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primepaginequotidiani · 12 days ago
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PRIMA PAGINA Il Mattino di Oggi mercoledì, 15 gennaio 2025
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princessofmistake · 7 months ago
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Quella volta che mi sono svegliato in un’ora blu d’inchiostro e la mia testa, anzi tutta la casa, è stata invasa da una musica dolce e morbida. Con i piedi sul pavimento di legno e freddo, mi sono incamminato verso la tua stanza. Il tuo letto era vuoto. “Ma’,” ho detto, immobile come un fiore reciso intanto che la musica suonava. Era Chopin, e veniva dall’armadio. La porta incisa da una luce rossastra, come la soglia di un luogo in fiamme. Mi sono seduto fuori dalla stanza ad ascoltare l’overture e sotto l’overture il tuo respiro regolare. Non so quanto tempo sono rimasto lì. Ma a un certo punto sono tornato a letto, mi sono tirato le coperte sopra al mento finché tutto non si è fermato. Non il brano musicale ma il mio tremare. “Ma’,” ho detto di nuovo senza rivolgermi a nessuno, “torna indietro. Torna qui fuori.”
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tardisslayer · 10 months ago
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Il mio impero romano è VivaRaiPlay letteralmente introvabile cioè io nel 2019 non ero nelle throes dell'hyperfixation quindi non ricordo nulla e necessito rewatch ma quel programma è SPARITO siamo davvero nell'era dell'oblio digitale con queste piattaforme di merda (raiplay in particolare) che possono decidere di togliere I LORO CONTENUTI a loro piacimento, io come devo fare
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machiavelli · 5 months ago
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really gaslighting myself to not think about uni rn, cause I’m having a good day here:
drunk from a glass of prosecco(classico) before noon, ate some good costine (my mom -> regina della griglia), had a coppa del nonno con un espresso dentro (bombaaaa), had a good 1+ hour nap and now I’m going to the mountains‼️‼️
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yotobi · 5 months ago
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“La serenità in casa Atalanta è ai massimi livelli” e poi si mettono a fare la Pravda di Bergamo.
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Ma una causetta? Infami loro e i giornalai
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raccontidialiantis · 10 days ago
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La vendetta può essere dolcissima (1 di 2)
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Due anni fa è morto mio marito. Un matrimonio che pensavo fosse stato perfetto, il nostro. Almeno sino a quel momento, pensavo. Quanto ci amavamo. Due figlie oggi entrambe sposate e fuori da casa, in una domenica di routinaria solitudine di tre mesi fa ho deciso di mettere nei sacchi tutte le cose di Marco, per buttare via vestiti vecchi e cose non più utili a nessuno. Tra le varie carte e gli estratti conto bancari, ricevute eccetera, ho trovato prove della frequentazione regolare e mensile di un alberghetto in una vicina frazione. Ricostruendo, la cosa avveniva guarda caso sempre in quel giovedì in cui egli mi diceva di dover andare a Milano per lavoro. Gira che ti rigira, ho trovato anche alcuni bigliettini molto espliciti e infine delle foto stampate inequivocabili: lui e la sua amante abbracciati e teneri. Porca miseria, che sorpresa terribile: Rina la mia collega nello studio in cui lavoriamo entrambe! Lei ha dieci anni meno di me, un marito giovane anche lui e un bel fusto.
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Choc totale, rabbia. Lacrime e infine anche una immediata, fredda determinazione. Con Rina siamo sempre state molto amiche, oltre che colleghe. In breve: ho subito invitato Sebastiano a casa un pomeriggio, con la scusa di montare un mobiletto per le scarpe. Mi sono fatta trovare da lui truccata, profumata e con atteggiamento da coniglietta smarrita; gli ho anche gettato le braccia al collo, in modo finto innocente, non appena finito il montaggio. Poi, sfacciata, gli ho chiesto scherzando se un giovane bello come lui avrebbe mai gradito montare anche una vecchietta orribile come me. Tra il serio e il faceto però, lo guardavo fisso negli occhi... lui è arrossito, ma non è fuggito. Anzi: comprensivo, mi ha chiesto che cosa mi passasse per la mente. E lì ho compiuto il mio capolavoro di recitazione: "sai, una donna ha le sue esigenze. Sono molto sola. Certo: la morale e bla bla... . Ma vorrei tanto instaurare un rapporto di amicizia diciamo... ecco... spinta. Però vorrei farlo con una persona molto discreta, un uomo che mi piace, che stimo e capace di tenere il segreto più assoluto... insomma: un gentiluomo come te"
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Dopo quel momento di totale, bellissima intimità tra noi, Sebastiano è diventato un toro. M'ha scopata con una furia incredibile. Non so quante volte sono venuta, quella prima volta. Né ho idea di quanta sborra m'abbia scaricato in corpo. In breve, da tre mesi finalmente scopiamo. Spesso lui ha dei rimorsi e io allora regolarmente gli dico di non preoccuparsi, che quando lui volesse potrebbe terminare immediatamente questa nostra cosa bellissima. Un rapporto tra noi puro e semplice, che a me porta grandissimi benefici psicologici. Che m'arrangerei da sola. Certo: sicuramente piangerei, mi dispiacerebbe. Ma capirei. Sicuramente. Non sarei mai un problema, per loro due. Allora egli, tranquillizzato, mi bacia con foga e mi scopa con dolcezza assoluta. Penso sia innamorato cotto, ormai. Io voglio che sia innamorato di me. Ce la metto tutta, per spostare il suo desiderio sul mio corpo e sulla mia persona. Poi gli dico anche che lui deve stare assolutamente tranquillo, perché io rimango sempre la migliore amica e addirittura intima confidente di Rina. E quindi so per certo che lei non sospetta assolutamente nulla. Le devo rovinare il matrimonio, a 'sta grande testa di cazzo. Anche se usciamo spesso insieme per lo shopping e ridiamo, spettegoliamo, ci consigliamo.
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Prendiamo un caffè, ci aiutiamo a vicenda quando serve. Semplicemente io le scopo il coniuge. Di continuo, ormai almeno una volta a settimana. Oh: che soddisfazione ogni volta che sento quel bel cazzo giovane di maritino amoroso entrare nel mio corpo di donna matura e oggettivamente molto puttana! Gli faccio fare cose che lei neppure si sognerebbe mai di consentirgli. Lui me l'ha confessato da subito. Sono diventata ormai il suo sfogo sessuale completo. Ah, l'ultima cosa: quando mi faccio sfondare, di dritto e di rovescio, mi assicuro prima che ci sia in giro la foto di quel cornuto a posteriori di mio marito. Con il suo sguardo ben rivolto verso il letto. E vengo alla faccia sua, mugolando come una vera troia professionista. Soprattutto, quando ingoio tutto quel seme che viene da quell'uccello giovane, prepotente e turgido ben ficcato nella mia gola, ingoio golosa; poi gli faccio l'occhietto e il gesto delle corna, con la mano poggiata sulla natica soda e nuda di Sebastiano. Poi con la lingua al mio stallone pulisco la sborra residua sull'asta e sui coglioni. Oh, quanto mi piace questo giovane, ingenuo, ignaro amante.
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nomeutenteerrato · 9 months ago
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« Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole.
Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su sé stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose, primavera del '24, primavera del '44, proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.
Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così.
Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana. »
- Antonio Scurati
Monologo (censurato dalla Rai), ma qui per condividerlo perché: antifascismo sempre!
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der-papero · 3 months ago
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Avviso ai tumbleri.
Siccome oggi non ho un cazzo da fare (tranne stasera, che vo' di pizza), mi son messo a sistemare un po' il mio tool Tumblr, e ho scoperto una cosa interessante.
Durante la scansione dei dati del blog, tramite il mio codice trovo che:
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mi seguono 1485 persone (che siano reali o meno, poco importa).
Tumblr sostiene invece, dal frame di riepilogo,
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cioè ben 378 cristiani mancanti all'appello. Il conto delle persone che seguo invece è corretto (o, diciamo meglio, non mi puzza di anomalo).
Allora ho fatto la prova del 9, ho scaricato la lista dei follower da qui, un po' di paciugo, ed ovviamente:
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Quando la tua intelligenza non è una opinione 😎.
Questo post non è per auto-incensarmi, ovviamente, è solo per dire che sono anni che scrivo al supporto di Tumblr lagnandomi della loro inconsistenza dei dati, senza mai avere risposta, e lo farò anche stavolta, portando tutte le misure in allegato, e semmai dovesse accadere che mi danno retta, preparatevi ad un drastico calo del vostro potenzialmente falso numero di seguaci.
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ilpianistasultetto · 7 months ago
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Dopo la morte del bracciante indiano, trasportato e lasciato crepare dal suo datore di lavoro dopo averlo scaricato davanti casa, tutta la politica ha detto le solite frasi di circostanza, quelle che tutti dicono da 50anni dopo eventi simili. Sgranano quei loro occhi da triglia, digrignano quei loro denti da faina e danno vita al coro: "sono cose inaccettabili per un Paese civile". L'Italia un Paese civile? Un Paese che premia i ladri, gli evasori, i furbetti e ogni forma di irregolarita' lo chiamiamo un Paese civile? E' insopportabile cosi' tanta ipocrisia, anche quella di tanti cittadini. Di giorno gridano contro gli immigrati, votano chi promette "tutti a casa loro" e di notte li fanno lavorare in nero e, non paghi, gli affittano anche le case, sempre in nero gonfiando cosi i loro conti bancari. Dove sono i contratti registrati? Ovvio che non ci sono, visto che parliamo di "invisibili". E che pene avranno? Naturalmente, zero di zero. Solo e sempre un chiacchiericcio di fondo senza concretezza, anche perche', prendendo misure serie, certa politica "strillata" perderebbe milioni di voti. Due provvedimenti semplici, se veramente la politica volesse tornare ad essere seria: sigilli per 1anno alle imprese che vengono trovate con lavoratori irregolari e acquisizione al bene pubblico delle case locate senza contratto di locazione, come si fa per i mafiosi. Cosi', quando un immigrato irregolare non ha da lavorare o dove dormire, vedremo quel che accadra'. Io comprerei subito qualche scatolo di pop-corn e mi godrei lo spettacolo. Sara' divertente. @ilpianistasultetto
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ilfascinodelvago · 9 months ago
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Ecco il testo integrale del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile, censurato dalla Rai:
"Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini.
L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole.
Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra.
Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana".
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princessofmistake · 7 months ago
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Quella volta che finalmente ti ho detto di smetterla, avevo tredici anni. Tenevi la mano sollevata in alto, la mia guancia pulsava per il primo colpo ricevuto. “Smettila, Ma’. Basta. Ti prego.” Ti ho guardato a lungo, severo, nel modo in cui a quel punto avevo imparato a fissare i bulli che se la prendevano con me a scuola. Ti sei voltata senza dire niente, ti sei messa il tuo cappotto di lana marrone e sei andata a piedi verso il negozio del quartiere. “Vado a comprare le uova,” hai detto dandoti uno sguardo frettoloso alle spalle come se non fosse successo nulla. Ma sapevamo entrambi che non mi avresti colpito più. Quando finisce una guerra? Quando potrò pronunciare il tuo nome e fare in modo che combaci solo con il tuo nome e non con tutto ciò che ti sei lasciata alle spalle?
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cutulisci · 9 months ago
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Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania. In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023). Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana
monologo di Antonio #Scurati sul 25 aprile, censurato dalla Rai
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untuffonelpassato · 5 months ago
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Ho avuto due frequentazioni negli ultimi anni, entrambe le ragazze mi hanno scaricato perché “troppo buono e serio” va bene, magari serio a volte lo sono troppo, posso anche capirle, ma sul fatto di essere “troppo buono” avrei tanto da dire.
Quest’ultime mi hanno sottolineato che a loro piace la violenza nel sesso, che lì ci può stare a detta loro, oltretutto mi facevano notare che ormai solo i “mammoni” chiamano “amore” le proprie ragazze, e che termini più volgari sarebbe più appropriati anche per dare più vita alla relazione.
Quello che vorrei dirvi?
No, dopo userei termini che potrebbero portarmi a delle serie conseguenze, ma lascio intendere.
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tulipanico · 5 months ago
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Nel periodo in cui avevo scaricato tinder, tra gli altri, ho parlato con questo ragazzo di una città vicina, che lavorava nell'ospedale di suddetta città, ospedale abbastanza grande ovviamente. Bene, non ci sono mai uscita perchè sono pazza ma ecco, sono andata a fare una visita in suddetto ospedale e indovinate chi aveva parcheggiato la macchina praticamente di fianco alla mia.
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aculofan · 5 months ago
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Incontri inaspettati e tristi.
La storia è un po' lunga: dal 1977 a fine luglio 1991 dove vivo ora c'erano degli inquilini: moglie, marito, figlia.
L'uomo non era una brava persona, pensava di poter fare quello che voleva perché la padrona di casa, mia mamma, era una donna sola con due figli, quindi si credeva il capo: liti continue con moglie e figlia, volavano anche alcune sberle, una sera ad età maggiore della figlia hanno chiesto asilo sotto da noi per poi andarsene di casa minacciando denunce e altro, senza di fatto combinare nulla e tornarsene a casa con lui dopo insistenze della famiglia di origine di lui.
Lui insomma un pezzo di fango, la moglie una povera anima analfabeta non riusciva a dire una frase completa in italiano, la figlia lavorava come commessa dopo una scuola professionale per segretaria.
Succede che la figlia si sposa gravida (disonore) e nell'84 nasce il primo figlio, dopo l'anno di maternità( passato non si sa dove) lei torna al lavoro e scarica h 24 il bambino ai genitori, quindi da noi, perché dove vive con il padre del bimbo, pare, non sia adatto a tenerci dei figli...il bimbo cresce apparentemente buono, me lo ricordo che girava in bici nel cortile di casa con la nonna che lo sgridava se cadeva e bestemmiava. Nasce anche il secondo figlio, scaricato anche quello da noi : finalmente allo scadere del contratto di affitto e senza non poche difficoltà e dispetti più o meno gravi riusciamo a mandare via sti inquilini ( il problema era lui, il pezzo di fango).
Per qualche anno per vie traverse abbiamo saputo delle varie sorti di ognuno di loro, la moglie del pezzo di fango morta per ictus dopo aver faticato una vita, il pezzo di fango morto qualche anno più tardi, figlia e marito e relativi due figli qualche tribolazione di natura depressiva, poi perse le tracce. Da settimana scorsa il primo bimbo dell'84 è ricoverato in unità coronarica per una grave cardiomiopatia dilatativa di nuovo riscontro, imbottito di psicofarmaci seguito da anni dal CSM per episodi di depressione maggiore e schizofrenia...il viso che ricordavo del bimbo in bici, un uomo buono, molto sfortunato, imbambolato dalle terapie, poco affine all'uso dell'acqua e sapone, un uomo che sta pagando tutto il suo vissuto, gli unici contatti telefonici che ha lasciato sono della compagna (messa come lui dal punto di vista psichiatrico) e del suocero...non ha più nessun rapporto con la famiglia di origine, non ne vuole sapere più nulla, neanche del fratello.
Non ho raccontato a mia mamma e mio fratello ( neanche a mio marito e figlio) dell'incontro e non lo farò mai, ho pianto parecchio ricordando cosa abbiamo passato con sta gente in giro per casa, ho pianto per come l'ho visto ridotto, per come questo uomo sia anagraficamente un uomo ma la sua testa è quella di un bambinone, ricordando questi due bambini che vivevano con i nonni, sti due bambini che tutto sommato erano tranquilli ma evidentemente non era così .
Sono molto triste e lascio scritta qui questa mia tristezza.
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madiocane · 1 year ago
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sempre più orgoglioso di non aver mai scaricato quella merda di tiktok
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