#Strabico
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pierlubac · 9 months ago
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valentina-lauricella · 7 months ago
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“era solo un
gatto
strabico,
di un bianco sporco
con occhi smunti azzurri
non ti voglio annoiare con la sua
storia
dico solo
che ha avuto tanta sfortuna
ed era un bravo vecchio
ragazzo
ed è morto
come muore la gente
come muoiono gli elefanti
come muoiono i ratti
come muoiono i fiori
come l’acqua evapora e
il vento smette di soffiare
i polmoni hanno ceduto
lo scorso lunedì.
adesso lui è nel giardino
di rose
e ho sentito
una marcia commovente
suonata per lui
dentro di me
che so che
non molti di voi
ma solo alcuni
vorrebbero
sentire.”
(Charles Bukowski)
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solocanzoninelleorecchie · 8 months ago
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in palestra abbiamo fatto un po’ di eye contact solo che io penso di essere diventato strabico perché tu facevi eye contact sì ma una pupilla mi è partita nei leggings che ti stavano dentro al culo
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kiki-de-la-petite-flaque · 5 months ago
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"Sono rigorosamente della classe operaia. La differenza è che prima salivo su un autobus, andavo a lavorare in una fabbrica e tornavo di sera nel mio appartamento. Ora ho una casa più grande, e vado a lavorare in una Rolls Royce. Ma sto ancora lavorando in una fabbrica, solo che ora si chiama Universal.
Se aspirassi ad essere Robert Redford, mi raddrizzerei gli occhi e sistemerei naso e finirei come ogni altro attore pessimo, con due battute su Kojack. Ma invece in questo modo sono me stesso, sono una novità."
8 LUGLIO 1934 nasceva MARTY FELDAMN
attore comico. Lo sguardo strabico lo accompagnerà sulla scena e fuori. Il naso 'modellato' da un incontro di boxe e gli occhi plasmati un po' da ipertiroidismo e un po' da un'operazione in seguito ad un incidente stradale: fu così che la sua inconfondibile faccia poté diventare il suo marchio di fabbrica. Inizia a lavorare ad alcune commedie in teatri minori, cominciando a poco a poco a sviluppare una propria comicità surreale, seguendo l'esempio dei suoi idoli, Buster Keaton e i fratelli Marx. Nel ‘74 interpreta il film che gli darà la notorietà mondiale: Frankenstein Junior di Mel Brooks. Feldman interpreta il leggendario servitore gobbo del dottor Frederick Frankenstein (interpretato dall'amico Gene Wilder)
Marty Feldman, Londra, 8 luglio 1934 – Città del Messico, 2 dicembre 1982.
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valeria-manzella · 22 days ago
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\Il genio del cristianesimo dice\amerai l'uomo è simile all'amerai Dio\Il prossimo è simile a Dio\Il prossimo ha volto e voce, fame d’amore e bellezza, simili a Dio\Cielo e terra non si oppongono, si abbracciano\Vangelo strabico, verrebbe da dire\un occhio in alto, uno in basso, occhi nel cielo e piedi per terra\Ma chi è il mio prossimo?\Gli domanderà un altro dottore\ho trovato una risposta che mi ha allargato il cuore, quella di Gandhi, un non cristiano\il mio prossimo è tutto ciò che vive con me, su questa terra\Ermes Ronchi\
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cerentari · 5 months ago
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Tralasciato di Katarina Frostenson
Katarina Frostenson (1953) è una poetessa svedese adesso quel suono ritorna un rauco prolungato respironel quadro: una persona un campo novembreun cane lupo strabico col naso macchiato nelle nudelande sospettecome il tuo luogolà, là dove l’attesa è estremaMonaco Parigi Austerlitz Stoccolma Milanola speranza delle città freddeil sesso dei luoghi brutti luoghidove l’immondizia staesposta come cosa…
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agendaculturaldelima · 8 months ago
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 #ProyeccionDeVida
🎥🎼 La Música en el Cine, presenta:
🎬 “EL DESFILE DEL AMOR” [The Love Parade]
🔎 Género: Comedia / Romance / Musical
⌛️ Duración: 107 minutos
✍️ Guión: Guy Bolton y Ernest Vajda
📘 Obra: Jules Chancel y Leon Xanrof
🎶 Música: W. Franke Harling, John Leipold, Oscar Potoker y Max Terr
📷 Fotografía: Victor Milner (B&W)
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🗯 Argumento: Por sus deshonrosas aventuras en París, el agregado militar, conde Alfred Renard, es devuelto a su país de origen Sylvania, justo en los días en que los miembros del Consejo de Estado andan preocupados porque la reina Louise I no consigue casarse con ninguno de sus pretendientes... pero al ser llevado ante su presencia a la espera de recibir su castigo, Renard conseguirá seducirla y Sylvania va a tener a un príncipe consorte que ha jurado ante la iglesia ser dócil y obediente.
👥 Reparto: Maurice Chevalier (Alfred Renard), Jeanette MacDonald (Queen Louise), Lillian Roth (Lulu), Eugene Pallette (Minister of War), Virginia Bruce, Jean Harlow (Woman in Opera Box), Ben Turpin (Valletto Strabico), Lionel Belmore (Prime Minister), E. H. Calvert (Sylvanian Ambassador) y Edgar Norton (Master of Ceremonies) y Winter Hall.
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📢 Dirección: Ernst Lubitsch
© Productora: Paramount Pictures
🌏 País: Estados Unidos
📅 Año: 1929
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📽 Proyección:
📆 Sábado 23 de Marzo
🕚 11:00am.
🏪 Sala Azul del Centro Cultural PUCP (av. Camino Real 1075 San Isidro)
⭐ Organiza: Sociedad Filarmonica de Lima
🚶‍♀️🚶‍♂️ Ingreso libre
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ginevradolcemare · 11 months ago
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I'll be your mirror
performance people e site-specific ispirata da Bruceremo le città di Caterina Serra
di Ginevra Dolcemare insieme a Caterina Serra con Giovanni Pagnin suono: Giulio Polloniato
17.09.2023
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
“Il rito è iniziare con la fine”. Cartoline scartate sospese a mezz’aria nel tonfo della palude. Si dice che il Grillo abbia intravisto una falce fare la barca sull’acqua. Si dice che la Volpe Nera sappia captare l’urbano porgendo l’orecchio ai pozzi. Si dice che sia lingua di amanti, cicale in auto ventilazione. Quale effetto provoca la parola d’amore? I’ll be your mirror è mossa da Bruceremo le città, romanzo inedito su Venezia di Caterina Serra. Giovanni Pagnin, il performateur dell’azione ne è l’illustratore. Tra visioni e soggettive sull’orlo del baratro, l’intervento per la terrazza di Canal Grande segue un andamento epistolare dove viene messa in discussione l’iper-rappresentazione del paesaggio, rimettendo al centro il corpo come vettore che tiene insieme passato e presente in quanto luogo futuro. Intempestivamente un orizzonte rosso si delinea: è strabico e simultaneo, nessuno l’avrebbe detto, qualcuno lo pronuncia ancora.
𝖨𝗇 𝗈𝖼𝖼𝖺𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝖠𝗏𝗏𝖾𝗇𝗂𝗆𝖾𝗇𝗍𝗈#1 - 𝖣etto Mondo 𝖺 𝖼𝗎𝗋𝖺 𝖽𝗂 𝖤𝖽𝗈𝖺𝗋𝖽𝗈 𝖫𝖺𝗓𝗓𝖺𝗋𝗂. E𝗏𝖾𝗇𝗍𝗈 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗅𝗎𝗌𝗂𝗏𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗆𝗈𝗌𝗍𝗋𝖺 𝘌𝘥𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘉𝘢𝘤𝘤𝘪. 𝘓'𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦.
Ph. Salvatore Mangione, Giacomo Bianco
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decadentdjentleman · 1 year ago
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Le malattie evitabili
Per quali motivi l'organizzazione sanitaria italiana è così caotica, è in continua crisi, non riesce ad assicurare ai lavoratori un'assistenza moderna secondo i dettami della scienza medica? La prima ragione è che le condizioni in cui vive gran parte della popolazione italiana causano innumerevoli malattie, che potrebbero essere evitate. Gli italiani sono costretti perciò a ricorrere sempre più spesso all'opera del medico, all'ambulatorio, all'ospedale, nella speranza (spesso nell'illusione) di ritrovare in gocce e in pillole la salute perduta. Il numero dei malati ricoverati in ospedale è cresciuto del 100% negli ultimi cinque anni: ma quanti di questi malati avrebbero potuto restare sani, o esser curati bene prima che la malattia si aggravasse e imponesse il ricovero? Quanti infortuni sul lavoro avrebbero potuto essere evitati imponendo ai padroni l'applicazione delle norme antinfortunistiche? Quanti bambini avrebbero potuto crescere più robusti se nutriti meglio? Quanti malati di mente (i ricoverati negli ospedali psichiatrici sono oltre 100 mila) avrebbero potuto restare sani se i ritmi di lavoro ed i rapporti fra gli uomini fossero stati meno logoranti? Quante bronchiti croniche, quanti tumori polmonari in meno si sarebbero avuti se l'aria delle nostre città industriali fosse stata più respirabile? Nessuna organizzazione sanitaria (e meno che mai quella italiana, così fragile e sconnessa) può essere in grado di resistere all'urto di tante richieste di cure, per malattie << superflue >> ed evitabili. A questo si aggiunge, nel determinare il boom delle richieste di intervento sanitario, un fenomeno che, contrariamente al precedente, ha aspetti positivi: il fatto cioè che i lavoratori, i cittadini malati che ieri accettavano passivamente di restare senza cure, oggi pretendono, esigono giustamente di essere guariti. Anche malattie e imperfezioni lievi (come una febbricola, un occhio un po' strabico, una tonsillite, un mal di stomaco, un ritardo della crescita, una carie dentaria) non sono più tollerate, sia perché si tiene maggiormente a star bene, sia perché si comincia a comprendere che da un piccolo male può nascere, se non si interviene in tempo, un danno più grave. La seconda ragione del malcontento dei lavoratori verso il sistema assistenziale italiano è che questo non garantisce cure uguali ad ognuno. Per i mutuati ci sono le file negli ambulatori, le visite frettolose del medico, le corsie affollate negli ospedali, per chi invece ha soldi in abbondanza ci sono visite più accurate, clinici di fama, case di cura lussuose. Basta guardare quel che accade quando uno invecchia: vi sono poche migliaia di dirigenti industriali o di alti funzionari della previdenza che prendono un milione al mese di pensione, e che possono vivere con ogni agio e curarsi da ogni malattia, e vi sono milioni di operai e contadini con 12.000 o 19.500 lire mensili, che non hanno di che sfamarsi e che diventano presto malati cronici irrecuperabili, destinati ad una fine prematura e alla segregazione dell'ospizio. L'estensione della mutualità, la conquista del diritto ad essere curati rappresentano un grande passo avanti, ma l'economia capitalistica basata sul massimo profitto limita questo diritto, impedisce che la salute sia sottratta alle leggi del mercato e diventi un bene accessibile ad ogni uomo indipendentemente dalle sue ricchezze. La terza ragione della crisi dell'organizzazione sanitaria italiana è di natura finanziaria, e deriva dal fatto che le maggiori spese sono assorbite dai medicinali. Una medicina non ha prezzo, per chi ne ha bisogno: rappresenta la salute, talora la vita, e per essa si è disposti a pagare senza badare alla spesa, finché si può. Proprio su tale inestimabile valore del farmaco per l'ammalato hanno edificato la loro fortuna in Italia i monopoli farmaceutici, giustamente bollati come << pirati della salute >>. Essi realizzano profitti del 60-90% sul prezzo dei medicinali, dissestano i bilanci delle famiglie e delle mutue, e dominano incontrastati perché hanno le autorità dalla loro parte.
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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Ah, […], dunque io non sono malato? Io non soffro? Io non ho affanni, palpitazioni, pirosi gastrica, emorroidi dell’anima, lo sai che quando sogno debbo mettere gli occhiali? Sogno strabico.
Giorgio Manganelli, Il personaggio, Archinto, 2002
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perfettamentechic · 1 year ago
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6 agosto … ricordiamo …
6 agosto … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2018: Jimmy il Fenomeno, pseudonimo di Luigi Origene Soffrano, attore italiano. Attore caratterista, ricordato per il viso dall’espressione inconfondibile, lo sguardo strabico, la parlata dialettale e la sconclusionata risata.  (n. 1932) 2018: Piero Pinto, architetto e designer italiano. Tra le sue realizzazioni private più importanti troviamo: villa e appartamento per Mariuccia Mandelli Pinto;…
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hermioneblk · 2 years ago
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Un libro pieno di aria fritta inconcludente e che non sa neanche dove andare. Sono rimasta infastidita da come è stato trattato il tema del bullismo ovvero con una sufficienza che dimostra che chi ne parla non lo ha subito. Che c’è di peggio di chi spara sentenze su un argomento facendo il filosofo senza sapere quello di cui parla? La storia è inconcludente perché non sa dove andare, sin dall’inizio arranca. La scrittrice ha messo su un paio di personaggi che parlano tra loro e basta non interagiscono, nei loro dialoghi addirittura sembra che ognuno parli per i fatti suoi. Discutono a vanvera e troppo a lungo solo per permettere alla scrittrice di condividere delle idee sciatte e banali senza darci la sensazione che abbia mai provato quello che sta blaterando. Inizialmente mi era sembrato di guardare un anime o forse me lo stavo immaginando sapendo che si tratta di un libro giapponese ma forse perché è sempre la solita storia: studenti cicale, i cattivi, un ragazzo e una ragazza… E poi perché ambientarlo negli anni 80? Anzi non si tratta di un’ambientazione ma più che altro di un dire che sono negli anni 80: che senso ha? Si poteva fare a meno del riferimento temporale se non ha senso per la storia, purtroppo non c’è niente che ha senso in questa storia. I due personaggi principali sono un ragazzo e una ragazza che vengono presi di mira dai bulli. Il ragazzo è strabico e si spende una grandissima quantità di pagine su questo suo difetto tanto che poi andrà a farselo correggere in ospedale in conclusione della storia con una grande importanza data a questa parte. Dunque si parte con il bullismo, poi i due si trovano e sembrano essere in sintonia finché all’improvviso non hanno più sintonia, lui decide di suicidarsi ma lo dice, non ci sono sentimenti, un personaggio non può dire all’improvviso forse mi suicido o forse no. Ecco che alla fine per magia va a farsi curare lo strabismo e non vedrà più la sua amica, senza un motivo apparente. La #recensione del #libro continua nei #commenti (presso Falconara Marittima) https://www.instagram.com/p/CqD0OwFKHeC/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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solocanzoninelleorecchie · 2 years ago
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raga ma hanno messo di nuovo il market in alto e l’icona per andare sul proprio blog in basso Dio santo sto diventando strabico a furia di spostamenti ma perché fate così con questa app
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latelielcf · 2 years ago
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L’elefantino e il gufetto strabico
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valeria-manzella · 1 year ago
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\Il prossimo è simile a Dio\Il prossimo ha volto e voce, ha cuore e bellezza, simili a Dio\La terra risponde al cielo\Vangelo strabico, verrebbe da dire\un occhio in alto, uno in basso, testa nel cielo e piedi per terra\La grandezza della vita ha a che fare con l'amore\Dio ha a che fare con l'amore\E Gesù è venuto a prendersene cura, come guaritore del disamore del mondo\Il disamore è l'unico peccato che rende deserta la terra e impensabile il domani. Venuto per guarire il cuore\E che diventi la culla del futuro e la culla di Dio\Ermes Ronchi\
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“E allora prova a guardarlo negli occhi una buona volta,il vuoto.”
“Sono brutti.”
“Chi?”
“Gli occhi del vuoto.”
“Povero vuoto.È solo un po’ strabico.”
📚🕳
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