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#Moda di carta
fashionbooksmilano · 5 months
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Moda di carta
Isabelle de Borchgrave a Villa Necchi Campiglio
Giorgio Verzotti
Skira, Milano 2016, 98 pagine, 104 ill.a colori, 24x28cm, brossura, ISBN 9788857234168
euro 26,00
email if you want to buy [email protected]
Pubblicato in occasione della mostra milanese in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, il volume illustra la storia della moda e dello stile attraverso una selezione di abiti realizzati interamente in carta con l’inconfondibile talento creativo dell’artista Isabelle de Borchgrave: un originale excursus che parte da un sontuoso abito di corte di Elisabetta I per arrivare agli eleganti vestiti da ballo di Worth, agli abiti in stile orientale delle sorelle Callot fino alle inconfondibili creazioni di Coco Chanel e ai tailleur di Dior.
Non solo vestiti, ma anche scarpe e accessori che ci mostrano come da un materiale così semplice possa uscire una tale opera d’arte: “Si parte sempre da un foglio di carta – dice Isabelle de Borchgrave – ma poi la pittura, le mani, l’acqua, la straordinaria padronanza e la fantasia nell’uso dei materiali riescono a produrre effetti di velluto e di seta, spessori e morbidezze alla vista e al tatto, lucentezze d’oro e di perle e impalpabili preziosi merletti che ricordano la perfezione dei maestri fiamminghi”. Moda di carta presenta le riproduzioni delle più grandi marche, dal classico tailleur di Dior agli abiti da sera di Lanvin e Poiret, ai tradizionali capi di Chanel, oltre alle minuziose riproduzioni di abiti-icona che hanno rivoluzionato il nostro modo di vestire come l’abito Delphos, disegnato da Mariano Fortuny ispirato dalle tuniche delle sculture greche che rappresenta una radicale innovazione nell’abbigliamento femminile, poiché confortevole, privo di busto, e di facile realizzazione.
09/05/24
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano .Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io?
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@promettimicherestiqui
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
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un-mei-no-akai-ito · 2 months
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
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unmeinoakaito · 1 month
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
@unmeinoakaito
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lunamarish · 11 months
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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Il passato ci prova
Sta giocando una carta impossibile
Per tornare di moda
Non sa che il tempo è irripetibile
Il presente si trova
Motivato e deciso a non cedere
Come ha fatto finora
Senza dire una sola parola
Lo scontro è leggendario
Appena ha inizio
Uno sta zitto e l'altro fa il suo comizio
Non vuol capire di essere troppo in ritardo
Per dare lezioni a chi invece è in orario
Il passato riposa
Bellamente nel letto degli ospiti
O mi segue per casa
Come un'ombra incollato ai miei gomiti
Da buttarlo giù a a calci
Apre bocca e lo fa sempre a vanvera
Con discorsi bugiardi
E la coda di paglia
Lo scontro è proseguito
Anche sul treno
Chi è un abusivo
Chi paga intero
Proprio così se non vi è chiaro il concetto
Il passato non paga nemmeno il biglietto
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
E quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il passato è una droga
Che non ho più intenzione di prendere
Mi citofona ancora
Aspettandosi di farmi scendere
Con il richiamo di ieri
Con il tono di voce di un angelo
Impigliato tra i fili
E ignorato nel traffico dai passanti
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
E quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
Ma è soltanto un tranello, una trappola
Il passato dichiara di essere pronto a una sfida sul limite
Vuole fargli paura e dimostra infinita energia
Ma il presente prepara la sua corsa
E promette a se stesso che
Arrivato al traguardo non avrà mai più nostalgia
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mentalweakness · 2 months
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piccola riflessione per tutte queste persone che vedo laurearsi con il massimo dei voti
sembra diventata una moda sui social, prendi il massimo dei voti e poi vuoi ostentare
io sono fiera di queste persone, le ammiro davvero tanto
fanno tantissimi sacrifici, rinunciano a così tante cose e poi giustamente vogliono mostrare questi bellissimi voti
complimenti, davvero
poi ci sono io, che faccio parte di "quelli deboli"
io non prenderò 110 e lode, né alla triennale e non credo nemmeno alla magistrale
sono meno di queste persone?
Perché questo mondo ti fa sentire esattamente cosí, di meno,
"sei meno brava, sei meno bella, sei meno forte"
il mondo ti urla continuamente questo
e ti ritrovi circondata da queste persone fragili che non riescono più a sopportare queste voci e si suicidano
"ho fallito negli studi e quindi ho fallito nella vita, quindi mi suicido"
ma che cazzo significa?
Mia sorella non è laureata, mia sorella non è meno di queste persone
i miei genitori non sono laureati, i miei genitori non sono meno di queste persone
cazzo non è un pezzo di carta di merda a definire cosa sei
tu sei più di questo
sei più di un voto
tu sei l'amore che doni al mondo
eppure non capisco perché, proprio non mi capacito del perché di questo messaggio sbagliato che la società tramanda
messaggio dannoso
e vorrei fare qualcosa
perché io sono forte e non mi suiciderò
io sono forte e voglio prendermi cura di me stessa
ma chi non lo è? Chi ci pensa a chi non lo è?
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chouncazzodicasino · 4 months
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Ciao C'ho, ho deciso di andare a vedere delle carte da parati per la mia piccola casa (in affitto ma starò qui a vita speor).Ci sono disegni che secondo te andranno sempre di moda e cose che sono già passate?Per ora sono solo convinta di volerne una, non ho idee e non ho visto nulla.Sono emozionatissima già così!
Ciao! Che bello, vai e riempiti gli occhi, fatti stordire di immagini e prenditi il tuo tempo per "digerirle" e scegliere, la carta da parati deve farti innamorare, così sarà una gioia vederla e saperla a casa :)
Secondo me ci sono dei disegni che probabilmente andranno sempre di moda e sono gli "storici", non a caso alcuni vengono stampati da centinaia di anni. Hanno una capacità di adattarsi a tanti stili e hanno ripetizioni che per l'occhio possono sembrare invadenti ma non lo sono. Tipo:
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Alcuni tipi di fiorato, alcuni tipi di geometrico, le righe, quelli forse saranno sempre uno stile che verrà utilizzato.
Cose già passate? Eh, io credo di sì. Gli effetti "consumati", le pareti con un solo grande fiore magari in bianco e nero un po' sfumato (solitamente un dente di leone o un tulipano), le giungle tropicali fluo con animali a buffo. Per fortuna stanno passando. Ma queste devo dire le trovo anche passate perché non incontrano il mio gusto, quindi difficilmente mi trovo a consigliarle.
Poi nelle decorazioni tutto tornerà e tutto passerà, sono cicli molto evidenti.
Di base una carta da parati può essere totalmente sbagliata per una persona e la sua casa e perfetta per un'altra. Sembra un discorso banale ma è proprio così.
Sono sicura che troverai la tua, buona scelta :)
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megabif · 8 months
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Marc Camille Chaimowicz
L’opera di Marc Camille Chaimowicz si distingue a prescindere dalla pratica artistica: da oltre cinquant’anni, questo artista coniuga la scultura, la performance, l’installazione, l’architettura, la pittura, il video, la fotografia e il design con le arti della moda, del tessuto e dell’arredamento. A partire dagli anni ’70, si dedica all’allestimento del suo appartamento londinese per farne un’opera in situ. Rivendica allora il privato come spazio di costruzione del sé, rispetto a un ambiente percepito come alienante. Simile a un’oasi sognata, questa dimensione fittizia viene di volta in volta rivelata nelle sue mostre, condivisa con lo spettatore. Paraventi, mobili da toeletta, vasi e console dai toni pastello, il cui repertorio formale evoca frutti, fiori e parti del corpo, rimandano a un tabù sociale, mentre le arti applicate e gli interni domestici sono considerati minori o femminili.
Offuscando i confini tra arte e design, sollevando questioni legate all’identità e al genere, Marc Camille Chaimowicz trasforma l’intimità in uno spazio politico.
Nato dopo la Seconda guerra mondiale da padre polacco e madre francese, Marc Camille Chaimowicz si trasferisce da bambino nel Regno Unito. Studia a Ealing, Camberwell e alla Slade School of Art di Londra. In una nuova epoca artistica che si preoccupa di avvicinare l’arte alla vita spesso mediante le performance, l’esistenza di Marc Camille Chaimowicz si trasforma in una specie di grande laboratorio. L’artista vive infatti negli spazi espositivi, arreda le hall degli alberghi, decorandole con i propri oggetti, in cui serve il tè agli ospiti con tanto di sottofondo musicale. Abbandona la performance allorché questa viene identificata come pratica ufficiale dell’arte, troppo poco sovversiva. Allora, tra il 1975 e il 1979, allestisce il proprio appartamento in Approach Road. Carta da parati, tende e video di sé in azione: tutto è immaginato, disegnato, progettato su misura per trasformare questi interni in un luogo propizio alle fantasticherie. A partire dagli anni ’80, oggetti e mobili prendono posto nei musei all’interno di scenografie quasi teatrali. Da allora, le centinaia di mostre su questo artista internazionale organizzate a Londra, New York e Basilea ‒ solo per citarne alcune ‒ propongono una successione di interni. 
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La sua storia è quella che rivela con meno facilità e spiega, forse, perché lavora nelle rifrazioni. È nato nella Parigi del dopoguerra, da padre polacco e madre francese. Non hanno mai parlato della guerra. “Non ne parliamo. Non l'abbiamo mai fatto", dice, come se i suoi genitori fossero vivi e tutte le regole familiari fossero ancora in vigore. Suo padre, che aveva una laurea in matematica, ottenne un lavoro all'Institut Curie di Parigi e in seguito fu coinvolto nella prima elettronica. Quando Chaimowicz, che ha due sorelle più giovani, aveva circa 8 anni, la famiglia si trasferì nel Regno Unito. "Vedi, i miei genitori erano molto ingenui", spiega con il suo sorriso astulo. “Avevo sentito che il sistema educativo inglese era molto buono. Non avevano sentito parlare del sistema di classe”.
Chaimowicz, che non parlava inglese, arrivò nel dopoguerra quando il sistema educativo britannico a due livelli lasciò gli alunni meno accademici al freddo. Armato, a 16 anni, con pochissime qualifiche, andò all'Ealing Art College, poi alla bohémien Camberwell School of Art, e fece una laurea post-laurea in pittura alla famosa Slade School of Fine Art. Quando arrivò, aveva bruciato tutti i suoi dipinti. Rispettava teorici e artisti concettuali come Victor Burgin e Gustav Metzger, ma non riusciva a identificarsi con nessuno di loro. Simpatico per le correnti emergenti nel femminismo, ha trovato quel mondo dell'arte intellettuale molto maschile. "La mia mente era attratta dall'ideologia di sinistra", ricorda. "Ma la pratica di sinistra ha prodotto un'arte che non potevo godere. Mancava di piacere, colore e sensualità. Tutte le cose che contano per me”. A Slade, la premessa classica che devi soffrire per la tua arte era pervasiva, ma Chaimowicz non ne aveva niente. “Le persone che stavo guardando non sembravano aver sofferto fino a quel punto. Fragonard sembrava divertirsi. Ho pensato: voglio essere come Fragonard!” Dopo la laurea, Chaimowicz è stato premiato con uno spazio studio a East London da Acme, un programma senza scopo di lucro che collabora con le scuole d'arte di Londra per concedere agli artisti in erba un posto sovvenzionato per creare, e si è offerto volontario in uno studio di design di tessuti a Lione. Man mano che il suo interesse per le arti applicate si evolveva, è emerso anche il suo senso del lavoro come evoluzione della sua vita. Bonnard e Vuillard erano una luce guida. “È stato un periodo molto ricco in termini di pratica. Penserei: voglio un po' di carta da parati, ma non c'è niente che mi piaccia e non posso davvero permettermelo comunque. Forse potrei fare la mia carta da parati”, dice. “Stavo dando la priorità al mio stile di vita, nella misura in cui c'erano lamentele su di me alla sede centrale. Altri artisti stavano camminando lungo la strada vedendomi al piano terra del mio studio con tende floreali, bevendo il tè con gli amici e socializzando, e dicevano: 'Questo ragazzo non sta lavorando! È fraudolento, sta sprecando spazio prezioso!' ” Da quella stessa trasgressione, Chaimowicz ha costruito una carriera.
(via Close Watch | Frieze) + Via + Via
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fashionbooksmilano · 2 years
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William Klein  Painted Contacts
Roberto Koch Editore,Contrasto Roma 2020, 140 pagine, 69 fot.colori,  20,4 x 29 cm, ISBN  9788869658068
euro 35,00
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Una nuova edizione compatta delle foto del cuore di William Klein: i provini a contatto dipinti
Painted Contacts presenta le foto del cuore di Klein: i provini a contatto dipinti. Queste immagini sono presentate ora in una scelta sorprendente e aggiornata con trenta fotografie in più rispetto al volume, uscito in una versione lussuosa, qualche anno fa. Settanta fotografie del grande fotografo-artista americano ripercorrono la sua vita e la sua visione: opere in cui la commistione di pittura e fotografia trova espressione nel gesto dell’autore che sceglie, tra i vari provini a contatto, l’immagine da ingrandire e la contorna di segni grafici forti e unici. Un foglio di provini a contatto contiene sei strisce di immagini, ognuna con 6 pose, per un totale di 36 fotografie scattate a un 125° di secondo. Queste frazioni di momenti rimangono lì, sulla carta, ed è all’autore che spetta il compito più complicato, per molti il vero gesto creativo: la scelta artistica. Evidenziate con tratti di colore, forti tinte acriliche che ne sottolineano l’importanza, Klein ha saputo rendere le foto dei contatti dipinti, ingrandite a dismisura, dei veri pezzi unici, immagini che racchiudono il senso della visione di questo maestro della fotografia e insieme il gesto dell’artista, la sua concezione della vita come un flusso inarrestabile di immagini, suoni, rumore e danza. Così, attraverso i contatti dipinti, Klein ha deciso di raccontare la sua vita, il suo sguardo sulla città (da New York a Roma, Parigi, Mosca e Tokyo), sull’universo della moda, sul cinema e sul mondo. William Klein (New York, 1928) esordisce a Parigi come pittore e nel 1954 torna a New York per fotografare la sua città e realizzare il libro New York (1956). Negli anni ‘50 sarà a Roma, a cui dedicherà un secondo volume fotografico, e poi a Mosca, Tokyo, Parigi. Dalla fine degli anni ’50 alterna cinema e fotografia con lavori di finzione, immagini di moda, reportage. Contrasto ha pubblicato: William Klein. Retrospettiva, Roma+Klein, Parigi+Klein e William Klein. Il mondo a modo suo
21/03/23
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gcorvetti · 1 year
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Nuovo lavoro.
L'ultima volta che ho lavorato in un ristorante come cuoco risale 3-4 anni fa, agosto 2019-giugno 2020 con lock down compreso, quindi era un pò che non mi spaccavo le gambe a stare in piedi, fortuna che è part time. In questo nuovo posto che è pseudo italiano fa cagare un pò tutto, piatti mai ne visti ne sentiti e la pizza, che è la cosa più venduta di 'sto posto, fa cagare, l'ho voluta provare; allora l'impasto non è male, ho visto di peggio, solo che mettono una vagonata di cose sopra e non scendo in particolari se no qualche pizzaiolo può suicidarsi, ma la cosa più pesante è il formaggio, molto grasso e ne mettono a riempire tutto, cioè gli ingredienti sotto non si vedono da quanto formaggio c'è, che rende sta pizza pesante da digerire, per dire che ho preso una margherita piccola che non c'è nel menù perché è troppo semplice e ne ho mangiato la metà, ho detto tutto. L'impasto è modellato con una pressa idraulica, la cottura è fatta in un forno automatico si introduce la pizza con la teglia da una parte e in 7 minuti esce dall'altra facendo scorrere la pizza su delle cinghie di metallo, mai vista na cosa del genere; le tipe che fanno le pizze non sanno neanche cosa sia una pizza, sono tipo macchine e non importa se sei brava a fare la pizza non serve, tanto che c'è una che anni fa lavorava come lavapiatti in un ristorante dove ho fatto 2 anni tra tavoli e bancone. Per i piatti alla carta, il mio settore, si va da paste che neanche il demonio mangerebbe all'hamburger che oramai è una moda qua in città, fino a filetti di carne e salmone, diciamo che più o meno sono mangiabili, sicuramente meglio della pizza, io non sono un perfezionista che ogni piatto dev'essere come ricetta comanda ecc ecc, ma fare una pasta col pollo e i funghi, con la double cream che qua mettono ovunque è un omicidio della nostra cucina, soprattutto perché si spacciano per ristorante italiano, si chiama Taverna quindi si può ben capire. La cosa però più assurda è che piace, anche parecchio, sarà per la posizione, la piazza centrale, ma diciamo che si lavora parecchio, abbiamo in linea d'aria a circa 200 metri un ristorante italiano con pizza fatta come si deve da pizzaioli, c'è anche l'ex amichetto che in quanto a pizza ne sa, su forno a legna, in cucina c'è il proprietario sto negriero stacanovista maschilista e anche fascista, ma i piatti sono come tradizione comanda; questo per dire che la differenza si vede ad occhio ma qua (vi ricordo che vivo a Tartu in Estonia) le persone non mangiano per gusto o per passione ma soltanto per riempire la pancia e più il piatto è pieno più sono contenti, anche se quello che c'è nel piatto è di pessima qualità, non importa, basta che riempie tanto ma tanto ma tanto.
Che dire di più che me ne fotto tanto è per un paio di mesi e poi si vedrà, ma una cosa che ho notato è che ogni singola persona che lavora in quel posto, quindi dalle lavapiatti al mio collega cuoco, appena hanno anche 10-15 secondi subito prendono il telefono e vanno o su un social o su una messaggistica, io il mio lo lascio nello zaino tanto non ho social solo messaggistica e non messaggio con nessuno oramai, solo Dr Spock ok. Questa cosa è terribile secondo me, sempre stando che ognuno fa quel che vuole, ma se stai in un momento di stress lavorativo e hai quei 20 secondi di micro pausa, magari un paio di minuti per una sigaretta, non prendere il telefono fai un attimo rilassare il cervello, dagli aria, va bè cazzi loro.
Ora ho 3 gg di riposo e mi dedico alle mie cose :D
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somewherland · 11 months
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25 cosas sobre mi, a mis "25" años
Uno de mis más recientes gustos adquiridos es el Gin, disfruto mucho el Gin con frutos rojos y creo que mi favorito de la ciudad dónde vivo es el que sirven en un lugar que se llama “a la vuelta”, en Texcoco de Mora, cerca de  la plaza comercial Gran Patio, Sus chiles en Nogada también son buenos, pero si son cómo yo, probablemente esperen hasta el próximo septiembre para probarlos. 
Siempre he sido más de “tortilla”, me gusta mucho el sabor de la masa de maíz y por eso soy fiel amante de la gastronomía Mexicana. No es que no disfrute de una buena pasta, una hamburguesa o comida Asíatica. Simplemente creo que lo que en el centro del país conocemos como “garnachas” (Sopes, quesadillas, tacos, tlacoyos…) siempre ocuparán un lugar especial en mi corazón. 
Hay un número en mi lista de contactos que he intentado borrar,  lo he hecho un par de veces pero siempre vuelvo a agregarlo nuevamente. No se trata de una mala persona, es más bien que me toca aprender a soltar e intentar hacer frente a mis patrones de dependencia. 
Me gusta mucho trabajar en lugares que no son la clásica oficina, me gusta mucho ser la chica sentada sola en la mesa del fondo tecleando en su computadora, y suelo estar en busca de lugares que me den acceso a internet, un ambiente cómodo para trabajar y algo rico para tomar. Por supuesto, sin dejar de lado los enchufes cerca, son necesarios. 
Estoy escribiendo esta lista en mi cumpleaños número 25, en uno de los lugares que describo en el punto anterior, aún no decido si publicaré esta lista pública alguna vez, pero por ahora estoy disfrutando mucho hacerla. 
En relación al punto anterior, tengo varios escritos guardados en mi nube, de diferente índole cartas, listas, estrofas, en su mayoría redactados como si fueran a ser leídos por un tercero, pero que a lo mucho se los comparto a mi hermana o una vez a mi psicóloga. 
Uno de mis más “locos” sueños en mi juventud fue escribir un blog, cuando éstos aún estaban de moda. Quien sabe, a lo mejor al fin me decido a empezar uno. 
Me gusta mucho bailar, hace un buen rato que no lo hago, al menos no con entrenamientos y siguiendo una disciplina, pero es algo que me gusta mucho hacer, Los ritmos latinos son de mis favoritos.
Crecí rodeada de un par de hermanos con talento musical, pero a mi nunca se me dio tan bien lo de tocar instrumentos, teníamos una especie de agrupación cuando éramos niños y tocábamos en algunos eventos familiares. Recuerdo que mi hermana era muy buena tocando la flauta, mi hermano se deshacía tocando dos instrumentos a la vez, y bueno, yo era una digna intérprete del pandero. 
Estudié Comercio Internacional, sigo decidiendo si fue o no la mejor decisión para mi, pero sin duda hay muchas cosas que aprendí (tenía que ser, en cuatro años de mi vida) que al día de hoy me son de gran utilidad, al menos para comentar datos random internacionales en las reuniones. 
He tenido oportunidad de estar en 12 países, creo y 29 estados de la República Mexicana, contando CDMX, aún me falta conocer Oaxaca y Chihuahua. 
Mi ciudad favorita es Amsterdam, me enamoré de sus canales y bicicletas. 
En mi último año de carrera hice un viaje sola a Canadá, perdí como tres autobuses y casi me toca pasar la noche en una terminal, pero el resto valió la pena. 
He pasado noches en terminales y aeropuertos, pero son sacrificios que en su momento he decidido hacer por objetivos específicos, como conocer una ciudad más o visitar una atracción que realmente me interesa. 
Cruce desde el centro de méxico a casi el norte de Estados Unidos en camión, fue un viaje de cómo tres días y dos noches
Recuperé la escritura de esta lista en mayo 2023
Me vine a vivir una temporada a Estados Unidos, la razón, en pocas palabras, tenía ganas de respirar un aire diferente. 
Estando aquí, me di cuenta de lo mucho que me gustan las montañas, son paisajes que me dan mucha paz y disfruto mucho un largo camino en carretera observando por la ventana blancas filas de montañas cubiertas de nieve. 
Comencé a sacar fotografías de nuevo, y espero esta vez, retomarlo por más tiempo. 
Twitter se convirtió en una red social que utilizo mucho porque básicamente nadie me sigue por ese medio, y puedo utilizarlo como un vertedero verbal. 
Espero en un futuro seguir haciendo más listas y quizá, terminarlas un poco más rápido. 
Considero que alejarme, de alguna manera me está sirviendo a sanar la relación con mi familia.
Tengo miedo de no ser suficientemente buena para las cosas que me gustan y echar a perder las oportunidades que me da la vida, encaminadas a cumplir mis sueños. 
Trabajo en convencerme y entender, que al igual que aquellas personas que quiero y a quienes les deseo lo mejor del mundo, yo también merezco y debo desearme esa felicidad. 
No recuerdo si lo mencioné en alguno de los puntos anteriores, pero si no lo hice, mi hermana es MI MEJOR AMIGA, y estoy muy agradecida con la vida por todas las cosas que podemos compartir <3. 
Agregué una más, porque a la fecha de publicación, acabo de cumplir 26 años. Y finalmente me decidí a publicar esta lista y comenzar mi propio blog.
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blogperfumes · 2 years
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K By Dolce & Gabbana Eau Toilette [year]
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Com a sua primeira fragrância, Dolce & Gabbana Pour Femme, a empresa revelou uma expressão olfativa do seu design de moda de grande sucesso. Hoje, a sua glamorosa e sedutora coleção – fragrâncias para homens e mulheres – continua a personificar e envolver a sensual e audaciosa marca italiana. Dolce & Gabanna é uma casa de moda de luxo italiana fundada em 1985 por Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Fazer um impacto imediato com o seu, sexy exemplo roupas-para chamativo, a sua assinatura "vestidos espartilho", e publicidade provocante, a casa rapidamente ganhou fama e a lealdade de clientes de alto perfil de celebridades como Madonna. Dolce & Gabbana primeira fragrância, chamada simplesmente Dolce & Gabbana para as mulheres, foi lançada em 1992. A versão masculina, surgiu em 1994. A linha D & G lançou a série Anthology de fragrâncias em 2009, inspirado por cartas de tarô e anunciado por alguns dos rostos mais famosos do mundo da moda. Após a série The One, The One Grey e a colecção masculina Light Blue, a D&G surge com uma nova fragrância. K by Dolce & Gabbana celebra o homem moderno, o rei de todos os dias. Esta eau de toilette captura assim a essência do homem. O último segue o seu próprio destino, as suas próprias regras enquanto cuida gentilmente da sua família.
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K de Dolce & Gabbana - uma Eau de Toilette digna de reis
Encantador sem a necessidade de esforço, o homem da D & G não tem medo de mostrar que tem princípios. Ele permanece fiel aos seus valores. De fato, atribui um profundo respeito às tradições, sendo realmente moderno e ligado ao seu tempo. A garrafa elegante e moderna exibe linhas geométricas de formas rectangulares. O vidro pesado e grosso deixa transparecer um suco azul claro. Na frente da garrafa há uma coroa preta e um K, rei, símbolo da realeza. Em preto e em maiúscula essa sigla imponente predomina no centro. Então a marca aparece com simplicidade abaixo. Esta peça artística cheia de audácia e originalidade exigiu dois anos de trabalho. Feito à mão, esta coroa é única e original. Também é coberto com pigmentos de ouro de 24 quilates. Portanto, esta garrafa usa os luxuosos códigos de cores da realeza, como azul e ouro. A sua aparência real, mas com uma sobriedade contemporânea, está em total adequação a este perfume.
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O rosto da campanha K by Dolce & Gabbana A campanha publicitária destaca Mariano Di Vaio, designer e CEO da marca de roupas online Nohowstyle. Esse empreendedor de sucesso é um ícone da moda, um homem de família e um dos homens mais bonitos do planeta. As imagens são filmadas no coração da Toscana, em Itália, numa pequena vila pitoresca, Montepulcino. O tempo parece ter parado por ali. As paisagens sublimes das majestosas vinhas da região transmitem o carácter autêntico deste perfume D&G. A paisagem italiana banhada pelo sol, que está no auge, acrescenta uma dose típica do Mediterrâneo a esse perfume. Atmosfera intemporal e encontro solar! Como o homem que o caracteriza, ele elogia acima de todos os valores humanos e permanece fiel às suas origens mediterrâneas. Um verdadeiro Deus dos tempos modernos, alegre, divertido, seguro de si mesmo sem ser arrogante, ele realmente encarna o homem perfeito! https://youtu.be/vUVXrQBwTOU Esta versão estendida do vídeo do anúncio mostra Mariano a andar de moto a viajar pela vila e pelo campo, principalmente com a camisa aberta ou completamente de fora. Se isso não bastasse, mais tarde no filme, vemos o modelo de 30 anos perder completamente a camisa branca para mostrar o peito e abdominais, sem nunca sorrir. K By Dolce & Gabbana está disponível em 50 e 100ml Eau Toilette. Read the full article
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mccek · 2 years
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Dacci almeno un tuo pronostico su Sanremo?
Non guardo Sanremo dalla vittoria di Marco Carta, quindi? 2010?
Mamma che anni!
Doveva finire lì il mondo.
È morta la musica, la moda, la società, la libertà di espressione, tutto.
Torniamo a noi che qui vado fuori tema e mi becco 5 come a scuola nonostante avessi le idee ben chiare.
Non so manco chi ci sia in gara, leggo su internet aspetta......................................................................................................................rieccomi allora:
1) Ultimo
2)Elodie
3)Lazza
Finirà così.
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lamilanomagazine · 2 years
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Modena, "La collezione rivelata": laboratorio di incisione
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Modena, "La collezione rivelata": laboratorio di incisione. "Artista per un giorno" è il laboratorio di incisione in programma domenica 15 gennaio, dalle 16.30 alle 19.00, a Modena, alla Sala del Leccio del Complesso San Paolo, nell'ambito della mostra "La collezione rivelata. Carte e libri d'artista dal Laboratorio d'Arte grafica di Modena”, realizzata in collaborazione con la Biblioteca Poletti, che celebra i suoi 150 anni. Curato da Roberto Gatti, fondatore del Laboratorio d'Arte grafica, il laboratorio è gratuito. I partecipanti potranno cimentarsi con l'incisione su lastra di metallo e realizzare, sotto la guida di mani esperte, la propria opera d'arte stampata con il torchio calcografico. Dopo una breve visita alla mostra per approfondire le tecniche di stampa, i partecipanti potranno scegliere la modalità preferita tra acquaforte, acquatinta, puntasecca e ceramolle, e sperimentarla direttamente sulla lastra opportunamente preparata. La lastra disegnata verrà poi immersa in una soluzione acida e stampata al torchio e i partecipanti potranno conservare la stampa realizzata su carta e la sua matrice. La mostra "La Collezione rivelata", che prosegue fino al 19 marzo a ingresso gratuito, si articola in due sedi: alla biblioteca Poletti e nel complesso San Paolo. Sono esposte oltre 200 opere tra grafiche e libri d'artista selezionate dal ricchissimo archivio del Laboratorio d'arte grafica e firmate da autori di rilievo nazionale e internazionale tra cui Carla Accardi, Assadour, Mimmo Paladino, Joe Tilson, Andrea Chiesi, Giuliano Della Casa, Luca Maria Patella, Giulia Napoleone, Wainer Vaccari, Piero Dorazio, Ferdinando Scianna ed Enrico della Torre.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alonewolfr · 18 days
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Dovrebbero tornare di moda le lettere, quelle che i postini portano in giro per la città. Le lettere dentro le buste di carta, che pesano d'inchiostro e di profumo. Le lettere con la propria calligrafia; un errore diventa un respiro d'amare e un punto esclamativo una scena da immaginare. Dovrebbero tornare di moda le lettere, quelle che i postini imbucano nella cassetta del tuo cuore.
|| Green Eyed Vincent
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