#Trentino da vivere
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klimt7 · 1 year ago
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eseildomanifosseieri · 3 hours ago
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A maggio siamo stati in trentino ed ho scoperto che ancora c'era la neve
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Che ho affittato una macchina super bomba su cui ho fatto la figona riccona (ma che comunque non era la mia alla fine della storia + la tristezza di doverla riconsegnare + la paura che ho avuto di sfondarla e doverla ripagare tutta)
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Che c'è arte in ogni parte del mondo, perché l'uomo non esiste senza arte o senza poterla condividere.
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Che è una ca**o di figata (e faticata) camminare abbastanza da superare le nuvole e che sopra le nuvole c'è sempre il "sole" ...
Che amo le casette sugli alberi in cui vivere, dormire e fare l'amore ...
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Fine.🌲♥️❄️
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noneun · 2 years ago
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“Il Trentino può ospitare un massimo di 50 orsi. Gli altri vanno rimossi”
—Il presidente della Provincia di Trento.
“Il rilascio di 10 esemplari provenienti dalla Slovenia per ripopolare i boschi trentini tra il 1999 e il 2002, erano stati preceduti da un dettagliato studio di fattibilità, curato dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica, che aveva accertato l’idoneità ambientale di un territorio sufficientemente ampio ad ospitare una popolazione vitale di plantigradi (40-60 orsi), che costituiva l’obiettivo finale del progetto. L’areale doveva andare ben oltre i confini del Trentino, interessando le regioni e i Paesi confinanti. Ebbene, la maggior parte del centinaio di esemplari attualmente presente in Trentino si sposta all’interno di un’area ampia circa 1.500 chilometri quadrati (pari a un quarto dell’intero territorio provinciale) e fortemente antropizzata.” (comunicato della provincia di Trento)
Sono passate poche ore dalla tragica morte di Andrea Papi e già la politica sa perfettamente cosa bisogna fare per gestire la situazione degli orsi in Trentino. Ma se così fosse, non si poteva iniziare prima con questo meraviglioso piano risolutorio?
Sorgono però varie domande: se i 10 orsi introdotti nei primi anni 2000 sono diventati 100 in soli 20 anni, quanti pensano diventeranno i 50 superstiti, anche in molto meno tempo? Uccideranno o deporteranno (dove?) tutti gli esemplari eccedenti i 50 ogni anno? E quando morirà un'altra persona, anche solo con 50 esemplari in giro, dimezzeranno ulteriormente la quota o faranno finta di niente? E quanti problemi creerà l'aumento improvviso delle loro prede che si troveranno metà degli orsi di ieri? Si tratta di mammiferi, sia piccoli come i topi che grandi come i cervi.
La tentazione dell'Uomo è sempre stata quella di gestire la Natura, spesso per tentate di rimediare ai danni che noi stessi abbiamo provocato. E sempre senza successo. Perché se oggi la popolazione è meno abituata alla presenza degli orsi e non sa come comportarsi in loro presenza (ad esempio fuggendo di corsa appena ne avvistano uno o portando cani senza guinzaglio nei boschi) è perché ne abbiamo uccisi così tanti in passato che sulle nostre Alpi erano totalmente estinti. Per questo sono stati reintrodotti dalla vicina Slovenia.
Gli orsi si comporteranno sempre da orsi e, a meno di ucciderli di nuovo tutti quanti, probabilmente sarà impossibile evitare di nuovo tragedie come questa. Che però appare totalmente inaccettabile perché non stiamo mica parlando aggressioni da parte di cani, i quali uccidono varie persone l'anno. Per quale motivo un orso dovrebbe avere meno diritto di vivere di un cane? Chi siamo noi per fare questa scelta?
Significativa l'espressione del comunicato stampa della provincia di Trento che usa la parola "ospitare" quando parla della presenza degli orsi. Il pianeta non è nostro, non stiamo ospitando nessuno. Lo stiamo solo condividendo. E la convivenza con le altre specie sarebbe possibile se avessimo più rispetto e conoscenza degli ecosistemi.
E invece oggi si continua a parlare del diritto di andare ovunque nei boschi, di continuare con le solite attività che si sono sempre fatte, invece di iniziare una campagna per spiegare alla popolazione l'importanza di minimizzare i rischi. Non è facile in un Paese già enormemente antropizzato, dove gli ecosistemi sono continuamente sotto stress anche solo a causa della loro fortissima frammentazione.
Ma se non ci proviamo sarà sempre più facile dare la colpa alle altre specie delle idiozie che commettiamo noi.
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Glacier Caravan 2023 - Legambiente's journey through the Alps during the phases of the climate crisis.
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The 2023 Glacier Caravan campaign through the Alps, organized by Legambiente, has officially begun.
Embark on a meaningful adventure with Legambiente Alpi with the Carovana dei Ghiacciai 2023. This journey will take you through the breathtaking Alps to observe and learn about the impact of the climate crisis stages on our planet.
Legambiente Onlus is launching the Glacier Caravan from August 20th to September 10th, 2023! They will cross the Alps with CIPRA and its Italian representative living in the Alps - CIPRA rappresentanza italiana - vivere nelle Alpi - along with the Italian Glaciological Committee - Comitato Glaciologico Italiano  - to document the dramatic retreat of glaciers caused by global warming.
This tour includes six stops between Italy, Austria, and Switzerland. It involves monitoring, hiking, art, and music to raise awareness about protecting our glaciers.
From 1997 to 2022, glaciers in Europe lost approximately 880 cubic kilometers of ice. The hardest-hit region is the Alps, where the average glacier ice thickness has reduced by 34 meters.
So let's join Legambiente Onlus on their Glacier Caravan journey through the Alps to document the devastating effects of global warming on glaciers. This tour includes monitoring, hiking, art, and music to raise awareness about protecting our glaciers. Let's take action to preserve our planet earth!
So, in the end, from the 20th of August to the 10th of September, a journey in 6 stages crosses national borders for the first time. The journey begins in Valle d'Aosta with the Rutor glacier, continues to Piedmont with the Belvedere glacier, then to Lombardy with the Dosdè glaciers, and further to Trentino-Alto Adige with the Lares and Mandrone glaciers. Eventually, the journey reaches Austria with the Ochsental Glacier and Switzerland with the Morteratsch Glacier.
And most of all, recognizing that the climate crisis is accelerating, causing devastating effects such as fires, droughts, heat waves, and record temperatures worldwide, is crucial. The Alpine glaciers are not immune to the impact of climate change and global warming. They are becoming more fragile, vulnerable, and unstable, posing an increased threat to their existence.
📍📍📍 So, do you really care about the environment? Please read on:
This was initially published by Domenico Letizia in: Caravana Ghiacciai 2023
We appreciate your kind presence and attention to today's story. Thank you for joining us today.
⏩ The Board Behind
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exorciseurdemons · 2 years ago
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Muore un ragazzo di 26 anni ed è una vera tragedia, questo è ovvio.
Molte volte si capita nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Fatalità? È come andare a fare trekking in montagna e scivolare giù da un dirupo Oppure è come andare a sciare e decidere di fare il fuoripista magari provocando una valanga?
È come dire “Ma si ho bevuto ma Guido lo stesso” e poi guarda caso c’è l’incidente e ci scappa il morto.
Qui si era perfettamente a conoscenza del pericolo ma si sono fatte orecchie da mercante , il pericolo è stato DELIBERATAMENTE IGNORATO perché “Io vivo qui, conosco i miei boschi, a me non può succedere”.
Di chi è la colpa? Forse di un po’ di sana ingenuità e soprattutto di chi ha reintrodotto gli orsi senza controllarne poi lo sviluppo, un po’ come in Jurassic Park quando si riportano i dinosauri e se ne perde inevitabilmente poi il controllo ..
MA CHIEDERE GIUSTIZIA UCCIDENDO L’ORSO non è giustizia ma è il voler trovare a tutti i colpi un capro espiatorio (come si è sempre fatto e la storia insegna- vedi periodo nazifascista).
Che cosa facevamo se fosse successo a causa di un tornado come spesso accade negli USA o se fosse stato per una valanga? Abbattevamo la montagna direttamente perché “È COLPA DELLA MONTAGNA111!1!1!”
O se fosse stato morso da una vipera andavamo a sterminare tutte le vipere della terra?
Chiedere giustizia uccidendo un essere innocente che si comporta solo da animale che è quello che è, è da IDIOTI.
SO CHE SEMBRA ASSURDO MA L’ORSO SI COMPORTA DA ORSO.
Volete chiedere giustizia? Fatelo rivalendovi su chi ha avuto la brillante idea di ripopolare il Trentino con gli orsi ma l’orso non ha alcuna colpa.
E comunque vivere in un posto non significa automaticamente essere perfettamente coscienti di ogni cosa ed in questo caso di ogni pericolo e di sicuro non vi rende proprietari di ogni centimetro di terra circostante, così giusto per.
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Trento, Oggi a palazzo Geremia gli auguri di Natale del Sindaco
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Trento, Oggi a palazzo Geremia gli auguri di Natale del Sindaco “Sapete, dopo aver ricevuto il testimone da Trondheim, ieri in questa sala abbiamo dato il via a Trento Capitale europea del volontariato 2024. Oggi la vostra presenza qui è la prova che a Trento il volontariato e la cittadinanza attiva sono pratiche che accompagnano i trentini per tutto l’arco della vita. Un quartiere non è mai anonimo, non è mai spento se c’è un circolo anziani aperto. L’ho verificato di persona. In questo senso io credo che in ogni circolo ci sia un pezzo di anima della nostra città, ci sia quello spirito di condivisione che poi è la vera essenza del nostro volontariato”. Così il sindaco Franco Ianeselli, che questa mattina a palazzo Geremia ha accolto i presidenti dei direttivi e i rappresentanti dei circoli anziani e pensionati per ringraziarli del loro operato e augurare a tutti un sereno Natale. Al suo fianco, anche l’assessore al welfare di comunità Alberto Pedrotti, che ha salutato i presenti ricordando l’impegno dell’Amministrazione a sostegno delle strutture: “La mia prima uscita ufficiale da assessore è stata proprio al circolo anziani di Gardolo, dove anche io ho potuto constatare quanto sia importante vivere in maniera attiva quando l’età avanza. La vostra presenza è un presidio sociale fondamentale per il territorio, perché è proprio vero che le relazioni aumentano la qualità della vita e rendono le persone più felici”. In conclusione, ha preso la parola il presidente del Coordinamento circoli ricreativi culturali anziani del Trentino Tullio Cova: “Grazie al sindaco per averci accolti qui, nella casa della città, è sempre bello potersi ritrovare e trascorrere un momento tutti insieme. Il circolo è un luogo di condivisione, in cui si combatte la depressione con la forza delle relazioni. Il mio auspicio è di rendere i 47 circoli presenti sul territorio, di cui 22 nella città di Trento, luoghi sempre vivi e frequentati. Ormai non c’è più un limite di età per iscriversi e i giovani rappresentano per noi nuova linfa, un ponte tra le nostre conoscenze e l’avvento delle nuove tecnologie. Il loro contributo con i dispositivi elettronici e i servizi online è stato davvero fondamentale negli ultimi anni”. L’incontro, introdotto da Italo Leveghi che ha omaggiato i presenti con la lettura di una sua poesia, è stato rallegrato dall’intervento musicale del fisarmonicista Leonardo Bort, che ha proposto una serie di brani della tradizione musicale popolare. Al termine, i partecipanti sono stati invitati negli spazi espositivi del Comune per brindare tutti insieme e scambiarsi gli auguri di Natale, accompagnati ancora una volta dall’intrattenimento musicale di Leonardo Bort.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5: ora che succede?
L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5 è stata sospesa. Il Tar di Trento ha sospeso l'uccisione degli orsi Jj4 e Mj5 fino al 27 giugno ascoltando (in parte) i ricorsi arrivati da associazione di protezione degli animali con Enpa e Oipa. La prossima data è quella del 13 dicembre 2023, data in cui avrà luogo l'udienza di merito del Tar. L'uccisione degli orsi JJ4 e MJ5: chi sono? Lo scorso 5 marzo il runner Andrea Papi, che si trovava nei boschi del Trentino, si è imbattuto nell’orsa JJ4 che lo ha aggredito e ucciso. Un gesto da molti interpretato come difesa dei suoi cuccioli. Non era la prima volta che l’orsa si rendeva protagonista di un gesto simile solo che prima di allora non aveva mai ucciso nessuno ma solo ferito. L'orsa venne successivamente catturata. La sua ordinanza di abbattimento, però, fu impugnata e sospesa in attesa del giudizio di merito. MJ5 è un esemplare maschio di 18 anni che in passato non si era mai reso protagonista di episodi violenti di questo calibro. Inoltre, non aveva neanche manifestato comportamenti a rischio. L’orso è figlio di Maya e Joze, due dei primi dieci esemplari introdotti in Trentino dalla Slovenia tra il 1999 e il 2002, ed è il secondo orso più anziano del Trentino, dietro alla femmina Kj1. Le reazioni delle associazioni animaliste "Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di Trento di sospendere provvisoriamente il provvedimento di abbattimento nei confronti dell'orsa JJ4". Questo il commento di Enpa, Leidaa e Oipa, che hanno presentato insieme ricorso contro i decreti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Il provvedimento di abbattimento e quindi l'uccisione dell'orsa JJ4 non ha alcun fondamento, dal momento che esistono valide alternative. Noi abbiamo elaborato delle proposte, che svilupperemo ulteriormente nelle prossime settimane, proprio per dimostrare che non c'è alcuna necessità di abbattere JJ4. L'orsa potrà andare a vivere in un posto molto lontano dal Casteller e soprattutto molto diverso. Ci sono dei precedenti molto incoraggianti dove gli animali sono stati trasferiti e stanno bene e vivono in situazioni compatibili con le loro esigenze etologiche". Osservazioni sulla sospensione del Tar Le associazioni animaliste, però, potrebbero aver ottenuto una vittoria che potrebbe non essere determinante al fine di salvare le vite dei due orsi bruni. Il Tar del Trento, infatti, ci fa capire come i ricorsi presentanti da Enpa, Leidaa e Oipa contro le decisioni della Provincia di abbattere i due orsi "non siano supportati da un presumibile fondamento giuridico e ravvisa già profili di inammissibilità".  Questo è un passaggio volutamente sottolineato dalla provincia di Trento tramite una nota aggiungendo che "gli atti dell'Amministrazione vengono dunque ritenuti congruamente e compiutamente motivati, alla luce di un'approfondita istruttoria". "Il Tar di Trento dichiara che le misure alternative all'abbattimento sono state adeguatamente considerate da parte della Provincia", precisa e conclude la nota. In copertina foto di Angela da Pixabay Read the full article
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paolobassetti · 2 years ago
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susieporta · 2 years ago
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L’ARTE DI VIVERE DA ESSERI UMANI,
l’articolo del prof. VitoMancuso
su #LaStampa del 2 agosto 2022
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Di ritorno da una settimana di esercizi spirituali in un convento trentino, l’impatto con il mondo reale non poteva essere più aspro. In quel convento, guidati da un padre cappuccino svizzero e dalle mie meditazioni filosofico-teologiche, erano convenute una quarantina di persone dalla Svizzera e da tutta Italia, da Catania a Bolzano, da Torino a Trieste. Immaginate persone che non si conoscono tra loro e che però, avendo una finalità comune, iniziano a guardarsi con fiducia e giorno dopo giorno, nel raccoglimento e negli scambi di esperienze, sentono di condividere qualcosa, di essere sulla medesima strada, di soffrire per le stesse paure, di coltivare le stesse speranze, e vedono sorgere sentimenti di reciproca simpatia e persino di unione. Si pranza e si cena in silenzio, sempre in silenzio si cammina attorno al chiostro e nei corridoi e nel giardino del convento, si sta seduti nella sala di meditazione, alcuni sulla sedia, i più sui cuscini nella classica forma orientale detta “posizione del loto”, si pregano i salmi, si cantano le antifone mariane della tradizione come Salve Regina e Regina coeli, si riceve la benedizione serale di padre Andrea. Soprattutto si coltiva l’arte del respiro e il controllo della mente. Ci si rilassa. Ma mano che si impara a respirare consapevolmente, si impara a riconoscere i trucchi della mente, le sue ansie e le sue menzogne (perché la mente “mente”) e si comprende che vivere è un’arte che va appresa, che bisogna imparare a vivere, che non è per nulla scontato saper vivere da esseri umani.
Gli esseri umani. Che cosa sono? Dopo una settimana di esercizi spirituali l’impatto con il mondo reale (o forse meglio, scusate: con il mondo irreale della follia quotidiana dentro cui siamo immersi) non poteva essere più crudo. Un uomo a Civitanova Marche uccide un ambulante con la pelle di un altro colore di nome Alika perché “chiedeva con insistenza e disturbava la mia fidanzata” facendolo agonizzare per quattro minuti: in che stato era la sua mente? I presenti e i passanti non intervengono, non gridano, ma filmano con i cellulari la scena: in che stato era la loro mente? Due sorelle di 15 e 17 anni, Giulia e Alessia, sono travolte alla stazione di Riccione da un treno dell’alta velocità mentre in condizioni anomale cercano di attraversare il binario: in che stato era la loro mente? Una madre a Ponte Lambro lascia morire di stenti la figlia di 18 mesi dopo averla abbandonata sola a casa per diversi giorni per stare con un uomo: in tutti quei giorni, in che stato era la sua mente?
La mente vaga e fugge chissà dove, e qui non c’è più, perché non vede più quello che tutti vedono e non sente più quello che tutti sentono. Genitori che dimenticano i figli piccoli in auto, un figlio che uccide a coltellate la madre. La mente impazzita. Direi anche la mente malata, preda di quella violenza incontrollata che attraversa le nostre città rendendole ancora più roventi di quanto non siano già a causa del clima. Abbiamo già perso del tutto la cognizione dell’arte di vivere da esseri umani? L’abbiamo mai avuta? Che cos’è l’essere umano?
Parlo con insegnanti che mi raccontano della progressiva decadenza culturale che genera deficit di attenzione dei ragazzi che non arrivano a due o tre muniti di concentrazione, oppure che hanno un bagaglio lessicale di qualche centinaio di parole per una capacità di lettura e di interpretazione della realtà sempre più impoverite, così che il mondo, dalla vastità della sua gamma cromatica, si riduce a un bianco e nero tipo Far West: io e i miei amici buoni, gli altri cattivi. È la logica della banda, del clan, della tribù.
I nostri ragazzi hanno bisogno di imparare l’arte di vivere ma nessuno gliela insegna più. Le loro menti vengono riempite di nozioni di cui non hanno bisogno e lasciate senza gli strumenti esistenziali di cui hanno necessità vitale. Hanno bisogno di educazione, gli viene data (quando va bene) solo istruzione. Come se a un assetato che chiede acqua si dessero sabbia e cemento.
Ma che cos’è l’essere umano? Se andiamo a indagare la storia del pensiero troviamo le più contrastanti definizioni. Mortali e caduchi come le foglie (Omero), anime immortali (Platone), animali politici (Aristotele), incomunicabile solitudine (Duns Scoto), dotati di libero arbitrio (Cartesio), privi di libero arbitrio (Spinoza), legno storto ma anche coscienza morale (Kant), fenomenologia dello spirito (Hegel), volontà di vita (Schopenhauer), grumo di egoismo (Stirner), malinconia e sofferenza (Leopardi), qualcosa da oltrepassare (Nietzsche), un ego schiacciato tra inconscio e superego (Freud), personaggi in cerca d’autore (Pirandello), passione inutile (Sartre), essere-per-la-morte ma anche pastore dell’essere (Heidegger). Ai nostri giorni vanno di moda definizioni basiche di impronta scientifica: gene egoista (Dawkins), scimmia nuda (Morris), schiuma chimica (Hawking). Sul nostro comportamento etico David Hume ha scritto: “C’è un po’ di benevolenza, per quanto poca, infusa nel nostro cuore, qualche scintilla di amicizia per la specie umana, qualche particella della colomba impastata nella nostra struttura, insieme con gli elementi del lupo e del serpente”. A proposito di lupo, Plauto affermava che noi verso gli altri uomini siamo proprio così: Homo homini lupus. Cecilio Stazio due decenni dopo però gli rispose: Homo homini deus. Chi ha ragione? Siamo lupi o esseri divini? Chi meglio rispecchia la nostra essenza: chi pratica gli esercizi spirituali coltivando e vincendo se stesso, o i protagonisti dei casi di cronaca richiamati?
Ben lungi dal voler fare la morale, io solo constato la grande crisi della morale e di conseguenza dell’umanità. Le due cose infatti sono strettamente correlate, perché l’essenza specifica dell’essere umano che lo distingue da tutti gli altri viventi è proprio il suo essere un agente morale. Vale a dire: quello che fa un cane lo decide la sua natura, quello che fa un essere umano lo decide la sua cultura. La cultura non è erudizione, dati memorizzati, libri letti: la cultura è quello che resta una volta dimenticati tutti i libri e tutti i dati, e che fa agire in modo retto, giusto, gentile. Cioè in modo educato, laddove educazione non è galateo ma è formazione integrale e rettitudine della mente, come nel concetto greco di paideia, nel tedesco Bildung, nell’inglese education. Chi agisce in modo moralmente responsabile è un uomo colto, cioè coltivato, e la sua interiorità produce frutti buoni. Chi agisce irresponsabilmente è un incolto, lo è anche se ha letto migliaia di libri e sa parlare bene, perché la sua interiorità produce spine e funghi velenosi.
Io non so se dietro la quasi totale assenza di educazione morale nella nostra società vi sia un disegno. Talora però lo sospetto. Per “assenza dell’educazione morale” intendo l’assenza dell’etica nella scuola, nella produzione televisiva e cinematografica, nella letteratura, nell’arte, nella filosofia. Guai, oggi, a passare per “moralisti”! Molto più efficace essere immorali e immoralisti: vende molto di più. Quando mi prende il sospetto che questa assenza dell’etica sia voluta, ripenso a queste parole di Hannah Arendt: “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione tra realtà e finzione, tra vero e falso, non esiste più” (Le origini del totalitarismo, p. 649). Il suddito ideale del totalitarismo sono le persone che hanno perso cognizione del reale e la cui mente è in balìa di finzioni e virtualità di ogni sorta. Persone il cui io virtuale, cioè quello che vorrebbero essere in base a quanto viene loro inculcato dalla pubblicità e dalla fiction costruite a tavolino, è molto più forte del loro io reale, cioè di quello che di fatto sono: il che le porta a essere del tutto sconnesse dalla realtà e in balìa dei ciarlatani e soprattutto dei loro fantasmi interiori.
Una cosa, comunque, alla fine mi è chiara: noi non abbiamo un’essenza definita dalla natura, ma siamo ciò che esprime la nostra cultura. Il che ci rende al contempo peggiori e migliori delle bestie, lupi feroci e insieme simili agli dèi. Tutto in noi dipende dalla cultura, in quanto capacità di azione morale. E questa cultura dipende dall’educazione della mente. Ne viene che o mettiamo al centro dei programmi sociali e politici l’educazione della mente (a partire dalla sua capacità di attenzione e di concentrazione) o il baratro verso cui sprofondiamo si allargherà sempre più. Non dico di rendere obbligatoria per tutti una settimana di esercizi spirituali in quel convento trentino, ma qualcosa di simile nelle nostre scuole e nella programmazione culturale della società bisognerebbe escogitare.
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corallorosso · 3 years ago
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sono Massimo Vitturi, Responsabile Area Animali selvatici LAV. Ricorderai sicuramente la grande vittoria che abbiamo ottenuto lo scorso aprile con JJ4, la mamma orsa che era stata condannata al carcere a vita nella prigione del Casteller e che siamo riusciti a salvare, permettendole così di vivere una vita serena con i suoi cuccioli.Purtroppo, quella vittoria è stata solo una goccia nell’oceano! L’estate è appena iniziata e in Trentino un altro orso è già in pericolo di vita. Si tratta di M62: suo fratello, M57, è stato catturato e rinchiuso al Casteller solo un anno fa. Cosa accomuna quindi M62 con M57 o con M49, l’orso conosciuto come Papillon? Le minacce che pendono sulle loro teste per essersi semplicemente comportati da orsi. La situazione di M62 è, però, ancora più urgente: su di lui, infatti, pende una condanna a morte. M62 è stato avvistato nei pressi del centro urbano di Andalo a giugno, dove cercava cibo nei cassonetti. Il cibo è un richiamo per gli orsi e, nonostante la Provincia abbia iniziato un percorso di sostituzione dei cassonetti standard con quelli anti-orso ormai 12 anni fa, ancora non è riuscita a portarla a termine. Adesso, a causa dell’inefficienza della Provincia, un altro orso rischia la vita! Da fine giugno, M62 indossa un radiocollare: secondo le linee guida provinciali, se dovesse avvicinarsi altre 2 volte al centro urbano si potrà procedere con la sua esecuzione. caro/a, tutto questo è inaccettabile! Gli animali che vivono liberi nel loro habitat non possono continuare a pagare per le inadempienze degli esseri umani! Massimo Vitturi Responsabile Area Animali Selvatici LAV
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renzardi · 3 years ago
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#covidfree #depero SE VUOI CAMBIARE IL MONDO, CAMBIA INTANTO IL TUO MONDO! Un libro per ripartire: Renzo Ardiccioni, OTTIMO PRESENTE, Fioriti Editore, Roma 2020. OTTO LEZIONI DI PSICOLOGIA POSITIVA PER CAMBIARE IN MEGLIO LA NOSTRA VITA! La psicologia positiva s’interessa al benessere e alla salute, ovvero a tutto ciò che rende gli umani resilienti, ottimisti, gioiosi, felici. Attraverso ricerche su persone in grado di sormontare meglio di altre le difficoltà della vita, si possono trovare mezzi e strategie valide per vivere bene, adattabili a ogni individuo. "Ottimo presente" fa il punto sulle correnti e ricerche più recenti nel settore della psicologia positiva, da cui emergono idee e pratiche mirate al cambiamento positivo della nostra vita. Concepito come manuale per studenti, ricercatori, terapeuti, Ottimo presente si rivolge a ogni persona che s’interessi al funzionamento ottimale di individui e società. Dedicato anche a tutti coloro che vogliono ritrovare la speranza, in questi tempi oscuri di sirene apocalittiche, ridando il giusto valore al termine “positivo”... #manifestodellemanidegliumanididomani #futurism #selfhelp #relovution #OmniaVincitAmor #allyouneedislove #bookstagram #book #bookslovers #librezza #libridaleggere #libriconsigliati #bookstagrammer #booksbooksbooks #ilovebooks #igreads #booknerd #bookaddict #bookaholic #epicreads #bookart #booklover #dilettoinletto #lavieenrose #lavitainblu #allegria #rovereto #trentino LA VIE EN ROSE, LA VITA IN BLU... @liceo_depero @visittrentino @futurism (at Rovereto, Italy) https://www.instagram.com/p/CVK4TvaMZga/?utm_medium=tumblr
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thekitchentube · 3 years ago
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Fᴜsɪʟʟɪ ғʀᴇᴅᴅɪ ᴘɪᴄᴄᴀɴᴛɪ ᴄᴏɴ Mᴇʟᴀɴᴢᴀɴᴀ ғʀɪᴛᴛᴀ, ғɪᴏʀɪ ᴅɪ Cᴀᴘᴘᴇʀᴏ, Mᴇɴᴛᴀ ᴇ Pᴏᴍᴏᴅᴏʀɪɴɪ ɢɪᴀʟʟɪ 🌞Indubbiamente è arrivata l'estate ! Non che noi possiamo lamentarci del caldo, che quando ci chiamano da Roma per raccontarci dell'umidità, dell'afa e della pioggia di sabbia del Sahara a cui eravamo ben abituati in questo periodo, possiamo solo rispondere inviando la foto del termomentro, con temperature inferiori ai 25 gradi (15 la notte 😆) e, cosa ancora più entusiasmante, umidità molto al di sotto del 50%. Una foto che fa "rosicare" qualsiasi romano in questo periodo ! Ci divertiamo così 😂 💮L'aria è davvero purissima, tanto che quando passa una sola automobile ci si volta per lamentarsi del cattivo odore 😜, anche per la scarsa quantità di turisti rispetto alla media del periodo, così che sembra di vivere una vacanza esclusiva in Alto Adige quando si esce per boschi tra le fragoline 🍓appena maturate e i funghi agli angoli delle strade e sul legno dei ponti sui torrenti, non più divelti dalle troppe mani irrispettose di chi sciama in montagna senza saperla rispettare🤦‍♂️ Insomma, il clima e il "mood" ideale per una bella passeggiata e per un altrettanto bel ritorno con ad attenderci un buon piatto di pasta fredda, di quella che te la gusti proprio con tanto appetito dopo qualche km di salite e discese🚴‍♀️🚴‍♂️...magari accompagnandola con un buon calice di profumatissimo Kerner 🥂a tenerti compagnia. Ovviamente per la pasta fredda ci vuole pazienza e sapienza. Non date retta a chef più che improvvisati, che vi consigliano di raffreddarla sotto l'acqua corrente, come si fa per gli spaghetti cinesi, che tanto è la stessa roba, no ?😂😂 Fatela invece raffreddare su una spianatoia di legno, ben allargata senza olio o altri inutili accorgimenti. Quando sarà a temperatura ambiente potrete condirla con quello che più vi piace e, cosa altrettanto fondamentale, lasciarla riposare almeno un'ora ermeticamente chiusa, senza metterla in frigorifero, per darle modo di assorbire profumi e sapori come deve. Vi piace la nostra versione di oggi 😋? fateci sapere! Intanto vi mandiamo il nostro saluto e l'augurio di una buona settimana da un fresco e assolato Südtirol ⛰️🍀😘 (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/CQpqmoslz4u/?utm_medium=tumblr
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giovaneanziano · 4 years ago
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85 e 88 <3
Grazie ❤️❤️
Se potessi dare un pugno in faccia a chi?
Oggi il governatore del Trentino, Fugatti, che in 24 ore ha cambiato TRE VOLTE IDEA sulla situazione trentina di chiusura: togliamo la chiusura natalizia, da domani siamo zona rossa, no alla chiusura natalizia.
Dove vorresti vivere?
Canada, Islanda o a Pyramiden nelle isole Svalbard: poca gente, silenzio e inverno sempre
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abr · 4 years ago
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L’orso poveretto ha fatto il suo ma il politicante lo condanna a morte. Il politicante pure sta facendo il suo: se osasse non firmare il provvedimento sarebbe passibile di denuncia penale. 
Gli animalisti, gente piazzata sul coté che vuole PIU’STATO E GUARDA UN PO’ COSA SUCCEDE QUANDO LO OTTIENE, fan finta di scandalizzarsi e calano la carta “faruest” (come se i poveri passanti avessero estratto le Colt per difendersi). Far West che per inciso un tempo era il posto dove si andava volontariamente per cambiare la propria vita in meglio mettendosi in gioco e in rischio (freudiani ‘sti animalisti); ora invece nella neolingua dei brubru ha preso il posto che spetterebbe alla SIBERIA. 
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Modena si promuove per natale ed è anche idea regalo
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Modena si promuove per natale ed è anche idea regalo Perché non mettere Modena nel pacchetto regalo sotto l'albero di Natale? È una delle idee di promozione turistica che propone il portale al seguente link: una Gift card, con un valore a partire da 10 euro, per donare una o più esperienze che si possono prenotare direttamente dal sito: dalla visita guidata alla Ghirlandina nel sito Unesco, con piazza Grande e Duomo, alle Sale storiche del Palazzo comunale o all'Acetaia, fino a Palazzo Ducale, alla Casa museo Luciano Pavarotti, al tour dei sapere e dei sapori in centro storico o a uno dei musei dedicati ai motori che fanno parte del circuito della Motor Valley. La Gift card è valida fino alla fine del 2024. Nel frattempo, è stata lanciata dal Comune di Modena anche una nuova campagna digitale per promuovere le tante iniziative che accompagnano le festività natalizie e il Capodanno con l'evento caratterizzato dal caleidoscopio multimediale di luce e musica in anteprima mondiale proposto dall'artista Robert Henke in piazza Sant'Agostino. E la campagna è caratterizzata, appunto, da fasci di luce e scritte, con la M del logo Visit Modena che si illumina di un bagliore bianco freddo Immagini rappresentative delle diverse anime del territorio modenese elaborate con linee di neon. Tre diversi range di colore, sui toni del bordeaux, ciano e verde acqua – colori istituzionali del marchio Visit Modena - a identificare in modo riconoscibile altrettante proposte. "Trasformare Modena in una destinazione privilegiata durante le festività, attraendo visitatori provenienti da diverse regioni italiane" è l'obiettivo della campagna, promossa dal Servizio Promozione della Città e Turismo del Comune di Modena, in collaborazione con Modenatur, Dmo del territorio modenese, e realizzata dall'agenzia di comunicazione Studiowiki. L'evento di Capodanno, la promozione dei pacchetti che combinano soggiorno ed esperienze nel territorio durante le festività sono i messaggi chiave intorno a cui ruota la campagna digitale, che trova il suo punto focale nella landing page tematica al seguente link (al seguente link per Modena capodanno). Qui il visitatore può trovare raccolta in un unico luogo l'offerta completa per il Capodanno a Modena, le esperienze da vivere nel periodo festivo, le informazioni sugli eventi e anche la proposta "Regala Modena" con Gift card che consentono al destinatario di prenotare una o più esperienze presenti sul portale. "La landing page – spiegano i promotori - è il punto di atterraggio di tutte le campagne digitali e di social media marketing, declinate sulle piattaforme Meta e Google Ads con annunci profilati per caratteristiche anagrafiche, interessi e geolocalizzazione. Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino sono le principali regioni target, per proporre gli short break durante le festività". Con questa campagna Modena, città creativa dell'Unesco per le Media Arts, si presenta così come destinazione in grado di ispirare, emozionare e coinvolgere i turisti nel periodo più magico dell'anno. Il calendario completo degli eventi, delle iniziative e delle offerte è consultabile al seguente link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Bolzano lingue che convivono in un territorio di confine
A Bolzano lingue diverse convivono per motivi storici e culturali. Dopo essere stato per un secolo parte prima dell'impero austriaco e poi dell'impero austro-ungarico, alla fine della Prima Guerra Mondiale, l'Alto Adige divenne parte dell'Italia. Fu una concessione fatta dalla sconfitta Austria alla vittoriosa Italia. Nella regione, a statuto speciale, si parlano, dunque, più lingue. Quante lingue si parlano a Bolzano? A Bolzano, una città situata nella regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol in Italia, si parlano principalmente due lingue ufficiali: l'italiano e il tedesco. Questo è dovuto alla posizione geografica della città, che si trova al confine tra Italia e Austria, e alla presenza di una significativa minoranza di lingua tedesca nella regione. Inoltre, nella città di Bolzano è anche diffusa la lingua ladina, che rappresenta una minoranza linguistica della regione. In generale, la popolazione di Bolzano è solitamente bilingue in italiano e tedesco, mentre la conoscenza della lingua ladina varia a seconda dell'area geografica e del contesto sociale. Perché a Bolzano si parlano più lingue? La presenza di diverse lingue in quest'area è dovuta alla storia della regione, che è stata oggetto di molte contese tra Italia e Austria nel corso del tempo. A seguito della Prima Guerra Mondiale, la regione fu assegnata all'Italia, ma la minoranza di lingua tedesca continuò a vivere nella regione, mantenendo le proprie tradizioni linguistiche e culturali. Inoltre, la minoranza di lingua ladina rappresenta una piccola comunità autoctona che vive in alcune valli delle Dolomiti. Inoltre, la presenza di lingue diverse a Bolzano e nella regione di Trentino-Alto Adige/Südtirol è stata anche influenzata dalla posizione geografica della regione, che ha favorito lo sviluppo di una società multilingue e multiculturale. Cosa significa essere una regione autonoma? Il Trentino-Alto Adige/Südtirol è una regione autonoma. Vale a dire una suddivisione amministrativa dello Stato che ha un alto grado di autonomia rispetto al governo centrale. Una regione autonoma ha il potere di governare e prendere decisioni su alcune materie che riguardano la propria regione, senza dover richiedere il permesso o la supervisione del governo centrale. Questo significa che una regione autonoma ha una propria costituzione e un proprio sistema legislativo, amministrativo e giudiziario, che possono essere differenti da quelli del governo centrale. Lo status di autonomia garantisce la protezione delle minoranze etniche o linguistiche, la necessità di proteggere la loro identità culturale. In altri casi ha un'importanza strategica per la sicurezza nazionale. L'autonomia di una regione non significa che sia completamente indipendente dal governo centrale. Infatti, ci sono alcune materie, come la politica estera, la difesa e la sicurezza nazionale, che restano di competenza esclusiva del governo centrale. Le altre regioni autonome sono In Italia, le regioni autonome sono la Valle d'Aosta, il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna e la Sicilia. In copertina foto di Bernd Hildebrandt da Pixabay Read the full article
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