#Roberto Ottaviano
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donospl · 3 months ago
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Co w jazzie piszczy [sezon 2 odcinek 29]
premierowa emisja 14 sierpnia 2024 – 18:00 Graliśmy: Carlos Bica “Roots” z albumu “11:11” – Clean Feed Records Luís Vicente Trio “Hope II” z albumu “Come Down Here” – Clean Feed Records Gonçalo Almeida “Restraint, Pt.2” z albumu “States Of Restraint” – Clean Feed Records Luísa Gonçalves “Piano Distance” z albumu “Under Your Breath I Solo Piano Works II” – Trem Azul Records Margaux Oswald…
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chez-mimich · 10 months ago
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m2024a · 4 months ago
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È morto Arnaldo Dell'Acqua, stuntman per Bud Spencer Arnaldo Dell'Acqua, uno dei più noti stuntman del cinema italiano, talvolta anche attore, è morto martedì 23 luglio a Roma all'età di 86 anni. Nato a Campobasso il 14 maggio 1938, appartenente a una famiglia di cascatori (era fratello di Alberto, Roberto e Ottaviano Dell'Acqua), dopo la gioventù nel circo aveva intrapreso l'attività di stuntman e controfigura a Cinecittà, apparendo in oltre 120 film. In diversi film è stato anche la controfigura di Bud Spencer. La notizia è stata data dal fratello Ottaviano sui social. Tra i numerosi film in cui Arnaldo Dell'Acqua ha dato prova delle sue mirabolanti capacità di cascatore figurano Gli invincibili tre (1964), Lo chiamavano Trinità... (1970), ...continuavano a chiamarlo Trinità (1971), La spada normanna (1971), La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza? (1972), Piedone lo sbirro (1973), Lo chiamavano Tresette... giocava sempre col morto (1973), Ci risiamo, vero Provvidenza? (1973), Safari Express (1976), I due superpiedi quasi piatti (1977), Lo chiamavano Bulldozer (1978), Zombi 2 (1979), Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre (1979).
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ulkaralakbarova · 4 months ago
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After his young lover, Gitone, leaves him for another man, Encolpio decides to kill himself, but a sudden earthquake destroys his home before he has a chance to do so. Now wandering around Rome in the time of Nero, Encolpio encounters one bizarre and surreal scene after another. Credits: TheMovieDb. Film Cast: Encolpio: Martin Potter Ascilto: Hiram Keller Gitone: Max Born Eumolpo: Salvo Randone Trimalcione: Mario Romagnoli Fortunata: Magali Noël Trifena: Capucine Vernacchio: Fanfulla Il predone: Gordon Mitchell Minotauro: George Eastman Il capitano: Carlo Giordana Enotea: Donyale Luna Arianna: Elisa Mainardi Proconsole: Marcella Di Falco L’imperatore: Tanya Lopert La schiavetta: Hylette Adolphe Il suicida: Joseph Wheeler La matrona: Lucía Bosè Abinna: Giuseppe Sanvitale Scintilla: Danika La Loggia Lica: Alain Cuny Orgy Musician: Richard Simmons Liberto arricchito: Eugenio Mastropietro Theather Group Woman (uncredited): Maria Mascarielli (uncredited): Dalia Zagni (uncredited): Ottaviano Dell’Acqua …: Genius …: Catharina Dahlin (uncredited): René Fiorentini Party Guest (uncredited): Nadia Balabine Imperatore nella rappresentazione: Alvaro Vitali Film Crew: Original Music Composer: Nino Rota Story: Federico Fellini Co-Writer: Brunello Rondi Producer: Alberto Grimaldi Set Decoration: Danilo Donati Director of Photography: Giuseppe Rotunno Editor: Ruggero Mastroianni Story: Bernardino Zapponi Novel: Petronius Original Music Composer: Tod Dockstader Original Music Composer: Ilhan Mimaroglu Original Music Composer: Andrew Rudin Production Design: Luigi Scaccianoce First Assistant Director: Maurizio Mein Second Assistant Director: Liliana Betti Line Producer: Enzo Provenzale Camera Operator: Giuseppe Maccari Makeup Artist: Rino Carboni Hair Department Head: Luciano Vito Production Manager: Roberto Cocco Unit Manager: Lamberto Pippia Script Supervisor: Norma Giacchero Visual Effects: Joseph Nathanson Assistant Editor: Adriana Olasio Second Assistant Director: Lia Consalvo Movie Reviews:
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Roma, il sindaco Gualtieri e l'assessore Patanè presentano i lavori di riqualificazione delle stazioni della metro A
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Roma, il sindaco Gualtieri e l'assessore Patanè presentano i lavori di riqualificazione delle stazioni della metro A.  Questo pomeriggio il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l'Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e il Direttore Generale di Atac, Alberto Zorzan, hanno presentato alla stampa il programma di lavori relativo al restyling delle prime tre stazioni, al rinnovamento dei binari e alla manutenzione straordinaria degli impianti di traslazione della Metro A. I cantieri per completare la trasformazione della Metro A, necessaria per affrontare il notevole incremento di domanda di trasporto sulla linea previsto in occasione dell'avvio del Giubileo, partiranno nei prossimi giorni e termineranno entro l'8 dicembre 2024, in tempo per l'apertura della Porta Santa. Rinnovo binari. Da lunedì 8 aprile riaprirà il cantiere notturno per la sostituzione dei binari lungo la linea. Questo comporterà il ritorno delle chiusure serali della metro A, con ultima corsa alle 21.00, da domenica al giovedì, con orario di servizio regolare fino all'1.30 il venerdì e il sabato. Nei giorni di chiusura anticipata verrà attivato un servizio sostitutivo, per il quale verranno impiegati 76 bus navetta che si attesteranno in superficie in corrispondenza delle stazioni chiuse. Restyling stazioni. È previsto il rinnovamento di tutte le stazioni della linea A: le prime che saranno interessate dai lavori di riqualificazione saranno Spagna, Ottaviano e Cipro che verranno completate nel corso del 2024. La chiusura anticipata della linea per il rinnovo dei binari consentirà alle maestranze di avere più tempo per risolvere definitivamente l'annoso problema delle infiltrazioni idriche. Sarà necessario, per consentire gli interventi più invasivi, prevedere un periodo di chiusura delle stazioni di Spagna, dal 15 luglio al 3 ottobre e di Ottaviano dal 22 luglio al 9 settembre 2024. La stazione Cipro, anch'essa interessata da lavori di rinnovo dell'infrastruttura nel periodo estivo, rimarrà aperta con sola limitazione di accesso in alcune aree. Manutenzione straordinaria impianti traslazione.  Su tutta la linea A si interverrà con attività di manutenzione straordinaria su 105 impianti di traslazione, compresa la sostituzione di 22 montascale. Il piano di interventi richiede la chiusura della stazione Vittorio Emanuele dall'8 aprile fino al 30 giugno. Tale scelta è obbligata perché i profondi lavori straordinari riguarderanno in parallelo tutte e quattro le scale mobili presenti nella stazione determinandone l'impossibilità di accesso. Tutti gli altri interventi di manutenzione e sostituzione degli impianti di traslazione lungo la linea A è previsto siano eseguiti durante il normale svolgimento del servizio. "Prosegue il nostro lavoro di recupero e riqualificazione delle metropolitane con il restyling delle prime tre stazioni della metro A, Spagna, Cipro e Ottaviano, che oggi sono molto vecchie e poco decorose. In parallelo si lavorerà sugli impianti di traslazione, sul collegamento a San Giovanni tra le linee A e C, e si rifaranno le scale mobili della stazione di Piazza Vittorio. Infine, si procederà all'ultima fase di sostituzione dei binari, che hanno 30 anni, per garantire la sicurezza e sostenere un numero maggiore di treni. Da dicembre di quest'anno inizieranno ad arrivare i nuovi treni che consentiranno di aumentare le frequenze sulle linee A e B. Interventi necessari per rendere moderne e accoglienti le nostre metropolitane", ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri.    "Le opere che abbiamo presentato oggi – ha commentato l'Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – rientrano nel programma complessivo di interventi necessari alla riqualificazione del trasporto pubblico, soprattutto a livello infrastrutturale e sugli asset più importanti. Perché il grande lavoro che stiamo portando avanti fin dall'inizio della consiliatura per aumentare la qualità e la quantità di Tpl, deve essere necessariamente accompagnato da quello sull'ammodernamento delle infrastrutture, a cominciare proprio dalle stazioni che devono diventare sempre più belle, funzionali, moderne e accessibili a tutti".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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jazzandother-blog · 8 months ago
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TJF 2023 - Roberto Ottaviano quintet "Eternal love"
Roberto Ottaviano - Saxophone
Marco Colonna - Clarinet
Alexander Hawkins - Piano
Giovanni Maier - Bass
Zeno De Rossi - Drums
Having undergone highly qualifying training experiences with Giacomo Manzoni, Luigi Nono, Evan Parker, Jimmy Giuffre, George Russell and Andrea Centazzo, Roberto Ottaviano has made and continues to make the history of Italian jazz. The list of his international collaborations is impressive: Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Keith Tippett, Steve Swallow, Kenny Wheeler, Paul Bley, Aldo Romano, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Trilok Gurtu and Paolo Fresu. Eternal Love, his latest project, has its roots in African spirituality. As in a prayer or an evocation, the group pays homage to the music of Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane and Dewey Redman. Immersed in this mystical bath, jazz returns to embody that spirit of total music that often seems lost, with the collective work of an ensemble of exceptional level.
                                        ______________________
Después de haber pasado por experiencias de formación altamente cualificadas con Giacomo Manzoni, Luigi Nono, Evan Parker, Jimmy Giuffre, George Russell y Andrea Centazzo, Roberto Ottaviano ha hecho y sigue haciendo la historia del jazz italiano. La lista de sus colaboraciones internacionales es impresionante: Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Keith Tippett, Steve Swallow, Kenny Wheeler, Paul Bley, Aldo Romano, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Trilok Gurtu y Paolo Fresu. Eternal Love, su último proyecto, tiene sus raíces en la espiritualidad africana. Como en una oración o una evocación, el grupo rinde homenaje a la música de Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane y Dewey Redman. Inmerso en este baño místico, el jazz vuelve a encarnar ese espíritu de música total que muchas veces parece perdido, con el trabajo colectivo de un conjunto de nivel excepcional.
Fuente: ohjazz.tv/home-esp
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luigisalerno · 9 months ago
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inonda · 11 months ago
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Lecce, sabato 13 al Teatro Nasca prosegue la stagione concertistica
SABATO 13 GENNAIO AL TEATRO NASCA DI LECCE LA STAGIONE DI CONCERTI DELL’ASSOCIAZIONE “GOOD VIBES – MUSICA CULTURA AMBIENTE” PROSEGUE CON IL PINTURAS DUO DI ROBERTO OTTAVIANO E NANDO DI MODUGNO. PROSSIMI APPUNTAMENTI CON PAOLO FRESU, PIERLUIGI BALDUCCI E MARIA PIA DE VITO. Sabato 13 gennaio (doppio set ore 20 e 22) nella sede di Nasca – Il teatro in Via Siracusa 28 a Lecce, con il Pinturas…
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stue1967 · 2 years ago
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Alexander Hawkins and Roberto Ottaviano - Cafe Oto, Hackney, 20 January 2023
Another fantastic evening at @Cafeoto with @hawkinsmusic and Roberto Ottaviano. My birthday present membership is the gift that keeps giving. Read about the evening here:
The beauty of having been gifted a membership to Cafe Oto is that it reduces ticket prices to such a ridiculously cheap level that I am minded to take a chance on things I’m unfamiliar with.  It’s a chilly Friday night in the middle of January, and I’ve paid £8 to watch Alexander Hawkins and Roberto Ottaviano perform together. Roberto Ottoviano (left) and Alexander Hawkins (right) What piqued…
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chiara-morini · 2 years ago
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a Teatro la prima edizione di Jazz al Castello Winter
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donospl · 8 months ago
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Co w jazzie piszczy [sezon 2 odcinek 12]
premierowa emisja 27 marca 2024 – 18:00 Graliśmy: Arve Henriksen, Harmen Fraanje “Touch Of Time” z albumu “Touch Of Time”  – ECM Records Vijay Iyer and Linda May Han Oh, Tyshawn Sorey “Nonaah” z albumu “Compassion” – ECM Records The Messthetics and James Brandon Lewis “Emergence” z albumu “The Messthetics And James Brandon Lewis” – Impulse! Records Matthieu Bordenave “Cyrus” z albumu “The…
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chez-mimich · 10 months ago
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ROBERTO OTTAVIANO-ETERNAL LOVE: “PEOPLE” (parte I)
Ho incominciato ad ascoltare “At the Wheel Well”, brano che apre “People”, dell’ensemble “Eternal Love” di Roberto Ottaviano, senza leggere il comunicato stampa che accompagna il disco che esce il 16 gennaio prossimo; questo brano potrebbe addirittura sembrare una marcia funebre laica, con il suo andamento solennemente lento ed intimo. Ho scoperto poi che il brano è stato composto da Nikos Kypourgos ed è tratto dal film "The Cistern" di Hristos Dimas, un film del 2002 ambientato nella Grecia dei colonnelli. È strano come quel periodo di “stasi sociale”, come lo definisce Roberto Ottaviano, mi ricordi, grazie a quella composizione malinconica, anche il periodo che stiamo vivendo qui e adesso. Per fortuna, il disco è un contenitore di tante emozioni e tante vibrazioni, non solo grevi, come quelle del primo comunque bellissimo pezzo. Ecco allora “Mong’s Speakin’ “, omaggio al trombettista sudafricano Mongezi Fesa, autore di questo brano travolgente che strizza l’occhio al Free Jazz, ma che si può collocare a ponte su tanti generi musicali, tanto da non appartenere completamente a nessuno. “Hariprasad” è invece dedicato al flautista indiano Hariprasad Chaurasia: si tratta di un brano corposo e lieve, dove a giocare la parte del flauto sono in realtà i due straordinari fiati del gruppo, il sax soprano di Ottaviano e il clarinetto basso di Marco Colonna. Se mi posso permettere il paragone, irriverente ma non troppo, e parafrasando Raymond Roussel, “Hariprasad”, dà una “Impression d’Inde”, con tutte quelle sonorità che, benché prodotte da strumenti “occidentali”, ci restituiscono appieno una impressione d’India che penetra nel profondo. Il progetto dell’ensemble “Eternal Love” è un lavoro poliedrico, e quell’amore a cui si fa riferimento nel titolo è da intendersi un po’ come l’Hallelujah di Leonard Cohen, ovvero è un amore che assomiglia molto al termine “passione”. L’alto e il basso, la non violenza e la lotta, il sublime e il diabolico, insomma questo “amore” è la dialettica della vita. Ed è con questa convinzione che credo vada ascoltato questo straordinario lavoro rigoroso, ma anche così vario. Si arriva così, con questa metodica degli accostamenti apparentemente distanti, a “Callas”, per ricordare Maria Callas, artista immensa e complessa. Il compito di introdurla è lasciato al pianoforte dialogante di Alexander Hawkins, quasi sostenuto dal contrabbasso di Giovanni Maier e anche se, nella parte centrale è ancora Marco Colonna a sussurrare quegli aspetti più introspettivi della personalità della Divina, la parte conclusiva sembra una polifonia tutta “Sturm und Drang” che si addice molto al grande soprano. Inconsueto, ma non certo inaspettato in un disco e in un progetto di questo respiro, l’omaggio-ricordo a un grande sportivo quale fu Niki Lauda. Sarebbe quasi una banalità dire che questa “ode alla velocità”, più umana che futurista, è una composizione che scorre veloce, scandita dal ticchettio delle punte delle bacchette di Zeno De Rossi alla batteria. (continua)
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Le fotografie che accompagnano questo post sono di Žiga Koritnik .
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upennmanuscripts · 6 years ago
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Murder in Lombardy! The original owner of a rare Italian Book of Hours identified
Fifty-two discoveries from the BiblioPhilly project, No. 9/52
   Book of Hours (here identified as the Hours of Cornelia Rhò), Use of Rome, Philadelphia, Free Library of Philadelphia, Lewis E 206, fols. 16v-17r (full-page miniature of the Virgin and Child, and beginning of the Hours of the Virgin with historiated initial and coat-of-arms)
Though in rather poor condition, a closer look at this neglected Renaissance Book of Hours from Lombardy, Free Library of Philadelphia Lewis E 206, can tell us a great deal about its original context. Though it now has a Lewis shelf mark, the manuscript was a gift to the Free Library from Simon Gratz (1840–1925), a Philadelphia lawyer, education reformer, and autograph collector. Like an item we examined several weeks ago, this manuscript never belonged to John Frederick Lewis and therefore was not described in the 1937 catalogue of the Lewis Collection’s 200 western manuscripts.[1] Prior to being owned by Gratz, the book had been in the possession of another lawyer, George T. Strong of New York (1820–1875), who had acquired the book by 1843, when he inscribed his name on one of the flyleaves (incidentally, Strong’s notoriety stems from the survival of his 2,250-page diary, which records nearly every day of his adult life in great detail, so it would be interesting to see if he mentions the acquisition of this book). The manuscript thus came to the New World relatively early on, but that is certainly not where its story begins!
Beyond this American provenance, the book’s origins have until now remained obscure. Perhaps on account of its somewhat compromised condition, the book was not included in the landmark Leaves of Gold exhibition in 2001. And yet, present at the bottom of the first page of the Hours of the Virgin, on folio 17r, are a straightforward heraldic escutcheon bearing two impaled coats-of-arms (i.e. shown fully side-by-side to indicate a matrimonial union) and a somewhat less easily discernible name. These elements do not appear to have been altered through overpainting. They therefore must indicate the original owner.
   Lewis E 206, fol. 17r (detail of Visconti/da Rhò coat-of-arms) and their modern equivalents below
The right or sinister side of the coat-of-arms is readily identifiable as a serpent devouring a human baby, the famous vipera or Biscione, employed by the Visconti rulers of Milan and incorporated into the arms of their successors, the Sforza (argent an azure serpent devouring a child gules, or, in Italian, d’argento alla biscia d’azzurro ingolante un bambino di carnagione). The dexter side of the arms is of a less famous family, the De Raude or da Rhò (Gules, a wheel of five spokes argent, in Italian, di rosso, alla ruota d’argento), with the five-armed cartwheel being a play on the Latin word “rota” or wheel. Happily, the blue cartouche that surrounds the escutcheon contains a still-legible three-line inscription in gold capitals that reads “CO-RNE/LIA- DE/RA-VDE” or Cornelia de Raude.
Because the Sforza, the usurpers of ducal power in Milan, re-employed the Biscione in their more complex arms, I initially thought that the combination in our Book of Hours might be a reference to Cornelia, illegitimate daughter of Ottaviano Riario (1479–1523). Ottaviano was himself the son of Caterina Sforza (1463–1509), and the latter was instrumental in the upbringing of her illegitimate grandchild Cornelia. The date range seemed approximately correct, and the Sforza link could explain the use of the Biscione on the sinister, as well as the inclusion of a full-page prefatory miniature of Saint Catherine a few pages earlier, on folio 15v.
Lewis E 206, fol. 15v, full-page miniature of Saint Catherine
And yet, Cornelia Riario had no known connection to the da Rhò family. Further research allowed me to conclude that the correct identification lies in the person of Cornelia Rhò (birth date unknown, died after 1538), the daughter of Giovanni Paolo Rhò who married Giovanni II Borromeo (known as “Il gigante,” apparently on account of his size!), in 1518. As the son of Filippo Borromeo and Francesca Visconti, Giovanni II was the descendant of a prominent aristocratic line and served as commander of the Sforza infantry. His grandparents, Count Giovanni Borromeo (1439–1495) and Cle­ofa Pio da Carpi, owned a truly splendid Book of Hours illuminated by Cristoforo de Predis (ca. 1443–1486), today in the Biblioteca Ambrosiana.
Cornelia’s mother-in-law was therefore a Visconti (see family tree below). The greater fame of the Visconti dynasty, and the complexity of the Borromeo family arms, which include a small Biscione anyway, are likely what led to Cornelia to elect to include the Visconti arms on the sinister, stripped of the gold crown atop the viper to signify that ducal power had passed to the Sforza. The wedding of Cornelia and Giovanni in 1518 accords perfectly with the circa 1520 date given to the book on account of the style of its miniatures and inhabited initials, which show the ongoing impact of the art of Leonardo da Vinci and his followers on miniature painting in Lombardy. It therefore seems reasonable to assume that this Book of Hours was a wedding gift to the young bride, either from her new husband, his parents, or her own parents.
  Family tree of the Borromeo family, from Vincenzo De-Vit, Il Lago Maggiore, Stresa e le isole Borromee notizie storiche colle vite degli uomini illustri dello stesso lago (Prato: Alberghetti, 1877), 112–113
The da Rhò family had their ancestral origins in the town of the same name, some ten kilometers north-west of Milan, but in the late-fifteenth century were elevated by Gian Galeazzo Sforza to become lords of Borghetto Lodigiano, about ten kilometers south of the bishopric of Lodi, in the Lombard plain. Their imposing residence there, the Palazzo Rhò, still survives and currently serves as the town hall. It was built sometime after 1481 (see here for further information and photos).
Palazzo Rho in Borghetto Lodigiano, the former seat of the da Rhò family.
This book is a valuable addition to the biography of Cornelia Rhò, as precious little else is known about her. She and Giovanni II had a son, Filippo Dionigi, the year after their marriage, who would go on to marry the noted poetess Livia Tornielli. Apparently, for unknown reasons, Cornelia’s brother Baldassarre murdered Giovanni II—her husband and his brother-in-law—in 1536![2] His tomb survives in the Milanese church of Santa Maria delle Grazie, famous for being home to Leonardo’s Last Supper. [3] In a future post, we’ll explore the authorship and attribution of the manuscript’s high-quality miniatures and inhabited initials, which can help us to further understand the context in which this overlooked gem of the Lombard Renaissance was produced.
[1] Edwin Wolf, A. S. W. Rosenbach, and Richard W. Ellis, A descriptive catalogue of the John Frederick Lewis collection of European manuscripts in the Free library of Philadelphia (Philadelphia: Free Library of Philadelphia, 1937).
[2] Vincenzo De-Vit, Il Lago Maggiore, Stresa e le isole Borromee notizie storiche colle vite degli uomini illustri dello stesso lago (Prato: Alberghetti, 1877), 172.
[3] Pietro C. Marani, Roberto Cecchi, and Germano Mulazzani, Guide to the refectory and Church of Santa Maria delle Grazie (Milan: Electa, 1999), 67.
from WordPress http://bibliophilly.pacscl.org/murder-in-lombardy-the-original-owners-of-a-rare-milanese-book-of-hours-identified/
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Lecce: a Vittorino Curci 'L'Olio della Poesia 2023', è il primo pugliese premiato.
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Lecce: a Vittorino Curci 'L'Olio della Poesia 2023', è il primo pugliese premiato. Dal 2022, il Polo Biblio museale di Lecce, diretto da Luigi De Luca, ha assunto la direzione artistica dell'Olio della Poesia, storica manifestazione, alla sua XXVII edizione, promossa dall'Amministrazione Comunale di Carpignano Salentino che si svolge a Serrano, piccolo borgo della Grecìa Salentina, nell'ultima domenica di luglio, per leggere poesia, incontrare i poeti e per donare loro, olio, in cambio di versi. Il Polo Biblio museale e gli Osservatori di Poesia: Con un lavoro corale, che coinvolge gli "Osservatori di poesia" delle Biblioteche della Grecìa, il Polo Biblio museale ha maturato una nuova riflessione sul senso del Premio, del "premiare" e sulla necessità che i poeti siano testimonianza di un agire che non si ferma solo alla scrittura e al far versi per crescere un progetto volto ad allargare le interazioni con gli autori e con pubblico. Andare in cerca della poesia popolare, delle sue declinazioni metropolitane in una contemporaneità che sempre con più incisività tenta di rifondare la lingua, di appropriarsene, di giocare sul filo di sincretismi capaci di contenere il passato più remoto e un'idea di futuro volta alla speranza; una "parola mondo" che nel lavoro dei poeti trova il giusto strumento per veicolarsi: questo l'intento della XXVII edizione dell'Olio della Poesia. L'Olio della Poesia a Vittorino Curci: Nell'edizione 2023, nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro - si sceglie di fare una forte riflessione sulla poesia a Sud, nel mezzogiorno d'Europa, nel Mediterraneo, premiando, per la prima volta nella storia dell'Olio della Poesia, un poeta pugliese: Vittorino Curci. Scrive di lui Simone Giorgino nel Quaderno che sarà donato al pubblico il 30 luglio, in Piazza Lubelli a Serrano: «La scrittura di Curci ha trovato, nel tempo, il suo stigma e il suo fulcro in versi dal ritmo molto cadenzato ora jazzati, ora salmodianti, sempre personali e riconoscibilissimi, che sembrano aggredire dall'interno, slabbrandole, le maglie della metrica tradizionale. (...) Curci non assume posture sacerdotali ma si presenta come un semplice testimone, un «verbalizzante», intento a fissare su carta lo scempio e lo sfacelo dei tempi nostri. (...) Non sono rari i momenti in cui Curci si sofferma a riflettere sul suo mestiere/destino di poeta, sul senso – o l'insensatezza – che può avere la scrittura in tempi così 'impoetici' come quelli che stiamo attraversando. (...) Nel crepuscolo infuocato della nostra decadenza, c'è ancora un modo, sembra suggerire Curci, per contrastare la deriva, per resistere umanamente, ed è la pratica quotidiana, ostinata, della poesia. La poesia è la sola fiaccola che può squarciare la spessa tenebra incipiente; è la nostra ultima occasione di riscatto, per una nuova palingenesi». Poeta, musicista e artista visivo, Vittorino Curci vive a Noci, in provincia di Bari, dove è nato nel 1952. Collabora alla rivista Nuovi Argomenti e al quotidiano Repubblica Bari dove dal 2019 cura la "Bottega della poesia", un vero osservatorio delle dinamiche e dei protagonisti del fare poesia a Sud. Nel '99 ha vinto il Premio Montale per la sezione "Inediti". È presente in varie antologie di poesia contemporanea pubblicate in Italia e all'estero. Nella veste di organizzatore culturale ha ideato e diretto l'Europa Jazz Festival di Noci e la rassegna Noci-Cinema. Nel 2002, con Pino Minafra, Roberto Ottaviano e Nicola Pisani, ha fondato la Meridiana Multijazz Orchestra. In passato ha anche ricoperto la carica di Sindaco del Comune di Noci e Assessore alla Cultura della Provincia di Bari. I suoi libri più recenti: Liturgie del silenzio (Primo premio della XV Edizione Concorso Nazionale di Poesia Città di Sant'Anastasia 2017) - La Vita Felice, Milano 2017; La ferita e l'obbedienza (nuova edizione ampliata) - Spagine, Lecce 2017; Note sull'arte poetica - Primo Quaderno, Spagine, Lecce 2018; L'ora di chiusura - La Vita Felice, Milano, 2019; La lezione di Hemingway e altri scritti di letteratura, Macabor, Francavilla Marittima (CS); Note sull'arte poetica - Secondo Quaderno, Spagine, Lecce 2020; Poesie (2020-1997) - La Vita Felice, Milano 2021, con prefazione di Milo De Angelis (Premio Giuria Viareggio e finalista al Premio "Viareggio-Rèpaci" 2021); Un giorno, due oppure vent'anni, Lyriks, Cittanova (RC) 2023; Cadenze per la fine del tempo, Musicaos, Neviano (Lecce) 2023. Gli altri riconoscimenti dell'Olio della Poesia: Premio Millennium Il Premio Millennium 2023, a cura dell'Amministrazione comunale di Cursi, è assegnato a "I Quaderni del Bardo Edizioni" di Stefano Donno per la ricerca e la caratura internazionale delle sue edizioni di poesia realizzate in stretta collaborazione con La Casa della Poesia di Como e per aver pubblicato, nel 2023, l'antologia della poesia ucraina "Clarinetti solari" realizzata a cura del poeta Dmytro Tchystiak con Laura Garavaglia e Annarita Tavani. Un'opera che permette ai lettori italiani di entrare in contatto con la realtà viva di una letteratura che ha dato al mondo scrittori tanto diversi come Gogol, Bulgakov o Shevchenko. L'antologia permette la conoscenza delle tendenze contemporanee della poesia ucraina, a partire dal fondatore della nuova letteratura ucraina Taras Shevchenko, passando per il grande rappresentante del modernismo Pavlo Tychyna, che ha avuto un grande impatto sulla generazione dei neo-modernisti degli anni '60, i restauratori delle strutture archetipiche ucraine ("Scuola di Kiev") fino alla generazione degli anni 2010. Premio Salento d'Amare Il Premio Salento d'Amare 2023 va all'Associazione Art&Lab, Lu Mbroia di Corigliano d'Otranto. Aggregato musicale di grande rilievo, punto di riferimento della Canzone d'Autore e della ricerca musicale in atto nel Salento in un confronto costante e continuo con la scena nazionale e internazionale. Luogo di esaltazione dell'autonomia autoriale - nato dall'iniziativa del cantautore Massimo Donno - che dà valore all'iniziativa culturale nello spirito dell'avventura creativa e del fare insieme. La musica, la leva di un lavoro sulla parola poetica, che va all'incontro con il pubblico nel solco di una tradizione capace di declinare l'umano, il suo sentire più intimo, la necessità di dialogare per dare prospettiva ai Vissuti, al Tempo e alla Storia. Un luogo di resistenza Lu Mbroia, che si è dato una funzione importante: rifondare la relazione tra gli artisti e il pubblico sempre pienamente partecipe, nell'ascolto, in una dimensione di intimità, una prossimità, da aia antica, come in una ronda dove l'inquietudine si sana con la condivisione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pirategate-blog · 6 years ago
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Roberto Ottaviano - Eternal Love
https://pirategate.com/roberto-ottaviano-eternal-love/
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lostradone · 8 years ago
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Sarah Jane Morris in show, al teatro comunale assieme alla Maxima Orchestra
Sarah Jane Morris in show, al teatro comunale assieme alla Maxima Orchestra #Corato #lostradone #maxima #Orchestra
Sabato 18 marzo, presso il Teatro Comunale di Corato, le più note musiche di Bacharach, Battisti, Cave, Chapman, Clapton, Cocciante, Daniele, Gamble, Lennon, Morris, Reverberi, Sting, Vivaldi, Webber si fondono con la travolgente voce della lead vocalist inglese Sarah Jane Morris.
Il concerto/spettacolo, ideato dal CLUB delle Idee& LUDI, organizzato e prodotto da Paolo Tittozzi si pregerà inoltre…
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