#Ora Mann
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Man it is so gross that Dungeon Meshi gets an anime, something that is obviously gonna bring in a lot of people experiencing the story for the first time, and there's just an enormous influx of people who read the comics posting spoilers all over Tumblr and Twitter. Nasty.
#I rlly dont even care about dunmeshi spoilers anymore because Ive been spoiled for so much that it doesnt even matter#And ik peoples blogs are their blogs and theyre free to post whatever but its just nasty to me how ppl are just lacking decency#to even tag spoilers or be a bit more wary in general#I need to get back to reading it mann#ora ora oratories
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I catastrofisti climatici usano questo grafico per dimostrare il Global warming e paventano funeste conseguenze per l’innalzamento della temperatura.
Secondo me si tirano la zappa sui piedi senza accorgersene.
Perché?
Secondo il grafico la TGm si è alzata dal 1900 al 2022 (122 anni), di ben 0,79 °C. Secondo loro siamo sull’orlo dell’abisso. Se aumenta ancora è l’apocalisse.
Ma possiamo avere una esperienza diretta di quello che succederebbe?
Io sì, forse anche voi!
Ho 70 anni, quindi dagli anni ’50 ho esperienza diretta di diverse situazioni. Chi ha la mia età può confrontarsi con quello che vi illustrerò usando proprio quel grafico catastrofico con forma di hockey stick, perché amo usare le loro armi per rivolgergliele contro.
Dal Maggio 1956 a Gennaio 1958, la TGm è passata da -0,29 C° a 0,40 °C. Un salto di 0,69 °C in meno di due anni.
Non ricordo nessuna disastrosa conseguenza. Dei miei coetanei qualcuno ricorda improvvise vampe di calore?
Proseguiamo
Dal Febbraio 1974 al gennaio 1981, la TGm è passata da -0,27°C a 0,53 °C con un balzo di 0,8 °C.
Ancora non ricordo nessuna disastrosa conseguenza di quel periodo. Voi ricordate qualcosa?
Vediamo un periodo più recente.
Dal Gennaio 2008 al Febbraio 2016, la TGm è passata da 0,3°C a 1,37 (tra parentesi quasi 0,5°C più caldo di febbraio 2023!) con un aumento di 1,07 °C.
Ma anche stavolta non ho visto tracce di apocalisse. E voi?
Ora mi domando e vi domando. Ma hai salti di TGm che vanno da 0,69°C a 1,07 °C che avvengono in pochi mesi o in pochi anni, senza conseguenze, come ci si può preoccupare di un salto di 0,79°C in 122 anni?
E che problema possiamo prevedere se ci fosse un aumento di addirittura 1-2 °C nei prossimi 120 anni?
Ma sono rincoglionito io? No, ditemelo per favore, eh!
Fortunato Nardelli
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Nato a Stoccolma il 26 gennaio 1955, Bjorn Andrésen ha iniziato la sua carriera come attore in giovane età. Bjorn Andrésen è noto per essere stato l’ispirazione di Luchino Visconti che lo ha scelto per interpretare l’iconico Tadzio in Morte a Venezia, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Thomas Mann. Luchino Visconti lo defini' il ragazzo piu' bello del mondo. In Giappone viene celebrato come la prima vera star straniera e occidentale e ben presto il suo volto appare sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Ma la bellezza e la fama portano con sé anche un volto oscuro, con il quale Bjorn Andrésen ha dovuto convincere: tra alcol e depressione, la vita dell’attore non è stata così idilliaca come sarebbe facile ipotizzare. Proprio riguardo al suo debutto e al suo successo con Morte a Venezia, l’attore ha detto: La mia carriera è una di quelle poche che inizia al top e poi comincia a peggiorare. Tutto questo mi ha fatto sentire solo. In effetti, nel corso della sua carriera, Bjorn Andrésen ha parlato spesso di come la scelta di Luchino Visconti abbia avuto delle ripercussioni sulla sua vita.
Non solo facendolo sentire spesso come un mero oggetto sessuale o un trofeo ma anche, addirittura, come un omosessuale represso, bersagliato dalla stampa.
Ora è diverso, ma si capisce perché molti attori evitano di fare ruoli omosessuali, ha detto. Dopo Morte a Venezia tantissimi giornali in America scrissero che ero omosessuale. E questo solo perché avevo preso parte a un film! Ho continuato a dire no e no, ma questo mi ha fatto sembrare disperato o pieno di pregiudizi. Quindi penso che per me sia stato meglio stare lontano da tutto questo. In effetti, con il personaggio di Tadzio, Bjorn Andrésen ha dovuto fronteggiare anche l’attenzione di molti ammiratori maschili. Da quelli che gli pagavano l’affitto a quelli che si presentavano alla sua porta con numerosi regali, fino a coloro che arrivarono a comporre poemi e poesie in suo onore.
Lo stesso Luchino Visconti, stando a quando raccontato dallo stesso Andrésen, lo portò in un night club gay e riguardo a questa esperienza disse: I camerieri mi fecero sentire molto a disagio. Mi guardavano incomprensibilmente come se fossi un bel piatto di carne. Sapevo di non poter reagire. Sarebbe stato un suicidio sociale. Ma quello fu solo l’inizio. Situazioni di questo genere, in cui la sua bellezza diventava una specie di maledizione, spinsero Bjorn Andrésen a calibrare bene le sue scelte in ambito lavorativo.
E in effetti per tutti gli anni ’70 e ’80 l’attore è rimasto lontano dalle grandi produzioni, dedicandosi soprattutto a lavori nella sua terra (e nella sua lingua) natia, soprattutto per il piccolo schermo.
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Un ricordo di Norman Lloyd nell'anniversario della sua nascita Centodieci anni fa nasceva il grande at... #normanlloyd https://agrpress.it/un-ricordo-di-norman-lloyd-nellanniversario-della-sua-nascita/?feed_id=7915&_unique_id=672e1723f1554
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Has Vanessa ever worked with Leslie Mann? I've noticed she often leaves comments. Rita Ora is another one I'm always surprised to see in her comments. I'm sure everyone kind of knows each other in the industry and they probably see the same faces at every event. Just curious if there's any history or just getting friendly through friends/attending the same events.
she’s never worked with Leslie. Zac did though. they were both in 17 Again so V probably met her that way. Vanessa’s known Rita for a pretty long time. Rita said on The Masked Singer that they met when Rita first came to the states to pursue music. not sure how they met though. probably through mutual connections or something ����
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Ace Acead Achal Ack Ade Adess Adle Adop Ads Ady Afabi Afra Agne Ago Ain Aine Aira Ald Aldat Alde Ale Alet Alie Alk All Alla Allet Alph Alsa Alte Altz Amar Amet Amiba Amili Amul Ana Ance And Ane Anele Anfre Ang Anich Annia Annis Anoît Ans Ant Antra Anut Apaul Apso Ard Are Aria Arian Arica Arl Arle Armo Arn Arol Arp Arpy Art Arta Ary Aud Audge Aul Auny Aure Aurf Aurin Aurn Aurt Auste Aut Aval Ave Aver Avirg Back Bal Balle Balte Ban Bapop Barce Barg Barld Bas Basco Bel Bele Bend Beng Ber Berea Beres Berg Bern Beron Berry Bet Bier Big Bile Bin Bit Blair Blaut Ble Blen Blick Blore Bluer Bluka Blut Boar Bol Bone Brald Bre Brel Bri Bried Brild Brin Brise Brock Bruid Bug Buge Bugu Bunk Bunka Béa Cabar Cable Cair Cal Cald Cand Cane Canut Cap Car Cas Cat Ceag Cel Cele Celic Cell Chal Chama Chane Chard Chare Chari Chaël Cheid Chel Chen Cher Chert Ches Chic Chich Chil Chill Chine Chish Chlie Chlo Chlon Chno Chon Chria Chrie Chris Chrit Chtop Cla Clam Clan Clant Clard Clat Clato Cle Clutz Cléa Cléme Cock Cof Coffe Cola Cole Colk Colkt Cona Cop Core Coret Corge Corn Cors Cory Couck Couse Cra Crock Cucid Cuse Cyre Céa Céate Dale Dan Dand Dane Dann Danna Dano Dard Darl Dego Del Dele Delle Deme Demel Demme Den Derc Derd Des Devel Dia Dian Dic Did Die Dies Diet Din Dine Dio Dion Dis Dolf Dout Dovin Drale Dranz Drapp Drean Dres Drid Drin Drut Dry Dryan Dubre Dul Duo Dus Dust Duste Dut Dwave Dwise Eande Eid Ein Ele Elgar Elhed Eling Elk Elmut Elop Elte Eltel Elter Eltz Ely Emal Eme Emel Emlit Emon Emper Ence Enny Ental Erie Ern Esco Eup Euran Eurce Eus Evinn Ewave Exas Exast Expe Fabit Fai Fane Faul Fer Ferry Figa
Fil Fin Fium Fiur Flarp Flo Flon Floul Fluc Flue Flumo Flut Flutz Fol Fola Fold Folf Folia Folo Fra Frah Fral Fran Frand Fre Freat Frede Fres Frie Fried Frore Frudo Fruid Frunk Fun Fund Fune Fur Fus Fut Futh Gae Gank Gano Ganz Gard Gardt Garie Garn Gaël Gel Gelf Genne Ger Gerig Gern Gerry Ges Ghlop Ghop Ghto Ghton Ghtop Gial Giald Gil Gin Gine Ginet Gion Gis Gisch Gise Glass Glen Glia Gline Gnès Gone Gore Got Grack Grang Grard Gre Gred Grel Grent Gres Grest Gret Grick Grum Grée Gues Guid Guita Gum Guma Gumet Gérin Günto Hacia Hacid Hack Halm Ham Hamp Han Hana Hanin Hann Hanti Har Hara Harc Hard Hare Haric Harie Harle Hart Haunk Heand Hed Hedar Hedya Heine Heing Hel Hen Hena Henz Her Hera Herbe Heres Herie Herto Hes Het Hic Hick Hicme Hie Hila Hime Hiper Hiser Hobo Holk Honik Hop Hople Horc Hord Hores Horle Hounk House Huc Hugae Hul Hunt Hyerd Hymon Hymp Hélia Hélie Imar Imild Inath Ind Indus Ine Inin Inne Ino Inoé Inz Inzel Irape Ire Irge Irhan Irine Irès Ise Jack Jan Jea Jeado Jeang Jearp Jeate Jence Jent Jerry Jery Jes Jine Jitte Jivee Jiver Joace Joard Jock Johon Jon Jore Josca Jose Joso Josop Jron Jul Jula Julla Junk Jupes Jute Jéro Kabie Kach Kack Kar Kard Kards Kat Kaël Ken Kenal Kent Kit Kita Kitz Kla Klaur Kle Kob Kock Kold Kop Kpunk Lam Lan Lar Lass Laste Laud Len Liale Liass Lick Lie Lille Lin Linas Line Lival Lock Lode Lodie Loid Lois Lona Lop Loé Lues Lukie Lum Lumel Lut Lycha Lyne Lype Lyres Léme Lüton Mado Mag Maind Maire Mais Mal Malk Mall Malme Man Mana Mance Manck Mang Mange Manna Manne Mano Manop Mante Mar March Mard Mardt Mare Marf Maris Marit Marp Mart Mary Mas Mass Mata Matal Mate Mathe Matig Med Mely Men Met Meta Metal Metan Metto Mia Mial Miam Mibal Mic Mica Mich Mil Mild Mill Mily Min Minat Mine Minn Mino Mins Mir Mire Miry Mock Modia Modo Mon Mone Moom More Mul Munk Muno Mus Muse Muska Mut Mutep Naine Nat Nel Nelda Neock Ner Nere Nert Nes Netal Nic Nich Nics Nie Niené Nin Nis Niume Noce Noid Nom Nues Nuker Nukin Nunel Nut Nyiph Ock Odie Ola Oldes Ole Olf Olges Olk Oll One Opat
Ora Orein Osele Ote Otino Otrap Otris Otte Ousic Out Pade Pald Pall Pas Paud Pause Paut Paw Paya Paymn Pes Phaël Phon Phout Pie Pin Pinès Pip Piry Ple Polk Pop Poph Pople Popop Posca Pose Post Powee Praw Pria Prie Prock Psic Psop Psych Puge Pugu Punie Punk Puny Quese Rak Ral Ran Rand Rann Raur Red Reep Reg Relin Rent Rerme Res Resco Ress Rha Rhan Rhyes Ria Rie Rine Riste Roce Rodia Rold Roli Rone Rop Rose Rosop Rotry Roul Rount Rud Rudop Rum Runk Rée Régig Régo Rélin Sad Sady Sae Sal Sald Sall Sam San Sance Sane Sanor Sar Sat Sater Saxop Seann Sel Sell Sepop Sher Shtop Sia Sic Siche Sick Sie Sine Sive Skack Skam Skap Sla Slat Sli Slie Smuse Snock Sop Soul Sould Soune Sounk Soure Sous Souse Sout Spe Sphop Spian Spit Stans Ste Stean Ster Stia Stial Stinz Stive Stnum Sto Stone Stric Stry Sug Sul Sumda Sun Sunt Sur Sure Surf Suza Sve Swal Swam Swas Swava Swave Syl Syle Sylit Syme Symo Syne Synt Sype Séve Séved Séves Tal Tale Tall Tard Tend Tep Teple Tepop Ter Thar The Thie Tia Tialk Tich Tick Tin Tinal Tine Torn Tri Tric Trock Trull Try Tune Turpy Tya Tyl Ulber Ulle Unk Urock Urone Uré Val Valco Valsa Van Vana Vap Ver Ves Vicie Vid Vidja Vie Viko Vild Vin Vina Vine Vinic Vio Vion Vione Voca Vock Wall Walle Wam Wees Wenz Wer Weric Werng Werry Wert Wes Whein Wife Wig Wigae Wil Win Wine Winey Wob Wobie Wol Wole Wolk Wooma Wore Wory Wras Xana Xanne Xas Xass Xyle Yenra Yop Yukey Yve Yveme Yvemo Yvet Élikt Émy Éve Éver
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Torniamo a testi per cultori, veri intenditori e appassionati. Oggi vi propongo
- El Ktab (edizione Mann 1911), traduzione in francese di Paul de Régla. Condizioni perfette. Esistono più edizioni (alcune incomplete), l'edizione che propongo è decisamente corposa (34x16x4,5 di dorso) completa di appendici originali del Khodja Omer Haleby.
Il titolo letteralmente tradotto significa "Il Libro" e tratta di mistica, magia ed etica araba (più islamica) unite alle conoscenze dell' epoca. Edizione non comune. Se interessati scrivetemi.
Solo una copia ed ora a voi
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Giuseppe Bonifati, intervista all'attore che ha preso parte al cast del film "Ferrari" di Michael Mann
Giuseppe Bonifati, intervista all'attore che ha preso parte al cast del film "Ferrari" di Michael Mann in concorso a Venezia80. Giuseppe Bonifati nato nel 1985° Castrovillari l'attore, drammaturgo, poeta e regista, diviene sempre più hollywoodiano, ma senza mai dimenticare le sue radici. In precedenza ha già preso parte a cast eccezionali, come nel film "Tutti i soldi del mondo" di Ridley Scott, regista de "Il gladiatore"; ed ancora una volta, è stato scelto da un altro maestro del cinema internazionale, Michael Mann, che gli ha consentito di prendere parte al biopic che riguarderà Enzo Ferrari, interpretato da Adam Driver. L'attore italiano si calerà nei panni di Giacomo Cuoghi, avvocato e consigliere del padre del cavallino. Il film "Ferrari" verrà presentato in anteprima mondiale all'ottantesimo Festival del Cinema di Venezia, e uscirà nelle sale italiane a Dicembre 2023. Con questa intervista noi di La Milano abbiamo voluto scavare a fondo, nel lato umano, oltre a quello artistico dell’attore. L’intervista: - Quando e dove nasce la passione per la recitazione e per il suo lavoro? - È nata molto presto, ho iniziato questo lavoro da giovanissimo, esattamente con la danza. Poi ho incontrato il Maestro Giuseppe Maradei che mi ha indirizzato professionalmente verso questo mestiere, propriamente come un capocomico. Per me, essendo nato a Castrovillari, in Calabria, è stato praticamente come nascere da subito nell’arte. Castrovillari è una città che si mostra, da sempre, come capitale della cultura artistica, ha ospitato, e tutt’ora ospita, molti Festival teatrali. - In passato ha lavorato per il regista Ridley Scott, ora ha lavorato per Michael Mann prendendo parte al cast nel film “Ferrari”; com’è stato lavorare per questo immenso regista? - È stata una nuova sfida, una nuova opportunità. Michael Mann è un regista scrupoloso, meticoloso, puntiglioso, che punta al dettaglio unico, quasi come uno scultore dietro la macchina da presa; una sorta di “sfinimento artistico” e lo dico restituendone il significato positivo del termine. È un regista che riesce ad ottenere da te quello che lui desidera, riesce ad ottenere l’inaspettato. Essendo anch'io un regista, vedere lavorare questi “mostri” sacri, come Mann, ha rappresentato un insegnamento. - Nel film “Ferrari”, che verrà presentato a Venezia80, in anteprima mondiale, ha interpretato Giacomo Cuoghi, l’avvocato di Enzo Ferrari, che ha confezionato per lui la memoria difensiva che gli ha permesso di superare l’intero calvario giudiziario; qual è stato il tratto caratteriale che ha voluto far prevalere nel personaggio? - Più che un tratto caratteriale, il personaggio richiedeva un dettaglio, una peculiarità fisica, quasi organica, che doveva essere preponderante nella sua ricostruzione e interpretazione. - Per entrare in parte e calarsi interamente nei panni dell’avvocato Cuoghi si è avvalso di una particolare fonte di ispirazione? Un’opera? Una canzone? Un personaggio? - Non particolarmente, diciamo che cerco sempre una strada unica, tutta mia. Anche se allo stesso tempo, Michael Mann, mi ha consegnato alcuni materiali, interviste, su cui studiare, che riguardavano la figura di Giacomo Cuoghi. Con questi scritti ho compreso al meglio il rapporto che vi era tra Enzo Ferrari e il suo avvocato. Cuoghi, più che difensore del padre del cavallino, era prima di tutto un consigliere, quasi un amico, nonostante si dica che i due non si siano mai dati del “tu”, ma solo del “lei”. - Per la seconda volta le si chiede di interpretare un avvocato. Prima, Giovanni Iacovoni in “Tutti i soldi del Mondo” per Scott e ora Giacomo Cuoghi per Mann: qual è stato, secondo lei, il tratto, il motivo per il quale i due registi l’hanno scelta per dare volto ai suoi personaggi? - Molto probabilmente per il carisma, per lo charme e per la profondità interiore esclusivamente, tipicamente italiana, che ha molta presa sugli stranieri. - Tra i suoi diversi progetti vi è anche la direzione de ��Il teatro volante: un palcoscenico tra le nuvole”, la nuova base risulta essere l’aeroporto internazionale di Billund (Danimarca). Un progetto in cui le performance e gli spettacoli teatrali vengono realizzati ai terminals, ai gate, e al ritiro bagagli; l’aeroporto, un luogo carico di emotività in cui emergono addii, saluti e ricongiungimenti, come mai la scelta di questo luogo? E da dove nasce l’idea di questo progetto ambizioso? - La scelta del luogo è stata determinata dal fatto che insieme alla mia compagnia abbiamo volato almeno un migliaio di volte, e per infiniti luoghi. Viaggiando così tanto, e passando per così tante volte per l’aeroporto di Billund, abbiamo ritenuto necessario, che diventasse, per noi, anche il nostro luogo artistico, lavorativo, e non solo una dimensione di transito. Il progetto “Il teatro volante: un palcoscenico tra le nuvole” va avanti da molti anni, tre esattamente, e con esso abbiamo raggiunto ancora più sicurezza, maestria e fiducia tra di noi e con i passeggeri. - Progetti per il futuro? - All’inizio dell’anno ho iniziato a scrivere una sceneggiatura, che avevo già in mente da molto tempo. Potrebbe rappresentare il mio debutto da regista di lungometraggi. La narrazione è ambientata tra l’Italia, in particolar modo in Calabria, e la Danimarca e si ispira alla tragedia di Amleto; nonostante l’Amleto non menzioni l’Italia, ho voluto ambientare la mia sceneggiatura nella mia Terra; questa scelta mi consente di potermi avvicinare nuovamente alla mia nazione anche dal punto di vista lavorativo e artistico. Giuseppe Bonifati: Bonifati ha frequentato la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi ed ha approfondito i suoi studi all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, partecipando inoltre ai Laboratori Internazionali di Teatro della Biennale di Venezia. Tra i diversi riconoscimenti in ambito artistico ha ricevuto nel 2006 il Microfono di Cristallo “Umberto Benedetto” dalla RAI, il Premio “Alessandro Fersen” per la Drammaturgia ed è stato scelto nel 2011 tra i Giovani Talenti Nazionali dal Ministero della Gioventù. Ha ricevuto nel 2015 e 2020 il premio DE.MO./ MOVIN’UP, dal Ministero della Cultura MIBACT / GAI. Dal 2010 é il direttore artistico di DOO performing arts group. Ha fondato nel 2021 assieme a Linda Sugataghy “Det Flyvende Teater” / Il Teatro Volante, con base presso l ́Aeroporto Internazionale di Billund (Danimarca). Negli ultimi quindici anni ha scritto e diretto oltre 30 lavori, rappresentati in oltre 20 nazioni. Ha tenuto workshop sul teatro e la performance collaborando con le facoltà artistiche dell’Università di Torino, Kaposvar University (Ungheria), UDESC – Florianopolis (Brasile), Aarhus University, CISPA – Copenhagen Int. School of Performing Arts e Copenhagen University (Danimarca). Ha pubblicato Ritratto all’Ombra (2004) e 21:31 (mi sento morire), 2014 per Lietocolle Editore. Il testo “Pepé El Bastardo Impaziente e Innamorato” é apparso nella serie teatrale Percorsi di Editoria & Spettacolo. Per il cinema, ha partecipato al film di Ridley Scott ALL THE MONEY IN THE WORLD (2017), accanto a Kevin Spacey, Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Michelle Williams, Timothy Hutton. Ha recitato nella serie tv della BBC US (2020), con Tom Hollander e Sofie Gråbøl. Recentemente ha preso parte al nuovo film di Michael Mann FERRARI (2023), con Adam Driver e Penelope Cruz.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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raffinatissime (risposta a tonio)
"Guardi un po' le stelle, signore. Se ne stanno lassù e luccicano, tutto il cielo ne brulica, com'è vero Dio! E ora, mi scusi, se uno guarda in su e riflette che molte sono cento volte più grandi della terra, che cosa non può pensare? Noi uomini abbiamo inventato il telegrafo e il telefono e tante altre conquiste dei tempi moderni, sì, d'accordo. Ma se guardiamo in su, allora non ci resta che riconoscere e capire che in fondo non siamo che vermi, miserabili vermi e nient'altro... ho ragione o torto, signore? Sì, vermi siamo!" rispose a se stesso e accennò, umile e contrito, verso il firmamento. "Eh no... costui non ha il cervello pieno di letteratura!" pensò Tonio Kröger. E contemporaneamente gli sovvenne di qualche cosa che aveva letto da poco, lo scritto di un celebre autore francese su una concezione cosmologica e psicologica del mondo: raffinatissime chiacchiere. da T. Mann, Tonio Kröger
quell'effetto lì non me lo fa il cielo stellato - sebbene, senza lo stellarium, col piffero che mi ci orienterei, a parte quelle cinque-sei costellazioni di base, tipo il leone (buono, magnanimo, giallo e roar). invece, quel senso di sproporzione e di incipiente disorientamento me lo dà invariabilmente il mare, quelle rare volte che mi capita di farci il bagno: calmo o con le onde, appena smetto di toccare il fondo coi piedini oppure faccio il morto e nelle orecchie ho il rumore dell'acqua e vedo solo quel pezzetto di cielo che mi sta sopra, allora sì che mi sento al di dentro di una cosa gigantesca, senza riferimenti e senza controllo - arising arms laid upon me, being so kind to let me ride, canta eddie vedder (eh be': avrò il cervello pieno di letteratura..?)
#citazioni#mann#thomas mann#tonio kröger#stelle#cosmologia#psicologia#letteratura#chiacchiere#vedder#eddie vedder#pearl jam#big wave#mare#stellarium
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Ora ho visto tutti i film di Mann. Certo ne ha fatti pochi.
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“CANONE” – Appunti per Lo splendore – THOMAS MANN (Lubecca, 6 giugno 1875 - Zurigo, 12 agosto 1955)
“Mann si accorse di essere a letto. Per un momento gli era sembrato di camminare in un prato, lontano nello spazio, e nel tempo. È un prato, si disse, che si trova in Germania. Ci camminavo da bambino. Mi ci portava mio padre, anche se nel ricordo, ora, mio padre non c’è. Forse erano le nostre vacanze estive, perché l’aria era caldissima, e c’erano molti insetti, intorbidivano il vento, che era leggero, gli insetti gualcivano le foglie degli alberi, e facevano un canto che mi toccava i nervi e il cuore, ed era come un balsamo”.
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Illustrazione di Veronica Leffe.
Il link del racconto è nel primo commento.
Potete trovare questo racconto archiviato su:
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In un viaggio un turista domanda ad un altro turista :
-Ciao di dove sei?
L’altro risponde:
-Della Campania
E il signore gli dice:
-la Regione del crimine, della camorra, di chi non lavora, dei ladri, ecc ecc
Il napoletano gli risponde sereno:
-Scusi, lei è camorrista ?
E il turista sorpreso:
-No, io no, perché?
Perché se fosse sportivo mi avrebbe identificato con Patrizio Oliva, Massimiliano Rosolino, Giulio Travaglio, Salvatore Iuliano, Pino Maddaloni, Sandro Cuomo, i fratelloni Abbagnale...
Se lei fosse musicista mi avrebbe identificato con Enrico Caruso, Riccardo Muti, Pino Daniele, Massimo Ranieri, Peppino di Capri, Alessandro Scarlatti, Francesco Cilea, Domenico Cimarosa...e mi avrebbe chiesto del teatro lirico più antico d'Europa, il San Carlo a Napoli.
Se fosse stato un filosofo mi avrebbe chiesto dei miei concittadini, Epicuro, Filodemo, Pontano, Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Gaetano Filangieri, Gian Battista Vico.
Mi avrebbe chiesto della prima Università laica in Europa, la Federico II
Se fosse un pittore mi avrebbe chiesto della scuola di Posillipo e dei suoi tantissimi straordinari artisti famosi in tutto il mondo....
Se lei avesse viaggiato mi starebbe domandando delle perle del mediterraneo come le isole : Capri, Ischia, Procida, la costiera Amalfitana, sorrentina e i campi flegrei. Le campagne di Benevento e Avellino. O i siti archeologici : Pompei, Ercolano, Paestum, Oplontis, parco archeologico di Posillipo, Velia, villaggio preistorico di Nola.
Delle 300 e piu chiese di vario stile che si trovano nel solo centro antico più grande d'Europa, quello di Napoli, patrimonio dell'Unesco, antica e gloriosa capitale di un grande Regno.
Egregio signore lei saprebbe del secondo museo archeologico al mondo per importanza, il Mann a Napoli e della Versailles italiana: la reggia di Caserta...di certo più bella e più grande.
Se fosse stato un medico avrebbe provato interesse per la nota scuola medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica d'Europa nel Medioevo (IX secolo) e come tale è considerata da molti come l'antesignana delle moderne attività medico chirurgiche.
Se fosse più informato adesso staremmo parlando di Totò, Eduardo, Viviani...Sofia Loren, Massimo Troisi, Bud Spencer...Salvo D'acquisto, Raimondo di Sangro...di Maria Longo che fondò il primo dipartimento di maternità, decorato con affreschi che ispirano calma e serenità.
Pensi che fu il primo nosocomio fatto costruire da una donna per le donne..quando ancora la donna non contava niente, da voi però.
Se fosse stato un cuoco mi avrebbe parlato di pizza, di ragù, della pasta e patate, genovese, babà, sfogliatelle, pastiera...e saprebbe della mozzarella di bufala...una squisitezza unica al mondo.
Caro straniero, la Campania è una terra
dove i vicini sono come parenti e ti offrono il caffé...e per chi non può permetterselo c'è quello sospeso.
Dove andare a mangiare è sempre una festa
Dove la domenica vai a casa di ospiti e devi portare Il vassoio di pasticcini
Dove ti incontro per strada e ti abbraccio come se fossi mio fratello
Dove vedi giocare ancora i bambini per strada...
Comunque vedo solo che conosce quello che le piace...
Io voglio solo dirle che in Campania sono passati appena 3000 anni di civiltà.
Noi Campani siamo persone oneste, intelligenti, lavoratori, socievoli , allegri, orgogliosi, solari...e poi noi napoletani sappiamo inventarci la vita tutti i giorni, è una questione di sopravvivenza e di necessità...lei e quelli come lei se fossero nati in Campania, cosa tra l'altro impossibile, starebbero con le pezze al culo e farebbero la fame...
...e non sarebbe neppure abile per i camorristi...
...lei è solo un cretino, si informi (come disse il principe Antonio De Curtis in arte Totò)
...ed ora la congederei con una pernacchia!
...se solo sapesse cosa è e cosa significa.
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Dr. Faustus theater-concert, inspirat de operele lui Thomas Mann și Leonard Bernstein, creat în cel mai nou Laborator de instrospecție muzicală/teatrală #artefactum, deschide luni, 15 mai, stagiunea Nocturnalii inside 2023, a Companiei de teatru independent Arte-Factum. Evenimentul se va desfășura de la ora 20:00, în Studioul Franciscan din Timișoara (str. E. Ungureanu nr. 1, Piața…
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Rientrata Crew 5 dalla Stazione spaziale
(ANSA) – ROMA, 12 MAR – E’ ammarata vicino a Tampa, al largo della Florida, la navicella della missione Crew 5 al rientro dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). A bordo della capsula Crew Dragon Endurance c’erano i due astronauti della Nasa Josh Cassada e Nicole Mann, il giapponese Koichi Wakata e la russa Anna Kikina. L’ammaraggio è avvenuto alle 21.02 ora locale.Si è così conclusa la…
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In Memory of John Peel Show 201101 Podcast & Playlist
In Memory of John Peel Show 201101 Podcast & Playlist
JD Meatyard
“Inspirational, diverse and never ordinary – you will hear something that will amaze you” >>>> Music independent of the industry system – back this show on patreon
Paypal to [email protected]
heard in over 90 countries via independent stations the best new music in association with KFFP FM https://radiopublic.com/in-memory-of-john-peel-show-6nVPd6/ (RSS)Pod-Subscribe for…
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#@freeformportland#Brian Ó hEadhra & Fiona Mackenzie#Dan Weiss#Desert Blonde#Idles#JD Meatyard#john peel#KTL#Legowelt#Lou Kelly#Mange Ferraille#Mouchoir Étanche (aka Black To Comm @BTCTW)#new music#Ora Cogan @oracogan#Peter Broderick#Scarves#St James Infirmary#Sufjan Stevens#The Vacant Lots#Zaph Mann
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Occhio non vede, comunque un po' duole.
- Puoi smetterla di fissarmi? - Veramente sono perso a rimirare il vuoto della mia esistenza. Le dico mentre ritorno in me stesso. Mi dimentico sempre cosa comporta l'andare a scrivere in luoghi pubblici. Poi devo giustificare i miei momenti di assenza dal pianeta, quando mi perdo in chissà quale pensiero che mi porta lontano migliaia di chilometri. È che a casa non riesco a scrivere bene, c'è troppo silenzio. Ho bisogno di percepire un minimo la presenza di altri umani altrimenti come diavolo li aggiungo alle mie storie.
È tornato il freddo. Forse non se ne era mai andato davvero. Però sto facendo il duro io. Col cavolo che torno a mettere la giacca invernale. Eh no bella mia, hai avuto il tuo momento quest'anno, ora basta, ora lasci il posto a qualche tua sorella più leggera e chi se ne importa se ciò mi porterà ad avere mal di pancia e mal di testa e le ossa che che gracchiano ad ogni passo.
Quando arriva il primo sole primaverile Vienna diventa splendida. Vorrei invitare tutti qua a goderne. Ma poi ognuno arriverebbe da una parte diversa del mondo e questo rovinerebbe la sorpresa. Perché Vienna diventa splendida in primavera proprio per quanto fa cagare durante l'inverno. Se non ti becchi i lati negativi di Vienna, come potrai assaporare quelli positivi? Verreste qua a dire "Bellina eh, ma da noi il sole è più splendente e le temperature più morbide e le serate più piacevoli, i colori più accesi, le piante più rigogliose". Ecco sapete che c'è, fate finta di niente. Non ho detto nulla. Statevene dove siete e via così, torniamo ad ignorarci e lasciatemi solo nel godere di questo pallido momento di gioia. Perché tanto Vienna, è come un genitore di quelli che vuole crescere un figlio perfetto e bravissimo a scuola: non appena vede che sei felice di quello che sta accadendo corre subito a ricordarti quanto la vita è fatta di dolore e impegno e serietà e lavoro. Per questo poi torna il freddo. Perché ho un botto di cose da fare e mica mi metto a farle se c'è il sole. Se c'è il sole io vado al bar e mi metto a bere birra e guardare punti nel vuoto che poi guardacaso coincidono con scollature di ragazze che probabilmente nascevano quando io mi diplomavo.
Avevo fame. Quel languorino prima di cena che non può trasformarsi in qualcosa di troppo impegnativo, deve restare un boccone, un intervento minuto per alleviare il senso di solitudine nello stomaco. Così sono andato al supermercato perché fanculo a tutto, sono disoccupato ma un premio me lo merito. Scorrevo i bancali di prodotti attraenti, soffermandomi sulle novità. Poi sulle golosità. Poi sulle offerte perché resto pur sempre disoccupato. Potevo permettermi tutto, ogni cosa avessi voluto. Volevo viziarmi. Ecco questa barretta cioccolata e burro di arachidi proveniente da chissà quale nazione fa proprio al caso mio. Stavo per comprarla ma poi si è svegliata la voce interiore, quella che è come una madre, anzi, forse è proprio la voce di mia madre, per dirmi di non farlo. "Guarda la tua pancia, ce la stavi facendo a farla andare via e invece guardala, ancora lì, sempre presente". Ho provato a spiegarle che ci sono ragazze a cui piace, lo giuro. "Certo, continua a ripetertelo, sappiamo tutti e due la verità". Così ho comprato una mela e ho mangiata la mela per strada, al freddo. Devo ricordarmi di chiamare mia madre più spesso e dirle quanto sono felice che viviamo in città diverse.
Ero in ospedale per la prima iniezione della nuova terapia. Nella stanza eravamo in quattro, io ero il più giovane di almeno quarant'anni. Fa ridere se ci penso. Devo fare le stesse iniezioni degli ottuagenari. L'infermiera ad un certo punto urla "Ohi junge Mann!" ma io non mi giro, perché non mi sento il più giovane della sala. Deve ripeterlo un paio di volte per attirare la mia attenzione. La guardo e le dico di essere lusingato ma che comunque i miei 38 anni li ho tutti. Lei mi dice di fare meno il modesto e per una volta di accettare un complimento. Come fa a sapere che i complimenti mi mettono in difficoltà? Che anche lei sia una voce nella mia testa creata per sostituire l'assenza di mia madre? Entro nella sala operatoria vestito come se dovessero aprirmi il torace e infilarmi dentro un reattore nucleare ma in realtà si tratta di una cosa molto veloce. Mi fanno stendere, il dottore prende un divaricatore, lo infila sotto le palpebre dell'occhio designato, poi prende una pinza, blocca i movimenti del bulbo, prende la siringa e mi dice "Sentirà un piccolo pop quando l'ago entra" e l'ho sentito tutto. Nonostante l'anestesia. Ho sentito molto più di un piccolo pop. Ho sentito l'urto di una batteria di cristallo lanciata dalla cima di una torre. Sono uscito dal mio corpo e ho visto l'ago infilarsi e scavare. È stata la scena del Cane Andaluso di Bunuel, su di me, senza controfigura o effetti speciali. Mi sono alzato poco dopo, completamente frastornato e sono tornato nella stanza con i miei compagni di avventura. La vittima successiva era una gran figa di almeno 82 anni. Mi ha detto che per lei non era la prima volta, che fa paura ma poi ti ci abitui. Ho aspettato uscisse per vedere come stava. Io stavo di merda ma io ero il junge Mann, io dovevo essere stoico. Ci siamo tolti il camice e la cuffia e le cuffie per le scarpe e ci siamo seduti in silenzio nella sala d'attesa, entrambe con un occhio rosso e gonfio e dolorante. "Prende anche lei la Ubahn?" mi risponde di sì, con una voce di carta velina. "Perfetto, anche io, ci andiamo insieme" e il suo braccio caldo infilato sotto al mio mi ha fatto bene, Vienna non era fredda, mia madre non era distante, io non ero giovane, avevo la sua età. Forse ero suo marito o forse ero solo un amante, devo ancora decidere.
Dopo due settimane l'occhio si è ripreso e ora sta meglio di prima. Mi sono scordato del dolore. Che poi, non è sempre così, che ci si scorda facilmente del dolore? Non è un sistema di difesa del nostro corpo (o cervello) il cancellare il ricordo del dolore? Per riuscire ad andare avanti senza vivere nella paura costante di un ritorno. A me non riesce tantissimo. Mi alleno molto nel ricordare tutto ma di questo dolore specifico mi sono voluto dimenticare. Forse perché dovrò affrontarlo una volta ogni tre mesi ma poco importa. Il mio occhio sta bene e posso stare all'aperto quando c'è il sole senza occhiali! Tanto il dolore torna sempre, in qualche forma diversa, nuova, sorprendente. Ma i minimi momenti di gioia vanno assaporati. Tipo la primavera a Vienna. O una pluriottantenne che orgasma e invoca il nome del defunto marito e gli chiede scusa per aver ceduto alle lusinghe di uno junge Mann.
Questo non è vero, lo sappiamo, ma l'ho dovuto dire alla ragazza che mi ha beccato a fissarle le tette. "Giuro mica le stavo guardando e poi senti, sono pure fidanzato, ecco, è lei, ci siamo conosciuti in ospedale e ci amiamo molto".
Aspetto il ritorno della primavera per mettere alla prova la resistenza del mio occhio potenziato e tra tre mesi ribecco quella gran figa di ottanta e passa anni e sta volta non la accompagno solo alla Ubahn eh no, la porto pure al cimitero a visitare la lapide del defunto marito, perché comunque voglio essere carino, gentile e rispettoso prima di buttarglielo un casino.
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