#Trentino da vivere
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A maggio siamo stati in trentino ed ho scoperto che ancora c'era la neve

Che ho affittato una macchina super bomba su cui ho fatto la figona riccona (ma che comunque non era la mia alla fine della storia + la tristezza di doverla riconsegnare + la paura che ho avuto di sfondarla e doverla ripagare tutta)

Che c'è arte in ogni parte del mondo, perché l'uomo non esiste senza arte o senza poterla condividere.

Che è una ca**o di figata (e faticata) camminare abbastanza da superare le nuvole e che sopra le nuvole c'è sempre il "sole" ...
Che amo le casette sugli alberi in cui vivere, dormire e fare l'amore ...



Fine.🌲♥️❄️
#eseildomanifosseieri#tumblr#io#frasi#amore#foto#lui#vita#trentino#vacanza#casetta sull'albero#fotografia#instagram#noi#infinito#pioggia#neve#nuvole#macchina#raggidiquotidianità#maggio#io e te#amore mio#giorno piu bello#F.#albero#arte#disegno#nord
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Glacier Caravan 2023 - Legambiente's journey through the Alps during the phases of the climate crisis.

The 2023 Glacier Caravan campaign through the Alps, organized by Legambiente, has officially begun.
Embark on a meaningful adventure with Legambiente Alpi with the Carovana dei Ghiacciai 2023. This journey will take you through the breathtaking Alps to observe and learn about the impact of the climate crisis stages on our planet.
Legambiente Onlus is launching the Glacier Caravan from August 20th to September 10th, 2023! They will cross the Alps with CIPRA and its Italian representative living in the Alps - CIPRA rappresentanza italiana - vivere nelle Alpi - along with the Italian Glaciological Committee - Comitato Glaciologico Italiano - to document the dramatic retreat of glaciers caused by global warming.
This tour includes six stops between Italy, Austria, and Switzerland. It involves monitoring, hiking, art, and music to raise awareness about protecting our glaciers.
From 1997 to 2022, glaciers in Europe lost approximately 880 cubic kilometers of ice. The hardest-hit region is the Alps, where the average glacier ice thickness has reduced by 34 meters.
So let's join Legambiente Onlus on their Glacier Caravan journey through the Alps to document the devastating effects of global warming on glaciers. This tour includes monitoring, hiking, art, and music to raise awareness about protecting our glaciers. Let's take action to preserve our planet earth!
So, in the end, from the 20th of August to the 10th of September, a journey in 6 stages crosses national borders for the first time. The journey begins in Valle d'Aosta with the Rutor glacier, continues to Piedmont with the Belvedere glacier, then to Lombardy with the Dosdè glaciers, and further to Trentino-Alto Adige with the Lares and Mandrone glaciers. Eventually, the journey reaches Austria with the Ochsental Glacier and Switzerland with the Morteratsch Glacier.
And most of all, recognizing that the climate crisis is accelerating, causing devastating effects such as fires, droughts, heat waves, and record temperatures worldwide, is crucial. The Alpine glaciers are not immune to the impact of climate change and global warming. They are becoming more fragile, vulnerable, and unstable, posing an increased threat to their existence.
📍📍📍 So, do you really care about the environment? Please read on:
This was initially published by Domenico Letizia in: Caravana Ghiacciai 2023
We appreciate your kind presence and attention to today's story. Thank you for joining us today.
⏩ The Board Behind
#the board behind#climate crisis#glacier retreat#protect our planet#planet earth#global goals#earth moving#legambiente#save the planet#climate change#global warming#global work
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Ho amato leggere le tue risposte riguardo ai viaggi e al teatro.
Mi piacerebbe partecipare anche a me a tutti questi.
Anche a me piacerebbe andare in Giappone a vedere la loro cultura, la fioritura dei ciliegi e il museo della Nintendo e quello di Hello Kitty/Sanrio, c'è anche il treno ed insieme a quello dei Pokémon, sarebbe una bellissima meta per me.
Poi vedere la marcia dei tanti Pikachu sarebbe bellissimo, un sogno.
Ah poi lì ci sono tanti animals café di vario tipo: dai gattini, cagnolini, gufi e altri animali che durante la tua permanenza li, può stare in loro compagnia per qualche ora. Che sogno sarebbe per me! 😍
Concordo tantissimo per Vienna e la Sachertorte.
Da sempre sono amante di Sissi (grazie mamma) e dei period drama in generale, vorrei vivere un'esperienza simile.
Vorrei avere una macchina del tempo per fare un ballo a corte, come si faceva una volta, tipo ballo delle debuttanti.
Mi sembra di aver letto che in Russia li fanno ancora questi balli, che sogno sarebbe andare, ma non parlo russo purtroppo.
Io amo i posti freddi la montagna. Amo la Valle d'Aosta, per esempio, oppure il Trentino Alto Adige, posti così, montagna vera 😍 purtroppo però è poco praticabile per me, avendo la sedia a rotelle, che anche se fortunatamente, non è elettronica, andare a fare scampagnata o escursioni, è un po' impraticabile, anche con la mia che è semplice.
Sono stata in Germania in vacanza per due anni di seguito e lì mi sono innamorata della lingua tedesca.
Ho provato a prendere lezioni tramite YouTube e Duolingo, ma è veramente difficile. Nonostante io sia sempre stata portata per le lingue straniere, è davvero molto difficile.
Apprezzo però molto l'inglese e il francese, che purtroppo però non so più dialogare bene, ma capisco molto lo scritto del francese.
Ti ringrazio per questa domanda.
Mi hai migliorato un po' il pomeriggio, dato che oggi di umore non sto gran ché e nemmeno fisicamente, da qualche giorno.
A presto,
Grazie.
Grazie a te.
Spero ti riprenderai presto allora.
Per quanto mi hai detto invece mi fa piacere averti migliorato la giornata per mezzo delle mie risposte.
Per il viaggio io spero comunque che tu possa riuscire a vedere quante più cose possibili.
Ti abbraccio
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L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5: ora che succede?
L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5 è stata sospesa. Il Tar di Trento ha sospeso l'uccisione degli orsi Jj4 e Mj5 fino al 27 giugno ascoltando (in parte) i ricorsi arrivati da associazione di protezione degli animali con Enpa e Oipa. La prossima data è quella del 13 dicembre 2023, data in cui avrà luogo l'udienza di merito del Tar. L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5: chi sono? Lo scorso 5 marzo il runner Andrea Papi, che si trovava nei boschi del Trentino, si è imbattuto nell’orsa JJ4 che lo ha aggredito e ucciso. Un gesto da molti interpretato come difesa dei suoi cuccioli. Non era la prima volta che l’orsa si rendeva protagonista di un gesto simile solo che prima di allora non aveva mai ucciso nessuno ma solo ferito. L'orsa venne successivamente catturata. La sua ordinanza di abbattimento, però, fu impugnata e sospesa in attesa del giudizio di merito. MJ5 è un esemplare maschio di 18 anni che in passato non si era mai reso protagonista di episodi violenti di questo calibro. Inoltre, non aveva neanche manifestato comportamenti a rischio. L’orso è figlio di Maya e Joze, due dei primi dieci esemplari introdotti in Trentino dalla Slovenia tra il 1999 e il 2002, ed è il secondo orso più anziano del Trentino, dietro alla femmina Kj1. Le reazioni delle associazioni animaliste "Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di Trento di sospendere provvisoriamente il provvedimento di abbattimento nei confronti dell'orsa JJ4". Questo il commento di Enpa, Leidaa e Oipa, che hanno presentato insieme ricorso contro i decreti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Il provvedimento di abbattimento e quindi l'uccisione dell'orsa JJ4 non ha alcun fondamento, dal momento che esistono valide alternative. Noi abbiamo elaborato delle proposte, che svilupperemo ulteriormente nelle prossime settimane, proprio per dimostrare che non c'è alcuna necessità di abbattere JJ4. L'orsa potrà andare a vivere in un posto molto lontano dal Casteller e soprattutto molto diverso. Ci sono dei precedenti molto incoraggianti dove gli animali sono stati trasferiti e stanno bene e vivono in situazioni compatibili con le loro esigenze etologiche". Osservazioni sulla sospensione del Tar Le associazioni animaliste, però, potrebbero aver ottenuto una vittoria che potrebbe non essere determinante al fine di salvare le vite dei due orsi bruni. Il Tar del Trento, infatti, ci fa capire come i ricorsi presentanti da Enpa, Leidaa e Oipa contro le decisioni della Provincia di abbattere i due orsi "non siano supportati da un presumibile fondamento giuridico e ravvisa già profili di inammissibilità". Questo è un passaggio volutamente sottolineato dalla provincia di Trento tramite una nota aggiungendo che "gli atti dell'Amministrazione vengono dunque ritenuti congruamente e compiutamente motivati, alla luce di un'approfondita istruttoria". "Il Tar di Trento dichiara che le misure alternative all'abbattimento sono state adeguatamente considerate da parte della Provincia", precisa e conclude la nota. In copertina foto di Angela da Pixabay Read the full article
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“Il Trentino può ospitare un massimo di 50 orsi. Gli altri vanno rimossi”
—Il presidente della Provincia di Trento.
“Il rilascio di 10 esemplari provenienti dalla Slovenia per ripopolare i boschi trentini tra il 1999 e il 2002, erano stati preceduti da un dettagliato studio di fattibilità, curato dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica, che aveva accertato l’idoneità ambientale di un territorio sufficientemente ampio ad ospitare una popolazione vitale di plantigradi (40-60 orsi), che costituiva l’obiettivo finale del progetto. L’areale doveva andare ben oltre i confini del Trentino, interessando le regioni e i Paesi confinanti. Ebbene, la maggior parte del centinaio di esemplari attualmente presente in Trentino si sposta all’interno di un’area ampia circa 1.500 chilometri quadrati (pari a un quarto dell’intero territorio provinciale) e fortemente antropizzata.” (comunicato della provincia di Trento)
Sono passate poche ore dalla tragica morte di Andrea Papi e già la politica sa perfettamente cosa bisogna fare per gestire la situazione degli orsi in Trentino. Ma se così fosse, non si poteva iniziare prima con questo meraviglioso piano risolutorio?
Sorgono però varie domande: se i 10 orsi introdotti nei primi anni 2000 sono diventati 100 in soli 20 anni, quanti pensano diventeranno i 50 superstiti, anche in molto meno tempo? Uccideranno o deporteranno (dove?) tutti gli esemplari eccedenti i 50 ogni anno? E quando morirà un'altra persona, anche solo con 50 esemplari in giro, dimezzeranno ulteriormente la quota o faranno finta di niente? E quanti problemi creerà l'aumento improvviso delle loro prede che si troveranno metà degli orsi di ieri? Si tratta di mammiferi, sia piccoli come i topi che grandi come i cervi.
La tentazione dell'Uomo è sempre stata quella di gestire la Natura, spesso per tentate di rimediare ai danni che noi stessi abbiamo provocato. E sempre senza successo. Perché se oggi la popolazione è meno abituata alla presenza degli orsi e non sa come comportarsi in loro presenza (ad esempio fuggendo di corsa appena ne avvistano uno o portando cani senza guinzaglio nei boschi) è perché ne abbiamo uccisi così tanti in passato che sulle nostre Alpi erano totalmente estinti. Per questo sono stati reintrodotti dalla vicina Slovenia.
Gli orsi si comporteranno sempre da orsi e, a meno di ucciderli di nuovo tutti quanti, probabilmente sarà impossibile evitare di nuovo tragedie come questa. Che però appare totalmente inaccettabile perché non stiamo mica parlando aggressioni da parte di cani, i quali uccidono varie persone l'anno. Per quale motivo un orso dovrebbe avere meno diritto di vivere di un cane? Chi siamo noi per fare questa scelta?
Significativa l'espressione del comunicato stampa della provincia di Trento che usa la parola "ospitare" quando parla della presenza degli orsi. Il pianeta non è nostro, non stiamo ospitando nessuno. Lo stiamo solo condividendo. E la convivenza con le altre specie sarebbe possibile se avessimo più rispetto e conoscenza degli ecosistemi.
E invece oggi si continua a parlare del diritto di andare ovunque nei boschi, di continuare con le solite attività che si sono sempre fatte, invece di iniziare una campagna per spiegare alla popolazione l'importanza di minimizzare i rischi. Non è facile in un Paese già enormemente antropizzato, dove gli ecosistemi sono continuamente sotto stress anche solo a causa della loro fortissima frammentazione.
Ma se non ci proviamo sarà sempre più facile dare la colpa alle altre specie delle idiozie che commettiamo noi.
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Muore un ragazzo di 26 anni ed è una vera tragedia, questo è ovvio.
Molte volte si capita nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Fatalità? È come andare a fare trekking in montagna e scivolare giù da un dirupo Oppure è come andare a sciare e decidere di fare il fuoripista magari provocando una valanga?
È come dire “Ma si ho bevuto ma Guido lo stesso” e poi guarda caso c’è l’incidente e ci scappa il morto.
Qui si era perfettamente a conoscenza del pericolo ma si sono fatte orecchie da mercante , il pericolo è stato DELIBERATAMENTE IGNORATO perché “Io vivo qui, conosco i miei boschi, a me non può succedere”.
Di chi è la colpa? Forse di un po’ di sana ingenuità e soprattutto di chi ha reintrodotto gli orsi senza controllarne poi lo sviluppo, un po’ come in Jurassic Park quando si riportano i dinosauri e se ne perde inevitabilmente poi il controllo ..
MA CHIEDERE GIUSTIZIA UCCIDENDO L’ORSO non è giustizia ma è il voler trovare a tutti i colpi un capro espiatorio (come si è sempre fatto e la storia insegna- vedi periodo nazifascista).
Che cosa facevamo se fosse successo a causa di un tornado come spesso accade negli USA o se fosse stato per una valanga? Abbattevamo la montagna direttamente perché “È COLPA DELLA MONTAGNA111!1!1!”
O se fosse stato morso da una vipera andavamo a sterminare tutte le vipere della terra?
Chiedere giustizia uccidendo un essere innocente che si comporta solo da animale che è quello che è, è da IDIOTI.
SO CHE SEMBRA ASSURDO MA L’ORSO SI COMPORTA DA ORSO.
Volete chiedere giustizia? Fatelo rivalendovi su chi ha avuto la brillante idea di ripopolare il Trentino con gli orsi ma l’orso non ha alcuna colpa.
E comunque vivere in un posto non significa automaticamente essere perfettamente coscienti di ogni cosa ed in questo caso di ogni pericolo e di sicuro non vi rende proprietari di ogni centimetro di terra circostante, così giusto per.
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L’ARTE DI VIVERE DA ESSERI UMANI,
l’articolo del prof. VitoMancuso
su #LaStampa del 2 agosto 2022
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Di ritorno da una settimana di esercizi spirituali in un convento trentino, l’impatto con il mondo reale non poteva essere più aspro. In quel convento, guidati da un padre cappuccino svizzero e dalle mie meditazioni filosofico-teologiche, erano convenute una quarantina di persone dalla Svizzera e da tutta Italia, da Catania a Bolzano, da Torino a Trieste. Immaginate persone che non si conoscono tra loro e che però, avendo una finalità comune, iniziano a guardarsi con fiducia e giorno dopo giorno, nel raccoglimento e negli scambi di esperienze, sentono di condividere qualcosa, di essere sulla medesima strada, di soffrire per le stesse paure, di coltivare le stesse speranze, e vedono sorgere sentimenti di reciproca simpatia e persino di unione. Si pranza e si cena in silenzio, sempre in silenzio si cammina attorno al chiostro e nei corridoi e nel giardino del convento, si sta seduti nella sala di meditazione, alcuni sulla sedia, i più sui cuscini nella classica forma orientale detta “posizione del loto”, si pregano i salmi, si cantano le antifone mariane della tradizione come Salve Regina e Regina coeli, si riceve la benedizione serale di padre Andrea. Soprattutto si coltiva l’arte del respiro e il controllo della mente. Ci si rilassa. Ma mano che si impara a respirare consapevolmente, si impara a riconoscere i trucchi della mente, le sue ansie e le sue menzogne (perché la mente “mente”) e si comprende che vivere è un’arte che va appresa, che bisogna imparare a vivere, che non è per nulla scontato saper vivere da esseri umani.
Gli esseri umani. Che cosa sono? Dopo una settimana di esercizi spirituali l’impatto con il mondo reale (o forse meglio, scusate: con il mondo irreale della follia quotidiana dentro cui siamo immersi) non poteva essere più crudo. Un uomo a Civitanova Marche uccide un ambulante con la pelle di un altro colore di nome Alika perché “chiedeva con insistenza e disturbava la mia fidanzata” facendolo agonizzare per quattro minuti: in che stato era la sua mente? I presenti e i passanti non intervengono, non gridano, ma filmano con i cellulari la scena: in che stato era la loro mente? Due sorelle di 15 e 17 anni, Giulia e Alessia, sono travolte alla stazione di Riccione da un treno dell’alta velocità mentre in condizioni anomale cercano di attraversare il binario: in che stato era la loro mente? Una madre a Ponte Lambro lascia morire di stenti la figlia di 18 mesi dopo averla abbandonata sola a casa per diversi giorni per stare con un uomo: in tutti quei giorni, in che stato era la sua mente?
La mente vaga e fugge chissà dove, e qui non c’è più, perché non vede più quello che tutti vedono e non sente più quello che tutti sentono. Genitori che dimenticano i figli piccoli in auto, un figlio che uccide a coltellate la madre. La mente impazzita. Direi anche la mente malata, preda di quella violenza incontrollata che attraversa le nostre città rendendole ancora più roventi di quanto non siano già a causa del clima. Abbiamo già perso del tutto la cognizione dell’arte di vivere da esseri umani? L’abbiamo mai avuta? Che cos’è l’essere umano?
Parlo con insegnanti che mi raccontano della progressiva decadenza culturale che genera deficit di attenzione dei ragazzi che non arrivano a due o tre muniti di concentrazione, oppure che hanno un bagaglio lessicale di qualche centinaio di parole per una capacità di lettura e di interpretazione della realtà sempre più impoverite, così che il mondo, dalla vastità della sua gamma cromatica, si riduce a un bianco e nero tipo Far West: io e i miei amici buoni, gli altri cattivi. È la logica della banda, del clan, della tribù.
I nostri ragazzi hanno bisogno di imparare l’arte di vivere ma nessuno gliela insegna più. Le loro menti vengono riempite di nozioni di cui non hanno bisogno e lasciate senza gli strumenti esistenziali di cui hanno necessità vitale. Hanno bisogno di educazione, gli viene data (quando va bene) solo istruzione. Come se a un assetato che chiede acqua si dessero sabbia e cemento.
Ma che cos’è l’essere umano? Se andiamo a indagare la storia del pensiero troviamo le più contrastanti definizioni. Mortali e caduchi come le foglie (Omero), anime immortali (Platone), animali politici (Aristotele), incomunicabile solitudine (Duns Scoto), dotati di libero arbitrio (Cartesio), privi di libero arbitrio (Spinoza), legno storto ma anche coscienza morale (Kant), fenomenologia dello spirito (Hegel), volontà di vita (Schopenhauer), grumo di egoismo (Stirner), malinconia e sofferenza (Leopardi), qualcosa da oltrepassare (Nietzsche), un ego schiacciato tra inconscio e superego (Freud), personaggi in cerca d’autore (Pirandello), passione inutile (Sartre), essere-per-la-morte ma anche pastore dell’essere (Heidegger). Ai nostri giorni vanno di moda definizioni basiche di impronta scientifica: gene egoista (Dawkins), scimmia nuda (Morris), schiuma chimica (Hawking). Sul nostro comportamento etico David Hume ha scritto: “C’è un po’ di benevolenza, per quanto poca, infusa nel nostro cuore, qualche scintilla di amicizia per la specie umana, qualche particella della colomba impastata nella nostra struttura, insieme con gli elementi del lupo e del serpente”. A proposito di lupo, Plauto affermava che noi verso gli altri uomini siamo proprio così: Homo homini lupus. Cecilio Stazio due decenni dopo però gli rispose: Homo homini deus. Chi ha ragione? Siamo lupi o esseri divini? Chi meglio rispecchia la nostra essenza: chi pratica gli esercizi spirituali coltivando e vincendo se stesso, o i protagonisti dei casi di cronaca richiamati?
Ben lungi dal voler fare la morale, io solo constato la grande crisi della morale e di conseguenza dell’umanità. Le due cose infatti sono strettamente correlate, perché l’essenza specifica dell’essere umano che lo distingue da tutti gli altri viventi è proprio il suo essere un agente morale. Vale a dire: quello che fa un cane lo decide la sua natura, quello che fa un essere umano lo decide la sua cultura. La cultura non è erudizione, dati memorizzati, libri letti: la cultura è quello che resta una volta dimenticati tutti i libri e tutti i dati, e che fa agire in modo retto, giusto, gentile. Cioè in modo educato, laddove educazione non è galateo ma è formazione integrale e rettitudine della mente, come nel concetto greco di paideia, nel tedesco Bildung, nell’inglese education. Chi agisce in modo moralmente responsabile è un uomo colto, cioè coltivato, e la sua interiorità produce frutti buoni. Chi agisce irresponsabilmente è un incolto, lo è anche se ha letto migliaia di libri e sa parlare bene, perché la sua interiorità produce spine e funghi velenosi.
Io non so se dietro la quasi totale assenza di educazione morale nella nostra società vi sia un disegno. Talora però lo sospetto. Per “assenza dell’educazione morale” intendo l’assenza dell’etica nella scuola, nella produzione televisiva e cinematografica, nella letteratura, nell’arte, nella filosofia. Guai, oggi, a passare per “moralisti”! Molto più efficace essere immorali e immoralisti: vende molto di più. Quando mi prende il sospetto che questa assenza dell’etica sia voluta, ripenso a queste parole di Hannah Arendt: “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione tra realtà e finzione, tra vero e falso, non esiste più” (Le origini del totalitarismo, p. 649). Il suddito ideale del totalitarismo sono le persone che hanno perso cognizione del reale e la cui mente è in balìa di finzioni e virtualità di ogni sorta. Persone il cui io virtuale, cioè quello che vorrebbero essere in base a quanto viene loro inculcato dalla pubblicità e dalla fiction costruite a tavolino, è molto più forte del loro io reale, cioè di quello che di fatto sono: il che le porta a essere del tutto sconnesse dalla realtà e in balìa dei ciarlatani e soprattutto dei loro fantasmi interiori.
Una cosa, comunque, alla fine mi è chiara: noi non abbiamo un’essenza definita dalla natura, ma siamo ciò che esprime la nostra cultura. Il che ci rende al contempo peggiori e migliori delle bestie, lupi feroci e insieme simili agli dèi. Tutto in noi dipende dalla cultura, in quanto capacità di azione morale. E questa cultura dipende dall’educazione della mente. Ne viene che o mettiamo al centro dei programmi sociali e politici l’educazione della mente (a partire dalla sua capacità di attenzione e di concentrazione) o il baratro verso cui sprofondiamo si allargherà sempre più. Non dico di rendere obbligatoria per tutti una settimana di esercizi spirituali in quel convento trentino, ma qualcosa di simile nelle nostre scuole e nella programmazione culturale della società bisognerebbe escogitare.
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sono Massimo Vitturi, Responsabile Area Animali selvatici LAV. Ricorderai sicuramente la grande vittoria che abbiamo ottenuto lo scorso aprile con JJ4, la mamma orsa che era stata condannata al carcere a vita nella prigione del Casteller e che siamo riusciti a salvare, permettendole così di vivere una vita serena con i suoi cuccioli.Purtroppo, quella vittoria è stata solo una goccia nell’oceano! L’estate è appena iniziata e in Trentino un altro orso è già in pericolo di vita. Si tratta di M62: suo fratello, M57, è stato catturato e rinchiuso al Casteller solo un anno fa. Cosa accomuna quindi M62 con M57 o con M49, l’orso conosciuto come Papillon? Le minacce che pendono sulle loro teste per essersi semplicemente comportati da orsi. La situazione di M62 è, però, ancora più urgente: su di lui, infatti, pende una condanna a morte. M62 è stato avvistato nei pressi del centro urbano di Andalo a giugno, dove cercava cibo nei cassonetti. Il cibo è un richiamo per gli orsi e, nonostante la Provincia abbia iniziato un percorso di sostituzione dei cassonetti standard con quelli anti-orso ormai 12 anni fa, ancora non è riuscita a portarla a termine. Adesso, a causa dell’inefficienza della Provincia, un altro orso rischia la vita! Da fine giugno, M62 indossa un radiocollare: secondo le linee guida provinciali, se dovesse avvicinarsi altre 2 volte al centro urbano si potrà procedere con la sua esecuzione. caro/a, tutto questo è inaccettabile! Gli animali che vivono liberi nel loro habitat non possono continuare a pagare per le inadempienze degli esseri umani! Massimo Vitturi Responsabile Area Animali Selvatici LAV
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#covidfree #depero SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, CAMBIA INTANTO IL TUO MONDO! Un libro per ripartire: Renzo Ardiccioni, OTTIMO PRESENTE, Fioriti Editore, Roma 2020. OTTO LEZIONI DI PSICOLOGIA POSITIVA PER CAMBIARE IN MEGLIO LA NOSTRA VITA! La psicologia positiva s’interessa al benessere e alla salute, ovvero a tutto ciò che rende gli umani resilienti, ottimisti, gioiosi, felici. Attraverso ricerche su persone in grado di sormontare meglio di altre le difficoltà della vita, si possono trovare mezzi e strategie valide per vivere bene, adattabili a ogni individuo. "Ottimo presente" fa il punto sulle correnti e ricerche più recenti nel settore della psicologia positiva, da cui emergono idee e pratiche mirate al cambiamento positivo della nostra vita. Concepito come manuale per studenti, ricercatori, terapeuti, Ottimo presente si rivolge a ogni persona che s’interessi al funzionamento ottimale di individui e società. Dedicato anche a tutti coloro che vogliono ritrovare la speranza, in questi tempi oscuri di sirene apocalittiche, ridando il giusto valore al termine “positivo���... #manifestodellemanidegliumanididomani #futurism #selfhelp #relovution #OmniaVincitAmor #allyouneedislove #bookstagram #book #bookslovers #librezza #libridaleggere #libriconsigliati #bookstagrammer #booksbooksbooks #ilovebooks #igreads #booknerd #bookaddict #bookaholic #epicreads #bookart #booklover #dilettoinletto #lavieenrose #lavitainblu #allegria #rovereto #trentino LA VIE EN ROSE, LA VITA IN BLU... @liceo_depero @visittrentino @futurism (at Rovereto, Italy) https://www.instagram.com/p/CVK4TvaMZga/?utm_medium=tumblr
#covidfree#depero#manifestodellemanidegliumanididomani#futurism#selfhelp#relovution#omniavincitamor#allyouneedislove#bookstagram#book#bookslovers#librezza#libridaleggere#libriconsigliati#bookstagrammer#booksbooksbooks#ilovebooks#igreads#booknerd#bookaddict#bookaholic#epicreads#bookart#booklover#dilettoinletto#lavieenrose#lavitainblu#allegria#rovereto#trentino
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Fᴜsɪʟʟɪ ғʀᴇᴅᴅɪ ᴘɪᴄᴄᴀɴᴛɪ ᴄᴏɴ Mᴇʟᴀɴᴢᴀɴᴀ ғʀɪᴛᴛᴀ, ғɪᴏʀɪ ᴅɪ Cᴀᴘᴘᴇʀᴏ, Mᴇɴᴛᴀ ᴇ Pᴏᴍᴏᴅᴏʀɪɴɪ ɢɪᴀʟʟɪ 🌞Indubbiamente è arrivata l'estate ! Non che noi possiamo lamentarci del caldo, che quando ci chiamano da Roma per raccontarci dell'umidità, dell'afa e della pioggia di sabbia del Sahara a cui eravamo ben abituati in questo periodo, possiamo solo rispondere inviando la foto del termomentro, con temperature inferiori ai 25 gradi (15 la notte 😆) e, cosa ancora più entusiasmante, umidità molto al di sotto del 50%. Una foto che fa "rosicare" qualsiasi romano in questo periodo ! Ci divertiamo così 😂 💮L'aria è davvero purissima, tanto che quando passa una sola automobile ci si volta per lamentarsi del cattivo odore 😜, anche per la scarsa quantità di turisti rispetto alla media del periodo, così che sembra di vivere una vacanza esclusiva in Alto Adige quando si esce per boschi tra le fragoline 🍓appena maturate e i funghi agli angoli delle strade e sul legno dei ponti sui torrenti, non più divelti dalle troppe mani irrispettose di chi sciama in montagna senza saperla rispettare🤦♂️ Insomma, il clima e il "mood" ideale per una bella passeggiata e per un altrettanto bel ritorno con ad attenderci un buon piatto di pasta fredda, di quella che te la gusti proprio con tanto appetito dopo qualche km di salite e discese🚴♀️🚴♂️...magari accompagnandola con un buon calice di profumatissimo Kerner 🥂a tenerti compagnia. Ovviamente per la pasta fredda ci vuole pazienza e sapienza. Non date retta a chef più che improvvisati, che vi consigliano di raffreddarla sotto l'acqua corrente, come si fa per gli spaghetti cinesi, che tanto è la stessa roba, no ?😂😂 Fatela invece raffreddare su una spianatoia di legno, ben allargata senza olio o altri inutili accorgimenti. Quando sarà a temperatura ambiente potrete condirla con quello che più vi piace e, cosa altrettanto fondamentale, lasciarla riposare almeno un'ora ermeticamente chiusa, senza metterla in frigorifero, per darle modo di assorbire profumi e sapori come deve. Vi piace la nostra versione di oggi 😋? fateci sapere! Intanto vi mandiamo il nostro saluto e l'augurio di una buona settimana da un fresco e assolato Südtirol ⛰️🍀😘 (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/CQpqmoslz4u/?utm_medium=tumblr
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85 e 88 <3
Grazie ❤️❤️
Se potessi dare un pugno in faccia a chi?
Oggi il governatore del Trentino, Fugatti, che in 24 ore ha cambiato TRE VOLTE IDEA sulla situazione trentina di chiusura: togliamo la chiusura natalizia, da domani siamo zona rossa, no alla chiusura natalizia.
Dove vorresti vivere?
Canada, Islanda o a Pyramiden nelle isole Svalbard: poca gente, silenzio e inverno sempre
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L’orso poveretto ha fatto il suo ma il politicante lo condanna a morte. Il politicante pure sta facendo il suo: se osasse non firmare il provvedimento sarebbe passibile di denuncia penale.
Gli animalisti, gente piazzata sul coté che vuole PIU’STATO E GUARDA UN PO’ COSA SUCCEDE QUANDO LO OTTIENE, fan finta di scandalizzarsi e calano la carta “faruest” (come se i poveri passanti avessero estratto le Colt per difendersi). Far West che per inciso un tempo era il posto dove si andava volontariamente per cambiare la propria vita in meglio mettendosi in gioco e in rischio (freudiani ‘sti animalisti); ora invece nella neolingua dei brubru ha preso il posto che spetterebbe alla SIBERIA.
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💡 Mai come in questi mesi ci siamo resi conto di quanto sottili possono essere le distanze grazie alla tecnologia che ci ha permesso di ritrovarci e interagire da lontano in modo nuovo e sorprendente. Sempre più interessanti sono stati i #webinar che sono riusciti a unirci e a farci vivere tasting ed esperienze virtuali sul campo come non avevamo mai fatto prima! • ➡️ Questo organizzato con Teams dalla Latteria San Pietro , con il supporto di Microsoft , Si-Net e Carlo Vischi ne è stato un bellissimo esempio. • 🧀 Un digital tasting davvero speciale che ci ha portato nei pascoli dei Prati Stabili dove la Latteria San Pietro produce un Grana Padano dalla tessitura più grassa, più saporito e nutriente. • 👨🍳 Selezionati #foodblogger si sono divertiti nel riproporlo in una ricetta studiata appositamente dallo Chef Sebastian Sartorelli (in foto piatto originale) che si sposa con un vino di spiccata sapidità e acidità che compensano la grassezza e la persistenza del piatto. • 🥂 Perfetto quindi #Argiller , la #Nosiola della Cantina Toblino. Questo vitigno è l’unico autoctono del Trentino ed è estremamente legato al territorio che l’ha preservata come un piccolo tesoro grazie a caparbi viticoltori. Ha una produzione molto limitata e mantiene forti le radici di coltivazione tipica di questa zona, ossia la pergola Trentina. 🍇 Spesso si trova vinificata come vino bianco secco e delicato, ma ha una grande versatilità produttiva, dando ottimi risultati sia fatta maturare in legno, come nel nostro caso, dove sfoggia una sorprendente longevità, sia lasciata appassire su graticci per produrre il rinomato Vin Santo Trentino. In generale dà un vino fresco, profumato, con sentori molto delicati dove prevalgono i fiori bianchi e la frutta polposa e croccante, che lascia nel finale, un retrogusto di nocciola, al quale deve probabilmente il suo nome. https://www.instagram.com/p/CBaSIoDCYK2/?igshid=dos1wkupxf5d
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La nostra bella penisola è in grado di regalare tante tipologie di relax e divertimento: montagna, mare, mercatini di Natale e città d’arte. Immergersi nell’atmosfera magica di questo periodo dell’anno non sarà quindi difficile. Una semplice gita fuori porta con i bambini, un weekend romantico in due o giorni spensierati con amici. Abbiamo selezionato alcune delle possibili mete per le prossime vacanze di Natale 2019, diverse tra loro, per accontentare proprio tutti i gusti. Dove andare a Natale: i mercatini da non perdere Prima di tutto, un grande classico: i mercatini di Natale! Fanno brillare gli occhi e non solo ai più piccoli! Ce ne sono tanti, soprattutto nel Nord Italia, primo fra tutti il Trentino Alto-Adige che vanta alcuni dei più antichi ma non solo. Eventi, prodotti artigianali e specialità enogastronomiche sono alla base di questi splendidi luoghi sparsi in giro per l’Italia. Pronti a girovagare per le varie bancarelle cercando il regalo perfetto per il prossimo Natale? Eccovi alcune mete. Trento: storico mercatino in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti, tra le 90 casette di legno ricche di artigianato locale e specialità gastronomiche come canederli, speck, vin brulé, strudel, polenta e molto altro. Alle famiglie e ai bambini è dedicata la casa di Babbo Natale, in Piazza Santa Maria Maggiore, con laboratori ricreativi e il trenino che porta grandi e piccoli ad esplorare il suggestivo centro storico illuminato in occasione della festività del Natale. Da sottolineare l’attenzione “green” che viene riservata alla manifestazione in cui viene utilizzata energia da fonti rinnovabili. Bolzano: il Christkindlmarkt, in Piazza Walther è il famosissimo mercatino di Natale del capoluogo altoatesino dal centro medievale. L’influenza nordica che si respira ovunque, compresi i piatti tra cui gli Schlutzkrapfen ovvero delle mezzelune, dei ravioli ripieni di spinaci e ricotta tipici della regione del Tirolo. E poi i vini, dai rossi come il Lagrein ai bianchi come il Gewürztraminer e il Müller Thurgau. C’è anche una sezione dedicata solo ai libri, il Natale dei Libri in cui noti scrittori presentano le loro opere e tanti altri eventi. Rovereto: a Rovereto spettacolari giochi di luce per il Natale, che oltre a colorare le vie e i palazzi, porta con sé il messaggio di pace e fratellanza. Il grande albero di 18 metri in piazza Rosmini e il villaggio di Babbo Natale per i più piccoli. Merano: il Villaggio Natalizio Storico è allestito in piazza Rena, prevede buon cibo, laboratori creativi per bambina e musica con bande e cori. La città è ricca dell’eredità ricevuta durante la Belle Epoque come ad esempio il castello degli Asburgo. Vipiteno: la Torre delle Dodici fa da sfondo al mercatino natalizio, in cui le luci, il caldo legno e i profumi delle spezie la fanno da padrone. Candelara: siamo nelle Marche, questo borgo medievale dedica una festa al suo simbolo: la candela. Durante il giorno invece street food, artisti di strada, il presepe vivente che sfila per le vie del centro e ovviamente gli artigiani alle prese con la creazione delle candele di cera d’api. Per i più piccoli l’Officina di Babbo Natale e tante altre magie del Natale. Limatola: nella provincia di Benevento, il Castello di Limatola, diventa la location del mercatino di Natale: “Cadeaux al Castello”. Evento che oltre ad offrire l’opportunità di acquistare addobbi, statuine del presepe realizzati direttamente dagli artigiani locali, assaggiare prodotti enogastronomici come struffoli e zeppole, si può assistere a spettacoli di artisti circensi e attori. Arezzo: un vero e proprio villaggio tirolese in Toscana. Vengono portati prodotti tipici come lo speck, il cioccolato e la birra. Ci sono gli scultori del legno, la casa di Babbo Natale, una grande baita e tour organizzati per esplorare la città. Perugia: un luogo quasi incantato tra le montagne in cui ci sono diversi mercatini di Natale. Particolare quello di Rocca Paolina che offre un suggestivo tour sotterraneo per visitare gli antichi passaggi che proteggevano la città dalle incursioni esterne. Si possono acquistare ottimi prodotti d’artigianato. Taneto di Gattatico: ci troviamo a Reggio Emilia, qui si estende il mercatino al coperto più grande d’Italia. Ideale per fare acquisti compreso l’albero di Natale, con un apposito show room. Dove andare a Natale 2019: le mete in montagna Lo sport, il relax e i piatti tipici assaporati tra cime innevate e davanti al camino, parliamo della montagna. Per molti irrinunciabile in questo periodo dell’anno. Madonna di Campiglio: una meta rinomata, una piccola perla delle Dolomiti. Un posto perfetto per chi ama sciare e non mancano lussuose spa dove rilassarsi e vie delle shopping super glamour dove fare acquisti. Cortina d’Ampezzo: da sempre sinonimo della ricca vita di vip e della settimana bianca per eccellenza. Tra le dolomiti e nel lusso. Cervinia: un paradiso per gli sciatori, a quota 2000 metri, alle pendici del Monte Cervino. Un grande comprensorio sciistico collega la località al Plateau Rosa, ghiacciaio. Bormio: per gli amanti delle Terme nell’Alta Valtellina, è perfetta questa bella località. Relax dopo le sciate, garantito dalle acque termali solfato-alcaline conosciute già dall’epoca romana. Claviere: Val di Susa, Alpi e bei panorami paesaggistici tra boschi, laghi e animali. Chalet e baite, ristorantini con piatti tipici e ovviamente lo sci. Roccaraso: passiamo agli Appennini per un altro luogo da favola per gli amanti degli sci, che si sviluppa intorno ai monti di Roccaraso. Natale 2019: la bellezza tra città d’arte e borghi Per chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in una città d’arte, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ecco le mete migliori. Roma: non ha bisogno di presentazioni la Capitale che diventa ancora più magica sotto Natale, tante le possibilità di scelta in giro per la città ma una su tutte è il Vaticano. Il mondo cristiano e la celebrazione in questo luogo è un’esperienza indimenticabile. Da non dimenticare il famoso mercatino di Natale nella splendida cornice di Piazza Navona. Firenze: godersi la bellezza e i tesori di questa città approfittando anche dell’atmosfera regalata dai mercatini di Natale e del pattinaggio sul ghiaccio nelle piste del Winter Park, presso l’Obihall. Napoli: unico il Natale a Napoli, con le sue botteghe artigiane nel centro storico, che producono le statuine dei presepi ispirandosi a personaggi noti, contemporanei o intramontabili. Gubbio: in Umbria, l’albero di Natale più grande del mondo sulle pendici del monte Ingino, oltre al ChristamasLand. Un circuito in cui i bambini possono divertirsi tra giochi innovativi in un’atmosfera tradizionale, nella cornice dello splendido borgo. Manarola: il presepe luminoso del borgo ligure è uno degli eventi più attesi nel territorio delle Cinque Terre. Uno spettacolo regalato da 17000 luci. Matera: il presepe itinerante, uno spettacolo unico nella Città dei sassi, patrimonio Unesco. Un borgo che sembra fuori dal tempo. Natale 2019 al mare Se alla montagne preferite il mare per trascorrere le vacanze di Natale 2019, ecco alcune mete imperdibili. Puglia: il Salento è una meta prediletta da molti italiani e stranieri in estate ma non perde fascino nemmeno d’inverno. Presepi viventi e presepi monumentali in bellissime location, come ad esempio i cortili di palazzi antichi. Famoso quello dell’Anfiteatro Romano a Lecce. Sicilia: un inverno mite senza perdere l’atmosfera natalizia tra mercanti e luci, è quello che offre Catania. Se invece volete scappare su un’isola, c’è Pantelleria con i suoi giardini pieni di agrumi oppure Lampedusa o Linosa. Un po’ di primavera nel cuore dell’inverno. Il Natale 2019 in Italia L’Italia ovviamente offre ancora di più, sono davvero tantissimi gli eventi e le manifestazioni tipiche legate al Natale, di natura religiosa, dedicate al divertimento per i più piccoli o alla sola magia di questo periodo dell’anno, che affascina proprio tutti. Si può approfittare di qualche giorno per una fuga dalla routine verso luoghi incantevoli, senza allontanarsi troppo. C’è la montagna, c’è il mare, ci sono le città d’arte e i piccoli borghi. Volete approfittare delle vacanze natalizie per visitare una città e i suoi monumenti? Volete scaldarvi al sole di un clima mite o scatenarvi sulla neve? Ogni opzione è valida, potendo inoltre approfittare degli squisiti piatti tipici che ogni regione italiana offre. Per queste vacanze di natale 2019 c’è quindi solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo stilato un breve elenco ma sarebbe impossibile racchiudere le tante località. Villaggi di Babbo Natale per intrattenere i più piccoli ci sono in moltissime località, ad esempio anche a Montepulciano in Toscana, la bellezza delle città e dei mercatini anche a Verona e a Torino, le montagne del Terminillo nel centro Italia, le luminarie a Salerno. Tra destinazioni glamour e luoghi incantati, la favola del Natale, si può vivere davvero ovunque. Senza contare che anche disponendo di un budget più ridotto è possibile prenotare un weekend in un luogo vicino, abbattendo quindi i costi dei grandi spostamenti che i luoghi esteri ci richiedono. Quando è meglio prenotare? Molti studi indicano il mese precedente a quello di partenza come quello più conveniente. Tuttavia c’è chi preferisce anticipare di molto e chi opta per il last minute. Certamente una famiglia con bambini piccoli avrà esigenze diverse da un gruppo di giovani amici. Se si è alla ricerca di un viaggio low cost, badate bene anche al giorno di partenza e di ritorno, spesso la flessibilità ripaga, 24 ore fanno sovente la differenza. In macchina, in treno, in aereo, in pullman, raggiungete la vostra meta felice e godetevi la bella Italia per le prossime vacanze di Natale 2019. https://ift.tt/2qRjgXS Vacanze di Natale 2019: le mete italiane più belle La nostra bella penisola è in grado di regalare tante tipologie di relax e divertimento: montagna, mare, mercatini di Natale e città d’arte. Immergersi nell’atmosfera magica di questo periodo dell’anno non sarà quindi difficile. Una semplice gita fuori porta con i bambini, un weekend romantico in due o giorni spensierati con amici. Abbiamo selezionato alcune delle possibili mete per le prossime vacanze di Natale 2019, diverse tra loro, per accontentare proprio tutti i gusti. Dove andare a Natale: i mercatini da non perdere Prima di tutto, un grande classico: i mercatini di Natale! Fanno brillare gli occhi e non solo ai più piccoli! Ce ne sono tanti, soprattutto nel Nord Italia, primo fra tutti il Trentino Alto-Adige che vanta alcuni dei più antichi ma non solo. Eventi, prodotti artigianali e specialità enogastronomiche sono alla base di questi splendidi luoghi sparsi in giro per l’Italia. Pronti a girovagare per le varie bancarelle cercando il regalo perfetto per il prossimo Natale? Eccovi alcune mete. Trento: storico mercatino in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti, tra le 90 casette di legno ricche di artigianato locale e specialità gastronomiche come canederli, speck, vin brulé, strudel, polenta e molto altro. Alle famiglie e ai bambini è dedicata la casa di Babbo Natale, in Piazza Santa Maria Maggiore, con laboratori ricreativi e il trenino che porta grandi e piccoli ad esplorare il suggestivo centro storico illuminato in occasione della festività del Natale. Da sottolineare l’attenzione “green” che viene riservata alla manifestazione in cui viene utilizzata energia da fonti rinnovabili. Bolzano: il Christkindlmarkt, in Piazza Walther è il famosissimo mercatino di Natale del capoluogo altoatesino dal centro medievale. L’influenza nordica che si respira ovunque, compresi i piatti tra cui gli Schlutzkrapfen ovvero delle mezzelune, dei ravioli ripieni di spinaci e ricotta tipici della regione del Tirolo. E poi i vini, dai rossi come il Lagrein ai bianchi come il Gewürztraminer e il Müller Thurgau. C’è anche una sezione dedicata solo ai libri, il Natale dei Libri in cui noti scrittori presentano le loro opere e tanti altri eventi. Rovereto: a Rovereto spettacolari giochi di luce per il Natale, che oltre a colorare le vie e i palazzi, porta con sé il messaggio di pace e fratellanza. Il grande albero di 18 metri in piazza Rosmini e il villaggio di Babbo Natale per i più piccoli. Merano: il Villaggio Natalizio Storico è allestito in piazza Rena, prevede buon cibo, laboratori creativi per bambina e musica con bande e cori. La città è ricca dell’eredità ricevuta durante la Belle Epoque come ad esempio il castello degli Asburgo. Vipiteno: la Torre delle Dodici fa da sfondo al mercatino natalizio, in cui le luci, il caldo legno e i profumi delle spezie la fanno da padrone. Candelara: siamo nelle Marche, questo borgo medievale dedica una festa al suo simbolo: la candela. Durante il giorno invece street food, artisti di strada, il presepe vivente che sfila per le vie del centro e ovviamente gli artigiani alle prese con la creazione delle candele di cera d’api. Per i più piccoli l’Officina di Babbo Natale e tante altre magie del Natale. Limatola: nella provincia di Benevento, il Castello di Limatola, diventa la location del mercatino di Natale: “Cadeaux al Castello”. Evento che oltre ad offrire l’opportunità di acquistare addobbi, statuine del presepe realizzati direttamente dagli artigiani locali, assaggiare prodotti enogastronomici come struffoli e zeppole, si può assistere a spettacoli di artisti circensi e attori. Arezzo: un vero e proprio villaggio tirolese in Toscana. Vengono portati prodotti tipici come lo speck, il cioccolato e la birra. Ci sono gli scultori del legno, la casa di Babbo Natale, una grande baita e tour organizzati per esplorare la città. Perugia: un luogo quasi incantato tra le montagne in cui ci sono diversi mercatini di Natale. Particolare quello di Rocca Paolina che offre un suggestivo tour sotterraneo per visitare gli antichi passaggi che proteggevano la città dalle incursioni esterne. Si possono acquistare ottimi prodotti d’artigianato. Taneto di Gattatico: ci troviamo a Reggio Emilia, qui si estende il mercatino al coperto più grande d’Italia. Ideale per fare acquisti compreso l’albero di Natale, con un apposito show room. Dove andare a Natale 2019: le mete in montagna Lo sport, il relax e i piatti tipici assaporati tra cime innevate e davanti al camino, parliamo della montagna. Per molti irrinunciabile in questo periodo dell’anno. Madonna di Campiglio: una meta rinomata, una piccola perla delle Dolomiti. Un posto perfetto per chi ama sciare e non mancano lussuose spa dove rilassarsi e vie delle shopping super glamour dove fare acquisti. Cortina d’Ampezzo: da sempre sinonimo della ricca vita di vip e della settimana bianca per eccellenza. Tra le dolomiti e nel lusso. Cervinia: un paradiso per gli sciatori, a quota 2000 metri, alle pendici del Monte Cervino. Un grande comprensorio sciistico collega la località al Plateau Rosa, ghiacciaio. Bormio: per gli amanti delle Terme nell’Alta Valtellina, è perfetta questa bella località. Relax dopo le sciate, garantito dalle acque termali solfato-alcaline conosciute già dall’epoca romana. Claviere: Val di Susa, Alpi e bei panorami paesaggistici tra boschi, laghi e animali. Chalet e baite, ristorantini con piatti tipici e ovviamente lo sci. Roccaraso: passiamo agli Appennini per un altro luogo da favola per gli amanti degli sci, che si sviluppa intorno ai monti di Roccaraso. Natale 2019: la bellezza tra città d’arte e borghi Per chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in una città d’arte, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ecco le mete migliori. Roma: non ha bisogno di presentazioni la Capitale che diventa ancora più magica sotto Natale, tante le possibilità di scelta in giro per la città ma una su tutte è il Vaticano. Il mondo cristiano e la celebrazione in questo luogo è un’esperienza indimenticabile. Da non dimenticare il famoso mercatino di Natale nella splendida cornice di Piazza Navona. Firenze: godersi la bellezza e i tesori di questa città approfittando anche dell’atmosfera regalata dai mercatini di Natale e del pattinaggio sul ghiaccio nelle piste del Winter Park, presso l’Obihall. Napoli: unico il Natale a Napoli, con le sue botteghe artigiane nel centro storico, che producono le statuine dei presepi ispirandosi a personaggi noti, contemporanei o intramontabili. Gubbio: in Umbria, l’albero di Natale più grande del mondo sulle pendici del monte Ingino, oltre al ChristamasLand. Un circuito in cui i bambini possono divertirsi tra giochi innovativi in un’atmosfera tradizionale, nella cornice dello splendido borgo. Manarola: il presepe luminoso del borgo ligure è uno degli eventi più attesi nel territorio delle Cinque Terre. Uno spettacolo regalato da 17000 luci. Matera: il presepe itinerante, uno spettacolo unico nella Città dei sassi, patrimonio Unesco. Un borgo che sembra fuori dal tempo. Natale 2019 al mare Se alla montagne preferite il mare per trascorrere le vacanze di Natale 2019, ecco alcune mete imperdibili. Puglia: il Salento è una meta prediletta da molti italiani e stranieri in estate ma non perde fascino nemmeno d’inverno. Presepi viventi e presepi monumentali in bellissime location, come ad esempio i cortili di palazzi antichi. Famoso quello dell’Anfiteatro Romano a Lecce. Sicilia: un inverno mite senza perdere l’atmosfera natalizia tra mercanti e luci, è quello che offre Catania. Se invece volete scappare su un’isola, c’è Pantelleria con i suoi giardini pieni di agrumi oppure Lampedusa o Linosa. Un po’ di primavera nel cuore dell’inverno. Il Natale 2019 in Italia L’Italia ovviamente offre ancora di più, sono davvero tantissimi gli eventi e le manifestazioni tipiche legate al Natale, di natura religiosa, dedicate al divertimento per i più piccoli o alla sola magia di questo periodo dell’anno, che affascina proprio tutti. Si può approfittare di qualche giorno per una fuga dalla routine verso luoghi incantevoli, senza allontanarsi troppo. C’è la montagna, c’è il mare, ci sono le città d’arte e i piccoli borghi. Volete approfittare delle vacanze natalizie per visitare una città e i suoi monumenti? Volete scaldarvi al sole di un clima mite o scatenarvi sulla neve? Ogni opzione è valida, potendo inoltre approfittare degli squisiti piatti tipici che ogni regione italiana offre. Per queste vacanze di natale 2019 c’è quindi solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo stilato un breve elenco ma sarebbe impossibile racchiudere le tante località. Villaggi di Babbo Natale per intrattenere i più piccoli ci sono in moltissime località, ad esempio anche a Montepulciano in Toscana, la bellezza delle città e dei mercatini anche a Verona e a Torino, le montagne del Terminillo nel centro Italia, le luminarie a Salerno. Tra destinazioni glamour e luoghi incantati, la favola del Natale, si può vivere davvero ovunque. Senza contare che anche disponendo di un budget più ridotto è possibile prenotare un weekend in un luogo vicino, abbattendo quindi i costi dei grandi spostamenti che i luoghi esteri ci richiedono. Quando è meglio prenotare? Molti studi indicano il mese precedente a quello di partenza come quello più conveniente. Tuttavia c’è chi preferisce anticipare di molto e chi opta per il last minute. Certamente una famiglia con bambini piccoli avrà esigenze diverse da un gruppo di giovani amici. Se si è alla ricerca di un viaggio low cost, badate bene anche al giorno di partenza e di ritorno, spesso la flessibilità ripaga, 24 ore fanno sovente la differenza. In macchina, in treno, in aereo, in pullman, raggiungete la vostra meta felice e godetevi la bella Italia per le prossime vacanze di Natale 2019. Chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in Italia può scegliere tra splendide location di montagna, città d’arte e persino località marine.
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