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"Disadatti all'esilio" a cura di Giorgio Anelli. Recensione di Lorenzo Spurio
Recensione di Lorenzo Spurio Poche settimane fa, nella collana “Poesia” di Ladolfi Editore di Borgomanero (NO), Giorgio Anelli e Abigail hanno raccolto in un volume di pratica e piacevole consultazione una serie di testi scelti di poeti tra loro distanti (per appartenenza geografica, per periodo storico, per influssi e stile letterario) dal titolo emblematico Disadatti all’esilio. Giorgio…
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#Abigail#Benjamin Fondane#Borgomanero#Catherine Pozzi#critica#Disadatti all&039;esilio#Emanuel Carnevali#emarginati#Giorgio Anelli#Ladolfi Editore#Lorenzo Spurio#Marceline Desbordes-Valmore#poetica#Simone Cattaneo#traduzione#Victor Segalen
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Mantova: Torna all’Ariston lo spettacolo Music Art & Dance
Mantova: Torna all’Ariston lo spettacolo Music Art & Dance. Ritorna Music Art & Dance in programma all’Ariston sabato 25 marzo alle 20,30 e condotto da Matilde Brandi. L'evento unisce le arti della danza, della musica e quelle figurative. La rassegna è prodotta da Cesare Rascel con la direzione artistica della ballerina e coreografa Giusi Ruscillo, con il patrocinio del Comune di Mantova. Dato che ha avuto successo nell'edizione precedente, l’evento è stato riproposto anche quest'anno. Durante la serata l’ospite d'onore Matilde Brandi sarà affiancata da Carne Band con Mirko Carnevali, il rapper mantovano Quel dal formai, Simone Salvagni eTthe Cpm Band. Ospiti della serata anche i danzatori Tam del Teatro Arcimboldi di Milano, le ballerine della Pole Dance Style by Kox 2.0. Si esibiranno, inoltre, i danzatori vincitori del concorso Mad Dance Contest 2023. Il momento di arte sarà presentato dal Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova. I giovani artisti del Liceo porteranno in scena le loro opere, presentando una performance coinvolgente, realizzata in collaborazione con Heliantus Creative Lab. Il biglietto intero costa 20 euro. Per informazioni e prenotazioni:[email protected] .... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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MACERATA – L’epidemia da coronavirus, con cui ci stiamo confrontando in questi giorni, ha messo in evidenza i vantaggi dello smart working o lavoro agile. Il Comune di Macerata lo sta sperimentando da un anno, nell’ambito di una rete nazionale di enti supportati tecnicamente dal Dipartimento delle Pari Opportunità e si è fatto promotore di un’iniziativa di confronto e approfondimento su questa nuova modalità di lavorare da casa.
Lavoro agile da obbligo a opportunità è il titolo del seminario con workshop di approfondimento che il Comune ha promosso per venerdì 6 marzo 2020, alle ore 9.30, all’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. E’ rivolto a tutti i Comuni della provincia e della regione Marche interessati a sperimentare i benefici del lavoro agile, individuando le migliori strategie per raggiungere i risultati attesi con nuovi modelli di management.
Un’occasione per conoscere da vicino modalità, normativa e opportunità di questa nuova forma di lavoro che consente maggiore autonomia nello svolgimento dell’attività lavorativa a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.
“Il lavoro agile interpreta un vero e proprio cambiamento culturale al quale l’Istituzione deve prestare il giusto ascolto, mettendosi a disposizione, cos�� come il Comune di Macerata sta facendo da qualche tempo con buoni risultati” – afferma il sindaco Romano Carancini – Siamo assolutamente convinti che questa nuova modalità agile di approccio al lavoro, basata sui tempi e sulle necessità della società di oggi, sia un prezioso strumento di restituzione alle persone di flessibilità e autonomia con conseguente incremento di responsabilizzazione, di risultati e di attenzione alla vita personale del dipendente.
L’emergenza che stiamo vivendo in questo momento, d’altro canto, sta manifestando il grande potenziale dello smart working anche in situazioni straordinarie, in quanto misura efficace e fluida per ridurre rischi, attenuare disagi e contenere danni senza arrestare il sistema lavoro”.
L’iniziativa del Comune di Macerata è sostenuta da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italia), Unione Europea (Fondo sociale europeo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), Agenzia per la coesione territoriale, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica e Dipartimento per le Pari Opportunità, PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.
Aprirà i lavori l’intervento del sindaco di Macerata e vice presidente Anci Romano Carancini, cui seguiranno gli approfondimenti su: Il progetto lavoro agile per il futuro della PA, con Patrizia di Santo (Studio COME, coordinatrice RTI Il Lavoro Agile per il futuro della PA); Il lavoro che cambia e il lavoro agile come opportunità di innovare la PA, con Stefania Carnevali (Smart Working executive consultant, Variazioni Srl RTI Il Lavoro Agile per il futuro della PA), seguirà ll lavoro agile nell’esperienza del Comune di Macerata e di Cremona rispettivamente con Simone Ciattaglia (Dirigente servizio Personale di Macerata) e Maura Rugger, assessore all’Istruzione e alle Risorse Umane di Cremona)
Subito dopo si formeranno i gruppi di lavoro per approfondire con gli esperti aspetti tecnici sui temi Tecnologie per il lavoro agile, Persone e competenze per il lavoro agile, Normativa.
Il Comune sta organizzando anche una diretta streaming per seguire i lavori. E’ possibile iscriversi on line sia al seminario che ai workshop a questo link http://bit.ly/38Pt4CK, o nel sito del Comune www.comune.macerata.it/lavoroagile
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“A volte apro la mia pagina di Wikipedia per assicurarmi che qualcosa ho combinato in tutti questi anni”: dialogo con Emidio Clementi su Emanuel Carnevali, Rilke, la scrittura e l’ultimo album dei Massimo Volume
Sotto il sole d’agosto che asciuga la pelle e pizzica le spalle, parlo con Emidio Clementi. Scrittore e frontman dei Massimo Volume, impegnato anche in altri progetti musicali come Sorge, porta sui palchi d’Italia spettacoli come Notturno Americano e Quattro Quartetti, in cui ha sempre cercato di condensare la musica alla poesia, la propria e degli altri. Avevo molte domande da porgli, volevo partire − come al solito – dal generale per giungere al nocciolo delle questioni, ma siamo invece rimasti lì, in periferia, a nostro agio, lontani dal tramestio critico e dalle rincorse affannose alla compiutezza.
Partiamo dall’inizio: la cosa più semplice, la cosa più difficile. Come e quando è iniziata la passione per la “letteratura”? Senza paroloni: quando hai capito che non potevi più fare a meno delle parole scritte sui libri, gridate nel silenzio delle righe? Quando è nata l’urgenza, la necessità ineludibile di scriverne, di urlarne di tue, e insieme ad altri metterle in musica?
La passione per i libri è nata durante gli anni del liceo. Ero un frequentatore assiduo della biblioteca di San Benedetto del Tronto e credo, senza presunzione, che a diciassette/ diciotto anni, avessi già raggiunto la consapevolezza di quello che cercavo in un romanzo: non mondi di fantasia in cui perdermi, ma una profondità che mi permettesse di comprendere meglio la realtà. All’epoca ero però anche molto attratto dal libro come oggetto. La copertina, la qualità della carta, i caratteri; è lì che cominciava la magia, prima ancora della disposizione delle parole, prima del senso. Riguardo all’urgenza non so. Forse è nata dopo la mia permanenza in Svezia, un periodo di formazione importante come pure di estrema solitudine. Sono tornato in Italia colmo di parole e pensieri inespressi. A quel punto ho aperto il rubinetto e ho lasciato colare le frasi. C’ho messo poco a scoprire che scrivere dava una dignità diversa alla mia esistenza, la rendeva preziosa; se non altro ai miei occhi.
C’è una differenza notevole, credo, tra la parola viva, la parola detta, pronunciata, e la parola muta, congelata nel libro, nella speranza di esser letta da qualcuno. E, ancora, c’è differenza, credo, tra la sintesi di un testo che vive su un palco – e tutti i limiti e i pregi ad esso connessi – e un testo che può servirsi della marcia lenta e costante del romanzo, o del racconto. Come hai fatto a giostrarti tra tutto questo? Esiste questa difficoltà? Dove ti senti più a casa?
Quando scrivo per la musica di solito preferisco lavorare una volta che la canzone ha preso forma. La musica crea un ambiente e influenza la scrittura. Magari non so ancora di cosa parlerò, ma ascoltando e riascoltando i provini, so già se sarà o meno un testo in prima persona e che tipo di registro adotterò. La narrativa non ti concede certi appigli. La scrittura diventa in quel caso una lenta operazione di sedimentazione. Si cerca un equilibrio tra tensioni diverse, a volte in contrasto tra loro: la chiarezza, il ritmo, il senso, la musicalità. È facile cadere nella frustrazione quando si passa settimane intere sulla stessa pagina. Forse per questo, se mi guardo indietro, ho come l’impressione di aver vissuto in una continua impasse creativa, in cui non trovo mai la parola adatta, la frase risolutiva. A volte sono costretto ad aprire la mia pagina di Wikipedia per assicurarmi che qualcosa ho comunque combinato in tutti questi anni.
Spesso, per quello che fai, ti capita di stare su un palco – a volte con un basso in mano, a volte accompagnato dalle musiche di Corrado Nuccini – sempre, però, con un microfono che ti aspetta e la gente davanti che ti guarda: è una grande possibilità. Giorgio Caproni diceva che bisognerebbe “risparmiare al massimo il rumore delle parole” per essere diretti, incisivi, efficaci. Tu invece, in mezzo al rumore delle chitarre elettriche, come te la cavi? Declami, credo, parole preziose per te; non hai paura che cadano nel vuoto?
Certo che ho paura. Ogni spettacolo ha un alto quoziente di fragilità. È una sfida, che non sempre si vince. Rispetto agli esordi però oggi ho un nome. Il pubblico è più rispettoso. Magari qualcuno si annoia, ma cerca di non darlo a vedere, preferisce implodere in sé stesso piuttosto che rumoreggiare. Un tempo, dopo tre o quattro pezzi, la sala si svuotava. Il fatto di non cantare sembrava una scelta inconcepibile o comunque disturbante. Il pubblico non era abituato neanche alla forma del reading, che oggi invece è diventato un genere molto diffuso.
Robert Lowell, Philiph Roth, Mavis Gallant, François Villon definiti da te tuoi maestri nel brano dei Sorge Noi facciamo ciò che siamo. Li chiami tutti a raccolta, così come Nietzsche, Novalis, Ellroy e Carver nell’ultimo disco, come i santi di un calendario. La scrittura diviene quasi un banco di chiesa, dove recitare la tua personale preghiera. È così? Ma cos’è un maestro per te?
Mi chiedo se in realtà abbia mai avuto dei maestri. Se il rapporto con un maestro consiste in qualcosa di più intimo dell’emozione che si prova durante la lettura di un libro o nell’ascolto di una canzone scritta da qualcun altro, ti direi di no, non ho avuto maestri. In qualche maniera ho cercato di prolungare l’emozione ricevuta da lettore o da ascoltatore rubando le voci degli altri: quella di Jim Carroll, di Emanuel Carnevali, di Robert Lowell, di Claudio Piersanti, di Goffredo Parise, di Sam Shepard, di Mavis Gallant. Ma ho sempre vissuto in una posizione periferica, appartata o forse semplicemente postuma. Non ho mai avuto uno scambio diretto, un vero dialogo con gli artisti che ho stimato.
“I admire the devil for he leaves things unfinished. / I admire God for he finishes everything” (Da Almost a God). Sono versi bellissimi di Emanuel Carnevali, italiano di nascita, americano per elezione, destino, caso. Credo che in qualche modo esprimano quella supplica franca, quella disperata antifona tipicamente americana. Si avverte una compiaciuta malinconia e una sorta di nostalgia dell’arido e dell’incompiuto, come nella poesia Giorno d’estate, sempre di Carnevali, in cui si cerca di richiamare a quel sentimento di sospensione che permetteva di “toccare le cose religiosamente”, espressione a lei molto cara. Ecco, ma cosa significa, cosa vuol dire per te? E al di là di Carnevali, cosa ti porti dietro, cosa ti ha conquistato degli autori d’oltreoceano?
La prima frase del verso che hai citato mi fa venire in mente Il torso arcaico di Apollo di Rilke, un meraviglioso esempio di poesia moderna, costruita interamente sulla mancanza, sull’incompiuto. Forse perché non sono così abile nel dare una struttura forte alle cose che scrivo, è una frase che sento molto vicina. Ma anche come lettore preferisco i romanzi e i testi che comunicano un senso di incompiutezza e lasciano a chi legge lo sforzo di immaginare il resto. L’imperfezione è un’arma che, se si sa come utilizzarla − almeno dal mio punto di vista −, dà maggiori soddisfazioni rispetto al segno compiuto. I libri che ho amato di più sono tutti libri imperfetti, compreso Il primo dio. Tornado però a Carnevali, credo che il debito più grande che ho nei suoi confronti sia stato quello di avermi donato uno sguardo nuovo. Leggendo il suo romanzo mi sono reso conto che lui vedeva la realtà (una realtà per certi versi simile alla mia) in una maniera più acuta, più profonda. Senza di lui avrei continuato a credere di avere bisogno di una vita diversa per diventare uno scrittore. Osservando invece con i suoi occhi il mondo che mi circondava, ho capito che quello che mi serviva era lì, intorno a me. Bastava solo scavare, penetrare quello strato di ovvio che avvolge l’esistenza di ognuno di noi.
Per concludere, parlami dell’ultimo lavoro dei Massimo Volume. Ho visto molti sold out in giro. Sei soddisfatto? Cosa c’è di nuovo e cosa distingue “Il nuotatore” da tutti gli album precedenti?
Il fatto di avere pubblicato un numero limitato di dischi fa sembrare quello che facciamo molto studiato. Non è così. Alcune soluzioni ne Il nuotatore, così come nei dischi precedenti, le abbiamo trovate all’ultimo momento, a volte quasi per caso. Spesso c’è una direzione di massima che intendiamo seguire, ma siamo anche pronti a imboccare strade laterali, non preventivate, se ci appaiono interessanti. Il Nuotatore è il primo disco composto in tre e quello in cui ho lavorato in maniera più decisa con le rime. Anche lo stile chitarristico di Egle ha subito un’evoluzione, arrivando ai limiti delle sue possibilità, tanto che in certi punti sembra di ascoltare un synth o un organo. Detto questo, continuo a trovare stupefacente riuscire a completare un disco, così come un libro. È un percorso ricco di insidie, di continue incertezze. Ma alla fine del percorso, pur con tutti i limiti e le imperfezioni, l’immagine creata appare nitida. Forse non era lì che avevi deciso di arrivare, ma da qualche parte sei comunque arrivato. Ma subito dopo − per fortuna, mi viene da dire − ti rendi conto che non c’è mai una tappa finale. L’irrequietezza ti spinge oltre, magari non sempre avanti, ma in ogni caso in cammino.
Maurizio Allegretta
*In copertina: Emidio Clementi nella fotografia di Simone Cargnoni
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Teatro della Tosse
Stagione 2018
PRESENTE
settembre – dicembre
VIDEO AXTO
Axto https://vimeo.com/290239997
Dopo un’intensa stagione estiva in Liguria, tra la Villa Duchessa di Galliera di Voltri, il Castello di Noli e la 29esima edizione de “Le Stelle Stanno a Guardare” ad Apricale, la Tosse ritorna in “centro” e il 21 settembre, a partire dalle 19.30, apre le porte dei Teatri di Sant’Agostino con la tradizionale serata di presentazione agli spettatori in cui Emanuele Conte, Presidente e regista della Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, il direttore artistico Amedeo Romeo e tutto lo staff presenteranno il cartellone a chiusura del 2018 e daranno le prime anticipazioni del 2019.
Un cartellone che fino al 31 dicembre presenta:
cinque prime nazionali (AXTO, REVERSIBLE, IL CANE SENZA CODA, SONG FROM THE UPROAR, MADRE), il Festival della Scienza, una riflessione sulla Bellezza, la quarta edizione de la rassegna di danza RESISTERE E CREARE, l’eccellenza della nuova drammaturgia italiana, i nuovi corsi e laboratori della Falegnameria del Teatro della Tosse curati da Pietro Fabbri, oltre ad alcuni eventi speciali, la stagione 2018/2019 di Teatro Ragazzi e le proposte de La Claque.
Tra i molti artisti:
Emanuele Conte, Les 7 doigts de la main, Chiara Guidi, Michela Lucenti e Balletto Civile, Les artistes du Groupe Acrobatique de Tanger, Corrado Accordino e Binario 7, Michalis Theophanous, Gian Piero Alloisio, Simone Perinelli, Renzo Martinelli, Irene Lamponi, Fattoria Vittadini, Teatro della Contraddizione e Compagnia Sanpapié, Amedeo Romeo, Matteo Manzitti ed Eutopia Ensemble, Lab 121 e Davide Carnevali, Paolo Bonfiglio, Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, e molti altri.
La programmazione del 2018 è stata resa possibile grazie al Ministero per i beni e le attività culturali, al Comune di Genova e alla Regione Liguria ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
La stagione si apre il 25 settembre con la Prima Nazionale di Axto – Oratorio per corpi e voci dal labirinto regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti.
Axto, è il nuovo tassello del percorso artistico intrapreso da Conte e Lucenti tre anni fa con la messa in scena di ORFEO RAVE, che ha dato vita a un lavoro potente e visionario continuato nelle successive collaborazioni: INFERNO#5 presentato al Festival di Cividale del Friuli e Il MAESTRO E MARGHERITA, che ha debuttato lo scorso inverno sul palcoscenico della sala Trionfo.
Il legame tra Conte e Lucenti è andato oltre la messa in scena degli spettacoli, nel corso del tempo è diventato qualcosa di più articolato e ambizioso. La creazione di un linguaggio artistico totale che mette al centro l’attore-performer, per un teatro sia fisico che di parola, dove i testi originali – spesso legati al mito – e le coreografie sono in costante dialogo con allestimenti scenografici potenti ed evocativi.
Il lavoro di Conte e Lucenti non si ferma alla rappresentazione in palcoscenico ma proseguirà con una serie di Corsi/Laboratori finalizzati alla formazione di artisti performer, figure interdisciplinari, che vanno nella direzione di un teatro totale.
Affrontiamo questo ultimo quadrimestre 2018 continuando la nostra ricerca nel campo di un linguaggio artistico che, travalicando i confini della prosa tradizionale, esplora tutti i campi dell’arte dal vivo, mantenendo centrale il dialogo con gli spettatori e con gli artisti.
Cartellone
dal 25 al 30 settembre tutte le sale AXTO Oratorio per corpi e voci dal labirinto
testo Emanuele Conte
regia Emanuele Conte e Michela Lucenti coreografie Michela Lucenti
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, Balletto Civile, Ass. Cult. Ultimo Punto -Artisti in Piazza Festival
dal 12 al 14 ottobre sala Agorà RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE di Davide Carnevali regia Claudio Autelli produzione LAB121 in collaborazione con Teatro San Teodoro Cantù
dal 19 al 21 ottobre sala Aldo Trionfo RÉVERSIBILE regia Gipsy Snider
produzione Les 7 doigts de la main
dal 23 ottobre al 4 novembre sala Dino Campana IL CANE SENZA CODA un’opera teatrale di Paolo Bonfiglio drammaturgia Antonio Tancredi
regia Emanuele Conte
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
6 novembre ore 20.30 e 7 novembre ore 10.00 e ore 20.30 sala Dino Campana Amleto take away uno spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
Così tanta bellezza
8 novembre sala Aldo Trionfo ESERCIZI PER VOCE E VIOLONCELLO SULLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE voce Chiara Guidi produzione Societas
9 novembre sala Aldo Trionfo SONGS FROM THE UPROAR musica e libretto Missy Mazzoli regia Amedeo Romeo direzione Matteo Manzitti con Eutopia Ensemble e Genoa Vocal Ensemble in Co-produzione con la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
10 novembre sala Dino Campana Così tanta bellezza scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino produzione Compagnia Teatro Binario 7
dal 15 al 17 novembre sala Dino Campana HERETICO dopo questo apparente nulla drammaturgia e Regia Simone Perinelli Produzione Gli Scarti / FuoriLuogo in coproduzione con Fabbrica Europa, Armunia, Triangolo Scaleno Teatro / Teatri di Vetro
dal 18 novembre al 2 dicembre tutte le sale RESISTERE E CREARE
23 e 24 novembre HALCA Groupe Acrobaqtique de Tanger
27 novembre TIRESIAS the double life of the mantis coreografia, spazio scenico e performance Michalis Theophanous in collaborazione con University of Roehampton London co-prodotto da Change Performing Arts
29 e 30 novembre BALERHAUS Teatro della Contraddizione e
Compagnia Sanpapié
30 novembre e 1 dicembre MADRE/LES ALLUMES prima nazionale ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti creato e danzato con Balletto Civile produzione Balletto Civile e Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse
Dal 13 al 16 dicembre TU ES LIBRE di Francesca Garolla regia di Renzo Martinelli Produzione Teatro i
22 e 23 dicembre sala Dino Campana TROPICANA di Irene Lamponi regia Andrea Collavino produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
31 dicembre sala Aldo Trionfo LA PRIMA LUNA
CAPODANNO ALLA TOSSE regia Emanuele Conte
Musiche GIUA
produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
EXTRA TOSSE
28 settembre ore 22.00 Luzzati Lab (vico Amandorla 3c) La voce in una foresta di immagini invisibili Chiara Guidi / Societas
29 settembre a La Claque in Agorà
Fermo al semaforo in attesa di trovare un titolo,
vidi passare la donna più bella della storia dell’umanità
di Andrew Faber. Reading a cura di Miraggi Edizioni
in collaborazione con Bookpride e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse.
12 e 13 ottobre cantieri Mariotti LINEA New York Amsterdam Concept Karim Jampem
Ingresso libero
7 e 8 dicembre sala Aldo Trionfo IL MAESTRONE
15 e 16 dicembre Luzzat Lab MIZAR boutique libraria pop-up, seconda edizione
Anticipazioni 2019
Dal 18 al 22 gennaio il Maestro e Margherita, lo spettacolo di Emanuele Conte e Michela Lucenti ritorna al Teatro della Tosse dopo il fortunato debutto dello scorso anno. I due artisti si confrontano con un capolavoro della letteratura mondiale. L’amore tra IL MAESTRO E MARGHERITA, la storia di Pilato e la storia del Diavolo a Mosca per raccontare l’eterna lotta tra bene/male, colpa/innocenza, illusione/verità attraverso la danza, il teatro, la musica. “Uno spettacolo di teatro totale” così lo descrive Michele Sciancalepore sulle pagine di Avvenire.
Dal 1 al 3 febbraio ancora Michela Lucenti in palco con SHAKESPEARE/SONETTI regia di Valter Malosti. Uno spettacolo trasversale, giocato su combinazioni imprevedibili di movimento e parola, in perenne dialogo con la musica e il suono
Dal 7 al 9 febbraio in arrivo LES IRRéELS di Cie Creature. Fantastici personaggi con sembianze di animali accoglieranno il pubblico all’interno delle loro divertenti e suggestive casupole. Ibrido tra un’installazione plastica e una performance poetica, Les Irréels è uno spettacolo senza parole che si installa nel cuore della città e della vita quotidiana. Un popolo parallelo agli umani, esseri fantastici che hanno un potere magico e consolatorio per chiunque li incontri, ci accompagnerà in un percorso immaginifico.
Il 28 febbraio la Tosse si sposta in Piazza Sarzano con TEATRI MOBILI di Manoviva e Antipodi. I Teatri Mobili sono un bus e un camion teatro che ospitano al loro interno spettacoli unici e senza parole per un massimo di 35 spettatori alla volta. I due mezzi delimitano un’area foyer all’aperto, uno spazio conviviale con un palco per la musica dal vivo, i teatrini emozionali (scatole elettromeccaniche per uno spettatore) e una biblioteca sulle arti dello spettacolo. A esibirsi, in spettacoli magici adatti a tutti, è un’intera famiglia, i capostipiti Girovago e Rondella e i figli Compagnia Dromosofista. Fino al 2 marzo.
Dal 28 al 30 marzo LEBENSRAUM , regia Jakop Ahlbom. Presentato per la prima volta in Italia alla Biennale di Venezia 2018 Lebensraum è teatro fisico con una punta di magia. Il regista Jakop Ahlbom ,anche attore e acrobata, ha una grande passione per gli horror anni ’60 e le commedie anni ‘20. Lebensraum è un divertente omaggio al grande Buster Keaton. Due inventori vivono in una piccola stanza dove l’arredamento ha molteplici funzioni: il letto è un pianoforte e la libreria un frigorifero, ma quando creano una donna- robot che si occupi delle faccende domestiche, la loro vita viene spassosamente sconvolta.
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
CARTELLONE-2018.doc CS-2018-fino-dicembre-Teatro-della-Tosse-4.doc
Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
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Teatro della Tosse stagione 2018 Teatro della Tosse Stagione 2018 PRESENTE settembre - dicembre VIDEO AXTO Axto Dopo un’intensa stagione estiva in Liguria, tra la Villa Duchessa di Galliera di Voltri, il Castello di Noli e la 29esima edizione de “Le Stelle Stanno a Guardare” ad Apricale, la Tosse ritorna in “centro” e il 21 settembre, a partire dalle 19.30, apre le porte dei Teatri di Sant’Agostino con la tradizionale serata di presentazione agli spettatori in cui Emanuele Conte, Presidente e regista della Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, il direttore artistico Amedeo Romeo e tutto lo staff presenteranno il cartellone a chiusura del 2018 e daranno le prime anticipazioni del 2019.
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il viaggio del nostro primo classico tradotto incomincia con Simone Cutri, e con la sua nuova versione de "Il Corvo" di Edgar Allan Poe; tradotti nuovamente, nel volume, anche 'Il principio poetico' e la 'Filosofia della composizione'. Questo viaggio, tuttavia, non sarebbe compiuto se non fosse accompagnato dalla grandissima interpretazione che, di questo testo, ha dato Roberto Herlitzka, in collaborazione con La Repubblica Estetica. A ottobre, dopo 'Le solitarie' di Ada Negri e 'Il primo dio' di Emanuel Carnevali, in libreria, "Il Corvo" di Edgar Allan Poe, sincronizzazione temporale a cura di Simone Cutri; buona lettura, ascolto, visione #musicaos #leggeremigliora #edgarallanpoe #theraven
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Supermercato Marina scatenato al torneo di Centobuchi
Un nuovo articolo è stato pubblicato sul sito www.emanueletrementozzi.com
Supermercato Marina scatenato al torneo di Centobuchi
Centobuchi
La Cognigni Summer Futsal, a Centobuchi, fa il pieno di reti e consensi grazie al “Supermercato Marina” che si impone per 10 a 4 nella terza e decisiva gara del girone qualificatorio. Sugli scudi Ivan Alves Junior, autentico faro offensivo di una squadra che nella ripresa ha dilagato, mettendo in cassaforte il risultato. Da registrare il debutto di Marcio Forte, finalmente disponibile dopo le prime due gare del girone saltate per la concomitanza delle finali Scudetto di calcio a 5. Prossima tappa, i quarti di finale, in programma sabato sera.
Questa la rosa completa
SIMONE TATONETTI (MONTESILVANO), DIEGO JIMENEZ (CUS MACERATA), MARCIO FORTE (SVINCOLATO), NICOLA TORRESI (FUTSAL COBA’), DAVIDE BAIOCCHI (TENAX CASTELFIDARDO), EDGAR SCHURTZ (SVINCOLATO), MARCO BELLONI (CUS ANCONA), GIACOMO DI GIOACCHINO (FUTSAL COBA’), LUCA CARNEVALI (TENAX CASTELFIDARDO), IVAN ALVES JUNIOR (MONTESILVANO)
Resta aggiornato sulle mie attività
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Modena, prosegue la programmazione settimanale della rassegna culturale La Tenda
Modena, prosegue la programmazione settimanale della rassegna culturale La Tenda. Spazia tra la musica, il cinema e la letteratura, con un approfondimento sulla figura di Pier Vittorio Tondelli, la programmazione settimanale della Tenda, dove prosegue con quattro appuntamenti la rassegna culturale inserita nell’ambito delle attività proposte dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. Le iniziative sono a ingresso gratuito. La settimana si apre con due appuntamenti curati dall’associazione Rosa Bianca. Mercoledì 14 dicembre alle ore 20.30 è in calendario, infatti, il concerto “Il coro Rosa Bianca e Psicantria cantano il Natale” con Simone Guaitoli (pianoforte) e Veronica Zampieri (direttore); Lillo Venezia presenta la serata. Sempre curata da Rosa Bianca, in collaborazione con Unimore, è l’appuntamento di giovedì 15, sempre alle 20.30, con la proiezione del film “Offside” (Jafar Panahi, 2006). La visione della pellicola, che utilizza il calcio per indagare sulle contraddizioni e i problemi dell’Iran contemporaneo, è preceduta da un dibattito in cui intervengono Maria Donata Panforti (docente di Diritto privato comparato a Unimore); Vincenzo Pacillo (docente di Diritto ecclesiastico e canonico e Direttore di Orfect - Osservatorio di Unimore sulla libertà religiosa nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo); Maria Chiara Rioli (ricercatrice di Storia contemporanea a Unimore); Paola Rivetti (docente di Studi iraniani - Partecipazione e conflitto alla Dublin city university); Loris Vezzali (docente di Psicologia sociale di Unimore, progetto Unimore equality week). Spazio invece alla musica e alla letteratura venerdì 16, alle 21, col secondo appuntamento della “Trilogia della Via Emilia” di SquiLibri, ovvero il collettivo di attori, narratori e musicisti che esplora la letteratura contemporanea proponendo reading in cui le letture di brani si alternano allo storytelling accompagnato da musica dal vivo. La serata intitolata “Storie di un libertino postmoderno” è dedicata allo scrittore reggiano Tondelli e fa seguito a quella di novembre su Gianni Celati e Luigi Ghirri, mentre il 20 gennaio il percorso si concluderà con l’ultima “tappa” incentrata su Antonio Delfini. Malgrado la scomparsa a soli 36 anni per Aids, Pier Vittorio Tondelli ha trasmesso sulla carta una tale carica vitale da risultare tuttora vibrante e seminale. La ricognizione sulla sua opera prende avvio dal suo libro d’esordio, “Altri libertini”, per arrivare fino a “Camere separate”, passando per “Pao Pao”, “Rimini”, “Un weekend postmoderno” e “Biglietti agli amici”. Il collettivo SquiLibri è composto da Stefania Delia Carnevali, Eleonora De Agostini, Claudio Luppi, Francesco Rossetti, Daniele Rossi e Luca Zirondoli. Il programma settimanale della struttura di viale Monte Kosica si conclude con la musica live, sabato 17 alle 21, col jazz della rassegna “Arts&Jam” curata dall’associazione Muse e da JazzOff produzioni. In concerto si esibisce il Marco Frattini trio, in cui il batterista che dà il nome alla formazione è affiancato da due tra i maggiori esponenti della nuova impronta jazz italiana, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Claudio Vignali al pianoforte. Il calendario completo di tutte le iniziative e le modalità di prenotazione sono consultabili sui canali social e sul sito web de La Tenda all’indirizzo www.comune.modena.it/latenda. Per informazioni: mail [email protected], telefono 059 2034808. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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FILOTTRANO – Interessante mix di sculture e dipinti esposti, nel Salone delle feste di Palazzo Tofani Marzi della nuova collezione dello scultore e pittore Michele Gambini. L’inaugurazione è il 21 dicembre, alle ore 17,30. Intervengono: l’assessore alla cultura e al turismo Carla Accattoli, il presidente di Federalberghi Marche Emiliano Pigliapoco, il curatore Andrea Carnevali, il poeta Simone Sanseverinati, Matteo Chiucconi dell’Azienda Vinicola Angeli di Varano (An).
La mostra ha ottenuto il patrocinio del Comune di Filottrano. La mostra si potrà visitare fino al 4 gennaio 2020. L’artista ha voluto affrontare il tema della natura in una prospettiva bidimensionale per dare, alle opere di grande formato, ispirate allo stile analitico-compositivo di Der Blaue Reiter, un effetto dinamico. Nei quadri Soli Pianeti e Cieli (2014-19) si possono vedere le influenze dell’arte informale francese e dello stile pittorico di Burri che emergono dai colori e dall’uso dell’argento, per accresce l’intensità del contrasto cromatico.
La grande installazione, che Michele Gambini ha realizzato, induce, inoltre, a pensare alle influenze di Eric Gill che ha progettato un gruppo di sculture egiziane, oggi, esposte al British Museum. Invece, l’allegria del rosso, tra gli alberi bianchi e neri è rubata ai motivi del design degli interni come carta da parati e tappeti al design inglese che influenzò le grandi firme dall’architettura moderna.
Nella bidimensionalità dei campi di colore monocromi, in alcuni motivi ,geometrici come le piante alte fino al cielo o i prati oppure nella scelta di particolari che messi in primo piamo per deformarli, emergono le influenze dello stile di Paul Morrison che ha esercitato su di lui soprattutto in pittura.
Ricomprendo la superficie di blu, i quadri di Armeni sembrano essere contaminati da Morrison che utilizzava il fitocromo rosso o blu nella superficie delle tele. Le sue immagini, dipinte in due mani di vernice acrilica, spostano il centro della poetica in un terreno molto diverso da quello fino a quel momento ripercorso.
Sponsor della mostra: Banca BCC di Filottrano, I.T.E. – Trasformatori elettrici di Osimo, Allianz, agenzia di Filottrano, Giorgio hair professional di Filottrano, Federalberghi Marche, Azienda Venicola Angeli – Varano di Camerano.
Orario di visita della mostra: Tel. 17,30 -19,30; info e aperture straordinarie Cell. 3282817379
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SAN BENEDETTO – Se le giornate di venjerdì e di ieri ai Campionati italiani di pattinaggio corsa su strada sono state praticamente speculari sotto l’aspetto climatico, con bel tempo mattutino e pioggia pomeridiana e conseguenti cambi obbligati al programma, lo stesso si può dire sotto l’aspetto dell’interesse sportivo con tante novità ed emozionanti risultati nei 14 podi (12 titoli tricolori e 2 per il Trofeo Italia Skate) assegnati nel giorno conclusivo di questa edizione dei campionati di San Benedetto del Tronto.
Si parte in mattinata con l’interessante new entry che il Settore federale Corsa ha voluto introdurre a partire da quest’anno. La gara è quella della Team Sprint, un giro secco a staffetta con un solo cambio, che in qualche modo riporta in pista la competizione a squadre, dopo la cancellazione a partire dal 2018 delle classiche americane.
Il primo titolo nella categoria Ragazzi/Allievi va quindi alle ragazze della Casier di Treviso (Carrer al suo secondo tricolore, Fusetto e Beggiato), mentre quello maschile se lo aggiudicano al fotofinish gli atleti della ASD Il Sole di Grosseto (Carnevali, Fioretti). Tra le Junior/Senior vincono le senesi Giorgia Bormida e Lucrezia De Palma della Mens Sana in Corpore Sano, davanti all’Azzurra Padova (Gobbato, Libralesso, anche per lei secondo titolo) ed alla Pattinatori Savonesi (Paganelli, Valanzano), e, tra i maschi, l’oro va allo Skating Club Rovigo di Mattia Diamanti e Nicolò Greguoldo, l’argento ai Pattinatori Bosica con i fratelli Simone e Yuri Soriani ed il bronzo alla Mens Sana in Corpore Sano di Giuseppe Bramante e Duccio Marsili.
Dopo una breve parentesi dedicata al Trofeo Italia Skate riservato alla categoria Ragazzi12, dove Asia Negri vince la gara sui 3.000 metri eliminazione che le consente di conquistare pure la combinata con risultati fotocopia anche per il giovane Andrea Di Paola, si completano le gare dei Ragazzi con la 3.000 metri a punti che vede assegnare il tricolore a Giulia Presti, al secondo titolo, e ad Ardit Mullai che domina la gara viaggiando sui 40 km orari!
La torinese Alice Marletti chiude sola al traguardo la sua gara sui 10.000 metri eliminazione che le consente di conquistare un meritato titolo nella categoria Allievi, mentre tra i maschi il campione europeo in carica Andrea Cremaschi vince il suo in volata.
Le splendide fughe in coppia che abbiamo raccontato e celebrato giovedì si inchinano di fronte a quello che abbiamo visto oggi nei 10.000 metri punti Junior femminili dove Michela Lanata e Stefanny Rodriguez, alla fine rispettivamente prima e seconda, conducono in solitaria la gara praticamente dall’inizio, con un vantaggio crescente che le vede, esauste ma contente, sul traguardo con oltre 20 secondi di vantaggio sul gruppo delle inseguitrici. Uno spettacolo davvero emozionante, brave! Altrettanto bravo tra i maschi Riccardo Lorello che fa sua la gara portandosi a casa il secondo titolo di questi campionati.
Si chiude con la gara 15.000 metri eliminazione Senior e per la cinquantunesima volta (!?) dobbiamo raccontare di un altro titolo conquistato, sotto un profetico arcobaleno, da Francesca Lollobrigida che ora vede nel mirino Erika Zanetti per la seconda posizione nella classifica italiana delle top skater di tutti i tempi, guidata da un’inarrivabile, per il momento, Marisa Danesi con 74 titoli. Per doverosa cronaca sul podio salgono anche Veronica Luciani e a seguire, Edda Paluzzi.
Bellissima e tiratissima la gara maschile, degna conclusione di questi campionati italiani di San Benedetto, con tutti i migliori fondisti italiani che, sin dall’inizio, si sono dati vigorosa battaglia spendendosi a fondo, senza risparmiare niente, fino al traguardo dove un impetuoso “gazzella” Daniel Niero precede il compagno dell’Aeronautica Fabio Francolini, ritornato brillantemente a gareggiare sulle rotelle, e l’ottimo due volte tricolore Giuseppe Bramante.
Con i risultati della giornata si definisce anche la classifica finale per società andata alla Pattinatori Bosica di Martinsicuro davanti alla Mens Sana in Corpore Sano di Siena ed alla ASD Bellusco.
Il Ct Massimiliano Presti presente a San Benedetto ha commentato brevemente questi campionati per i quali ha espresso soddisfazione sia per brillanti risultati visti, con tante conferme e positive iniezioni di fiducia, e sia perché la presenza di praticamente tutti i migliori gli hanno reso i giusti onori, contribuendo a stimolare il confronto tra chi veniva dai successi mondiali ed europei ed i malcontenti, sofferenti per le mancate convocazioni.
“La stagione – conclude Presti – si chiude per riaprirsi subito con imminenti raduni che intendo convocare per questo stesso mese, riservandoli particolarmente ai più giovani al fine di motivarli ed educarli ai ritmi di preparazione delle categorie successive.”
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MACERATA -Con la consegna della Costituzione ai neodiciottenni maceratesi si chiude l’intensa giornata della Festa della Repubblica a Macerata iniziata in mattinata con le celebrazioni ufficiali al Monumento ai Caduti e in piazza Cesare Battisti.
I giovani hanno ricevuto dal sindaco Romano Carancini una copia della Carta Costituzionale durante un momento istituzionale alla presenza delle autorità civili e militari in piazza Cesare Battisti. Presenti il Prefetto Iolanda Rolli, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata Luigi Ingrosso, il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pantanetti, gli assessori comunali Alferio Canesin e Marika Marcolini.
Un rito, accompagnato dal coro dei ragazzi del Convitto Nazionale Giacomo Leopardi, iniziato 5 anni fa e voluto fortemente dal primo cittadino per ricordare alle giovani generazioni l’origine e la storia della democrazia in Italia.
“La costituzione non è un luogo del passato, un diritto acquisito, ci sono temi che ci fanno confrontare ogni giorno, nelle scuole, in famiglia, con gli amici, ascoltando la tv. La costituzione è un patrimonio di libertà che ci permette di esprimere la nostra opinione, di viaggiare, vivere gli affetti e gli amori, aiutare gli altri dentro un principio solidale. Patrimonio che ci hanno relegato donne, uomini, preti, giovanissimi, che per noi si sono battuti. Non restiamo indifferenti, difendiamo la nostra “casa” costituzione, la casa quotidiana di tutti noi”.
Dopo gli interventi del Prefetto e del Presidente dell’Anpi Lucrezia Boari, che ha portato anche i saluti anche dell’Isrec, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, il sindaco ha consegnato una targa ad Annalisa Ubertoni, coordinatrice del centro di studi e servizi per la famiglia dell’associazione La Goccia, nominata Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per “l’esemplare contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione”.
Alla lettura dei primi 12 articoli è seguita la consegna della Costituzione ai giovanissimi che hanno risposto all’appello dell’Amministrazione Comunale.
“A Macerata, da 5 anni, il 2 giugno consegniamo la Costituzione ai neodiciottenni maceratesi- ha detto l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde – un rito laico, bello, un’esperienza di comunità dove le parole libertà e democrazia risuonano alte, dove i ragazzi e le ragazze a voce alta proclamano i primi 12 articoli della Costituzione, dove i discorsi degli adulti e quelli dei ragazzi si incontrano in un crescendo di civiltà”.
Questi i ragazzi che hanno ricevuto le Costituzioni: Carolina Amato, Lorenzo Angeloni, Gloria Benivegna, Giulia Mercedes Bettucci, Rachele Carnevali, Ivan Cirulli, Martina Compagnoni, Tommaso Ferrari, Gianluca Fraticelli, Simone Frattani, Nicola Fusari, Valentina Giombetti, Tommaso Graziani, Dario Lippi, Tommaso Massini, Serena Matteucci, Irene Mazzola, Elisa Michetti, Milena Montanari, Agnese Mordini, Veronica Morelli, Emanuele Naso, Matteo Orlandi, Federico Palumbo, Alessio Perucci, Veronica Pietrella, Luca Pistarelli, Arianna Quadri, Lorenzo Renis, Marta Riccioni, Costanza Scarponi, Alessandra Scauda, Matteo Scoccia, Nicolo’ Silvestrini, Francesco Votino.
Le foto della cerimonia possono essere richieste scrivendo a [email protected] oppure telefondando alla Segreteria del Sindaco ai numeri 0733/ 256226; 256412; 256495.
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