#Partner Di Diritto Internazionale
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chiarollaandpartners · 11 months ago
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I Vantaggi Di Assumere Una Consulenza Per La Ricostruzione Post-Terremoto
La consulenza per la ricostruzione post-terremoto offre numerosi vantaggi per le comunità colpite da disastri naturali. Chiarolla and partners forniscono un supporto esperto nella valutazione dei danni e nella pianificazione della ricostruzione, garantendo un processo efficiente e ben organizzato. Inoltre, grazie alla loro esperienza nel settore, sono in grado di offrire soluzioni innovative e sostenibili che rispondono alle esigenze specifiche di ogni situazione.
Source URL: https://medium.com/@chiarollaandpartner/i-vantaggi-di-assumere-una-consulenza-per-la-ricostruzione-post-terremoto-cdf4a34292d9
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studiolegalchioralla · 1 year ago
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Il Tuo Consulente Legale: Gestione Del Divorzio E Della Ricostruzione A Seguito Di Un Terremoto
Avere un consulente legale impegnato e affidabile è essenziale nel complesso mondo degli affari legali. Questo articolo evidenzia le conoscenze offerte da un noto studio legale che gestisce alcuni casi, tra cui il diritto del divorzio per gli uomini e la ricostruzione in caso di catastrofe.
Riconoscere le complessità della legge sul divorzio maschile
Chiunque stia attraversando un divorzio lo troverà difficile ed emotivamente faticoso, ma i maschi spesso hanno particolari difficoltà in questo momento. Per salvaguardare i diritti e gli interessi degli uomini in fase di divorzio, i professionisti legali della nostra azienda comprendono che hanno bisogno di assistenza specifica.
Il gruppo di avvocati divorzisti esperti è consapevole delle complessità del diritto di famiglia e offre consulenza personalizzata in base alla situazione unica di ciascun cliente. L'azienda tutela gli interessi dei propri clienti mentre si muove nel sistema giudiziario, dalla divisione dei beni alla custodia dei figli e ai diritti di visita.
Il loro approccio è focalizzato sul raggiungimento di risultati giusti ed equi perché comprendono che ogni caso di divorzio è diverso. L'azienda si impegna a garantire che i clienti ricevano l'assistenza e la consulenza necessarie durante questo periodo difficile, sia tramite negoziazione che tramite causa.
Assistenza legale per la ricostruzione della vita a seguito di un terremoto
A seguito di catastrofi naturali come i terremoti, le comunità si trovano ad affrontare il difficile lavoro di ricostruzione. I professionisti legali di questo studio forniscono assistenza vitale per la ricostruzione Post-Terremoto, aiutando persone, aziende e comunità a destreggiarsi tra le complessità del processo di recupero.
L'azienda compie grandi sforzi per garantire che i clienti ricevano gli aiuti necessari per ripristinare le loro vite e le loro comunità. Ciò include la comprensione delle complessità legate alla gestione delle richieste di indennizzo assicurativo, all’ottenimento dell’assistenza governativa e alla risoluzione delle difficoltà legali legate alla proprietà dopo una catastrofe.
Lo staff legale è un alleato affidabile nel processo di restauro, aiutando in qualsiasi cosa, dalla stima dei danni alla proprietà alla gestione delle assicurazioni e delle organizzazioni governative. Si distinguono come un pilastro di forza in tempi incerti grazie alla loro dedizione alla qualità e alla meticolosa attenzione ai dettagli.
Servizi di consulenza legale individualizzata
Questa azienda è molto soddisfatta nel fornire servizi di consulenza legale personalizzati che soddisfano le diverse esigenze dei propri clienti, oltre ai servizi legali tradizionali. Il gruppo di avvocati competenti del team ha esperienza in una vasta gamma di campi legali, quindi i clienti sanno di avere un solido alleato per qualsiasi ostacolo legale che potrebbero incontrare.
L'azienda fornisce l'assistenza e le conoscenze necessarie per gestire altre questioni legali, risolvere un divorzio o cercare consigli sulla ricostruzione dopo un terremoto. Ogni aspetto dei loro servizi è valorizzato dalla loro dedizione alle procedure legali etiche e al piacere del cliente.
Un approccio incentrato sul cliente:
I clienti sono il centro di tutto il nostro business. Mirano a fornire chiarezza, indicazioni e risposte pratiche poiché riconoscono che le preoccupazioni legali possono essere scoraggianti. Nel corso della procedura legale, i clienti sono certi di ottenere l’attenzione e l’assistenza di cui hanno bisogno grazie all’approccio incentrato sul cliente.
Lo staff si impegna a mantenere i clienti informati e sotto controllo durante l'intero processo, dalla prima consultazione alla risoluzione del caso. Lo sviluppo di strategie in linea con gli obiettivi e le priorità dei clienti richiede una comunicazione aperta e un impegno collaborativo.
In sintesi,
Questa attività legale è un brillante esempio di conoscenza, fornendo ampia assistenza in settori quali la ricostruzione post-terremoto e il Diritto Sul Divorzio Maschile. Si distinguono come consulenti legali affidabili per la loro dedizione nel fornire un servizio personalizzato, nel soddisfare i clienti e nel sostenere gli standard etici.
Blog Source URL: https://studiolegalchioralla.blogspot.com/2024/02/your-legal-counselor-managing-divorce.html
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italiani-news · 3 days ago
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m2024a · 8 months ago
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Arriva la risposta di Giorgia Meloni a Crosetto: critiche dalla Lega La premier Meloni conferma il sostegno a Kiev in una telefonata con il ministro Crosetto, nonostante le critiche della Lega. La premier Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno incondizionato del governo italiano a Kiev durante una telefonata con il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Questo confronto arriva in seguito a dichiarazioni di Crosetto che hanno suscitato perplessità all’interno della maggioranza di governo, specialmente riguardo all’interpretazione delle recenti operazioni ucraine in territorio russo. Meloni ha voluto chiarire la posizione italiana, sottolineando la necessità di un approccio coerente e unito in un contesto internazionale sempre più delicato. Meloni e Crosetto rinnovano il sostegno a Kiev Il colloquio tra i due esponenti di Fratelli d’Italia è stato descritto come costruttivo, con l’obiettivo di mantenere una linea comune su una questione di grande rilevanza strategica. Meloni ha ribadito che il sostegno a Kiev è parte integrante della politica estera italiana, una posizione che riflette la fedeltà dell’Italia agli impegni presi con i partner internazionali e all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, l’unità del governo su questo fronte non sembra essere scontata, con la Lega che esprime sempre più apertamente le sue riserve sulle forniture di armi all’Ucraina. Le critiche della Lega e il dibattito interno al governo La Lega, partner di coalizione di Fratelli d’Italia, ha manifestato una crescente preoccupazione riguardo alla continuità delle forniture di armi a Kiev, mettendo in luce il rischio di un’escalation incontrollata del conflitto. Alcuni esponenti del partito temono che l’Italia possa essere trascinata in una guerra su larga scala, compromettendo la sicurezza nazionale. Questa posizione trova eco anche in alcuni settori dell’opposizione, che pur sostenendo la causa ucraina, invitano a valutare con attenzione le conseguenze delle scelte militari. In questo contesto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante una visita ufficiale in Svizzera, ha ribadito che il sostegno dell’Italia a Kiev è “incessante e non negoziabile“, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso la forza del diritto internazionale e il rispetto della sovranità dei popoli. Tuttavia, il dibattito interno al governo evidenzia una frattura che potrebbe ampliarsi se il conflitto dovesse ulteriormente intensificarsi. La sfida per Meloni sarà mantenere l’unità della coalizione mentre naviga in un contesto geopolitico sempre più complesso.
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weweglobalschema · 1 year ago
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SCOPRI LA VERITÀ SU WEWE GLOBAL
Se sei stato coinvolto con WEWE Global e hai bisogno di assistenza legale, siamo qui per te. Lo Studio Legale Giambrone è al tuo fianco per proteggere i tuoi interessi e ottenere giustizia.
WEWE Global ha promesso opportunità di investimento vantaggiose, ma per molti clienti si è trasformato in un incubo finanziario.
Transazioni non autorizzate, ritardi nei trasferimenti di denaro e problemi sul sito web sono solo alcuni dei problemi segnalati.
Le autorità di regolamentazione finanziaria sono già coinvolte e stanno indagando su WEWE Global. Come cliente, hai il diritto di difendere i tuoi interessi e cercare compensazione per i danni subiti.
Lo Studio Legale Giambrone & Partners ha una comprovata esperienza nel campo del contenzioso finanziario internazionale. La nostra equipe di avvocati è pronta ad agire per te, organizzando una Class Action per i clienti che hanno subito perdite a causa di WEWE Global.
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sardies · 10 months ago
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Al circolo Diavoli Rossi della Brigata Sassari esperti di intelligence a confronto
Sassari. “Come si evolve lo scacchiere geopolitico internazionale: supporto informativo, economia, ingerenze estere e diritto internazionale”. Questo il titolo del convegno organizzato dal Rotary Club Sassari Nord, Rotaract Sassari Nord, Rotaract Distretto 2080 e dallo Studio legale Giambrone & Partners, che si è svolto nei locali del circolo “Diavoli rossi” della caserma “La Marmora”, sede del…
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tranglenews · 1 year ago
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SCOPRI LA VERITÀ SU WEWE GLOBAL
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Gaza: audio testimonianza di un medico chirurgo da pronto soccorso
Nonostante gli appelli delle Nazioni Unite a fermare un'ulteriore escalation, l'esercito israeliano ha annunciato l'intenzione di intensificare gli attacchi su Gaza. In questo momento, ActionAid teme per la vita di migliaia di persone, tra cui gli operatori umanitari, i volontari e le organizzazioni partner della Striscia.   https://youtu.be/yxSm21Pc6x4 Gaza: l'audio testimonianza Poco fa un medico chirurgo che lavora nel pronto soccorso di un ospedale di Gaza ci ha inviato questa straziante nota vocale:  "Parlo come testimone dal pronto soccorso dopo 16 giorni di disastro. Ho partecipato come medico volontario a tutte le guerre su Gaza. Ma non ho mai assistito alla ferocia di questo attacco. Le uniche persone prese di mira sono civili innocenti e disarmati, la maggior parte donne e bambini. I corpi sono allineati fuori dall'ospedale e vengono messi nel furgone dei gelati finché non si trova lo spazio per seppellirli" ActionAid non può identificare questa persona o l'ospedale in cui lavora per proteggere la sua incolumità.  "Abbiamo sentito un barlume di speranza quando gli aiuti sono finalmente arrivati a Gaza. Oggi siamo di nuovo nella disperazione. Questa è una punizione collettiva nei confronti di migliaia di donne, uomini e bambini che cercano disperatamente di vivere la loro vita in pace. A cosa servono 20 camion di forniture umanitarie se gli attacchi vengono intensificati contemporaneamente? Questi camion hanno rappresentato un momento di tregua per il popolo palestinese. I camion non sono stati sequestrati, eppure ora continuano le minacce di intensificare gli attacchi su Gaza che metteranno sempre più sotto pressione il sud del territorio" spiega Riham Jafari coordinatrice advocacy e comunicazione ActionAid Palestina.  "Anche in questa fase tardiva, esortiamo Israele a rinunciare a questa escalation e a mettere l'umanità al primo posto. Un orrore non può giustificarne un altro e continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e la fine della violenza in continua escalation" conclude Riham Jafari.  La situazione Dal 7 ottobre, 1.688 bambini sono stati uccisi dai bombardamenti su Gaza. Ciò significa che in media 120 bambini muoiono ogni giorno mentre il mondo guarda. Se i bombardamenti su Gaza si intensificheranno, non solo moriranno altri bambini, ma i medici non saranno in grado di proteggere nemmeno i neonati nelle incubatrici.   L'OMS ha documentato 111 attacchi all'assistenza sanitaria nei territori palestinesi occupati dal 7 ottobre. Tra questi, 48 attacchi a Gaza, dove tre ospedali hanno subito danni così gravi da non poter più funzionare, e 63 attacchi all'assistenza sanitaria in Cisgiordania, che hanno colpito 58 ambulanze, tra cui 40 attacchi che hanno ostacolato la fornitura di assistenza sanitaria: 31 hanno comportato violenza fisica nei confronti delle équipe sanitarie.  La protezione dei civili e il rispetto dei diritti umani sono fondamentali. Ricordiamo a tutte le parti gli obblighi derivanti dal diritto internazionale:  - I civili non devono essere presi di mira e si deve fare il possibile per ridurre al minimo i morti e i feriti accidentali.  - Ospedali, scuole, luoghi di culto, infrastrutture pubbliche, strutture umanitarie e rifugi devono essere protetti dai combattimenti e non devono essere occupati dai combattenti o presi deliberatamente di mira.  - Il rapimento di civili è vietato dal diritto internazionale e tutti i civili tenuti in ostaggio devono essere rilasciati immediatamente.  Cosa si fa a Gaza? ActionAid opera nei Territori Palestinesi Occupati da molti anni, sostenendo la popolazione che vive senza accesso ai servizi di base e ai più fondamentali diritti umani e libertà. ActionAid, attraverso i partner locali come l'ospedale di Al Awda, ha continuato a fornire servizi vitali. Grazie a partner come l’Associazione Wefaq per l'assistenza alle donne e ai bambini (WEFAQ) stiamo fornendo sostegno alle migliaia di sfollati che attualmente cercano un rifugio. Stiamo inoltre fornendo supporto psicosociale di emergenza oltre a distribuire pacchi alimentari e articoli non alimentari alle persone colpite. Ogni kit alimentare comprende pane, formaggio in scatola, fave, halva, carne in scatola, tonno, pasta tahini, ceci, olio d'oliva, marmellata, origano, timo, tè, salvia, zucchero, piatti e bicchieri di plastica. I kit per l'igiene contengono fazzoletti, carta igienica, sapone, assorbenti igienici, polvere per il bucato, detergenti, spazzolino da denti, dentifricio, shampoo, ecc.  Foto di Chickenonline da Pixabay Read the full article
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editorialstaff2020 · 1 year ago
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Quando la ricarica dell’auto elettrica crea una foresta da 100 milioni di alberi
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Atlante e Mastercard danno il via a una partnership: per ogni pagamento con carta di credito, debito o prepagata alle colonnine della società del Gruppo NHOA, saranno piantati due alberi nel contesto del programma Priceless Planet Coalition
E se pagare non fosse solo intuitivo e rapido, ma facesse anche bene al clima? È la proposta alla base dell’ultima iniziativa di Atlante, società del Gruppo NHOA impegnata nella costruzione del più ampio network di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici del Sud Europa. Una rete che è alimentata al 100% da energia da fonti rinnovabili.
Dal 27 settembre, presso le colonnine dell’azienda situate all’aeroporto di Fiumicino e a Mantova, è possibile pagare con carta di credito, di debito o prepagata. Una sperimentazione che punta ad offrire ai clienti semplicità di utilizzo, trasparenza dei prezzi e flessibilità nel percorso verso un futuro caratterizzato da una scelta di metodi di pagamento sempre più ampia. E se la carta si appoggia al circuito Mastercard, per ogni sessione di ricarica Atlante pianterà due alberi.
L’iniziativa rientra nel programma Priceless Planet Coalition, con cui la seconda emittente globale di carte di credito unisce le forze con una rete di aziende partner per piantare 100 milioni di alberi entro il 2025 in collaborazione con il Conservation International e il World Resources Institute.
Sostenere la diffusione delle auto elettriche è vitale per centrare gli obiettivi di emissioni nette zero e rispettare il target più ambizioso dell’Accordo di Parigi, quello fissato a +1,5°C di riscaldamento globale rispetto all’epoca pre-industriale. Ed è anche uno dei pochissimi ambiti – insieme alla crescita del fotovoltaico – i cui trend attuali sono allineati con questi obiettivi, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia.
Unire auto elettriche e riduzione delle emissioni tramite riforestazione significa potenziare ancora di più i benefici che possono derivare dal passaggio graduale verso modelli di mobilità più sostenibili. In questo senso, la partnershiptra Atlante e Mastercard punta sia a semplificare la transizione verso l’e-mobility sia ad una vera e propria opera di riforestazione.
“Mastercard non solo è leader globale dei pagamenti elettronici ma anche un’azienda che con la propria spinta innovatrice da decenni ci ha accompagnati attraverso l’evoluzione tecnologica, entrando di diritto nelle nostre consuetudini quotidiane. Allo stesso modo io credo fortemente che Mastercard accompagnerà la rivoluzione della mobilità elettrica rendendo ancora più semplice e immediato l’accesso alle nostre infrastrutture di ricarica”, ha commentato Stefano Terranova, CEO di Atlante.
Link: https://www.rinnovabili.it/mobilita/veicoli-ecologici/auto-elettriche-atlante-mastercard-ricarica-assorbe-co2/
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toscanoirriverente · 1 year ago
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"I provvedimenti dei tribunali di Catania e di Firenze non sono persuasivi", dice Francesco Munari, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università di Genova. "I tempi di trattenimento previsti per i richiedenti asilo appaiono compatibili con quelli delle norme europee"
"Il diritto d’asilo non equivale al diritto di entrare nel territorio di un altro stato e di circolare. Tale diritto comporta un obbligo per gli stati di valutare richieste di protezione internazionale, ma l’ampiezza di questo obbligo è grandemente ridotta quando i richiedenti provengono da un paese terzo sicuro. E tale accertamento spetta al governo, secondo quanto previsto (anche) dal diritto Ue”. Con queste parole Francesco Munari, professore ordinario di Diritto dell’Unione europea all’Università di Genova, partner di Deloitte Legal, commenta con il Foglio le polemiche nate in seguito alle decisioni dei tribunali di Catania e di Firenze di non convalidare il trattenimento di diversi migranti giunti dalla Tunisia, ritenendo le disposizioni del decreto Cutro incompatibili con il diritto europeo e spingendosi a definire la Tunisia “paese non sicuro”.
“Quando un paese è ritenuto sicuro – spiega Munari – le stesse norme europee consentono di dichiarare inammissibile una richiesta di asilo. Chiaro che, ove si adducano fatti straordinari, essi devono essere valutati, innanzitutto dalle autorità competenti, come il questore; se ciò non avviene è doveroso che il provvedimento sia sindacato dal giudice. Ma la valutazione se la Tunisia sia paese terzo sicuro è fatta esclusivamente dal governo sulla base di elementi conoscitivi che, con tutto il rispetto, nessuna persona singola può avere, perché riguardano la condizione complessiva del paese, la sua situazione politica interna, insomma informazioni qualificate che sono precisamente indicate anche nelle direttive europee e presuppongono livelli di conoscenza non necessariamente di dominio pubblico o suscettibili di interpretazioni soggettive”. 
“Premesso che dividersi in fazioni su un tema complesso come le migrazioni fa solo molto male a tutti, all’Italia in particolare, sul piano tecnico-giuridico ritengo che i provvedimenti dei tribunali di Catania e di Firenze non siano persuasivi”, afferma Munari. “Innanzitutto, i tempi del trattenimento previsti dall’attuale normativa per i richiedenti asilo appaiono compatibili con quelli delle stesse norme europee che si pretendono di applicare disapplicando il diritto interno. Periodi di diverse settimane sono la prassi generalizzata degli stati Ue. Non è neppure in discussione il fatto che nessuno stato europeo, incluso quello italiano, è contento di incidere senza motivo sulla libertà personale di qualunque individuo. Detto questo, da mesi vi è un flusso di migranti molto consistente, ed è necessario comprendere che, pur con tutti gli sforzi messi in campo, ci sono tempi tecnici per valutare le richieste d’asilo. Non credo si possa pretendere che le richieste, ove non evase nel giro di pochi giorni, impediscano allo stato di trattenere un migrante richiedente asilo. Principi di leale collaborazione tra i diversi poteri dello stato dovrebbero suggerire maggiore cautela prima di frustrare la pretesa dello stato di controllare i propri confini”.
“Una cosa è disapplicare il provvedimento del questore ritenendolo carente di motivazioni, altra cosa è spingersi a valutare complessivamente se le norme del decreto Cutro siano compatibili con quelle europee, giungendo alla loro disapplicazione. Valutazioni di così ampia portata potenziale devono avvenire nel contesto di una leale collaborazione, questa volta tra Unione e stato italiano in tutte le sue articolazioni: i giudici degli stati sono tenuti a garantire l’applicazione del diritto europeo; se un giudice ritiene che l’Italia abbia mal recepito le direttive, può richiedere un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia. Sarà la Corte a pronunciarsi in poche settimane e in questo modo si avrà una valutazione erga omnes, applicabile in tutti i casi”.
“Insomma, i giudici possono (e anzi debbono) utilizzare strumenti che possano essere davvero utili a tutti nella risoluzione di questioni complesse. Diversamente, il loro lavoro rischia di essere interpretato come una contrapposizione interna ai poteri dello stato. Così si crea soltanto un pasticcio, che non fa bene all’Italia, specie nei rapporti con gli altri paesi europei. La politica italiana sull’immigrazione non può dipendere, caso per caso, dalle sensibilità individuali di chi si occupa di una richiesta di trattenimento o di rimpatrio”, conclude Munari.
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chiarollaandpartners · 1 year ago
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Chiarolla and Partners: il tuo partner legale affidabile per le aste immobiliari
Quando si tratta di aste immobiliari, avere un partner legale affidabile è fondamentale. Chiarolla and Partners è uno studio legale rinomato noto per la sua esperienza nel diritto immobiliare e il suo impegno nel garantire transazioni fluide e di successo. Con la loro conoscenza ed esperienza, possono fornire una guida e un supporto preziosi durante tutto il processo d'asta, dandoti tranquillità e fiducia nelle tue decisioni di investimento. Affidati a Chiarolla and Partners come il tuo Partner Legale Affidabile Per Le Esigenze Aste Immobiliari.
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studiolegalchioralla · 1 year ago
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Il vostro partner di fiducia per il diritto internazionale è lo Studio Legale Chiarolla
International Law Partner dello Studio Legale Chiarolla può aiutarti a raggiungere il successo su scala mondiale. Uno staff dedicato che fornisce consulenza competente sul diritto internazionale può aiutarti a far avanzare la tua strategia legale. Garantire la conformità, evitare gli ostacoli e sostenere gli sforzi di successo. Puoi Qui, accuratezza e creatività si uniscono per offrirti un percorso verso l'eccellenza legale globale.
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italiani-news · 8 days ago
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La Francia, sotto la leadership del presidente Emmanuel Macron, ha annunciato che continuerà a fornire sostegno all'Ucraina nel suo conflitto con la Russia. Nonostante le crescenti sfide interne ed esterne, Macron ha ribadito l'impegno di Parigi a mantenere il suo supporto a Kiev, ritenendo che la stabilità dell'Ucraina sia fondamentale per la sicurezza e la prosperità dell'Europa.L'annuncio è arrivato dopo una serie di consultazioni con i partner europei e alleati internazionali, sottolineando il ruolo cruciale della Francia nell'ambito dell'Unione Europea e della NATO. Macron ha chiarito che i suoi aiuti non si limiteranno solo agli armamenti, ma anche al sostegno umanitario, economico e politico. Questo approccio multidimensionale è visto come essenziale per aiutare l'Ucraina a resistere all'aggressione russa e a costruire le basi di una pace duratura.Il supporto della Francia a Kiev ha avuto un'importanza strategica, con l'invio di equipaggiamenti militari avanzati, tra cui artiglieria, sistemi missilistici e veicoli blindati. Macron ha anche annunciato nuove forniture, comprese armi e tecnologia sofisticata, per migliorare la capacità dell'Ucraina di difendersi dalle forze russe. Questi aiuti sono visti come un modo per consentire a Kiev di mantenere una posizione di forza sul campo di battaglia, migliorando le sue capacità di dissuasione e difesa.Tuttavia, la Francia non si limita solo alla fornitura di armamenti. Macron ha sottolineato l'importanza di supportare anche la stabilità economica e sociale dell'Ucraina. A tal fine, la Francia ha contribuito con aiuti economici diretti, tra cui prestiti e donazioni, per sostenere l'economia ucraina in difficoltà a causa del conflitto.Oltre agli aiuti militari ed economici, Macron ha rimarcato che la Francia è impegnata anche sul fronte umanitario. L'Unione Europea, sotto la guida di Parigi, ha lavorato per garantire un flusso continuo di aiuti umanitari per la popolazione civile, cercando di alleviare le sofferenze causate dalla guerra.Politicamente, Macron ha cercato di rafforzare le alleanze internazionali a favore dell'Ucraina, incoraggiando una risposta unita contro l'invasione russa. La posizione della Francia è chiara: la difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina è una priorità per la sicurezza dell'Europa. Di fronte alle critiche da parte di alcune fazioni interne ed esterne, Macron ha difeso la sua posizione, affermando che il sostegno a Kiev non è solo una questione di solidarietà, ma una necessità strategica per la difesa dei principi democratici e del diritto internazionale.Mentre il conflitto in Ucraina continua, le sfide per Macron e per l'Europa in generale non sono finite. La crescente pressione per mantenere e intensificare il sostegno a Kiev è accompagnata dalla necessità di gestire le ripercussioni interne, tra cui le preoccupazioni economiche e la sicurezza energetica. Macron dovrà bilanciare le esigenze interne con gli impegni internazionali, ma sembra determinato a non far mancare il supporto a un alleato chiave in un momento critico.La posizione di Macron sulla guerra in Ucraina è chiara: la Francia continuerà a sostenere Kiev fino a quando sarà necessario, sia attraverso aiuti militari che economici, per garantire che l'Ucraina possa difendersi e, eventualmente, ricostruire la propria sovranità. Il sostegno francese si inserisce in un contesto più ampio di impegno europeo e internazionale, e la determinazione del presidente francese potrebbe avere un impatto fondamentale sulla risoluzione del conflitto. Read the full article
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scienza-magia · 1 year ago
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Conferenza internazionale su Media e democrazia in Europa
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Stato di diritto, media e democrazia in Italia e sud-est Europa sono i temi della conferenza internazionale organizzata a Roma e online il prossimo 17 ottobre, nell'ambito del progetto europeo Media Freedom Rapid Response. Fra i promotori anche l'Ordine dei Giornalisti. La conferenza organizzata da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa in collaborazione con Heinrich Böll Stiftung Paris, France – Italy e con il supporto della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) e del Consiglio Nazionale Ordine dei giornalisti (Cnog), vedrà la partecipazione di relatori e relatrici italiani ed internazionali. Tra i tanti, Renate Schroeder – direttrice della Federazione europea dei giornalisti (EFJ), Paolo Borrometi – consigliere nazionale e delegato alla legalità FNSI ed Emina Veljović, direttrice dell’Aarhus Centre di Sarajevo. La libertà di stampa è costantemente sottoposta a gravi pressioni in Europa, in contesti di interferenze politiche, attacchi fisici e verbali e intimidazioni legali che, in misura diversa, colpiscono giornalisti e professionisti del settore dei media tanto nei paesi membri dell’UE quanto nei candidati all’adesione. - Prestando particolare attenzione all’Italia e al sud-est Europa, la conferenza riunirà giornalisti, accademici, esperti legali e rappresentanti di organizzazioni attive in difesa della libertà di espressione e di stampa attorno a tre principali temi: - verso una società europea attrezzata per rispondere alle SLAPP: contrastare le azioni temerarie attraverso sensibilizzazione e formazione; European Media Freedom Act: la delicata intersezione tra regolamentazione del mercato europeo e tutela del giornalismo; - garantire la sicurezza dei giornalisti: il ruolo delle autorità. La conferenza, che si svolgerà in inglese con traduzione simultanea in italiano, si inserisce nelle iniziative del progetto Media Freedom Rapid Response, un consorzio di sei partner europei (Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, European Centre for Press and Media Freedom, Article 19 Europe, European Federation of Journalists, Free Press Unlimited, International Press Institute) co-finanziato dalla Commissione europea. Per il programma e per l'iscrizione https://www.balcanicaucaso.org/Appuntamenti/Media-Democracy-Nexus-in-the-European-Space Per informazioni:INFO: Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa -Serena Epis - e-mail: [email protected] Read the full article
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Abu Mazen, 'Contro di noi è apartheid, Israele va fermato' (2)
(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 13 APR – Per Abu Mazen “il grande problema oggi è l’assenza di un partner in Israele che creda veramente nella pace sulla base della soluzione dei due Stati in conformità con il diritto internazionale. Al contrario sembrano prevalere in Israele leader e ministri estremisti che incitano all’odio contro di noi; i coloni sono incoraggiati a commettere crimini…
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corallorosso · 4 years ago
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Trenta paesi sfruttano le risorse delle terre saharawi occupate. Anche l’Italia «Sono almeno trenta i paesi che stanno investendo illegalmente nei territori occupati del Sahara occidentale in numerosi settori economici che, per il diritto internazionale, rappresentano un atto illegittimo» (...9 Spagna e Francia, principali partner economici del Marocco e della sua politica di sfruttamento delle risorse nei territori saharawi occupati, sono i paesi che investono maggiormente nel Sahara occidentale con 28 aziende spagnole e 16 francesi. Oltre il 70% delle aziende provengono da paesi della comunità europea come la Germania con 15 società, la Svezia e la Grecia con sei, l’Italia con cinque (tra cui l’Enel e Italcementi) e Norvegia con quattro, ma sono presenti anche aziende di paesi lontani come gli Stati uniti, il Canada, la Cina, la Nuova Zelanda, il Bangladesh e Singapore. (...) con interessi economici e accordi di pesca che sono stati rinnovati nel 2018 tra l’Ue e il Marocco, nonostante le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea e in particolare quella del 27 febbraio 2018, che ha affermato lo «status separato e distinto del Sahara occidentale come territorio occupato, internazionalmente riconosciuto dall’Onu». (...) la costituzione di ditte straniere nei territori occupati «costituisce flagranti violazioni e crimini di colonizzazione poiché (le compagnie) non hanno ottenuto il consenso del popolo saharawi e del suo unico e legittimo rappresentante, riconosciuto dall’Onu, il Fronte Polisario». (...) Il documento ufficiale ricorda che ��la presenza marocchina è un occupazione militare illegale e che tutte le attività economiche, siano esse svolte dal Regno del Marocco o da terzi, violano il diritto internazionale, in conformità alla Carta africana dei diritti dell’uomo che indica che ogni popolo ha un diritto assoluto all’autodeterminazione». Infine va notato che, dopo la violazione del cessate il fuoco da parte del Marocco il 13 novembre 2020 e la ripresa della guerra, la Rasd ha dichiarato l’intero territorio del Sahara occidentale «una zona di guerra (sia a terra, nel mare, come nell’aria), che dovrebbe incoraggiare più aziende a riconsiderare le loro attività illegali nell’area». «CI SEMBRA GRAVE e inammissibile che dopo quasi sessanta giorni di guerra, in un conflitto dimenticato nel quale il Marocco sta subendo perdite e ha imposto un black-out di informazioni al mondo – ha recentemente ricordato Sidi Omar, rappresentante del Fronte Polisario al Palazzo di Vetro – il Consiglio di Sicurezza non sia minimamente intervenuto o non abbia individuato un suo nuovo emissario per arrivare a quanto stabilito dalla missione Minurso (1991), vale a dire l’autodeterminazione del popolo saharawi». Stefano Mauro per Il Manifesto
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