#Mostra MASI Lugano 2017
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Boetti/Salvo
Vivere lavorando giocando Living Working Playing
Saggi di Bettina Della Casa, Francesco Guzzetti, Giorgio Verzotti e Laura Cherubini. Con le testimonianze di Giulio Paolini, Massimo Minini, Paul Maenz, Pier Luigi Pero, Giovanni Michelagnoli, Alessandro Nieri, Gian Enzo Sperone.
Edizioni Casagrande, Bellinzona 2017, 360 pagine, 22 x 28 cm, ISBN 9788877137685
euro 59,00
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Mostra Museo arte Svizzera italiana 9.04 - 27.08.2017 Mostra e catalogo a cura di Bettina Della CasaB
Il racconto dell’amicizia tra Alighiero Boetti e Salvo e del loro “braccio di ferro” artistico.
Fotografie, frasi, ricami, dipinti e disegni, ma anche viaggi e altre avventure nutrirono il loro rapporto tra il 1968 e il 1972, anno in cui Boetti si trasferì a Roma. Con oltre 150 immagini a colori, fotografie inedite, saggi critici e testimonianze di amici e compagni di strada, il volume documenta quella breve ma intensissima stagione, fino ai diversi sviluppi degli anni successivi. Una sezione del catalogo presenta inoltre la Torino dell’Arte povera. Opere scelte di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Mario Merz, Marisa Merz, Aldo Mondino, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo e Gilberto Zorio testimoniano gli esiti più significativi di quel momento, nonché il vivace clima intellettuale in cui Boetti e Salvo si trovarono a operare e che contribuirono a costruire.
19/06/23
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Capolavori della Fotografia Moderna 1900-1940
Il MASI Lugano espone per la prima volta in Europa la collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York. La straordinaria selezione di oltre duecento capolavori della fotografia della prima metà del XX secolo rivela come i fotografi attivi in questo periodo storico, grazie alla loro esuberante creatività e alle radicali sperimentazioni, abbiano superato di volta in volta i limiti delle capacità espressive della fotografia, rendendola il mezzo espressivo più importante nell’ambito delle arti visive della nostra epoca. Le potenzialità creative della fotografia non sono mai state esplorate così intensamente come nella prima metà del XX secolo. Non solo i fotografi, ma anche molti artisti figurativi, sia in Europa sia negli Stati Uniti, hanno sperimentato le possibilità di questo medium di recente invenzione e hanno ideato e sviluppato tecniche e metodi che ancora oggi costituiscono le basi per le più recenti tendenze della fotografia. Ciò non vale solo per l’impiego della fotografia nel giornalismo, in architettura, nella moda e in pubblicità: l’utilizzo di elementi fotografici nelle arti figurative ha conosciuto una straordinaria diffusione proprio in questi decenni. La selezione di oltre duecento fotografie della collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York che il MASI espone per la prima volta in Europa, offre una visione senza uguali di questo sviluppo. Tra il 1977 e il 1997 il collezionista Thomas Walther ha raccolto le migliori stampe d’epoca ancora esistenti dei più importanti esponenti dei movimenti modernisti così come una sorprendente selezione di immagini di professionisti meno conosciuti attivi prima della seconda guerra mondiale, riunendole in una collezione unica al mondo che il MoMA ha potuto acquisire nel 2001 e nel 2017. Scattate in città, in campagna, in studio oppure realizzate per le esposizioni storicamente più significative o per pubblicazioni d’avanguardia, queste opere hanno un unico comune denominatore: le radicali innovazioni con le quali i più importanti fotografi del tempo hanno definito e esplorato le loro visioni moderniste. Accanto a immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander, la Collezione Walther valorizza in particolare il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jacobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy e molte altre. L’esposizione presenta inoltre capolavori della fotografia del Bauhaus (El Lissitzky, Lucia Moholy, László Moholy-Nagy) del costruttivismo (Aleksandr Rodchenko, El Lissitzky) e del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) e più di cento opere di altri rappresentanti delle avanguardie fotografiche evidenziando come la fotografia abbia conquistato la propria posizione centrale nel campo delle arti visive. Il catalogo Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, include un saggio critico di Sarah Hermanson Meister, Curatrice del Dipartimento di Fotografia, The Museum of Modern Art, New York, brevi introduzioni alle sezioni della mostra e riproduzioni delle opere presentate. La pubblicazione è disponibile in inglese e italiano. Read the full article
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Sulle vie dell’illuminazione
Il mito dell’India nella cultura occiodentale 1808-2017
A cura di Elio Schenini
Skira, Milano 2017, 640 pagine, 600 ill. col., ISBN 9788857236650
euro 65,00
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Mostra Lugano, MASI Museo Arte Svizzera Italiana 24 settembre 2017 - 21 gennaio 2018
Nel 1808, la pubblicazione di Sulla lingua e la sapienza degli indiani di Friedrich Schlegel inaugura l'emergere di un nuova e sempre più intensa curiosità dell'Occidente per l'India e la sua straordinaria civiltà. A partire da Schlegel e dalle successive riflessioni sull'Induismo e sul Buddismo di Schopenhauer, cui faranno seguito nei primi decenni del Novecento le opere letterarie di Hermann Hesse e le analisi antropologiche di Carl Gustav Jung, l'India e le sue tradizioni millenarie hanno infatti sedotto una moltitudine di intellettuali e artisti occidentali. Sulla base di queste esperienze, maturate spesso in area tedesca, si è venuto via via costruendo quel "mito dell'India" che ha conquistato il mondo giovanile internazionale negli anni Sessanta e Settanta. A cinquant'anni dal 1968, il tema del "viaggio in India", esperienza reale o immaginaria in cui si sono concretizzate le inquietudini spirituali di intere generazioni, torna di attualità attraverso questo volume, pubblicato in occasione dell'omonima mostra presentata presso il Museo d'arte della Svizzera italiana di Lugano. Il volume ripercorre la storia di questa "fascinazione indiana" dell'Occidente attraverso un ricchissimo apparato iconografico e un gran numero di contributi di autori diversi che si soffermano sui molteplici ambiti in cui questa fascinazione si è espressa, dall'arte alla letteratura, dalla musica alla religione, dalla storia del costume alla psicologia. Ne risulta un percorso singolare, ricco di suggestioni e stimoli, attraverso gli ultimi due secoli di storia della cultura occidentale, in cui si possono incontrare, tra moltissime altre, le figure di #Schopenhauer, #Kipling, #Salgari, #Redon, Gustave #Moreau, #MataHari, #Kirchner, #Hesse, #Jung, #CartierBresson, #LeCorbusier, #Ginsberg, #Pasolini, #Sottsass, i #Beatles, #Rauschenberg, Francesco #Clemente, Luigi #Ontani.
11/07/20
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