#Rimborso salariale
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campadailyblog · 4 months ago
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Negoziare il Salario: Tecniche per Ottenere un Aumento
Negoziare il salario è essenziale per crescere nella tua carriera. Non è solo per la sicurezza finanziaria, ma anche per dimostrare il tuo valore all’azienda. Con buone tecniche di negoziazione, puoi ottenere un aumento significativo. È importante prepararsi bene, facendo ricerche sul mercato e la situazione aziendale. Questo ti aiuterà a chiedere l’aumento nel momento giusto, con dati a…
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notiziariofinanziario · 6 months ago
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Domani è in programma uno sciopero del trasporto aereo
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Due le compagnie aeree interessate allo sciopero di domani. Lo stop però potrebbe creare disagi anche in importanti aeroporti italiani, come quelli di Milano Linate e Malpensa, Venezia, Verona e Lamezia Terme, a causa di una protesta indetta da vari sigle sindacali per il personale di assistenza e vigilanza a terra. Sciopero degli aerei martedì 28 maggio 2024, le motivazioni “Profondo disappunto per la decisione di Wizz Air di imporre una revisione salariale con un significativo danno alla parte previdenziale che penalizza fortemente lavoratrici e lavoratori” così da Fit-Cisl motivano lo sciopero areo Wizz Air del 28 maggio. Il sindacato Ost cub trasporti contesta invece il rinnovo del Contratto nazionale handling firmato dai sindacati confederali. Protesta indetta dal sindacato Orsa trasporti invece per “la sicurezza sul lavoro, la tutela e lo sviluppo dei livelli occupazionali, ambienti di lavoro adeguati agli standard qualitativi necessari e il rispetto delle regole e delle leggi”. Gli orari dello sciopero del trasporto aereo martedì 28 maggio 2024 Lo sciopero del trasporto aereo del 28 maggio riguarderà il personale navigante di Wizzair, che si astiene per 4 ore, dalle 13  alle 17, e il personale navigante di condotta di Air Dolomiti, che sciopera per l’intera giornata. Nella stessa giornata indetto uno sciopero di 24 ore del personale delle società Airport handling, Viapartner handling e Swissport Italia degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. Sciopero indetto per il personale di Gh Verona servizi di terra di Verona Villafranca. In quest’ultimo scalo si fermano il 28 maggio anche gli addetti dei servizi di vigilanza Sicuritalia Ivri e Italpol. Infine sciopero di 2 ore, dalle 10.00 alle 12.00 del 28 maggio, del personale delle società Sacal e Sacal gh degli aeroporti di Lamezia terme (cz), Crotone e Reggio Calabria. L'elenco dei voli garantiti Wizzair Durante lo sciopero aerei di martedì 28 maggio 2024 vi saranno alcune fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati. L’Enac ha stilato un elenco dei voli identificati come indispensabili. Ecco i voli garantii per Wizzair il 28 maggio 2024: Dovrà essere assicurato l'arrivo a destinazione di tutti i voli nazionali in corso al momento dell'inizio dello sciopero e quelli in partenza in orari antecedenti inizio astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti. Assicurato l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato di arrivo entro mezz’ora dall'inizio dello sciopero. Assicurati anche tutti i voli intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali nonché il seguente volo in partenza: WMT 6391 MALPENSA (LIMC) JEDDHA (OEJN) La lista dei voli garantiti Air Dolomiti Anche per quanto riguarda Air Dolomiti ci sono voli garantiti durante lo sciopero degli aerei martedì 28 maggio. Come spiega l’Enac, saranno effettuati tutti i voli schedulati in partenza nelle fasce orarie di garanzia 7.00/10.00 e 18.00/21.00. Inoltre è assicurata la partenza di tutti i voli schedulati in orari antecedenti inizio astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti; l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato di arrivo entro mezz’ora dall'inizio dello sciopero e i Seguenti voli: EN 8211 VERONA (LIPX) MONACO DI BAVIERA (EDDM) EN 8827 VERONA (LIPX) FRANCOFORTE (EDDF) Come richiedere il rimborso in caso di ritardi o cancellazioni In caso di volo cancellato per lo sciopero aerei di martedì 28 maggio, i vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero. Se decideremo di rinunciare al volo sarà sufficiente richiedere il rimborso del volo attraverso i link presenti all'interno della comunicazione stessa di cancellazione a parte della compagnia aerea. Inoltre informazioni dettagliate sull'operatività del proprio volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento. Read the full article
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corallorosso · 5 years ago
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Sanremo 2020, cachet di serie A e B anche tra le 10 donne protagoniste: il confronto tra i compensi Di Clarissa Valia (...) c’è sessismo di facciata e sessismo sostanziale. Come quello dei cachet, vera motivazione dietro piccoli e grandi litigi, tema destinato a tenere banco durante l’intero festival e persino nei giorni immediatamente successivi. Ci sono cachet di serie A e cachet di serie B. Inutile dire che i primi, i più corposi, sono destinati agli uomini mentre i secondi, quelli inferiori in ordine di compenso, alle donne. Fin qui nulla di strano, verrebbe da dire. Del resto nell’Italia di oggi (anno domini 2020) le donne percepiscono fino al 25 per cento in meno rispetto ai colleghi uomini a parità di mansioni svolte. Ma per il genere femminile, almeno in questa edizione di Sanremo 2020, c’è una sotto-divisione salariale ulteriore, già non bastasse il gap uomo-donna. Le protagoniste donne di questa 70esima edizione del Festival della musica italiana sono complessivamente 10 tra donne dello spettacolo e giornaliste. Dal volto celebre di Dazn Diletta Leotta alla giornalista Rula Jebreal, passando per le conduttrici del Tg 1 Emma D’Aquino e Laura Chimenti. A Mara Venier, Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu, la già citata Francesca Sofia Novello e Georgina Rodriguez. Nel dettaglio ci sono 7 conduttrici tv e soubrette e 3 giornaliste che si alternano sul palco dell’Ariston durante le cinque serate del Festival. Niente cast fisso, è la novità rispetto alle edizioni precedenti. Ora: delle tre giornaliste, due (Emma D’Aquino e Laura Chimenti) sono a rimborso spese. Rimborso spese non definito. La terza giornalista, e la più chiacchierata, è Rula Jebreal: si è vociferato molto, nei giorni pre-festival, sul suo cachet. Inizialmente era trapelato che avesse staccato da Mamma Rai un assegno pari a 25mila euro, ma noi di TPI siamo in grado di confermare che il suo compenso sarà di 8mila euro, di cui la metà sarà devoluto a Nadia Murad, l’attivista irachena yazida rapita e stuprata dall’Isis. Capitolo ‘donne della stampa’ a parte, non si può certo dire che le altre 7 “non-giornaliste” donne riceveranno cifre simili: il cachet di Diletta Leotta, ad esempio, si aggira intorno ai 20-25mila euro. Dalle indiscrezioni (non confermate) sappiamo anche che l’inviata a bordo campo di Dazn, non è l’unica a percepire quella cifra; Francesca Sofia Novello, la cantante Sabrina Salerno e la conduttrice radiofonica Alketa Vejsiu dovrebbero ricevere la medesima cifra. Per la conduttrice Antonella Clerici si era parlato di un compenso da 50mila euro, anche se lei si è affrettata a smentire l’indiscrezione su Instagram dichiarando che avrebbe partecipato gratis al Festival. “Pensa che non prenderò 1 euro”, ha scritto la Clerici sul social. La cifra più sbalorditiva è quella richiesta dalla “first lady del calcio”, Georgina Rodriguez. Miss CR7. La signora Ronaldo per salire sul palco di Sanremo ha chiesto 140mila euro. Quello che salta all’occhio in tutto questo è la netta differenza tra i cachet destinati alle donne dello spettacolo e quelli per le giornaliste. Persino curioso e bizzarro, in questo senso, il fatto che la giornalista Rula Jebreal abbia dovuto prendere due settimane di ferie non pagate negli Stati Uniti all’Università di Miami, dove insegna diritti umani, per venire al Festival. Motivo per cui, ha sottolineato Rula, “ho dovuto essere pagata per la mia partecipazione a Sanremo 2020 come viene pagato chiunque lavora”. Ci si domanda quindi: perché le giornaliste gratis o a due soldi e la fidanzata di Ronaldo o Diletta Leotta, per esempio, ricevono invece un compenso (e anche piuttosto alto)? Si parla spesso, e talvolta anche a sproposito, di merito professionale e di gap salariale tra uomini e donne, ma come si è visto anche in questa edizione di Sanremo esiste una distinzione netta anche all’interno del genere femminile. Di serie A e di serie B, appunto. Fatto, questo, che non giova certo alla giusta causa per una uguaglianza retributiva, ma anzi rischia di indebolirla. Un passo indietro. L’ennesimo.
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samdelpapa · 2 years ago
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balrad.hu Secondo il voivode, GLI UNGHERI SONO UN POPOLO SULLA SCHIENA PUOI TAGLIARE UN LEGNO! 8 - 9 minuti nella prima metà dell'anno, il potere d'acquisto degli utili (in media) ha ancora superato l'anno precedente, ma ad agosto l'inflazione guardando indietro di un anno è stata pari all'aumento dei salari. nei prossimi mesi, l'inflazione potrebbe aumentare al 18-20%, mentre i salari potrebbero aumentare in misura minore, quindi i salari reali dovrebbero diminuire significativamente nel quarto trimestre. Non c'era niente del genere negli ultimi dieci anni. nei primi mesi dell'anno il tasso di deterioramento della valuta in Ungheria è rimasto al di sotto del 10%, mentre gli utili sono aumentati in media di oltre il 15%. Di conseguenza, i salari reali sono aumentati, grazie ai quali l'aumento dei consumi ha sostenuto l'espansione del PIL. anche i trasferimenti una tantum come il rimborso sja e la 13a pensione mensile hanno aumentato il reddito delle famiglie, che hanno anche sostenuto i consumi. tuttavia, a metà anno l'inflazione era già prossima al 12%, mentre il ritmo di crescita salariale non ha subito variazioni significative rispetto ai primi mesi dell'anno. Di conseguenza, il precedente aumento del 5-6% dei salari reali era ora solo del 2-3%. l'aumento del 20% del salario minimo e del salario minimo garantito quest'anno fa salire l'aumento dei guadagni, mentre ci sono molte persone che hanno ricevuto un aumento salariale inferiore al 10%, quindi il loro aumento salariale è stato già "mangiato dall'inflazione". tali erano, ad esempio, gli insegnanti, i cui incrementi salariali sono molto inferiori all'inflazione. Tuttavia, il tasso di deterioramento monetario non si è fermato qui. L'inflazione ha continuato a crescere in luglio e agosto, che era già del 15,6% il mese scorso. i dati salariali più recenti sono di giugno, che era del 15,4% nell'economia nazionale, mentre il 14,8% nel settore privato. In altre parole, l'inflazione avrebbe certamente potuto raggiungere il ritmo di crescita salariale ad agosto, anche se il ritmo di crescita salariale avesse subito una lieve accelerazione. nei prossimi mesi, a causa dell'aumento delle utilities e del previsto ulte https://www.instagram.com/p/CiVpm0KsFjI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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tackpay · 4 years ago
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I rider di Just Eat diventeranno lavoratori dipendenti e avranno il contratto della logistica: lo prevede un accordo tra JustEat Italia e le categorie di Cgil, Cisl, Uil dei trasporti e dei lavoratori atipici. Per i lavoratori del colosso del delivery arriveranno quindi buste paga, ferie, malattia e la tutela contro gli infortuni, anche se una parte della retribuzione resterà ancorata al risultato, quindi alle consegne fatte. "E' un risultato importante- affermano Cgil, Cisl, Uil - che restituisce la giusta dignità all'attività di questi lavoratori, affermando diritti ed eque tutele contrattuali.” I rider di Just Eat diventano così lavoratori subordinati, dipendenti a cui saranno garantiti: paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dpi adeguati, anche in riferimento al momento pandemico in corso, e diritti sindacali. È previsto, inoltre, un premio di valorizzazione, che tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell'arco di un'ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider. Le altre piattaforme seguiranno lo stesso modello? • • • #hospitality #mancia #lavoratori #camerieri #cameriera #cameriere #rider #fattorino #bar #ristorante #hotel #mance #barattolomance #waiter #barista #barman #maitre #sommelier #cashless #fintech #startup #innovazione #ristorazione #hotellerie #cameriereincazzato #baristaincazzato #memeita #pizzeria #italia #asporto — view on Instagram https://ift.tt/3wnHENK
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paoloxl · 8 years ago
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Anche l’Usb e i Cobas si schierano contro il processo diprivatizzazione delle biblioteche comunali. “Le biblioteche pubbliche di quartiere sono un patrimonio importante e strategico, fino ad oggi gestito direttamente dal Comune e con personale proprio, un patrimonio che la Giunta Merola vuole smantellare tramite appalti ai privati”, scrive l’Usb: “Una scelta scellerata che porterà in brevissimo tempo alla fine di un’esperienza decennale di presenza nei quartieri di questi presidi culturali e luoghi di aggregazione proprio in quelle periferie devastate dalla crisi economica e dalla mancanza di investimenti in politiche sociali di inclusione. Ricordiamo che le biblioteche di quartiere non svolgono soltanto il servizio di prestito libri, ma una serie di attività specifiche e tutte gratuite: corsi di italiano per stranieri, progetti per detenuti, anziani, disabili, persone svantaggiate, alfabetizzazione digitale, dopo scuola e aiuto compiti, incontri protetti (incontri tra figli i genitori separati in situazione protetta e in uno spazio consono ai bambini), gruppi educativi per adolescenti, progetti con le scuole (dai nidi alle secondarie). Questo grazie soprattutto all’esperienza e alla determinazione delle lavoratrici e lavoratori, che nessun privato potrà e vorrà dare”. Scrive ancora l’Usb: “Consapevolmente il Comune di Bologna ha scelto in questi anni di non fare nessuna assunzione per le biblioteche di quartiere creando una situazione di sottorganico con l’obiettivo di porre le basi per il processo di privatizzazione. Sappiamo bene che l’affidamento di servizi pubblici a privati (cooperative) comporterà precarietà, ricattabilità, sfruttamento, flessibilità e compressione salariale per i lavoratori, perché è su questo che generano il loro margine di profitto. Costruiamo in ogni quartiere comitati di utenti e lavoratori per bloccare la privatizzazione delle biblioteche”.
I delegati Cobas in Comune invece sottolineano: “Era stato annunciato come una delle linee politiche del mandato 2017-2021 (mandato che tra l’altro è in piena continuità con l’orientamento politico che ha governato la città – anche se con giunte diverse – nell’ultimo ventennio): attivare un processo di revisione strategica della rete delle biblioteche cittadine, con l’obiettivo di favorire le imprese private. Ed era stato detto che sarebbero state individuate delle strutture pilota. Eccoci: la biblioteca comunale del quartiere Navile, dal 2017 viene totalmente esternalizzata tramite apposita gara, a favore delle imprese del cosiddetto terzo settore, o global service, o privato sociale. Ci troviamo dunque davanti l’ennesima carognata confezionata con la pompa della retorica di regime, ancora stancamente mascherata da cooperazione sociale integrata nell’ottica della cosiddetta sussidiarietà: detta in soldoni, significa sfruttamento della cooperazione e del volontariato, camuffato come ‘cittadinanza attiva’. L’elemento davvero grottesco è che tale strategia di dismissione viene a intrecciarsi a un enfatizzato rilancio delle periferie, spacciato come innovazione di portata culturale, tanto che è stata creata un’apposita delega strettamente associata a quella più tradizionale alla Cultura. Eccola, allora, la frontiera dell’innovazione culturale, mistificata dietro l’asettico e consolidato lessico dei bandi di outsourcing: working poor dei servizi spacciato come supporto ausiliario, lavoro subordinato spacciato come cooperazione sociale in stile co – working: giovani costretti ad una feroce competizione al ribasso di salario e tutele, poi nella prassi affiancati da anziani costretti ad integrare una pensione di miseria, con un salario precario truccato come voucher e rimborso spese. Dietro la foglia di fico delle clausole sociali c’è lo spettro del jobs act, come dietro la foglia di fico dell’anticipo finanziario a garanzia della pensione, c’è lo spettro della schiavitù per debito a vita”. Di fronte a tutto questo, “con forza ostinata e contraria, i Cobas continueranno a contrastare tutte le politiche di privatizzazione ed esternalizzazione di spazi e servizi pubblici, e a supportare e sostenere tutte le prospettive di lotta orientate alla difesa di reddito, beni comuni, diritti sociali”.
Prosegue, intanto, la mobilitazione degli studenti contro i tornelli installati alla biblioteca universitaria di via Zamboni 36. Dopo l’azione di ieri sera, il Cua riferisce che “anche questa mattina gli studenti e le studentesse hanno riaperto le porte, blindate da inutili tornelli a doppia porta – proprio come nelle banche! – della biblioteca in via Zamboni 36, da sempre luogo simbolo di libertà e crocevia di scambi e collettività! Non possiamo accettare che vengano spese risorse per servizi che negano la libertà di circolazione all’interno dell’università!”.
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shoppingforsale-blog · 5 years ago
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Golden Goose Deluxe Brand Venezia Percorso facile Per portare soldi ai risponditori automatici
Di solito ci sono molte persone che battono comodamente solo il mercato individuale dell'anno. Il sito richiederà molto lavoro per fare davvero molto. Anche quei bei legni hanno tempi duri. Un modo significativamente migliore per assumere la proprietà di una proprietà destinata all'imposta sul reddito posteriore è direttamente da un nuovo proprietario stesso - tuttavia solo la vendita finale delle imposte successive. Di circa fino all'area dell'eliminazione di cui il periodo di rimborso, si sprecherà il tempo particolare in proprietari di proprietà che si avventureranno a ripagare il posto un onere on off (che forniranno a quel punto), o tratti che hanno già un prodotto di prestito (i datori di lavoro dei mutui avranno bisogno di riscatto dall'allora). Lezione: non essere sciocco. Se le persone hanno un controllo salariale regolare completo | 2. | ~ | - | 1) | per esempio |. | (Vuoto) | - tienilo fino a quando non sei e produci denaro su Internet. Non colpire in un programma specifico senza insieme con almeno questa parvenza a che fare con un prodotto. Il molto più mirato, il fatto che sono sempre stato sicuro che una persona possa immaginare, tanto più è probabile che facciano affari commerciali con te. Qui è veramente dove inizia la strada per diventare completamente cool. Golden Goose Deluxe Brand Outlet Venezia ualcosa se i clienti si concentravano in relazione ai prodotti ai servizi attraverso spese mensili di ripetizione? Il sospetto su questo è semplicemente secondo. Quindi permettimi di scoprirlo all'istante. Trascorri le 40 ore lavorative e il tempo dedicato ai tuoi cuori da tutta la tua famiglia durante i periodi di lavoro estenuanti e sei pronto a lavorare per il tuo attuale governo prima, quindi le fatture possono finalmente essere a tuo carico? Potresti imparare come andare contro quello che deve essere? Questo in Golden Goose Outlet Venezia ealtà non vuole essere accusatorio. In realtà, questa è spesso la triste esperienza per il più grande di noi. Testa sempre che non avresti mai bisogno di liberarti della superstar ggdb. Guadagna sempre i soldi, loro ammontano a tempo e continuano a imparare a usare il poker per vincere. Fai il trucco per provare a raggiungere questo livello di guadagno e i turisti lì. Il messaggio che in realtà dovresti osservare da questi tipi di esempi è considerato che scoprire il giusto equilibrio R e il computer portatile è una cosa molto difficile da fare. Il cliente può soffiare la tua grande vita imparando come a fare l'idea. Stephen Covey guadagna costantemente per questo processo importante fa la differenza in tutto il mondo. Attualmente i 7 Styles of Very altamente efficaci persone e tutto questo è una parte importante della sua propensione finale 'Sharpen Saw'. Il flusso di denaro guadagnato (a volte noto come reddito attivo) è un reddito diretto che guadagna durante il lavoro. Di solito offri il tuo orario di lavoro ed esperienze per i tuoi soldi e attualmente c'è Golden Goose Deluxe Brand Venezia ontinuamente una correlazione istantanea tra il pezzo di punto e un nuovo denaro fatto.
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discountsaleggdb-blog · 6 years ago
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Golden Goose Scarpe Uomo Offerte Business Copywriter Seduce The I I Right Oneor Else!
CHI Trionfa IL CONTINUO IMPORTANTE BATTAGLIE DELLA PROFESSIONE? Attualmente è costantemente incerta su chi realmente il linebacker standard di sinistra operativo sarà molto probabilmente il seguente per All-Pro Derrick Brown. Sia Akeem Jordan che il rookie Nico Johnson mangiano molto bene, a volte, abbastanza spesso da aver fatto alcuni errori. È abbastanza vicino per aiutarti a chiamare ora, ma Jordan potrebbe ottenere un leggero vantaggio all'inizio del tempo dovuto per i suoi sette anni di esperienza collegata. Tuttavia, probabilmente è scioccante nell'era attuale creata dal tetto salariale se i capi vanno con il fresco. Proprio come qualsiasi pagina del tuo sito Web o anche un blog vorrebbe il traffico, quindi il tuo attuale spremere carta. In Golden Goose Scarpe Uomo Saldi ffetti, è molto più piacevole offrire tutto e il più a causa del numero di visitatori della loro squeeze world-wide-web prima di spedirli a tornare a un sacco di pagine sul tuo sito web. Se non stai facendo davvero, vedi la cosa giusta, anche e queste possibilità fallirai probabilmente, ma anche se lo farai Non c'è niente che potresti sperare di fallire, quindi è impagabile che la tua famiglia impari perfettamente cosa può eventualmente rendere ogni procedura di lavoro per farlo. # # # # Quella è la kansas city lasik, dico alle vendite che iniziano e si concentrano sul mercato del freddo, rimandare questa eccellente esperienza dell'altra persona fino a quando possono avere un grado di esperienza, successo e ulteriore sicurezza che prepara le persone a questo incontro. Il tuo principale nuovo drop shipping all'ingrosso non solo crederà solo che quello che stanno iniziando a fare è una serie di cose da parte del suo amico o potrebbe essere un'esperienza orribile di un parente, le aziende possono mostrarlo. Per me, le compagnie farmaceutiche non avranno mai intenzione di curare la tua gotta o forse un problema di iperuricemia. Se lo faranno, faranno spesso parte del business per metterli in contatto con gli affari. Loro sono, ma non stanno andando in modo da poter facilmente ottenere che la maggior parte del lucroso carico di Scarpe Golden Goose Uomo rofitto proveniente dal golf mette fine al compito difficile della gotta. Un metodo abbastanza migliore per afferrare la proprietà per ottenere l'imposta arretrata è subito da parte dei proprietari personali - avendo detto che solo subito dopo le tasse in vendita. Preparato fino alla fine del tipo di periodo di rimborso, non si spreca il tempo fidato che si trova Scarpe Golden Goose Superstar Uomo Saldi Online ulla proprietà durante l'utilizzo di proprietari che si stanno spostando per regolare le dichiarazioni dei redditi (che ora avranno a quel punto), o benefici che bisogno di un mutuo per la casa (le persone ipotecarie saranno proprie riscattate da allora). Newbie Misstep # 1 come Trying and find in generale Golden Goose in sostituzione dell'utilizzo del lavoro. Molti neofiti rendono questa abilità comune negligenza quando queste aziende entrano nella nostra arena di marketing e pubblicità online. Il marketing dei mondi online non è letteralmente relativo alla ricerca della principale scelta imprenditoriale perfetta. Sta approssimativamente stabilendo un fondamento su cui lavori, da cui scrivi la tua credibilità, visibilità e vendite. E il fatto significa che i proprietari vorrebbero entrare in Planet Wide Web Marketing? Abbastanza probabilmente potrebbe anche essere in precedenza in tutto questo, e guardando fuori e per i concetti per aumentare il margine di guadagno? Indipendentemente da ciò in cui si sviluppa, stai leggendo Golden Goose Scarpe Uomo Offerte uesti e questo significa che il pubblico cercherà aiuto in aggiunta alla particolare avventura sotto Internet marketing e pubblicità.
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saleggdbsneakers-blog · 6 years ago
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Golden Goose Donna Scarpe Archimede su come e fare prezzo facendo praticamente
C'è molto poco che una persona possa notare sul loro valore commerciale di una sorta di idea senza realmente giocare con questo risultato. Quindi troverai probabile, uniformemente probabile, che l'idea che scegli e sceglierà farà schifo. Ovunque ci sia qualcuno in questo momento per tutta la vita, per favore guarisci per ogni tipo di momento e ascolta tutta questa verità. Alcuni dei veri orologi usati non sono più indubbiamente il risultato o semplicemente il risultato, è attraverso il periodo della generazione. Quando un individuo dà alla tua mente uno spazio semplice e inoltre cura le scarpe d'oro d'oca dentro di te, potresti ricordare una volta posare un ovulo d'oro. Non preoccuparti, di solito non c'è nessun posto dove andare, hai tutto ciò di cui hai bisogno per le circostanze felici che brami. Sicuramente hai dimenticato dove si svolgono le attività d'oro valide, proprio in te. Se non uno è sempre stato seduto ai tavoli, in particolare non ci sono molti cuochi in cucina. Essendo il broker di valute più pesante per la durata di un crollo, questo è il modo sicuro per bruciare finalmente un sacco di investimenti. Per la residenza che ha ottenuto un accordo salariale con centinaia di dollari in allegato un numero minore di ogni mese al suo mutuo, fino a quando questo significava un facile rimborso legato a migliaia di dollari con la fine di almeno due anni. Si tratta di un uso fantastico e impossibile, in cui vi è virtualmente in un piano di salvataggio che è possibile impedire alle società di Golden Goose Donna Scarpe inanziamento automobilistico di escludere alla fine del periodo di campionamento quando alcuni proprietari hanno seguito alcuni di voi, le norme relative al piano di salvataggio. Tuttavia, quando dirigi un individuo a cui il sito web, e c'è sicuramente una 'scelta' che spesso lo fa, l'articolo in un utente che sceglie di presumere su un qualche tipo di prodotto, vuole dare un'occhiata se questi Golden Goose Superstar Donna Outlet agazzi spero davvero per la tecnologia. Ciò dovrebbe essere particolarmente importante nelle campagne Pay-per-click e e-mail, anche il consumatore ha precedentemente 'fatto la scelta effettiva' che ha a che fare con il clic nella pubblicità per garantire a quale pagina. Le persone hanno in programma di perseguire il modo in cui il prodotto, potresti aver già preso in considerazione la parte davvero difficile di inviarlo lì, il prossimo trucco è farli comprare. Se pensi di prestarli ancora a una scelta, questi ragazzi stanno viaggiando per sfidare la loro scelta più importante, da vera falsa pubblicità. Quando Per prima cosa spuntare su un nuovo modello 'paga il tuo primo' è stata una magnifica lezione per me. Naturalmente sapevo che quelli che ho preso per cambiare le mie stranezze e Mio marito e io dovevo aiutare a cambiare quelli velocemente e poi grazie a tre libri privati ​​(Pensa e Propaghi ricco, il suo sangue umano più ricco in Babilonia e fatti di quella Mente milionaria), ho controllato per mettermi in pista sensibilmente in fretta. Nel caso in cui tu non abbia letto quei libri, comunque ti raccomando che in particolare ti prendi il tempo per raggiungerli - sono diventati pieni, accompagnati da principi e lezioni senza tempo che ti servono davvero per questo riposo a causa della tua vita. Le persone amano molto festeggiare per lo più in periodi legati all'anno: Capodanno, Ringraziamento, Halloween, Natale, cioè quando si possiedono Compleanni, Matrimoni, Battesimi combinati con la pubblicazione di cui va e allegata. E le famiglie sanno esattamente che queste persone hanno bisogno che compreranno un equipaggiamento di partito molto personale da parte di qualcuno, perché mai e poi mai lasciare che qualcuno ti diventi. Potrebbe essere davvero doloroso intravedere di più e più i pazienti affetti da artrite gottosa stanno forse diventando il più importante negozio umano o mucche da prestito per questi Lotto di 500 fornitori di denaro. In sostanza, è necessario al fine di offendere alcuni propri medici imparando una lingua a guardare le cose di una prospettiva emergente e, inoltre, provare le soluzioni di metodo logico degli individui. Il tuo sito ha il tuo momento giusto per il tuo acquisto di salute, vai a non rassegnarti ad essere adatto agli altri, mai!
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matteorossini · 8 years ago
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Che cosa prevede il programma di Macron su famiglie, immigrazione e ambiente
Quando Emmanuel Macron aprì la campagna elettorale per le presidenziali sventolando la bandiera europea insieme al tricolore francese, al grido di “no alla politica dei muri”, molti (compresa la stampa) pensarono che si trattasse di un bluff.
Il risultato del primo turno di domenica scorsa e il risultato degli ultimi sondaggi raccontano una storia diversa. Secondo una rilevazione di Elabe per BfmTv, il giovane e rampante candidato di En Marche! avrebbe guadagnato tre punti nelle intenzioni di voto attestandosi al 62% contro il 38% della rivale Marine Le Pen.
Qualche giorno fa anche Barack Obama si è schierato ufficialmente con Macron. In un video l’ex presidente Usa spiega di ammirare la campagna elettorale del candidato francese. Obama ha esortato Macron a far leva sulle «speranze della gente, non sulle paure»
Ma vediamo nel dettaglio cosa propone Emmanuel Macron sui temi etici, ambientali, su sanità, istruzione e immigrazione.
TEMI ETICI
Il 39enne candidato all’Eliseo crede fermamente che non esista un unico modello che rappresenti la famiglia “reale”. «Le famiglie sono sempre più diverse: è necessario riconoscere e permettere a tutti di vivere paio vita e le responsabilità dei genitori». Per questo spiega che difenderà il matrimonio per tutti, che si batterà contro l’omofobia quotidiana, in particolare nei luoghi di lavoro, moltiplicando le operazioni di controllo a campione (“test”) e individuando le società offensive in tal senso (“name and shame”). Macron promette di garantire la partecipazione della Francia ad un’iniziativa internazionale per la lotta contro il traffico e la mercificazione delle donne coinvolte dal fenomeno della surrogazione di maternità nel mondo. Il leader centrista vuole, inoltre, concedere il riconoscimento giuridico ai figli nati da maternità surrogata all’estero.
DIRITTI PER LE DONNE
La lotta per la parità tra donne e uomini non è circoscritta solo all’ambito legislativo. Si tratta di una lotta culturale e interessa tutti i settori della vita, secondo l’ex ministro del governo Valls. In questo senso, Macron si pone come primo obiettivo quello di aiutare le donne a conciliare vita familiare e vita professionale, attraverso ad esempio la creazione di un unico congedo di maternità garantita per tutte le donne indipendentemente dal loro status. Il candidato di En Marche! rivendica il diritto per le donne di poter vivere del loro lavoro e propone di accelerare la parità professionale e salariale nelle grandi aziende.
IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA
Macron ha promesso di occuparsi delle richieste di asilo nei primi sei mesi della sua presidenza e crede che la Francia debba essere un luogo dove i rifugiati sono i benvenuti. È contrario a chiudere i confini, ma afferma che occorre essere più severi con i controlli sull’immigrazione. Il leader di En Marche!  ha elogiato il ruolo della cancelliera tedesca Angela Merkel nella crisi dei migranti e crede che la Francia dovrebbe fare di più. Vuole lavorare a stretto contatto con l’Europa per risolvere il problema e non vuole affatto rifuggire simili discussioni
AMBIENTE
Macron ha dichiarato che l’ecologismo è una delle tre gambe su cui poggia il suo movimento, assieme alla cultura socialdemocratica e quella liberale. L’ambizione del giovane candidato è rendere la Francia un leader mondiale nella ricerca in materia di transizione ecologica: intende quindi rispettare i trattati di Parigi, eliminando le centrali a carbone entro cinque anni e impedendo lo sfruttamento di nuove fonti energetiche da idrocarburi. Di contro prevede di raddoppiare la potenza ricavata da fonti rinnovabili in un quinquennio, anche grazie al piano di investimento da 50 miliardi di euro. Il candidato francese ha inoltre dichiarato guerra ai pesticidi e vuole promuovere l’acquisto di automobili a basse emissioni grazie ad un bonus all’acquisto di 1000 euro.
SANITÀ E ISTRUZIONE
Sul fronte sanitario il leader di En Marche! ha in mente il rimborso al 100% delle spese per occhiali, apparecchi dentali e auditivi da qui al 2022. Un piano da 5 miliardi che prevede anche il raddoppiamento delle case di cura sul territorio, per sopperire al fenomeno dei “deserti medici”. Per quel che riguarda l’istruzione, Macron vuole riformare la scuola investendo di più sulle periferie e pagando meglio gli insegnanti. Promette la creazione da 4.000 a 5.000 cattedre e di ristabilire le classi bi-lingue. Per la cultura invece propone un assegno da 500 euro per gli under 18, finanziati dallo Stato e dalle grandi multinazionali.
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paoloxl · 6 years ago
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Nel 2019 in Tunisia ci si recherà alle urne per eleggere il Presidente e rinnovare l’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (Il Parlamento n.d.T.). 
In un contesto economico e sociale teso, i dibattiti e le polemiche si concentrano più sulle persone che sulle idee. Di conseguenza, la riduzione del grave divario di  sviluppo fra la Tunisia della costa e quella dell’interno non figura fra le priorità. Così, la notte fra il 2 e il 3 giugno 2018 una piccola barca da pesca affondava a cinque miglia nautiche dalle Isole Kerkennah, al largo di Sfax. A bordo 180 passeggeri che speravano di raggiungere le coste italiane: soltanto 68 sono sopravvissuti. La più parte delle vittime erano tunisine. Più che una tragedia, si tratta di un sintomo: la Tunisia diviene, per i suoi giovani, una terra senza speranza. Da un anno le partenze clandestine verso l’Europa hanno subito un’accelerazione. La delusione tocca persino i più benestanti. Secondo il segretario dell’Ordine Nazionale dei Medici, il 45% dei nuovi iscritti ha lasciato il paese nel 2017, contro il il 9% del 2012. (1)
Mentre alcuni fuggono, altri cercano ancora di far sentire la propria voce. L’Osservatorio sociale tunisino recensisce l’insieme delle proteste, individuali o collettive, i blocchi stradali, i sit-in, gli scioperi. La temperatura è salita e non diminuisce più: ha contato 5.000 movimenti nel 2015, più di 11.000 nel 2017, e 4.500 nei primi quattro mesi del 2018. La democratizzazione non riesce più a trasformare il pluralismo dei partiti, le libertà politiche e le responsabilità istituzionali in una nuova proposta economica suscettibile di tracciare un orizzonte di aspettative, in mancanza di risultati immediati.
Dal 2011 lo Stato non ha trovato altre soluzioni se non quella di comprarsi la pace sociale a breve termine, con assunzioni in massa nella funzione pubblica, inizialmente per reintegrare i beneficiari dell’amnistia generale che ha interessato i prigionieri politici con il decreto del febbraio 2011, poi per regolarizzare i circa 50.000 lavoratori impiegati nelle ditte in subappalto - cioè con prestazioni esternalizzate - e, in maniera generale, per riassorbire la disoccupazione. Fra il 2011 e il il 2017 si è arrivati a avere un effettivo di 200.000 funzionari, elevando la massa salariale dal 10,8% al 15% del prodotto interno lordo (2): uno shock senza precedenti e un tasso fra i più alti al mondo.
Per calmare le ricorrenti esplosioni di proteste, il governo ha fatto ricorso anche ai “cantieri”, cioè ad assunzioni in società dette “ambientali” o di giardinaggio, posti di lavoro il cui unico merito è è di distribuire magri salari (meno di 100 euro al mese) alle famiglie povere.
Invece di portare vere soluzioni alla questione sociale, tali spese hanno asfissiato la capacità d’investimento dello Stato e aperto le porte a un ciclo di grave crisi delle finanze pubbliche. La Tunisia ha talmente aumentato l’incasso di prestiti, che il debito è schizzato in alto, passando dai 25,6 miliardi di dinari del 2010 (13 miliardi di euro con il tasso di cambio dell’epoca) ai 76, 2 miliardi del 2018 (24 miliardi di euro), di cui 46 miliardi di debito esteriore. Oramai lo Stato deve consacrare più del 20% del suo budget per rimborsare i creditori.
Frattura regionale
Inoltre l’aumento dei salari e del prezzo del petrolio, così come l’aumento della moneta in circolazione, dovuto al proseguire della distribuzione generosa di crediti bancari e all’espansione dell’economia informale (probabilmente più della metà del PIL), hanno creato le condizioni per una spirale inflazionistica. Il potere d’acquisto dei Tunisini è crollato. Nel bacino minerario di Gafsa, all’origine della lunga sommossa del 2008, ripetizione generale di quella del 2010, la crisi sociale si è incancrenita. L’estrazione annuale di fosfati, una delle principali fonti di valuta del paese, si limita a quattro milioni di tonnellate, la metà del periodo prima precedente al 2010. Mentre il doppio shock della rivoluzione del 2011 e l’ondata di attentati del 2015 hanno ridotto la crescita al minimo livello.
Inflazione, disoccupazione, indebitamento, abbassamento delle riserve in valuta …Per uscire da questo circolo vizioso, i governi succedutisi hanno chiamato alla riscossa il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Una prima volta nel 2012, per un prestito di 1,74 miliardi di dollari, accordato nel giugno 2013 su due anni; una seconda volta nel 2016 per un prestito di 2,9 miliardi di dollari su quattro anni. In cambio, naturalmente, di un piano di “riforme”: la Tunisia deve provvedere al risanamento dei conti pubblici e, per farlo, deve aumentare alcune tasse, ridurre la massa salariale nella funzione pubblica, aumentare il prezzo dei carburanti ogni tre mesi per alleggerire il costo delle sovvenzioni, riformare il suo sistema pensionistico.
Già nel 2016, la Tunisia ha dovuto adottare il principio dell’indipendenza della banca centrale, dando la priorità al controllo dell’inflazione rispetto al sostegno allo sviluppo economico. Risultato: dalla primavera 2017 essa ha lasciato andare il dinaro, tanto che se per acquistare un euro nel 2011 ne occorrevano 1,9 ora ce ne vogliono più di 3. Questa misura avrebbe dovuto rendere le esportazioni più competitive e ricostituire le riserve di valuta, passate all’equivalente di tre mesi d’importazioni. In realtà, per il momento, questo deprezzamento alimenta soprattutto l’inflazione e pesa ancor di più sui consumatori. Per spezzare questa dinamica, e su raccomandazione del FMI, la banca centrale ha lanciato i tassi d’interesse all’inseguimento del tasso d’inflazione, avviatosi ormai all’8% annuale, per proporre tassi reali positivi ai risparmiatori e per dissuadere dal ricorso al credito, per limitare la domanda.
Tali misure draconiane devono teoricamente rimettere in sesto i conti pubblici e ridare allo Stato i margini necessari all’investimento, stimolare le esportazioni e, di conseguenza, la crescita.
Ma lo scenario che tutti temono assomiglia invece a un brutale rallentamento dell’economia: austerità del budget, aumento dei prezzi, restrizioni agli investimenti e alla consumo, aumento dei prelievi...Tenendo conto del processo politico in corso, l’FMI si è mostrato piuttosto accomodante nel corso dei primi anni successivi alla caduta di Ben Alì, nel 2011. Ma dallo scorso maggio, le revisioni del programma, che erano semestrali e condizione per sbloccare le rate del credito, sono diventate trimestrali e, a ogni comunicato il tono si fa più minaccioso, mentre gli indicatori si degradano (a parte un leggero miglioramento in termini di crescita e di bilancia commerciale). La pressione sul sindacato, l’Union Générale du Travail (UGTT), impegnato a difendere i dipendenti della funzione pubblica, toccherà presto i suoi massimi livelli. Nei prossimi mesi di dicembre e gennaio, periodo che tradizionalmente rappresenta l’appuntamento per le proteste sociali, si prevede tensione, soprattutto con l’avvicinarsi delle lezioni legislative e presidenziali previste per dicembre 2019.
Un vero buco nero economico, sociale e politico da cui nessuno sa come uscire. Lo sbloccamento ipotetico della produzione di fosfati e il ritorno verificato dei turisti daranno forse una boccata d’ossigeno, ma non abbastanza per risolvere il male tunisino. Male che consiste in una crisi di modello, ma di quale modello precisamente? Il primo livello di comprensione, spesso evocato, è l’inserimento dell’apparato produttivo del paese a un gradino basso nella scala di valori della divisione internazionale del lavoro. La Tunisia fece questa scelta a partire dagli anni ’70 per compensare il fallimento di uno Stato tutto concentrato sullo sviluppo. Posizionatasi in settori in cui la sua competitività s’ è velocemente ridotta, come quello tessile, si è lanciata al ribasso sociale per preservare le proprie posizioni, praticando un regime di incitazioni fiscali da cui hanno tratto profitto investitori con pochi scrupoli e aumentando la precarietà dei loro salariati. Il turismo, anch’esso, ha intrapreso una corsa al ribasso, a scapito della qualità. Sotto la presidenza di Ben Alì, le banche pubbliche avevano come consegna di non esigere il rimborso dei loro crediti per mantenere a galla questo settore strategico e di garantire gli interessi dei clan protetti dal potere, proprietari di alberghi. Dopodiché la gestione dei crediti irrecuperabili continua tuttora a penalizzare un settore bancario per il quale l’FMI e la Banca Mondiale continuano a chiedere la riforma. Malgrado la liberalizzazione, avviata dagli anni ’80, l’economia e la politica si trovavano fortemente connesse fra loro. “Le privatizzazioni sono state un luogo unico per la predazione dei “clans”, ma anche di distribuzione di vantaggi e di rendite per la borghesia tradizionale” osservavano al Réseau euro-méditerranéen des droits de l’homme nel 2011 (3).
Lo Stato conservava numerosi mezzi d’intervento attraverso le restrizioni doganali, le procedure di autorizzazione per le attività, le ripartizioni fondiarie e l’accesso al finanziamento. La liberalizzazione in assenza di una vera concorrenza era l’espressione economica dell’esercizio autoritario del potere.
Questa economia politica della dittature si iscrive di fatto nella continuità della costruzione dello Stato tunisino. La sua storia è quella della dominazione di Tunisi e delle élites – élites prodotte all’inizio dall’Impero Ottomano, poi dal protettorato francese – sulle popolazioni e le tribù dell’interno. L’indipendenza, nel 1956, non aveva invertito la tendenza. Al contrario, Habib Bourghiba, originario di Monastir, una città del Sahel, si alleò con i Tunisois (élites di Tunisi città ,N.d.T.)fornendo  loro una base popolare, ma privilegiò i Saheliani nell’attribuzione del potere, come testimoniano le scelte dei governatori e dei direttori generali dell’amministrazione e la composizione dei governi. “Tuttavia, i Saheliani dovevano costruire la base economica della loro dominazione politica. Lo fecero attraverso l’orientamento delle spese pubbliche a loro profitto e con la loro capacità di bloccare gli imprenditori delle altre regioni, grazie a un modello di un’economia iper-amministrata al servizio della protezione delle rendite” valuta Sghaier Salhi, autore di un’opera molto documentata intitolata “ La Colonisation intérieure et le développement inéquitable” (La colonizzazione interna e lo sviluppo iniquo).(4) Una tale dominazione si è adattata ai cambiamenti economici e politici e resiste alla democratizzazione (5). Per  Sghaier Salhi, parlare di frattura regionale fra la costa e le regioni dell’interno non significa che le due parti del paese funzionino in parallelo. In realtà, è un sistema unificato: l’interno e il sud del paese forniscono all’economia, dominata dalla costa, una mano d’opera a buon mercato, prodotti agricoli, fosfati, acqua…Si tratta proprio di una forma di confisca”. La ricercatrice Béatrice Hibou, da parte sua, parla di “una formazione asimmetrica dello Stato” che condanna una parte dei tunisini alla subalternità sociale e politica(6).
Per mantenere la pace sociale nelle regioni dominate, le cui rivolte marcano la storia tunisina, il potere continua a “governare tramite l’attesa”, secondo l’espressione di Hamza Meddeb, in particolare attraverso la distribuzione di posti precari e l’inserimento nei dispositivi di gestione della disoccupazione (7). “Lo Stato dovrebbe dedicare più mezzi alla risoluzione delle difficoltà delle regioni subalterne; invece preferisce delegarne la gestione (…) alle strutture del partito al potere, alle reti di clan che controllano la redistribuzione e l’accesso alle risorse economiche sotto forme clientelari” afferma il sociologo. Lo sviluppo del commercio informale (contrabbando) nelle regioni di frontiera denota, a questo proposito, meno un’assenza dello Stato che una maniera di lasciare questa parte del territorio integrarsi da sola all’economia mondiale e realizzare la propria accumulazione di capitale.
Se per decenni questo sistema ha potuto produrre stabilità politica, dal 2008 esso è entrato in crisi. E’stato contro questa ingiustizia, sempre più flagrante, che i giovani delle regioni dell’interno si sono ribellati, prima nel bacino minerario nel 2008, poi nel 2011, prima che le élite politiche si impadronissero del corso della rivoluzione: senza immaginazione, queste ultime non hanno altro riferimento se non la disciplina di budget preconizzata dal FMI, né altri orizzonti da proporre se non la conclusione dell’accordo di libero scambio completo e approfondito (Aleca) con l’Unione Europea. Un accordo che costringerà la Tunisia ad adottarne le regole  e avrà per effetto di “creare un mercato tunisino esclusivamente riservato ai prodotti europei” (8)secondo l’economista Mustapha Jouili.
A rischio di peggiorare ancora l’ineguaglianza fondamentale del modello tunisino.
1)Wafa Samoud, « Le nombre de médecins quittant le pays double d’une année à une autre », HuffPost Maghreb, 14 février 2018.
2) Dati tratti da  Mahmoud Ben Romdhane, La Démocratie en quête d’État, Sud Éditions, Tunis, 2018.
3)Béatrice Hibou, Hamza Meddeb et Mohamed Hamdi, « La Tunisie d’après le 14 janvier et son économie politique et sociale. Les enjeux d’une reconfiguration de la politique européenne » (PDF), Réseau euro-méditerranéen des droits de l’homme, Copenhague, juin 2011.
4)Cf. « La transition bloquée : corruption et régionalisme en Tunisie », International Crisis Group, rapport Moyen-Orient et Afrique du Nord n° 177, Bruxelles, 10 mai 2017.
5) Irene Bono, Béatrice Hibou, Hamza Meddeb et Mohamed Tozy, L’État d’injustice au Maghreb. Maroc et Tunisie, Karthala, coll. « Recherche internationale », Paris, 2015.
6)Ibid.
7)Béatrice Hibou et Hamza Meddeb, « Tunisie : la “démocratisation” ou l’oubli organisé de la question sociale », AOC, 29 janvier 2018.
8)Marco Jonville, « En Tunisie, “l’Aleca, c’est la reproduction du pacte colonial de 1881” », Mediapart, 1er octobre 2018.
Traduzione e adattamento dal francese a cura di Patrizia Mancini
L’articolo originale è apparso nel mensile “Le Monde Diplomatique, Novembre 2018
*** Foto in copertina Manifestazione a Tunisi crédit photo: Anadolu Agency
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