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#Poesia e Musica Italiana
gianlucadandrea · 2 years
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Una poesia da Nella spirale letta per la puntata dedicata a Bartolo Cattafi - Poesia e Musica Italiana a cura di Elena Capra
Una poesia da Nella spirale letta per la puntata dedicata a Bartolo Cattafi – Poesia e Musica Italiana a cura di Elena Capra
Per chi volesse ascoltare la bella puntata di Poesia e Musica Italiana a cura di Elena Capra dedicata a Bartolo Cattafi con interventi di Diego Conticello, Daniela Pericone, Enrico De Lea, Marco Aragno e il sottoscritto che al minuto 13.20 ca. legge Nuovo Mondo, poesia tratta da Nella spirale (Stagioni di una catastrofe) – Industria e Letteratura (2021), ma soprattutto seguita dalla splendida…
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unwinkyselvatico · 10 months
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Non è l'amore a far male, ma chi non lo sa fare.
-Gio Evan
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affogonellamarmellata · 4 months
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la mia musica potrebbe essere la colonna sonora di metal gear solid
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Parlami di quando mi hai visto per la prima volta. Ti ricordi a stento o rivivi tutto come fosse allora?
- Negramaro
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campadailyblog · 2 months
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Franco Califano: Cantante e poeta, finito in carcere per droga.
Franco Califano, noto anche come Francesco Califano, è stato un cantautore e poeta italiano. È stato un nome importante nella musica e nella poesia degli anni ’70. Era soprannominato “Il Califfo”. Ha scritto più di 1.000 canzoni e poesie in oltre cinquant’anni di carriera. Questo lo ha reso un simbolo della cultura musicale italiana. La sua vita è stata segnata da eventi controversi. Nel 1984, è…
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centroscritture · 10 months
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Oggi pomeriggio ore 18 primo dei due incontri del seminario online "Sounding Words. Poesia musica gesto", la parola poetica dal canto alla scena, con Emanuele Franceschetti.
Informazioni e iscrizione su www.centroscritture.it
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Parola e musica: un campo aperto di possibilità, contaminazioni, trasformazioni e sfide creative e interpretative. Dal melodramma alla canzone d’autore, dal teatro d’avanguardia all’esecuzione vocale di un testo poetico, passando per l’esplorazione dei suoni e delle “musiche” nascoste nel testo stesso, la mappa delle relazioni tra parola e musica, tra testo e suono, è costantemente da riscoprire e reinventare.
In entrambi gli incontri si proporranno alcuni percorsi all’interno della mappa, mettendo a sistema riflessioni di carattere storico-teorico con esempi analitici e sempre col supporto audiovisivo (momenti di ascolto e visione-osservazione).
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #329 - Diaframma, Siberia, 1984
Nella scatola ritrovata in soffitta, questo disco stava sotto un altro, con la copertina leggermente rovinata dall'umidità (e che sarà protagonista di una prossima Storia di Musica). All'interno c'era il bigliettino da visita di un negozio di dischi, Data Records 93, Via dei Neri, Firenze. Il disco di oggi è l'inizio di una delle più intense e importanti storie musicali italiane degli ultimi 40 anni nel nostro paese. Tutto inizia a Firenze, fine anni '70, quando l'onda punk in Europa è al massimo livello: in un liceo si formano i CFS, con Federico Fiumani alla chitarra e due suoi amici, Gianni Cicchi (batterista) e Salvatore Susini (bassista). Suonano cover delle band punk rock britanniche, nel 1980 Susini se ne va e viene sostituito dal fratello di Cicchi, Leandro, e nascono così i Diaframma, nome scelto per la comune passione dei tre per la fotografia (il diaframma fotografico è il meccanismo usato in ottica per regolare la quantità di luce che deve attraversare un obiettivo). Sin da subito, si appassionano alle sonorità post punk che in quegli anni saranno chiamate darkwave, ispirati a gruppi leggendari come i Joy Division o i primissimi The Cure di Robert Smith. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini, un giovane cantante, e gli propongono di entrare nel gruppo: pubblicano in pochi mesi due canzoni unite in un singolo, Pioggia/Illusione Ottica e poi Circuito Chiuso (1982) e Altrove (1983). Vannini non si ambienterà mai del tutto, e poco prima delle registrazione del loro primo disco, viene sostituito da Miro Sassolini. Nelle stesse settimane, vengono scritturati da una neonata casa editrice musicale, la IRA Records di Firenze: fondata da Alberto Pirelli insieme alla moglie Anne Marie Parrocel diviene una delle etichette più attive e creative del panorama italiano. Ne è esempio il primo disco prodotto, Catalogue Issue, una compilation con alcune delle più interessanti band del territorio, tra cui oltre che i Diaframma si ricordano i Litfiba, i Moda, ed gli Underground Life. Pirelli coniò lo slogan nuova musica italiana cantata in italiano, dando consistenza all'impegno delle 4 band sull'utilizzo della lingua italiana nella musica alternativa del nostro paese, contro l'anglofila e l'alglofonia dominante di quegli anni.
Tutto è pronto per il primo disco: scritto tutto da Federico Fiumani, prodotto da Ernesto De Pascale (che fu anche grande giornalista di musica) Siberia esce nel Dicembre del 1984. È un album in cui l'eleganza e la forza espressiva della musica incontra la poetica decadente di Fiumani, che nella voce di Sassolini trova un interprete perfetto del suo pensiero musicale e artistico. 8 brani che sono una carrellata di immagini che regalano sensazioni fredde, pungenti, dominate dalle falciate chitarristiche tipiche della musica del periodo e dal ritmo sincopato della batteria, e illuminati dai testi romantici e decadenti di Fiumani. Siberia, che apre il disco, è già l'emblema: una chitarra malinconica, il basso dai toni ombrosi ed un elegante sassofono accompagnano una voce tenebrosa rendendo il brano misterioso, Aspetterò questa notte pensandoti,\nascondendo nella neve il respiro,\poi in un momento diverso dagli altri\io coprirò il peso di queste distanze…\di queste distanze… di queste distanze. Non da meno Neogrigio, angosciante, turbinante, ventosa, capolavoro per i più sconosciuto. Impronte è una dolente poesia ritmata (Ho preferito andare prima di esser lasciat\Prima che il cuore da solo scivolasse nel buio\Insieme ai ventagli ingialliti\Resti un lampo intravisto oltre i vetri del treno\Nello spazio improvviso sopravvive in un sogno), e arriva un altro capolavoro: Amsterdam, dal leggendario ritornello (Dove il giorno ferito impazziva di luce\Dove il giorno ferito impazziva di luce) è una speranza di uscita dal dolore, e l'anno dopo, nel 1985, diventerà un formidabile duetto con i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, band amica\nemica di quei tempi e destinata d un futuro radioso. Delorenzo è una ode baudeleriana, incentrata su un asfissiante basso, Memoria è un altro brano di discesa nell'oscurità, potente e misterioso, Specchi D'Acqua dal ritmo incalzante e quasi galoppante, è una fuga dagli incubi (Forse non sento le voci\Che mi allontanano\Sempre più in fretta\Dal ricordo latente\Di quei giorni sofferti), chiude il disco Desiderio Dal Nulla, trepidante, spasmodica, che continua nei suoi testi decadenti a raccontare il disagio.
Il disco fu osannato dalla critica dell'epoca, ma vista anche la dimensione indipendente del progetto, vendette poco. I Diaframma si fanno però un nome nella scena musicale alternativa italiana: è meno cupo ma altrettanto bello 3 Volte Lacrime, del 1986 e dopo Boxe (1988), un po' deludente, Fiumani scioglie il gruppo e lo riforma prendendo le redini anche del canto: pubblicherà con i nuovi Diaframma In Perfetta Solitudine (1990), che segnerà la sua volontà di continuare una carriera solista, tra cantautorato e musica rock, incisiva a volte a tratti scostante, con in primo piano la sua poesia dei testi, mai mancata.
Questo disco verrà ripubblicato in cd per la prima volta nel 1992, con aggiunta di altri due brani Elena e Ultimo Boulevard e nel 2001 con Amsterdam cantata con i Litfiba e numero brani live. Nel 2012, per il suo centesimo numero dell'edizione italiana, la rivista Rolling Stone Italia lo inserisce nella classifica del 100 migliori dischi italiani addirittura al 7.mo posto. È una riscoperta per almeno due generazioni: persino io lo comprai, non conoscendoli e non sapendo che nella soffitta di casa era, integro e impolverato, uno dei dischi più compiuti, affascinanti e belli non solo della stagione new wave post punk degli anni '80, ma dell'intera musica italiana.
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mucillo · 8 months
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Claudio Lolli Nessun uomo è un uomo qualunque (Videoclip ufficiale)
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Ma che fine ha fatto la poesia nella musica italiana.
La poesia di un Lolli,  De André, Fossati,Dalla, Gucccini, Battiato...etc...etc...
La maggior parte di oggi sono solo venditori di fumo ( e neanche di quello buono).
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hits1000 · 2 years
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100 Songs in Italian from the 80s
100 Songs in Italian from the 80s This Youtube channel does not receive any advertising income, we are very grateful for any Paypal donation, no matter how small, to continue making videos about the history of music. Link: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HEHMNQ4E3T3ML Songs in Italian from the 80s, including: Adriano Celentano - Il tempo se ne va, Alan Sorrenti - Non so che darei, Donatella Rettore – Kobra, Gianni Togni – Luna, Oliver Onions - Santa Maria, Pooh - Canterò per te, Pupo - Su Di Noi, Renato Zero – Amico, Toto Cutugno - Solo noi and many more!!! 1. 1980 Adriano Celentano - Il tempo se ne va 2. 1980 Alan Sorrenti - Non so che darei 3. 1980 Donatella Rettore - Kobra 4. 1980 Gianni Togni - Luna 5. 1980 Oliver Onions - Santa Maria 6. 1980 Pooh - Canterò per te 7. 1980 Pupo - Su Di Noi 8. 1980 Renato Zero - Amico 9. 1980 Toto Cutugno - Solo noi 10. 1980 Umberto Tozzi - Stella stai 11. 1981 Alberto Camerini - Rock 'n' Roll Robot 12. 1981 Claudio Cecchetto - Gioca jouer 13. 1981 Gianni Togni - Semplice 14. 1981 Heather Parisi - Cicale 15. 1981 Loretta Goggi - Maledetta primavera 16. 1981 Pino D'Angiò - Ma Quale Idea 17. 1981 Pooh - Chi fermerà la musica 18. 1981 Riccardo Fogli - Malinconia 19. 1981 Ricchi E Poveri - M'innamoro Di Te 20. 1981 Ricchi E Poveri – Sarà Perché Ti Amo 21. 1982 Al Bano & Romina - Felicità 22. 1982 Al Bano & Romina - Sharazan 23. 1982 Claudia Mori - Non Succederà Più 24. 1982 Claudio Baglioni - Avrai 25. 1982 Franco Battiato - Voglio Vederti Danzare 26. 1982 Miguel Bosè - Bravi ragazzi 27. 1982 Raffaella Carrà - Ballo Ballo 28. 1982 Riccardo Fogli - Storie di tutti i giorni 29. 1982 Ricchi E Poveri - Mamma Maria 30. 1982 Romina Power - Il Ballo del quà quà 31. 1983 Corrado Mantoni - Carletto 32. 1983 Dario Baldan Bembo & Caterina Castellib - L'amico è 33. 1983 Gigi Sabani - A me mi torna in mente una canzone 34. 1983 Matia Bazar - Vacanze Romane 35. 1983 Miguel Bosè - Non siamo soli 36. 1983 Nada - Amore Disperato 37. 1983 Pippo Franco - Chi Chi Chi Co Co Co 38. 1983 Scialpi - Rocking Rolling 39. 1983 Toto Cutugno - L'Italiano 40. 1983 Vasco Rossi - Vita Spericolata 41. 1984 Al Bano & Romina Power - Ci Sarà 42. 1984 Alice & Franco Battiato - I Treni di Tozeur 43. 1984 Antonello Venditti - Ci vorrebbe un amico 44. 1984 Christian - Cara 45. 1984 Eros Ramazzotti - Terra Promessa 46. 1984 Fabio Concato - Fiore di Maggio 47. 1984 Fiordaliso - Non voglio mica la luna 48. 1984 Gianna Nannini - Fotoromanza 49. 1984 Ricchi E Poveri - Cosa Sei 50. 1984 Toto Cutugno - Serenata 51. 1985 Christian e Le Bon Ton - Insieme 52. 1985 Eros Ramazzotti - Una Storia Importante 53. 1985 Fiorella Mannoia - L'Aiuola 54. 1985 Lorella Cuccarini - Sugar Sugar 55. 1985 Luis Miguel - Noi, ragazzi di oggi 56. 1985 Marcella Bella e Gianni Bella - L'ultima poesia 57. 1985 Mina & Riccardo Cocciante - Questione di Feeling 58. 1985 Pooh - Se nasco un'altra volta 59. 1985 Ricchi e Poveri - Se m'innamoro 60. 1985 Righeira - L'estate Sta Finendo 61. 1986 Al Bano & Romina Power - Sempre Sempre 62. 1986 Anna Oxa - E' tutto un attimo 63. 1986 Eros Ramazzotti - Adesso tu 64. 1986 Gianna Nannini - Bello e Impossibile 65. 1986 Lorella Cuccarini - Tutto matto 66. 1986 Loretta Goggi - Io Nascerò 67. 1986 Mango - Lei Verrà 68. 1986 Marcella Bella - Senza un briciolo di testa 69. 1986 Matia Bazar - Ti Sento 70. 1986 Righeira - Innamoratissimo 71. 1987 Al Bano & Romina Power - Nostalgia Canaglia 72. 1987 Edoardo Bennato - OK Italia 73. 1987 Fausto Leali - Io amo 74. 1987 Fiorella Mannoia - Quello che le donne non dicono 75. 1987 Mango - Bella d'Estate 76. 1987 Michele Zarrillo - La Notte Dei Pensieri 77. 1987 Morandi, Ruggeri & Tozzi - Si Può Dare Di Più 78. 1987 Toto Cutugno - Figli 79. 1987 Toto Cutugno - Una Domenica Italiana 80. 1987 Umberto Tozzi & Raf - Gente Di Mare 81. 1988 Ciao Fellini - La mia banda suona il rock 82. 1988 Eros Ramazzotti - Solo con te 83. 1988 Gianna Nannini - Hey Bionda 84. 1988 Gianna Nannini - I maschi 85. 1988 Lorella Cuccarini - Io ballerò 86. 1988 Luca Barbarossa - L'amore rubato 87. 1988 Massimo Ranieri - Perdere L'Amore 88. 1988 Renzo Arbore - Sì, la vita è tutta un quiz 89. 1988 Steve Rogers Band - Alzati la gonna 90. 1988 Tullio De Piscopo - Andamento Lento 91. 1989 Edoardo Bennato - Viva la mamma 92. 1989 Fabio Concato - 051/222525 93. 1989 Francesco Salvi - Esatto 94. 1989 Jovanotti - Vasco 95. 1989 Lorella Cuccarini - La Notte Vola 96. 1989 Mietta - Canzoni 97. 1989 Paola Turci - Bambini 98. 1989 Raf - Ti pretendo 99. 1989 Rocco Granata - Marina Remix 100. 1989 Zucchero - Diavolo In Me Related Hashtags: #canzonianni80 #hitsof1980s #canzoni #hitsof1980to1989 #hitsof1980 #hitsof1980songs #hitsof1980uk https://www.youtube.com/watch?v=zqYG6T_hcRs
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lapolani · 2 years
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Panthera redolens. La lingua della poesia italiana [*]
• Venerdì 21 ottobre (ore 21:15):  Lapo Lani legge versi scritti tra il I sec. a.C. e il XIII sec.
 • Sabato 22 ottobre (ore 21:15): Andrea Matucci legge versi scritti nel XIX e XX sec.
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Teatro Comunale Pietro Aretino
Via Bicchieraia, 32 - Arezzo
Le due serate sono organizzate dall'Associazione Castelsecco APS e dalla Fondazione Guido d'Arezzo, con il contributo di SemAr S.r.l.
[*] “Panthera redolens” (“pantera profumata”) è l’immagine con cui Dante Alighieri definisce, nel "De vulgari eloquentia", la nuova lingua poetica italiana, il "volgare illustre". 
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Rimane di grande fascino il processo linguistico e culturale che ha segnato, tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., la trasformazione del latino letterario nelle numerose varianti del latino volgare, lingue parlate dalle diverse popolazioni della penisola italica. Da questo momento iniziarono a farsi sempre più evidenti le divergenze fonetiche e lessicali tra la lingua scritta e parlata dalle persone più colte e autorevoli, e la lingua parlata dal popolo. Ma ancora più affascinante rimane il processo che, a partire dal III secolo d.C., portò le varie forme del latino volgare, attraverso un lento e incontrollabile processo evolutivo dotato di un'energica propulsione espressiva, ad assumere la complessità di vere e proprie lingue, chiamate lingue neolatine o lingue romanze. Questo enorme patrimonio di idiomi, nato spontaneamente dagli strati non elitari della popolazione, fu codificato, a partire dal XIII secolo, da alcuni letterati e poeti attraverso un minuzioso e lento processo intellettuale, al termine del quale verrà creata la lingua letteraria chiamata "Volgare illustre", da cui nascerà la lingua italiana, la stessa che, attraversando i travagli del tempo, diverrà l'italiano moderno e contemporaneo.  
I nostri interventi, articolati in due giornate, non indugeranno molto sulle cause di questo lento e inesorabile processo, e neppure cercheranno troppo di evidenziare le trasformazioni fonetiche, lessicali e grammaticali che hanno segnato le svolte della lingua italiana. È nostro interesse, invece, rievocare, attraverso la lettura e l'ascolto, la materia musicale che ha caratterizzato alcune fasi del processo di metamorfosi.
Nella prima giornata si ascolterà il suono della metrica latina di tipo quantitativo, leggendo versi di Virgilio, Ovidio, Properzio, Catullo, una musica virile, decisa, materica, quasi del tutto priva di assonanze, allitterazioni, anafore; per poi soffermarsi sul suono della prosa di Andrea Cappellano, scritta in un ammorbidito mediolatino, e sui versi di Guglielmo d'Aquitania, uno dei primi trovatori, il cui linguaggio, segnato dalla morbidezza delle vocali e delle sillabe in rima, si adeguava alla musicalità delle canzoni e delle ballate; finiremo con la lettura di alcuni versi scritti in lingua volgare nel XIII secolo, caratterizzati da una metrica di tipo accentuativo, e dolcificati dalla sistematica presenza della rima e dell'allitterazione, forme espressive capaci di rendere fortemente orecchiabili, e quindi memorizzabili, i sonetti, i poemi, i poemetti, le ballate, le laudi: udiremo le voci di Giàcomo da Lentini, Giuttone d'Arezzo, Brunetto Latini, Cecco Angiolieri, Iacopóne da Todi, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri.
Nella seconda giornata si percorrerà il secolo della crisi e del progressivo abbandono delle forme metriche chiuse e regolari (sonetto, canzone, ballata) per arrivare, dal Leopardi dell’Infinito (1819) all’Ungaretti di Natale (1919), alla riconosciuta affermazione del verso e della metrica libera. Con ulteriori letture (Rebora, Gatto, Montale) si mostrerà poi come l’abbandono della regolarità del ritmo e della rima abbia avuto una compensazione nel vertiginoso aumento delle figure stilistiche musicali e del fonosimbolismo, in una ricerca di disarmonia espressiva adeguata alla modernità, simile a quella che i musicisti della prima metà del '900 sperimentarono, e che la musica, e con lei la poesia, sta tuttora sperimentando. Tutto si potrà dire o pensare della poesia contemporanea, ma di una cosa siamo certi: se non è musica di parole, e quindi non fa esprimere alle parole ciò che normalmente non esprimono, non è poesia, è solo prosa che va a capo.
Noi non sapremmo dire se il processo di facilitazione, avviato dai letterati e dai poeti che hanno pazientemente codificato la lingua italiana a partire dal XIII secolo, sforzo teso a rendere accessibile a tutti il nuovo linguaggio, abbia, piegandosi a ulteriori semplificazioni e riduzioni avvenute nelle epoche successive, ricoperto la superficie materica e tragica del mondo con una pellicola liscia e cromata, fino a nasconderla e a renderla irriconoscibile. Un mondo che certo oggi non è più lo stesso dei secoli scorsi; forse è addirittura peggiore, ma sicuramente è molto più grande, più complesso, più profondo, più imprevedibile. Potremmo dire più "dantesco".
Lapo Lani e Andrea Matucci Milano/Arezzo, settembre 2022
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L'immagine della locandina è un particolare di "Panthera redolens", un disegno di Lapo Lani.
Fotomontaggio ritoccato con acrilici e successivamente elaborato con processi digitali. Anno: settembre 2022. Collezione privata.
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La sua voce cadde da un ramo come un'ombra più in alto del suo peso. - Roberto Sanesi, L’improvviso a Milano
Dal 2020, il Premio Roberto Sanesi, dedicato alla memoria del poeta, critico, artista e traduttore Roberto Sanesi (Milano, 1930/2001) promuove la poesia in musica sul territorio torinese e piemontese, dando l’opportunità a progetti poetico-musicali fino ai 35 anni di età provenienti da tutta Italia di vincere una produzione per il proprio album e di confrontarsi con una giuria di addetti ai lavori, tra cui il musicista e performer Federico Sanesi, lo scrittore Giovanni Cattabriga, parte del collettivo Wu Ming e la poetessa Barbara Giuliani.
Tra i vincitori delle edizioni passate, Elena Cappai Bonanni e SOFIA_ con il progetto Karoshi, Simone Biondo e Daniele Ravagnan con il progetto Danno Mentale, Simone Tencaioli con il progetto Somma Zero, Gaia Ginevra Giorgi e Riccardo Santalucia, con il progetto L’animale nella fossa. 
Oltre alle performance dei progetti finalisti scelti dalla giuria emerita, ogni anno il Premio Roberto Sanesi ospita lo spettacolo di un protagonista della spoken word music italiana: tra gli artisti che si sono esibiti nelle edizioni passate, Pierpaolo Capovilla (Il teatro degli orrori, I cattivi maestri) e Max Collini (Offlaga Disco Pax, Spartiti).
Per la quinta edizione, la finale si svolgerà il 21 settembre allo Spazio 211 di Torino (Via Cigna, 211) e ospiterà le performance di Federico Sanesi, Nuria Sala Grau e Barbara Giuliani. 
L’evento è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Neutopia di Torino, che dal 2016 redige la rivista «Neutopia Magazine», pubblicando racconti, poesie, recensioni e fumetti. Dal 2019 organizza, nel quartiere torinese Barriera di Milano, il festival di poesia di strada Poetrification, nato in collaborazione con il poeta e performer Ivan Fassio (Asti, 1979 - Torino, 2020).
Per sostenere la quinta edizione del Premio Roberto Sanesi, ti chiediamo di contribuire con una donazione, scegliendo una delle tante ricompense su Produzioni dal basso che ti verranno recapitate al tuo indirizzo alla chiusura della campagna di crowdfunding.
Grafica di Elisa C. G. Camurati
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unwinkyselvatico · 1 year
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Da un po' di tempo era un po' cambiato, ma non nel dirmi "amore mio"
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Dimartino in Cara Maestra Abbiamo Perso che dice “cara maestra (...) voglio che rimani ancora qui con me stanotte / ho bisogno di sentirti ancora mia / anche se non guido come l'altro / se non fumo come l'altro /voglio farti compagnia” 
e poi “e avevo perso la mia anima / la mia anima a noleggio / su un bancone della carne / o tra le gambe di una ragazza, il giorno della festa”
e ancora “mi hai detto: / ‘tu non capisci la poesia / sei fatto solo per scopare’ “
he’s so slutty and for what
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vorticimagazine · 2 months
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Capire i sentimenti
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Questa volta, Vortici.it vuole invitarvi a scoprire o riscoprire il libro: Capire i sentimenti - Per conoscere meglio se stessi e gli altri (Mondadori) di Vera Slepoj, venuta a mancare recentemente.
Sentimenti, affetti, emozioni lo sappiamo, accompagnano la nostra esistenza influenzandone il percorso verso sviluppi più o meno felici. Eppure li abbiamo sempre vissuti come ineluttabili. Tale è il loro impatto sull'esistenza umana che, per comprenderne il senso, la natura, le dinamiche, sono state coinvolte le scienze umane e sociali, la medicina e perfino la biologia e la chimica del corpo. Da qualche decennio, invece, la psicologia ci ha insegnato a conoscerli, più che a dominarli come si voleva in passato. Nel bel mezzo di una miriade d'informazioni, tuttavia, ci siamo sentiti dire tutto e il contrario di tutto a causa di un’informazione farraginosa, imprecisa, spesso fuorviante. Mettere un po’ d’ordine nella conoscenza dei sentimenti appare ormai indispensabile  a molti di noi: ed è ciò che offre questo libro, ricco di esperienze maturate nel diretto contatto con chi si rivolge allo psicologo per sbrogliare la matassa ingarbugliata del proprio mondo emotivo. Tentarne un'analisi descrittiva è lo scopo di questo libro, frutto di una vasta esperienza maturata in anni di studio e di pratica terapeutica. Vera Slepoj come psicologa, ha approfondito negli anni lo studio e la pratica dei sentimenti traendone appunto il libro "Capire i sentimenti", uno strumento importante per capire noi stessi e chi ci sta intorno. Ed ecco dunque una rassegna completa di sentimenti positivi (l’amicizia, l’amore, la simpatia, la socialità, la felicità) e negativi (l’angoscia, l’aggressività, la cattiveria, la gelosia, l’invidia, il narcisismo, o la paura, il senso di colpa, l’odio e la violenza). L'autrice ci invita a prestare una particolare attenzione ai sentimenti nelle età evolutive (l’adolescenza, la vecchiaia), quando l’identità di ciascuno elabora mutamenti essenziali. Esprime una sintesi dei sentimenti che travagliano la coppia e la famiglia. E introduce nella sua analisi una categoria di sentimenti spesso trascurati, eppure determinanti nella formazione dell’individuo, soprattutto oggi che la comunicazione di massa e la disgregazione delle culture ideologiche, etniche o religiose impongono sradicamenti e scelte che affondano troppo spesso nell’irrazionale: i sentimenti collettivi, come l’idea di civiltà e di progresso, il pensiero conservatore e rivoluzionario, l'integralismo e il fondamentalismo, che ci costringono a complesse mediazioni tra passato, presente, futuro. “Sui sentimenti si è costruita l’arte di ogni tempo, dalla musica alla poesia, dalla letteratura alla pittura. E i sentimenti sono qui, in noi, e lì, fuori di noi, e con i sentimenti dobbiamo confrontarci per conoscere chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando”. Leggi qui un estratto...  
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Vera Slepoj (1954 Portogruaro  - 2024) è stata una psicologa e scrittrice italiana. Si è laureata in Psicologia presso l'Università di Padova nel 1977, si è poi specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo e oggi è psicologa psicoanalista con diploma in sofrologia medica. Ha vissuto e lavorato tra Padova, Milano e Londra. Molte le attività che l’hanno impegnata negli anni: tra le altre, l’insegnamento presso l’Università di Siena, la presidenza della Federazione Italiana Psicologi dal 1989 e dell’International Health Observatory, la direzione di importanti scuole di formazione in psicologia. Autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative, partecipa a programmi televisivi e collabora con diverse testate, tra cui «Diva e donna». Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti da case editrici internazionali, tra cui Payot. Ha pubblicato Capire i sentimenti (Mondadori 1996), Cara TV con te non ci sto più (insieme a Marco Lodi, Alberto Pellai che voi lettori avete conosciuto attraverso le nostre pagine e Franco Angeli 1997), Legami di famiglia (Mondadori 1998), Le ferite delle donne (Mondadori 2002), Le ferite degli uomini (Mondadori 2004), L'età dell'incertezza. Capire l'adolescenza per capire i nostri ragazzi (Mondadori 2008), La psicologia dell'amore (Mondadori 2015). Vera Slepoj si è spenta il 21 giugno 2024 a Padova. «Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua simpatia, così come la sua capacità di trattare in modo chiaro e divulgativo temi importanti come le relazioni affettive e altre complesse problematiche sociali.» così l'ha ricordata il sindaco di Padova Sergio Giordani su Repubblica. Scoprite la nostra rubrica Libri Consigliati Foto: https://www.lafeltrinelli.it/Immagine di copertina: freepik.com Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Melodramma e poesia si incontrano al Maschio Angioino
Al Maschio Angioino, presso la sala della Loggia, l’Associazione Culturale Noi per Napoli, con il patrocinio morale del Comune di Napoli presenta i lavori del tenore Luca Lupoli, autore del nuovo saggio dal titolo "Il Melodramma di Pietro Metastasio, il Primato del Testo"", edito dalla casa editrice “Pagine", la giornalista, scrittrice, e della docente di materie letterarie Maria Cuono autrice di Tutto con il cuore, la nuova versione di Verso l’orizzonte, edito dalla casa editrice Kimerik". Interverranno alla presente kermesse culturale in qualità di relatori il M° Olga De Maio soprano, il dottor Ermanno Corsi,Direttore e giornalista RAI, il professor Ettore Massarese, la dottoressa Lydia Tarsitano. Modera la dottoressa Daniela Merola, giornalista e scrittrice. La silloge poetica intrisa di sentimenti e personaggi “La mia silloge poetica è rivolta sia ad un pubblico giovanile che adulto, in cui si affrontano temi vari, che vanno dalla guerra, all’abbandono dei cani. È un testo molto scorrevole intriso di sentimenti, dall’amicizia, l’amore, ai ricordi di vita vissuti intensamente, alle paure, ai segreti, alle dediche a persone che hanno fatto parte della mia vita come mia madre, il più grande punto di riferimento, ed a personaggi del mondo dello spettacolo conosciuti durante le loro esibizioni” afferma Maria Cuono. Il saggio su Metastasio al Maschio Angioino ”Questo secondo lavoro editoriale è un saggio storico-culturale incentrato sulla figura del drammaturgo Pietro Metastasio, dopo quello dedicato all’ Opera ed alla figura del compositore partenopeo Mario Persico, pubblicato l’anno scorso con Aletheia Editore, risale ad un periodo della mia vita in cui stavo terminando gli studi e in cui ho deciso di dedicare il suo tempo”, sostiene Luca Lupoli, autore del recente saggio su Metastasio. L’opera, basata su un’accurata analisi dei carteggi di Metastasio, introduce una delle figure più importanti del panorama teatrale Settecentesco: Pietro Metastasio, poeta e librettista italiano, considerato uno dei maggiori esponenti del melodramma, una forma di opera lirica caratterizzata dalla fusione di musica e dramma. Il testo Il testo spazia attraverso il pensiero e la personalità dell’autore, conoscibili grazie alle sue famose lettere, note come i carteggi di Metastasio, attraverso cui è possibile una comprensione più approfondita delle sue relazioni personali e professionali e delle sue idee estetiche. Metastasio è stato il fautore dell’importanza della predominanza del testo sulla musica, tanto da poter poi definire il concetto di teoria metastasiana. L’opera è arricchita dalle ricerche biografiche, bibliografiche e delle fonti condotte dal soprano M° Olga De Maio, con la prefazione del Prof. Ettore Massarese, rinomato regista, attore, docente di Letteratura Teatrale Italiana e Discipline dello spettacolo presso l’Università Federico II di Napoli, mentre la bella grafica della copertina è stata ideata e realizzata dal Prof. Giuseppe De Maio, docente di Arte e grafico. Foto di Didier da Pixabay Read the full article
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antennaweb · 2 months
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