#Res Publica – Galleria d’Arte Democratica
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marcogiovenale · 3 years ago
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paolo masi: "tracce e segni", una mostra del 2017
paolo masi: “tracce e segni”, una mostra del 2017
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redazionecultura · 8 years ago
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sede: Res Publica – Galleria d’Arte Democratica (Venaria Reale).
Curata da Luca Beatrice, l’esposizione ripercorre la ricerca artistica condotta da Roberto Malquori dagli anni Sessanta ad oggi e attraverso le quaranta opere selezionate presenta il suo ricco e prezioso lavoro. La tecnica che lo caratterizza e lo identifica è quella del décollage, con un’accezione ben differente da quella utilizzata da Mimmo Rotella. Qui infatti Malquori, attraverso l’uso di solventi per l’inchiostro, preleva le immagini dalla comunicazione di massa (in particolare da rotocalchi e manifesti) per poi riportarli sui supporti prescelti: tela, carta o tavola. Il risultato ottenuto è una Iconosfera dello spaccato dell’epoca da cui le immagini riprodotte provengono, una sorta di sinestesia culturale in cui arte, poesia, cinema e pubblicità dialogano perfettamente. Come sottolinea Beatrice: “Il percorso di Malquori forma un esaustivo atlante, un archivio pensato come un work in progress, concepito in numerosi capitoli che seguono l’evoluzione dell’immagine, dal bianconero al colore”. Al centro sono posti i miti dell’immaginario popolare collettivo dell’epoca rappresentata e la ricaduta sul sociale e sulla vita quotidiana. Ma è la figura della donna ad essere indagata sempre, quasi fosse – come sottolinea il critico torinese – “lo specchio più affidabile nella rivelazione di cambiamenti e mutazioni, decennio dopo decennio”. Da qui il titolo Femminile plurale e la volontà di far cadere la mostra a pochi giorni dalla celebrazione della Festa internazionale della donna. L’esposizione riassume anche storicamente, per sommi capi, le tappe centrali della formazione di Roberto Malquori: l’adesione al Gruppo 70 nel 1963, la partecipazione a una serie di lavori per l’antologia Poesia della Poesia curata da Lamberto Pignotti nel 1965, l’ingresso nel Bauhaus Situazionista Scandinavo fondato da Jørgen Nash ed Asgern Jorn a Drakabygget a metà anni Sessanta e la presenza nel comitato di fondazione del gruppo di lavoro del Centro Tèchne fondato da Eugenio Miccini nel 1969 a Firenze.
La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano con testo critico di Luca Beatrice e due di queste opere saranno esposte nella collettiva Da 60’s ai 60’s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia, la Pop Art, sempre curata dal critico torinese, che verrà inaugurata giovedì 20 aprile alle ore 18 al Museo del Risorgimento di Torino e che sarà aperta al pubblico dal 21 aprile al 17 settembre 2017.
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Roberto Malquori. Femminile plurale – Opere dagli anni Sessanta ad oggi sede: Res Publica - Galleria d’Arte Democratica (Venaria Reale). Curata da Luca Beatrice, l'esposizione ripercorre la ricerca artistica condotta da Roberto Malquori dagli anni Sessanta ad oggi e attraverso le quaranta opere selezionate presenta il suo ricco e prezioso lavoro.
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marcogiovenale · 3 years ago
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pdf di "parole dipinte, immagini scritte": mostra @ res publica (2017)
pdf di “parole dipinte, immagini scritte”: mostra @ res publica (2017)
PAROLE DIPINTE, IMMAGINI SCRITTE Res Publica – Galleria d’Arte Democratica – Torino 21 settembre – 21 ottobre 2017 per scaricare il pdf cliccare sull’immagine: oppure qui: http://www.respublicagalleriadartedemocratica.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/09/Pubblicazione-Parole-dipinte-immagini-scritte.-Ricerche-verbo-visive-dagli-Anni-Sessanta-ad-oggi.pdf oppure…
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redazionecultura · 8 years ago
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sede: Res Publica – Galleria d’Arte Democratica (Venaria Reale).
L’esposizione riunisce diverse opere di alcuni dei principali esponenti della Pittura Analitica e alcuni outsider dell’epoca, influenzati direttamente o indirettamente da queste nuove ricerche. A queste si aggiungono un paio di proposte contemporanee di artisti emergenti che seguono da vicino, attualizzandoli, i dettami dei propri maestri. Sono molte e varie le opere in mostra: un imponente trittico dell’artista sarda Rosanna Rossi, precedentemente esposto alla Pinacoteca di Oristano, si scorge già dalle vetrate dello spazio espositivo, proprio di fronte alla Reggia di Venaria. Seguono alcune opere di Giorgio Griffa, un cemento e un multigum di Enzo Cacciola, una tela e una carta di Riccardo Guarneri, una grande scultura metallica di Paolo Cotani, un dittico di Carmengloria Morales, una grammatura di colore di Elio Marchegiani, un lavoro tardo di Gianfranco Zappettini. A queste si aggiungono quattro cartoni di Paolo Masi, un artista che, pur non rientrando a pieno titolo nel movimento ha anelato a una ricerca che comprendesse la pittura nei suoi fondamenti. Chiudono la mostra le nuove proposte di Greta Grillo e Piero Enrico Lombardo. Un’ampia panoramica – successiva alla collettiva Pittura Analitica. Ricerca Anni Settanta curata da Luca Beatrice e organizzata dalla galleria venariese nel novembre 2015 – consentirà al visitatore di immergersi completamente nell’atmosfera dell’inizio degli anni Settanta quando la pittura veniva data ormai per morta. Una rivoluzione silenziosa portata avanti da alcuni esponenti, in particolar modo italiani, che andarono a comporre un gruppo caratterizzato da radicato individualismo ma capace di identificare il grado zero della pittura da cui ripartire. In questo modo sondarono tutte le infinite possibilità e gli elementi costitutivi del mezzo pittorico: il colore, il supporto, il materiale, il processo e lo spazio divennero i temi centrali. Una ricerca in aperta opposizione alle sperimentazioni precedenti e proprio per questo costretta a una riscoperta della critica e del mercato tardiva.
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Analitica-Mente - Mostra Collettiva sede: Res Publica – Galleria d’Arte Democratica (Venaria Reale). L'esposizione riunisce diverse opere di alcuni dei principali esponenti della Pittura Analitica e alcuni outsider dell'epoca, influenzati direttamente o indirettamente da queste nuove ricerche.
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