#Talento TIC
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Encuentros 4.0 de Telecom: TIC y transformación digital en la formación de talento
Una nueva experiencia de Encuentros 4.0, el ciclo de la empresa Telecom que ofrece miradas diferentes sobre el rol de la tecnologías de la información y la comunicación (TIC) y la evolución digital de las instituciones llegó a la ciudad de Ushuaia, en la provincia de Tierra del Fuego, la ciudad más austral de mundo. Continue reading Untitled
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#Analía Cubino#Córdoba#Corrientes#encuentros#Encuentros 4.0#Fábrica de Talento#formación#Gustavo Melella#Internet#Mendoza#Ministerio de Educación#Ramón Arellano#talento#Telecom#TIC#Tierra del Fuego#transformación digital#Ushuaia
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Vertigini Letterarie
Leggendo Robinson, l'inserto domenicale de la Repubblica, mi è capitata nella sempre bellissima intervista a fine inserto di Antonio Gnoli questa risposta: la letteratura è insieme all'arte il più straordinario serbatoio di immagini e di suggestioni. Certi romanzi spiegano la geografia meglio di un geografo. Queste parole sono state dette, appunto, da un grande geografo italiano, Franco Farinelli. E mi sembrano perfette per parlare un po' di questa carta geografica della letteratura del '900 che è questo libro, che mi ha tenuto tutto il mese di Settembre sulle sue pagine.
Ho scoperto il nome di William Gaddis anni fa, dopo aver letto quel capolavoro che è L'Incanto del Lotto 49 di Thomas Pynchon. Del misterioso autore di quel libro non si sanno che poche cose, fotografie solo da giovane studente, tanto che alcuni sospettarono che fosse uno pseudonimo di Gaddis. Questa è leggenda, Pynchon esiste davvero, ma è vero invece che tutti e due sono i pilastri del post-modernismo letterario americano, che ha incantato tutta una serie di scrittori diventati iconici, con romanzi quali L’arcobaleno della gravità di Thomas Pynchon (1973), Infinite Jest di David Foster Wallace (1996) e Underworld di Don De Lillo (1997) o Le Correzioni di Jonathan Franzen (2001).
Le Perizie è un libro mondo, scritto nel 1955 (1220 pagine) che è stato riproposto da Il Saggiatore dopo quasi 50 anni dalla prima edizione Mondadori, che all'epoca lo divideva in due volumi (1967). Racconta la storia di Wyatt, un giovane del New England cresciuto dal padre pastore protestante e la Zia Mary, ultra calvinista, nel ricordo di sua madre Camilla, morta in un viaggio in Spagna. Wyatt scopre di avere un talento particolare nel disegno, tanto che una volta arrivato a New York viene ingaggiato come falsificatore di antichi quadri rinascimentali fiamminghi da un ricco uomo d'affari, Recktall Brown (il cui nome è tutto un programma). Tutto intorno a questa vicenda gira un gruppo di personaggi secondari e delle loro storie, tra scrittori in cerca di successo, attrici, artisti, poeti, critici d'arte che tra feste senza senso e dissertazioni esistenziali si interrogano sul ruolo dell'arte, degli artisti e del loro senso nel mondo. Le perizie del titolo è un sottile gioco semantico: sono sia quelle tecniche che certificano l'autenticità di un'opera d'arte, ma sono anche in senso più ampio una disamina infinita che vede i personaggi coinvolti in un interrogarsi minuzioso sulla crisi del pensiero filosofico occidentale, dalla metafisica aristotelica alla storia dell’alchimia, dalla storia delle dottrine religiose alla storia dell’arte moderna.
Quello di Gaddis fu volutamente un tentativo di scrivere un libro che andasse oltre, sia in termini strutturali che soprattutto linguistici. È l'apoteosi della citazione, di oscuri pittori fiamminghi del 1500, di testi scritti da santi eretici, di luoghi veri e immaginari, in un mix che si pone a metà strada tra il Faust e Finnegans Wake. All'epoca fu un fiasco, tanto che Gaddis per oltre venti anni abbandonerà la letteratura e lavorerà come pubblicitario per grandi gruppi industriali americani, come l'IBM. Ritornerà al romanzo solo venti anni dopo, con un'opera forse ancora più audace, JR, che però stavolta fu un successo, tanto che vincerà nel 1976 il prestigioso National Book Awards, premio che Gaddis vincerà ancora nel 1994 con A Frolic Of His Own (non tradotto in Italiano).
Tra i suoi più grandi ammiratori c'è Jonathan Franzen, che ha intitolato il suo podcast e blog personale Mr Difficult, non a caso, dato che era il soprannome di Gaddis per via del suo stile barocco, a tratti schizofrenico, imperscrutabile e con la caratteristica, unica e singolare, di caratterizzare i personaggi per uno stile riconoscibile nel linguaggio (per spiegarmi meglio, come quei tic linguistici che si hanno, il ripetere spesso un intercalare, un modo di dire e così via). Nel 2002 Franzen scrisse sul New Yorker un articolo, intitolato Mr. Difficult: William Gaddis and the Problem of Hard-to-Read Books, in cui divide i lettori in due gruppi: gli Status Model, che cercano in un romanzo una forma d'arte, e i Contract Model, che cercano in un romanzo una forma di intrattenimento. In Gaddis lo sfoggio, nel caso de Le Perizie, di citazioni erudite, rimandi all'antropologia, all’esoterismo, alla teologia cristiana o alla pittura fiamminga sono segnali paradigmatici di Status Model, e fu questa analisi stilistica che portò lo stesso Franzen a passare dal romanzo forbito (e a tratti indimenticabile) ma "difficile" da leggere che fu Le Correzioni a quello più semplice strutturalmente e più godibile che fu il successivo Crossroads.
Leggendolo, ho detto alle mie amicizie di lettura che non lo avrei consigliato a nessuno, sebbene sia stata una delle letture più incredibili della mia vita. Perchè c'è uno sforzo intellettuale che, e non so nemmeno se sia in fondo un problema, non è solitamente più richiesto per lo meno in un momento personale di riflessione come può esserlo una lettura.
Lascio l'ultima riflessione alla traduzione: fu opera già nel 1967 del grande Vincenzo Mantovani, uno dei più grandi traduttori di autori anglofoni della nostra editoria, scomparso l'anno scorso. Lui aveva un amore viscerale per Gaddis, che mi rendo conto era una sfida da rompicapo per un traduttore ma che per lo stesso motivo era amatissimo da chi queste sfide le accettava. Lo stesso Mantovani lavorò per 15 anni alla traduzione di JR, che è in pratica un romanzo dialogo su un giovane genio adolescente che scopre un modo per fare soldi nella finanza, ma non trovò mai un editore disposto a pubblicarlo. Ci riuscì solo nel 2009, grazie alle Alet di Padova, che tra l'altro non pubblica più, rendendo introvabile questo altro romanzo così sui generis e forse per questo così fondamentale.
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“Casi todo lo absurdo de nuestra conducta es resultado de imitar a aquellos a los que no podemos parecernos”
Samuel Johnson
Fue un poeta, ensayista, biógrafo, crítico literario y lexicógrafo inglés nacido en Lichfield Staffordshire en septiembre de 1709.
Conocido como el Dr. Johnson, es una de las figuras más notables de Inglaterra y conocido como uno de los mejores críticos literarios en el idioma inglés.
Fue autor del primer diccionario de la lengua inglesa, poseedor de un gran talento y una prosa de estilo inigualable.
Estudió en la universidad de Oxford la cual abandonó debido a problemas económicos. Trabajó en condiciones difíciles como periodista y traductor en Birmingham y como maestro de escuela en su ciudad natal.
En 1737 se trasladó a Londres en donde comenzó a escribir para una revista literaria. En 1755 tras nueve años de esfuerzo publicó el primer diccionario de la lengua inglesa.
El Diccionario de Johnson fue muy importante en su tiempo y hoy en día es aclamado como “uno de los mayores logros de la erudición”.
Escribió numerosos ensayos y críticas literarias a la obra de William Shakespeare.
De carácter brusco, de estatura alta, de complexión robusta y un tanto desarreglado y afectado de tics y de gesticulaciones nerviosas a veces desconcertaban a los que lo conocían.
A raíz de la publicación de su diccionario, se convirtió en una celebridad y le fue concedido el título de Doctor, por parte del Trinity College de Dublín.
Su personalidad contrastaba con su profunda erudición, su brillante conversación y su aparente conservadurismo.
Jamás hizo fortuna y vivió la mayor parte de su vida en precarias condiciones, fracasó en su intento de ser director de una escuela y fundó su propia escuela en Edial, a las afueras de Lichfield. El colegio fue un fracaso y le costó buena parte de sus ahorros, dedicándose a la escritura.
Como crítico literario, Johnson tuvo una influencia duradera, aunque no todo el mundo lo veía con buenos ojos, y sentó las bases del debate literario en lo concerniente a las figuras de Shakespeare, Milton, Dryden, McPherson y Gray. Durante la primera mitad del siglo XIX la literatura secundaria empezó a ignorar los escritos de Johnson, y no fue que a partir de finales del siglo XIX que su figura como escritor y crítico literario comenzó a revitalizarse.
En el Reino Unido, la figura de Johnson sigue causando profunda admiración, y existen numerosas sociedades formadas en torno a su figura y legado, dedicadas al disfrute de su vida y obra y en 1999 el canal de television BBC Four, puso en marcha el premio Samuel Johnson como galardón de obras de no ficción.
Johnson cuenta con dos museos en el Reino Unido. El principal en su casa natal en Lichfield y alberga numerosos objetos personales, correspondencia y escritos. El segundo museo está en la casa en la que vivió entre 1748 y 1759 en Gough Square en Londres, asistencia también hay un monumento en su honor en la Catedral de San Pablo en Londres.
Fuente: Wikipedia.
#inglaterra#samuel johnson#citas de poetas#frases de poetas#frases de reflexion#citas de reflexion#citas de escritores#notas de vida#poetas#literatura#escritores#reino unido
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Umbrella Pharmaceuticals - Chapter 10
Raccoon City. Medio oeste americano.
A las afueras, en las montañas Arklay, una mansión.
13 de noviembre de 1967. Una solitaria figura se detiene ante la puerta principal. Era George Trevor, el popular arquitecto norteamericano responsable de su diseño y construcción.
Oswell E. Spencer lo había invitado a su inauguración, junto con su familia, como agradecimiento. Se lo tomó como un hiato antes de comenzar con la reforma de Ashford Hall solicitada por Edward Ashford, a quien había conocido por recomendación de Spencer.
Jessica, su esposa, y Lisa, su pequeña hija de 14 años recién cumplidos, serían las primeras en acudir. Luego iría él después del trabajo…
Pero al llegar, no pudo ver a su esposa e hija por ninguna parte.
Entró en la casa.
13 de noviembre de 1967
Terminé de trabajar, me fui de Nueva York y aparqué frente a la mansión por la noche, sobre las 6 p.m. El espacioso vestíbulo principal. Las ornamentadas dos escaleras que conducían al segundo piso… joder, lo echaba de menos.
Tardé cinco años en erigirla según las directrices de Spencer, mucho más de lo previsto, pero mereció la pena.
Vi a Spencer descender las escaleras a mi encuentro. Exculpó la ausencia de Jessica y Lisa explicando que se habían marchado para visitar a la tía Emma, que había caído enferma.
En el comedor de la primera planta, brindamos por la mansión. Spencer había dispuesto sobre la alargada mesa de caoba una colección de lujosos platos de fina cerámica. Arriba destacaba una estatua de Rodin colocada junto al pasamanos de la galería de la segunda planta. La estatua parecía observar el servicio con envidia.
Tratándose de una inauguración, no me imaginaba como el único invitado. Aparte del tic-tac del reloj de pared, un desolado silencio reinaba en la estancia.
Echaba de menos a Jessica y Lisa.
Spencer me contó que la fiesta inaugural se celebró hace tres días, y que Lisa tuvo la oportunidad de tocar el piano tanto como quisiera. Al parecer, había tocado la sonata para piano número catorce de Beethoven, la preferida de Spencer. Dijo que aplaudió mientras la elogiaba por su talento. Soñé despierto con la sonrisa de mi hija.
Me sentía muy solo sin ellas.
14 de noviembre de 1967
Spencer me hizo una visita guiada por el lugar. Me quedé boquiabierto con el excesivo esplendor y extravagancia de la decoración. Pinturas de Da Vinci, estatuas de Rafael… En una habitación había colocado una estatua de piedra cuyos ojos eran piedras preciosas. En otra desfilaba una hilera de armaduras medievales. Todo formaba parte de su colección privada.
Me cuestioné el porqué de las trampas.
18 de noviembre de 1967
Sin noticias de Jessica y Lisa.
No podía comunicarme con ellas porque la línea telefónica estaba sin instalar. Fui a beberme un café a la galería de la segunda planta, donde se había colado una hueste de cuervos que no paró de graznar.
Mal presagio. Tenía la sensación de que alguien me observaba. También vi algo extraño en el patio… Detrás de la catarata artificial descubrí una escalera no incorporada al diseño original.
Tres hombres vestidos con batas blancas aparecieron de repente. ¿Quién es usted? Por favor, no nos haga perder el tiempo dijo uno de ellos, como si me regañara, y me sacó de allí. Su bata blanca desprendía un ligero olor a desinfectante. ¿Y estos quiénes eran?
20 de noviembre de 1967
Perdí el mechero.
Me lo regaló mi esposa por mi cumpleaños. Creí haberlo dejado en la habitación con el rifle de caza.
¿Alguien me lo robó? ¿Jessica y Lisa no van a volver?
Estaba ansioso…
Spencer se rio cuando le comuniqué mis preocupaciones. Le aseguré que no podía soportarlo, que me marcharía para reencontrarme con ellas.
21 de noviembre de 1967
Empaqué mis cosas y me despedí de Spencer. Él me siguió hasta la primera planta y entró en una de las habitaciones.
Tras su desaparición, me topé con un hombre ataviado con una bata blanca. Miraba un cuadro. Era uno de los tres hombres del patio.
La vida es larga y a la vez tan corta, susurró. Luego sonrió y se rio.
Algo me golpeó la cabeza y quedé inconsciente.
24 de noviembre de 1967
Tres días encerrado. Es por una cuestión de seguridad dijo el hombre de la bata blanca mientras me pasaba un plato de comida cruda.
Y me di cuenta. Las dos únicas personas que conocían todos los secretos de la mansión eran Spencer y yo. Si yo muriese, Spencer sería el único.
Tenía que escapar. ¡Pero no podía zafarme de las trampas que yo mismo creé! Unas cosas se desprendieron del techo para caer sobre mí. ¡Arañas! Aplasté a varias de ellas intentando escapar.
27 de noviembre de 1967
Me escabullí de la celda para enfrentar la realidad de todas las trampas y mecanismos que debía memorizar para lograr salir de la maldita mansión.
El tigre… El emblema de oro…
Para qué servía todo aquello.
30 de noviembre de 1967
Sin salida. No importaba nada: sin salida. Un laboratorio… una cueva… y, entonces, unos zapatos de tacón.
¡Jessica!
5 de diciembre de 1967
Sediento y hambriento.
¿Por qué?
7 de diciembre de 1967
Todo está oscuro… Estoy atrapado en un húmedo túnel subterráneo. ¿Un callejón sin salida?
Enciendo mi última cerilla. Veo una lápida. Y grabada en ella, un nombre: George Trevor.
¿Ese soy yo, verdad? Irónico. Extraño sentido del humor.
He dado una vuelta completa. Es inútil. No puedo salir. Siento cómo mis sentidos me fallan… Jessica… Lisa… Perdonadme.
Pronto me reuniré con vosotras.
George Trevor
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Huawei ICT Competition de Práctica e Innovación abre inscripciones en República Dominicana
La Competencia Global y la Ceremonia de Entrega de Premios se realizarán en mayo de 2025, en China. Santo Domingo. – La empresa líder en Tecnología de la Información y Comunicaciones (TIC), Huawei, dejó abierta las inscripciones hasta finales de diciembre para participar en el ICT Competition de Práctica e Innovación, en un intercambio de talentos que involucra a estudiantes universitarios de…
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Talento humano, el reto más grande de las empresas en las TIC
Talento humano, el reto más grande de las empresas en las TIC ● En un escenario tecnológico y de información que muta constantemente, las organizaciones deben saber buscar y conformar talento humano versátil, que sepa adaptarse e innovar en el trabajo en equipo. ● La Dra. Adelaide Bianchini, Directora del Máster Universitario en Gestión de las Tecnologías de la Información y la Comunicación de la…
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Tecnología y Software en América Latina
América Latina emerge rápidamente como un centro de innovación tecnológica que aprovecha el talento local y las oportunidades del mercado para convertirse en un actor clave en la economía digital global.
De acuerdo al último informe de International Data Corporation (IDT), empresa especialista en estudios de mercado, en 2024 latinoamérica logrará un crecimiento promedio de 11% en la industria de Información y tecnología (IT) en toda la región.
Las próximas tendencias en innovación tecnológica que acompañan este crecimiento son aquellas vinculadas principalmente a empresas emergentes de alta escalabilidad o startups, Inteligencia artificial, desarrollo de software y servicios digitales.
Startups y Ecosistemas Tecnológicos:
Una startup es una empresa innovadora que se encuentra en desarrollo, presenta un modelo de negocio dinámico centrado en la escalabilidad y emplea tecnologías de la información (TICs).
En América latina, estas empresas han logrado una gran proliferación atravesadas por la masificación del uso de las nuevas tecnologías. Como consecuencia, algunas regiones se posicionan como ecosistemas tecnológicos. De acuerdo a Startup Genome, un ecosistema consiste en “una agrupación de startups y entidades relacionadas que se nutren de una serie de recursos compartidos, generalmente en el centro o dentro de la misma región”.
El último informe lanzado por esta empresa, The Global Startup Ecosystem Report 2024, demostró que las ciudades de américa latina líderes en ecosistemas de startups en la región son:
São Paulo y Rio de Janeiro en Brasil;
Ciudad de México en México;
Bogotá en Colombia;
Santiago y Valparaíso en Chile;
Córdoba y Buenos Aires en Argentina.
De las cuales, Sao Paulo está mejor valorada y Ciudad de México, con 8 startups unicornio, ha mostrado el mayor crecimiento durante el último año. Todos estos ecosistemas están siendo impulsados por inversiones extranjeras y locales, así como por programas de incubación y aceleración.
Empresas como Kavak en México, Rappi en Colombia y Quinto Andar en Brasil, entre otras han alcanzado el estatus de "unicornios", es decir, valoradas en más de mil millones de dólares. La consultora CB Insights elaboró una lista con las más de 1200 empresas unicornio globales. Aquí enlistamos 10 de los unicornios más valiosos de América latina en 2024.
Desarrollo de Software y Servicios Digitales:
El desarrollo de software es uno de los sectores más dinámicos en la región. Las múltiples agencias que ofrecen este servicio se dedican al diseño, desarrollo, producción, distribución, venta y consultoría en TICs. Actualmente, según el periódico Nuevo Atardecer, empresas de toda América Latina exportan soluciones tecnológicas a nivel global. Las tendencias del sector incluyen la oferta de servicios digitales como:
Desarrollo de aplicaciones móviles para múltiples plataformas.
Desarrollo de sitios web.
Servicios de almacenamiento online.
Programación en diferentes lenguajes, Low-Code y No-Code.
Testing y mantenimiento.
Países como Uruguay, Chile y Argentina se han destacado en la producción de software y servicios de TI, con un enfoque en la calidad y la innovación. Algunas de las agencias especializadas como Ancient, Aeurus y Switch Software ofrecen un paquete de soluciones digitales que van desde el desarrollo web, diseño UX/UI, ciberseguridad y mantenimiento, dando un seguimiento personalizado a cada cliente.
Por otro lado, otras agencias se enfocan en brindar asesoría en Marketing digital y SEO, servicios cuya demanda está en auge por la creciente digitalización de las empresas latinoamericanas. Ejemplos de este tipo de negocios en latinoamérica incluyen a Octopus Digital Strategy, LOUP brand & Digital Performance y Backlinks&SEO. Estas empresas ofertan otro tipo de soluciones digitales que tienen como objetivo llevar a cabo estrategias de promoción de servicios y productos en diferentes medios y plataformas, tales como:
Optimización de motores de búsqueda SEO.
Community Management o gestión de identidad de marca en redes sociales.
E-mail marketing y Gestión de publicidad digital.
Producción audiovisual y Diseño gráfico.
Fintech y Blockchain: Una de las mayores tendencias en América latina en los últimos años ha sido la vertiginosa adopción de tecnologías financieras y la expansión de empresas Fintech. Es decir, aquellas que utilizan softwares y nuevas tecnologías para ofrecer servicios financieros como pagos, préstamos, inversiones y seguros. Algunas de las empresas más valoradas de la región como Nubank, Creditas, Ualá, MercadoPago y RappiPay se caracterizan por la innovación, digitalización y modernización de las finanzas, transformando la manera en que nos relacionamos con el dinero.
De acuerdo al informe de la Comisión Económica Para América Latina (CEPAL) sobre “Fintech en América Latina y el Caribe 2023”, el crecimiento interanual en el número de emprendimientos de este tipo alcanzó la insólita cifra de 340% entre 2017-2023, fenómeno que refleja la estabilización y resiliencia a largo plazo del sector.
Una de las tecnologías en auge adoptada por estas empresas es Blockchain, una tecnología que permite crear bases de datos compartidos y seguros con bloques enlazados mediante cadenas de códigos únicos. Con múltiples usos y un desarrollo cada vez mayor, uno de sus beneficios radica en aportar seguridad y confiabilidad a las transacciones monetarias.
Educación y Capacitación: A pesar del desarrollo tecnológico alcanzado, todavía quedan desafíos a los que hacer frente. El informe de CEPAL “Innovation for development”, remarcaba en 2021 la importancia de acelerar la transformación digital para el desarrollo de derechos fundamentales como la educación y la salud. En este sentido, apostar por la conectividad y llevar adelante políticas públicas de alfabetización digital es una forma de reducir las brechas digitales, externas (entre continentes y países extranjeros) e internas (al interior de la población de cada país). Al mismo tiempo, la educación y la capacitación en TICs son cruciales para sustentar el crecimiento del sector tecnológico.
Iniciativas como “Jóvenes a Programar” en Uruguay y "Laboratoria" en Perú y México están capacitando a la próxima generación de desarrolladores y profesionales de TI con una visión inclusiva que enfatiza el acceso a verdaderas oportunidades de formación y de trayectoria profesional. Estas organizaciones se centran en brindar habilidades de programación y desarrollo de software a jóvenes y mujeres, promoviendo la inclusión en el sector tecnológico.
Desafíos y Oportunidades: A pesar del incremento de la presencia de startups y del uso de nuevas tecnologías, la región enfrenta desafíos como la brecha digital y la falta de infraestructura tecnológica en áreas rurales. Sin embargo, también presenta oportunidades para el crecimiento y la innovación. El apoyo gubernamental y las políticas favorables pueden jugar un papel crucial en el fortalecimiento del ecosistema tecnológico.
América Latina está en un camino ascendente en el ámbito de la tecnología y el software. Con un ecosistema de startups que se posiciona a nivel global, una fuerte demanda de servicios digitales y un enfoque en la educación y la capacitación. La inversión continua y el apoyo a la innovación serán claves para mantener este impulso y asegurar un crecimiento sostenible hasta convertirse en un líder en la economía digital.
Imagen de Sasin Tipchai en Pixabay
#educacion#capacitacion#Sofward#economia digital#Sasin Tipchai#Pixabay#America latina#tecnologica#Estructura#Internet
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De acuerdo con el calendario, hoy se celebra el "día internacional de la juventud" como cada 12 de agosto, según lo establecido por la Asamblea General de las Naciones Unidas, por recomendación de la Conferencia Mundial de Ministros de Asuntos de la Juventud desde 1999. En el más reciente estudio “Juventudes vulnerables, competencias digitales y formación profesional en América Latina” de la OIT de 2024, entre las competencias más solicitadas del sector TIC que serán cruciales para facilitar la inserción de las y los jóvenes en un mercado laboral cada vez más digitalizado se identifican: 1. Alfabetización en información y datos. 2. Comunicación y colaboración en línea. 3. Creación de contenidos digitales. 4. Seguridad en la red. 5. Resolución de problemas . Además, la OIT destaca la importancia de habilidades en áreas como análisis de datos, ciencias de datos, ciberseguridad, programación, y la capacidad de trabajar con inteligencia artificial y grandes modelos de lenguaje. En Colombia, el panorama refleja esta tendencia global. Según estudios del Ministerio TIC, existe un déficit significativo de profesionales en ciencias de la computación. Se estima que para 2025, el país podría enfrentar una brecha de talento digital de hasta 265,000 trabajos, incluyendo hasta 112,000 desarrolladores de software. Pero, hay esperanza en las habilidades digitales para el mercado laboral, una perspectiva eclipsada permanentemente por la distracción y el entretenimiento, aún se puede estudiar para aprenderlas y usarlas de manera responsable y productiva. La digitalización está creando nuevos empleos y ocupaciones, aunque también está eliminando otras ocupaciones o funciones, especialmente aquellos que involucran tareas rutinarias y manuales. La demanda de habilidades está cambiando, con un aumento en la necesidad de habilidades digitales avanzadas y habilidades blandas como la comunicación y la colaboración. Esta es una Conversación con Claudia López Duarte, coordinadora nacional de política pública en formación profesional de la OIT en Colombia.
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Robert Sneyder:líder sinónimo de progreso e innovación en el Chocó.
"Su visión de disminuir las brechas digitales en el departamento y de aportar a través de las tecnologías de la información al mejoramiento de la calidad de vida de nuestra comunidad, lo han llevado trabajarle a ello."
Robert nació al sonido de las olas del mar pacifico en el municipio del Bajo Baudó en su cabecera municipal Pizarro. Es el mayor de 6 hermanos, lo que le ha dado una responsabilidad inherente de ser un modelo. Es egresado del colegio Carrasquilla en donde desde muy temprano mostró su amor por la tecnología, pero que en aras de buscar la excelencia académica se decidió por la modalidad de ciencias, ya que, los mejores puntajes de las pruebas de estado para la época, salían de esta modalidad.
Su amor por la tecnología lo llevó a proyectar el sueño de ser ingeniero, a lo cual le dio inicio cuando tomó la decisión de irse a estudiar ingeniería de Sistemas en la universidad tecnológica de Pereira, contando para ello con el apoyo de toda su familia. Fue una etapa de nuevos retos para un joven de provincia del pacifico, alejado de su hogar, en un entorno frio y hostil como lo son las ciudades del interior del país.
Robert asimilo con gran facilidad la dinámica citadina y comprendiendo la integralidad de la ingeniería de sistemas, combinó sus estudios superiores con una formación de diferentes cursos en el SENA, en los cuales se enamoró perdidamente de los sistemas operativos libres, lo que lo llevó a sellar ese amor con una formación a nivel de maestría de orden internacional con la universidad Oberta de Cataluña-España.
Robert siempre se ha sentido orgulloso de su origen chocoano, de su gente y atendiendo el llamado de su corazón, regreso a Quibdó a apostarle al cambio con el que tanto había soñado. Fue así como comenzó su vida laboral en el Instituto de Bienestar Familiar, espacio en el cual comenzó desde muy abajo, pero su tesón y compromiso en poco tiempo lo llevó a liderar el departamento de sistemas, en donde se le confío el desarrollo de múltiples proyectos, en el cual logró mantener la plataforma tecnológica, así como la implementación del sistema digital y la modernización tecnológica de toda la institución, gozando de reconocimiento por el ICBF en el orden nacional por su eficiencia. A la par de este proceso, se suma a hacer aporte a la juventud desde la docencia en la UTCH, en donde trabajó con diferentes carreras profesionales temas actuales como la programación y análisis y diseño de sistemas de información.
Pero sus aportes al Chocó han sido desde diferentes sectores, es así que con la visión de disminuir las brechas digitales del departamento y de aportar a través de las tecnologías de la información al mejoramiento de la calidad de vida de nuestra comunidad, decidió asociarse creyendo en las bondades del territorio, la calidad de los profesionales y crear empresa. Hoy X-TIC es una de las empresas líderes en todo el tema tecnológico desde donde han tenido laoportunidad de trabajar en más de 40 proyectos con alto impacto en la región, entre los cuales podemos resaltar los puntos vive digital donde se conectaron diferentes municipios con las zonas Wifi gratis para la gente, así como Chocó-Travel uno de los proyectos pioneros en el City Marketing del Chocó como un destino turístico, en el cual se conectan directamente entre empresarios turísticos y clientes, conociendo de primera mano, cada uno de los productos de cada municipio. Y, por último, la plataforma llamada pescado fresco, que para su lanzamiento gozo de la presencia del gobierno nacional, a través del ministro de tecnología de ese momento, enviando un mensaje sobre como los chocoanos pueden hacer cosas innovadoras, visibilizando el talento y la capacidad local en temas tecnológicos a día de hoy.
Pero todo no ha sido color de rosa, ha tenido momentos difíciles que cambiaron el rumbo de su vida, ya que su constancia lo había logrado posicionar en la secretaría de gobierno de la alcaldía de Bogotá, en donde lideró un proyecto macro para las 20 alcaldías locales, enfocado en el tema de proceso de migración a software; pero que por condiciones climáticas lo afectaron altamente, poniendo en riesgo su integralidad. Un sueño diluido que se pudo cumplir de manera contractual, pero que lo dejaron con un sinsabor de no poder finalizar el proyecto.
En la actualidad, Robert viene desempeñándose como líder de innovación en el SENA-Chocó, espacio que le ha permitido formar una visión del gran potencial que tiene esta institución para ser ese motor de desarrollo que ayude al departamento a salir de muchos de sus problemas a través del mundo digital, teniendo como pilares para ello el emprendimiento, el empleo y la formación orientada a las necesidades globales dentro de un mercado de servicios digitales. A pesar de la brecha digital que existe, reconoce la gran oportunidad que hay en nuestra región por el potencial de nuestra juventud y la gran demanda de empresas grandes por servicios tecnológicos, pero con la claridad y el conocimiento que se deben articular de manera institucional para enfocar a nuestros jóvenes hacia una formación con inclusión de la tecnología en cada uno de los programas tradicionales como gestión empresarial, contable, construcción y desde las instituciones educativas fortalecer su formación con temáticas como Marketing digital, programación, robótica etc.
Para Robert la principal fuente de inspiración y modelo a seguir han sido sus padres, pero dentro del enfoque que tiene cree que es relevante la importancia de los nuevos liderazgos en el territorio, por ello se ve muy reflejado en su hermano Ever Moreno, quien viene rompiendo esquemas desde el desarrollo de software para multinacionales. Así como también lo inspiran otros líderes como son Jimmy García de la escuela de robótica, Reysón Velásquez con todo el tema del cine chocoano y todo el tema multimedia. De igual forma, se ve muy resalta lo que viene haciendo Andrés Yurgaki también campeón de robótica y toda esa gama de líderes jóvenes humoristas como la parla de los niches y los de ritmo exótico, que están mostrando lo bonito que tiene el Chocó a través de su cultura.
Robert es un chocoano apasionado por su familia, su hijo, su motor que da vida y sentido a su existencia. Amante desde muy niño de la disciplina que genera el deporte, que lo ha convertido en un apasionado por la práctica del futbol; así como de la comida tradicional chocoana, que trae recuerdos de su Pizarro, y que espera seguir aportando al Chocó desde futuros espacios.
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Samsung Tech School for Students abre oportunidades para jóvenes talentos
La cuarta edición de Samsung Tech School for Students, un programa que busca impulsar el talento joven en tecnologías de la información y la comunicación (TIC) y ofrecerles herramientas claves para su futuro profesional, finalizó el 23 de octubre con un acto de cierre donde los 50 estudiantes participantes recibieron sus diplomas. Continue reading Samsung Tech School for Students abre…
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Las mujeres lideran el camino hacia una era tecnológica más equitativa en Costa Rica
Las mujeres lideran el camino hacia una era tecnológica más equitativa en Costa Rica
Las mujeres son consideradas la próxima generación de profesionales en ciencia y tecnología debido a su talento sin explotar. El 25 de abril se conmemora el Día Internacional de las Niñas en las TIC, un momento crucial para reflexionar sobre la importancia de fomentar la participación de las niñas y mujeres jóvenes en el mundo de la tecnología y una oportunidad para alentar la presencia femenina…
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Aprende competencias para la empleabilidad de forma innovadora
See on Scoop.it - Educación a Distancia y TIC
Conoce cómo las universidades pueden reducir la brecha entre el perfil competencial demandado por las empresas y el talento egresado.
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#Huawei y UNESCO impulsan el desarrollo de talentos TIC en América Latina y el Caribe
Huawei y la oficina Regional Multisectorial de UNESCO en Santiago firmaron un Memorándum para promover los esfuerzos del desarrollo de los talentos digitales. Michael Xue, vicepresidente de Huawei para América Latina y el Caribe, junto a Claudia Uribe, la directora de la Oficina Regional Multisectorial de UNESCO en Santiago, celebraron este acuerdo en la segunda LAC ICT Talent Summit en Bogotá.…
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Un Antropólogo en Marte de Oliver Sacks
Considerado uno de los grandes escritores clínicos del siglo, Oliver Sacks nos presenta en su último libro siete casos neurológicos que constituyen una profunda reflexión sobre la esencia de la identidad y los mecanismos del conocimiento. Un pintor que tras un accidente de coche deja de ver el color; un cirujano cuyos continuos tics y compulsiones sólo remiten cuando opera o pilota su aeroplano; un hombre que tras toda una vida de ceguera recupera la vista sólo para darse cuenta de que no sabe ver; una profesora autista capaz tan sólo de tratar y comprender a los animales, y a quien la complejidad de las emociones humanas deja tan perpleja que se siente como «un antropólogo en Marte»: éstos son algunos de estos «relatos paradójicos» que nos presentan un aspecto de la existencia que nos sería imposible conocer sin esa anomalía denominada enfermedad. Para Sacks, que en cierto modo también comparte esa condición de antropólogo en Marte, no se trata tanto de qué enfermedad tiene una persona, sino de cómo la persona se halla atrapada en la enfermedad y sometida a sus leyes, y de cómo todo lo que constituye la identidad sufre un proceso de adaptación para permitirle habitar ese espacio físico alterado que es el propio cuerpo. La tesis que mantiene el autor es que no se trata tanto de «curarse» de la enfermedad, pues algunas de las que aquí aparecen, como el autismo, el síndrome de Tourette, la acromatopsia, no admiten el concepto de curación, sino de aprender a vivir con ella, a pesar de lo grotescos que puedan ser algunos síntomas de lo diferente que pueda sentirse el paciente respecto a los así denominados normales. Todos estos pacientes encuentran en el doctor Sacks no sólo un médico atento, intuitivo y perspicaz, sino a alguien que comparte sus vidas y aplica el método empático de investigación que G. K. Chesterton presentara a través de su personaje más famoso, el padre Brown. En estas siete parábolas sobre la mutabilidad de la condición humana, Oliver Sacks demuestra otra vez su excepcional talento como narrador, su vastísima cultura y su capacidad para hacer que estos personajes a primera vista estrambóticos acaben pareciéndonos familiares y normales.
cuando leí este libro, fue la primera vez que supe de Temple Grandin, que se volvió en mi modelo a seguir.
"Ser autista es como ser un antropólogo en Marte." Ese es el tesis de este blog, y de toda esta investigación. El entendimiento lleva a la admiración.
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Se você não teve a oportunidade de ver os FabFour no início da carreira, tocando pelos inferninhos de Liverpool e Hamburgo, ou não esteve no auditório de algum Ed Sullivan Show no auge da Beatlemania, a sua chance de fazer uma viagem aos anos 60 e ter uma ideia de como era estar cara a cara com os reis do iê – iê – iê é assistindo à performance do Beatles Abbey Road. O grupo se apresenta no próximo sábado (4 de novembro), às 21h, no Teatro RioMar, localizado no RioMar Recife. Pode até ser uma banda cover dos Beatles, afinal elas existem aos montes por ai, e algumas são realmente muito boas. Mas, assistindo a uma apresentação do Abbey Road, o público vai entender como e porque o grupo consegue se destacar, recriando a atmosfera da época com seus terninhos de tecido inglês, suas botinhas confeccionadas por Mr. Green, o mesmo artesão que fabricava para os Beatles, anéis, pulseiras, relógios, instrumentos raros e principalmente, competência musical. Destacam-se também pelo fiel comportamento no palco. Trejeitos, tics e manias dos garotos de Liverpool completam o quadro. Beatles Abbey Road não se trata de um simples cover, mas de um espetáculo cênico musical que descreve com fidelidade toda trajetória da maior banda de todos os tempos, The Beatles. Não foi por acaso que a cidade natal dos rapazes ingleses se rendeu ao talento dos rapazes de São Paulo. O sonho pode ter acabado, mas a Beatlemania não tem fim. Mais de 2 milhões de pessoas em todo Brasil e no exterior já assistiram e constataram porque o Abbey Road com " 1 milhão de cópias vendidas" foi considerado na Inglaterra por três anos consecutivos como a melhor banda Beatles do mundo. Completando 20 anos de estrada, Abbey Road se tornou a banda "Beatles Official Brazil". Os ingressos custam a partir de R$ 80 e podem ser adquiridos no site do Teatro RioMar (www.teatroriomarrecife.com.br), na bilheteria do teatro e no SuperApp RioMar Recife, disponível para download gratuito para iOS e Android.
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