#Piante aromatiche
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designmiss · 8 years ago
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Piante aromatiche a portata di chef https://www.design-miss.com/piante-aromatiche-portata-chef/ Un sistema intelligente per coltivare #piante aromatiche direttamente in cucina
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captaindomy · 1 year ago
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Article: Recycled water use with added microbial consortia in the cultivation of aromatic plants
Autori: Domenico Prisa 1, * and Alessandra Benati 2 1 CREA Research Centre for Vegetable and Ornamental Crops, Council for Agricultural Research and Economics, Via dei Fiori 8, 51012 Pescia, PT, Italy. 2 Associazione P.A.C.M.E. Le Tribù della Terra ONG. Research Article GSC Advanced Research and Reviews, 2023, 15(02), 133–141. Article DOI: 10.30574/gscarr.2023.15.2.0162 DOI…
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angolodonne · 2 years ago
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Cappero
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mezzopieno-news · 1 month ago
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SPUNTANO I MURALES ALL’UNCINETTO: LA STREET ART DELLE NONNE
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A Montegalda, comune di 3000 abitanti in provincia di Vicenza, è stato inaugurato il Vialetto della Gentilezza, una strada a colori realizzata con l’aiuto di tutti, dai bambini della scuola materna agli anziani del centro “Nonnochiamanonno”, a pittori di professione a tanti aspiranti artisti autodidatti che hanno voluto dare il loro contributo per colorare uno spazio poco valorizzato. Tutto è nato dalla creatività di Sonia, un’infermiera che abita in una delle case confinanti con il vialetto, stanca di vedere solo muri grigi e spogli ha bussato alle porte dei suoi vicini per chiedere se poteva decorare i muri che danno sul retro delle case, circa 50 metri che portano alla posta, alla scuola e al parco. Il posto giusto per fare due passi tra arte, colori e fantasia.
Il progetto di Sonia ora è diventato realtà e in tanti hanno contribuito a realizzarlo: chi ha dipinto il Murales dell’amicizia mondiale, chi il murales dell’amicizia tra Montegalda e Eichstatt, in Germania, con cui il paese è gemellato. E da marzo 2024 si è aggiunto un nuovo tipo di murales: quello fatto all’uncinetto e a maglia, realizzato dalle “ragazze” del centro Nonnochiamanonno che ogni mercoledì e giovedì mattina si sono riunite per questa e molte altre attività. «Il mio grazie va Sonia – dice l’assessore alla Gentilezza Loreta Tonello Bortoli – per averci coinvolto e in modo particolare a Agnese, Marta, Giovanna, Miranda, Rita e a tutte le persone che hanno cucito! La dimostrazione che tanti piccoli momenti passati assieme possono dare grandi risultati. Penso che Nonnochiamanonno abbia raggiunto lo scopo, che è quello di combattere la solitudine». I murales di lana sono stati trattati con una vernice che li protegge dalla pioggia e li mantiene a lungo. «Lana e fili sono stati donati da persone che li avevano a casa e che hanno messo a disposizione borse piene di materiali – continua l’assessore Tonello Bortoli – quindi non si è speso quasi niente per realizzarli». Il murales di lana ha unito il paese ed è stata una grande occasione di socialità, sia per le signore del centro anziani sia per tanti abitanti di Montegalda e dei paesi vicini. Il Vialetto della Gentilezza, nato tre anni fa, continua ora ad arricchirsi di idee e nuove iniziative, nel suo futuro c’è ad esempio una collaborazione con i bambini del dopo-scuola e una forte caratterizzazione sui temi della gentilezza e dell’inclusione. Nel frattempo, spuntano di tanto in tanto nuovi sassi colorati e le piante aromatiche che crescono troppo vengono tagliate e lasciate a disposizione di chi ne ha bisogno.
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Fonte: Assessorato alla gentilezza del Comune di Montegalda (il progetto)
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persa-tra-i-miei-pensieri · 5 months ago
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Chi l'avrebbe mai pensato che per vivere un po' di magia celtica sarebbe bastato andare ai colli della mia città in questa notte di San Giovanni e seguire la tradizione di questa festa nella versione cristiana che non si discosta di molto dalla Beltane celtica, anche qui fanno da protagonisti il legame della vita contadina con i quattro elementi e i balli "attorno" al fuoco, oltre che l'acqua come purificazione e il salto del fuoco come prova per suggellare una promessa ed anche l'acqua-rugiada da tenere in un barattolo di vetro sul davanzale della finestra durante una notte di luna piena, il che somiglia davvero molto al rituale dell'acqua lunare, tant'è che anche in questo caso al mattino bisogna lavarsi il viso con quest'acqua caricata di energia spirituale; inoltre entrambe le feste segnano l'inizio dell'estate.
La festa di San Giovanni
La notte di San Giovanni tra il 23 e il 24 giugno si celebra una festa antichissima probabilmente risalente all'epoca italica, è la festa dei fuochi tant'è che dopo 6 mesi da questa festa ci troviamo nel periodo natalizio con un fuoco che contiene il sole che si fa via via più debole e con le giornate sempre più corte, mentre durante questa festa che corrisponde al giorno più lungo dell'anno abbiamo il fuoco di San Giovanni che purifica e che segna l'inizio del periodo più importante del ciclo calendariale agrario cioè il tempo del raccolto. Altro elemento purificatore è l'acqua, infatti il rituale del ramajietto prevede due prove quella dell'acqua e quella del fuoco da fare insieme alla persona che si sceglie come compare o commare a fiure.
In questa notte magica fiorisce la felce e quindi è la notte perfetta per scambiarsi dei mazzi di erbe aromatiche, i ramajietti, in cui ogni pianta ha la sua simbologia. Come ad esempio l'iberico, l'erba di San Giovanni i cui fiori gialli ricordano il sole e dai quali se vengono strofinati esce un succo rosso che richiama il sangue versato da San Giovanni, e attraverso questo scambio si rafforza il legame di solidarietà e d'amore tra le due persone che diventano più che parenti, appunto compare quindi come un padre e commare come una madre.
Un tempo questa festa avveniva nelle buie campagne dove a illuminare c'erano tanti fuochi accesi in ogni contrada, e si aspettava l'alba danzando la quadriglia intorno al fuoco e andando in spiaggia ad attendere il sorgere del sole e dentro al sole si doveva riuscire a vedere la testa di San Giovanni che si bagna per tre volte nell'acqua, inoltre una volta arrivata l'alba ci si bagnava nella rugiada come ad iniziare una nuova vita purificati, oppure si raccoglieva la rugiada in dei barattoli di vetro e dopo averla lasciata sul davanzale della finestra per tutta la notte ci si lavava il viso purificando così anima e mente oppure ancora si rompeva un uovo e si conservava l'albume dentro un bicchiere d'acqua tenendolo sul davanzale della finestra, al mattino l'albume aveva preso una forma particolare e la tradizione vuole che la forma di un grande e maestoso veliero simboleggi un anno meraviglioso, mentre quella di una barchetta più piccola un anno un po' così così in cui bisogna darsi da fare e remare per renderlo migliore.
Questa quindi è una festa contadina legata al ciclo calendariale agrario motivo per cui il simbolo del ramajietto è proprio un mazzetto di nove erbe aromatiche e medicinali legate quindi alla natura e ai suoi elementi: il sole e quindi il Fuoco, l'Acqua, l'Aria e la Terra che si ritrovano insieme in questo simbolo. Queste erbe rappresentano le sensibilità come la vista, l'olfatto e la meraviglia della natura, motivo per cui la civiltà contadina ricorreva a queste piante nel momento del bisogno.
Il rituale del ramajietto:
Viene prima di tutto pronunciata la promessa di volersi sempre bene davanti alla fontana:
Cumpare e cumparozz facemc ste nozz
Se ci vulem bene a lu paradise c'artruvem
Se male ci purtem a l'infern ci niem
Dopo aver pronunciato insieme questa promessa per sugellarla ci si abbraccia.
Dopodiché tenendosi per mano si fa il salto del fuoco e infine se questo vincolo viene accettato con impegno si conferma riconsegnandosi il ramajietto il giorno di San Pietro e Paolo, quindi dopo una settimana di riflessione.
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Costumi tradizionali:
Per quanto riguarda le dame, queste indossavano abiti tradizionali del paese in cui vivevano, perché ci sono differenze tra i paesi sulla costa e quelli dell'entroterra in particolare i colori vivaci e il corpetto più alto e robusto per la costa e più basso ad esempio nel chietino, inoltre il costume della costa poteva venire arricchito di seta, frutto del commercio marittimo dell'epoca. Entrambe impreziosite con la classica presentosa abruzzese, anch'essa con le sue varianti in base alla zona, si tratta di un gioiello con intarsi in filigrana a riccioli o ad altre forme, dorata e a forma di stella con molteplici punte e uno o più cuori al centro. Inoltre l'abito cambiava nel momento in cui sposandosi si andava a vivere in un paese differente, indossando quindi quello del posto.
Invece gli uomini indossavano tutti delle vesti molto simili tra loro perché non volevano essere riconosciuti.
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mybittersweet · 1 year ago
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Piccolo giardino crescere. Spero di assaggiare almeno un pomodoro da queste piante.
P.S. qualcuno sa se la menta può stare con altre piante aromatiche? Perché la mia salvia non sembra che vive una bella vita sana😄
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nusta · 9 months ago
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In questi giorni sono stata a trovare una mia amica, era da un sacco che non ci vedevamo di persona da sole io e lei ed era da tantissimo che non facevo una gita da sola. Dovrei farlo più spesso, girovagare per le strade a caso è una delle cose che amo, ma non mi ritaglio il tempo di farlo quanto vorrei e quanto, probabilmente, mi farebbe bene. Come per molte altre cose che amo, in effetti.
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Dopo aver fatto merenda siamo andate a prendere alcune cose per preparare la cena in questo posto in cui si vendono anche le piante e ho preso una rosellina per mia mamma, chissà se resisterà nei suoi terrazzi. Ho preso anche una piccola piantina di rododendro per il mio mini-balcone e una piccola monstera: questa l'ha presa anche la mia amica e vorremmo provare a farla stare in acqua, intanto io l'ho messa insieme alle altre che cercano di resistere alla poca luce di casa.
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Lei è appassionata di cucina ed è una grande viaggiatrice, una combinazione perfetta per farmi conoscere nuove ricette e nuovi sapori. Per cena mi ha preparato riso pilaf con verdure e zafferano, l'indomani per colazione abbiamo mangiato i suoi kanelbullar appena sfornati e poi a pranzo pasta coi broccoli appena presi al mercato, peperoncino e bottarga. E ovviamente poi abbiamo fatto di nuovo merenda allo stesso bar, in cui ho preso di nuovo la schiacciata alla fiorentina, che avevo già preso il giorno prima per la prima volta e volevo "conoscerla" meglio. Sì, sono abitudinaria anche quando provo cose nuove, vivo di contraddizioni, lo so.
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Mi ha regalato un libro di ricette a base di miele che non vedo l'ora di provare e mi ha fatto assaggiare le combinazioni strane di mieli che ha preso da un'azienda agricola sarda, un miele allo zenzero e una nocciolata con miele e carrube. E un cioccolatino napoletano dei Fratelli Scaturchio con la velina stampata al contrario, chissà come mai. Di pomeriggio siamo andate alla ricerca di un negozio iraniano che aveva visto su instagram e abbiamo preso altre cose da provare: lei del riso affumicato e un mix di erbe aromatiche, io dei dolcetti vari e i gelsi essiccati. Mi piace questo aspetto di lei, mi fa sempre scoprire cose nuove. Abbiamo girato un po' sotto la pioggia e poi è arrivato il momento di ritornare a casa. Spero proprio di replicare presto, perché le videochiamate sono una bella invenzione, ma stare insieme di persona è tutta un'altra faccenda. Abbiamo parlato tanto e di alcune cose si riesce a parlare meglio di persona, con la pancia piena e una tazza di tè in mano.
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Questa mattina mentre sistemavo le piantine in balcone ho visto che alcune hanno fatto le nuove foglie e anche qualche fiorellino. La primavera sta arrivando. Chissà cosa ci aspetta. Chissà cosa riusciremo a combinare. Non sempre arriva ciò che vogliamo, a volte non so nemmeno cosa vorrei e lascio che il tempo passi e porti quello che capita. Chissà se quella coccinella ha fatto altrettanto e chissà se è incastrata o al riparo tra le spine. Vedremo.
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lanymphedaphne · 1 year ago
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Giorno 183 - Giorno 189
i caffè storici, di lunedì mattina presto, pressoché deserti con gli arredi che ti trasportano in un'altra epoca
mese dell'educazione finanziaria
i momenti magici nei quali ridi e ti senti felice, come se il resto non esistesse
a. e t. quando esprimono i concetti a modo loro
la nuova caffetteria bauli
a. che prova a chiacchierare minando la mia gestualità
il mercatino delle piante aromatiche e dei fiori
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donaruz · 1 year ago
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La LUNA di GIUGNO
Luna Rosa, Luna di miele, Luna dei Cavalli, Luna del Sole, Luna di Litha, Luna allegra, Luna delle fragole.
🌏☀️🌈🌺🍓🦋🦄🐝🐬
La luna di Giugno è una luna allegra, espansiva, aperta ai cambiamenti, come vuole il simbolismo del segno dei Gemelli, il più fanciullesco e spontaneo di tutto lo zodiaco.
Hermes-Mercurio, il dio alato governatore del segno, ci invita a muoverci, a fare nuove conoscenze, a stare all’aperto il più possibile, a viaggiare e a dare più spazio a quella spensierata giocosità, che può rendere la vita più piacevole e leggera.
In sintonia con la stagione e con i ritmi della natura, che in questa fase dell’anno è all’apice della sua fase espansiva: le ore di luce continuano a crescere, regalandoci giornate lunghissime in cui godere del dolce tepore della tarda primavera.
L’aria è corposa, calda e profuma di fiori, mentre le farfalle dalle ali variopinte volteggiano tra i petali…. e così anche i nostri pensieri si fanno leggeri, a tratti mutevoli e fantasiosi, e già volano ai luoghi delle nostre vacanze.
In campagna l'erba nei prati è già alta, i cereali sono vicini alla maturazione, mentre i giardini ancora in fiore danno già frutti pronti per essere raccolti..
E' un tempo in cui tutto è in evoluzione e cambiamento, nella natura come dentro di noi, infatti Gemelli è un segno mobile, e come tale precede il cambio di stagione.
E così il 21 giugno, Solstizio d’Estate, ci lasciamo alle spalle la Primavera per accogliere una nuova, calda Estate.
LITHA, festa di mezz'estate per il calendario celtico (che fa iniziare la stagione con Beltane), festa del Sole per tutte le tradizioni, che da sempre hanno attribuito a questo giorno una particolare valenza, anche magica, è il momento in cui la luce solare, all'apice delle sua fase crescente, dà luogo al giorno più lungo dell'anno, e la notte più breve, prima di invertire la tendenza.
Un ruolo particolare giocano le erbe. Sin dai tempi antichi si usava infatti nella notte di san Giovanni raccogliere piante aromatiche da bruciare sui falò solstiziali.
E' credenza che moltissime piante raccolte in quest'epoca abbiano poteri quasi miracolosi, e le nove erbe solstiziali che si usava bruciare sui falò solstiziali sono: Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine, Artemisia e l’erba di San Giovanni per eccellenza, cioè l’Iperico.
Per entrare in sintonia profonda con le energie del mese di Giugno, e con le tinte che ad esse darà il cielo in questo 2023, il Cerchio della Luna organizza un incontro di LUNA NUOVA, tappa del percorso che, di mese in mese, ci mette in contatto con il cammino evolutivo dello zodiaco, che traccia un sentiero di crescita spirituale in ognuno di noi in armonia con la spirale evolutiva della vita.
Verrà inoltre come sempre celebrata LITHA, tappa della ruota dell'anno in cui onoriamo la forza e la bellezza dell'energia del Sole nel giorno del suo trionfo.
Presto pubblicheremo gli eventi in FB e IG... stay tuned!
CORRISPONDENZE:
Spiriti di Natura: silfidi, zeffiretti
Piante: scutellaria, olmaria, verbena, tanaceto, gramigna officinale, prezzemolo, muschio
Colori: arancione, verde dorato
Fiori: lavanda, orchidea, millefoglie
Profumi: mughetto, lavanda
Pietre: topazio, agata, alessandrite, fluorite
Alberi: quercia
Animali: scimmia, farfalla, rana, rospo, pavone
Divinità: Aine of Knockaine, Iside, Neith, Uomo della Foresta, Cerridwen, Bendis, Ishtar
Le fasi lunari di GIUGNO 2023
🌑🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘🌑
Luna Piena - 4 giugno alle 5:41 in Sagittario
Ultimo Quarto - 10 giugno
Luna Nuova - 18 giugno alle 06:36 in Gemelli
Solstizio d'estate - 21 giugno
Primo Quarto - 26 giugno
articolo completo, con consigli per il giardino e in cucina, al link
https://ilcerchiodellaluna.it/central_Luna_Giu.htm
*immagine di Elaine Baylay
#ilcerchiodellalunaofficial #lalunadelmese #moonphases #fasilunari #lunario #lunarscope #giugno2023 #June2023 #calendariolunare #astrologiaumanistica #elementoaria #gemelli #gemini #Mercurio #planetearth #madreterra #Litha #solstiziodestate #summersolstice #calendarioceltico #ruotadellanno #wheeloftheyear #erbedisangiovanni #livinginharmonywiththemoon #livinginharmonywithnature
Il cerchio della Luna
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scorcidipoesia · 1 year ago
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Sono tornata a Myrtos, si, e sento l'aria ancora tiepida e profumata di uva sferzarmi il viso ormai stanco e scolorito dallo smog della città.
Mi accorgo di essere ansante mentre cammino, non abituata all'aria fine e mi sento come un fiore tolto dal vaso.
Talvolta è come se io riuscissi a respirare solo la mia aria sporca.
Nel volo ho pianto tutte le mie speranze, e guardando fuori mentre l'aereo si lasciava indietro le nuvole pesanti,ho sentito come coltelli nella carne ..e nel tragitto per tornare nella terra dove ho seminato le mie visioni,mi hanno accompagnata, come un pianto senza lacrime, doloroso, intimo, taciuto, solo quelle.
Non ho trovato i piccoli voli che durante l'estate collegavano Cefalonia ad Atene, Zacinto e Lefkada, e nemmeno ho incontrato i turisti biondi con la pelle bianca bruciata dal sole nel piccolo aeroporto, la pista sul mare, tra i fichi d'india e gli oleandri attaccati ai muri di qualsiasi casa, macchie di colore.
Mi ha accolto l'isola cangiante nel suo cielo chiaro oggi, il blu indaco e viola ricordo delle giornate pigre di agosto.
Ho cercato con gli occhi lo zaino blu che nei miei deliri di debolezza e amore ho visto a terra accanto alle valigie estranee mentre ti attendevo nel sogno, senza sapere che anche la tua valigia sarebbe stata sconosciuta, da aprire, e non avrei mai saputo il suo colore.
Sento nell'aria il sale e l'odore delle erbe aromatiche che ancora resistono nel Mediterraneo, mi luccicano gli occhi mentre nel viaggio rivedo le acque trasparenti di questo luogo incontaminato e vero che non esiste da nessuna parte.
Finalmente sono tornata nella Proprietà Privata di Dio, finalmente ho intorno gli abiti di persone semplici che sorridono, finalmente rivedo i pergolati che questa estate erano coperti di glicini, finalmente i miei occhi ritrovano i mulini a vento sul monte Enos, le caprette pascolare libere, le olive lasciate a terra, e quelle che attendono la prossima raccolta.
Vedo anche un immenso colore giallo e arancio di limoni e arance che mi fanno male agli occhi.
E’ una gioia per me vedere arance sulle piante, mi viene sempre la voglia di arrampicarmi e rubarne , lo faccio sempre, e qualche volta mi spareranno dietro, ma anche oggi prendo un limone giallo sole e mi inebrio di un profumo che nessuno potrebbe riprodurre, nessun maledetto avido commerciante, stilista o profumeria potrebbe smerciare l'aroma di Myrtos.
Non si smercia la bellezza, l'integrità, l'anima delle cose, delle persone, sono doni intatti che non si imitano nè vendono,ne copiano. Brevetti che la natura ha creato unici. Inimitabili.
E ora i sassolini di Myrtos e il monte silenzioso che abbraccia le maree che si incontrano qui, con Itaca alle spalle, dove tutto è fermo nel sogno che non deve appassire, sfiorire, realizzarsi, io guardo ancora la schiuma fredda dell'inverno, e quell'aria forte che mi punge i polmoni malati di tubi di scappamento.Sento male agli occhi, per colpa dei colori, o forse è solo colpa mia che ho osato sfidare Itaka, incontrarla, visitarla, amarla.
E Itaka si è fermata, ha danzato in me, mi ha fatto l'amore, per poi allontanarsi nella sua distanza.
Tu, l'uomo dei sogni .. abbiamo fatto l'amore nudi nelle acque incandescenti delle notti di agosto, l'uomo che con me ha fatto la doccia di stelle mentre contavo i giorni, le ore.
Ho consegnato ai mirti tutti gli abbracci che non ho potuto darti.
Ho guardato per te quel turchese che mi ha fatto innamorare, e ora sei tu che guardi il mare per me.
Ora voglio che tu guardi il mare per me, ti incendi di rosso, voli, sei felice, vivi, non indugi in questa vita avara.
Sono coraggiosa, ora che apro le mani e ti consegno come nel Meltemi a tutte quelle che saranno le occasioni che avrai nella vita, le donne che amerai per un week end, le donne di una notte, l'amore dei tuoi ricordi, le tue note di musica.
La piccola donna che ha osato sfidare Itaka, che non è salita sul traghetto ma ha guardato ogni via, ogni ciottolo di Itaka, e da Antisamos ha visto andare avanti e indietro le vele degli altri, temerari come lei, che volevano sfidare il sogno.
Ora il sogno dolora, è una ferita di terra che mi rimane addosso insieme a tutte le cicatrici che ho sulla pelle come frontiere, ma so che a Itaka non tornerò perchè l'ho avuta dentro.
Ho gustato ogni suo odore e liquido di vino, nettare il frastuono che mi ha preso di te.
Ho tracciato il mio firmamento nelle carezze che il tempo mi ha regalato ma che si riprende, nella corsa della vita, ho visto i cieli scuri della notte nei tuoi occhi silenziosi mentre abbracciavo il silenzio.
Sei stato come il silenzio che ora mi fa piangere qui, da sola, mentre coi gabbiani guardo l'andirivieni delle onde.
Non si fermano mai, eppure io mi sono arresa, il viaggio mi ha spaventato.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle
coralli ebano e ambre
tutta merce fina,
anche profumi penetranti d'ogni sorta
più profumi inebrianti che puoi - dice Kavafis.
E io ho sfidato il tuo porto, ho trovato la tua quiete cosi calma rispetto alla mia furia, al mio rincorrerti furiosa di donna pazza ed impaziente.
Ho acquistato il gioiello prezioso ma pericoloso più raro che esista, l'amore, e ho provato a regalartelo aprendoti le mani, le righe del mio destino si sono aperte davanti a te, ho sfidato i venti nuovi della città, il mio cambiamento, ma mi sono sentita sola.
Più sola di come sono adesso, perchè ora intorno a me ho l'abbraccio del monte e la certezza del sole dell'inverno.
Vorrei prendere il traghetto che ora passa e raccoglie i pochi turisti che sfidano i sogni, salire e tornare a Itaka, itaka sfiorata.
Silenziose e calde le mie lacrime prendono il posto delle parole che non so più dire.
Vedo in lontananza il gioco di luce del Faro nella punta dove si incontrano i venti che deviano a Lixouri, e quei raggi sembrano pensieri positivi che provano ad arrivarmi, sentieri di direzioni da seguire, ma sono cosi stanca adesso che preferisco stare sdraiata nel freddo della spiaggia che è improvvisamente al buio.
Poche luci di case lontane, nessuno ha violato Myrtos. Nemmeno le auto oggi, e anche io sono scesa correndo e avevo le ali, ascoltavo Ignatiades e volavo.
Ma volavo a terra, farfalla zoppa di leggerezza, bambola caduta.
Il tramonto precoce mi scopre infeddolita, ma avevo freddo anche prima di arrivare qui, ho sentito tanto freddo.
Non ho ascoltato la frenesia dei venti dentro di te, l'ardore che non tace, mi sono spaventata di un fuoco che è bruciato presto e ora posso piangere.
Ora, ora che sono finalmente nella mia casa dell'anima posso finalmente gridare, e che importa se mi metterò a correre sulla spiaggia a piedi nudi, se piangerò, se mi strapperò gli abiti di dosso che hanno l'odore dell'inverno che mi porto dentro.
Che importa se qualcuno, pochi, mi guardano in questa solitudine che grida, ora posso finalmente piangere e spaccarmi le dita contro il muro della mia disillusione.
Ora, ora il sentiero che mi riporta in alto, sulla strada per Argostoli dove debbo salvarmi, mi dice che amore forse andrebbe solo sognato e mai incontrato.
Amore come una rete senza pesci, amore come un calcolo che non tiene conto del cuore, sono vuota come una bottiglia ferma che aspetta di partire nel mare, io stessa mi sono lanciata nel mare e voglio restare in balìa dei flutti ora.
Che importa se sono disperata, l'importante è che sia lucida, ora che il mondo mi è caduto addosso e brancolo nei suoi pezzi sporchi di quello che non volevo vedere, ora che le mie collane non brillano più e mi rimane l'opaco di una pietra consumata..ora che i miei fiori sono caduti fuori dal vaso..ora che non ho altari dove inginocchiarmi perchè non credo più in niente, ora forse la vita ha avuto la meglio con me, perchè scelgo di arrendermi, e arranco in alto, verso la strada che poi mi porta dove gli ulivi si inventano le ombre della notte.
Solo il silenzio e i campanacci delle mie pecore, adesso. Le stesse, che scendono e brucano la solitudine della prima erba del giorno, fresca di rugiada e silenzio, bagnata di stelle.
Ora che sono disperata sono in pace, perchè ho perso il turchese, e il sole non mi colora più, e le stelle possono piovermi addosso, non mi raffredderanno ancora.
Ho gelo dentro, e solo la stanchezza mi colora il viso di un colore che è triste, perchè io sono triste.
Non smetterò di sorridere, ma il mio mondo si è fermato, e ora non so quando riprenderà a correre, a lanciare appelli al cielo e alle navi che passano andando a oriente.
Non so dove andrò, mi è passata la speranza di guardare avanti.
Ho provato a vivere di presente, ma mi sono ritrovata nella prigione del disincanto e ho dovuto chiudere le ali.
Ora sono ancora a Myrtos, ma l'acqua non è di quell'azzurro così unico che sembrava inventato da un pittore alla ricerca di prospettiva.
Ora io non vedo niente.
Ora io sento solo il mio universo in frantumi, e sotto a questi pezzettini di gelo e vetro io galleggio e mi lascio andare, nella destinazione che ancora non c'è.
Torno in aeroporto. Di nuovo incontro il gregge che attraversa, e le rondini rimaste, e il cane Sagapò, e i campi di frutteti, e il rombo dei voli che vanno, nessuno resta a Myrtos.
Insieme a me partono i pochi in aeroporto, le hostess chiudono la postazione di lavoro e l'aeroporto si addormenta.
Nessuno viene a stuzzicare i sogni, arriverà l'estate per sogni nuovi e viaggi, e vele.
Sento la spinta del decollo e sto volando via.
Lascio alla mia terra dell'anima, il mio dolore che nasconderò.
Deve giacere qui, insieme al canto dei passeri il mattino, e ai bimbi che vanno a scuola camminando sulla mulattiera che scende a Poros.
I traghetti sono fermi, visioni danzanti di colori che partono ora attendono bussole, destinazioni, prenotazioni di vita.
A Myrtos lascio quello che sentivo dentro come un bambino a muoversi e bere il mio sangue.
E tutte le grandi visioni di infinito che appartengono solo a questa terra, ma io devo andare nella mia.
Mi aspetta una moltitudine di giorni da inventare, e parole da dirmi.
E ancora andrò avanti, a parlarmi da sola.
Tatiana Andena
Aug 10th, 2013
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designmiss · 8 years ago
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Piante aromatiche a portata di chef https://www.design-miss.com/piante-aromatiche-portata-chef/ Un sistema intelligente per coltivare #piante aromatiche direttamente in cucina
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notebook91286 · 1 year ago
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igiardinidigiulia · 6 days ago
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Vendita Piante Online: La Soluzione Comoda e Veloce per il Tuo Giardino
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Acquistare piante online è diventato uno dei modi più comodi per arricchire i propri spazi con il verde. Che tu abbia un grande giardino o un piccolo balcone, la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di piante senza muoverti da casa è un vantaggio inestimabile. Scopriamo insieme perché la vendita di piante online sta conquistando sempre più appassionati di giardinaggio e design d’interni.
1. Perché Scegliere la Vendita Online di Piante
L’acquisto di piante online offre molti vantaggi rispetto ai metodi tradizionali. Ecco alcuni dei principali motivi per cui sempre più persone scelgono questa opzione:
Ampia Scelta: I negozi online offrono un catalogo molto più vasto rispetto ai vivai fisici. Puoi trovare piante rare, bonsai, piante da interno e piante aromatiche tutte in un unico posto.
Consegna a Domicilio: Ricevere le piante direttamente a casa è comodo e ti permette di risparmiare tempo.
Descrizioni Dettagliate: Ogni pianta è accompagnata da una scheda informativa che ti aiuta a scegliere quella più adatta alle tue esigenze e al tuo livello di esperienza.
2. Tipi di Piante Disponibili Online
I siti di vendita piante online, come il nostro I Giardini di Giulia, offrono una vasta gamma di prodotti per soddisfare ogni esigenza. Ecco alcune categorie più richieste:
Piante da Interno: Perfette per decorare la casa e purificare l’aria. Monstera, pothos e orchidee sono alcune delle opzioni più popolari.
Piante Aromatiche: Ideali per la cucina e per profumare gli ambienti. Basilico, rosmarino, menta e timo sono sempre apprezzati.
Bonsai: Per gli amanti dell’arte del giardinaggio in miniatura, i bonsai offrono un tocco elegante e raffinato.
Piante da Esterno: Rose, agrumi, piante rampicanti e alberi ornamentali per abbellire il tuo giardino.
3. Come Scegliere il Venditore Giusto
Non tutti i siti di vendita di piante online offrono la stessa qualità e servizio. Ecco alcuni fattori da considerare:
Recensioni dei Clienti: Leggi le opinioni di chi ha già acquistato per avere un’idea della qualità delle piante e del servizio.
Imballaggio Sicuro: Le piante devono essere confezionate in modo da arrivare intatte e in salute.
Assistenza Clienti: Un buon servizio clienti è essenziale per rispondere a dubbi o problemi legati all’acquisto.
4. Consigli per Prendersi Cura delle Piante Acquistate Online
Una volta ricevute le tue piante, è importante sapere come curarle per garantirne la salute e la bellezza. Ecco alcuni consigli utili:
Controllo: Appena ricevuta, verifica lo stato della pianta e rimuovi eventuali imballaggi.
Posizionamento: Segui le indicazioni sulla luce e l’umidità per posizionare la pianta nel luogo ideale.
Irrigazione: Non tutte le piante hanno le stesse esigenze idriche. Assicurati di rispettare i consigli forniti per ogni specie.
5. Il Nostro Impegno per il Verde
Noi de I Giardini di Giulia crediamo che ogni pianta sia un piccolo passo verso un mondo più verde e sostenibile. Per questo, offriamo:
Piante di Qualità: Tutte le nostre piante provengono da coltivazioni attente e rispettose dell’ambiente.
Servizio Personalizzato: Ti aiutiamo a scegliere la pianta perfetta per le tue esigenze, sia estetiche che funzionali.
Consegna Sicura: Ci assicuriamo che ogni pianta arrivi da te in condizioni perfette.
6. Conclusioni
La vendita di piante online è la soluzione ideale per chi desidera arricchire il proprio spazio verde in modo comodo e veloce. Che tu sia un appassionato di giardinaggio o un principiante, acquistare piante online ti permette di accedere a una vasta gamma di opzioni e riceverle direttamente a casa tua. Visita il nostro sito e scopri come trasformare i tuoi spazi con la magia delle piante.
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mezzopieno-news · 4 months ago
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GLI STUDENTI UNIVERSITARI CREANO CITTÀ A MISURA D’API
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Oasi urbane di biodiversità per le api, sparse nel cuore delle città, con fiori nutrienti, piante aromatiche per l’impollinazione e casette rifugio i piccoli insetti impollinatori.
Migliaia di studenti distribuiti in 5 campus universitari italiani sono diventati custodi di centinaia di colonie di api e dell’equilibrio naturale dell’ambiente, attraverso un progetto diffuso che coinvolge i campus di Roma, Bari, Chieti, Firenze e Torino e una popolazione di 5.300 universitari fuori sede. In collaborazione con la startup agri-tech 3Bee specializzata nello sviluppo di sistemi di monitoraggio per la salvaguardia e la protezione delle api, hanno realizzato il progetto “Oasi Urbane di Biodiversità” una serie di aree dedicate, all’esterno dei campus studenteschi in cui vivono, per sostenere la protezione, il benessere e la riproduzione delle api. All’interno dei CX Campus&Hotel e con il supporto della Fondazione Experience, ente filantropico impegnato sul fronte della mobilità studentesca e del diritto allo studio e su quello dell’ecosostenibilità, il programma si estenderà anche ai campus di Trieste, Milano Bicocca e Milano Novate dove gli studenti e le studentesse potranno unire lo studio alla lotta per la salvaguardia delle api, ricreando habitat ideali con risorse mellifere fondamentali.
Spostandosi da un fiore all’altro, le api impollinano oltre 170mila specie vegetali, garantendo così la biodiversità nei vari ecosistemi e permettendo lo sviluppo e la rigenerazione della natura. In un giorno le api di un alveare possono visitare fino a 225mila fiori.
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Fonte: Fondazione Experience; 3Bee
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levysoft · 14 days ago
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Ma perché i pomodori non sanno più di niente?
Potete dire a quelli che pensano che i pomodori di una volta erano più buoni, che per una volta hanno ragione.
Ma non solo per effetto nostalgia dei tempi passati, c'entra anche un aumento della domanda e quindi come funziona il mercato.
Comunque, con qualche accortezza, anche oggi si possono mangiare dei pomodori saporiti.
E sì, anche se non avete un orto.
Ma ci arriviamo.
A partire dal secondo dopoguerra, i produttori dovettero rispondere a un aumento della domanda di pomodori e quindi iniziarono a privilegiare la coltivazione e la selezione di varietà più resistenti, in modo da proteggere i frutti nel momento della raccolta, del trasporto e della vendita al consumatore finale.
Per avere i pomodori più resistenti sono state selezionate e incrociate diverse piante, per ottenere pomodori più acquosi, con la buccia più spessa, più compatti e meno cavi.
Infatti le cellule dei pomodori più acquosi sono più gonfie e tese e questo favorisce la loro capacità di mantenere la forma e quindi di attutire meglio i colpi.
Ovviamente questo diluisce le sostanze che danno sapore e aroma ai pomodori, facendoli risultare un po' meno gustosi.
Anche la buccia spessa aiuta a resistere i colpi, ma anche questa influisce sul sapore, dato che ha tendenzialmente un sapore più aspro.
E poi influisce anche sulla percezione della consistenza, altra cosa che ne altera il gusto.
Infine, avere pomodori meno cavi significa avere meno di quella sostanza gelatinosa che si trova al centro del frutto, insieme ai semi, che spesso viene scartata, dove però c'è un'alta concentrazione di zuccheri e di acidi che contribuiscono notevolmente al gusto del pomodoro.
Insomma, per avere pomodori più resistenti si rinuncia un po' a tutte quelle caratteristiche che rendono i pomodori più buoni.
Ma non è finita qui, perché bisogna considerare che una volta raccolti i pomodori devono arrivare maturi al punto giusto sui banchi del supermercato.
Per questo motivo i pomodori vengono raccolti quando sono ancora acerbi.
Si dice infatti che i pomodori sono frutti plimaterici, e cioè che sono in grado di continuare la maturazione anche una volta separati dalla pianta.
Ovviamente anche questo ha un impatto sul gusto, dato che i pomodori diventano più saporiti nell'ultima fase della maturazione, e cioè quando si sviluppano maggiori quantità di zuccheri e acidi, e poi ha un impatto anche sull'olfatto, perché è il momento in cui si sviluppano gli aromi volatili.
Per far sviluppare meglio soprattutto gli aromi, nell'ultima fase della maturazione i pomodori andrebbero tenuti a una temperatura tra i 13 e i 22 gradi.
Questo però non è compatibile con la grande distribuzione nei mercati, dato che le celle frigorifere dei grossisti sono spesso impostate a 10 gradi, e poi comunque una volta arrivate a casa i frighi mantengono una temperatura di 4 gradi.
Per tutte queste ragioni è vero che i pomodori di oggi hanno meno gusto dei pomodori di allora, ma seguendo le giuste accortezze anche oggi si possono mangiare degli ottimi pomodori.
Ovviamente se avete la possibilità di avere un orto, il consiglio è uno solo.
Una volta raccolti i pomodori vanno consumati immediatamente e non conservati in frigo.
Se invece non avete un orto o comunque non potete lasciare i pomodori fuori dal frigo perché ad esempio è estate e fa troppo caldo, sappiate che il frigo non è il male assoluto, ma che sull'aroma dei pomodori incidono anche i giorni passati in frigo.
Fino a 3 va bene, ma ricordatevi di tirarli fuori e di lasciarli a temperatura ambiente per 24 ore prima di consumarli.
Se poi si superano i 3 giorni in frigo si perderanno gran parte delle componenti aromatiche e quindi anche lo stratagemma di lasciare i pomodori a temperatura ambiente prima di mangiarli potrebbe non funzionare.
Il consiglio però è di farlo comunque, anche perché tendenzialmente riusciamo a sentire meno i sapori dei cibi molto freddi.
(via il Post (@ilpost) Official | TikTok)
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novacash · 1 month ago
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Carne in Scatola Simmenthal Confezione da 90 g Food Service Carne in Scatola Simmenthal 90 g Food Service La carne bovina è di alta qualità in quanto proviene solo da tagli selezionati di muscolo rosso. Simmenthal ha un gusto unico e inconfondibile grazie alla deliziosa gelatina di origine vegetale e miele. Provala sia nei piatti a caldo dove la gelatina sciogliendosi, contribuisce a insaporire il piatto, sia nelle ricette a freddo dove conserva la sua freschezza! Ingredienti Brodo (acqua, miele, piante aromatiche, aromi naturali, spezie), carni bovine cotte 33% equivalente a 59g di carne cruda magra (66% del peso dichiarato), sale, marsala, gelificante: agar-agar, addensante: farina di semi carrube, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico, conservante: sodio nitrito.
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