#Nicola Arcangeli
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Bad movie I have The First Omen 2024
#The First Omen#Nell Tiger Free#Ralph Ineson#Sonia Braga#Tawfeek Barhom#Maria Caballero#Charles Dance#Bill Nighy#Nicole Sorace#Ishtar Currie-Wilson#Andrea Arcangeli#Guido Quaglione#Dora Romano#Michelangelo Dalisi#Anton Alexander#Mia McGovern Zaini#Eugenia Delbue#Charita Cecamore#Federica Santoro#Donatella Bartoli#Marial Bajma-Riva#Mario Opinato#Rachel Hurd-Wood#Nicola Garofalo#Marcello Paesano#Giacomo Henri Dossi#Sylvia Panacione#Daniela Barra#Alessandra Fallucchi#Milena Bozic
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21° Molise Cinema 2023
Paesi in lungo - Concorso opere prime e seconde
In concorso:
Come pecore in mezzo ai lupi Regia: Lyda Patitucci Interpreti: Isabella Ragonese, Andrea Arcangeli, Carolina Michelangeli, Aleksander Gavranic, Clara Ponsot, Gabriele Portoghese, Imma Villa, Tommaso Ragno, 100’
Disco boy Regia: Giacomo Abbruzzese Interpreti: Franz Rogowski, Morr Ndiaye, Laetitia Ky, Leon Lucev, Matteo Olivetti, Robert Wieckiewicz, Mutamba Kalonji, Michal Balicki, 91’
La lunga corsa Regia: Andrea Magnani Interpreti: Adriano Tardiolo, Giovanni Calcagno, Nina Naboka, Barbora Bobulova, Gianluca Gobbi, Aylin Prandi, Stefano Cassetti, Maksim Kostyunin, 88’
Margini Regia: Niccolò Falsetti Interpreti: Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini, Silvia D'Amico, Nicola Rignanese, Paolo Cioni, Aurora Malianni, Valentina Carnelutti, 91’
Piano piano Regia: Nicola Prosatore Interpreti: Dominique Donnarumma, Giuseppe Pirozzi, Antonio De Matteo, Antonia Truppo, Giovanni Esposito, Lello Arena, Massimiliano Caiazzo, 84’
I pionieri Regia: Luca Scivoletto Interpreti: Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio, Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina, Eleonora Danco, Elvira Camarrone, Maurizio Bologna, Tim Daish, Claudio Bigagli, Beth Mc Creton, 86’
Fuori concorso:
Mixed by Erry Regia: Sydney Sibilia Luigi D'Oriano, Emanuele Palumbo, Giuseppe Arena, Francesco Di Leva, Greta Esposito, Cristiana Dell’Anna, Adriano Pantaleo, Chiara Celotto, Fabrizio Gifuni, Adriano Saleri, 110’.
#molise cinema#concorso#fuori concorso#2023#come pecore in mezzo ai lupi#disco boy#la lunga corsa#margini#piano piano#i pionieri#mixed by erry#lyda patitucci#giacomo abbruzzese#andrea magnani#niccolò falsetti#nicola prosatore#luca scivoletto#sydney sibilia
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VILLA STROHL-FERN, "La Casa della vita": una mostra del 1998 in omaggio al valore sempreverde di pittura e scultura...
Nel maggio del 1998 dedicai alla memoria di Villa Strohl-fern una piccola e ben calibrata esposizione di amici artisti, tutti o quasi emergenti dalle selezioni della Quadriennale, con una impostazione stilistica nel solco della tradizione moderna italiana, per una scelta in favore della pittura figurativa. La mostra fu promossa e sostenuta da mia zia Donatella, quale titolare dello studio di Piazzale Flaminio, sede della Associazione Amici di Villa Strohl-fern. Riguardo oggi quel prezioso e memorabile omaggio, e il testo che ne ricavai, con una certa soddisfazione per non dovermi pentire della scelta compiuta: la qualità degli amici pittori ( e di uno scultore eccellente, qual è Giuseppe Bergomi) si è venuta consolidando nel tempo, tanto che la stima nei loro confronti è arricchita dal frondoso albero sempreverde che nutre la loro opera. Elenco di seguito le opere degli artisti partecipanti alla mostra, che intitolai "Villa Strohl.fern. La Casa della Vita", non solo come riferimento allo studio abitazione di mio nonno Francesco, ma dedicato all' intero parco e al sogno che fu di Alfred Strohl: un modello ideale e al tempo stesso esperienza di reale"hortus conclusus" dove il binomio arte-vita segnava uno spazio incantato, lontano dai fragori e dalle tempeste di questo mondo.
1-Giovanni Arcangeli Villa Strohl-fern, 1997
2-Ubaldo Bartolini Incontro a Villa Strohl-fern 1998
3-Giuseppe Bergomi Busto di Marta 1992
4-Aurelio Bulzatti La tela bianca 1998
5-Valeria Cademartori Atelier a Villa Strohl fern 1998
6-Paolo Fiorentino Fulmine non fulmini 1998
7-Giovanni Frangi Souvenir 1998
8-Paola Gandolfi La Villa 1998
9-Paolo Giorgi Nell’aria dove fluttuano le foglie 1997
10-Pierluigi Isola Il parco della memoria 1998
11-Anna Keen L’ingresso nascosto 1998
12-Luca Pignatelli Il volo di Alfred Strohl 1998
13-Franco Polizzi Il pino nello studio 1998
14-Tito Rossini La notte a Villa Strohl fern 1998
15-Nicola Verlato Figura salvata 1998
16-Wainer Vaccari Mistero a Villa Strohl fern 1998
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Mariella Lentini - “Santi compagni guida per tutti i giorni”
È arrivato alla terza edizione il libro della giornalista e scrittrice
Raggi di luce per il nostro cammino. E come i naviganti, nella notte buia, seguono la luce del faro, unica via verso la salvezza, i credenti, pregando, si rivolgono ai santi, fari di luce e di speranza, certi di trovare in loro guida, conforto, aiuto.
È arrivato alla terza edizione il libro della giornalista Mariella Lentini "Santi compagni guida per tutti i giorni" (Edizioni Espansione Grafica). Il saggio (478 pagine, tutto illustrato a colori) descrive vita, opere, miracoli e preziosi insegnamenti di 365 santi e beati, uno al giorno, di ogni epoca e di tutto il mondo. Dalla Mamma Celeste a San Giuseppe, da San Francesco a Santa Chiara, e poi Antonio da Padova, Rita da Cascia, Pio da Pietrelcina, gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, San Martino, Santi Pietro e Paolo, gli evangelisti Marco, Matteo, Luca e Giovanni, Don Bosco e Don Gnocchi, il Papa buono Angelo Roncalli, Papa Giovanni Paolo II, San Carlo Borromeo, Madre Teresa di Calcutta, Teresa d'Avila e Teresa di Lisieux, l'Angelo Custode, Sant'Agnese, Santa Rosalia, San Rocco, San Benedetto da Norcia, Mamma Margherita Occhiena, Santa Ildegarda, San Nicola di Bari... e tanti altri personaggi. Santi compagni guida per tutti i giorni è un libro dedicato soprattutto ai giovani, ai ragazzi di buona volontà, attenti ai bisogni della collettività, meno individualisti, capaci di credere nel cambiamento, di lottare per difendere e diffondere il Bene. I valori passano da giovani agli adulti e dalla questione ambientale, tanto sentita dai giovani di oggi, ad altre istanze il passo è breve, contro la guerra (nel mondo, in famiglia e dentro ognuno di noi) lo sfruttamento del lavoro, il divario tra ricchi e poveri, il disimpegno politico, sociale e culturale. L'amore si trasmette attraverso molte vie, fra queste vi è l'esempio, potente strumento educativo che insegna valori importanti.
La vita dei Santi è una preziosa documentazione che ci giunge come eco lontana ma che mantiene tutta la sua grande efficacia. Storie di persone come noi che con la propria vita hanno lasciato un forte segno d'amore e di speranza per continuare a diffonderli nel tempo, nel mondo, fra tutti noi. Una lettura che vuole prendere ispirazione da personaggi carismatici e forti pur nella loro fragilità umana. Un modo per incontrare culture, storie, missioni lontane ma allo stesso tempo vicine perché ognuno di noi può essere portatore di valori sani e diffonderne i benefici per tutta la collettività, presente e futura. Scritto in modo semplice e scorrevole, è adatto a tutti, bambini, giovani, adulti, anziani: per chi desidera apprendere la storia dell'umanità, un po' di geografia, conoscere storie avventurose e leggendarie, seguire l'esempio di donne e uomini speciali, eppure "normali" come tutti noi, per ritrovare la gioia di vivere e un vero senso da dare alla vita. Lo stesso Vaticano ha apprezzato questo impegnativo lavoro di ricerca e di scrittura di Mariella Lentini, durato tre anni, tanto che Papa Francesco ha inviato all'autrice una lettera di consenso e congratulazioni. I testi di questo libro vengono pubblicati nell'enciclopedia on line più autorevole e completa che ci sia sui santi e beati www.santiebeati.it diretta da Francesco Diani, e il quotidiano indipendente nazionale www.informazionecattolica.it on line (direttore Matteo Orlando) pubblica ogni giorno un testo tratto dal libro con audio biografia. "Radio Maria" ha trasmesso per oltre un anno vari testi del saggio, leggendoli integralmente, al mattino, nell'ambito della rubrica "Il santo del giorno". Il saggio è arricchito dalle presentazioni di Caterina Calabrese, nota giornalista e scrittrice, laureata in Scienze Religiose, Maria Rita Parsi, famosa psicoterapeuta e scrittrice e dall'Avvocato Giangiacomo Dapino, già responsabile diocesano del settore famiglia. Il volume si può ordinare su Amazon.
Mariella Lentini
Mariella Lentini (nata a Palermo il 25 dicembre 1962), giornalista, scrittrice, addetto stampa, ha scritto per Il Giorno, Il Mediterraneo di Palermo, Confidenze, Cosmopolitan e collaborato con Rete 4 (Mediaset). Nel 1997 ha svolto attività di epistolografa (stesura di lettere d’amore su commissione) e nello stesso anno ha partecipato alla mostra del libro “Parole in tasca” al Castello di Belgioioso (PV), presentando una raccolta di sue lettere.
Nel 1999 ha pubblicato un saggio sui maltrattamenti in famiglia “Eclissi d’amore – Storie vere di maltrattamenti in famiglia, psicologi, fisici e sessuali, dagli anni Venti agli anni Novanta” (Espansione Grafica). Ha partecipato alla stesura di alcuni libri di Maria Rita Parsi, tra i quali: “L’alfabeto dei sentimenti” (Oscar Mondadori, 2003); “Ingrati” (Mondadori 2011).
Estimatrice della Regina Elisabetta Seconda, nel maggio del 2021 Mariella Lentini scrisse una lettera indirizzata al Castello di Windsor, dopo la morte dell’adorato marito Filippo Duca di Edimburgo, per manifestare alla Sovrana la propria ammirazione e vicinanza. Elisabetta Seconda rispose alla Lentini con una bellissima lettera, tramite una dama di corte.
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Trust - FX - March 25, 2018 - May 27, 2018
Drama (10 episodes)
Running Time: 60 minutes
Stars:
Donald Sutherland as J. Paul Getty
Hilary Swank as Gail Getty
Harris Dickinson as John Paul Getty III
Michael Esper as John Paul Getty Jr.
Luca Marinelli as Primo
Hannah New as Victoria Holdsworth
Giuseppe Battiston as Bertolini
Sophie Winkleman as Margot
Verónica Echegui as Luciana
Francesco Colella as Leonardo
Donatella Finocchiaro as Regina
Giovanni D'Aleo as Francesco
Nicola Rignanese as Don Salvatore
Niccolò Senni as Stefano "Fifty" Nizzuto
Anna Chancellor as Penelope Kitson
Amanda Drew as Belinda
Andrea Arcangeli as Angelo
Mauro Lamanna as Dante
Silas Carson as Jahangir "Bullimore" Khan
Jo Stone-Fewings as Dennis
Laura Bellini as Gisela Martine Zacher
Sarah Bellini as Jutta Winklemann
Charlotte Riley as Robina Lund
Brendan Fraser as James Fletcher
Recurring
David Agranov as J. Ronald Getty
David Bamber as Bela Von Block
John Schwab as Lang Jeffries
Norbert Leo Butz as Gordon Getty
Kiersten Wareing as Cockney Pauline
#Trust#TV#FX#Drama#2000's#Donald Sutherland#Hilary Swank#Harris Dickinson#Michael Esper#Luca Marinella#Brendan Fraser#Silas Carson
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Il 26 gennaio 1982 con l’arresto di Elisabetta Arcangeli inizia l’operazione di polizia che porterà alla fine del sequestro del Generale Dozier.
26 Gennaio 1982: Torture di Stato a Verona
Le torture al compagno Cesare Di Lenardo da parte die N.O.C.S. a cui ruppero un timpano, bruciarono testicoli e pene , fu sottoposto ad una finta esecuzione nudo e bagnato con sehiate di acqua gelida furono solo una parte di quelle riportate dalla „confessione“ di Salvatore Genova ( funzionario dei N.O.C.S. e succesivamente politicante nel PSDI e nella DC)al settimanale „“L’ESPRESSO“del 06 Aprile 2012. „Confessione“ CHE bene rende il modus operandi della polizia in quel periodo.
Arriva Nicola Ciocia-De Tormentis, lo specialista del waterboarding
Il giorno dopo, a una riunione più allargata, partecipa anche un funzionario che tutti noi conosciamo di nome e di fama e che in quell’occasione ci viene presentato. E’ Nicola Ciocia, primo dirigente, capo della cosiddetta squadretta dei quattro dell’Ave Maria come li chiamiamo noi. Sono gli specialisti dell’interrogatorio duro, dell’acqua e sale: legano la vittima a un tavolo e, con un imbuto o con un tubo, gli fanno ingurgitare grandi quantità di acqua salata. La squadra è stata costituita all’indomani dell’uccisione di Moro con un compito preciso. Applicare anche ai detenuti politici quello che fanno tutte le squadre mobili. Ciocia, va precisato, non agì di propria iniziativa. La costituzione della squadretta fu decisa a livello ministeriale.
Ciocia, che Umberto Improta soprannomina dottor De Tormentis, un nomignolo che gli resta attaccato per tutta la vita, torna a Verona a gennaio, con i suoi uomini, i quattro dell’Ave Maria. Da più di un mese il generale è prigioniero, la pressione su di noi è altissima.
Improta, Fioriolli e Genova “disarticolano” (tradotto: pestano brutalmente) Nazareno Mantovani in un villino appositamente affittato per le torture
Il 23 gennaio viene arrestato un fiancheggiatore, Nazareno Mantovani. Iniziamo a interrogarlo noi, lo portiamo all’ultimo piano della questura. Oltre a me ci sono Improta e Fioriolli. Dobbiamo “disarticolarlo”, prepararlo per Ciocia e i quattro dell’Ave Maria. Lo facciamo a parole, ma non solo. Gli usiamo violenza, anche io. Poi bisogna portarlo da Ciocia in un villino preso in affitto dalla questura. Lo facciamo di notte. Lo carichiamo, bendato, su una macchina insieme a quattro dei nostri. Su un’altra ci sono Ciocia con i suoi uomini, incappucciati. Fioriolli, Improta e io, insieme ad altri agenti, siamo su altre due macchine. Una volta arrivati Mantovani viene spogliato, legato mani e piedi e Ciocia inizia il suo lavoro con noi come spettatori. Prima le minacce, dure, terrorizzanti: “Eccoti qua, il solito agnello sacrificale, sei in mano nostra, se non parli per te finisce male”. Poi il tubo in gola, l’acqua salatissima, il sale in bocca e l’acqua nel tubo. Dopo un quarto d’ora Mantovani sviene e si fermano. Poi riprendono. Mentre lo stanno trattando entra il capo dell’Ucigos, De Francisci, e fa smettere il waterboarding.
Dopo qualche giorno l’interrogatorio decisivo che ci porterà alla liberazione di Dozier, quello del br Ruggero Volinia e della sua compagna, Elisabetta Arcangeli.
Lo stupro di Elisabetta Arcangeli
Io sono fuori per degli arresti e quando rientro in questura vado all’ultimo piano. Qui, separati da un muro, perché potessero sentirsi ma non vedersi, ci sono Volinia e la Arcangeli. Li sta interrogando Fioriolli, ma sarei potuto essere io al suo posto, probabilmente mi sarei comportato allo stesso modo. Il nostro capo, Improta, segue tutto da vicino. La ragazza è legata, nuda, la maltrattano, le tirano i capezzoli con una pinza, le infilano un manganello nella vagina, la ragazza urla, il suo compagno la sente e viene picchiato duramente, colpito allo stomaco, alle gambe. Ha paura per sé ma soprattutto per la sua compagna. I due sono molto uniti, costruiranno poi la loro vita insieme, avranno due figlie. È uno dei momenti più vergognosi di quei giorni, uno dei momenti in cui dovrei arrestare i miei colleghi e me stesso. Invece carico insieme a loro Volinia su una macchina, lo portiamo alla villetta per il trattamento. Lo denudiamo, legato al tavolaccio subisce l’acqua e sale e dopo pochi minuti parla, ci dice dove è tenuto prigioniero il generale Dozier. Il blitz è un successo, prendiamo tutti e cinque i terroristi e li portiamo nella caserma della Celere di Padova. Ciascuno in una stanza, legato alle sedie, bendato, due donne e tre uomini. Tra loro Antonio Savasta che inizierà a parlare quasi subito, e proprio con me, consentendoci di fare centinaia di arresti.
Il giardino dei torturatori
Dopo i quattro dell’Ave maria arrivano i Guerrieri della notte
Ma le violenze non finiscono con la liberazione del generale. Il clima è surriscaldato. Tutti sanno come abbiamo fatto parlare Volinia e scatta l’imitazione, il “mano libera per tutti”. Un gruppo di poliziotti della celere, che si autodefinisce Guerrieri della notte, quando noi non ci siamo, va nelle stanze dove sono i cinque brigatisti e li picchia duramente. Un ufficiale della celere, uno di quei giorni, viene da me chiedendomi se può dare una ripassata a “quello stronzo”, riferendosi a Cesare Di Lenardo, l’unico dei cinque che non collabora con noi. Io non gli dico di no e inizia in quell’attimo la vicenda che ha portato al mio arresto. La mia responsabilità esiste ed è precisa, non aver impedito che il tenente Giancarlo Aralla portasse Di Lenardo fuori dalla caserma. La finta fucilazione e quello che accadde fuori dalla caserma lo sappiamo dalla testimonianza di Di Lenardo. Io rividi il detenuto alle docce. Degli agenti stavano improvvisando su di lui un trattamento di acqua e sale. Li feci smettere ma non li denunciai diventando così loro complice.
Dopo Padova torture anche a Mestre
La voglia di emulare, di menar le mani, di far parlare quegli “stronzi” non si ferma a Padova. Di Mestre so per certo. Al distretto di polizia vengono portati diversi terroristi arrestati dopo le indicazioni di Savasta. I poliziotti si improvvisano torturatori, usano acqua e sale senza essere preparati come Ciocia e i suoi, si fanno vedere da colleghi che parlano e denunciano. Ma l’inchiesta non porterà da nessuna parte.
Quando i giornali cominciano a parlare di torture e scatta l’indagine contro di me e gli altri per il caso Di Lenardo mi faccio vivo con Improta, gli dico che non voglio restare con il cerino in mano, che devono difendermi. Lui promette, dice di non preoccuparmi, ma solo l’elezione al Parlamento propostami dal Partito socialdemocratico mi toglie dal processo. Gli altri quattro arrestati con me vengono condannati in primo grado e, alla fine, amnistiati.
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Più veloce della luce: intervista a Luca Martini
Più veloce della luce: intervista a Luca Martini
E’ da poco uscita per Pendragon “Più veloce della luce”, 23 racconti sui supereroi, curata dagli scrittori Luca Martini e Gianluca Morozzi. 23 differenti mondi, visioni, storie per celebrare una figura così amata come quella del supereroe. Pronti a conoscere il vostro prossimo eroe preferito? Ecco le note sul libro e l’intervista a Luca Martini. (more…)
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#23 racconti#Alberto Petrelli#Andrea Malabaila#Claudio Guerra#Eliselle#Enrico Brizzi#Eva Clesis#Fabio Cicolani#fabio deotto#Fabrizio Corazza#Federico Guerri#Gianluca Mercadante#gianluca morozzi#luca martini#Luca Ricci#Mario Schiavone#Marta Casarini#Massimiliano Maestrello#Nicola Arcangeli#più veloce della luce#Pierluigi Porazzi#raccolta racconti#racconti#Roberto Battistini#Romano De Marco#Sacha Naspini#supereroi#Valerio Valentini.
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Bocce. Raffa. Serie A, Rende sfiora il pari con la capolista. A2: Catanzarese Ko a Napoli
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/bocce-raffa-serie-a-rende-sfiora-il-pari-con-la-capolista-a2-catanzarese-ko-a-napoli/
Bocce. Raffa. Serie A, Rende sfiora il pari con la capolista. A2: Catanzarese Ko a Napoli
Bocce. Raffa. Serie A, Rende sfiora il pari con la capolista. A2: Catanzarese Ko a Napoli
Nella seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A di raffa alla Città di Rende non riesce l’impresa contro la nuova capolista, il Boville Marino Roma, che si conferma squadra ostica e dall’alto livello tecnico. La formazione romana vince in terra cosentina per 5-3 e tocca quota 19 punti. Eppure gli uomini di Cristiano, dopo un primo tempo negativo (chiuso sullo 0-4), nel secondo turno hanno dato vita ad una buona reazione, figlia dei due set di coppia vinti dal collaudato duo Antonio Veloce-Gianfranco Bianco, poi premiato dalla società per la doppia medaglia d’oro ai campionati europei juniores, e da quello vinto dal tandem Spadafora-Mazzuca. 3-5 il risultato finale: la sconfitta di sabato, seppur di misura, lascia i rendesi chiudere il 2019 all’ultimo posto e si torna in campo l’11 gennaio per Fontespina-Città di Rende. Nel nono turno di Serie A2 (girone 3), invece, sabato da dimenticare per la Catanzarese, tornata da Napoli con un rotondo e senza appello 8-0. La trasferta del tutto indigesta in terra campana ferma la corsa in classifica dei giallorossi, pur consapevoli che ci saranno altre partite in cui poter fare risultato. Uniche note liete per la formazione calabrese le discrete prestazioni nel secondo turno di De Giovanni e Perricelli che hanno provato nei set di coppia a rendere meno pesante il passivo. La Catanzarese tornerà in campo, per la prima del 2020, sabato 11 gennaio, per la gara interna contro il fanalino di coda Belfiore Santa Rosa. “LE BOCCE … PER LA VITA” Meno di 24 ore dopo la gara di Rende e qualche chilometro più in là, a Cosenza, è andata in scena la gara regionale per formazioni di coppia a scopo benefico “Le bocce …per la vita”, organizzata dalla società Città di Cosenza insieme al Comitato provinciale Fib bruzio e all’associazione Onco Med (laboratorio oncologico gratuito) a cui è stato devoluto l’incasso delle quote societarie. La gara è stata vinta da Andrea Granata e Fabio Toteda della Città di Cosenza che in finale hanno superato la coppia Francesco Trotta-Angelo Murano (Città di Montalto). Per l’occasione premiati dai vertici FIB territoriali gli atleti cosentini Fabio Toteda, Andrea Granata e Domenico Giannotta per il titolo di campioni d’Italia di terna 2019 (categoria A). TABELLINO MASSIMA SERIE Città di Rende vs Boville Marino 3-5 (39-51) Mazzuca-Bianco-Veloce vs Palma-Nanni-Santucci 1-8; Bianco vs Nanni 6-8; Carbone vs G. Di Nicola 6-8; Parise vs G. Di Nicola 0-8; Bianco-Veloce vs Palma-Nanni 8-0, 8-5; Mazzuca-Spadafora vs G. Di Nicola-Santucci (2° set D’Agostino) 2-8, 8-6 All. Città di Rende: Gianluca Cristiano (dir. A. Mondera) All. Boville Marino: Giulio Arcangeli (dir. F. Roggi) Direttore: Emilio Segreti di Cosenza (arbitri: D. Conte – E. Gaudio) Classifica: Boville Marino 19, Fashion Cattel 17, Montesanto 17, Aper 13, Nova Inox Mosciano 13, Fontespina 9, Montegranaro 7, Città di Rende 5 TABELLINO SERIE A2 Kennedy-A.F. Accessori vs Catanzarese 8-0 (64-33) Laudato-Pappacena F.-Lamarca vs Perricelli-De Giovanni-Zaffino 8-5; Pappacena F. vs De Giovanni 8-5; Pappacena G. vs Piperis (sost. Rotundo) 8-1 e 8-1; Laudato-Lamarca vs Perricelli (sost. Fabiani)-De Giovanni 8-7 e 8-7; Pappacena G.-Califano vs Piperis-Zaffino 8-2 e 8-7.
Nella seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A di raffa alla Città di Rende non riesce l’impresa contro la nuova capolista, il Boville Marino Roma, che si conferma squadra ostica e dall’alto livello tecnico. La formazione romana vince in terra cosentina per 5-3 e tocca quota 19 punti. Eppure gli uomini di Cristiano, dopo un primo tempo negativo (chiuso sullo 0-4), nel secondo turno hanno dato vita ad una buona reazione, figlia dei due set di coppia vinti dal collaudato duo Antonio Veloce-Gianfranco Bianco, poi premiato dalla società per la doppia medaglia d’oro ai campionati europei juniores, e da quello vinto dal tandem Spadafora-Mazzuca. 3-5 il risultato finale: la sconfitta di sabato, seppur di misura, lascia i rendesi chiudere il 2019 all’ultimo posto e si torna in campo l’11 gennaio per Fontespina-Città di Rende. Nel nono turno di Serie A2 (girone 3), invece, sabato da dimenticare per la Catanzarese, tornata da Napoli con un rotondo e senza appello 8-0. La trasferta del tutto indigesta in terra campana ferma la corsa in classifica dei giallorossi, pur consapevoli che ci saranno altre partite in cui poter fare risultato. Uniche note liete per la formazione calabrese le discrete prestazioni nel secondo turno di De Giovanni e Perricelli che hanno provato nei set di coppia a rendere meno pesante il passivo. La Catanzarese tornerà in campo, per la prima del 2020, sabato 11 gennaio, per la gara interna contro il fanalino di coda Belfiore Santa Rosa. “LE BOCCE … PER LA VITA” Meno di 24 ore dopo la gara di Rende e qualche chilometro più in là, a Cosenza, è andata in scena la gara regionale per formazioni di coppia a scopo benefico “Le bocce …per la vita”, organizzata dalla società Città di Cosenza insieme al Comitato provinciale Fib bruzio e all’associazione Onco Med (laboratorio oncologico gratuito) a cui è stato devoluto l’incasso delle quote societarie. La gara è stata vinta da Andrea Granata e Fabio Toteda della Città di Cosenza che in finale hanno superato la coppia Francesco Trotta-Angelo Murano (Città di Montalto). Per l’occasione premiati dai vertici FIB territoriali gli atleti cosentini Fabio Toteda, Andrea Granata e Domenico Giannotta per il titolo di campioni d’Italia di terna 2019 (categoria A). TABELLINO MASSIMA SERIE Città di Rende vs Boville Marino 3-5 (39-51) Mazzuca-Bianco-Veloce vs Palma-Nanni-Santucci 1-8; Bianco vs Nanni 6-8; Carbone vs G. Di Nicola 6-8; Parise vs G. Di Nicola 0-8; Bianco-Veloce vs Palma-Nanni 8-0, 8-5; Mazzuca-Spadafora vs G. Di Nicola-Santucci (2° set D’Agostino) 2-8, 8-6 All. Città di Rende: Gianluca Cristiano (dir. A. Mondera) All. Boville Marino: Giulio Arcangeli (dir. F. Roggi) Direttore: Emilio Segreti di Cosenza (arbitri: D. Conte – E. Gaudio) Classifica: Boville Marino 19, Fashion Cattel 17, Montesanto 17, Aper 13, Nova Inox Mosciano 13, Fontespina 9, Montegranaro 7, Città di Rende 5 TABELLINO SERIE A2 Kennedy-A.F. Accessori vs Catanzarese 8-0 (64-33) Laudato-Pappacena F.-Lamarca vs Perricelli-De Giovanni-Zaffino 8-5; Pappacena F. vs De Giovanni 8-5; Pappacena G. vs Piperis (sost. Rotundo) 8-1 e 8-1; Laudato-Lamarca vs Perricelli (sost. Fabiani)-De Giovanni 8-7 e 8-7; Pappacena G.-Califano vs Piperis-Zaffino 8-2 e 8-7.
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CAGLI – “Questo luogo per me è importantissimo. Sono molto legato a Cagli perché mi ha permesso di riempire tanti cassetti di ricordi e di emozioni che metto nel mio lavoro. Rappresenta il tempo in cui ho potuto pensare e vedere con calma, grazie anche alle persone che ho avuto intorno, che mi hanno insegnato il dialogo. Oggi siamo incollati ai social, che anch’io uso tanto, ma ciò che voi giovani dovete costruire sono i contenuti. Quello che mi ha sorpreso di tutti i grandi con cui ho lavorato, dalle star del cinema alle top model, è la forte dedizione al lavoro, la determinazione ed il lavoro fatto su se stessi. Dovete avere un desiderio forte di continuare a cercare, guardando innanzitutto dentro di voi, prima che fuori. Il successo lo determinate voi, non il mondo esterno”.
E’ l’esortazione di Simone Guidarelli, uno dei più importanti stylist e fashion editor italiani (ha realizzato numerosissime copertine per Vanity Fair, Glamour e Harper’s Bazar ed è stato consulente all’immagine di modelle e attrici tra cui Nicole Kidman, Eva Erzigova, Monica Bellucci, Lindsay Lohan) ai 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale (di cui 78 con lode) presenti al Teatro comunale di Cagli per l’evento “La sfilata dei 100”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Cagli, l’istituzione Teatro Comunale di Cagli diretta da Sandro Pascucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Istituto tecnico “Bramante – Genga” di Pesaro e la Pro loco di Cagli.
Intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani, l’ospite d’onore della serata, “cagliese doc” come lo ha definito il sindaco Alberto Alessandri nel suo saluto, ha raccontato vari aneddoti della sua attività, che da oltre 20 anni si svolge a Milano e che lo vede spesso in giro per il mondo. “Mi sento forte dentro – ha poi aggiunto – di questa mia origine cagliese, è come una ciambella in mezzo all’oceano, quanto torno i miei amici e la mia famiglia sono qua”.
L’importanza del viaggiare e fare esperienze, ma anche delle radici è stata sottolineata dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. “E’ giusto che facciate conoscenza del mondo – ha detto ai giovani – ma è importante che torniate con la vostra ricchezza per costruire il vostro futuro qui da noi”.
La serata, condotta da Patrizia Paoloni dell’Ufficio Pubblica istruzione della Provincia insieme agli studenti del corso “Gestione eventi pubblici e privati” dell’Itet “Bramante – Genga” (coordinati dalla dirigente scolastica Anna Gennari e dai docenti Roberto Paolucci e Alessandro Piergiovanni), ha visto anche gli interventi della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi (che ha espresso gratitudine agli studenti eccellenti evidenziando come il loro successo rappresenti una conferma della capacità degli insegnanti e di tutto il personale scolastico di fare una buona scuola) e del consigliere regionale Gino Traversini (che ha evidenziato una serie di opportunità offerte dalla Regione Marche sui versanti dell’alta formazione, borse di ricerca, accompagnamento al lavoro, corsi all’estero, indicate anche nel sito istituzionale).
Nel corso dell’evento (suddiviso in due distinti appuntamenti in considerazione della location e dell’elevato numero di partecipanti e accompagnatori), si è esibito lo studente Gianmarco Primavera con la canzone “La vita ti dà” di cui è autore, vincitrice di un premio assegnato dall’Università di Camerino, così come un altro momento musicale molto apprezzato è stato quello che ha visto esibirsi al pianoforte e sax Donato Suriano e Graziano Pennacchini, rispettivamente docente ed ex docente del “Bramante – Genga”. Ogni appuntamento è stato aperto da un video realizzato dagli studenti del “Bramante – Genga” con il coordinamento dell’insegnante Lorena Farinelli, mentre al termine dei due eventi è stato allestito un rinfresco dalla Pro loco di Cagli.
QUESTI I NOMI DEI 271 DIPLOMATI CON 100/100 di cui 78 con lode:
IIS A. “CECCHI” DI PESARO: Enrico Borra, Diego Cardellini, Giorgio Foschi, Marco Ticchi, Eleonora Baggiarini (con lode), Riccardo Panfilo (con lode), Alice Betti, Thomas Giannetta, Caterina Marzi, Nicola Paolinelli, Mattia Berluti, Marco Tonelli, Cecilia Borgogelli, Martina Sartini, Andrea Abbati.
IIS “DONATI” DI FOSSOMBRONE: Jessica Elia, Roberta Gargiulo, Zineb Outaibi, Noemi Andreoli, Asia Malipiero (con lode), Rebecca Ripalti (con lode), Arianna Sabbatucci, Sara Tenaglia, Hind El Holoui, Tommaso Paoloni (con lode), Linda Rondina (con lode), Maddalena Vedovi, Martina Farsetti, Ouxiang Jiang, Giuditta Rondinini.
IIS “MENGARONI” DI PESARO: Giorgia Aiudi, Veronica Scaini, Chiara Magro, Sofia Marini, Alyssa Ceccolini, Alice Garlati, Marco Sperindio, Jlayng Zhou, Gaia Fabbretti (con lode).
IIS “RAFFAELLO” DI URBINO: Giulia Carpineti, Greta Comedini (con lode), Beatrice Dellonte, Danilo Di Berardino (con lode), Anita Miale, Ada Antonioni, Clizia Mochi, Ilaria Ugoccioni (con lode), Ilaria Federici, Aurora Sani, Gaia Fabbri, Francesca Pia Iannone (con lode), Alessandra Matteucci, Maddalena Bigini (con lode), Laura Cappuccini (con lode), Valentina Casicci, Maria Vittoria Mari, Martina Mazzanti, Valeria Marchionni, Sofia Piccari, Alice Dini, Jennifer Diotalevi (con lode), Matteo Palma (con lode).
IIS “S.MARTA – BRANCA” DI PESARO: Marco Rossi, Massimo Tombari, Davide Mancini, Gloria Tittarelli, Iliria Urru, Concetta Potolicchio (con lode), Asia Maiello.
IO “DELLA ROVERE” DI URBANIA: Denis Angeli (con lode), Giada Pierucci (con lode), Alex Ragnucci, Michela Lani.
IO “MONTEFELTRO” DI SASSOCORVARO: Leonardo Muccioli, Matteo Marco Montanari, Jody Ravaioni, Andrea Segantini.
IPSIA “BENELLI” DI PESARO: Alberto Conti, Caterina Giunti, Alice Battisti (con lode), Samuele Giubilei (con lode), Andrea Scognamiglio, Daniela Arnone, Matteo Barbari, Giorgia Carloni.
ITET “BRAMANTE GENGA” DI PESARO: Dario Ciacci (con lode), Andrea Conti, Dmitrii Doroftei, Zaccaria Pettinelli, Federico Lunadei, Riccardo Tamburini, Alessandro Marcolini, Federico Ugolini, Sofia Pieri, Federico Sutera (con lode), Federico Tognacci, Sofia Galeazzi (con lode), Michele Marchionni, Irene Panici (con lode).
ITIS “MATTEI” DI URBINO: Lorenzo Rulli, Lorenzo Belfiore, Giulia Mencarelli, Andrea Mezzolani, Nicolò Papale, Camilla Penserini, Andrea Pierini, Antonio Emanuele Pepe, Gioele Pascucci, Anna Bresciani (con lode), Giada Giardini (con lode), Giacomo Sbrega (con lode), Lorenzo Vitalini (con lode), Matteo Alessandrini (con lode).
LICEO “STORONI” LA NUOVA SCUOLA” DI PESARO: Emma Giunta (con lode), Francesca Mattioli (con lode).
LICEO “MAMIANI” DI PESARO: Rebecca Fonti, Isabella Gori, Gloria Mazzolini, Alessio Moretti (con lode), Pietro Sanchioni (con lode), Jacopo Scavolini, Diego Vennarini, Giovanni Zagaria, Brian Bartolucci, Rachele Bonometto (con lode), Alice De Simone (con lode), Emma Urbinati, Pietro Carlotti (con lode), Filippo Ferri (con lode), Francesca Filippini, Virginia Tonelli (con lode), Sharon Cortese, Beatrice Faragona (con lode), Armanda Mehmeti, Raffaella Purcaro, Elisa Andreatini, Elena Arcangeli, Pamela Palillo, Elisa Vagnini (con lode), Mattia Damiani, Damiana Dradi, Giulia Ridolfi, Virginia Donati, Virginia Piastra, Anna Polidori, Laura Camilloni, Chiara D’Angelo, Luca Leonardi, Rita Sosta, Lucia Sperandio, Enrico Brunori (con lode), Laura Fuligno, Eleonora Piermaria, Martina Aiudi, Nikol Oleynykova, Alessia Talamelli, Nicole Santacà, Giulia Betti (con lode), Giulia Buscaglia, Sofia Errede (con lode), Christian Santangeli (con lode); Elena De Luca, Sara Gambini (con lode), Mauro Augusto Mondo, Veronica Olivieri, Maruia Luisa Prioli (con lode), Sara Curatolo (con lode).
LICEO “LAURANA BALDI” DI URBINO: Virginia Bastianelli, Benedetta Cecconi, Elena De Angeli (con lode), Maddalena Belelli (con lode), Giorgia Micci, Filippo Alessandroni (con lode), Riccardo Mainardi (con lode), Leonardo Sollazzo, Anna Carbonari, Matilde Dondi (con lode), Federico Sirocchi (con lode), Paolo Angelini, Tommaso Capomagi, Nicholas Pieretti (con lode), Giulio Traversa.
LICEO “MARCONI” DI PESARO: Danila Saltarelli (con lode), Giulia Lazzari, Giulia Saccomandi, Carlo Centis, Tommaso Costantini, Riccardo Cucchiarini, Valentina Moretti (con lode); Arianna Presepi (con lode), Mihai Daniele Hlatcu (con lode), Francesco Imperiale, Davide Marchesi, Gianmarco Miele, Beatrice Foglietta (con lode), Alessandro Mancini (con lode), Giovanni Mariani, Matteo Piunti, Federico Umbri, Giovanni Bartolucci, Ilenia Carboni (con lode), Giacomo cecchini, Agnese Galeazzi (con lode), Anita Gardi (con lode), Paola Grieco, Elia Malaventura.
LICEO “NOLFI APOLLONI” DI FANO: Chiara Fiorelli, Ivan Facenda, Aurora Pozzi, Emilia Verdini, Anna Lisa Zampa (con lode), Martina Broccoli (con lode), Rebecca Lanci (con lode), Veronica Orciari, Lara Sartini, Vittoria Tanfani, Alessia Mei, Sofia Gentili, Cristina Cicetti (con lode), Maud Natalucci (con lode), Tommaso Spadoni, Gian Marco Colombo, Laura Ester Marini, Ginevra Renga, Michela Sabbatucci, Rebecca Tonelli (con lode).
LICEO “SCUOLA DEL LIBRO” DI URBINO: Maya Bernacchia, Angelica Elise Vanni, Caterina Barcelli, Ettore Lombardi, Lilia Mauroner, Gabriel Paja, Jennifer Conti, Lorenza Longhi (con lode), Nicole Tempini, Alessio Dimo, Selene Colonna, Rachele Marini, Chiara Paci, Leonardo Pipicella, Sara Balassone, Matteo Cecconi, Sofia Zenobi (con lode).
LICEO “TORELLI” DI FANO – PERGOLA: Raja Abdoussi, Arturo Cesari, Lorenzo Gramolini (con lode), Tommaso Rondini, Margherita Cercolani, Costanza Piroddi, Chiara Frati (con lode), Sofia Bartocci, Samuele Ceccarelli, Giovanni Orazi, Marco Conenna (con lode), Eleonora Mucchietto (con lode), Elia Buoncompagni, Paolo Giombi (con lode), Francesco Ansuini.
POLO 3 DI FANO – Giulia Alessandroni (con lode), Giulio Zandri (con lode), Chiara Andreoletti, Veronica Vegliò, Alessia Cerreti, Francesca Di Renzo, Alessandro Rovinelli, Anna Massanelli, Alberto Nicolini, Luca Tergolina Gislanzon, Ioan Suldac, Laura Rosati, Gabriel Cerisoli.
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1. Stanza Origini. Adria, Museo della Cattedrale (piano terra) – “Designer: John Volpato e Sebastiano Trevisan; Direzione lavori: arch. Nicola Azzi” © John Volpato, 2015.
La recente fondazione di nuovi musei nel territorio veneto costituisce una sfida importante in tema di politica sociale e culturale, sia nel caso in cui si tratti del rinnovamento di spazi e del riallestimento delle antiche collezioni dei musei civici a Belluno e Vicenza – sia quando abbiano rilevanza alcune raccolte storiche come quelle del Museo della Cattedrale di Adria e del Museo Nazionale della Collezione Salce a Treviso: esse acquistano solo ora – all’atto dell’apertura al pubblico come musei – quella visibilità garantita dall’esistenza di una sede istituzionale, luogo fisico e al tempo stesso spazio di comunicazione e interazione con il pubblico di visitatori.
Tra qualche anno sarà possibile valutarne al meglio la fisionomia e la crescita, nella misura in cui riusciranno a radicarsi nel contesto di appartenenza e a divenire presidi di memoria collettiva e strumenti di conoscenza per i cittadini e le nuove generazioni.
La sfida più impegnativa è di certo demandata ai musei ecclesiastici come il Museo della Cattedrale di Adria, i quali hanno il difficile compito di “parlare” con un linguaggio “moderno” di temi e contenuti che affondano nel mistero, nella fede, nel sacro, nei riti e nelle consuetudini con cui accompagnano l’uso e la fruizione quotidiana di beni quali un fonte battesimale, un paramento liturgico, una pala d’altare, una campana, un calice o un reliquiario.
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3. Stanza Vesti. Adria, Museo della Cattedrale (primo piano) – “Designer: John Volpato e Sebastiano Trevisan; Direzione lavori: arch. Nicola Azzi” © John Volpato, 2015.
2. Stanza Tesoro. Adria, Museo della Cattedrale (primo piano) – “Designer: John Volpato e Sebastiano Trevisan; Direzione lavori: arch. Nicola Azzi” © John Volpato, 2015.
Il caso di Adria appare esemplare in quanto il museo è contiguo alla Cattedrale che, come spesso avviene nei secoli per questo genere di edifici, ha subito alcuni rifacimenti significativi, tali da modificarne in maniera sostanziale l’assetto primitivo, di cui tuttavia restano visibili varie testimonianze: parti frammentarie di decorazioni, arredi sacri, murature, corpi di fabbrica ormai alterati e difficilmente leggibili, che convivono uno accanto all’altro in una stratificazione distintiva del vissuto storico della chiesa.
Il museo, inaugurato nel 2015, diviene pertanto lo strumento di lettura privilegiato per saldare e mettere in relazione tra loro le partiture di un complesso eterogeneo fino a renderlo nuovamente unitario, in quanto è stato allestito nell’area dove si sviluppava l’antica cattedrale medievale, sorta alla metà dell’anno Mille e consacrata nel 1184, di cui sopravvive l’abside centrale, ora a livello interrato come una cripta e decorata con sei immagini clipeate di apostoli.
La seconda cattedrale, intitolata a San Giovanni Battista, fu riedificata nello stesso luogo e ampliata nel 1407: anticamente a tre navate, era ornata di altari e opere d’arte, tra cui due pregevoli pale in terracotta eseguite alla metà del XV secolo dallo scultore Michele da Firenze, ridotte in frammenti ora accostati – dopo un intervento di restauro – su un fondale unitario di forma cuspidata, che si colloca in uno spazio sopraelevato di giuntura tra la vecchia fabbrica, dismessa a fine Settecento, e la terza e attuale cattedrale, costruita a più riprese agli inizi dell’Ottocento.
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5. Michele da Firenze, Santo Stefano, terracotta, 1440 circa. Adria, Museo della Cattedrale (primo piano) © Debora Tosato, 2017.
4. Michele da Firenze, Madonna con il Bambino, santi, conchiglie e pilastrini (ricomposizione di pala d’altare), terracotta, 1440 circa. Adria, Museo della Cattedrale (primo piano) © Nicola Azzi, 2012.
6. Cattedrale di San Giovanni (veduta d’insieme). Adria, Museo della Cattedrale © Nicola Azzi, 2012.
7. Apostoli, affresco, sec. XI. Adria, Museo della Cattedrale © John Volpato, 2015.
Consacrata nel 1882 ai Santi Pietro e Paolo, si contraddistingue per una struttura di notevoli dimensioni, decorata all’interno dal pittore accademico veneziano Sebastiano Santi (1789-1866), autore degli affreschi e delle tele che abbelliscono il presbiterio, e di due monumentali pale d’altare. Nella chiesa sono state inoltre ricollocate alcune opere d’arte della vecchia cattedrale, tra cui appaiono degni di nota un Crocifisso ligneo degli inizi del XVI secolo e il bassorilievo copto raffigurante la Madonna con il Bambino tra gli arcangeli Michele e Gabriele (VI secolo), murato nel terzo pilastro a sinistra.
Il museo è stato suddiviso in sezioni tematiche: le Origini (allestimento dei reperti più antichi), la Quadreria (galleria di ritratti di cardinali, vescovi e prelati), il Tesoro (oggetti liturgici di pregio), il Coro (sculture frammentarie in terracotta di Michele da Firenze), le Vesti (selezione di paramenti sacri). Il percorso prevede anche l’accesso a quanto rimane dell’antica Cattedrale, divenuta ora parte integrante del museo e ripristinata grazie a un accurato restauro.
L’installazione di un dispositivo multimediale su una parete in legno, denominato Muro del Tempo, permette al visitatore di visualizzare l’intero archivio di dati e immagini delle opere d’arte – comprese quelle attualmente in deposito – in un tracciato cronologico e tematico (crocifissi, reliquie e reliquiari, documenti e dipinti, paramenti e merletti, marmi e cotti) che può essere consultato in maniera semplice e immediata, toccando le icone colorate.
8. Vaso battesimale, alabastro, sec. XI-XII. Adria, Museo della Cattedrale © John Volpato, 2015.
INFORMAZIONI Museo della Cattedrale di Adria Piazzetta Campanile 45011 Adria Tel. 0426.40151
Orari di apertura Mercoledì e sabato dalle 10.00 alle 12.00
Progettazione architettonica e direzione lavori Arch. Nicola Azzi
Progettazione allestimento, spazi multimediali e “Muro del Tempo” John Volpato, Sebastiano Trevisan
[ilink url=”http://storiedellarte.com/wp-content/uploads/2017/07/Presentazione_Museo_Adria.pdf” style=”download”]Clicca QUI per scaricare gratuitamente la brochure di presentazione del museo[/ilink]
Per eventuali richieste di visite guidate, anche in giorni diversi, scrivere a: [email protected]
Sito web ufficiale: http://cattedraleadria.it/web/museo/
Pagina facebook: https://www.facebook.com/Museo-della-Cattedrale-di-Adria-939241919507774/?ref=br_rs
Crediti 1, 2, 3, 7, 8: foto di John Volpato, 2015 – © tutti i diritti riservati”; 4, 6: foto di Nicola Azzi, 2012 – © tutti i diritti riservati”; 5: “foto di Debora Tosato, 2017 – © tutti i diritti riservati”
Pubblicazioni
Introduzione al Museo della Cattedrale di Adria, [s.l.] 2016.
Guida della Chiesa Cattedrale di Adria, a cura di Aldo Rondolina, Enrico Noè, Adria 2008.
"Alla scoperta dei musei di nuova generazione: il Museo della Cattedrale di Adria", di D. Tosato La recente fondazione di nuovi musei nel territorio veneto costituisce una sfida importante in tema di politica sociale e culturale, sia nel caso in cui si tratti del rinnovamento di spazi e del riallestimento delle antiche collezioni dei musei civici a Belluno e Vicenza – sia quando abbiano rilevanza alcune raccolte storiche come quelle del Museo della Cattedrale di Adria e del Museo Nazionale della Collezione Salce a Treviso: esse acquistano solo ora - all’atto dell’apertura al pubblico come musei - quella visibilità garantita dall’esistenza di una sede istituzionale, luogo fisico e al tempo stesso spazio di comunicazione e interazione con il pubblico di visitatori.
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5° giorno 16-05-2017: KAZANLAK-BACHKOVO-PLOVDIV (160km)
Alle 09.00 visitiamo il moderno Museo delle Rose di Kazanlak, con tutti i macchinari antichi per la produzione dell'olio di rose, il motore e petrolio della valle.”Ogni primavera, nel mese di maggio, quando la cima del Triglav è ancora coperta di neve, a valle fioriscono le rose. L'essenza di rosa prodotta in Bulgaria è ricercata in tutto il mondo. Fu all'inizio del XVIII secolo che il rosaio era stato piantato in questa valle, portato dalla lontana Persia.” Non manca un piccolo shopping center per la gioia delle nostre donne. In 4' siamo alla celebre Tomba Tracia patrimonio UNESCO. Per motivi di conservazione, visitiamo la perfetta replica del monumento dai vivaci affreschi. “La Tomba Tracia di Kazanlak è un capolavoro dell'arte ellenistica della fine del IV sec. a.C.. La fattura è magnifica e desta la meraviglia dei visitatori con i colori delle scene affrescate sulle pareti, rappresentanti fatti di vita quotidiana e di guerra.” Mi stacco dal gruppo -impegnato nelle forbite spiegazione di Kamen, la nostra guida- per entrare da solo nella camera tombale che è cosi piccola che per fotografare l'affresco sulla cupola poggio la fotocamera per terra. Alle 11.10 partiamo per Bachkovo. Sostiamo due volte per fotografare roseti fioriti e facciamo una sosta idraulica. Alle 14.05 ci fermiamo lungo la strada in un ristorante con cantina dove pranziamo. Alle 15.15 siamo al secondo monastero della Bulgaria, dalla storia millenaria, meta molto frequentata dai pellegrini di tutta la Bulgaria, celebre per i preziosi manoscritti e antichi volumi che vi sono conservati e per il ciclo pittorico che ricopre completamente il monastero, la chiesa e l’ossario. “Fu fondato nel XI secolo dai fratelli georgiani Bakurian. E' situato nei monti Rodopi, sulla riva destra del fiume Cepelarska, a 30 km dalla città di Plovdiv. L'edificio più antico conservatosi fino ad oggi e l'ossario a due piani. Il primo è destinato alla tumefazione, mentre il secondo e adibito a chiesa con navata. Nell'ossario sono custodite le immagini dei fratelli Bakurian e del Re Bulgaro Ivan Alexander, protettore del convento nel secolo XIV. Sul luogo dove era stata eretta dai fratelli fondatori la prima chiesa del monastero, nel XVII sec. venne costruita la chiesa conventuale centrale di Santa Maria. In essa è custodita un'icona ornata d'argento risalente all'anno 1311. Il piano inferiore della chiesa dei Santi Arcangeli Michele e Gabriele e la chiesa di San Nicola sono dipinti dal noto pittore bulgaro del XIX sec. Zahari Zograph. Gli affreschi di soggetti biblici sono eccellenti campioni dell'arte risorgimentale bulgara. Di particolare interesse è la composizione “Il Giudizio Universale” in San Nicola. Nel Monastero di Backovo fu esiliato il patriarca bulgaro Evtimi, dopo la caduta della capitale, Velico Tarnovo, sotto i colpi degli ottomani, nel XIV sec..” La chiesa di S.Nicola è chiusa. Fotografo gli esterni e scatto tre foto dell'interno infilando la mano con la macchina fotografica nella spazio tra le due ante del portone centrale chiuso con una catena. Altre due foto riesco a scattarle seguendo le belle invitate ad un battesimo, ma vengo sgamato subito e “gentilmente” invitato ad accomodarmi fuori. Proseguiamo alle 16.30 per Plovdiv dove arriviamo alle 17.10. 25' dopo sono in libera uscita. L'hotel dista poco più di 2km dal Odeon Romano che segna l'inizio del centro storico. Decido di andare a piedi. Dopo l'Odeon visito il Giardino di Tsar Simenon; la zona pedonale di Knyaz Alexander I fino al Stadio Romano; la Moschea Dzhumaya e mi inerpico fino alla Cattedrale dell'Assunzione della Santa Madre di Dio. Alle 19.20 ritorno sui miei passi e arrivo in hotel alle 20.10 direttamente in ristorante dove i miei compagni di viaggio mi aspettano per la cena già da 10'. Dopo cena sono troppo stanco per uscire di nuovo.
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Buon Giorno
1 Morning Caffe stop - La Voglia Di Scannarli Tutti Quanti by Fiorenzo Carpi
This upbeat, silly tune from the film 1971 film “La Vacanza" by Tito Brass is the perfect way to start the day. Head over to your favorite cafe or maybe stop by somewhere new and indulge in a cappuccino, maybe in an espresso, it’s up to you. Sit on the patio, read the news or if you brought your journal along scribble down some of the things you saw on your way.
2 Market stalls around the Piazza - Il Charleston di Giulietta by Nino Rota
When it comes to Italian composers, Nino Rota is definitely my favorite. He worked alongside Federico Fellini composing scores for his film from 1950 to 1979. This song, from their 1969 film “Giulietta degli Spiriti", is perfect for a montage through the market stalls around the Piazza della Repubblica and the Baths of Diocletian. Browse through vintage books, records, and pick up some one of a kind prints or illustrations. Don’t forget that prices aren’t fixed! Bargain, bargain, bargain!
3 A Visit to an Open Air Market - Fosche Virtuose by Fiorenzo Carpi
This clumsy little tune from Fiorenzo Carpi, the composer most notable for his “Pinocchio” theme, is ideal for a trip to pick up something quick at one of your favorite open air markets. Squeeze your tomatoes gently to tell if they're ripe and ready for the taking, weave through stalls and maybe bargain over the prices of meats and cheese and ask to try a little bit of everything.
4 A Walk to the Spanish Steps - Cha, Cha, Cha by Carlo Rustichelli
If you can, why don’t you just Cha Cha your whole way to the Spanish Steps to this little number by Carlo Rustichelli from the 1962 film “Mama Roma” by Pier Paolo Pasolini. Maybe some people will join you along the way!
Buona Sera
5 Lunch at Harry’s Bar - La Dolce Vita by Nino Rota
Take in a lunch on the patio of Harry’s Bar on Via Veneto. The restaurant has been made famous from it’s feature in Fellini’s classic 1960 film “La Dolce Vita” which stars the effortlessly handsome Marcello Mastroianni and the sultry Anita Ekberg. It was the place to be for stars like Sophia Loren and our very own Frank Sinatra and today is still frequented by many celebrities
6 The Gardens of the Villa Borghese - Ginger e Fred by Nicola Piovani
After lunch at Harry’s Bar stroll over to the gardens of the Villa Borghese. Take in the fountains and the lush trees and just get lost to the theme of Ginger and Fred by the classical musician, theater and film score composer Nicola Piovani
A Weekend Trip to Firenze
7 Train ride through the Countryside - Amarcord Theme by Nino Rota
The 1973 dramady “Amarcord” is quiet possibly my favorite Italian film, and the theme by Nina Rota is the perfect companion to a morning spent gliding through the rich Italian countryside; with its fields, hill towns, and lush umbrella pines. Do not sleep on trains. Sit back and watch as the whole of a Italy opens herself up to you, allowing you to witness her many wonders.
8 Antique Market in Chiavi - Arcangeli Twist by Sandro Brugnolini
There is a fantastic Antique market in the neighborhood of Chiavi that’s open everyday from 7 am to 8 pm. It’s somewhat hard to find, but if you can it will not disappoint! Arcangeli Twist,by the Roman composer and alto sax player Alessandro “Sandro” Brugnolini, is the ultimate song to a montage of friends digging through a mess of buttons, vintage fabrics, housewares, furniture and clothes. You can find some amazing things here spanning from 3 to 100 euro!
9 Jazz Club Firenze - Blue Rhythm Festival by Piero Piccioni
If you are looking for a fun night out in Florence, look no further than Jazz Club Firenze. A literal underground jazz club that features acts from all around the world. Jazz acts are followed by sick DJ sets and you are bound to mingle and cut a rug with some locals and fellow tourists. For only 6 euro you get a lifetime membership and a free drink and memories to take to your grave! This funky tune by composer Piero Piccioni just oozes with the dark and sexy vibes Jazz Club Firenze churns out every night.
Una notte a Roma
10 Dinner in Trastevere - Un caffe sulla Banchina by Ennio Morricone
This side of the river is my absolute favorite. For dinner, try the family owned and run trattoria Da Corrado, then take a stroll through the tight, cobble stoned streets and people watch to this tune by Ennio Morricone, the Roman composer, orchestrator, conductor, and trumpet player, from the 1965 comedy by Luciano Salce.
11 Late Night stroll through Monti - Tribute to Morricone by Alessandro Alessandroni
What blew me away the most about Italy, was how quiet the cities get at night. Walk through the neighborhood of Monti, with nowhere in mind to this song by the Roman composer Alessandro Alessandroni. It’s spaghetti western feel will make you feel like a lonely cowboy as you walk through the dark and empty streets of the Eternal City.
12 By the Tiber at Moonlight - Crepuscolo sul Mare by Piero Umiliani
The Tiber at night is a dream. When the business of the day is put to rest, walk slowly down the sidewalks, con-caved by the tread of thousands before you and listen to Crepuscolo sul Mare by Piero Umiliani and try not to cry, I dare you.
13 In a Cozy Corner of some dim lit Bar - Notturno Blues by Giorgio Gaslini
This song by Griogio Gaslini from the 1961 film “La Notte” by Michelangelo Antonioni pairs nicely with a glass of red wine, a chair and a nice view of a beautiful Italian couple engaging in some hot displays of affection. If you’re looking for a recommendation, Black Market in Monti is perfect. Bask in the red glow of this underground hot spot.
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La “squadra speciale” UCIGOS diretta da Umberto Improta e Gaspare De Francisci (e composta da Salvatore Genova, Oscar Fioriolli e Luciano Di Gregorio) fa irruzione nella casa della militante di sinistra Elisabetta Arcangeli,il cui nome era stato fatto da Paolo Galati fermato e portato in Questura in quanto fratello di Michele Galati in carcere con la accusa di avere partecipato al sequestro Taliercio, e che l’aveva indicata come compagna di quel Nazareno Mantovani arrestato il 23 gennaio e “inutilmente” sottoposto a tortura dalla squadretta del Dottor De Tormentis alias Nicola Ciocia.
In casa della Arcangeli i militari trovano l’attuale compagno, Ruggero Volinia che viene brutalmente torturato per due giorni insieme alla compagna, finchè la notte del 27 crolla e ammette di fare parte delle BR con il nome di Federico e di avere guidato il furgone che il 17 dicembre 1981 aveva trasportato il sequestrato Dozier a Padova e conduce la squadra dei NOCS alla base di Via Pindemonte dove al mattino del 28 verrà liberato il generale americano. (ricostruzione tratta da “Colpo al cuore” di Nicola Rao ed. Sperling&Kupfer).
I militanti che hanno dichiarato all’epoca di essere stati torturati al momento dell’arresto dalle forze dell’ordine sono Alberto Buonoconto, Enrico Triaca, Luciano Farina, Nazareno Mantovani, Francesco Giordano, Maurizio Iannelli, Michele Galati, Elisabetta Arcangeli, Ruggero Volinia, Fernando Cesaroni, Gianfranco Fornoni, Armando Lanza, Ennio Di Rocco, Stefano Petrella, Anna Maria Sudati, Cesare Di Lenardo, Emanuela Frascella, Antonio Savasta, Emilia Libera, Giovanni Ciucci, Alberta Biliato, Roberto Vezzà, Paola Maturi, Giovanni Di Biase, Annarita Marino, Lino Vai, Sandro Padula, Giustino Cortiana, Daniele Pifano, Arrigo Cavallina, Luciano Nieri, Giorgio Benfenati, Aldo Gnommi, Federico Ceccantini, Adriano Roccazzella, Sisinnio Bitti, Umberto Lucarelli, Roberto Villa, Gioacchino Vitrani, Annamaria e Michele Fatone.
Il 16 ottobre 2013 la Corte di Appello di Perugia, accogliendo la richiesta di revisione della condanna per calunnia di Triaca, ha stabilito che in occasione del suo arresto a Roma del 1978 lo stesso fu sottoposto a reiterata tortura con il metodo del water-boarding dalla squadretta di Nicola Ciocia che in seguito, dimessosi dalla Polizia, farà fino al 2013 l’apprezzato avvocato a Napoli.
Alle ripetute interpellanze dei radicali, ed in particolare dell’On. Sciascia, all’epoca il Ministro Rognoni aveva risposto “sdegnato” che “lo Stato usava solo metodi democratici” e che il solo metterlo in dubbio significava “fiancheggiare il terrorismo”. Per questi fatti nessun polizotto è mai stato condannato, la denuncia di Alberto Buonoconto (in seguito morto suicida) fu archiviata dall’allora PM Lucio Di Pietro che in seguito si renderà protagonista del caso Tortora, quella di Di Lenardo vide la immunità a Salvatore Genovadivenuto onorevole grazie al PSDI (della “fermezza” ai tempi d Moro) e la prescrizione degli altri, Cesare Di Lenardo si trova tuttora in carcere dal 1982 senza mai avere usufruito di un giorno di permesso. Oscar Fioriolli, che ebbe a torturare anche nelle parti intime Elisabetta Arcangeli per diretta testimonianza del presente Genova, verrà nominato dal Questore Manganelli direttore della nuova scuola di addestramento della polizia in risposta alle mattanze di Genova Diaz e Bolzaneto
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Bocce. Raffa, Serie A e A2. Il Rende si arrende al Boville, pareggio con rimpianti per la Catanzarese
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Bocce. Raffa, Serie A e A2. Il Rende si arrende al Boville, pareggio con rimpianti per la Catanzarese
Bocce. Raffa, Serie A e A2. Il Rende si arrende al Boville, pareggio con rimpianti per la Catanzarese
Nel massimo campionato di alto livello della Raffa, seconda sconfitta consecutiva per la Città di Rende che praticamente nulla può, o quasi, contro lo strapotere della più accreditata e blasonata Boville Marino (Roma). I capitolini passano con un secco 7-1: Di Nicola e compagni si rivelano qualitativamente superiori per la neopromossa (orfana dell’infortunato Vincenzo De Rose) che realizza il punto della bandiera nel secondo tempo con la coppia Oliva-Bianco. Per la formazione calabrese ancora in evidenza il giovane Gianfranco Bianco, prossimo a partire per gli Europei Juniores di Gersthofen. All’incontro ha presenziato Vincenzo Santucci, presidente del Comitato Regionale del Lazio della Federazione Italiana Bocce. A questo punto non si può più sbagliare perché la Città di Rende è l’unica formazione del Girone 2 ancora a zero punti. Sabato prossimo la squadra del presidente Salerno ospiterà la Fontespina di Civitanova Marche. In Serie A2, invece, dopo il ko di Terzigno (Napoli), si registra il battesimo casalingo con rimpianti, tanti, per la Catanzarese del presidente e tecnico Filippo Caliò. Nella gara diretta da Emilio Segreti, la matricola catanzarese chiude 4-4 contro la Kennedy-Af Accessori di Napoli. Dopo un bel primo tempo passato in archivio sul 2-2 (vinto il primo individuale con il capitano Giuseppe Buffa e quello post- terna con Antonello Rotundo), i catanzaresi sprecano le migliori occasioni per chiudere la partita nei set di coppia del secondo turno che vede protagonisti fra gli altri Buffa, Tundo e Rotundo. Al netto dei rimpianti, perlomeno il punto conquistato fra le mura amiche permette alla Catanzarese di lasciare la casellina degli zero punti: sabato 28 ottobre di nuovo in trasferta, in casa di Belfiore Santa Rosa, a Lecce. (Catanzarese – Kennedy-A.f. Accessori 4-4 (47-50) IL TABELLINO Boville Marino-Città di Rende 7-1 (62-29) TERNA: Palma-Santucci-Nanni vs Parise-Carbone-Veloce 8-3; INDIVIDUALI: Palma vs Parise 8-5; G. Di Nicola vs Bianco 8-2 e 8-1; COPPIE: Palma-Santucci vs De Rose (sost: 2° set Carbone)-Veloce 8-3, 8-0; G. Di Nicola-Nanni (2° set D’Agostino) vs Oliva-Bianco 6-8, 8-7 All. Boville Marino: Giulio Arcangeli (dir. Fabio Roggi) All. Città di Rende: Gianluca Cristiano (dir. Daniele Salerno) Direttore: Roberto Lopparelli di Perugia (arbitri: Roberto Sdringola – Paolo Ceccotti)
Nel massimo campionato di alto livello della Raffa, seconda sconfitta consecutiva per la Città di Rende che praticamente nulla può, o quasi, contro lo strapotere della più accreditata e blasonata Boville Marino (Roma). I capitolini passano con un secco 7-1: Di Nicola e compagni si rivelano qualitativamente superiori per la neopromossa (orfana dell’infortunato Vincenzo De Rose) che realizza il punto della bandiera nel secondo tempo con la coppia Oliva-Bianco. Per la formazione calabrese ancora in evidenza il giovane Gianfranco Bianco, prossimo a partire per gli Europei Juniores di Gersthofen. All’incontro ha presenziato Vincenzo Santucci, presidente del Comitato Regionale del Lazio della Federazione Italiana Bocce. A questo punto non si può più sbagliare perché la Città di Rende è l’unica formazione del Girone 2 ancora a zero punti. Sabato prossimo la squadra del presidente Salerno ospiterà la Fontespina di Civitanova Marche. In Serie A2, invece, dopo il ko di Terzigno (Napoli), si registra il battesimo casalingo con rimpianti, tanti, per la Catanzarese del presidente e tecnico Filippo Caliò. Nella gara diretta da Emilio Segreti, la matricola catanzarese chiude 4-4 contro la Kennedy-Af Accessori di Napoli. Dopo un bel primo tempo passato in archivio sul 2-2 (vinto il primo individuale con il capitano Giuseppe Buffa e quello post- terna con Antonello Rotundo), i catanzaresi sprecano le migliori occasioni per chiudere la partita nei set di coppia del secondo turno che vede protagonisti fra gli altri Buffa, Tundo e Rotundo. Al netto dei rimpianti, perlomeno il punto conquistato fra le mura amiche permette alla Catanzarese di lasciare la casellina degli zero punti: sabato 28 ottobre di nuovo in trasferta, in casa di Belfiore Santa Rosa, a Lecce. (Catanzarese – Kennedy-A.f. Accessori 4-4 (47-50) IL TABELLINO Boville Marino-Città di Rende 7-1 (62-29) TERNA: Palma-Santucci-Nanni vs Parise-Carbone-Veloce 8-3; INDIVIDUALI: Palma vs Parise 8-5; G. Di Nicola vs Bianco 8-2 e 8-1; COPPIE: Palma-Santucci vs De Rose (sost: 2° set Carbone)-Veloce 8-3, 8-0; G. Di Nicola-Nanni (2° set D’Agostino) vs Oliva-Bianco 6-8, 8-7 All. Boville Marino: Giulio Arcangeli (dir. Fabio Roggi) All. Città di Rende: Gianluca Cristiano (dir. Daniele Salerno) Direttore: Roberto Lopparelli di Perugia (arbitri: Roberto Sdringola – Paolo Ceccotti)
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