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#Nel's Son
jhsharman · 2 years
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Jamming it everywhere
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Wow! What a deal! Those Impeller tv trading cards look especially tempting. Just imagine -- on the school yard, behind the monkey bars. "I'll trade you my Balki and Danny Tanner cards for your Mike Piazza rookie card!".
And turn the page and you encounter... This scene.
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Wait a few years and Archie Comics is publishing Yogi Bear comics. But not the Sun character who is the mascot for Nel's Sun juice.
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I myself do not tend to take breakfast cereal on picnics.
It is kind of curious to note the promotional items plugged into the story that survived the editing process, moving under their radar.
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Sweet Tarts. Fruit Rollups. I suppose there is an indictment that their logo does not stick out. As for the last panel, I of course reference as passing through the Gnatman comic book series. How they failed to note and nix that one, I can not say.
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mynameis-gloria · 9 months
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Finire ed iniziare con il cuore sereno. Ciao 2024, mi hai accolto con dolcezza.
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one-winged-dreams · 5 months
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I JUST talked shit about WoW only to go and reread some of my old WoW ship fics, what even is emotional consistency.
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lonelycowgirls · 5 months
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This is TMI but we're all friends here — I haven't had sex since new year's eve and I'm about to start climbing the walls over here
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der-papero · 11 months
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L'intenzione è sempre quella di sfrocoliare @ross-nekochan sul discorso "Lambrusco", ma anche i piani ben congegnati possono a volte trasformarsi in clamorose figure di merda.
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vanoefucks · 1 year
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Hawke is the one game char I never customise I just rename
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loslentesdepedrito · 9 months
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Pedro Pascal and his huaraches!!
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Just when I think this man can't get any more relatable. I honestly want to know how much he paid for those, jaja. Are they considered huaraches? Or maybe orthopedic shoes. I think he rocks them 🤷🏽‍♀️.
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Se mi piacciono sono lontani o impegnati o non mi cagano. Se non mi piacciono riesco comunque a fare cazzate. Tutto ok amicy, tutto regolare.
Sarò l'80enne sola con 18 gatti che intervisteranno a Studio Aperto nel 2075.
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prossima-nebulosa · 11 months
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I am so fucking done with this job
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mtonino · 1 year
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Chacun son Cinéma (2007)
Nel villaggio di Zhanxiou (Zhanxiou Village) - Chen Kaige
@pigscreen
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ambreiiigns · 2 years
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che schifo gue
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eleonorasimoncini · 24 days
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Oggi la sua fica è ovunque, anche nel piccolo taglio che mi son fatto mentre cucinavo.
Se questo non è amore, non so proprio come tagliarmi altrimenti.
Carmine Mangone
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jennydolfen · 1 year
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Run, halfling, run
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"He's doing it! He's doing his Aramenté!" Just 24 hours after his mum told him not to be a hero, Orym jumps off a cliff AND off a tower. And only once with Featherfall. Love this little man. 🥰 I hope we'll see Nel next episode! At least he managed to bring her daughter back, where he failed to save her husband and son. =( (I'm sure *she* doesn't see it like that. But we know *he* does.)
Painted in Procreate using my watercolour textures.
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mccek · 8 months
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Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto. 
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio. 
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio. 
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio? 
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi? 
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi? 
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate. 
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale. 
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo? 
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna. 
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate? 
Non c’era bimbo/a che stesse solo. 
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme. 
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa. 
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi. 
Permettetemi una domanda? 
Perché voi siete cambiati? 
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me? 
Perché farsi del male da soli? 
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia? 
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo? 
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate. 
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro. 
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai. 
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene. 
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io. 
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli. 
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta. 
Cos’è l’amicizia? 
Puro opportunismo. 
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno. 
Oggi? 
La stessa cosa. 
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro? 
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo? 
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo? 
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi. 
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der-papero · 1 year
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Lo sapevo, oh, appena mi sistemavo scoppiava la guerra!
Vai che perdiamo pure questa.
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angelap3 · 3 months
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Dalla sua cella lui vedeva solo il mare ed una casa bianca in mezzo al blu. Una donna si affacciava, Maria è il nome che le dava lui.
Alla mattina lei apriva la finestra e lui pensava: "Quella è casa mia. Tu sarai la mia compagna, Maria".
Una speranza e una follia.
Lunghi i silenzi come sono lunghi gli anni, parole dolci che s'immaginò: "Questa sera vengo fuori, Maria, ti vengo a fare compagnia".
E gli anni stan passando, tutti gli anni insieme. Ha già i capelli bianchi e non lo sa. Dice sempre: "Manca poco, Maria. Vedrai che bella la città".
E sognò la libertà e sognò di andare via. E un anello vide già sulla mano di Maria.
E gli anni son passati, tutti gli anni insieme, ed i suoi occhi ormai non vedon più. Disse ancora: "La mia donna sei tu".
E poi fu solo in mezzo al blu...
(Lucio Dalla)
"DONNA BLU'"di RICHARD BURLET, pittore francese nato nel 1957.
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