate fra le nazioni. Stoccolma sarebbe stato un altro grande passo avanti. La Conferenza di Stoccolma vide attori importanti muoversi dietro le quinte. Fra questi il più importante fu il presidente statunitense Richard Nixon, che nel 1969 propose che la Nato dedicasse almeno una parte delle sue attività alla soluzione di problemi civili (trasporti, ecologia, approvvigionamenti idrici, ecc.) e nel 1970 crea l’Agenzia per l’ambiente americana (l’Environmental Protection Agency -EPA). Infine Nixon realizzerà esplicitamente una serie di politiche ambientaliste che funzioneranno da endorsement per la Conferenza di Stoccolma. Nello novembre dello stesso anno interviene anche papa Paolo VI alla FAO, ed è la prima volta che la Chiesa si occupa in maniera circostanziata di ambiente e pone la questione alla radice dei grandi problemi dell’umanità: «S’impone un mutamento radicale nella condotta dell’umanità, se questa vuole essere sicura della sua sopravvivenza; non è più soltanto questione di dominare la natura: oggi l’uomo deve imparare a dominare il suo stesso dominio sulla natura, poiché i progressi scientifici più straordinari, le prodezze tecniche più strabilianti, la crescita economica più prodigiosa, se non sono congiunte a un autentico progresso sociale e morale, si rivolgono, in definitiva, contro l’uomo». A poche settimane dalla Conferenza di Stoccolma, infine, arriva anche il rapporto voluto dal Club di Roma e fatto preparare dagli scienziati del MIT: “I limiti dello sviluppo”. Così dal 5 al 16 giugno 1972, per la prima, per la prima volta nella storia dell’umanità, le istituzioni globali si riunirono per discutere del futuro del nostro Pianeta: alla Conferenza delle Nazioni Unite per l'Ambiente Umano di Stoccolma parteciparono i rappresenti di 113 nazioni. In apertura dei lavori si stabilì che il 5 giugno di ogni anno le nazioni del nostro pianeta avrebbero celebrato la Giornata mondiale dell’Ambiente. Marco Gisotti racconta la storia della Conferenza di Stoccolma su Wikiradio - Radio3 http://bit.ly/2Z9xPSd http://bit.ly/2F4GWMD
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4 settembre 1882: Edison illumina New York con la luce elettrica Immaginate se ad Archimede fosse stata data l’elettricità invece di una leva. Avrebbe potuto illuminare il mondo. Edison, a suo modo, non fu meno geniale dello scienziato siracusano. In particolare Thomas Alva Edison ha legato il suo nome ad una serie di tecnologie tutte afferenti il mondo dell’energia. Il 4 settembre del 1882 inaugurò la Pearl Street Station fu la prima centrale elettrica non solo della città di New York ma di tutti gli Stati uniti d’America. Alimentata a carbone, serviva allora 82 clienti. Appena due anni dopo ne aveva già 508. Edison trovò il modo anche di sfruttare il calore generato delle caldaie per scaldare le case dello stesso isolato. Di fatto, anche in questo caso, un altro primato dento un primato. Realizzò, infatti, in questo mondo anche il primo caso di cogenerazione della storia. #UnGiornoallaVolta #accaddeoggi http://bit.ly/2Wn8Eyu
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