#Risveglio in festa
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Buongiorno e felice antivigilia di Natale! 🎄✨
Buongiorno e felice antivigilia di Natale! 🎄✨ #antivigilia #natale #risvegliofelice #frenesianatalizia #perfettamentechic
Solo un ultimo giorno di frenesia natalizia prima di immergerci completamente nelle festività. Spero che abbiate una giornata piena di gioia e preparativi entusiasmanti. 🎅❄️ Autore: Lynda Di NataleImmagine: IA
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È una Domenica Speciale quella odierna e lo si intuisce dall’atmosfera che si respira non appena ho aperto gli occhi per lasciarmi cullare dal suono gioioso delle campane, che da poco avevano preso il via per annunciare la Celebrazione della Rinascita, seguito dal cantico dolce degli uccellini sparsi tra gli alberi per unirsi a questo melodioso Inno alla Vita. La stessa Magia che è continuata dopo mentre facevo colazione, sentendomi più beata e viva che mai
È la domenica di Pasqua!
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Robert Wyatt - Sea Song (Official Audio)
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La musica di Robert Wyatt gode da sempre di una stima illimitata, sin dai tempi in cui era batterista-cantante dei Soft Machine e poi alla fine di quell’esperienza (per lui una ferita mai sanata) e alla nascita dei Matching Mole (se lo si pronuncia alla francese diventa Machine Molle = Soft Machine). In entrambi i casi Wyatt contribuisce ad album destinati alla storia della popular music come Third dei Softs e Matching Mole. Poi però succede qualcosa di tragico: il 1° giugno 1973, durante la festa di compleanno di Gilli Smyth dei Gong e della poetessa/performer Lady June, un Wyatt strafatto e ubriaco si arrampica sul tetto per tentare di calarsi sul balcone del piano dove si sta svolgendo la festa e sorprendere tutti. Sono pochi passi ma sufficienti per cambiargli per sempre la vita. Appoggia male un piede, scivola e cade nel vuoto. Al suo risveglio in ospedale si ritrova paralizzato dall’addome in giù.
Quella è la fine del «batterista bipede», come Robert ha sempre definito la sua vita prima dell’incidente. La cosa sconvolge i suoi amici e la scena musicale tutta, e porta a bellissime iniziative come il concerto organizzato dai Pink Floyd (con i quali i Soft Machine avevano speso una buona parte dei ’60 in tour) il cui incasso è devoluto a Wyatt per le cure ospedaliere. Ma i link con i Floyd, lo si vedrà leggendo, non finiscono qui.
Supportato dalla fedele moglie/collaboratrice (è autrice dei tutte le sue copertine e di diversi testi) Alfreda Benge, detta Alfie, Wyatt mette da parte le inquietudini e le esagerazioni che hanno caratterizzato gli anni giovanili e si concentra su una musica che altro non può essere definita se non la musica di Robert Wyatt. Dentro ci sono echi della scuola di Canterbury (non potrebbe essere diversamente), prog, sperimentali, world. E c’è quel jazz che in definitiva rappresenta il più grande amore dell’artista. Ma soprattutto c’è la sua voce. Una voce che ha influenzato cantanti moderni (qualcuno ha detto Thom Yorke?) e che o la si apprezza in tutte le sue sfumature o la si rifiuta: sottile, sempre al limite dello spezzarsi, addirittura dell’andare fuori tono. Però dolce, sicura, riconoscibilissima, in grado solo con poche note di scaldare l’anima come un caminetto acceso in una notte di neve. Infine ci sono le sue canzoni e le molte cover con le quali spesso si è misurato: rarefatte, impalpabili, struggenti, solo sue. Ma anche agguerrite in altri momenti. Col tempo infatti Wyatt ha saputo mettere in atto un fiero impegno politico, schierandosi con il Partito Comunista Britannico e trovandosi coinvolto in iniziative umanitarie.
Nel 1997 nel quale in Italia (caso unico al mondo) viene pubblicato un tributo a Wyatt (The Different You – Robert Wyatt e noi, organizzato da Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo e pubblicato dal Consorzio Produttori Indipendenti) esce Shleep, suo più grande successo dai tempi di Rock Bottom. È un album sereno, variegato, in grado di mettere sul piatto i diversi mondi wyattiani in maniera perfetta. Con diverse perle sonore tra cui una che spicca per intensità: Maryan, scritta col chitarrista jazz Philip Catherine e ripresa con eleganza e trasporto da Ginevra di Marco e Cristina Donà nel tributo.
Uno degli album più importanti degli ultimi 50 anni. Concepito nei giorni di convalescenza a seguito dell’incidente e prodotto da Nick Mason, il disco presenta un Wyatt fresco e nuovo, che compone canzoni che entrano nell’anima del mondo. Sospeso tra umori jazz, melodie struggenti ed esperimenti, Rock Bottom farà scuola per il suo carattere al tempo stesso tortuoso e godibile. Al suo interno molta malinconia, ma anche uno spirito ironico e vitale che permette a Wyatt di pubblicare alcune tra le sue canzoni più belle, una su tutte Sea Song che è pura poesia per il suo amore con Alfie. Ma è tutto l’album a essere una lunga lettera d’amore alla consorte, alcuni brani portano addirittura il suo nome. Rock Bottom è l’equilibrio perfetto tra canzone e sperimentazione, tra jazz e tutto ciò che musicalmente c’è di bello sul pianeta Te
( da Rolling Stone)
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Brutto risveglio.
Ieri ho aspettato il gatto fino alle 3 di notte perché lasciarlo fuori con zero gradi mi sembrava una punizione troppo pesante, era uscito almeno un'ora e mezza prima, ma nonostante l'abbia chiamato per un'ora non è venuto, sicuramente è andato a farsi un giro chissà dove, strunz. Quindi oggi mi sono alzato parecchio tardi con lui che mi guardava sonnecchiante ai miei piedi, sto strunz, ma cosa puoi dirgli? Lui non comprende le necessità umane come noi comprendiamo le sue, anche se spesso sono più rotture di coglioni come questa appunto, ma non è il solo. Appena sveglio vado in cucina e guardo fuori nevica come se non l'avesse mai fatto e sapete che mi finirà a spalare una volta finita sta tormenta, ma non è finita qua, la mia compagna mi avverte che per la fine dell'anno la festa si fa da noi, addio tranquillità e momenti di silenzio, senza contare che dovrò smontare tutto su questo tavolo, lo so non sapete, ma il tavolo nel soggiorno dove c'è il pc da dove scrivo e faccio le varie cose è una sorta di mini laboratorio, c'è la stampante normale (che stampa anche la parte bianca dei CD, presa esclusivamente per questo), c'è la stampante 3D con i vari filamenti, c'è lo spazio centrale dove creo le mie cose, anche se ultimamente sempre meno. Ogni volta quindi che c'è qualche festa o riunione familiare devo smontare tutto per poi rimontarlo finito tutto, si per me è un casino, ci sono una quantità di cavi non indifferente, ma questo è il minimo, a me non va di passare ore a sentire gente ubriaca parlare in una lingua che ne capisco il 10%, non è astio verso i suoi parenti, più una sorta di rigetto non verso loro direttamente ma verso sto popolo poco incline alla comprensione che esistono altri modi di vivere nel mondo, in poche parole non mi va per niente, anzi diciamo che mi sono abbastanza innervosito per questa cosa. Conoscendo la sua testardaggine e visto che mi ha detto che gli altri anni si sono ritrovati a casa degli altri non posso neanche replicare e cercare di mediare per evitarmi questo strazio, sono fottuto. Senza contare che dovrò anche cucinare per diverse ore visto che sti qua mangiano più dei calabresi, ma la cosa che mi rompe di più è che sicuramente porteranno dei fuochi d'artificio che è una delle cose più inutili che l'umanità abbia inventato. Poi c'è l'annosa questione di festeggiare dei numeri, cosa cambia? Il 2023 è stato una merda e non penso che il 2024 sarà migliore e bisogna anche festeggiarlo?
Stamane mi sono trovato, cambio di discorso, gli auguri di natale su FB di un tizio che è simpatico per carità ma che non sa la regola principale, cioè che se mi fai gli auguri ti banno, non l'ho scritto quest'anno perché pensavo che tutti si ricordassero di sta cosa, ma si vede che a lui è sfuggito, gli ho fatto notare che l'avrei dovuto eliminare, ma visto che forse non lo sa o non lo ricorda per sta volta la passa liscia, ha replicato che il padre era ateo ma che si facevano gli auguri per tradizione, a parte che non sono tuo padre e quindi fotte sega delle tradizioni (non gli ho scritto questo non sono così irriverente), gli ho solo scritto che per me non è solo una questione religiosa, finita li.
Cos'è che le persone non capiscono che a me di fare parte di un mondo di ipocriti e benpensanti, non che consumatori seriali, non me ne fotte un cazzo e che più mi lasciate per i fatti miei e meglio è, non è difficile ne da capire ne da attuare, basta non calcolarmi come fate nei 364 giorni precedenti, non è difficile lo sapete fare benissimo. Penso che la composizione che più rappresenta il mio stato d'animo in questo momento è questa
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Highlights dello scorso weekend:
Notte infernale con l'erede con la febbre a 40 per il terzo giorno consecutivo.
Partenza all'alba con lo zaino semi vuoto per non svegliare pupo e moglie.
Bestemmie lungo la cisa cantiere monocorsia.
Caldo e sonno tra Pisa e Cecina in mezzo alla macchia mediterranea.
Necessità di comprare dei vestiti che nello zaino non c'è un cazzo: pantaloni e maglietta di rick and Morty da Pepco.
Svenire in albergo anni 50.
Andare alla festa di matrimonio tumblerico nelle colline con cipressi e dodici indicazioni diverse.
Festeggiare mentre si tiene vivo il braciere all'esterno.
Tornare in albergo affumicato e collassare.
Svegliarsi con nuovo orario in stanza ghiacciata dove l'acqua calda manca da caloriferi e doccia.
Lavarsi scaldando l'acqua con bollitore.
Accompagnare coppia siciliana a Pisa.
Prima del casello di partenza assistere a ragazza scippata che insegue scippatore vedendoli entrambi sparire tra le frasche.
Al casello di Pisa centro trovare casello che non va, passare, chiamare numero che fornisce altro numero che fornisce altro numero.
Tornare a piedi al casello con casellante, pagare e sentirsi dire "la multa con la foto arriverà in automatico. La contesti con questo scontrino".
Dal risveglio erano passate solo due ore e mezza.
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...Paul Verlaine definì Poeti maledetti i poeti, frequentati personalmente, ai quali dedicò nel 1883 l'opera omonima che comprende alcune tra le migliori opere di Tristan Corbière, Stéphane Mallarmé, Arthur Rimbaud, Auguste Villiers de L'Isle-Adam, Marceline Desbordes-Valmore e Pauvre Lelian, pseudonimo e anagramma dello stesso Verlaine... "STANOTTE HO SOGNATO DI TE" Stanotte ho sognato di te: ti sdilinquivi in mille pose e rubavi un sacco di cose... E io, come s'assapora un frutto, ti baciavo a piena bocca un po' dappertutto, monte, valle, pianura. Ero di un'elasticità, d'un vigore veramente ammirevole: perdinci, che lena e che nerbo! E tu cara, a tua volta, che nerbo, che lena, che elasticità da gazzella... Al risveglio fu, nelle tue braccia, ma più intensa e più perfetta, esattamente la stessa festa. (Paul Verlaine) #libridisecondamano #ravenna #booklovers ##instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #poesia #paulverlaine #poetimaledetti (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CqHt77yobdx/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#libridisecondamano#ravenna#booklovers#instabook#igersravenna#instaravenna#ig_books#consiglidilettura#poesia#paulverlaine#poetimaledetti
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COLAZIONI di Barbara Stefani
a cura di Cristina Lombardo
Il Circolo fotografico Fincantieri – Wärtsilä ospita la personale di Barbara Stefani, artista visivo che propone, per la cura di Cristina Lombardo, un corpus di 31 immagini e testi, testimonianza di una ricerca relazionale condotta sui social. Realizzate con lo smartphone, le fotografie appartengono infatti a dei veri e propri post pubblicati tra il 2020 ed il 2023 e che fissano la tavola dell'autrice imbandita al risveglio nei giorni di festa, ovvero a colazione (dal latino collatio, conferire in una riunione) che per i monaci medievali era un momento di sobria convivialità. Sul fondale di marmo chiaro e vissuto si alternano composizioni di fiori, ceramiche, libri, manufatti e cibi - corredati sempre dal tè - che accompagnano gli spettatori in paesaggi di memorie e presenze citate o sottese, invitandoli ad una virtuale ma accorata condivisione. Il tema dell'assenza/presenza, assieme alla serialità e alla forma diaristica, si conferma come modus operandi dell'autrice anche in questo lavoro estraneo al mezzo pittorico.
L'esposizione è accompagnata da un TACCUINO che, accanto al concept dell'autrice ed alla presentazione della curatrice Cristina Lombardo, raccoglie anche i generosi contributi di Loriana Ursich, responsabile della libreria dell'Antico Caffè San Marco e Presidente di TriesteBookFest, e del maestro Mario Sillani Djerrahian.
vernissage mostra mercoledì 20 novembre 2024 ore 18.00
dal 20 novembre 2024 al 8 gennaio 2025
Circolo fotografico Fincantieri - Wärtsilä Galleria Fenice 2, Trieste
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Alle Olimpiadi ha vinto Nietzsche (o forse no)
Il regista della cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi ha dichiarato che non voleva ispirarsi all’Ultima Cena ma al dio della festa Dioniso, che non a caso è il contraltare di Cristo nel pensiero del filosofo nichilista. Il risultato? Un risveglio cristiano planetario. Continue reading Alle Olimpiadi ha vinto Nietzsche (o forse no)
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Rimanda alla volontà e al fortuito caso di un destino amico… ad uno slancio della vita verso la sua apparente vitalità…frasi impaginate o solo immaginate e, con dovizia rigorosa, annichilite … a cercar dardi appisolati nella stanca faretra del passato… tutto da affidarsi all’ottimismo dello sguardo… a una fiducia senza tregua… ad una proiezione un po’ sgranata della determinazione… procedimento scontato… comodo e opportuno a trovare nella rotta bisaccia della speranza imprigionata l’utile menzogna che tutto salva ed indennizza… c’è del buono in questa convenienza…anche l’illusione paga… (e poi non manca mai di presentarsi puntualmente ad una interessata rancorosa riscossione…) il buono… il luminoso… l’armonioso.. il fresco … il tiepido… l’azzurro e il roseo… e la bellezza… la dolcezza… l’amorevolezza… la fortuna… l’incantevole momento che a nessuno mai sarà negato… l’attimo di positività… l’istante magico e divino… l’opportunità…
Nelle scorrevoli porte degli infiniti mondi paralleli… in qualche sogno… nel dio junghiano o in qualche stella dedicata a te… nell’ambito di un pragmatismo mistico o in una matrix di possibilità…in un dato statistico di probabilità… in un qualche santuario intitolato alla madonna… magari nei tarocchi… tra i fiori di plastica o di stoffa di una cara tomba… nel mezzo di un solipsistico delirio…nell’indiscusso tetragramma… forse in dio o allah … dentro te stesso o nell’amore dei tuoi cari o in quello universale e cosmico … di là dai tuoi confini umani troppo umani… nella meditazione… in internet … nell’intimo d’una dimenticata essenza… negli frattalici anfratti della apparente assenza di pensiero … dentro al tuo cuore…magari nella milza… nel tormentato percorso della colpa… nella coscienza d’essere quello che si è (sgaiattolando tra vicoli e impervie vie di psicanalisi sociologia o matematica od economia)…in qualche buco nero… forse nel cazzo o in questo mio imbarazzo… forse al momento del risveglio…forse nell’ istante del passaggio tra luce e buio… amore e odio… saggezza ed idiozia… tra tempo e spazio… tra vita e morte forse… estasi e strazio… tra gemito di dolore o di piacere…
Quel che si deve o quello che si vuole… comunque sia quello che sarà… Non mai dismettere la lotta ed il vestito della festa e le tue scarpe nuove, la rabbia e il grido e la speranza… ché, se di nome fai Lazzaro e vivi nei pressi di Betania , tutto non è perduto ancora…(che cosa conta se chi resuscita alla vita somma a un altro refolo d’inutile esistenza il triste strazio di una morte rinnovata ?)
Una preghiera? Un brivido d’orrore? Fumo d’incenso ? Un mantra? Un’ara votiva? Un sacrificio ? Un’ abluzione dentro a un sacro fiume? Propiziatorio rito? Una ecumenica speranza? Una genuflessione od un inchino? Un qualche affidamento ad un qualche buon proponimento? Forse una rinuncia?
Per prendersi il dovuto… in/per/da/con quello che rimane al termine (del) pensiero….
Orizzonti striati da bellezza disumana… liquide spumeggianti volontà affidate ai languori della nostalgia… caduchi cieli rispecchiati nelle invisibili pozzanghere d’una memoria lacerata.
Salutarsi nei crocicchi delle imperturbabili abitudini …per noia o educazione o per affetto o per servile compiacere… forse per ritrovare solamente l’appassito ricordo dei propri 4 poveri elementi…
Si canta altrove della soave collinosa e tersa e impavida passione (frutto di un sano volitivo amor di sé…)
Ci si dà un senso , seppure provvisorio ed irrisorio…, un po’ per celia e un po’ per non morir…
Il testa_mento non ha e non dà disposizioni…morde dolcemente l‘inguine… l’ordine delle cose profuma d’entropia…pura energia in dissolvimento…. non interessa nessun pro-cedimento…non trova spazio nessun miglioramento… prosciugamento d’ogni possibile altro proseguimento… in assenza di forza non c’è moto… tempo assente prelude a vibrazione quantica … big-pluff …e gli occhi a rimirare…fossette delle guance in un sorriso…
Vivere d’intensità e pure non farsene mai compenetrare . (Fra tutti , il più intenso ed annientatore – per quanto qualche necrofago e qualche saprofita ne subisca famelica attrazione – tra gli odori , è quello delle vivemorte cose, - lievito di vita è la putrefazione?- )
Istruire una in-consapevole distrazione onde approdare ad una particella d’istruzione…
Delenda Carta_go … Vai verso strampalato inascoltato … Attendere … La pagina si sta caricando… Godot e Malone meurt … L’innominabile…
Farsi impassibile pietra di paragone che gutta escavat d’insensibile agonia…
Né per, Né col Mondo . Né spirito , né carne.
Tagliuzzare avidamente la parola per disperderne la presuntuosità del suo vago sapore di sapere.
Disfarsi dell’eccezione per disconoscere la regola.
Il programma non con_tiene, il programma è l’errore. Il caos è il termine. Il caso un anagramma rotolato .( S’inizia secco in un accenno di sorriso [ca] e poi s’affida ad una quasi meraviglia [so]… ) penetra senza lacerarne l’indimostrabile perversa inconsistenza…)
Arretra lentamente ed abbandona… Fiera ferita o preda cosa cambia?
Si cerca un’ altra opzione tra vivere o morire…
Ah!?! Tertium non datur?
E vabbè
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Fiorello e Fulminacci nel mash-up di "Yellow Submarine/Si, viaggiare"
Si balla, si ride, si scherza e si canta nel glass di Viva Rai2!. Atmosfera di festa questa mattina: tra aquiloni e tuffi in piscina Fulminacci regala un risveglio movimentato con il nuovo singolo “Baciamo baciami”, uscito lo scorso 10 dicembre. A fine puntata il cantautore e lo showman regalano un’inedita versione di “Yellow Submarine” e “Si, viaggiare”. source
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30 dicembre che c'è di nuovo?
30 dicembre che c'è di nuovo? #capodanno #happynewyear #2024 #newyear #instagood #capodanno2024 #party #friends #newyearseve #italy #photooftheday #2024 #happy #picoftheday #fun #buonanno #fashion #celebration #holiday #smile #instagram #likeforlikes #fes
Un nuovo Buongiorno!! Come vanno i preparativi per il Gran Cenone??? Da parte mia, per come e “cosa” gira intorno, ho messo su un “Piano B” nel caso di febbre e tosse insistente: non si sa mai … Autore: Lynda Di Natale
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#Buon risveglio#Buondì#Buongiorno#Buongiorno alle novità#Buongiorno con sorriso#Buongiorno coraggiosi#Buongiorno d&039;amore#Capodanno#Organizzare la giornata#Pensiero del giorno#Perfetto risveglio#Risveglio#Risveglio della vigilia#Risveglio in festa#Risveglio pensieroso#Sereno risveglio#Vigilia della festa#Voglia di bella compagnia#Voglia di stare insieme
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Attendevo questo
13 agosto 2023
da chissà quanto tempo,
forse sin dal Tuo arrivo
di quello stesso giorno
datato 2013
I decenni per Me
hanno sempre avuto
un significato importante,
ecco perché ci tengo
ogni volta a festeggiarli
Peccato che Tu non sia qui con Me
sarebbe stata una festa fenomenale
Ma ciò non toglie
che attraverso il Mio Pensiero forte
lo stiamo facendo comunque
Me ne sono accorta già dall’Amata Luna
che stamani al risveglio
mi sorrideva più complice, raggiante
Quello stesso sorriso a metà che in parte
stava già dividendo con Te,
poiché si sa che Essa oramai
ci fa dà splendida Ambasciatrice
collegando i Nostri rispettivi cuori
continuamente colmi
di ricordi folli
Resti ancora il Mio punto fermo
Mi manca vedere il Tuo dolcissimo viso,
mi mancano le Tue coccole
Mi manca il Tuo Essere controcorrente
Mi manca l’allegria che eri
capace di sprigionare
attraverso le Tue smorfie uniche
La Tua Esistenza seppur breve
ha salvato la Mia
Sei stato tra i pochi, significativi
Regali che abbia mai ricevuto
da questa Vita incasinata
Mi sento fortunata
La Tua Bontà d’Animo
mi ha resa Migliore
Insieme ne abbiamo passate tante!
Ti prego,
continua a restare
per poter celebrare un altro decennio
da vivere per poterlo di nuovo ricordare
Ti Amo Joker ♥️
@elenascrive
📸 mia
#13 agosto#ricorrenza#ricorrenze#anniversario#decennio#tempo#io#me stessa#il mio cane#Beagle#mi manchi#mancanza#amore puro#amare#pensieri#riflessioni#stati d'animo#sensazioni#io scrivo#scrivo#scrivere#scrivendo#scrittura#poesia#versi#mie parole#parole mie#vita#appartenenza#appartenersi
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FESTE?
Feste mi dici?
Addobbare la casa
accendere le luci
albero e presepe
Fermati un momento
a pensare, guardare
che succede ogni ora
nella terra di Palestina
là accanto alla culla
di un bimbo nato
per salvare le genti
ora la violenza continua
travolge ogni speranza.
Non si può preparare
la festa senza fermare
il massacro, proteggere
salvare, sostenere amare
e comprendere che no
nessun oggetto, nessun dolce
nessun computer prodotti
da mani assassine
possono passare
nelle nostre case ,
nei nostri doni
per non essere complicii
asserviti al potere
Buonanotte, per recuperare energie e volontà, e buon risveglio in un mondo più umano e meno ipocrita, che sappia usare gli strumenti che ha per arrivare davvero a un Natalre di pace
Con amore
La foto presa dal web aveva la scritta: il presepe è fatto
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Dyonea - Il singolo “Petricore”
Il brano della band sugli stores digitali e nelle radio
“Petricore” è il singolo dell’eclettica band dei Dyonea, sui principali stores digitali e dal 23 ottobre nelle radio in promozione nazionale. Il brano esprime un profondo senso di nostalgia e affetto verso qualcuno e pone una serie di domande retoriche sul perdono, l'apprendimento e le scelte nella vita. Queste domande suggeriscono una riflessione profonda sul passato e sul futuro e sulla capacità di fare scelte consapevoli. Il motivo centrale della canzone è l'affetto e il legame profondo: descritti come elementi concreti e presenti; come "petricore" (l'odore della pioggia dopo una lunga siccità), il suono delle onde e l'attesa della neve nelle nuvole sottolineano il senso di calma, conforto e bellezza che reciprocamente ci si trasmette nonché di un forte senso di gratitudine provato per l'apertura di nuove opportunità. Il brano suggerisce che il silenzio stesso ha il “sapore” dell’altro: non sono necessarie le parole ad esprimere l'affetto. Ogni goccia di pioggia è descritta come un bacio sulla fronte, simboleggiando la presenza costante dell’altro, specialmente quando piove. In “Petricore” si descrive un sogno, così reale e intenso, che al risveglio la luna è ancora piena e maestosa nel cielo, riflettendo un senso di persistenza e pienezza nel ricordo di questa persona. In sintesi, è una canzone che esprime una profonda nostalgia, affetto e gratitudine per una persona speciale. La pienezza dei ricordi, la forza delle connessioni e la bellezza dei momenti condivisi sono temi centrali in questa canzone.
“È un brano dolce e al contempo un po' malinconico, ma anche ricco di consapevolezza e gratitudine per quei legami che si creano proprio durante periodi difficili o particolari della vita. Ci spinge a cercare, anche nelle difficoltà, tutti gli insegnamenti che queste portano con sé e a dare valore alle persone che incontriamo in queste esperienze. È un brano che parla di reciproco aiuto e di quanto speciali possano essere le persone e i rapporti in alcuni frangenti delle nostre vite.” Dyonea
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Storia della band
I Dyonea nascono nel settembre 2018: quattro amici, reduci da un’esperienza di band precedente, si riuniscono per dare vita ad un nuovo progetto musicale con una nuova cantante. Cominciano a comporre brani inediti in italiano e, dopo aver cambiato bassista e batterista, la formazione procede con diversi live e la registrazione del primo album, “Radici”, uscito nell’agosto 2020, completamente autoprodotto e anticipato dai singoli “Di nascosto” e “In te”. I cinque componenti creano un’identità musicale che viene definita indie rock con “contaminazioni” di altri generi (jazz, soul, grunge, rock anni ’80, ’90 e 2000) e continuano a comporre per il secondo disco. Partecipano ad alcuni contest (Sanremo Rock – Tour Music Fest), ad eventi presso comuni dell’hinterland milanese (Festa della Musica – Moonshine) e organizzano live presso locali della zona suonando anche in versione acustica. Nel maggio 2022 la band firma un contratto editoriale e propone una rivisitazione del singolo “In te”, uscito a fine agosto dello stesso anno, mentre il 2023 si apre con un contratto discografico con una nuova etichetta. Attualmente la formazione è composta da quattro membri (voce, chitarra, basso, batteria) e continua con la registrazione del nuovo disco, caratterizzato da sonorità sperimentali e diverse rispetto al lavoro precedente, con una leggera impronta progressive.
La pubblicazione del nuovo album “Superstiti” è prevista per novembre 2023, preceduta dall’uscita di due singoli a maggio e a settembre.
Facebook: https://www.facebook.com/dyoneaband
Instagram: https://www.instagram.com/dyonea_band/?hl=it
Spotify: https://open.spotify.com/artist/3YLJx05o9Wwyp2QrXCnTCo
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Juventus, Fagioli indagato per scommesse su piattaforme illegali
articolo: Juventus, Fagioli indagato per scommesse su piattaforme illegali (mediaset.it) Il centrocampista bianconero nel mirino della Procura di Torino, se venisse accertata la violazione del codice sportivo rischierebbe tre anni di squalifica Dopo la lunga notte di festa, il brusco risveglio. Sembra davvero non esserci pace per la Juventus. L’ennesima vicenda extra-campo che coinvolge il club…
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THE NIGHT EATS THE WORLD - LA NOTTE HA DIVORATO IL MONDO
Dominique Rocher, 2018, per un indipendente stratosferico: LA NOTTE HA DIVORATO IL MONDO – LA NUIT A DEVORE LE MONDE ANNO 2018 GENERE 🧟ZOMBIE 🤡PSYCO🤡 DURATA 1:33′ REGISTA Dominique Rocher TRAMA Una mattina, al risveglio nell’appartamento dove il giorno prima si è tenuta una festa, Sam deve affrontare la realtà: è solo e le strade di Parigi sono piene di morti viventi ANDIAMO AI…
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